Alitalia ignora il partito del Nord
Nel piano Cai per la nuova Alitalia solo 3 linee intercontinentali contro le 13 previste su Fiumicino.
Ettore Livini
Alitalia rinasce dalle sue ceneri lasciando sul campo due grandi sconfitti:
i contribuenti italiani, i veri finanziatori del salvataggio, e il "fronte del Nord", quella variopinta armata di politici e imprenditori che dieci mesi fa si erano spesi in manifesti, convegni e proclami per affondare la vendita ad Air France - colpevole di un possibile declassamento di Malpensa - e che oggi si ritrovano con un pugno di mosche in mano.
I numeri parlano chiaro: il network della Cai prevede solo tre linee intercontinentali da Milano e 13 da Fiumicino e addirittura riduce la frequenza sulle poche rotte a lungo raggio superstiti da 20 (quelle sopravvissute ai contestatissimi tagli di Maurizio Prato) a 13.
Di più: la presenza dai due scali lombardi di ben 39 aerei per Parigi sembra confermare che il nuovo partner sarà proprio Air France, uscita dalla porta per rientrare dalla finestra.
I pasdaran dello scorso inverno però si sono squagliati come neve al sole. Qualcuno - come Emma Marcegaglia e Marco Tronchetti Provera («il ridimensionamento di Malpensa è inaccettabile», tuonava a febbraio il numero uno della Pirelli) - è addirittura diventato socio Cai.
La politica, con il centrodestra al potere sia in Lombardia che a Palazzo Chigi, ha adottato toni più "britannici". «È necessario convocare un tavolo per Milano», ha chiesto educatamente ieri l´assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo lo stesso che dieci mesi fa minacciava di «portare gli elefanti in pista».
Oltre al danno adesso rischia di arrivare pure la beffa: Giuseppe Bonomi, numero uno della Sea, ha raggiunto ieri Roma per un incontro riservato con Roberto Colaninno e Rocco Sabelli. Obiettivo: disinnescare una mina dalle conseguenze potenzialmente devastanti per i conti del gestore di Malpensa e Linate, cioè
la revoca da parte di Cai del contratto di handling alla Sea. L´eventuale disdetta e la perdita di due clienti come Alitalia ed Air One si tradurrebbe in un buco da decine di milioni per la società controllata dal Comune di Milano, e metterebbe a rischio anche centinaia di posti. Le due parti avrebbero deciso ieri di prendersi due mesi di tempo per vedere se entro febbraio si riuscirà ad arrivare a un´intesa.
La débacle più bruciante del fronte del Nord è arrivata però sul fronte politico. Letizia Moratti - portabandiera della causa con Roberto Formigoni - aveva da tempo slegato il destino di Malpensa da quello di Alitalia chiedendo al governo Prodi una sola cosa: la rinegoziazione dei trattati bilaterali per consentire a un nuovo vettore di fare di Milano il suo hub. Il candidato c´è già, Lufthansa.
Peccato che in nove mesi di governo SB sul fronte dei bilaterali non si sia fatto un solo passo avanti. Forse perché, maligna qualcuno, i "patrioti" di Cai non hanno alcun piacere di trovarsi un rivale come il colosso tedesco in casa.
La Lega stessa sembra aver perso molta della sua grinta, dando l´impressione di aver sacrificato la campagna per gli scali lombardi sull´altare del federalismo fiscale. Colaninno del resto non ha mai alimentato illusioni: «Torneremo a Malpensa solo se a Linate rimarrà unicamente la navetta Milano-Roma», ha ripetuto in più occasioni. E fonti Cai ribadiscono che - anche in caso di alleanza con Air France - in quel caso verrebbero aggiunti altri 11 voli intercontinentali.
L´operazione però è più facile a dirsi che a farsi, visto che, stimano gli esperti di organizzazione aeroportuale, per riorganizzare il Forlanini servono almeno due anni di lavoro
. E fino ad allora gli industriali del fronte del Nord (e i loro clienti) per raggiungere Chicago, Buenos Aires o Osaka, dovranno rassegnarsi a passare per Roma.(01 gennaio 2009)
http://milano.repubblica.it/dettaglio/A ... rd/1569017
insomma colaninno vuol disdire i contrati con sea,ma non era sea secondo qualcuno ad avere il coltello dalla parte del manico e a tenere in ostaggio i capitani che sarebbero dovuti per forza di cose andare a fare l'hub a malpensa pena la revoca dell'handling da parte di sea?
mi sa che l'handling di sea colaninno non lo vuole nemmeno....