Area dedicata alla discussione sulle compagnie aeree. Si parla di Alitalia, Air One, Air Dolomiti, Meridiana e tutte le altre compagnie aeree italiane e straniere
Riporto a titolo informativo un'agenzia ANZA riguardante la situazione che attualmente sta vivendo la nostra compagnia nazionale:
GRANDE RICHIESTA COMANDANTI DALL’ESTERO (di Stefania De Francesco)
(ANSA) - ROMA, 29 SET -
Manovre in corso da parte di centinaia di piloti che preparano la fuga
dall’Alitalia, intravedendo solo prospettive di riduzione dell’attività. Ma il premier, Romano Prodi, ha assicurato oggi di volere «un azionista stabile e di lungo periodo» e che «non è vero» che non c’è un grande interesse per compagnia. La cessione del pacchetto del Tesoro avverrà «a breve. Non guardo allo straniero. A gestire Alitalia voglio una società forte».
Con contratti in scadenza a fine anno ma già disdettati dall’azienda e l’indisponibilità a rinnovarli al ribasso, gli accordi di categoria anch’essi in via di azzeramento, condizioni di lavoro che non consentono
ulteriori margini di sacrificio e una situazione ormai al collasso della compagnia, comandanti e co-piloti hanno avviato colloqui di selezione con altri vettori, europei ma anche mediorientali e asiatici.
Da Air France a Lufthansa, a Emirates, a Eithiad, a Cathay Pacific, a Air Ocean Cargo, solo per citarne alcune, le grandi compagnie aeree sono nel mirino dei piloti italiani, non solo perchè offrono migliori condizioni di lavoro e, magari, prospettive di carriera più più facili ma anche perchè prevedono un grande sviluppo del trasporto aereo al contrario di Alitalia che intende contrarre l’attività. «Cina, India e Africa - spiega il presidente del’Unione piloti, Massimo Notaro - prevedono un incremento dell’attività
fra il 14 e il 16% l’anno per i prossimi dieci anni e la necessità di tremila piloti l’anno mentre nel resto del mondo l’incremento è stimato fra il 4 e il 6%».
«La disdetta dei contratti fatta dal management dell’Alitalia è lecita ma inusuale - osserva - ed è la prima volta che un’azienda aeronautica italiana la fa. Accanto a questa, c’è anche la disdetta degli
accordi sindacali che è anomala, paradossale, è una forzatura incomprensibile.
L’Alitalia vorrebbe equiparare i nostri contratti a quelli delle compagnie del terzo mondo non a quelle europee di riferimento come Air France-Klm, Lufthansa, British Airways, Iberia. Da sempre - rileva
Notaro - siamo sotto i livelli degli altri grandi vettori, dal 30 al 60%, e lavoriamo di più e non credo affatto che la nostra azienda intenda aumentarci lo stipendio del 30-40%. Ovviamente, come sindacato, non
penso certo di chiedere aumenti viste le attuali condizioni in cui versa la compagnia. Con l’azzeramento degli accordi - spiega Notaro - un co-pilota dell’Alitalia che ha fatto dieci anni di attività ha la prospettiva
di diventare primo ufficiale dopo almeno 14-15 anni mentre nella maggior parte delle altre compagnie si ha la possibilità di avanzare di grado in un arco di tempo fra un anno e mezzo e quattro anni. Peraltro -
sottolinea il comandante - la professionalità dei piloti italiani è riconosciuta in tutto il mondo e già una quarantina di piloti è già approdata in altre compagnie».
Notaro ricorda che in Alitalia ci sono circa 2.230 piloti (dato al 30 giugno scorso) e rileva che in caso di una «nostra fuga corposa, la compagnia perderebbe la possibilità di sopravvivere e, ovviamente tanto
meno, di svilupparsi considerando anche che Alitalia è in grado di addestrare al massimo 150-200 piloti l’anno».
Fra le migliori condizioni di lavoro offerte dalle altre grandi compagnie straniere, il presidente dell’Up ricorda il «bidding system», cioè «una turnazione automatica di impiego per i piloti a seconda delle
proprie preferenze. Per esempio, ciascun pilota indica quali destinazioni e turni gradisce e tutti i dati vengono immessi in un computer che trova la soluzione migliore sino alla soddisfazione totale. Circa 18 anni fa Alitalia prestò dei piloti ad Air France, che già applicava questo metodo. In Alitalia ci provano da almeno dodici anni senza esserci mai riusciti».(ANSA
A commento della'agenzia. posso aggiungere che anche nell'ambito manutentivo, si sta avendo un concreto esodo di personale tecnico.
