
Uno strano meccanismo mentale
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- Maxx
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Uno strano meccanismo mentale
Cari amici, come sapete il sottoscritto non nasconde di aver paura di volare. E non nasconde di amare il volo come pochissime altre cose al mondo. Ogni volta l'attesa del volo mi causa un pò di ansia ma non mi impedisce mai nè di prendere l'aereo nè di goderne appieno. In particolare, la cosa che più mi dà preoccupazioni è il meteo. Ore passate a cercare notizie su internet, alla ricerca di informazioni rassicuranti. Tutto questo, sistematicamente, si traduce... nel nulla, perchè ogni volta prendo l'aereo e, nonostante il tempo non sia sempre bellissimo, non mi limita in nulla. L'ultima volta che ho volato, due settimane fa, il tempo era buono ma c'era forte vento e si è sentito su tutta la tratta: ovviamente non ho avuto il minimo problema, mi sono divertito e sono sceso dall'aereo forte come un leone e sicuro di poter affrontare qualsiasi situazione. Ora però devo prenotare un volo per i primi di novembre e quest'ansia mi sta tornando: in breve, non riesco ad andare sul sito della Compagnia e comprarmi il biglietto. Che devo fà????
Come la supero? Spero di non avervi annoiato.

Ciao Maxx, ho letto altre volte del tuo misto di attrazione e timore nei confronti del volo; non so darti spiegazioni ovviamente, ma una volta mi è parso di intuire in tuo post il timore di perdere, con la paura del volo, anche l'emozione... se è così credo che tu possa stare tranquillo, l'emozione ci sarà sempre. Volare non è un modo come un altro per viaggiare, anche con tutta la tranquillità di questo mondo l'alba sopra le nuvole resta sempre uno spettacolo mozzafiato.
A parte questa riflessione, hai mai provato a fare una specie di scommessa con te stesso, volare una volta senza consultare i siti meteo? In fondo anche se leggi che il tempo sarà brutto voli ugualmente e sai che non succede nulla... forse è diventato una sorta di "rituale" di preparazione al volo e niente di più...
A parte questa riflessione, hai mai provato a fare una specie di scommessa con te stesso, volare una volta senza consultare i siti meteo? In fondo anche se leggi che il tempo sarà brutto voli ugualmente e sai che non succede nulla... forse è diventato una sorta di "rituale" di preparazione al volo e niente di più...

- Maxx
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Disamina perfetta. Ho provato a fare quello che tu dici e l'attesa è stata meno ansiogena di altre volte. Altre volte non ci sono riuscito completamente, cercando di ignorare l'"attrazione" verso i siti meteo, ma poi alla fine un'occhiata glie la davo. Vuol dire che stavolta seguirò il tuo consiglio alla lettera!! Da dire, per amore del vero, che anche quando viaggiavo in macchina da Roma a Vasto e dovevo valicare l'Appennino di notte in pieno inverno passavo la settimana precedente a controllare il tempo. Ma in quella circostanza era più giustificato, perchè un paio di volte proprio l'essere informato mi ha permesso di evitare bufere di neve e cose simili.
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Re: Uno strano meccanismo mentale
Fammi un bonifico dell'importo corrispondente, e dammi i dati del volo che vuoi prenotare che te lo prenoto ioMaxx ha scritto:non riesco ad andare sul sito della Compagnia e comprarmi il biglietto. Che devo fà????

Anch'io controllo sempre il meteo (anche se so che comunque partirò). Il sapere che tempo farà credo faccia parte dell'ansia da controllo che colpisce alcuni di noi (me sicuramente).
Se so che tempo farà in qualche modo sono più tranquillo. Se so che c'è brutto so che il decollo sarà ballerino; se so che il decollo sarà ballerino perchè c'è brutto, sono tranquillo perchè so la causa del balletto.
La cosa "divertente" è che se ci fosse bellissimo e il decollo fosse ballerino comunque io non sarei più agitato. Le turbolenze non mi fanno paura e quindi darei la colpa a correnti, venti di quota, ma non mi preoccuperei più di un tanto. Il sapere prima mi aiuta a tranquillizzarmi prima. Quando sono dentro, son sempre tranquillo allo stesso modo (ovvero sono agitato al decollo e tranquillo per il resto del volo)
Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
Beh poi alla fine ognuno ha le sue piccole manie, quella del meteo è piuttosto diffusa (specialmente in vista dei weekend) ed ha le sue buone ragioni... Le prime volte che ho volato io non mi sono preoccupata di nulla, ora appena ho in mano il numero del volo corro a vedere con che modello volerò e se non lo conosco ancora ne cerco le foto e le caratteristiche, come per anticipare l'incontro... l'ultima volta l'ho anche schiaffato come sfondo sul pc
. In un caso, se invece di sapere che mi aspettava un A321 mi fossi almeno un pochino preoccupata del meteo per il giorno della partenza, mi sarei attrezzata un po' di più e bagnata un po' meno
.


