mi presento con la mia paura
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mi presento con la mia paura
ciao a tutti!
mi presento: sono Martina, 25 anni ancora per poco, della provincia di Milano.
ho trovato questo forum oggi mentre ero in ufficio ed è stato bello ed interessante leggervi.
Ho deciso di scrivere perchè anche io ho paura di volare. Una paura che pensavo mi avrebbe tenuta tutta la vita coi piedi per terra e invece nel 2005 mi sono lasciata convincere dal mio amore e per una magnifica vacanza a Formentera mi sono fatta quell'ora e mezza di volo che divide Malpensa da Ibizia. Ho passato un mese a pensarci notte e giorno e non vi dico il panico quando mi hanno detto il giorno prima di partire che avrei volato con un'altra compagnia rispetto a quella prevista. Non che non mi fidassi ma in quel momento nulla doveva cambiare rispetto ai programmi.
il volo di andata è stato un pò traumatico.... a Malpensa c'erano nuvole cariche di grandine e il decollo e i primi 40 minuti sono stati un pò troppo traballanti.... niente di forte ma per me che mettevo piede per la prima volta su un aereo non è stato piacevole.
il ritorno invece mi ha stupita........
arrivavamo da Formentera con l'aliscafo, onde enormi e tutti che stavano male, me compresa............... 1 ora che non dimenticherò mai............ salita sull'aereo mi sono completamente rilassata e ancora oggi mi chiedo come ho fatto............ sarà che mi sono messa a pensare "niente sarà peggio di quell'aliscafo!" e sarà che vicino a me sedeva una signora ottantenne che per la prima volta volava....... bhe! è stato un volo tranquillissimo.
Ora però sono un pò in difficoltà:
io e il mio ragazzo abbiamo prenotato un volo per New York, a giugno, volo lufthansa con scalo a Francoforte..... ci penso ogni giorno e mi sudano già le mani.
sono conscia della sicurezza degli aerei, della professionalità dei piloti e dell'equipaggio ma la mia paura è quella di sentirmi male...... ho paura di non riuscire a mantenere il controllo di me stessa, del mio respiro e delle mie reazioni. temo la possibilità di appisolarmi e di farmi prendere dal panico nel momento in cui riapro gli occhi o di essere svegliata da un "vuoto d'aria".............
scusate forse mi sono dilungata un pò ma ho bisogno di qualche consiglio........
già ne ho appreso più d'uno.
grazie di tutto
Martina
mi presento: sono Martina, 25 anni ancora per poco, della provincia di Milano.
ho trovato questo forum oggi mentre ero in ufficio ed è stato bello ed interessante leggervi.
Ho deciso di scrivere perchè anche io ho paura di volare. Una paura che pensavo mi avrebbe tenuta tutta la vita coi piedi per terra e invece nel 2005 mi sono lasciata convincere dal mio amore e per una magnifica vacanza a Formentera mi sono fatta quell'ora e mezza di volo che divide Malpensa da Ibizia. Ho passato un mese a pensarci notte e giorno e non vi dico il panico quando mi hanno detto il giorno prima di partire che avrei volato con un'altra compagnia rispetto a quella prevista. Non che non mi fidassi ma in quel momento nulla doveva cambiare rispetto ai programmi.
il volo di andata è stato un pò traumatico.... a Malpensa c'erano nuvole cariche di grandine e il decollo e i primi 40 minuti sono stati un pò troppo traballanti.... niente di forte ma per me che mettevo piede per la prima volta su un aereo non è stato piacevole.
il ritorno invece mi ha stupita........
arrivavamo da Formentera con l'aliscafo, onde enormi e tutti che stavano male, me compresa............... 1 ora che non dimenticherò mai............ salita sull'aereo mi sono completamente rilassata e ancora oggi mi chiedo come ho fatto............ sarà che mi sono messa a pensare "niente sarà peggio di quell'aliscafo!" e sarà che vicino a me sedeva una signora ottantenne che per la prima volta volava....... bhe! è stato un volo tranquillissimo.
Ora però sono un pò in difficoltà:
io e il mio ragazzo abbiamo prenotato un volo per New York, a giugno, volo lufthansa con scalo a Francoforte..... ci penso ogni giorno e mi sudano già le mani.
sono conscia della sicurezza degli aerei, della professionalità dei piloti e dell'equipaggio ma la mia paura è quella di sentirmi male...... ho paura di non riuscire a mantenere il controllo di me stessa, del mio respiro e delle mie reazioni. temo la possibilità di appisolarmi e di farmi prendere dal panico nel momento in cui riapro gli occhi o di essere svegliata da un "vuoto d'aria".............
scusate forse mi sono dilungata un pò ma ho bisogno di qualche consiglio........
