Il mio amico Cane Pazzo.

[Slowly]

E’ successo a tutti.
Un giorno in cui non si va a scuola, un giorno in cui il sole splende alto e l’odore di prato arriva fin nella propria camera, dolce invito ad uscire al più presto.
Provate a tornare indietro con la memoria.
Un amico vi chiama, e visto il bel tempo favorito dal periodo primaverile vi invita a tirare qualche calcio al pallone nuovo in cuoio, griffato Milan e con la riproduzione dell’autografo di van Basten proprio vicino alla valvola dell’aria. Una perla!
Il richiamo è irresistibile.
Pranzato ci si veste con la maglietta del Reàl nuova, si inventa una scusa qualunque per la mamma e via, si raggiunge il solito campetto a colpi di pedali sulla vecchia BMX ereditata dal fratello maggiore che in quel momento è tutto preso dall’ultimo numero della sua rivista di auto preferita per cercare il miglior modello di cerchioni in lega uscito per la sua macchina.
Finita la pedalata il sudore riga la fronte ma la bottiglietta d’acqua nello zaino rimette tutto a posto.
Fin qui sono sicuro che chiunque di voi ha accennato ad un sorriso, tornando indietro con la memoria di qualche anno, (spero pochi….…...).
Iniziate a tirare un calcio al pallone, ma un frastuono dall’alto vi distrae e la palla va dritta nella siepe, da tutt’altra parte rispetto la zona in cui, con due zaini, è stata creata la porta.
V’indispettite.
Siete giovani, dei bambini, pensate ad un tuono. Siete troppo ingenui per sapere che senza nuvole non ci sono tuoni…….così non ci fate più caso e tornate a giocare dimentichi del misterioso “urlo” palesatosi dall’alto.
La partitella avanza senza intoppi.
Andrea, (c’è sempre un Andrea……), ha appena subito un duro colpo alla schiena. Gli si rigano gli occhi, ma subito tutto passa; anche grazie a voi che da buoni amici lo rincuorate e lo tranquillizzate.
Ma non ci sono dubbi: è rigore netto!
A voi spetta la battuta, siete gli unici tutti interi!
Nella vostra mente si materializza la scena: Ugo, il portiere avversario, non può che buttarsi a destra, poiché sapete benissimo che ha un livido sul torace, nella zona sinistra, che si è procurato cadendo dalla bici il giorno prima. Bisogna che tiriate il rigore alla sinistra di Ugo per fare un goal sicuro e aggiudicarvi il sacchetto di patatine e la bottiglietta di aranciata in palio!
State quasi per tirare a colpo sicuro quando di nuovo, alto e quasi inspiegabile, si diffonde un frastuono netto, continuo. Se fosse rappresentato su di un grafico non potrebbe che essere una riga continua. Si, il frastuono, (perché di baccano si tratta), è preciso e ritmato da chissà quale mano.
Il pallone finisce inesorabile fuori dallo specchio della porta……
Tutti vi deridono e con la scusa dei compiti per l’indomani vi abbandonano in mezzo all’erba, con le guance rosse di vergogna e lo sguardo basso.
“Dannato frastuono!”, pensate per un attimo. Già, quel frastuono, ma che diavolo è!?
Decidete di fermarvi al campetto per un po’, aspettando che quel frastuono si ripresenti, così da portegli spiegare il danno procurato, così da avere la possibilità di spiegargli che quando si calcia un rigore è indispensabile fare silenzio.
Aspettate qualche minuto durante il quale non si presenta nessun urlo dall’alto, solo un forte, fortissimo vento. Ma certo, siete troppo piccoli per associare le due cose.
In presenza di vento fortissimo è improbabile che nel cielo ci siano frastuoni all’infuori di quello di eventuali tuoni.
Decidete di investigare. Inforcate la BMX arrugginita e percorrete una vecchia e sconosciuta strada in terra battuta. Di nuovo delle decise e irriverenti gocce di sudore vi rigano la fronte, ma l’energia di quando eravate bambini vi da la carica per pedalare ancora, ancora e ancora.
Superate una boscaglia. Se la mamma sapesse che vi siete spinti fin lì!!!
Ma l’emozione della scoperta è troppo forte, il cuore batte incontrollabile e buttate il faccino al di là dell’ultimo albero.
L’espressione vi si fa curiosa e gli occhi piccoli piccoli per capire meglio:
c’è quella che sembra essere una lunghissima strada asfaltata, come quella che la mamma vi nega di attraversare senza la sua presenza. Non ci sono semafori, e a dir la verità non ci sono nemmeno le auto. Ma allora che cos’è!?
Vi accucciate dietro ad una siepe, per timore che qualcuno possa vedervi e cominciate a spiare.
Passano diversi minuti duranti i quali il vento fortissimo non cala. I capelli ormai hanno preso una forma indefinibile. Avete nel frattempo finito l’acqua della bottiglietta nello zaino. State quasi per tornare a casa quando…………..quando lontano lontano iniziate a sentire il frastuono che vi è costato una figuraccia agli occhi di Ugo e degli altri vostri amici, (si, Andrea compreso).
Poi accade tutto in un attimo:
una figura immensa, imperiosa, spacca l’azzurro del cielo. Le sue ali sono infinite, indicano l’orizzonte nascosto come due dita della mano. Il suo urlo è netto e intimorisce chiunque. Gli uccellini della boscaglia sembrano come impazziti e non osano alzarsi in volo.
Ma finalmente il misterioso marchingegno vi passa proprio sopra la testa, ha tre ruote che fuoriescono da una struttura a tubo, come quella delle caramelle, e tutta una serie di finestrini ai lati. Il rumore è immenso, come immense le sue dimensioni. Non avevate mai visto niente di simile prima d’ora!
L’immenso mezzo si posa sull’asfalto senza semafori emettendo solo un po’ di fumo dalle gomme, estrae due pannelli al di sopra delle ali e inizia a fare più baccano di prima, fino a farsi lento e sparire dietro ad un edificio.
Gli occhi sono aperti al massimo, il cuore ormai non lo sentite nemmeno più!
Cos’era!?
Voi (come me), da piccoli uomini quali eravate ci avete impiegato un po’ per capirlo; ma io, avvantaggiato dall’esperienza della mia età posso spiegarvelo subito.
Il frastuono era tale da farsi vibrare il petto? La linea del misterioso marchingegno era irresistibile e affascinante? Aveva i motori a poppa e la coda a “T”?
Non era altro che un Mad Dog, il più affascinante aereo di linea che mente umana abbia mai concepito.
E quella scritta nelle pagine che seguono è la sua storia.
La storia che narra delle vicende d’amore d’un uomo per un aereo.
Ora posso dirvelo:
vi presento il mio amico Cane Pazzo!

[Fede]

Grande Slowly!

[Emanuele M]

Questo la inseriremo nella newsletter creando un'area riservata alle dediche degli utenti eheheh......

[Ospite]

Complimenti Slowly davvero fantastico ed emozionante!!!!!

[cesca]

cavolo solwly.... mi hai commossa!!! mi è uscita pure un lacrimuccia BRAVO!!! una volta tanto...
non pensare però che questa cosa addolcisca il cuore combattivo di noi Zeno's Angels

[Isa]

Fantastico caro nemico n° 1 di noi Zenos' Angels...

PS= cesca come mai ti sei già svegliata !!!
ihihihhhihi

[Slowly]

BRAVO!!! una volta tanto...

Una volta tanto!?!?

Si è vero.

E' bello essere il vostro nemico preferito!!!

Non vedo l'ora di trovarci tutti/tutte davanti a un tavolo con una bella pizzona!!!