Claustrofobia e sindrome del passeggero: che faccio?

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Althea
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Claustrofobia e sindrome del passeggero: che faccio?

Messaggio da Althea »

Ciao a tutti,
dopo aver letto i 4 consigli per affrontare la paura di volare e diversi interventi di chi condivide con me il problema, ho deciso di esporre anche il mio caso. Confidando in un supporto più "personale" :-p

Inizio con il presentarmi: ho 20 anni ed un diploma di "operatore dei servizi turistici", quindi una ovvia passione per i viaggi. Non sono una frequent flyer, ho preso l'aereo solo 2 volte e la terza è ormai imminente.
Il mio battesimo del volo (avevo 13 anni) è stato spensierato, sia all'andata che al ritorno, nonostante qualche vuoto d'aria. Il secondo volo risale all'anno scorso per andare a Parigi. Sono arrivata in aeroporto preoccupata, ma alla fine mi sono distratta guardando il panorame e leggendo. Al ritorno, non sò perchè, ero paralizzata dalla paura. Ero gelata, immobile, cercavo di captare ogni rumore e avevo la sensazione che l'aereo volasse troppo in basso (forse perchè era sera e non vedevo nulla fuori dal finestrino).
Ora devo andare a Londra e sono angosciata dall'idea di trascorrere 2 ore a bordo, in certe occasioni ho anche pensato di cancellare la vacanza. Ma ci tengo troppo per rinunciare, così cerco di infondermi coraggio.

Non ho sperimentato voli traumatici; in compenso soffro di claustrofobia ed odio non avere il controllo sulle cose (a qualcosa la psicologa è servita), anche se non ho problemi a fare la passeggera in auto e treno.

Perdonatemi se sono stata così prolissa, ma ci tenevo a sfogarmi e spero di ricevere un qualche tipo di aiuto. Già sapere che in molti condividono questo problema mi ha rasserenata.

Grazie ^_^

Althea
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spaceodissey
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Re: Claustrofobia e sindrome del passeggero: che faccio?

Messaggio da spaceodissey »

Althea ha scritto:Non ho sperimentato voli traumatici; in compenso soffro di claustrofobia ed odio non avere il controllo sulle cose (a qualcosa la psicologa è servita), anche se non ho problemi a fare la passeggera in auto e treno.
Dunque, sulla claustrofobia ti risponderà Luca. Io non ne soffro, quindi non posso esserti d'aiuto.
Anch'io amo avere il controllo sulle cose. Però, sai, su un aereo fose è meglio se gente come noi NON ha il controllo. Perlomeno, io un aereo non lo so guidare. Tu sì? :D :D
Io ho (parecchio) risolto questa cosa del controllo informandomi. Leggendo questo forum, siti internet dedicati e via dicendo.
Viaggiare di notte può essere in effetti "strano". Anche a me non piace molto. Quanto all'altezza è possibile che l'aereo volasse "basso". Facci caso, quando torni da Londra: quando sorvolerai la città è possibile che l'aereo rallenti e stia a una quota piuttosto bassa per un po', prima di risalire e aumentare la velocità (almeno, a me è capitato così un paio di volte). E' - ovviamente - del tutto normale.

Quanto ai rumori... ignorali. E' normale che ci siano e se chiedi qui, sicuramente qualcuno ti saprà dire a cosa sono associati. Ah, con che compagia vai?

In ogni caso, se ti senti poco propensa a volare, quel giorno, fai presente agli AV la tua paura: ti coccoleranno un po' di più e ti sarà d'aiuto.
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deltagolf