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Martina
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grazie ragazzi!!
siete celerissimi a rispondere
premetto che la mia paura probabilmente è una paura ereditata: mio papà ha volato 3 o 4 volte quando ero piccola ma poi di colpo gli è subentrato il terrore e non ne ha più preso nessuno, arrivando anche a rinunciare a lavori o viaggi "regalo"......... sicuramente ha influenzato sia me che mio fratello. io almeno sto provando a vincerla sta paura.
siete celerissimi a rispondere


premetto che la mia paura probabilmente è una paura ereditata: mio papà ha volato 3 o 4 volte quando ero piccola ma poi di colpo gli è subentrato il terrore e non ne ha più preso nessuno, arrivando anche a rinunciare a lavori o viaggi "regalo"......... sicuramente ha influenzato sia me che mio fratello. io almeno sto provando a vincerla sta paura.
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Ciao marti benvenuta!
Grazie per la fiducia.
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per prima cosa Benvenuta Martisono conscia della sicurezza degli aerei, della professionalità dei piloti e dell'equipaggio ma la mia paura è quella di sentirmi male...... ho paura di non riuscire a mantenere il controllo di me stessa, del mio respiro e delle mie reazioni. temo la possibilità di appisolarmi e di farmi prendere dal panico nel momento in cui riapro gli occhi o di essere svegliata da un "vuoto d'aria".............

la paura di stare male la conosco perchè anch'io avevo questa preoccupazione. Ma come mi ha sempre detto Luca...perchè pensi di stare male prima di esserci? la preoccupazione lo so che c'è però ti dico per esperienza mia che non è detto che tu stia male.......se durante il tuo viaggio di ritorno sei stata tranquilla....significa che hai visto che non c'è niente di cui aver paura e che sei perfettamente capace di controllare la tua ansia. Parti con l'idea che sarà un volo tranquillo......un bell'aereo grande dove avrai tutti i confort necessari per affrontare un viaggio un pò più lungo.
io se fossi in te non ci penserei così tanto....hai già volato e hai visto che puoi volare bene.
ce la farai......stai serena.
ciao

Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato.
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Ciao Martina benvenuta su md80!!!!
Ti sudano le mani al solo pensiero di prendere l'aereo....
Se ho capito bene non fai parte del gruppone "l'aereo precipita" ma di quello "l'aereo non precipita ma io dentro sto malissimo"....giusto?
Ma stai malissimo come?
Ti andrebbe di darci qualche informazione in più?
Ancora benvenuta.
Luca
Ti sudano le mani al solo pensiero di prendere l'aereo....
Se ho capito bene non fai parte del gruppone "l'aereo precipita" ma di quello "l'aereo non precipita ma io dentro sto malissimo"....giusto?
Ma stai malissimo come?
Ti andrebbe di darci qualche informazione in più?
Ancora benvenuta.

Luca
Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Il meno indicato a dare consigli
Complimenti per aver avuto il coraggio di affrontare le tue paure. Io lavoro in ambito aeronautico dal 1984 ed ho un figlio che, dopo una paura presa in un volo, non è più salito in aereo. Dico sempre che se lavoravo in ferrovia avrebbe avuto paura del treno, ho provato a convincerlo ma senza successo e non voglio insistere. Al contrario tu mi sembri più determinata a voler affrontare le tue paure, se ci riuscirai bene -sarà un tuo successo personale- altrimenti conosco molte persone che vivono tranquillamente anche senza usare l'aereo (ma si perdono incredibili opportunità di vedere posti lontani, dai tira fuori il coaggio: il più è fatto)
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Capo Oro approfitto del tuo messaggio per darti il benveuto su MD80.IT
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che bell'accoglienza! grazie a tutti sia dei consigli che dei "benvenuta"!