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Max, da qualche parte un nodino piccolo piccolo c'è.
Quello che tu senti non è strano ma è un fenomeno che capita a tutti e che si chiama "ambivalenza". Ci sono cose che un po' ci piacciono un po' ci spaventano, un po' ne siamo affascinati un po' ci danno fastidio e via discorrendo.
E' abbastanza comune il fatto di nutrire sentimenti apparentemente contrapposti. In realtà sono solo facce differenti della stessa medaglia e non c'è nulla di strano.
Tu hai descritto bene la forma della tua ansia, una forma che conosci ed alla quale sei affezionato.
Sai che la tua ansia è SOLO anticipatoria. Sai che quando metti un piede dentro l'aereo la tensione si scioglie e lascia il posto al piacere.
Dunque, se non vuoi mettere mano al nodino, accetta questa cosa con la consapevolezza che dovrai soltanto accettare di salire sull'aereo perchè da lì in poi sarà solo un piacere.
Siamo qui...dovesse servire.
Luca
Quello che tu senti non è strano ma è un fenomeno che capita a tutti e che si chiama "ambivalenza". Ci sono cose che un po' ci piacciono un po' ci spaventano, un po' ne siamo affascinati un po' ci danno fastidio e via discorrendo.
E' abbastanza comune il fatto di nutrire sentimenti apparentemente contrapposti. In realtà sono solo facce differenti della stessa medaglia e non c'è nulla di strano.
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Sai che la tua ansia è SOLO anticipatoria. Sai che quando metti un piede dentro l'aereo la tensione si scioglie e lascia il posto al piacere.
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Esattamente quello. Però non lo definirei un problema (e neanche un problemino); direi più una piccola "intolleranza". Forse rende meglio l'idea.
Danni non ne fa, tranquillo
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You are wellcome!Maxx ha scritto:Grazie Luca, a proposito...

Sul titolo del thread non sono tanto d'accordo nel senso che non lo trovo "strano" il tuo atteggiamento, lo trovo abbastanza comune (parlo dell'ambivalenza). Se uno si mette lì e ci riflette, sicuramente trova molte altre situazioni che stimolano sensazioni contrapposte.
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Quindi, Luca, considerare il lato positivo dell'ambivalenza, magari quando si manifesta quello negativo, può aiutare ?
Credo che qui dentro siamo in molti (io per primo) ad essere affascinati dall'idea del volo, dagli aerei e da ciò che questi evocano ma nello stesso tempo ad esserne impauriti.
Curioso poi immaginare come e perchè certe questioni o "nodini" abbiano deciso di rovinarci il nostro modo di vivere gli aerei anche se immagino che questi ultimi e volare siano luoghi mentali altamente simbolici...
Gianlorenzo
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Si, mi ricordo che ne parlammo...FAS ha scritto:mal comune mezzo gaudio...
io ho ansia da check-in (quando non lo posso fare on-line) e da imbarco e sbarco....

Luca
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E' un domandone Gianlorenzo, ti sei proprio giocato il jollypauster ha scritto:Quindi, Luca, considerare il lato positivo dell'ambivalenza, magari quando si manifesta quello negativo, può aiutare ?
Credo che qui dentro siamo in molti (io per primo) ad essere affascinati dall'idea del volo, dagli aerei e da ciò che questi evocano ma nello stesso tempo ad esserne impauriti.
Curioso poi immaginare come e perchè certe questioni o "nodini" abbiano deciso di rovinarci il nostro modo di vivere gli aerei anche se immagino che questi ultimi e volare siano luoghi mentali altamente simbolici...![]()
Gianlorenzo

Difficile rispondere in maniera trasverasale perchè poi ogni situazione è differente dalle altre.
Se il nodino non pregiudica l'adattamento all'ambiente (come per MAX), non è sbagliato metterlo da una parte, sapendo che esiste ma accettandolo semplicemente come una parte di noi.
Se invece penalizza in maniera significativa la nostra libertà personale impedendoci di fare quello che vorremmo, allora sarebbe un'occasione persa non metterci le mani sopra e cercare di scioglierlo.
Il nodino dell'aereo è un "di cui" di un nodino del nostro carattere. Le mani andrebbero messe sul nodino del nostro carattere....
Come strategia di approccio il tuo suggerimento mi trova d'accordo: accettare la faccia negativa del problema ricordandone gli aspetti positivi.
Però mi sa che non ho risposto...o si?