Messaggio da deltagolf »

anche se non ho problemi a fare la passeggera in auto e treno.
Beh, se viaggi tranquilla in auto non guidando tu, davvero è incoerente che poi tu abbia paura in aereo.
Sai bene come vengono rilasciate le patenti e, soprattutto, sai che una volta conseguita la patente, difatto nessun automobilista è più tenuto a sottoporsi a verifiche della sua capacità, per non parlare della leggerezza con cui vengono rinnovate, con visite mediche praticamente inesistenti e senza minimamente considerare se uno è ancora capace di guidare.
Non ultima, mia zia, 80 anni suonati, due apparecchi acustici, occhiali profondi come culi di bicchieri, guida una volta sola all'anno la sua 600 (!!!) per andare al mare e la settimana scorsa le hanno rinnovato la patente senza neppure l'obbligo di lenti.
Ore guidate negli ultimi quarant'anni, forse cento, centoventi, sempre sulla stessa strada e sono convinto che se nel frattempo è cambiata la segnaletica, manco se ne è accorta.

Un pilota è sottoposto a visite mediche serrate (ogni sei mesi salvo complicazioni), è sottoposto a continuo training perché il concetto è che il pilota deve essere "addestrato ed allenato".

Il rispetto delle regole sulle strade, come sai bene, è inesistente; in volo è ferreo.

Quante volte l'automobilista a cui ti affidi ha almeno guardato la pressione delle gomme o l'efficienza di freni e sterzo?
Ogni aereo è controllato prima di ogni volo.

Quanti imbecilli patentati incontra il tuo automobilista su una tratta anche di cinquecento metri?
Ogni aereo è su uno schermo radar e appena fa qualcosa c'è un controllore che lo segue.

Allora, vola tranquilla e fatti domande in auto (io personalmente salgo in auto ESCLUSIVAMENTE se guido io, e ho paura comunque)

Uffaaaaaa, ma qui vanno tutti a New York e a Londra e hanno pure paura e io che ci vorrei andare sono qua?

MA E' GIUSTIZIA QUESTA?????
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pippo682
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Messaggio da pippo682 »

In effetti questa storia del controllo è un "falso problema", nel senso che, come dice spaceodissey, è meglio che il controllo reale lo abbiano i piloti. Forse però per controllo intendi "cognizione di causa" sapere cosa sta accadendo. Hai volato, poco, quindi forse non ricordi molto, ma se ci sono state situazioni nelle quali ti sei chiesta "Cosa sta accadendo?", "Perchè fanno così", allora sapere a grandi linee perchè le cose accadono forse ti può essere d'aiuto.

Chiedi qualche spiegazione sulle cose "anomale" che ricordi. Potrebbe aiutare.

A proposito:

Benvenuta
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Messaggio da spaceodissey »

deltagolf ha scritto:Uffaaaaaa, ma qui vanno tutti a New York e a Londra e hanno pure paura e io che ci vorrei andare sono qua?

MA E' GIUSTIZIA QUESTA?????
No. Infatti stavo pensando di cominciare a fare controinformazione: volare è pericolosissimo, gli aerei sono insicuri, si rischia di precipitare al minimo refolo di vento... non andate!

DATE A ME I VOSTRI BIGLIETTI!!! :D :D :D :D :D
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Messaggio da Althea »

Grazie per le risposte ^^ dunque, andiamo con ordine:

- Purtroppo non sò pilotare un aereo, e ad essere sincera non ho nemmeno la patente :-p sui rumori ho già letto diversi articoli, tanti quanti quelli che riguardano le statistiche sul fatto che "ci sono più incidenti in auto che in aereo".
Viaggio con la easyjet, ho letto anche la discussione riguardande il problemino accaduto ad un volo partito proprio da Londra. Le possibilità che accada nuovamente qualcosa si sono ulteriormente abbassate.

- Sò che i piloti non vengono presi dal ciglio di una strada, e che non tengono una fiaschetta di vino sotto al sedile. Però se potessi vedere e capire di persona come funzionano tutti quei comandi "misteriosi", forse sarei più serena. Sapete se è ancora possibile chiedere di fare un salto in cabina?

- Non ricordo dettagli anomali, a parte la sensazione di volare troppo in basso. Sui rumori ed i movimenti insoliti mi sono già documentata, ed ovviamente ho trovato una spiegazione logica. Nonostante ciò la paura non si attenua.

