Ci eravamo lasciati al gate di OSL con il finger chiuso. Beh, siamo stati così per circa 10 minuti con le AA/VV che probabilmente avevano finito il turno visibilmente infastidite e quando è comparso l’addetto hanno iniziato a parlottare tra loro con fare malizioso: quale interesse per il tizio?
Dopo aver ritirato dal nastro la valigia (quella superstite) ci rechiamo al banco lost&found SAS per chiedere notizie della valigia persa a MXP, sono ormai passati 3 giorni. Ci spiegano che SEA Handling aveva comunicato che la valigia avrebbe viaggiato sul volo MXP-OSL del 1 maggio (e effettivamente così è indicato sulla tag) ma poi non l’hanno caricata e quindi SAS accortasi dell’ulteriore disguido ha richiesto l’invio per il 2 maggio (seconda figuraccia di MXP!!).
Per fortuna che il nostro volo DY del 2 maggio è arrivato poco dopo il SK da MXP così abbiamo potuto finalmente recuperare la valigia “in tempo reale”. La nota positiva di tutta questa storia è che ora ho un’etichetta rossa invece delle solite verdi o bianche (ah, per inciso, poiché la Norvegia non è nell’Unione Europea, anche se aderisce al Trattato di Schengen, il volo Italia-Norvegia e vv è extra-UE quindi etichetta bianca sui bagagli).

L’efficienza dei servizi in Scandinavia è nota e anche qui a Oslo non si smentiscono. L’aeroporto dista 50km dalla città ma c’è un treno veloce che in 18 minuti porta alla stazione centrale di Oslo e ce n’è uno ogni 10 minuti. Praticamente come da noi


Chiaramente costa un po’ ma il servizio vale la pena. Per chi vuole spendere meno ci sono comunque dei treni regionali che impiegano un po’ più tempo oppure 3 linee diverse di autobus che portano tutte in città, fermandosi in corrispondenza dei principali alberghi.
Che dire di Oslo, una città veramente bellissima. Nella mia personale classifica delle città più belle d’Europa se la gioca con Copenhagen. I colori dominanti sono il verde degli alberi, il blu del mare, e l’arcobaleno dei tulipani sparsi ovunque per la città. E non è nemmeno particolarmente fredda: ci spiegano che in inverno la temperatura media si aggira intorno a -4, -5 ed è una città molto secca, quindi il freddo è meno penetrante (a differenza di Bergen, una cittadina sulla costa ovest della Norvegia, dove ci dicono piova in media 275 giorni all’anno… una vita con l’ombrello praticamente


Oslo ospita ogni dicembre la cerimonia per la consegna del premio Nobel per la pace e questo è il museo, rigorosamente interattivo, dei Nobel

È qui al City Hall, invece, che il premio viene consegnato. Tra l’altro questo palazzo rimane sempre aperto per i cittadini che lo sentono veramente come la loro casa.

Come in molti altri Paesi europei (a differenza dell’Italia, purtroppo

Con tutti questi bimbi è naturale che nelle piazze ci siano attività anche per loro

Abiti tradizionali norvegesi

Sicuramente una delle cose più belle di Oslo è il suo fiordo e una crociera turistica non ce la possiamo perdere… la bellezza del paesaggio parla da sola.





Molti abitanti di Oslo hanno una piccola casetta costruita sulle isolette del fiordo ed utilizzata come casa di vacanze o per i weekend estivi. Ci raccontano che esiste una legge norvegese che impone dimensioni ridotte per queste case (30-40mq al massimo) e colori specifici. Tutto però è nato dall’abusivismo (meno selvaggio che altrove, però



Come si sa la Norvegia è una monarchia, ma re e regina si comportano come qualunque altro abitante. Non è difficile trovarli in giro per strada a piedi o in bicicletta o remare in barca sul fiordo. Certo è che la loro casa, il Palazzo Reale, non è proprio una casa popolare


Le guardie armate del Palazzo Reale sono molto impegnate a dar retta ai turisti e ogni tanto marciano lungo il perimetro del Palazzo.

A disposizione di chiunque il parco del Palazzo


Passeggiando per strada vengo colpito da una vetrina che espone varie bomboniere, ce ne sono proprio per tutte le fattispecie

L’indomani, domenica, veniamo colpiti da un numero considerevole di persone vestite in ambiti tradizionali che entrano nel Palazzo Comunale. All’inizio pensiamo ad un matrimonio, ma il numero degli invitati sarebbe troppo elevato.


Ci spiegano che si celebra una festa rituale per i giovani che passano dall’adolescenza all’età adulta.
Questa è l’Università di Legge

Altra bellissima attrazione di Oslo è questo gigantesco parco, progettato da zero da un architetto nato a Malta e trasferitosi ad Oslo avendo prima peregrinato per tutta Europa, Italia compresa. Gli è stata data carta bianca nella scelta dei fiori e delle statue e il risultato è notevole.


Le centinaia di statue di bronzo e di granito raffigurano il ciclo della vita. Questa simboleggia le difficoltà che la vita presenta, ma che se affrontate in coppia possono essere superate.

Questa colonna è fatta tutta di persone, dai bambini, agli adulti, ai vecchi, ai corpi morti alla base.

