fifona all'appello
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- Rullaggio
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fifona all'appello
Ciao a tutti!
Non è la prima volta che scrivo in un forum ma di certo è la prima volta che scrivo in un forum per superare una paura.
Prima di buttarmi ho letto qua e là, e ho capito (rubo le parole a Luca E.), di fare parte del gruppo 'Ho paura che cada l'aereo'.
Volare mi piacerebbe anche, vedere il mondo ancora di più, ma ho una fifa matta che l'aereo precipiti, o di soffrire durante la turbolenza (sempre pensando che l'aereo precipiti).
Ho letto vari libri e con la testa capisco che l'aereo è sicuro...ma di sera, quando vado a dormire, resto comunque con l'immagine di me dentro una cabina mentre si precipita.
L'ho sempre preso in verità, ma verso i vent'anni ho sviluppato una vera fobia...che non mi ha impedito di prenderlo, ma di certo non cerco mai occasioni per farlo...
Adesso devo prendere un volo a fine mese, e uno per NY e poi uno interno (ovviamente andata e ritorno) a giugno. Sono motivazioni importanti (un'altra mia caratteristica è che per 'rischiare la pelle' il motivo dev'essere serio se no mi sento 'in colpa'...bella ingarbugliata eh?): devo vedere la famiglia e viaggiare per lavoro.
So che salirò su quegli aerei perchè la mia forza di volontà me l'ha fatto sempre accettare: ma non voglio più passare tutto il tempo a pregare, a sudare, ad ascoltare tutto, compresi i battiti sempre più forti del mio cuore.
Cosi rischio più l'infarto che altro!
Perciò ho deciso di iscrivermi qui nella speranza di trovare aiuto, e anche domani è una giornata importante perchè ho il primo colloquio con una terapeuta che spero possa insegnarmi qualche tecnica per contenere l'ansia.
Scusate la lunghezza del messaggio, ogni consiglio è ben accetto!
Non è la prima volta che scrivo in un forum ma di certo è la prima volta che scrivo in un forum per superare una paura.
Prima di buttarmi ho letto qua e là, e ho capito (rubo le parole a Luca E.), di fare parte del gruppo 'Ho paura che cada l'aereo'.
Volare mi piacerebbe anche, vedere il mondo ancora di più, ma ho una fifa matta che l'aereo precipiti, o di soffrire durante la turbolenza (sempre pensando che l'aereo precipiti).
Ho letto vari libri e con la testa capisco che l'aereo è sicuro...ma di sera, quando vado a dormire, resto comunque con l'immagine di me dentro una cabina mentre si precipita.
L'ho sempre preso in verità, ma verso i vent'anni ho sviluppato una vera fobia...che non mi ha impedito di prenderlo, ma di certo non cerco mai occasioni per farlo...
Adesso devo prendere un volo a fine mese, e uno per NY e poi uno interno (ovviamente andata e ritorno) a giugno. Sono motivazioni importanti (un'altra mia caratteristica è che per 'rischiare la pelle' il motivo dev'essere serio se no mi sento 'in colpa'...bella ingarbugliata eh?): devo vedere la famiglia e viaggiare per lavoro.
So che salirò su quegli aerei perchè la mia forza di volontà me l'ha fatto sempre accettare: ma non voglio più passare tutto il tempo a pregare, a sudare, ad ascoltare tutto, compresi i battiti sempre più forti del mio cuore.
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Perciò ho deciso di iscrivermi qui nella speranza di trovare aiuto, e anche domani è una giornata importante perchè ho il primo colloquio con una terapeuta che spero possa insegnarmi qualche tecnica per contenere l'ansia.
Scusate la lunghezza del messaggio, ogni consiglio è ben accetto!
- pippo682
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Intanto benvenuta.
SLOWLY
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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- Boeing747
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Ciao e benvenuta, come avrai avuto modo di leggere sui libri e sul forum i motivi per prendere l'aereo e considerarlo sicuro sono molteplici, un altro punto rassicurante come diceva pippo682 sono le statistiche, pensa che è 1000 volte più pericoloso percorrere i km che ti separano da casa all'aeroporto che l'attraversata transoceanica.
Fatti forza e vedrai che a breve portai gustarti il tuo viaggio in aereo e potrai osservare il monto dall'alto.
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- Fearless flyer
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Grazie!!!mcgyver79 ha scritto:Ciao e benvenuta!! Cos'è successo intorno ai 20 anni per sviluppare questa fobia, hai avuto un volo movimentato? (mi porto avanti con le domande così quando arriva Luca ha già qualche elemento in più per valutare).
Ciaooooo.

