Cosa e' il flutter?
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Il "flutter"è detta anche vibrazione aeroelastica. E' un fenomeno di vibrazione appunto che si verifica su certe parti della cellula come le ali, le superfici di comando o il piano di coda. Il flutter si innesca quando sono essenzialmente in ballo tre elementi: l'elasticità della struttura, il momento di inerzia e l'aerodinamica.
La struttura (in questo caso dell'aliante) ha una sua elasticità e anche una sua inerzia. Per attivare il fenomeno però serve "un combustibile" che è l'aria stessa, cioè l'elemento aerodinamico.
Quando il flutter si attiva viene mantenuto tale dal flusso dell'aria. La vibrazione si innesca al superamento della Vne, ma può generarsi anche a bassa velocità in corrispondenza delle superfici mobili. Il movimento di un alettone o della deriva possono attivare il fenomeno di flutter anche a velocità più contenute. Per questo motivo le superfici di comando sono tutte quante bilanciate (sugli alianti si tratta di una striscia di piombo affogata nella massa di compensazione interna). Tutte le superfici devono essere bilanciate altrimenti possono scatenare il flutter. Fa eccezione la superficie mobile intelata che per sua natura smorza e inibisce la vibrazione aeroelastica.
Al superamento della Vne su un aliante la vibrazione si innescherà proprio sulle ali (è il punto più flessibile della cellula) con conseguente scuotimento della barra.
In quel caso, con estrema lentezza si deve ridurre la velocità riducendo il flusso aerodinamico che alimenta la vibrazione, resa possibile dall'inerzia e dal momento flettente dell'ala.
Si tira delicatamente la barra a sè, senza strappi che possono essere fatali nel caso si applichi la forza in fase con la risonanza alare. Si genererebbe un picco che potrebbe portare al cedimento strutturale.
La struttura (in questo caso dell'aliante) ha una sua elasticità e anche una sua inerzia. Per attivare il fenomeno però serve "un combustibile" che è l'aria stessa, cioè l'elemento aerodinamico.
Quando il flutter si attiva viene mantenuto tale dal flusso dell'aria. La vibrazione si innesca al superamento della Vne, ma può generarsi anche a bassa velocità in corrispondenza delle superfici mobili. Il movimento di un alettone o della deriva possono attivare il fenomeno di flutter anche a velocità più contenute. Per questo motivo le superfici di comando sono tutte quante bilanciate (sugli alianti si tratta di una striscia di piombo affogata nella massa di compensazione interna). Tutte le superfici devono essere bilanciate altrimenti possono scatenare il flutter. Fa eccezione la superficie mobile intelata che per sua natura smorza e inibisce la vibrazione aeroelastica.
Al superamento della Vne su un aliante la vibrazione si innescherà proprio sulle ali (è il punto più flessibile della cellula) con conseguente scuotimento della barra.
In quel caso, con estrema lentezza si deve ridurre la velocità riducendo il flusso aerodinamico che alimenta la vibrazione, resa possibile dall'inerzia e dal momento flettente dell'ala.
Si tira delicatamente la barra a sè, senza strappi che possono essere fatali nel caso si applichi la forza in fase con la risonanza alare. Si genererebbe un picco che potrebbe portare al cedimento strutturale.
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Beh non e' cosi semplice la qestione. Tuttavia si entra in flutter con velocità maggiori della Vne. Un aereoplano vicile inizierebbe ad entrare in flutter a circa 1.2 1,3 volte la velocità di crociera.Giulio88 ha scritto:si entra in flutter superando la Vne, credo.
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E' un fenomeno aeroelastico tipico delle strutture sottili. E' il risultato dell'interazione tra aerodinamica e deformazione strutturale.collaudatore ha scritto:Ciao Aurum, grazie per il video.
Come si entra in flutter? Di cosa si tratta esattamente?
![]()
Grazie ancora.
Il flusso d'aria che investe una superficie aerodinamica, ne modifica la sua forma. La sup deformata a sua volta modifica il flusso che la sta investendo, e così via.
Superata una certa velocità (la velocità di flutter) la superficie inizia ad "oscillare" con oscillazioni ad ampiezza crescente al crescere della velocità. Ciò può portare alla rottura delle strutture.
