visto che non ho di meglio da fare, e guardo l'orologio ogni 30 secondi in attesa di domenica, scriverò qui la mia fobia.
Non ho sempre avuto paura di volare. Mio padre viaggia moltissimo percui ha una cifra di miglia con Lufthansa che mi gira ogni volta che metto da parte un pò di quattrini per fare un viaggio.
La mia paura è iniziata a 18 anni dopo un volo da New York a Norfolk con American Airlines. Non ricordo che aereo fosse, era un turboelica abbastanza piccolo. Fuori pioveva a dirotto, con fulmini frequenti. Siamo partiti lo stesso. In questo viaggio c'era mio padre, io e mia nonna (sì, vi sembrerà strano, ma prima di morire voleva vedere l'America una volta

Io ero semplicemente ammutolito. Immobile. Ovunque guardassi in giro vedevo sintomi di reale tensione: fuori i fulmini, mio padre serio, la nonna che prega, la bambina che strillava come se le stessero strappando il cuore e il pilota che si asciuga il sudore in continuazione. Già, il sudore.. Io ero fermo, ma credo che fossi pezzato dall'attaccatura del braccio fino ai fianchi. Mani aggrappate sui braccioli e sguardo fisso sull'orologio.
Sono arrivato che ho baciato letteralmente terra manco fossi il Papa facendomi compatire dai restanti passeggeri americani che avranno detto, ecco il solito italiano..
Da quel giorno in poi, tutta la mia voglia di volare a gratis è finita di punto in bianco. Ho pensato per un attimo come deve essere morire in aereo, e nella mia classifica personale, credo sia seconda solo al morire annegato. Mi sono detto, come deve essere? Il panico piu' assoluto, hai tutto il tempo per renderti conto che stai per morire, sei impotente, la gente di fianco a te urla, piange, prega, e tu non puoi farci assolutamente nulla. Pessimo.
Dal momento che ho preso la patente poi, la cosa si è accentuata, non riesco a stare tranquillo su qualcosa che guida qualcun'altro. E da quel giorno ho cominciato ad aver paura degli aerei piccoli. Qualche anno dopo, tornando da barcellona con una mia ex, avendo fatto scalo a Monaco perchè come sempre viaggiavo Lufthansa, sul volo Monaco-Bologna con un maledettissimo Fokker 50, sono andato giù di testa. Dal nulla. Sono bastate poche ma violente turbolenze sulle Alpi per farmi perdere completamente il contatto con la realtà. In un attimo mi sono proiettato indietro al volo con l'American Airlines. Ho iniziato a lacrimare, rigido come un asse da stiro, la mia ex che non sapeva piu' che fare. La hostess che arriva preoccupata portandomi un panino e dicendomi: Ja, mancia qvesto panino, tu sentirai meglio! Io ho sollevato lo sguardo e ho sbattuto violentemente il panino in terra mandandola letteralmente a quel paese. Cioè fuori di testa ok? Lei se ne è andata rassicurando la mia ex che era tutto a posto, aveva già visto scene simili.
La cosa è andata peggiorando con gli anni invece che migliorare. Ora l'ansia mi prende molti giorni prima della partenza, specie dopo la bella notizia di ieri.
Bon, ora che mi sono sputtanato a vita raccontando il motivo di tanta pena, aspetto puntuali sberleffi