Luca
Ultima modifica di Fearless flyer il 10 ottobre 2007, 18:31, modificato 1 volta in totale.
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una volta sistemato il bagaglio a mano e seduto al mio posto, mi passa tutto, dico tutto, torno nuovo! e mi godo il voloMaxx ha scritto:Quella da imbarco ce l'ho pure io. Mi guardo intorno e vedo le persone che saliranno con me sull'aereo e... lasciamo stare quello che penso!!!!!! Per non parlare dell'ansia da rullaggio!!!
e magari aspetto qualche turbolenza per divertirmi un poco


se ho un volo successivo il problema si ripresenta allo sbarco e al nuovo imbarco.
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Per me l'ansia si scioglie del tutto dopo una trentina di secondi dal decollo, quando non può più beccare nessuno stormo di volatili che non siano condor degli altopiani tibetani che vivono a 8.500 metri!!!!! Le turbolenze: anche io le temo un pò, però una volta che mi accorgo che l'aereo (e chi c'è a bordo) le regge senza fare una piega non mi pongo più il problema. Il fatto è che questo ragionamento lo faccio tutte le volte!!!!!
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Idem. Ma quella è un'ansia che penso nessuno riuscirà mai a togliermi. E' l'ansia da "sfiga", non da sfiducia nel mezzoMaxx ha scritto:Per me l'ansia si scioglie del tutto dopo una trentina di secondi dal decollo, quando non può più beccare nessuno stormo di volatili
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Mai dire maispaceodissey ha scritto:Idem. Ma quella è un'ansia che penso nessuno riuscirà mai a togliermi. E' l'ansia da "sfiga", non da sfiducia nel mezzoMaxx ha scritto:Per me l'ansia si scioglie del tutto dopo una trentina di secondi dal decollo, quando non può più beccare nessuno stormo di volatili

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Si Luca, credo di aver capito la tua risposta.
E' una questione di strategia.
Affrontare con certe "modalità" (quelle di cui parliamo qui dentro e magari anche con questa suggestione del lato positivo) il nodino dell'aereo per superare la contingenza (il volo) ma per certi casi sfruttare anche l'opportunità della sua manifestazione per affrontare il nodino più grosso del nostro carattere.
Magari entrambe le attività si aiutano l'un l'altra...
Gianlorenzo
E' una questione di strategia.
Affrontare con certe "modalità" (quelle di cui parliamo qui dentro e magari anche con questa suggestione del lato positivo) il nodino dell'aereo per superare la contingenza (il volo) ma per certi casi sfruttare anche l'opportunità della sua manifestazione per affrontare il nodino più grosso del nostro carattere.
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Volevo arrivare lìpauster ha scritto:Si Luca, credo di aver capito la tua risposta.
E' una questione di strategia.
Affrontare con certe "modalità" (quelle di cui parliamo qui dentro e magari anche con questa suggestione del lato positivo) il nodino dell'aereo per superare la contingenza (il volo) ma per certi casi sfruttare anche l'opportunità della sua manifestazione per affrontare il nodino più grosso del nostro carattere.
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No, infatti. Magari quando la "mia" mora boccolosa con il sorrisone mi dirà "Sono incinta" trasferirò le mie ansie sul piccolo nascituro.Fearless flyer ha scritto:Mai dire mai![]()

Battute a parte, quell'ansia ce l'ho spesso, quando mi muovo. "E se adesso succede..." per quanto improbabile, non è impossibile. Se l'autista del bus passa col rosso, se l'autista del treno è abbagliato dal riflesso del ciondolo che aveva regalato alla figlia anni prima ["Femme fatale", Brian De Palma, qualche anno fa], se uno stormo di anatre migratrici passa davanti al mio volo mentre stacca da terra.
Capisco che quelli dietro si mangiano arrosti gratis per un mese, ma per chi è sopra il volo non sarebbero bei momenti.
Se uno mi assicurasse: "guarda, vai tranquillo, non c'è cosa in cielo oppure in terra che possa impedire a questo aereo di andare su" decollerei molto più tranquillo.