La cosa criosa è che queste oscillazioni strutturali nascono senza che ci sia una forzante armonica (come se fosse una risonanza), ma con velocità (e quindi forzante) all'infinito costante.
Se trovo un po' di video di flutter poi ve li posto.
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Ecco un esempio di flutter nelle strutture civili.
Il ponte e' il Tacoma Narrows Bridge.
Talvolta viene mostrato questo filmato in trasmissioni televisive associandolo ad una risonanza (l'approssimativita dei media a volte e' paurosamente misleading), in realtà è un flutter.
La vibrazione del ponte era dovuta al fortisismo vento che lo investiva.
Il ponte crollò dopo qualche ora di oscillazioni crescenti.
http://astro.if.ufrgs.br/evol/TacomaNarrowsBridge.mpg
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Talvolta viene mostrato questo filmato in trasmissioni televisive associandolo ad una risonanza (l'approssimativita dei media a volte e' paurosamente misleading), in realtà è un flutter.
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Ultima modifica di I-DISA il 6 luglio 2007, 16:21, modificato 1 volta in totale.
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I-DISA ha scritto:Ecco un esempio di flutter nelle strutture civili.
Il ponte e' il Tacoma Narrows Bridge.
Talvolta viene mostrato questo filmato in trasmissioni televisive associandolo ad una risonanza (l'approssimativita dei media a volte e' paurosamente misleading), in realtà è un flutter.
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Vibrazione che ha provocato una prolungata sollecitazione alla pulsazione propria del sistema, causando il collasso per risonanza della struttura.
no?

-
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Dovevano studiare meglio il moto smorzato esponenzialmenteBlack Magic ha scritto:I-DISA ha scritto:Ecco un esempio di flutter nelle strutture civili.
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Talvolta viene mostrato questo filmato in trasmissioni televisive associandolo ad una risonanza (l'approssimativita dei media a volte e' paurosamente misleading), in realtà è un flutter.
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Vibrazione che ha provocato una prolungata sollecitazione alla pulsazione propria del sistema, causando il collasso per risonanza della struttura.
no?

Si`, certo che si rompono (capitato a un conoscente).flory ha scritto:Magari il pilota non lo vedrà così, ma sembra il battito di ali della farfalla...Domanda da incompetente...chiedo iniziale venia:ma si possono rompere a furia di fluttuare così?? Ora magari Libelle tocca ferro...
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- libelle
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Qualcuno è andato a pezzettini per via del flutter. Se compare, va fatto "smettere" appena si può, cambiando incidenza e velocità.Voglio dire...si tratta di un inconveniente molto grave...ma recuperabile?Oppure no?
Anch'io sono andato a pezzi diverse volte per questo motivo; fortuna che erano tutti aeromodelli

Se si arriva alla rottura delle ali, esiste la possibilità di un atterraggio di fortuna o la struttura compromessa lo renderebbe inefficace in ogni caso?
Ci sono diversi casi documentati di aerei che sono tornati a casa dopo avere perso parte dell'ala, prevalentemente a seguito di eventi bellici; ovviamente dipende dalla gravità della lesione.
Se parte un'ala intera, la vedo difficilina salvare la ghirba...
- Michele
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sì mi ricordo ancora il video...è girato pure qui....Ro60 ha scritto:Un qualcuno con un F-15 ci era, incredibilmente, riuscito.
Quasi O.t. oltre al caso del Vne c'è anche da dire il caso (possibile) in cui si stacchi il comando del timone,questo ''libero'' flutta che è un piacere....
Negli A.G. può capitare....non sò se sia un caso possibile nei liner

RMKS////
- libelle
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Il flutter può innescarsi su qualsiasi aeroplano, dal piccolo aereo AG, al caccia militare fino al grosso liner per trasporto passeggeri.
Sugli aerei militari e sui liner delle ultime generazioni il fly-by-wire ha fortemente limitato, se non annullato del tutto, il rischio di entrare in flutter.
Rimanendo in ambito strettamente aliantistico, dove mi ritengo più competente, il flutter si innesca al superamento della Vne. Non ci sono computer e altre diavolerie elettroniche che controllano quello che fa il pilota. Sull'aliante i comandi sono tradizionali e tutto fa apo unicamente al pilota. Bisogna quindi di proposito superare la velocità limite imposta dal costruttore per finire in flutter.
