Paura crescente
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Paura crescente
Salve a tutti. Faccio parte anch'io di quelle persone che hanno "contratto" l'aviofobia in età adulta (ho 30 anni), che adesso sta assumento vere e proprie forme patologiche.
Prendo l'aereo da quando avevo 14 anni e le prime volte, nonostante la preoccupazione dei miei, ero felicissima ed emozionatissima. Non avevo minimamente paura. Nel 2000 ho fatto un viaggio in canada, dopo circa 4 anni di "pausa volo" e, per la prima volta, ho sentito il terrore attraversarmi le vene. Sono state otto ore di ansia (nonostante il volo tranquillissimo) e ho torturato per tutto il tempo la povera amica che viaggiava con me e che tentava invano di dormire. Da allora le cose sono precipitate sempre più. Ogni volta mi sembra (riprendo l'espressione usata da un altro utente) di andare al patibolo. Ma quest'anno sto rasentando la follia. La mattina del 3 agosto prendo un volo alitalia per praga. Da quando ho prenotato (circa 2 settimane fa) non vivo più. Dormo malissimo, penso ai miei cari (sicura di non vederli più), immagino scene catastrofiche e ogni episodio anche stupido che mi accade (come la perdita di un portachiavi) lo vedo come una premonizione. Stanotte ho addirittura sognato mio nonno (morto qualche mese fa) e ho pensato: ecco, mi sta chiamando. Non so più che fare. Ho anche pensato di disdire tutto. Premetto che sono una persona alquanto ansiosa ed apprensiva e anche quando vado in macchina in autostrada sto tutto il tempo con gli occhi sbarrati, anche se non guido io,come se tutto dipendesse dal mio livello di attenzione. Ho letto quasi tutto il forum, e devo dire che alcuni interventi mi hanno leggermente tranquillizzata...ma sono brevi attimi di tranquillità. Il terrore non mi abbandona. E sono sinceramente stanca di vivere così. Grazia e tutti per l'aiuto che, sono certa, mi darete.
Prendo l'aereo da quando avevo 14 anni e le prime volte, nonostante la preoccupazione dei miei, ero felicissima ed emozionatissima. Non avevo minimamente paura. Nel 2000 ho fatto un viaggio in canada, dopo circa 4 anni di "pausa volo" e, per la prima volta, ho sentito il terrore attraversarmi le vene. Sono state otto ore di ansia (nonostante il volo tranquillissimo) e ho torturato per tutto il tempo la povera amica che viaggiava con me e che tentava invano di dormire. Da allora le cose sono precipitate sempre più. Ogni volta mi sembra (riprendo l'espressione usata da un altro utente) di andare al patibolo. Ma quest'anno sto rasentando la follia. La mattina del 3 agosto prendo un volo alitalia per praga. Da quando ho prenotato (circa 2 settimane fa) non vivo più. Dormo malissimo, penso ai miei cari (sicura di non vederli più), immagino scene catastrofiche e ogni episodio anche stupido che mi accade (come la perdita di un portachiavi) lo vedo come una premonizione. Stanotte ho addirittura sognato mio nonno (morto qualche mese fa) e ho pensato: ecco, mi sta chiamando. Non so più che fare. Ho anche pensato di disdire tutto. Premetto che sono una persona alquanto ansiosa ed apprensiva e anche quando vado in macchina in autostrada sto tutto il tempo con gli occhi sbarrati, anche se non guido io,come se tutto dipendesse dal mio livello di attenzione. Ho letto quasi tutto il forum, e devo dire che alcuni interventi mi hanno leggermente tranquillizzata...ma sono brevi attimi di tranquillità. Il terrore non mi abbandona. E sono sinceramente stanca di vivere così. Grazia e tutti per l'aiuto che, sono certa, mi darete.
- spaceodissey
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Re: Paura crescente
A me capita sempre quando perdo una persona cara: dopo qualche mese mi appare in sogno e mi dice qualcosa. Al mattino ci ripenso e mi faccio un bel pianto. Condoglianze, comunque, perdere un nonno, a questa età, è davvero doloroso.Marcella ha scritto:Stanotte ho addirittura sognato mio nonno (morto qualche mese fa) e ho pensato: ecco, mi sta chiamando.
Mi par di capire che tu sia in ansia soprattutto per la possibilità dell'incidente. Immagino tu sappia già che l'eventualità è remotissima e che viaggiare in aereo è il modo più sicuro possibile di viaggiare. Ricorda che non esiste una situazione di emergenza non prevista e che la sicurezza è sempre la priorità principale, che il ragionamento dei piloti (delle compagnie, dei controllori, di chi lavora in ambito aeronautico) è: una manovra se è sicura la si fa, altrimenti no. Coraggio! Vedrai che andrà tutto a meraviglia. In più il volo è breve: non farai in tempo ad abituarti che dovrai già scendere.
Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
Ciao Marcella.
Tutti i particolari "tecnici" sull'aviofobia li trovi in mille altri thread, quindi non mi dilungo.
La tua esperienza mi fa pensare alla mia: io non ho paura di volare (sono un pilota), ma devo dire che con l'avanzare degli anni il mio livello d'ansia si accresce (tranne che in volo, l'unico "ambiente" dove sono completamente a mio agio); probabilmente le esperienze della vita si riflettono sul quotidiano e le esperienze negative fanno capolino .
Tu sei molto più giovane di me, ma comunque adulta; visto che la tua paura non è secondaria ad eventi negativi in volo, non è che il tuo vissuto si riflette in un aspetto che magari non ti ha mai visto tranquillissima e adesso si esacerba?
(Che faccio? Lo psicologo? Meglio che vada a guardare l'olio del Cessnino, che se non ho le mani unte d'olio per aerei, comincio a spararle grosse...
)
Tutti i particolari "tecnici" sull'aviofobia li trovi in mille altri thread, quindi non mi dilungo.
La tua esperienza mi fa pensare alla mia: io non ho paura di volare (sono un pilota), ma devo dire che con l'avanzare degli anni il mio livello d'ansia si accresce (tranne che in volo, l'unico "ambiente" dove sono completamente a mio agio); probabilmente le esperienze della vita si riflettono sul quotidiano e le esperienze negative fanno capolino .
Tu sei molto più giovane di me, ma comunque adulta; visto che la tua paura non è secondaria ad eventi negativi in volo, non è che il tuo vissuto si riflette in un aspetto che magari non ti ha mai visto tranquillissima e adesso si esacerba?
(Che faccio? Lo psicologo? Meglio che vada a guardare l'olio del Cessnino, che se non ho le mani unte d'olio per aerei, comincio a spararle grosse...