rispondo a Luca:
la mia paura di star male credo che nasca da un periodo che ho passato quando ero ancora alle scuole medie. ho passato un anno in cui avevo delle strane crisi.... non so se chiamarle crisi di panico perchè in realtà non sono mai andata da nessun medico che me le abbia diagnosticate. fatto sta che da dopo una banalissima gastroenterite ho iniziato ad avere questi episodi associati ad una sorta di claustrofobia: mi capitava di non riuscire a salire sulla metro o di essere in palestra a giocare a pallavolo e dover uscire a prendere aria. i sintomi erano sempre un senso di nausea, un pò di tachicardia e la voglia di camminare all'aria aperta.
dopo un annetto la cosa è passata ma ogni tanto mi è capitato di avere sensazioni simili seppur più contenute. l'ultima volta su quel fantastico aliscafo in balia delle onde....
quando dico che mi sento malissimo mi riferisco a sintomi di questo tipo e la mia paura sull'aereo è proprio il fatto di non poter fare quattro passi all'aria aperta quando ne ho voglia e mi chiedo come potrei fare ad avere questi sintomi per 8 ore di volo.............. come faccio su un aereo a tranquillizzarmi????
se il volo è tranquillo so di essere in grado di mantenere il controllo ma se per caso ci dovesse essere qualche turbolenza di troppo allora non so se riuscire a controllarmi...
rispondo a Luca:
la mia paura di star male credo che nasca da un periodo che ho passato quando ero ancora alle scuole medie. ho passato un anno in cui avevo delle strane crisi.... non so se chiamarle crisi di panico perchè in realtà non sono mai andata da nessun medico che me le abbia diagnosticate. fatto sta che da dopo una banalissima gastroenterite ho iniziato ad avere questi episodi associati ad una sorta di claustrofobia: mi capitava di non riuscire a salire sulla metro o di essere in palestra a giocare a pallavolo e dover uscire a prendere aria. i sintomi erano sempre un senso di nausea, un pò di tachicardia e la voglia di camminare all'aria aperta.
dopo un annetto la cosa è passata ma ogni tanto mi è capitato di avere sensazioni simili seppur più contenute. l'ultima volta su quel fantastico aliscafo in balia delle onde....
quando dico che mi sento malissimo mi riferisco a sintomi di questo tipo e la mia paura sull'aereo è proprio il fatto di non poter fare quattro passi all'aria aperta quando ne ho voglia e mi chiedo come potrei fare ad avere questi sintomi per 8 ore di volo.............. come faccio su un aereo a tranquillizzarmi????
se il volo è tranquillo so di essere in grado di mantenere il controllo ma se per caso ci dovesse essere qualche turbolenza di troppo allora non so se riuscire a controllarmi...
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Ciao,
Beh...intanto Lufthansa è una delle migliori compagnie aeree, sia per quel che riguarda la sicurezza sia per quel che riguarda il servizio a bordo, pensa che c'è pure lo champagne in economy (almeno parlo del volo Francoforte-Pechino).
In effetti 8 ore sono lunghe, ma se pensi che, sempre con Lufthansa, mangi 3 volte (2 pranzi più lo snack) e puoi guardarti due film di cui magari potrebbe essere interessante (l'ultima volta ho visto un film storico sulla figura di Maria Antonietta), ti passa abbastanza bene.
Non puoi certo fare due passi all'aria aperta ma, almeno puoi fare due passi vicino alla zona dove le hostess preparano il cibo e le bevande che è abbastanza spaziosa (la mia esperienza si riferisce ad un 747).
E poi un pò che chiacchieri con il vicino di turno, un pò che guardi fuori vedrai che non è così lunga come pensi.
Paolo
Beh...intanto Lufthansa è una delle migliori compagnie aeree, sia per quel che riguarda la sicurezza sia per quel che riguarda il servizio a bordo, pensa che c'è pure lo champagne in economy (almeno parlo del volo Francoforte-Pechino).
In effetti 8 ore sono lunghe, ma se pensi che, sempre con Lufthansa, mangi 3 volte (2 pranzi più lo snack) e puoi guardarti due film di cui magari potrebbe essere interessante (l'ultima volta ho visto un film storico sulla figura di Maria Antonietta), ti passa abbastanza bene.
Non puoi certo fare due passi all'aria aperta ma, almeno puoi fare due passi vicino alla zona dove le hostess preparano il cibo e le bevande che è abbastanza spaziosa (la mia esperienza si riferisce ad un 747).
E poi un pò che chiacchieri con il vicino di turno, un pò che guardi fuori vedrai che non è così lunga come pensi.
