Postate qui le vostre discussioni inerenti l'Industria Aeronautica, dall'aviazione commerciale (Boeing, Airbus, Bombardier, Antonov...) all'aviazione generale (Cessna, Piper, Beechcraft...) senza dimenticare gli elicotteri
Ho avuto la fortuna di pilotarlo a novembre. La versione era SR22-G2. Una vera bomba di aeroplano. 310 Cavalli e un rateo di salita di 1.400 ft/min. Di una comodità impressionante, la soluzione del joystick è azzeccata e l'aereo è di una stabilità pazzesca. Si pilota che è un piacere! La strumentazione sembra quella di un moderno liner. Radar meteo, TCAS, autpilota e GPWS per citarne alcuni. Ma la chicca è il paracadute che fortunatamente non ho dovuto sperimentare La potenza che sprigiona lascia di stucco, l'unico problema è che per chi è abituato come me al C152 o al massimo al P66C in avvicinamento si deve prestare attenzione a ridurre in tempo la velocità e a "sporcare" con un certo anticipo perchè si rischia di arrivare veloci. Tirando le somme mi ha dato un'ottima impressione!
E poi cosa succede, si sgancia in maniera temporizzata, o sempre a mano?
Il paracadute deve essere azionato sempre manualmente.
Sapete se qualcuno, collaudotir a parte, l'ha mai "usato sul campo"?
Mi venne spiuegato che oltre ai collaudatori il paracadute è stato utilizzato per altre 4 o 5 volte, ora non ricordo, tutte situazioni di emergenza in cui gli occupanti sono tornati a casa con le loro gambe. Tra essi mi sembra di ricordare che ci fosse stato anche un'ammaraggio.
Il motore è un Continental IO-360-ES/ 200 hp per SR20, e Continental IO-550-N/
310 hp per il 22. Il livello di rumorosità a cui mi riferivo io era il 22, e dall'esterno, visto che non ci ho mai volato. Ma sicuramente la rumorosità interna su velivoli di questo tipo è sempre molto elevata, e l'uso delle cuffie è quasi obbligatorio se si pensa di affrontare un viaggio di più di mezzora.
Un'altra cosa che mi piace di questo aereo è che il passo dell'elica viene comandato automaticamente dalla leva della manetta, invece di avere una leva apposita e separata, e quindi risulta molto più semplice da gestire.
-Per quanto riguarda la rumorosità dipende di termini di paragone. Rispetto al Cessna150/172 ecc o comunque agli aerei di AG di questo tipo è totalmente differente ed è estremamente silenzioso e confortevole.
-Il paracadute è di serie quindi non è possibile non averlo.
-A Padova lo puoi sicuramente provare, infatti li c'è il rivenditore Cirrus Italia.
-Per quanto riguarda la rumorosità dipende di termini di paragone. Rispetto al Cessna150/172 ecc o comunque agli aerei di AG di questo tipo è totalmente differente ed è estremamente silenzioso e confortevole.
-Il paracadute è di serie quindi non è possibile non averlo.
-A Padova lo puoi sicuramente provare, infatti li c'è il rivenditore Cirrus Italia.
Grazie!
Dunque, ho provato a scatapulgere, (espellere in slouliano), il paracadute a 130nm all'ora.
-Per quanto riguarda la rumorosità dipende di termini di paragone. Rispetto al Cessna150/172 ecc o comunque agli aerei di AG di questo tipo è totalmente differente ed è estremamente silenzioso e confortevole.
-Il paracadute è di serie quindi non è possibile non averlo.
-A Padova lo puoi sicuramente provare, infatti li c'è il rivenditore Cirrus Italia.
Riguarda la rumorosità ESTERNA, ovviamente trattandosi del triplo o del doppio di cavalli rispetto al 150 e al 172, è molto più elevata, specialmente in decollo. Questa caratteristica secondo me non lo fa ben volere in aeroporti posti molto vicini a centri abitati.
pippo682 ha scritto:
Riguarda la rumorosità ESTERNA, ovviamente trattandosi del triplo o del doppio di cavalli rispetto al 150 e al 172, è molto più elevata, specialmente in decollo. Questa caratteristica secondo me non lo fa ben volere in aeroporti posti molto vicini a centri abitati.
Ne parli manco fosse rumoroso come un 707.
Salva una pianta! Mangia un vegano!
"He who sacrifices freedom for security deserves neither."
-Benjamin Franklin
Sempre dall'Avioexpo:
Inoltre il paracadute balistico salva gli occupanti ma non l'aereo. Infatti, la struttura del velivolo e quella dei carrelli è progettata per deformarsi al momento dell'impatto con il terreno rendendo l'atterraggio più sicuro per i passeggeri (ma così l'aereo è da rottamare)... anche se il paracadute è grande, il contatto con il suolo è tutt'altro che morbido!
Aggiungo anche una foto dei comodissimi sedili in pelle, con tanto di airbag incorporati nelle cinture di sicurezza:
Ne aprofitto per fare una domanda sull'ala del Cirrus:
Come mai il bordo anteriore dell'ala è "spezzato", cioè una parte è più sporgente di alcuni centimetri?
Quali possono essere i vantaggi aerodinamici di questa configurazione?
Come mai il bordo anteriore dell'ala è "spezzato", cioè una parte è più sporgente di alcuni centimetri?
E' una soluzione ingegnosa! Nel caso l'aereo entrasse in stallo(o comunque alle basse velocità come diceva Slowly) le parti delle semiali a perdere portanza sarebbero quelle interne attaccate alla fusoliera. Le parti esterne, cioè quelle dopo quella sorta di "scalatura" che ospitano gli alettoni, rimangono portanti e di conseguenza gli alettoni continuano a generare efficenza.
Il cockpit gliel'ha disegnato la stazione di ingegneria della BMW in California. Ecco perche' e' cosi' ergonomico. E' il classico stile "all'europea".
Il para non si puo' sganciare. Fin'ora e' stato utilizzato positivamente in almeno 4 incidenti ma per esser piu' preciso dovrei andare a consultare il database dell'NTSB USA. La sua presenza e' una cosa sotto osservazione in America. La Cessna ama dire privatamente che il para su un "certo ben noto aeroplano" serve in realta' come AMOC (alternative means of compliance) per poter certificare il velivolo sotto la Part 23 FAA a causa dei problemi di recupero in caso di entrata in vite. Inoltre, il Cirrus sta avendo un rateo di incidenti da primato, per svariati motivi. Il problema e' che e' un velivolo molto performante e sembra che i piloti della domenica danarosi che se lo permettono si sentano talemente a loro agio che rischiano piu' del dovuto arrivando a perdere il controllo del velivolo. La presenza del para come ultima risorsa potrebbe indurre un eccesso di confidenza amplificando la tendenza a non considerare i rischi reali. Fatto sta che, comunque, ci sono persone che ancora vanno in giro grazie al para del Cirrus. Se ricordo bene anche un paio di aeroplani solcano ancor ai cieli nonostante si siano fatti un viaggio appesi al proprio para.
L'ala in quel modo serve proprio al controllo del velivolo durante lo stallo.