- Holden
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- Chicco2003
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Ciao Marcella.
Stessa tua identica situazione. Ciò che però ho capito è che tutti i segnali di paura che avvertiamo (senzasione di andare al patibolo ... ho perso il portachiavi quindi è un segno che l'aereo cadrà etc etc.) sono solo dei trabocchetti che si inventa il nostro bel cervellino . . . . . e sono falsi.
Il problema stà da un'altra parte solo che lo proiettiamo su qualcosa che "esce dalla nostra routine".
Guarda, il 22 parto per Londra, non ti nascondo che un po' d'ansia c'è, ogni tanto il pensiero di non vedere più mio figlio mi angoscia, ma in realtà grazie al forum e al confronto con gli altri "paurosi" e grazie all'intervento di molti amici come Luca evangelisti o Deltagolf per citarne qualcuno, sono riuscito a relaizzare che la paura non è nell'aereo (che pur con i suoi limiti resta il mezzo più sicuro per spostarsi) ma (almeno per me) nell'ansia generata dalla mia testa dal fare qualcosa che "esce" dagli schemi usuali e che sfugge al controllo diretto.
Tutto questo per dirti che il problema è risolvibile. Passo dopo passo.
In bocca al lupo e tranquilla.
saluti
Luca
Stessa tua identica situazione. Ciò che però ho capito è che tutti i segnali di paura che avvertiamo (senzasione di andare al patibolo ... ho perso il portachiavi quindi è un segno che l'aereo cadrà etc etc.) sono solo dei trabocchetti che si inventa il nostro bel cervellino . . . . . e sono falsi.
Il problema stà da un'altra parte solo che lo proiettiamo su qualcosa che "esce dalla nostra routine".
Guarda, il 22 parto per Londra, non ti nascondo che un po' d'ansia c'è, ogni tanto il pensiero di non vedere più mio figlio mi angoscia, ma in realtà grazie al forum e al confronto con gli altri "paurosi" e grazie all'intervento di molti amici come Luca evangelisti o Deltagolf per citarne qualcuno, sono riuscito a relaizzare che la paura non è nell'aereo (che pur con i suoi limiti resta il mezzo più sicuro per spostarsi) ma (almeno per me) nell'ansia generata dalla mia testa dal fare qualcosa che "esce" dagli schemi usuali e che sfugge al controllo diretto.
Tutto questo per dirti che il problema è risolvibile. Passo dopo passo.
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saluti
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Ciao Marcella benvenuta.
SLOWLY
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e-mail: slowly@interfree.it
MSN: slowly@md80.it
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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...ciao...
sono pure io un fifone dell'aereo a livelli incredibili. Domani partirò per Budapest....e questi giorni pre volo li sto vivendo malissimo.
Il decollo mi terrorizza, penso sempre che il volo sfigato è il mio...ed anzi, lò sarà..
comunque tutto questo per dire....ho letto (come faccio sempre per partire e farmi un poco di male) i post sugli incidenti aerei e quello che è successo con easy jet mi ha terrorizzato....
chiedo una cosa (siccome controllo sempre anche i tempi di volo...) come mai da bergamo a budapest sono 759 km e ci vuole 1h40m mentre bergamo londra sono 950km e ci vuole meno tempo??
grazie....ciao...
lorenzo
sono pure io un fifone dell'aereo a livelli incredibili. Domani partirò per Budapest....e questi giorni pre volo li sto vivendo malissimo.
Il decollo mi terrorizza, penso sempre che il volo sfigato è il mio...ed anzi, lò sarà..
comunque tutto questo per dire....ho letto (come faccio sempre per partire e farmi un poco di male) i post sugli incidenti aerei e quello che è successo con easy jet mi ha terrorizzato....