Intorno a questa fontana le statue raffigurano il ciclo della vita dalla nascita alla morte e il cerchi si chiude con un corpo morto che genera nuova vita e la fontana simboleggia proprio la fonte della vita nuova.

Non siamo in Olanda, ma i tulipani qui la fanno da padroni e sono veramente belli.

All’interno della città è presente una fortezza ed un castello adibiti oggi a installazione militare, si tratta della più grande base militare norvegese, ovviamente è aperta al pubblico e chiunque può passeggiare e riposarsi nel suo parco. Simpatico un cartello all’ingresso che recita più o meno così “Ci scusiamo se la fortezza a volte potrebbe essere chiusa a causa di cerimonie di Stato”.




È proprio costruita sulla roccia


In quanto base militare è normale assistere alle attività dei soldati.

Vi ricordate di Lillehammer? Ha ospitato le Olimpiadi invernali nel 1994 e non è troppo lontana da qui. La pista per il salto è sulla collina di Oslo

Anche in Norvegia il problema della spazzatura esiste, ma qui la raccolta differenziata è presente ed efficiente

Purtroppo la vacanza è finita e con il treno veloce torniamo in aeroporto. Il treno ha i cartoncini di sicurezza come sull’aereo

Giungiamo all’aeroporto

Qui la varietà di aerei è molto limitata, domina in assoluto la SAS, però qualche scatto riesco a farlo anche ad altre compagnie


Viaggio di ritorno via CPH.
Al check-in ci informano che il volo CPH-LIN è in overbooking e ci offrono una compensazione in denaro se accettiamo di partire il giorno successivo. Rifiutiamo e ci aggiudichiamo i posti sul volo (per fortuna che abbiamo fatto il check-in già a Oslo!)
Arriva il nostro A321 SAS per il volo SK463 OSL-CPH.


Arriviamo allo splendido aeroporto di Kastrup. Sempre un piacere camminare sul parquet in un’atmosfera quasi di casa invece che di aeroporto. Noto però che buona parte è occupata da lavori di ristrutturazione.
CPH è l’hub principale di SAS, ma anche qui non c’è grande varietà di modelli.

I wide-body di SAS sono tutti A340

Un’accoppiata carina

Il volo per LIN è sempre operato con MD80, ma questa volta ci capita l’80 in livrea Star Alliance

Il volo SK1689 CPH-LIN ci riporta a casa

non senza un’altra sorpresa finale. Dopo l’imbarco di una cinquantina di passeggeri, la carta d’imbarco di un tizio non viene accettata dal sistema. Momenti di smarrimento degli addetti e poi il capo-scalo (credo) comunica che ci sono 3 persone in overbooking (probabilmente il sistema informatico ha fatto qualche errore nei check-in, tra l’altro magari fatti contemporaneamente in aeroporti diversi – CPH, OSL, HEL, ARN etc). La gente inizia ad arrabbiarsi e lui chiede se ci sono volontari che accettino 150 euro + la cena + l’hotel per la notte + il volo l’indomani. Nessuno accetta e anzi la tensione sale. L’addetto allora fa un’altra proposta, testuali parole “bene, visto che nessuno accetta posso aumentare la posta e offrire una compensazione di 500 euro + cena + taxi + hotel + volo domani”. Sembrava la lotteria!!!!
Confesso che ai 500 euro un pensierino l’ho fatto, poi ho realizzato che lunedì non ci sarebbero stati voli per LIN fino a sera tardi (il che significava perdere una giornata di lavoro), che il volo del mattino per MXP tra una cosa e l’altra mi avrebbe comunque fatto perdere buona parte della giornata e che i 500 euro molto probabilmente sarebbero stati in vaucher per volare SAS con limitazioni di giorni, tasse da pagare etc. e alla fine non ho alzato la mano.
Visto che nessuno accetta l’addetto non può che informare i 3 malcapitati (presumo gli ultimi ad aver fatto il check-in) che non potevano volare e che sarebbero potuti partire la mattina successiva per MXP. E qui scatta la tensione, una passeggera inizia ad arrabbiarsi e scostando l’addetto SAS si avvia al finger. Con molta tranquillità questo le dice che se sale sull’aereo è obbligato a chiamare la sicurezza perché lei non è nella lista passeggeri del volo. Nasce un acceso diverbio.
Nel frattempo noi saliamo a bordo. Siamo già una buona mezz’ora in ritardo. Noto la capo cabina (di lungo corso….

Solo ad imbarco completato mi rendo conto che poteva essere un’ottima occasione per cedere il mio posto a qualcuno chiedendo in cambio di volare in cockpit ovviamente se il comandante avesse accettato. Peccato!
Partiamo con l’80 pieno come una metropolitana la mattina e dopo meno di 2 ore di volo (grazie al vento in coda e alla massima velocità riusciamo anche a recuperare il ritardo) atterriamo a LIN.
Mi aspetto l’aeroporto deserto e invece vedo tutte le poltroncine degli imbarchi del primo piano occupate da gente sdraiata, mi rendo conto che sono i passeggeri del volo SK per Stoccolma programmato per l’1.35. Scopro solo dopo che il loro volo originario è rientrato in emergenza a LIN e quindi riprogrammato.
- fine -