E' proprio la domanda che stavo per fare...
Luca
Luca Evangelisti
Responsabile "Voglia di Volare"
A L I T A L I A
Sito ufficiale "Voglia di volare".
VADO VIA DAL FORUM
evangelisti.luca@alitalia.it
Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Proverbio africano
Ciao, benvenuta iol. Se la tua paura principale è quella che l'aereo precipiti, un buon modo per prepararti al prossimo viaggio potrebbe essere quello di conoscere in anticipo cosa accade nelle varie fasi del volo, il significato dei rumori che sentirai e così via (puoi trovare molte informazioni di questo tipo già in questa sezione, se n'è parlato spesso). In questo modo potresti risparmiarti preoccupazioni inutili, perchè saprai sempre che cosa sta accadendo, e che è tutto normale
.
Per quanto riguarda le turbolenze tieni presente che l'aereo non ne risente e non c'è motivo di preoccuparsi... bisogna solo avere pazienza ed attendere tranquilli al proprio posto
.

Per quanto riguarda le turbolenze tieni presente che l'aereo non ne risente e non c'è motivo di preoccuparsi... bisogna solo avere pazienza ed attendere tranquilli al proprio posto

- Chicco2003
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ciao iol benvenuta.
è banale dirlo ma spesso spaventa ciò che non si conosce.
in questo forum con l'aiuto luca evangelisti e con altri consigli e testimonianze conoscerai meglio la tua paura dell'aereo,in modo da cominciare a gestirla e non solo a subirla.
l'aereo non è un oggetto volante e basta, ma un concentrato molto denso di conoscenze e di esperienze che ne fanno una delle opere più sicure costruite dall'uomo...e poi i piloti a casa ci vogliono tornare.
paolo

è banale dirlo ma spesso spaventa ciò che non si conosce.
in questo forum con l'aiuto luca evangelisti e con altri consigli e testimonianze conoscerai meglio la tua paura dell'aereo,in modo da cominciare a gestirla e non solo a subirla.
l'aereo non è un oggetto volante e basta, ma un concentrato molto denso di conoscenze e di esperienze che ne fanno una delle opere più sicure costruite dall'uomo...e poi i piloti a casa ci vogliono tornare.

paolo

Paolo
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.3 Costituzione Repubblica Italiana
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ciao a tutti e grazie!!
che bella comunità siete, davvero, ho fatto un giro per le altre sezioni...
cerco di rispondere a qualche domanda.
Cosa sia successo intorno ai 20 anni non saprei dirlo con certezza - me lo ha chiesto anche la terapeuta oggi (mi ha ribadito anche lei che non ho un grado severo di fobia, ma che lavoreremo sul rilassamento).
Non ricordo di aver fatto viaggi molto difficili, a parte qualche turbolenza, ma verso i 20 anni ho preso coscienza della morte...pensavo di più alla morte e al semplice fatto di dover lasciare questa terra un giorno..
vero è che l'aereo l'ho sempre associato, per vicende di vita varie, a un 'distacco' dalle persone care, non tanto alla positività del viaggio che andavo a fare. Dovevo sempre lasciare indietro qualcuno e questo mi dispiaceva.
SEmpre intorno ai 20, ho fatto un viaggio che mi ha segnato non tanto per l'aereo quanto per il fatto che nel breve spazio di quel viaggio, ho assistito mia nonna che stava molto male, e nello stesso periodo è morto inaspettatamente mio nonno (e ho praticamente organizzato il funerale). Ecco, è stato un contatto molto forte con la morte.
Scusate se vi parlo di cose spiacevolissime, ma la mia paura è proprio questa: non ho paura dei luoghi chiusi nè dell'ascensore, ma proprio paura che l'aereo cada e io debba morire.
Sicuramente però soffro anche un pochino di vertigini (ricordo qualche lieve episodio in proposito).
che dite sono un caso disperatO??
che bella comunità siete, davvero, ho fatto un giro per le altre sezioni...
cerco di rispondere a qualche domanda.
Cosa sia successo intorno ai 20 anni non saprei dirlo con certezza - me lo ha chiesto anche la terapeuta oggi (mi ha ribadito anche lei che non ho un grado severo di fobia, ma che lavoreremo sul rilassamento).
Non ricordo di aver fatto viaggi molto difficili, a parte qualche turbolenza, ma verso i 20 anni ho preso coscienza della morte...pensavo di più alla morte e al semplice fatto di dover lasciare questa terra un giorno..
vero è che l'aereo l'ho sempre associato, per vicende di vita varie, a un 'distacco' dalle persone care, non tanto alla positività del viaggio che andavo a fare. Dovevo sempre lasciare indietro qualcuno e questo mi dispiaceva.
SEmpre intorno ai 20, ho fatto un viaggio che mi ha segnato non tanto per l'aereo quanto per il fatto che nel breve spazio di quel viaggio, ho assistito mia nonna che stava molto male, e nello stesso periodo è morto inaspettatamente mio nonno (e ho praticamente organizzato il funerale). Ecco, è stato un contatto molto forte con la morte.
Scusate se vi parlo di cose spiacevolissime, ma la mia paura è proprio questa: non ho paura dei luoghi chiusi nè dell'ascensore, ma proprio paura che l'aereo cada e io debba morire.
Sicuramente però soffro anche un pochino di vertigini (ricordo qualche lieve episodio in proposito).
che dite sono un caso disperatO??