chiedo una cosa (siccome controllo sempre anche i tempi di volo...) come mai da bergamo a budapest sono 759 km e ci vuole 1h40m mentre bergamo londra sono 950km e ci vuole meno tempo??

grazie....ciao...
lorenzo
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Ciao Marcella,
anche io faccio parte della simpatica famiglia dei paurosi del volo, approdato su questo forum per cercare di dare una risposta a tutte le mie paure.
E devo dire che grazie ai tanti amici del forum, pazientissimi, sono riuscito almeno in una buona parte a venire a capo del mio problema: la paura di volare.
Tieni conto che anche io, prorio come ha descritto tu, ho interpretato l'attesa che mi sembrava si prolungasse troppo al banco del check-in come un cattivo presagio
Ma come dicevano gli interventi che mi hanno prreceduto, queste sono cose riguardano solo ed esclusivamente la nostra mente, che ogni tanto si diverte a giocarci brutti scherzi.
L'aereo che tu sia in ansia o meno non se ne accorge e vola.
Bisogna davvero fare lo sforzo di non scambiare le proprie ansie con la realtà delle cose che infatti ci dice della sicurezza estrema del volo, ancora di più quando riguarda i voli di linea.
Il nostro cervello è una macchina portentosa ma a volte può anche a dare in corto circuito e farci scambiare la nostre fanatasie con la realà.
Non caderci!
anche io faccio parte della simpatica famiglia dei paurosi del volo, approdato su questo forum per cercare di dare una risposta a tutte le mie paure.
E devo dire che grazie ai tanti amici del forum, pazientissimi, sono riuscito almeno in una buona parte a venire a capo del mio problema: la paura di volare.
Tieni conto che anche io, prorio come ha descritto tu, ho interpretato l'attesa che mi sembrava si prolungasse troppo al banco del check-in come un cattivo presagio

Ma come dicevano gli interventi che mi hanno prreceduto, queste sono cose riguardano solo ed esclusivamente la nostra mente, che ogni tanto si diverte a giocarci brutti scherzi.
L'aereo che tu sia in ansia o meno non se ne accorge e vola.
Bisogna davvero fare lo sforzo di non scambiare le proprie ansie con la realtà delle cose che infatti ci dice della sicurezza estrema del volo, ancora di più quando riguarda i voli di linea.
Il nostro cervello è una macchina portentosa ma a volte può anche a dare in corto circuito e farci scambiare la nostre fanatasie con la realà.
Non caderci!

Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
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Grazie a tutti per il sostegno che mi state dando! Il fatto è che mi sto impegnando sul serio, con tecniche di rilassamento, training autogeno, cercando di distrarmi...ma appena mi sembra di stare un pò meglio accade la tragedia: l'immagine del disastro mi si pianta in testa e non va più via. Sono consapevole che sia tutto imputabile al mio carattere, ansioso e un pò pessimista, anche se all'esetrno sembra il contrario. Sono sempre in pensiero per tutto e tutti, spesso ho il timore di essere colta da una tragedia (non solo aerea), se qualcuno a cui voglio bene parte, ho sempre il timore che non torni più. Non ero così prima, anzi, criticavo l'approccio ansioso alla vita dei miei genitori..e ora sono peggio di loro. E'che sto vivendo un momento abbastanza felice della mia vita (dopo uno abbastanza triste) e nel mio cervello è scattato un meccanismo del tipo: che hai fatto per meritare tutta questa felicità? Ora ti accadrà una tragedia! Scusate, lo so di sembrare (o essere) pazza, ma ho bisgno di tirare fuori tutto quello che ho dentro, altrimenti non guarirò mai
- radiovoice
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Leggendo tutti questi vostri post è come se legessi un resoconto di quello che passa nella mia testa.
Anche io infatti sono vittima delle stesse paure, supserstizioni, ansie.
Ogni cosa è un segnale, ogni cosa trova una connessione con il volo che prenderò tra 1 settimana.
Non volo da 14 anni e andare ieri in agenzia per prenotare questa vacanza è stato davvero difficile.
Passo da momenti di "voglia di prendere l'aereo" ad altri di vero terrore.
A quanto pare sono in buona compagnia.
Si tratta di sensazioni diffuse.
E a quanto pare moltissimi le hanno lasciate alle loro spalle.
Non dovrebbe essere così difficile ottenere lo stesso risultato...