Paolo
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Ciao Martina,
benvenuta su md80! Anche io come te mi sono iscritta a questo forum per cercare delle risposte al disagio che provo sugli aerei e, più in generale, al fatto che io non mi sento mai bene nelle situazioni in cui non sono io in prima persona a poter decidere quando uscire da quella situazione. Leggendo le cose che scrivi mi è sembrato di leggere qualcosa che ho scritto io perchè credo proprio che noi abbiamo lo stesso problema! Anche io sto male sugli aerei perchè sono preoccupata dal fatto di essere in un luogo chiuso senza la possibilità di poter scendere quando voglio. Il problema è sempre venuto fuori in tutti i voli fatti (anche io Milano-Ibiza...2 volte...che meraviglia Formentera!!) ma fino ad ora sono stati, per mia scelta, voli corti per cui in quanlche modo sono riuscita a farli ma adesso sono davvero stanca di limitarmi in questo modo quindi sto seriamente pensando di fare un viaggio più lontano ma subito mi è venuta l'ansia ed è questo il motivo della mia presenza qui. Io credo di potercela fare ma al solo pensiero di dover stare obbligatoriamente chiusa in quella scatoletta volante per 8/9/10 ore mi viene il panico, eppure ho fatto centinaia di viaggi in treno anche della durata di 20 ore e non mi sono mai venute in mente tutte le cose catastrofiche che invece immagino per il volo! Comunque questo forum è pieno di persone disponibili che possono parlarti delle proprie esperienze e consigliarti e poi c'è Luca che è un professionista e che sono sicura potrà aiutare te e me a tirarci fuori da questo problema terribile che ci assilla e ci priva della possibilità di realizzare i ns desideri. Un abbraccio. Stefania
benvenuta su md80! Anche io come te mi sono iscritta a questo forum per cercare delle risposte al disagio che provo sugli aerei e, più in generale, al fatto che io non mi sento mai bene nelle situazioni in cui non sono io in prima persona a poter decidere quando uscire da quella situazione. Leggendo le cose che scrivi mi è sembrato di leggere qualcosa che ho scritto io perchè credo proprio che noi abbiamo lo stesso problema! Anche io sto male sugli aerei perchè sono preoccupata dal fatto di essere in un luogo chiuso senza la possibilità di poter scendere quando voglio. Il problema è sempre venuto fuori in tutti i voli fatti (anche io Milano-Ibiza...2 volte...che meraviglia Formentera!!) ma fino ad ora sono stati, per mia scelta, voli corti per cui in quanlche modo sono riuscita a farli ma adesso sono davvero stanca di limitarmi in questo modo quindi sto seriamente pensando di fare un viaggio più lontano ma subito mi è venuta l'ansia ed è questo il motivo della mia presenza qui. Io credo di potercela fare ma al solo pensiero di dover stare obbligatoriamente chiusa in quella scatoletta volante per 8/9/10 ore mi viene il panico, eppure ho fatto centinaia di viaggi in treno anche della durata di 20 ore e non mi sono mai venute in mente tutte le cose catastrofiche che invece immagino per il volo! Comunque questo forum è pieno di persone disponibili che possono parlarti delle proprie esperienze e consigliarti e poi c'è Luca che è un professionista e che sono sicura potrà aiutare te e me a tirarci fuori da questo problema terribile che ci assilla e ci priva della possibilità di realizzare i ns desideri. Un abbraccio. Stefania
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grazie Stefy!!!
a quanto pare il nostro problema è moooolto simile.............. l'unica cosa è che diversamente da te non penso alle catastrofi ma la mia paura è focalizzata interamente su di me........... eppure normalmente ho abbastanza autostima
come te non ho intenzione di farmi limitare da quest'ansia perchè ho troppa voglia di vedere e scoprire posti e culture per me nuovi. penso a quel volo di giugno praticamente tutti i giorni ed è strano perchè da un lato sono entusiasta e il mondo aeronautico mi incuriosisce anche un sacco ma dall'altro non riesco a stare tranquilla, a viverla come una cosa normalissima, come prendere il treno.
un abbraccio anche a te
a quanto pare il nostro problema è moooolto simile.............. l'unica cosa è che diversamente da te non penso alle catastrofi ma la mia paura è focalizzata interamente su di me........... eppure normalmente ho abbastanza autostima

come te non ho intenzione di farmi limitare da quest'ansia perchè ho troppa voglia di vedere e scoprire posti e culture per me nuovi. penso a quel volo di giugno praticamente tutti i giorni ed è strano perchè da un lato sono entusiasta e il mondo aeronautico mi incuriosisce anche un sacco ma dall'altro non riesco a stare tranquilla, a viverla come una cosa normalissima, come prendere il treno.
un abbraccio anche a te
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Ciao Martina, scusa il ritardo.