- MiticoJumbo
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ciao iol non ti devi scusare questa è una comunità dove tra l'altro ci si aiuta a vicenda.iol ha scritto: Scusate se vi parlo di cose spiacevolissime, ma la mia paura è proprio questa: non ho paura dei luoghi chiusi nè dell'ascensore, ma proprio paura che l'aereo cada e io debba morire....che dite sono un caso disperatO??
no,non credo tu sia un caso disperato lo dimostra il fatto che ci stai lavorando e che stai cercando una via d'uscita e prima o poi la troverai.
ciao
paolo

Paolo
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No, io non credo affatto che tu sia un caso disperato. Forse non credo in assoluto che esistano casi disperati. L'importante è riuscire a capire la logica e la sequenzialità del proprio percorso di vita.iol ha scritto:ciao a tutti e grazie!!
che bella comunità siete, davvero, ho fatto un giro per le altre sezioni...
cerco di rispondere a qualche domanda.
Cosa sia successo intorno ai 20 anni non saprei dirlo con certezza - me lo ha chiesto anche la terapeuta oggi (mi ha ribadito anche lei che non ho un grado severo di fobia, ma che lavoreremo sul rilassamento).
Non ricordo di aver fatto viaggi molto difficili, a parte qualche turbolenza, ma verso i 20 anni ho preso coscienza della morte...pensavo di più alla morte e al semplice fatto di dover lasciare questa terra un giorno..
vero è che l'aereo l'ho sempre associato, per vicende di vita varie, a un 'distacco' dalle persone care, non tanto alla positività del viaggio che andavo a fare. Dovevo sempre lasciare indietro qualcuno e questo mi dispiaceva.
SEmpre intorno ai 20, ho fatto un viaggio che mi ha segnato non tanto per l'aereo quanto per il fatto che nel breve spazio di quel viaggio, ho assistito mia nonna che stava molto male, e nello stesso periodo è morto inaspettatamente mio nonno (e ho praticamente organizzato il funerale). Ecco, è stato un contatto molto forte con la morte.
Scusate se vi parlo di cose spiacevolissime, ma la mia paura è proprio questa: non ho paura dei luoghi chiusi nè dell'ascensore, ma proprio paura che l'aereo cada e io debba morire.
Sicuramente però soffro anche un pochino di vertigini (ricordo qualche lieve episodio in proposito).
che dite sono un caso disperatO??
Dover gestire un evento così drammatico all'età di 20 anni è una cosa che non può non aver modificato gli equilibri. Dover mettere da parte il dolore per riuscire ad essere talmente lucidi per "organizzare un funerale" è una cosa che a 20 anni non può non lasciare segni.
Ed è questo quello che è successo.
L'aereo già di per sè ci allontana bruscamente dal nostro nido, dal mondo nel quale ogni punto di riferimento è conosciuto. Nel tuo caso, inoltre, è associato alla perdita di persone per te importanti, dunque credo sia abbastanza logico il fatto che tu abbia sviluppato la paura dell'aereo.
Però sono passati altri anni e tu sei una persona più strutturata ora. C'è la possibilità di lavorarci sopra e mi sembra che tu lo stia già facendo (non sono d'accordo con la tua terapeuta sulle tecniche di rilassamento che, indirettamente, suffragano l'idea che ci sia un buon motivo per stare in ansia e che, quindi, sia necessario rilassarsi....).
La cosa che più mi colpisce del tuo post è il CORAGGIO (l'etimologia di "coraggio" ha a che fare col cuore...