Anche io infatti sono vittima delle stesse paure, supserstizioni, ansie.
Ogni cosa è un segnale, ogni cosa trova una connessione con il volo che prenderò tra 1 settimana.
Non volo da 14 anni e andare ieri in agenzia per prenotare questa vacanza è stato davvero difficile.
Passo da momenti di "voglia di prendere l'aereo" ad altri di vero terrore.
A quanto pare sono in buona compagnia.
Si tratta di sensazioni diffuse.
E a quanto pare moltissimi le hanno lasciate alle loro spalle.
Non dovrebbe essere così difficile ottenere lo stesso risultato...


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E' vero deltagolf, avevi ragione. Ansia galoppante è il termine esatto. E riguardo al volo si manifesta in tutta la sua potenza. So tutto, ho letto le quattro regole, i consigli che avete dato agli altri aerofobi, ma il timore di essere la vittima del caso fortuito, dello 0,0000001% non mi abbandona. E'questo tarlo che vorrei togliermi dalla testa. Sto facendo venire l'ansia anche alla persona che partirà con me e non è giusto 

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Radiovoice anch'io la penso come te. Se pensassi che non ho speranze non sarei qui a scrivere. Leggere di persone che ce l'hanno fatta mi ha dato molte speranze. Ho navigato per settimane su internet, sperando di trovare aiuto, finchè non mi sono per caso imbattuta in questo forum e per la prima volta ho letto consigli di persone competenti ed esperienze di chi, timoroso come me, come noi, ce l'ha fatta grazie a questo aiuto.
Mi piacerebbe frequantare uno di quei corsi di cui ho leto...ma per quest'estate credo che sia tardi ormai..spero di farcela lo stesso con il vostro aiuto e sostegno..e se ce la farò spero tanto di poter a mia volta aiutare chi continua ad avere paura. Tutto sommato non sono poi così pessimista...no? Sono sempre stata brava nella teoria...è nelle applicazioni pratiche che mi perdo...
Mi piacerebbe frequantare uno di quei corsi di cui ho leto...ma per quest'estate credo che sia tardi ormai..spero di farcela lo stesso con il vostro aiuto e sostegno..e se ce la farò spero tanto di poter a mia volta aiutare chi continua ad avere paura. Tutto sommato non sono poi così pessimista...no? Sono sempre stata brava nella teoria...è nelle applicazioni pratiche che mi perdo...

- radiovoice
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Heehehe...io ci ho passato le ore su internet e su questo forum alla ricerca di notizie, di conforto, di conferme.Marcella ha scritto:Radiovoice anch'io la penso come te. Se pensassi che non ho speranze non sarei qui a scrivere. Leggere di persone che ce l'hanno fatta mi ha dato molte speranze. Ho navigato per settimane su internet, sperando di trovare aiuto, finchè non mi sono per caso imbattuta in questo forum e per la prima volta ho letto consigli di persone competenti ed esperienze di chi, timoroso come me, come noi, ce l'ha fatta grazie a questo aiuto.
Mi piacerebbe frequantare uno di quei corsi di cui ho leto...ma per quest'estate credo che sia tardi ormai..spero di farcela lo stesso con il vostro aiuto e sostegno..e se ce la farò spero tanto di poter a mia volta aiutare chi continua ad avere paura. Tutto sommato non sono poi così pessimista...no? Sono sempre stata brava nella teoria...è nelle applicazioni pratiche che mi perdo...
Alla fin fine sono di questa idea che tento di riassumerti:
- Se sto a casa sto più al sicuro...
- Se prendo l'aereo aumento, per quanto poco, la possibilità che mi possa accadere qualcosa.
- L'aereo però lo prendo per le vacanze e se non predessi l'aereo, prenderei l'automobile.
- Senza dubbio tra l'auto e l'aereo è più pericolosa quest'ultima.
- Quindi...provo a farmi passare questo terrore e a risalire su questo timoroso ma affascinante mezzo.
Questo il mio ragionamento, quello che mi ha in qualche modo aiutato ad afferrare la necessaria dose di coraggio e a prenotare questo viaggio.
Non è molto. O meglio non è abbastanza, lo so.
Ma effettivamente ha una logica tranquillizzante.