- Non sono disposta a cedere i biglietti per Londra, al massimo posso barattarli con quelli per New York :-p

Grazie ancora!

Althea
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Messaggio da cinzy »

io , invece, se conoscessi un pilota sarei più tranquilla....presentatemene uno!!! :D scusate la battuta.... :oops: se avanza qualche biglietto datelo a me, da quando ho preso l'aereo per la prima volta ho voglia di tornare lassù!!!Sono sempre col naso all'insù...è troppo bella la Terra vista dall'alto!!! :)
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Messaggio da spaceodissey »

Easyjet è - a mio avviso - la miglior low-cost europea. La sicurezza è ovviamente al massimo possibile, di questo non credo ci sia nemmeno da parlarne. Le probabilità di incidente sono conseguentemente infinitesimali.

Puoi chiedere di vedere la cabina, forse. Ci sono mille mila comandi. Hai intenzione di chiedere al capitano la funzione di TUTTI? :shock:
Nel caso, sapremo perchè quel volo per Londra è fermo da una settimana in aeroporto :D
Purtroppo non è possibile mettere a fianco a te un altro pilota che ti spieghi cosa sta succedendo. :lol:

Quando senti qualcosa che a te sembra che non vada tieni sempre presente che in realtà è normale che succeda e che chi sta "guidando" sa molto bene quello che fa. Se proprio stai per esplodere chiedi agli AV
Althea ha scritto:- Non sono disposta a cedere i biglietti per Londra, al massimo posso barattarli con quelli per New York :-p
Ma che ci vai a fare a Londra? C'è un sacco di gente, è grigia, è sporca, con easyjet atterri lontano, ci son più italiani che inglesi, gli inglesi sono antipatici, il Tamigi è sporco, piove sempre... Mi sacrifico io al posto tuo!! :lol: :lol:
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Messaggio da Fearless flyer »

Ciao Althea!

E' abbastanza frequente il connubio paura del volo - claustrofobia.
Ed è praticamente un assioma l'associazione tra claustrofobia - tendenza al controllo.
Quindi sei in buona compagnia, rilassati (si fa per dire eh.. :lol: ).

Mi interesserebbe sapere qualcosa di più sul tuo viaggio di ritorno da Parigi, anche se avevi solo 13 anni.
Ma con la psicologa non avete lavorato sulla necessità del controllo e sulla claustrofobia?

Sei sicura di avere bisogno di "spiegazioni logiche"?

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Messaggio da Althea »

In effetti sapere che molti condividono il mio problema mi fa sentire più rilassata.

Il viaggio a Parigi è dello scorso anno, il primo volo a 13 anni. Dunque, da Parigi siamo tornati di sera ed avevo la sensazione che stessimo volando troppo in basso (ho scoperto poi che è una manovra per far ammirare il panorama). Ero gelida e immobile, sentivo proprio di essere terrorizzata, non sò perchè. Pensandoci mi è venuto in mente che spesso avevo sognato di essere in aereo e di avere problemi al decollo, ma il sogno non si concludeva mai in catastrofe. Quindi la mia paura poteva derivare dall'associazione con il sogno. Essendo buio non potevo chiaramente vedere fuori e non mi rendevo conto di quello che accadeva; sentivo il "rumore" dell'aereo e pensavo "Fastidioso come rumore, ma se dovesse cessare... è perchè stiamo cadendo!". Così guardavo le hostess per cercare di carpire qualche informazione in caso di pericolo. Una volta atterrati mi sono sentita meglio solo toccando il terra con i miei piedi.

Con la psicologa non abbiamo toccato il problema del volo, siamo partiti dal problema della claustrofobia. L'avere il controllo sulle cose è una delle spiegazioni che sono sorte durante i vari colloqui; perchè dovrei aspettare di essere salvata ed io non potrei fare nulla per uscire, ad esempio, da un ascensore bloccato.

