
Visto che c'era un pò di movimento di alianti (strano durante la settimana) mi sono fiondato in aeroporto per vedere se fosse possibile fare un giretto tra le montagne.
I "colpevoli" del movimento erano un gruppo di gentilissimi appassionati dell'AVA Valbrembo in vacanza-volo sull'altopiano.
Si sono fatti veramente dei bei voli (anche 6-7 ore, arrivando fino ai confini con l'Austria) e fortunatamente il Sabato è mi è stato possibile aggregarmi come passeggero a bordo di un biposto Duo Discus (gran bella macchina!).
Il volo è durato poco più di tre ore, complice il mio stomaco che (coadiuvato da un'ottimo succo d'arancia a colazione) non ha retto alla marea di termiche da +4/+5 che abbiamo incontrato soprattutto durante la prima ora.
L'aeroporto di Asiago si trova a 1000mt di quota, il traino ci ha portati circa 700mt più in alto.


Sganciato sopra al Monte Interrotto con l'omonimo Forte

cominciamo a guadagnare quota per raggiungere e superare la cresta dell'Ortigara:




un salto sulla Valsugana

e sul lago di Levico

e via verso l'Agorai (Pieve Tesino, Castel Tesino, Cinte Tesino e zone limitrofe)





Poi le nubi si abbassano di continuo

perciò si torna indietro verso Trento (si vede l'aeroporto sulla sinistra ...e anche il riflesso del microfono)

e la Valsugana

rotta ad Ovest verso il Pasubio con qualche sosta per riprendere quota




e poi si torna sull'altopiano attraversandolo tutto.
Qui non ho foto perchè pilotavo io, rotta verso est, Monte Grappa con il suo Sacrario Militare.



Il massiccio del Grappa è sede di vololiberisti ed infatti troviamo qualche parapendio e deltaplano

oltre ad un'altro aliante

assieme al quale entriamo in termica per guadagnarci la quota per il ritorno:


uno sguardo alla calda pianura

ed uno sopra la testa

poi si torna

verso l'altopiano

Aeroporto in vista

entriamo in zona prenotazione (dove inizia la procedura d'atterraggio) nei pressi del Sacrario Militare di Asiago

entriamo in sottovento

passiamo sulla cittadina

virata base

e via per l'atterraggio

Un ringraziamento a Ruggero (il pilota) che mi ha scarrozzato ed un saluto a tutto il gruppo dell'AVA Valbrembo.