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Radiovoice anch'io la penso come te. Se pensassi che non ho speranze non sarei qui a scrivere. Leggere di persone che ce l'hanno fatta mi ha dato molte speranze. Ho navigato per settimane su internet, sperando di trovare aiuto, finchè non mi sono per caso imbattuta in questo forum e per la prima volta ho letto consigli di persone competenti ed esperienze di chi, timoroso come me, come noi, ce l'ha fatta grazie a questo aiuto.
Mi piacerebbe frequantare uno di quei corsi di cui ho leto...ma per quest'estate credo che sia tardi ormai..spero di farcela lo stesso con il vostro aiuto e sostegno..e se ce la farò spero tanto di poter a mia volta aiutare chi continua ad avere paura. Tutto sommato non sono poi così pessimista...no? Sono sempre stata brava nella teoria...è nelle applicazioni pratiche che mi perdo...
Mi piacerebbe frequantare uno di quei corsi di cui ho leto...ma per quest'estate credo che sia tardi ormai..spero di farcela lo stesso con il vostro aiuto e sostegno..e se ce la farò spero tanto di poter a mia volta aiutare chi continua ad avere paura. Tutto sommato non sono poi così pessimista...no? Sono sempre stata brava nella teoria...è nelle applicazioni pratiche che mi perdo...

- spaceodissey
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Qualche anno fa ero sdraiato nel mio lettuccio, era pomeriggio e sonnecchiavo. Ad un certo punto sento un rumore violento provenire dal tetto. Apro la finestra e guardo giù: una lastra di vetro di mezzo quintale conficcata per 10 centimentri nel giardino dove avrei potuto benissimo esserci io. Più o meno probabile di un incidente aereo?radiovoice ha scritto: - Se sto a casa sto più al sicuro...
(chissà come il lucernario del tetto si era staccato)
Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
Hai già fatto un passo importante Marcella. Parlarne è un modo per mettere a fuoco il problema.
Se tu sei ansiosa in molti aspetti della tua vita, è comprensibile che l'approccio con il volo non sia dei più sereni; però, un conto è la nostra percezione del rischio e un altro è il rischio effettivo: probabilmente, anche solo attraversando la strada rischiamo più che in volo, ma non ci pensiamo perchè è una cosa che appartiene alla nostra quotidianità.
Cerca di vedere quel volo per quel che è, un momento della tua vita e non uno spartiacque tra un prima certo e un dopo "in forse". E' l'inizio di una parentesi in cui sarai via da casa, ma poi tutto ricomincia come prima, come dopo ogni vacanza.
A proposito: la casa è un luogo tutt'altro che sicuro. Tra scale, fornelli e pavimenti bagnati, ogni anno un gran numero di persone finisce al pronto soccorso per incidenti domestici. Eppure, in casa ci sentiamo protetti...
Se tu sei ansiosa in molti aspetti della tua vita, è comprensibile che l'approccio con il volo non sia dei più sereni; però, un conto è la nostra percezione del rischio e un altro è il rischio effettivo: probabilmente, anche solo attraversando la strada rischiamo più che in volo, ma non ci pensiamo perchè è una cosa che appartiene alla nostra quotidianità.
Cerca di vedere quel volo per quel che è, un momento della tua vita e non uno spartiacque tra un prima certo e un dopo "in forse". E' l'inizio di una parentesi in cui sarai via da casa, ma poi tutto ricomincia come prima, come dopo ogni vacanza.
A proposito: la casa è un luogo tutt'altro che sicuro. Tra scale, fornelli e pavimenti bagnati, ogni anno un gran numero di persone finisce al pronto soccorso per incidenti domestici. Eppure, in casa ci sentiamo protetti...

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Ops..scusate ho postato lo stesso messaggio due volte...
Maledetta ansia.. Penso che quando salirò su quell'aereo mi si invertiranno tutti gli organi! L'unica cosa che mi rassicura in genere è guardare le hostess che mantengono lo stesso sorriso (ibernato?) anche in piena turbolenza...e pensare che da piccola avevo mandato un curriculum all'alitalia per fare proprio la hostess. Mi avevano anche chiamata per il colloquio, ma poi ho cambato idea e non ci sono più andata. Ma forse meglio così..credo che mi avrebbero cacciata subitoper "procurato panico".. E' triste constatare come si peggiora con gli anni. Ansie, paure, disagi rendono tutto più difficile. Ache la vacanza, che dovrebbe essere il momento di relax massimo, si trasfrma in un incubo 


- spaceodissey
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Ok. Ottimo metodo. Se però ne vedi una che ti sembra un po' tesa, non pensare subito che l'aereo sta per precipitare. Magari è solo stata mollata dal moroso due ore primaMarcella ha scritto:L'unica cosa che mi rassicura in genere è guardare le hostess che mantengono lo stesso sorriso (ibernato?) anche in piena turbolenza...

