Ciao Sara79,
il tuo incipit mi ha un pò commosso, perchè descrivi tutti i tuoi voli andata e ritorno con tanto di sensazioni e paure scatenate da chissà cosa, certo qualcosa di non ben comprensibile razionalmente, non razionalmente certo, visto che come ben sappiamo e ci ripetono ossessivamente a noi ansiogeni, gli aerei sono sicuri, controllati, moderni, etc, eppure qualcosa di ben comprensibile emotivamente tra i fifoni..
I miei primi attuali 10 aerei per i miei primi attuali 10 voli sono documentabili nella mia memoria quasi minuto per minuto,
dalla sensazione nuova del panico che provai per la prima volta su un aereo, sul primo aereo della mia vita e riprovai anni dopo, di nuovo su un aereo,
allo smarrimento, dove stiamo andando, cosa è questo rumore, che succederà tra un minuto, ripetuto per tutti i 74 minuti fino ad Amsterdam,
al banale aereo per Roma che fece 4 minuti di ritardo scatenando in me il pensiero che probabilmente stava buttando nel mare il combustibile per atterrare senza carrello..
Ma io penso, sarà pur vero, è vero che è sicuro, è moderno, c'è la statistica, la fisica a darci man forte, la portanza, Bernoulli e tutto quello che volete, però.. però.. quando siete a 10mila e oltre metri dalla terra, magari sopra ad un oceano, magari lontano da tutto e tutti, siete nelle mani di un pilota e nella buona progettazione di un team, nella gestione attenta della revisione di una compagnia aerea e così via e inizia a venirti un pensiero che ne attira un altro e magari inizi sentire vibrare l'aereo e muoverlo e il sedile ti scivola per un attimo in basso e patisci e non si può dire: ok, basta, patisco troppo, ora scendo.. Allora ecco.. questo che mi fa patire..
Nella vita per quanto di corsa, per quanto mal messo, per quanto a rincorrere, potrai sempre sederti cinque minuti al fresco di un albero, a telefonare 1 minuto a chi ti ama, a guardare immobile il mare e respirare e poi riprendere a correre, a rincorrere.. Ma dà lassù chi è che ti fa scendere per un attimo, dolcemente intendo?
Fatemi scendere..

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Vabbeh Sara,
purtroppo non ho consigli da darti,
piuttosto un esempio da non seguire: "l'evitamento ad arte" che ti porta a perdere lavori interessanti, ferie esaltanti e persino amori lontani..
In summa ho solo invidia per il tuo coraggio. Ti faccio i complimenti.
Ce la farai, arriverai a Dublino e con il tempo gli aerei diventeranno amici e viaggerai pure serena come io pure sogno.
MoltiBaci Zeno