Credo proprio che dovresti partire da lì, dal tuo coraggio, dalla determinazione che mostri. Avere determinazione e coraggio vuol dire aver già fatto metà del percorso.
Per l'altra metà del percorso c'è il forum di MD80 ad aiutarti...
Siamo qui, continua a seguirci ed a parlarci di te.
Luca
Luca Evangelisti
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Proverbio africano
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Proverbio africano
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- Iscritto il: 10 aprile 2007, 17:27
Grazie davvero a tutti.
E grazie a Luca per gli spunti interessanti...
Per quanto riguarda la 'terapia' non mi sono espressa bene...probabilmente perchè (e così vi racconto anche questa!) mi vergogno un po'.
Nel senso che ho sempre pensato che la terapia era una cosa per gente con 'problemi' (e ovviamente io non ne avevo
finchè non mi sono resa conto che questa cosa non la gestivo bene da sola), o per gente un po' 'matta'. Diciamo che intraprendere questa strada significava ammettere a me stessa che io tanto 'normale' non sono...forse la normalità è un concetto complesso...
comunque: ho raccontato che ci concentreremo sugli esercizi, ma in realtà in questi incontri affronteremo anche i perchè e cercheremo di capirci qualcosa in più di questa paura, proprio inserendola nella sequenzialità degli avvenimenti della mia vita...ma dire che non ho niente di strano e che basterà qualche esercizietto forse mi rassicura.
Perciò un piccolo percorso terapuetico ci sarà, e il discorso del rilassamento in realtà mi serve in modo più ampio per gestire un po' meglio le anise che ho nella vita, e che magari 'appendo' simbolicamente sull'aereo ma dipendono da tante altre cose...
Devo dire che la respirazione profonda mi calma anche in relazione ad altre cose. Ieri ero con una persona che mi mette un sacco di stress, e ho attuato la strategia 'in piccolo' senza farmi vedere...beh sono uscita fresca come una rosa!
Non voglio nascondermi: capire e guardarmi meglio mi servirà di certo, e non risolvo sicuramente respirando. Però è un aiuto.
Grazie Luca anche per la tua riflessione sul 'coraggio'...interessante perchè io non mi vedo e non mi descrivo così, ma tu hai ribaltato il titolo di fifona che mi sono attribuita e...bè mi hai dato fiducia. Ti ringrazio!
grazie a tutti coloro che hanno voluto darmi un consiglio...vi sono molto grata!!
E grazie a Luca per gli spunti interessanti...
Per quanto riguarda la 'terapia' non mi sono espressa bene...probabilmente perchè (e così vi racconto anche questa!) mi vergogno un po'.

Nel senso che ho sempre pensato che la terapia era una cosa per gente con 'problemi' (e ovviamente io non ne avevo

comunque: ho raccontato che ci concentreremo sugli esercizi, ma in realtà in questi incontri affronteremo anche i perchè e cercheremo di capirci qualcosa in più di questa paura, proprio inserendola nella sequenzialità degli avvenimenti della mia vita...ma dire che non ho niente di strano e che basterà qualche esercizietto forse mi rassicura.
Perciò un piccolo percorso terapuetico ci sarà, e il discorso del rilassamento in realtà mi serve in modo più ampio per gestire un po' meglio le anise che ho nella vita, e che magari 'appendo' simbolicamente sull'aereo ma dipendono da tante altre cose...
Devo dire che la respirazione profonda mi calma anche in relazione ad altre cose. Ieri ero con una persona che mi mette un sacco di stress, e ho attuato la strategia 'in piccolo' senza farmi vedere...beh sono uscita fresca come una rosa!
Non voglio nascondermi: capire e guardarmi meglio mi servirà di certo, e non risolvo sicuramente respirando. Però è un aiuto.
Grazie Luca anche per la tua riflessione sul 'coraggio'...interessante perchè io non mi vedo e non mi descrivo così, ma tu hai ribaltato il titolo di fifona che mi sono attribuita e...bè mi hai dato fiducia. Ti ringrazio!
grazie a tutti coloro che hanno voluto darmi un consiglio...vi sono molto grata!!