Marcella, vacci piano, ok? Io ne ho appena compiuti 31 e mi stanno venendo i capelli bianchi. Ma mica sono da rottamare, ancora!Marcella ha scritto:E' triste constatare come si peggiora con gli anni. Ansie, paure, disagi rendono tutto più difficile. Ache la vacanza, che dovrebbe essere il momento di relax massimo, si trasfrma in un incubo

Quando sarai su quell'aereo, prova a fare una cosa diversa: rilassati. Pensa che i pericoli maggiori li hai corsi arrivando all'aeroporto. Siediti al tuo posto, leggiti una rivista, goditi il decollo per quello che è: il momento più emozionante del volo. Durante la crociera guarda in basso e cerca di riconoscere i luoghi che sorvoli. Se ti dovesse sfiorare l'assurda idea dell'incidente pensa che in cabina ci sono due persone espertissime che sanno esattamente quello che fanno, che conoscono quell'aereo meglio delle loro tasche e che... perdinci! Stai volando con Alitalia! Mica con la air accident-every-flight.

Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
Sbagli su una cosa, però: se stai a casa corri più rischi che ti possa accadere qualcosa che non salendo su un aereo. La mortalità per incidenti domestici è più elevata di quella per incidenti aerei, percentualmente parlando.Alla fin fine sono di questa idea che tento di riassumerti:
- Se sto a casa sto pi? al sicuro...
- Se prendo l'aereo aumento, per quanto poco, la possibilit? che mi possa accadere qualcosa.
- L'aereo per? lo prendo per le vacanze e se non predessi l'aereo, prenderei l'automobile.
- Senza dubbio tra l'auto e l'aereo ? pi? pericolosa quest'ultima.
- Quindi...provo a farmi passare questo terrore e a risalire su questo timoroso ma affascinante mezzo.
- cinzy
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Ecco. In questi giorni mi ero quasi tranquillizzata, avevo ripetuto in continuazione "è solo nella mia testa, è tutto nella mia testa...". Stamattina mi ero svegliata di buonumore pronta per andare in agenzia a versare la quota di conferma x le prenotazione, quando, prima di uscire di casa, sento dell'incidente aereo in Brasile. Risultato? Di nuovo panico a mille e non sono più andata in agenzia... 

- radiovoice
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ho avuto lo stesso pensiero tuo dovendo partire tra pochi giorni.Marcella ha scritto:Ecco. In questi giorni mi ero quasi tranquillizzata, avevo ripetuto in continuazione "è solo nella mia testa, è tutto nella mia testa...". Stamattina mi ero svegliata di buonumore pronta per andare in agenzia a versare la quota di conferma x le prenotazione, quando, prima di uscire di casa, sento dell'incidente aereo in Brasile. Risultato? Di nuovo panico a mille e non sono più andata in agenzia...
Tuttavia l'aereo non è cascato, l'aereo andava benissimo.
A quanto pare il disastro è avenuto perchè non erano ancora stati costruiti gli scoli per raccoliere l'acqua ai lati della pista...
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E chi me lo dice che l'aeroporto di Praga sia costruito a regola d'arte? E poi i piloti non devono essere pronti a far fronte a tutte le emergenze? E gli aerei non devono essere costruiti anche per evitare i problemi causati dal maltempo? Scusate, ma mi rimbombano in testa mille domande...mi sento così indifesa di fronta a questa mia paura.. 

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Sai qual'è la pima cosa che ho pensato? A quanti dei passeggeri di quell'aereo avevano paura come me e si erano fatti forza e avevano seguito mille corsi e forum e finalmente erano riuscita a partire... Oggi sono il pessimismo in persona..scusami radiovoice, so che anche tu hai paura, mi sa che non sono di grande aiuto 