Alcune spiegazioni logiche mi sono servite, diciamo che adesso, in alcuni momenti, sento quasi voglia di prendere l'aereo. Ho capito che sentire rumori "strani" è normale, che le ali devono flettere ecc...
La mia è però una fobia, quindi non derivante da cose razionali, me ne rendo conto. Però trovo utile essere informata, così posso dirmi "Ok, dopo il decollo l'aereo deve giustamente mettere dentro il carrello, quindi deve fare rumore. Non è un problema!".
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Messaggio da Fearless flyer »

Ok, ed ora come va?

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Messaggio da Althea »

Ora sto cercando l'indirizzo di alcuni locali londinesi, e per riflesso non posso evitare di pensare al viaggio. Penso che fra me e il divertimento ci sono solo 2 ore, la durata del volo.
Mi tranquillizza pensare di volare di giorno, al ritorno, che avverrà in tarda serata, non penso molto.

Ah, mi sono fatta prescrivere un calmante dal medico (Lexotan). Spero mi sia utile per avere qualche minuto di tranquillità.
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Messaggio da Fearless flyer »

Althea è tutto a posto.
Due ore non sono poi tante e le cose che hai appreso qui stanno facendo il loro effetto.
All'andata avrai la possibilità di avere un po' di punti di riferimento in più. Al ritorno, di sera, ti rilasserai.
Se dovessi avere un po' di tensione in più puoi prendere le gocce.
Dunque tutto ok no?

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Messaggio da Althea »

Devo ringraziare molto tutte le persone che scrivono su questo forum, mi è stato utilissimo per guadagnare un pò di serenità. Non posso promettere di salire sull'aereo a cuor leggero, ma certamente sono più tranquilla.
Punti di riferimento, ecco la parola perfetta.

Grazie mille! ^__^
shalimar
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Messaggio da shalimar »

Althea ha scritto:Ora sto cercando l'indirizzo di alcuni locali londinesi, e per riflesso non posso evitare di pensare al viaggio. Penso che fra me e il divertimento ci sono solo 2 ore, la durata del volo.
Mi tranquillizza pensare di volare di giorno, al ritorno, che avverrà in tarda serata, non penso molto.

Ah, mi sono fatta prescrivere un calmante dal medico (Lexotan). Spero mi sia utile per avere qualche minuto di tranquillità.
...due ore passano in fretta! :P
Io mi ero portata la valeriana...peccato che sia arrivata talmente in ritardo da non aver potuto prendere nemmeno una bottiglietta d'acqua per ingollarla prima dell'imbarco... :lol: :lol: ...e una volta su...beh ormai c'ero... :laughing6:
Benvenuta!...e buone vacanze!
Althea
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Messaggio da Althea »

Allora non sono l'unica che si aggrappa ai tranquillanti :-p

Già che ci sono, ne approfitto per un paio di domande di carattere generale:

- posso portare liquidi a bordo? Mi basta la confezione di Lexotan e la custodia delle lenti a contatto (ricordo che tempo fa non era possibile portare una certa quantità di liquidi sui voli per Londra)
- si può usare l'i-pod sull'aereo? Almeno non sento i rumori :-p
Ospite

Messaggio da Ospite »

Per quanto riguarda l' i-pod, io lo chiesi all' AV e mi disse che potevo usarlo solo dopo il decollo.....e così è stato! :D

comunque appena sali chiedilo a loro...
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Messaggio da Fele »

x il lexotan devi farti fare un certificato dal medico..il quale specifica il motivo....
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Messaggio da Althea »

Sono già stata dal medico ed ho acquistato il farmaco, il certificato mi è stato ritirato dalla farmacista al momento dell'acquisto.
Non sò però se posso portarlo a bordo, dato che fino a qualche tempo fa su certi voli non era permesso portare oltre una certa quantità di liquidi.
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Messaggio da Fele »

forse ti riferisci alla ricetta....te lo dico xchè anche io avevo questo problema...il mio medico mi ha rilasciato un ulteriore certificato da presentare al check-in......
Non sò però se posso portarlo a bordo, dato che fino a qualche tempo fa su certi voli non era permesso portare oltre una certa quantità di liquidi.
in flaconcino di lexotan non mi sembra un gran quantitativo di liquido...
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Messaggio da Maxx »