Il flutter si innesca quasi sempre sulle ali, cioè la parte pù sensibile della cellula poichè quella più elastica e sottoposta direttamente al flusso aerodinamico che genera e alimenta il flutter. Tuttavia non sono esenti i piani di coda e la coda stessa.
Il flutter si può innescare anche entro i limiti dell'inviluppo di volo a causa di una superficie di governo (alettone o altro) mal compensata. In questo caso si tratterebbe di un errore di progettazione talmente grossolano da essere praticamente impossibile.
Il flutter si avverte con vibrazioni su tutta la cellula e sbattimento della barra. Per neutralizzare il fenomeno la manovra ammissibile è unica e deve essere immediata: si tira con estrema delicatezza la barra alla pancia in modo da rallentare la velocità e arrestare il flutter. Qualsiasi altra manovra (piede, barra laterale o quant'altro) può benissimo portare al cedimento strutturale immediato.
Adesso vediamo il punto catastrofico: se il cedimento strutturale si verifica che si fa? Anche qui il gesto è semplice: sgancio capottina, sgancio cinture e lanciarsi. Il cedimento strutturale per flutter, perlomeno sugli alianti non è mai compassionevole: si perde la coda o quel che peggio un'ala.
Se si perdesse un'ala l'aliante entrarebbe in autorotazione talmente estrema da rendere impossibile il lancio.
Detto questo è praticamente impossibile subire un cedimento per flutter e sperare di portare l'aliante a terra in emergenza.
Mai superare la Vne e se per caso succede (e può succedere) rallentare immediatamente e non brutalmente al minimo segno di flutter.
Sugli aerei militari e sui liner delle ultime generazioni il fly-by-wire ha fortemente limitato, se non annullato del tutto, il rischio di entrare in flutter.
Rimanendo in ambito strettamente aliantistico, dove mi ritengo più competente, il flutter si innesca al superamento della Vne. Non ci sono computer e altre diavolerie elettroniche che controllano quello che fa il pilota. Sull'aliante i comandi sono tradizionali e tutto fa apo unicamente al pilota. Bisogna quindi di proposito superare la velocità limite imposta dal costruttore per finire in flutter.
Il flutter si innesca quasi sempre sulle ali, cioè la parte pù sensibile della cellula poichè quella più elastica e sottoposta direttamente al flusso aerodinamico che genera e alimenta il flutter. Tuttavia non sono esenti i piani di coda e la coda stessa.
Il flutter si può innescare anche entro i limiti dell'inviluppo di volo a causa di una superficie di governo (alettone o altro) mal compensata. In questo caso si tratterebbe di un errore di progettazione talmente grossolano da essere praticamente impossibile.
Il flutter si avverte con vibrazioni su tutta la cellula e sbattimento della barra. Per neutralizzare il fenomeno la manovra ammissibile è unica e deve essere immediata: si tira con estrema delicatezza la barra alla pancia in modo da rallentare la velocità e arrestare il flutter. Qualsiasi altra manovra (piede, barra laterale o quant'altro) può benissimo portare al cedimento strutturale immediato.
Adesso vediamo il punto catastrofico: se il cedimento strutturale si verifica che si fa? Anche qui il gesto è semplice: sgancio capottina, sgancio cinture e lanciarsi. Il cedimento strutturale per flutter, perlomeno sugli alianti non è mai compassionevole: si perde la coda o quel che peggio un'ala.
Se si perdesse un'ala l'aliante entrarebbe in autorotazione talmente estrema da rendere impossibile il lancio.
Detto questo è praticamente impossibile subire un cedimento per flutter e sperare di portare l'aliante a terra in emergenza.
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Mi riferivo al perdere il comando del timone...Michele ha scritto:sì mi ricordo ancora il video...è girato pure qui....Ro60 ha scritto:Un qualcuno con un F-15 ci era, incredibilmente, riuscito.
Quasi O.t. oltre al caso del Vne c'è anche da dire il caso (possibile) in cui si stacchi il comando del timone,questo ''libero'' flutta che è un piacere....
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Parlando di flutter si può anche introdurre una nota storica.