Marcella, capisco che non è la giornata giusta per dare rassicurazioni, con duecento morti ancora per terra, però è in questi momenti che bisogna essere razionali, al di là della pietà e della preghiera per le vittime.
Ogni evento, ogni vita, presa singolarmente è il 100% e se morisse anche solo una persona all'anno per sciagure aeree, per lui e per la sua famiglia sarebbe comunque un lutto incolmabile.
Tuttavia da ieri ad oggi non è cambiato nulla; anzi, vogliamo essere cinici: da ieri a oggi le cose sono migliorate, perché da questo incidente si imparerà qualcosa e si farà in modo che non capiti più.
Se non ci fossero cadaveri da autoptizzare, i medici non imparerebbero tante cose, se non ci fossero i morti nelle auto, non avremmo gli airbag.
E' triste, è cinico, ripeto, ma le cose vanno così.
Vola tranquilla; la vita, lo sai bene è come prima cosa buttarsi alle spalle le cose storte e andare avanti diritti.
Se ti fermi e come te chissà quanti altri, quella gente è morta per nulla; invece sulle loro salme (a cominciare proprio dall'analisi di quelle, ahimé) si costruisce una superiore sicurezza del volo.
Ogni evento, ogni vita, presa singolarmente è il 100% e se morisse anche solo una persona all'anno per sciagure aeree, per lui e per la sua famiglia sarebbe comunque un lutto incolmabile.
Tuttavia da ieri ad oggi non è cambiato nulla; anzi, vogliamo essere cinici: da ieri a oggi le cose sono migliorate, perché da questo incidente si imparerà qualcosa e si farà in modo che non capiti più.
Se non ci fossero cadaveri da autoptizzare, i medici non imparerebbero tante cose, se non ci fossero i morti nelle auto, non avremmo gli airbag.
E' triste, è cinico, ripeto, ma le cose vanno così.
Vola tranquilla; la vita, lo sai bene è come prima cosa buttarsi alle spalle le cose storte e andare avanti diritti.
Se ti fermi e come te chissà quanti altri, quella gente è morta per nulla; invece sulle loro salme (a cominciare proprio dall'analisi di quelle, ahimé) si costruisce una superiore sicurezza del volo.
- radiovoice
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Di paura ne ho a volontà.Marcella ha scritto:Sai qual'è la pima cosa che ho pensato? A quanti dei passeggeri di quell'aereo avevano paura come me e si erano fatti forza e avevano seguito mille corsi e forum e finalmente erano riuscita a partire... Oggi sono il pessimismo in persona..scusami radiovoice, so che anche tu hai paura, mi sa che non sono di grande aiuto
Però ti ripeto con assoluta franchezza che questa tragedia non peggiora quasi per nulla il mio stato d'animo nei confronti del mezzo.
Molto peggio, sempre sotto il punto di vista della paura, sarebbe stato se fosse precipitato per qualche guasto o simili.
Questo può farlo solo un'addetto ai lavori... Una piccola riflessione però: in Europa, USA ed Australia il tasso di incidenti è inferiore rispetto ad altre aree del mondo anche se gli aerei impiegati sono gli stessi; ciò che cambia, oltre alla manutenzione più o meno accurata degli aerei, è "l'ambiente" in cui essi si muovono.Marcella ha scritto:E chi me lo dice che l'aeroporto di Praga sia costruito a regola d'arte? (
PS: anch'io condivido il discorso di DeltaGolf. Gli incidenti purtroppo accadono, non esistono sistemi che ne sono esenti; sulla loro analisi l'aviazione ha costruito la propria sicurezza e questo può almeno dare un senso al dolore per le vittime.
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Deltagolf, condivido anch'io quello che dici. E, cinicamente parlando, mi rendo conto che sono questi episodi che rafforzano i sistemi di controllo e di sicurezza. Però mi fa una rabbia incredibile il pensiero che nel 2007 ci siano aeroporti non ancora bene attrezzati per evenienze di questo tipo. E che tante persone innocenti debbano pagarne le conseguenze.
Ma oggi non riesco proprio a farmene una ragione e ho un gran peso alla testa e allo stomaco. forse domani andrà meglio e avrò il coraggio di entrare in quella agenzia..lo spero tanto..
E'vero anche questo, hirundo. Ho chiamato una mia amica, in preda al panico, e mi ha detto proprio queste parole.Questo può farlo solo un'addetto ai lavori... Una piccola riflessione però: in Europa, USA ed Australia il tasso di incidenti è inferiore rispetto ad altre aree del mondo anche se gli aerei impiegati sono gli stessi; ciò che cambia, oltre alla manutenzione più o meno accurata degli aerei, è "l'ambiente" in cui essi si muovono.
Ma oggi non riesco proprio a farmene una ragione e ho un gran peso alla testa e allo stomaco. forse domani andrà meglio e avrò il coraggio di entrare in quella agenzia..lo spero tanto..
Condivido ciò che dici.Deltagolf, condivido anch'io quello che dici. E, cinicamente parlando, mi rendo conto che sono questi episodi che rafforzano i sistemi di controllo e di sicurezza. Però mi fa una rabbia incredibile il pensiero che nel 2007 ci siano aeroporti non ancora bene attrezzati per evenienze di questo tipo. E che tante persone innocenti debbano pagarne le conseguenze.
Quanto alla rabbia, dovuta alla carenza di attrezzature in genere, ne abbiamo così da prenderne, nel 2007, solo guardando cosa succede nel mondo.
33.000 morti di fame al giorno, ad esempio.
Ma nessuno di noi pensa di non andare più al ristorante per questo e tutto quello che facciamo per quei trentatremila è solo accusarci vicendevolmente di non prendercene cura (fatte salve le iniziative umanitarie, missionarie ecc. che rappresentano comunque una goccia nel mare).
Colpa di questi, colpa di quelli, se ci fossi io al governo, se non ci fossero gli americani, se ci fossero più americani, se ci fossero più sacerdoti, se ci fossero meno sacerdoti...
E intanto ne muoiono trentatremila al giorno...
Almeno in campo aeronautico la strage degli innocenti non resta fine a sé stessa, ma produce comunque risultati.
Mettiamola così: in campo aeronautico c'è una crisi pazzesca e non è una novità.
Tutti quelli che non prenderanno più un aereo a causa di questo incidente sottraggono economia al settore e, indirettamente, risorse al chiarimento dei perché.
Non prendendo quel volo per Praga, contribuiresti anche tu a non dare un perché alla morte di quei duecento...
Un po' crudo? Forse sì.
Però realistico.
Ciao.
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Condivido ciò che dici.
Quanto alla rabbia, dovuta alla carenza di attrezzature in genere, ne abbiamo così da prenderne, nel 2007, solo guardando cosa succede nel mondo.
33.000 morti di fame al giorno, ad esempio.
Ma nessuno di noi pensa di non andare più al ristorante per questo e tutto quello che facciamo per quei trentatremila è solo accusarci vicendevolmente di non prendercene cura (fatte salve le iniziative umanitarie, missionarie ecc. che rappresentano comunque una goccia nel mare).
Colpa di questi, colpa di quelli, se ci fossi io al governo, se non ci fossero gli americani, se ci fossero più americani, se ci fossero più sacerdoti, se ci fossero meno sacerdoti...
E intanto ne muoiono trentatremila al giorno...
Almeno in campo aeronautico la strage degli innocenti non resta fine a sé stessa, ma produce comunque risultati.
Mettiamola così: in campo aeronautico c'è una crisi pazzesca e non è una novità.
Tutti quelli che non prenderanno più un aereo a causa di questo incidente sottraggono economia al settore e, indirettamente, risorse al chiarimento dei perché.
Non prendendo quel volo per Praga, contribuiresti anche tu a non dare un perché alla morte di quei duecento...
Un po' crudo? Forse sì.
Però realistico.
Ciao.