A bordo danno dell'ottima coca cola e aranciata e un eccellente succo di ananas! Perchè dovete portarvi il Lexotan, il Pollaril e il Serenase?
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Messaggio da Althea »

"Devo" perchè ho bisogno di un aiuto per affrontare la paura di volare. Probabilmente se mi dessero un succo di frutta dicendomi "C'è del tranquillante", anche se non è vero, funzionerebbe da placebo e mi sentirei meglio.
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Messaggio da Fearless flyer »

Ok Althea, non c'è nessun problema.
Però devi mettere il flacone all'interno di una bustina trasparente che abbia la possibilità di essere chiusa.
E devi portare con te, nel caso in cui fossero molto fiscali ai controlli, un certificato medico in cui si attesta la necessità di assunzione a bordo.

Magari non prenderlo subito il farmaco, e aspetta di prenderlo SOLO se ti senti in difficoltà.

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Messaggio da Daniele77 »

Luca, posso approfittare per farti una domanda, senza aprire un nuovo thread?
Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
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Messaggio da Fearless flyer »

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Messaggio da Daniele77 »

mi piacerebbe chiederti se pensi che il tuo lavoro, dopo una tragedia come quella occorsa in Brasile, ne risente o diventa più difficile.
Insomma sostenere la sicurezza del volo è più dura ora?
grazie per la disponibilità
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Messaggio da Fearless flyer »

Assolutamente no.
Ne ho passate di peggiori (tipo l'estate di due anni fa...)
Probabilmente sabato se ne parlerà ma nulla di più.
Chi assiste ad un incidente in automobile non fa più fatica ad andare in automobile. L'atteggiamento che riguarda l'aereo è diverso. Diverso per vari motivi.
Ed è di quello che è importante parlare, almeno secondo me.
Questo non vuol dire che il sistema sia perfetto e non migliorabile.
Non so se ho risposto.

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Messaggio da Daniele77 »

Non so se ho risposto.
Si
automobile. L'atteggiamento che riguarda l'aereo è diverso. Diverso per vari motivi.
Questo mi è meno chiaro
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Messaggio da Fearless flyer »

Daniele77 ha scritto:
Non so se ho risposto.
Si
automobile. L'atteggiamento che riguarda l'aereo è diverso. Diverso per vari motivi.
Questo mi è meno chiaro
Daniele il problema è sempre lo stesso.

Se ti raccontassi di chi ha fatto il corso stenteresti a crederlo: paracadutisti acrobatici, piloti di moto, auto, paracadutisti, campioni di kitesurf e potrei continuare per parecchio.

Persone sicuramente abituate a "giocare" parecchio con il rischio/pericolo.
E naturalmente gli incidenti nelle specifiche discipline non funzionavano assolutamente da deterrente per ridurre il rischio alla gara successiva.

Con l'aereo l'atteggiamento è diverso.
E' diverso perchè non si gestisce il rischio (ammesso che il rischio si possa gestire), non si controlla il mezzo, insomma per le cose che ci siamo sempre detti qui.

Anche il solo fatto, ad esempio, che tu mi hai chiesto se, dopo l'incidente in Brasile, il mio corso sarà più difficile è rivelatore di un atteggiamento, sicuramente comprensibile, ma che identifica un modo di ragionare particolare. Ed è questo, forse, il motivo chi ti ha spinto a venire qui.

Potrei ribaltarti la domanda: smetti di prendere la macchina se leggi di un incidente, hai più paura a stare dentro casa se senti che è scoppiata una caldaia a gas, eviti di prendere il treno se giorni prima c'è stato un incidente

Il problema è tutto nella testa, nel modo in cui codifica/decodifica le informazioni. E questo, a sua volta, è funzione del proprio carattere e del modo in cui si è cresciuti e ci si è consolidati.