Non ho molti elementi per risponderti...proverò e magari tu aggiungerai altri dettagli.
Chi soffre di paure e fobie (aereo, ma anche gallerie o altre cose) ha quasi sempre un atteggiamento ansioso nei confronti della vita. Divide le situazioni tra "sicure" e "pericolose", tra "sono in grado di affrontarle" e "è meglio che stia lontana da questa cosa".
L'atteggiamento ansioso ha familiarità. Questo vuol dire, tanto per farti un esempio, che se un padre o una madre hanno una fobia, è probabile (in realtà quasi certo) che anche i figli ce l'abbiano
.
Questo carattere tendensialmente ansioso può rimanere "dormiente" per tanto tempo, anche per tutta la vita, a volte. Oppure può succedere che un episodio anche banale e del tutto scollegato con la paura (che so, una gastroenterite
) rompa gli equilibri maturati fino a quel momento e, poichè ci fà sentire un po' più fragili di prima, schiuda la tematica della FRAGILITA', della sicurezza, della minaccia.
Forse è successo questo. I tuoi equilibri non erano più efficaci (dopo la gastroenterite) ed il problema è saltato fuori. Ma questo è il passato e ci interessa solo per capire, ci interessa fino ad un certo punto, insomma.
Si apre, invece, il tema del "che fare?". Ti ho detto, non ho molti elementi però alcune cose sono valide e valide sempre, a prescindere dalle individualità. Se eviti (eviti di volare) restringi progressivamente le situazioni nelle quali ti senti sicura e ti vincoli sempre di più. Quindi a giugno devi volare. Se riesci a farti qualche voletto prima, anche bevi voli di un'ora è meglio, così prendi ancora più confidenza. Portati un quaderno e scrivi tutto quello che provi (pensieri, emozioni, immagini). Parla con gli assistenti di volo e spiega che problema hai. Dai informazioni al tuo ragazzo su qual'è il modo migliore (per te) per starti vicino in quella situazione.
Martina di emozioni non si muore, nè ci si ammala gravemente.
Avrai capito che il problema non è tanto l'aereo quanto il senso di fragilità personale in quella situazione. L'ansia però ha una sua fisiologia: arriva ad un punto massimo poi, inevitabilmente, scende e si sta molto meglio.
Questo posso dirti, ma a giugno manca parecchio tempo e se vuoi continuiamo a parlarne.
Luca
Non ho molti elementi per risponderti...proverò e magari tu aggiungerai altri dettagli.
Chi soffre di paure e fobie (aereo, ma anche gallerie o altre cose) ha quasi sempre un atteggiamento ansioso nei confronti della vita. Divide le situazioni tra "sicure" e "pericolose", tra "sono in grado di affrontarle" e "è meglio che stia lontana da questa cosa".
L'atteggiamento ansioso ha familiarità. Questo vuol dire, tanto per farti un esempio, che se un padre o una madre hanno una fobia, è probabile (in realtà quasi certo) che anche i figli ce l'abbiano

Questo carattere tendensialmente ansioso può rimanere "dormiente" per tanto tempo, anche per tutta la vita, a volte. Oppure può succedere che un episodio anche banale e del tutto scollegato con la paura (che so, una gastroenterite

Forse è successo questo. I tuoi equilibri non erano più efficaci (dopo la gastroenterite) ed il problema è saltato fuori. Ma questo è il passato e ci interessa solo per capire, ci interessa fino ad un certo punto, insomma.
Si apre, invece, il tema del "che fare?". Ti ho detto, non ho molti elementi però alcune cose sono valide e valide sempre, a prescindere dalle individualità. Se eviti (eviti di volare) restringi progressivamente le situazioni nelle quali ti senti sicura e ti vincoli sempre di più. Quindi a giugno devi volare. Se riesci a farti qualche voletto prima, anche bevi voli di un'ora è meglio, così prendi ancora più confidenza. Portati un quaderno e scrivi tutto quello che provi (pensieri, emozioni, immagini). Parla con gli assistenti di volo e spiega che problema hai. Dai informazioni al tuo ragazzo su qual'è il modo migliore (per te) per starti vicino in quella situazione.