Grazie, deltagolf, essere crudi a volte è più efficace di mille rassicurazioni...ma non è che per caso non hai da fare il 3 agosto e lo guidi tu quell'aereo per praga??


Ovvio Marcella che il mio era un discorso in senso lato, ma ero certo che avresti capito.
Non è che volessi colpevolizzare proprio te, o nessun altro in particolare.
C'è una crisi del settore, i soldi che girano sono di meno, quindi ce n'è di meno anche per ricerca e sviluppo, di cui la prevenzione degli incidenti, basata anche sull'analisi di quelli accaduti fa parte integrante.
Più voliamo, più girerà il settore, meglio andranno tante cose.
Sei fortunata; il 3 agosto sarò in ferie a godermi il sole (???) della Scandinavia, pilotando un camper e, soprattutto, una sdraio e un barbecue!!
Così avrai un pilota migliore che ti porterà a Praga.
Buon volo!
Non è che volessi colpevolizzare proprio te, o nessun altro in particolare.
C'è una crisi del settore, i soldi che girano sono di meno, quindi ce n'è di meno anche per ricerca e sviluppo, di cui la prevenzione degli incidenti, basata anche sull'analisi di quelli accaduti fa parte integrante.
Più voliamo, più girerà il settore, meglio andranno tante cose.
Sei fortunata; il 3 agosto sarò in ferie a godermi il sole (???) della Scandinavia, pilotando un camper e, soprattutto, una sdraio e un barbecue!!

Così avrai un pilota migliore che ti porterà a Praga.
Buon volo!

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Sei fortunata; il 3 agosto sarò in ferie a godermi il sole (???) della Scandinavia, pilotando un camper e, soprattutto, una sdraio e un barbecue!!
Il barbecue sì che è difficile da pilotare..io non ci sono mai riuscita!

Allora buona scandinavia (dev'essere davvero bella)...e vuol dire che mi affiderò a un pilota spero bravo quanto te..sempre che domani riesca ad entrare in quella agenzia (ma già immagino che il mio ragazzo mi trascinerà per i capelli).
Mi auguro, davvero, di svegliarmi domani con un umore diverso, altrimenti, vostro malgrado, vi assillerò di nuovo con le mie ansie. Ma (e ora sono seria) devo davvero ringraziarvi. In pochi giorni avete fatto molto più di quello che sia riuscita a fare io con i miei pseudo trainign autogeni in anni ed anni.
