Alitalia a Malpensa

[marx]

Ecco il dato del giornale dove si dice che Alitalia su Malpensa genera 7 milioni di passeggeri.
Su FCO ne genera il doppio.
Chissa' perche'.


Alitalia, Formigoni: a breve Prato riferirà a cda su compratore
mercoledì, 19 settembre 2007 2.10


ROMA (Reuters) - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine di un incontro con Maurizio Prato, ha detto che il presidente di Alitalia riferirà a breve il consiglio di amministrazione sulla ricerca di un compratore per la compagnia di bandiera in crisi.

"Prato si è impegnato a darmi informazioni sugli slot entro la fine di settembre perchè Prato ha detto che fra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre si è impegnato a riferire al cda riguardo la ricerca di un compratore per Alitalia", ha detto Formigoni ai giornalisti.

"Ho poi ottenuto che Alitalia non eserciterà nessuna resistenza sugli slot che non verranno più utilizzati a Malpensa. E' pronta a consegnare gli slot internazionali dismessi alle compagnie che ne faranno richiesta per coprire quelle rotte", ha aggiunto Formigoni.



Moratti: «I tagli sull'hub produrranno un forte impatto sociale» «Malpensa dimezzata? Danno per Milano»

Il sindaco lancia l'allarme sull'occupazione. In Consiglio passa la mozione bipartisan in difesa dello scalo. Oggi l'incontro con Alitalia
Il sindaco lancia l'allarme esuberi dal consiglio comunale, alla vigilia dell'incontro con il presidente di Alitalia Maurizio Prato e con il ministro Amato (anche se si parlerà ufficialmente di sicurezza): «Solamente sotto il profilo occupazionale — dice Letizia Moratti — si calcola che la riduzione di traffico su Malpensa come hub comporterebbe una perdita complessiva di circa 35 mila posti di lavoro in tutto il Paese». Un pugno nello stomaco con il quale oggi Alitalia e il governo dovranno fare i conti. E non è finita: «Oltre ad un pesantissimo danno per il tessuto produttivo ed imprenditoriale — avverte — il declassamento di Malpensa produrrà anche un forte impatto sociale ». Il sindaco usa parole forti condite da numeri inquietanti e arriva così a definire «tre richieste al governo», anche se è soprattutto una a dare il senso dell'aria che si respira: la richiesta che «alla Sea sia data la possibilità di utilizzare gli stessi ammortizzatori sociali di cui dispone oggi Alitalia », qualora il piano industriale della compagnia di bandiera venisse confermato «e implementato anche dal nuovo acquirente».
Ma la Moratti ieri a Palazzo Marino è stata protagonista due volte. Grazie alla sua mediazione è stato possibile votare per Malpensa un ordine del giorno unitario. Il sindaco ha preso materialmente la penna per correggere il testo di Forza Italia ispirato da quello formigoniano e per tradurlo in un documento condivisibile dal centrosinistra. Il sì è arrivato alla fine da Cdl, Lista Moratti, Lista Ferrante, Ulivo per il Pd, Idv, proprio come era accaduto al Pirellone qualche ora prima (fatta eccezione per le liste civiche che non sono presenti), mentre i Verdi hanno mantenuto una posizione autonoma insistendo sull'ambiente e sui collegamenti ferroviari e infrastrutturali e la sinistra radicale ha preso le distanze da queste «prove di maggioranze variabili che prescindono dai contenuti». Ma vediamo com'è andata. In venticinque minuti di intervento Letizia Moratti ha tracciato un quadro fosco.
Al consiglio straordinario su Malpensa (oggi la commissione consiliare ascolterà il presidente di Sea Giuseppe Bonomi) il sindaco ha detto per esempio che «credere che ci possa essere hub senza vettore di riferimento è un'utopia». Da qui la necessità di pretendere «chiarezza dal governo» e da Alitalia. «Occorre che il governo dica — incalza il sindaco — qual è la prospettiva sulla quale Malpensa può fare affidamento per quanto riguarda la disponibilità dei diritti di traffico che sono regolati da trattati bilaterali internazionali». E mentre aleggia il dato, riguardo la scelta di Alitalia di abbandonare Malpensa come hub, di una perdita potenziale fino a 7 milioni di passeggeri all'anno, rimbalzano le tre richieste: che nel processo di vendita di Alitalia il governo «privilegi le offerte di chi valorizzerà l'hub di Malpensa nel futuro piano industriale», che Malpensa «sia messa su un piano di parità con Fiumicino», infine la possibilità di utilizzare la cassa integrazione se le cose dovessero mettersi proprio male. «Sono ottimista dal punto di vista razionale e industriale, certo se dovessero prevalere altre logiche...», ammette il sindaco.
L'ordine del giorno del consiglio (34 sì, un no dei Comunisti italiani, le due astensioni dei Verdi e il non voto di Rizzo, Landonio, Merlin) ricalca le richieste del sindaco e va oltre, chiedendo che in caso di conferma del piano di Alitalia sia data la possibilità di utilizzare gli ammortizzatori sociali non solo alla Sea, ma a «tutto il comparto dei servizi di assistenza al volo», come richiesto in aula dall'ulivista Marco Cormio. Non ci sta Vladimiro Merlin del Prc: «Dopo tante dichiarazioni infuocate contrapposte, voilà la convergenza politica». Marilena Adamo e Andrea Fanzago dell'Ulivo invitano ad annotare, ad esempio, che tutte le contrapposizioni con Fiumicino sono sparite e che il risultato è un documento che «guarda avanti». Ma a rendere ancora più nere le prospettive arrivano i dati della Camera di Commercio: se i voli cancellati da Alitalia non verranno rimpiazzati Milano dovrà fare i conti ogni anno con 800 mila turisti in meno, per una perdita di 540 milioni di euro.

Rossella Verga
19 settembre 2007
Corriere.it

[air.surfer]

Non c'era già un 3ad aperto?

[Bacione]

Di questo argomento stiamo già parlando in questo topic.
Si continua lì e chiudo questo.