E naturalmente è SOPRATTUTTO di questo che bisogna parlare. :wink:

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Messaggio da Marcella »

Potrei ribaltarti la domanda: smetti di prendere la macchina se leggi di un incidente, hai più paura a stare dentro casa se senti che è scoppiata una caldaia a gas, eviti di prendere il treno se giorni prima c'è stato un incidente

Il problema è tutto nella testa, nel modo in cui codifica/decodifica le informazioni. E questo, a sua volta, è funzione del proprio carattere e del modo in cui si è cresciuti e ci si è consolidati.

Cavolo..uno non ci pensa a queste cose. Ma è da qua che bisogna partire per capire l'origine del nostro problema... Ho perso degli amici in incidenti di auto e moto, eppure continuo a girare per roma tranquillamente con la moto in mezzo al traffico (cosa molto più pericolosa dell'aereo). E'una questione di codificazione delle informazioni, come dici tu. E del modo in cui si è cresciuti. Mio padre è terrorizzato dagli aerei e non ne ha mai preso uno. Avrà influito anche questo?
Grazie Luca, sei davvero i grando aiuto.. :)
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Daniele77
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Messaggio da Daniele77 »

si, in effetti rifflettondoci bene, è sconcertante come, nonostante le statistiche parlino chiaro, si prenda la macchina senza rimuginare troppo mentre per prendere l'aereo ci si tormenta...
ma in che misura il modo in cui si è cresciuti può influire sulla fobia per l'aereo?
gentilissimo come sempre...
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Messaggio da Althea »

Io mi rendo perfettamente conto che gli incidenti stradali sono notevolmente superiori a quelli aerei. Stesso discorso per quelli ferroviari; recentemente ne sono accaduti almeno un paio, eppure ho continuato a prendere il treno in tutta tranquillità. Mi dico che da certi mezzi posso scendere quando voglio, al contrario dell'aereo, ma se succede l'incidente io sono comunque sopra al treno/auto, non posso prevederlo ed evitarlo scendendo.

Forse l'aereo mi spaventa perchè è "misterioso". Non lo prendo abitualmente per spostarmi, come la macchina, o almeno una volta al mese come invece accade per il treno (che prendo settimanalmente per una tratta della stessa durata di Milano-Londra).
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Messaggio da spaceodissey »

Althea ha scritto:Mi dico che da certi mezzi posso scendere quando voglio, al contrario dell'aereo, ma se succede l'incidente io sono comunque sopra al treno/auto, non posso prevederlo ed evitarlo scendendo.
Al di là dell'incidente, non è vero che dal treno puoi "scendere quando vuoi". Lo dicevo in un altro thread. Io sabato prenderò il treno per andare a Latina (e domenica per tornare - 10 ore di viaggio - non fatemici pensare... nello stesso tempo si va e si torna da Zanzibar!) e nella tratta firenze-roma non posso scendere. 106 minuti chiuso dentro, senza poter nemmeno aprire i finestrini. E negli stessi 106' in aereo vai a Londra. Dove sta la differenza?

[Tu dirai: se sei in panico tiri il freno d'emergenza... sull'aereo è la stessa cosa: chiami l'A/V e se stai proprio proprio male ti fanno anche scendere]
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Messaggio da Fearless flyer »

Daniele77 ha scritto:si, in effetti rifflettondoci bene, è sconcertante come, nonostante le statistiche parlino chiaro, si prenda la macchina senza rimuginare troppo mentre per prendere l'aereo ci si tormenta...
ma in che misura il modo in cui si è cresciuti può influire sulla fobia per l'aereo?
gentilissimo come sempre...
100%, questa è la mia convinzione.

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Messaggio da Althea »

Quindi io posso appurare fin che voglio che l'aereo è sicuro, ma la fobia mi rimarrà, anche se in misura minore, finchè non scoprirò il problema che l'ha generata?

Intanto, la partenza si avvicina ed io inizio ad essere meno tranquilla.
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