Sopratutto tecnici con licenze AML "unlimited" e con 12-15 anni di anzianità stanno lasciando la compagnia per posti remuneratamente più convenienti ( vista la scarsità di personaggi certificati in Italia) o per lavorare come "contractors" per le agenzie inglesi o francesi.
Non sono belle notizie , anche perchè si sta svuotando la compagnia della uniche cose che ancora avevano un valore: professionalità e competenza.
E la problematica non è solo Alitalia.Come biasimare chi cerca un'alternativa quando il posto di lavoro ti trema sotto il sedere e hai i figli da tirare su, il mutuo da pagare o la pensione da raggiungere?
Tantissime professionalità sono fuggite o stanno fuggendo da questo paese e sono tanti i settori dove acquistiamo beni o servizi preparati all'estero da gente della quale abbiamo sopportato noi i costi di formazione.
Miopia politica ingravescente, prossima alla cecità assoluta.
Sì.
Non è un problema di Alitalia, che probabilmente sta iniziando a scoprirlo ora.
E' un problema del Paese.
Non si è in grado di corrispondere alle richieste di chi lavora e vuole giustamente riconosciuti i suoi meriti; anche e soprattutto con i soldi, che sono l'indicatore diretto di quanto una persona possa valere per l'azienda in cui lavora.
Ci saranno altre priorità sicuramente, ma in un mondo dove tutti investono aggressivamente nella professionalità delle persone, è curioso vedere un paese che forma delle competenze e vorrebbe poi mandarle a friggere patatine....
Il problema a livello Nazione è ancora MOLTO , MOLTO peggio.
Nell'economia generale della qualificazione umana, importiamo, obtorto collo, poveri disperati da ogni dove del terzo mondo ed esportiamo la crema dei nostri cittadini.
Inoltre abbiamo una istituzione scolastica che fà acqua da tutte le parti. Vedasi ultimi scandali a livello università, ma non solo.
Andando così le cose, fra una, max due generazioni, saremo a livelli quarto mondo. Altro che G8
"La differenza fra la genialità e la stupidità è che la genialità è consapevole dei propri limiti."Albert Einstein
Io trovo strano che tutti sappiano vedere dove il problema giace, tutti hanno una mezza idea di come fare per risolvere il rpoblema, ma nessuno di coloro che hanno il potere di fare qualcosa faccia niente.
Il problema vero e proprio è che chiunque salga ai posti alti della politica lo fa solo per interesse personale. Nessuna eccezzione. E la mentalità predominante è che di fronte ai propri interessi, quelli del paese possono andarsene in malora nel massimo silenzio.
Un'accelerata a questo sempre esistito malcostume è cominciata col primo governo berlusconi nella metà degli anni 90 e da allora sta solo peggiorando a valanga.
Io stesso sto sempre più seriamente pensando di partire per l'Australia con un biglietto di sola andata.
Salva una pianta! Mangia un vegano!
"He who sacrifices freedom for security deserves neither."
-Benjamin Franklin
Black Magic ha scritto:Sì.
Non è un problema di Alitalia, che probabilmente sta iniziando a scoprirlo ora.
E' un problema del Paese.
Non si è in grado di corrispondere alle richieste di chi lavora e vuole giustamente riconosciuti i suoi meriti; anche e soprattutto con i soldi, che sono l'indicatore diretto di quanto una persona possa valere per l'azienda in cui lavora.
Ci saranno altre priorità sicuramente, ma in un mondo dove tutti investono aggressivamente nella professionalità delle persone, è curioso vedere un paese che forma delle competenze e vorrebbe poi mandarle a friggere patatine....
Parole SANTE! Con consapevole rammarico,ma quoto in toto!
Il problema non riguarda solo piloti, ma ricercatori, medici, fisici (a tal proposito, importiamo solo veline sudamericane...Non fateci caso...è solo rodimento... )ecc ecc....
Vorrei chiedere una cosa: si è parlato sul forum delle lettere di licenziamento spedite a tutto il personale Alitalia? Ho letto la notizia sui giornali, un trafiletto inadeguato, per essere una notizia di così grave portata, un paio di giorni fa, poi più nulla...I più informati cosa ne sanno?Grazie
Snap-on ha scritto:Non sono belle notizie , anche perchè si sta svuotando la compagnia della uniche cose che ancora avevano un valore: professionalità e competenza.
Saluti
Steve
E questo è di una tristezza infinita
Ma non mi sento di criticare chi, giustamente, cerca di trovare migliori alternative per la propria vita. Non è bello avere il posto traballante e la famiglia da mantenere e il mutuo da pagare.
Noi formiamo ottimi professionisti, che poi obblighiamo a fuggire all'estero, dato che il nostro paese non riesce a dargli buone possibilità per lavorare e il riconoscimento delle loro capacità e professionalità.
Questa è l'Italia purtroppo
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)