Quando si cominciò costruire gli aerei con fusoliera completamente metallica le superficie di governo (alettoni, timone ed equilibratore) venivano ancora rivestiti in tela. Se pensate al celebre Bf-109, tanto per fare un esempio, ricevette le superfici di governo interamente metalliche solo dalla versione G in poi (l'ultima prodotta in grande serie). Prima della versione "Gustav" le superfici mobili erano rigorosamente intelate. Ciò annullava la possibilità che i movimenti di esse andassero ad innescare il flutter sulle ali e sui piani di coda. La tela ha un'effetto smorzante e difatti tali superfici erano non compensate o compensate in modo approssimtivo
Quando si cominciò costruire gli aerei con fusoliera completamente metallica le superficie di governo (alettoni, timone ed equilibratore) venivano ancora rivestiti in tela. Se pensate al celebre Bf-109, tanto per fare un esempio, ricevette le superfici di governo interamente metalliche solo dalla versione G in poi (l'ultima prodotta in grande serie). Prima della versione "Gustav" le superfici mobili erano rigorosamente intelate. Ciò annullava la possibilità che i movimenti di esse andassero ad innescare il flutter sulle ali e sui piani di coda. La tela ha un'effetto smorzante e difatti tali superfici erano non compensate o compensate in modo approssimtivo
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se non ricordo male e se ti riferisci a quello nella baia di NY (mi pare fosse quello il posto ma non ci giurerei) si trattava di ''overcontrollo'' (ma che bel termine) da parte del pilota...libelle ha scritto:E' successo anche questo, proprio su un liner, ma non credo che la causa fosse flutterMi riferivo al perdere il comando del timone...

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No, in quel caso l'aereo precipitò per uso improprio e a fondo corsa dei comandi da parte del primo ufficiale in condizioni di forte turbolenza.se non ricordo male e se ti riferisci a quello nella baia di NY (mi pare fosse quello il posto ma non ci giurerei) si trattava di ''overcontrollo'' (ma che bel termine) da parte del pilota...
Quello di cui parlo io è il distacco completo di tutto il timone durante il volo normale. L'equipaggio riuscì a riportarlo a terra.
Se riesco a ritrovare qualche notizia posso dare riferiemnto più precisi.
Ultima modifica di libelle il 10 luglio 2007, 18:16, modificato 1 volta in totale.
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Trovato: ecco qui il link, ci sono delle foto molto eloquenti. http://www.iasa.com.au/folders/Safety_I ... er-sep.htm
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volevo soltanto aggiungere una precisazione: se domani salite su un aereo e vedete in volo le ali vibrare per raffiche... non pensate che si sia innescato il flutter! Quest'ultimo è un fenomeno che viene evitato e solitamente quando si progetta il velivolo la velocità massima che può raggiungere viene calcolata proprio su questo fenomeno.
Quindi su un velivolo non vedrete mai un flutter innescato!
Se questo però viene innescato e il sistema entra in ridondanza allora c'è la rottura.
Quindi su un velivolo non vedrete mai un flutter innescato!
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questo volevo!libelle ha scritto:Trovato: ecco qui il link, ci sono delle foto molto eloquenti. http://www.iasa.com.au/folders/Safety_I ... er-sep.htm


*ora me lo leggo....
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No è proprio qui la differenza. Il ponte è entrato in flutter perchè il vento ha superato la velocità di flutter, velocità che anche se costante (sempre che sia V>V_flutter) fa iniziare la oscillazione del ponte.Black Magic ha scritto:I-DISA ha scritto:Ecco un esempio di flutter nelle strutture civili.
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Vibrazione che ha provocato una prolungata sollecitazione alla pulsazione propria del sistema, causando il collasso per risonanza della struttura.
no?
La forzante è qui costante.
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Detta in soldoni, è la velocità che un aeromobile non può mai superare, pena il rischio di cedimenti strutturali.pm ha scritto:ehmmm...cos'è la Vne?
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Die Warheit wird euch frei machen. (Goethe)
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No quello è il dathc roll, che è uno dei 3 modi fondamentali della dinamica laterodirezionale. In quel caso si parla di dinamica del corpo rigido.Maxx ha scritto:Il flutter si può innescare dando piede destro e barra a sinistra (o viceversa) e rilasciando bruscamente, vero? Mi pare di aver letto qualcosa al proposito.
Il flutter è un fenomeno i natura aeroelastica, è una altra cosa.
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