Vado a fare una passeggiata, sperando che quando attraverso la strada a nessun automobilista venga in mente di guardare la bionda con le gambe lunghe e la maglietta attillata nella corsia di fianco.
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Grazie per lo stimoloFearless flyer ha scritto:Volevo arrivare lìpauster ha scritto:Si Luca, credo di aver capito la tua risposta.
E' una questione di strategia.
Affrontare con certe "modalità" (quelle di cui parliamo qui dentro e magari anche con questa suggestione del lato positivo) il nodino dell'aereo per superare la contingenza (il volo) ma per certi casi sfruttare anche l'opportunità della sua manifestazione per affrontare il nodino più grosso del nostro carattere.
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Gianlorenzo![]()
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a me le turbolenze divertono sul serio...Maxx ha scritto:Per me l'ansia si scioglie del tutto dopo una trentina di secondi dal decollo, quando non può più beccare nessuno stormo di volatili che non siano condor degli altopiani tibetani che vivono a 8.500 metri!!!!! Le turbolenze: anche io le temo un pò, però una volta che mi accorgo che l'aereo (e chi c'è a bordo) le regge senza fare una piega non mi pongo più il problema. Il fatto è che questo ragionamento lo faccio tutte le volte!!!!!
cosi puoi ammirare personalmente gli effetti sulla struttura ed apprezzare il lavoro dei progettisti....
se airbus meglio ancora

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Daniele ma che fine avevi fatto?Daniele77 ha scritto:davvero?a me le turbolenze divertono sul serio...
pensa che la turbolenza è un elemento con il quale proprio non riesco ad andare a braccetto..

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Buongiorno Luca,
ci sono sempre stato anche se ho molto rarefatto gli intereventi nel forum.
Questa estate ho fatto una scorpacciata di voli: per e dagli Stati Uniti
Un altro lo farò a brevissimo.
Tutto bene, anche se un senso di inquietudine mi accompagna sempre, soprattutto in presenza delle turbolenze per l'appunto.
Per fortuna mai nulla di tragico o di cosi potente dal bloccarmi.
Certo se potessi essere tranquillo cosi come quando viaggio in treno...
ciao
ci sono sempre stato anche se ho molto rarefatto gli intereventi nel forum.
Questa estate ho fatto una scorpacciata di voli: per e dagli Stati Uniti
Un altro lo farò a brevissimo.
Tutto bene, anche se un senso di inquietudine mi accompagna sempre, soprattutto in presenza delle turbolenze per l'appunto.
Per fortuna mai nulla di tragico o di cosi potente dal bloccarmi.
Certo se potessi essere tranquillo cosi come quando viaggio in treno...

ciao
Se amiamo tutti gli animali perche' alcuni li chiamiamo 'amoruccio santo' e altri 'cena' ?
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"Certo se potessi essere tranquillo cosi come quando viaggio in treno".
E' giusto. Personalmente, più che tranquillo quando viaggio in treno sono disinteressato: cioè non mi pongo nessun tipo di problema. Bisogna fare così anche in aereo? A me stanno antipatici quelli che, durante il decollo o l'atterraggio, continuano a leggere il giornale fregandosene altamente. Io non ci riesco! A stento riesco a farlo in crociera, e neanche sempre.
E' giusto. Personalmente, più che tranquillo quando viaggio in treno sono disinteressato: cioè non mi pongo nessun tipo di problema. Bisogna fare così anche in aereo? A me stanno antipatici quelli che, durante il decollo o l'atterraggio, continuano a leggere il giornale fregandosene altamente. Io non ci riesco! A stento riesco a farlo in crociera, e neanche sempre.
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in volo, oltre a leggere con difficoltà perchè concentrato sugli aspetti di volo: turbolenze, etc, a volte mi riesce arduo anche mangiare le leccornie gentilmente offerte dalle A/V
però anche io, un pò come te Maxx, amo volare e la preoccupazione che sempre mi accompagna quando salgo quella scaletta non è cosi forte dall'impedirmi di decollare.
davvero auspicherei di essere più tranquillo o forse dovrò abituarmi a convivere con i miei fantasmi, anche se sono piccoli piccoli
però anche io, un pò come te Maxx, amo volare e la preoccupazione che sempre mi accompagna quando salgo quella scaletta non è cosi forte dall'impedirmi di decollare.
davvero auspicherei di essere più tranquillo o forse dovrò abituarmi a convivere con i miei fantasmi, anche se sono piccoli piccoli
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Anche a me piacciono le turbolenze.FAS ha scritto:a me le turbolenze divertono sul serio...Maxx ha scritto:Per me l'ansia si scioglie del tutto dopo una trentina di secondi dal decollo, quando non può più beccare nessuno stormo di volatili che non siano condor degli altopiani tibetani che vivono a 8.500 metri!!!!! Le turbolenze: anche io le temo un pò, però una volta che mi accorgo che l'aereo (e chi c'è a bordo) le regge senza fare una piega non mi pongo più il problema. Il fatto è che questo ragionamento lo faccio tutte le volte!!!!!
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