Martina di emozioni non si muore, nè ci si ammala gravemente.
Avrai capito che il problema non è tanto l'aereo quanto il senso di fragilità personale in quella situazione. L'ansia però ha una sua fisiologia: arriva ad un punto massimo poi, inevitabilmente, scende e si sta molto meglio.
Questo posso dirti, ma a giugno manca parecchio tempo e se vuoi continuiamo a parlarne.
Luca
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ciao Luca, ciao a tutti,
ci ho messo giorni a rispondere ma ho avuto giornate un pò pienotte.
Intanto grazie per la tua risposta. mi hai decisamente inquadrata....
la mia ansia è sicuramente un'ansia ereditata da mio papà. è da quando sono piccola che sento parlare dell'aereo come di un "pericolo".
purtroppo prima di giugno non avrò altre occasioni di volare però ammetto che già essere entrata in contatto di questo mondo anche attraverso di voi mi sta aiutando a vedere tutto con più razionalità. Addirittura mi rendo conto di essere affascinata dagli aerei. tutte le mattine dalla tangenziale mi rimango in estasi davanti agli aerei in decollo da Linate.
è una strana sensazione, da un lato vorrei già essere lassù ma dall'altra ho paura che poi non tutto vada via liscio....
poi mi rendo conto che hai ragione tu quando dici che di emozioni non si muore. ma se ho una brutta esperienza all'andata come metterò piede sull'aereo al ritorno???
grazie ancora
ci ho messo giorni a rispondere ma ho avuto giornate un pò pienotte.
Intanto grazie per la tua risposta. mi hai decisamente inquadrata....
la mia ansia è sicuramente un'ansia ereditata da mio papà. è da quando sono piccola che sento parlare dell'aereo come di un "pericolo".
purtroppo prima di giugno non avrò altre occasioni di volare però ammetto che già essere entrata in contatto di questo mondo anche attraverso di voi mi sta aiutando a vedere tutto con più razionalità. Addirittura mi rendo conto di essere affascinata dagli aerei. tutte le mattine dalla tangenziale mi rimango in estasi davanti agli aerei in decollo da Linate.
è una strana sensazione, da un lato vorrei già essere lassù ma dall'altra ho paura che poi non tutto vada via liscio....
poi mi rendo conto che hai ragione tu quando dici che di emozioni non si muore. ma se ho una brutta esperienza all'andata come metterò piede sull'aereo al ritorno???
grazie ancora
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Martina,
gli obiettivi che ti poni non vanno sommati altrimenti tendi a vederli come irraggiungibili. Gli obiettivi vanno sempre messi in fila, uno alla volta, è questo il segreto.
Quindi il tuo prossimo obiettivo non è il viaggio di ritorno, a quello penserai dopo.
Il tuo prossimo obiettivo è SOLO il tuo viaggio di andata. Concentriamoci su quello e cerchiamo di trovare strategie che possano essere utili a farti stare bene.
Ad esempio, pensi che riusciresti a scrivere sull'aereo, o ascoltare musica, o alzarti e fare due passi? Quali sono le strategie "diversive" che potresti riuscire a mettere in atto?
Luca
gli obiettivi che ti poni non vanno sommati altrimenti tendi a vederli come irraggiungibili. Gli obiettivi vanno sempre messi in fila, uno alla volta, è questo il segreto.
Quindi il tuo prossimo obiettivo non è il viaggio di ritorno, a quello penserai dopo.
Il tuo prossimo obiettivo è SOLO il tuo viaggio di andata. Concentriamoci su quello e cerchiamo di trovare strategie che possano essere utili a farti stare bene.
Ad esempio, pensi che riusciresti a scrivere sull'aereo, o ascoltare musica, o alzarti e fare due passi? Quali sono le strategie "diversive" che potresti riuscire a mettere in atto?
