Formigoni e i ricorsi alla UE per Malpensa
Moderatore: Staff md80.it
-
- Banned user
- Messaggi: 17
- Iscritto il: 30 agosto 2007, 23:04
Formigoni e i ricorsi alla UE per Malpensa
L'unica possibilità che Formigoni e la Regione Lombardia hanno per dare scacco ad Alitalia su Malpensa, cioè a Air France/KLM che sono i veri registi alleati con le lobby romane dell'abbandono e della penalizzazione dello scalo, è fare ricorso alla corte di giustizia dell'Unione Europea per l'incostituzionalità dei trattati bilaterali nel trasporto aereo, protezionistici e distorsivi della concorrenza, che sono quei trattati che vengono stipulati tra due paesi per es. Italia e India per fissare quali compagnie aeree possono volare tra i due paesi, e sono trattati in genere di reciprocità cioè 50/50, ossia per una compagnia aerea italiana che vola verso l'India ce n'è una indiana che vola verso l'Italia. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che Roma, attravero il governo e il ministero dei trasporti, decide verso quali città devono volare questi aerei, e guarda caso in Italia l'aeroporto che viene sistematicamente favorito è Fiumicino, ossia ora ci sono compagnie come la Cathay Pacific (Hong kong), la China Southern (Taiwan), la Korean Air (Seoul), e la Malaysian (Kuala Lumpur) cui è permesso volare solo a Fiumicino ed è impedito loro di volare a Malpensa, ed oltre le destinazioni in quei trattati si fissano anche il numero di frequenze settimanali per altre compagnie che volano sulle rotte intercontinentali sia a Malpensa che Fiumicino, e guarda caso anche qui l'aeroporto sistematicamente favorito è Fiumicino, ossia la Singapore Airlines (Singapore) può volare a Fiumicino con frequenza giornaliera mentre a Malpensa le sono permesse solo 4 frequenze settimanali, la Thai Airways può volare a Fiumicino con frequenza giornaliera mentre a Malpensa le sono permesse solo 3 frequenze settimanali, ecc. La stessa Emirates (Dubai) vorrebbe volare a Malpensa con addirittura due frequenze giornaliere ma questo le è impedito dai bilaterali. Sul nord america la situazione è cambiata con il trattato open sky tra la UE e gli Stati Uniti che ha abolito i trattati bilaterali e quindi questo consentirà alle compagnie statunitensi di decidere, senza le imposizioni dei bilaterali, quali città italiane servire e con quante frequenze, e questo consentirà ad altre compagnie americane di volare a Malpensa. Il problema però per Malpensa è sulle rotte asiatiche dal momento che sussistono i trattati bilaterali con quei paesi e Roma farà di tutto per favorire ancora su quelle rotte Fiumicino con in più Alitalia riposizionata su quello scalo, anzi sicuramente Alitalia aprirà rotte intercontinentali da Fiumicino che non vadano a pestare i piedi appunto a quelle compagnie che volano in esclusiva solo a Fiumicino come la Cathay Pacific, la China Southern, la Korean Air e la Malaysian. L'unica possibilità che Regione Lombardia ha di dare scacco ad Alitalia e a Fiumicino, per attrarre voli intercontinentali su Malpensa, è il ricorso alla UE contro l'incostituzionalità dei trattati bilaterali, non si tratta di abolirli ma di modificarli per renderli compatibili con la Costituzione Europea. Infatti questa afferma il principio della libera circolazione di merci e cittadini sul territorio della UE, e da questo punto di vista i trattati bilaterali, come sono configurati oggi, sono incostituzionali perchè è vero che puoi fissare con, per es. l'India, quali compagnie volano tra l'Italia e l'India ma non puoi fissare le città dove possono atterrare perchè va contro il principio di libera circolazione, una volta che un aereo indiano entra nel territorio della UE decide la compagnia dove andare ad atterrare e non deve essere costretta ad andare ad atterrare a Fiumicino, lo stesso dicasi per il numero di frequenze settimanali, queste, per essere conformi alla costituzione UE, dovrebbero essere libere e cumulative sulla destinazione e non come ora che fissano, per es. per la Thai Airways, la frequenza giornaliera a Fiumicino mentre a Malpensa le sono permesse solo 3 frequenze settimanali, lo stesso per la Emirates se vuole aggiungere una frequenza a Malpensa e contemporaneamente toglierne una da Fiumicino dovrebbe essere previsto affinchè il bilaterale sia conforme alla costituzione UE. A quel punto gli slot soprattutto sugli intercontinentali da Malpensa che Alitalia occupa e non utilizza, e tenterà di occupare a lungo senza utilizzarli, non saranno più un problema perchè saranno le compagnie estere a decidere dove atterrare. In attesa che venga approvato anche un Open Sky con i Paesi dell'Asia, l'unica soluzione per portare più voli intercontinenatali a Malpensa è puntare a questo ricorso che deve puntare non ad abolire i trattati bilaterali ma a modificarli in modo da renderli conformi alla costituzione UE. Se accolto il ricorso potrebbe configurarsi dirompente per tutto il trasporto aereo europeo perchè sussistono anche in altri stati situazioni di distorsione della concorrenza, protezionistici e discriminatori che avvantaggiano certi aeroporti e compagnie e ne danneggiano altre (Parigi/Lione, Madrid/Barcellona, Londra/Manchester). Potrebbe essere la sentenza Malpensa come, se ve la ricordate, la sentenza Bosman nel calcio: La Corte europea di giustizia emette una sentenza che chiude un'epoca nel mondo sportivo. La sentenza Bosman, basata sul concetto che il diritto alla libera circolazione e il divieto di discriminazione nei confronti di cittadini di altri Stati membri appartengono al novero dei principi fondamentali dell'ordinamento comunitario, censura le "norme emanate da Federazioni sportive in forza delle quali, nelle partite che organizzano, le società calcistiche possono schierare solo un numero limitato di calciatori professionisti cittadini di altri Stati membri". La sentenza Malpensa potrebbe essere così: "La Corte europea di giustizia emette una sentenza che chiude un'epoca nel mondo aeronautico. La sentenza Malpensa, basata sul concetto che il diritto alla libera circolazione e il divieto di discriminazione nei confronti di aeroporti degli Stati membri appartengono al novero dei principi fondamentali dell'ordinamento comunitario, censura le "norme nei trattati bilaterali emanate dai Governi in forza delle quali, si stabiliscono le destinazioni, e il numero di frequenze settimanali delle stesse, delle compagnie aeree extracomuniatrie operanti negli Stati Membri".
- Bacione
- FL 250
- Messaggi: 2514
- Iscritto il: 22 ottobre 2005, 19:29
Di questo argomento stiamo già parlando in questo topic. Chiudo questo e si continua lì.
Approfitto comunque per ricordare che se viene pubblicata una notizia è obbligatorio per legge citare la fonte.
Approfitto comunque per ricordare che se viene pubblicata una notizia è obbligatorio per legge citare la fonte.