Luca
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ok!!! allora adesso focalizzerò l'attenzione solo sull'andata.
mi chiedi se riuscirei a leggere o fare qualcosa??
prima del primo volo ero convinta di riuscirci, non dico a leggere libri troppo impegnati ma almeno a sfogliare qualche rivista. e invece sono rimasta immobile praticamente tutto il volo.
certo all'andata ero troppo presa a scoprire un nuovo mondo per cui mi sono limitata ad osservare e a sentire i vari rumori. Addirittura quando vedevo che il mio ragazzo si appisolava gli tiravo le gomitate.
al ritorno invece sono riuscita a chiaccherare con la vicina di posto ed ero davvero tranquilla, probabilmente sarei anche riuscita a leggere se avessi voluto.
sullo scrivere sfondi una porta aperta perchè tengo diari di tutto e mi piace scrivere di quello che vedo e provo. certo non so dirti a priori se sarò in grado di farlo lassù....
la mia speranza è di abituarmi all'ambiente dopo un pò....
e poi soprattutto spero che il volo su francoforte sia tranquillo per salire più serenamente su quello per NY.
mi chiedi se riuscirei a leggere o fare qualcosa??
prima del primo volo ero convinta di riuscirci, non dico a leggere libri troppo impegnati ma almeno a sfogliare qualche rivista. e invece sono rimasta immobile praticamente tutto il volo.
certo all'andata ero troppo presa a scoprire un nuovo mondo per cui mi sono limitata ad osservare e a sentire i vari rumori. Addirittura quando vedevo che il mio ragazzo si appisolava gli tiravo le gomitate.
al ritorno invece sono riuscita a chiaccherare con la vicina di posto ed ero davvero tranquilla, probabilmente sarei anche riuscita a leggere se avessi voluto.
sullo scrivere sfondi una porta aperta perchè tengo diari di tutto e mi piace scrivere di quello che vedo e provo. certo non so dirti a priori se sarò in grado di farlo lassù....
la mia speranza è di abituarmi all'ambiente dopo un pò....
e poi soprattutto spero che il volo su francoforte sia tranquillo per salire più serenamente su quello per NY.
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concordo...
...nel dire che una volta a bordo, passato il momento più emozionante per me che è il decollo (se voli con Lufthansa forse vai sul Boeing 747 che è un aereo fantastico e sicuro), poi sarai impegnata a mangiare, bere, vedere film in dvd, fare quattro chiacchiere con il vicino di posto... e anche pisolare un po'. Io ho passato 2 ore a chiacchierare con una signora americana, amante dell'italia, che ci ha fatto conoscere un po' della vita a new york e consigliato cosa vedere o mangiare di buono.
Io partirei subitissimissimo... poi senti, i vuoti d'aria mica sono così frequenti... e poi all'aereo un po' di pioggia o grandine... non fà nulla (è più pericoloso guidare in macchina sotto un temporale).
Vai tranquilla!!!

Io partirei subitissimissimo... poi senti, i vuoti d'aria mica sono così frequenti... e poi all'aereo un po' di pioggia o grandine... non fà nulla (è più pericoloso guidare in macchina sotto un temporale).
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il tuo caso è molto simile al mio, paura ereditata, e terrore di perdere il controllo sull'aereo.marti81 ha scritto:grazie ragazzi!!
siete celerissimi a rispondere :D :D
premetto che la mia paura probabilmente è una paura ereditata: mio papà ha volato 3 o 4 volte quando ero piccola ma poi di colpo gli è subentrato il terrore e non ne ha più preso nessuno, arrivando anche a rinunciare a lavori o viaggi "regalo"......... sicuramente ha influenzato sia me che mio fratello. io almeno sto provando a vincerla sta paura.
Io ce l'ho fatta, son salito su, tu l'hai già fatto, quindi hai già dimostrato di essere forte.
Devi solo confermarlo.
Se è davvero così non è stato molto fortunato, credo... (su questo punto lascio la parola a chi ha passato l'Atlantico, io non l'ho ancora fatto...ieri ho sentito di un conoscente che si è fatto 3 ore di turbolenze da Miami a Milano.... possibile???

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Bè si, può essere.
Ma è solo spaventevole, non spaventoso.

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SLOWLY
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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Beh a volte è necessario scendere a patti con un po' di vibrazione e qualche scossone, con le solite precauzioni (non alzarsi in piedi e non lasciare oggetti sparsi qua e là) ma senza timori, ricordando che è soltanto "un tratto di strada dissestata".
Altra cosa: vedrai che dopo un po' che sei in volo l'ambiente diventa familiare e anche lo stomaco si apre... Oltre che nei compagni di viaggio confida negli assistenti di volo, che sapranno metterti a tuo agio.
Altra cosa: vedrai che dopo un po' che sei in volo l'ambiente diventa familiare e anche lo stomaco si apre... Oltre che nei compagni di viaggio confida negli assistenti di volo, che sapranno metterti a tuo agio.