L'inconscia paura dell'incidente aereo
Caro Bsev,
visto che (come dici tu stesso) hai più miglia che capelli in testa, sono sicuro che sei anche tu colpito dalle notizie come quella del volo AF 447. Io non volo tanto quanto te, ma ho sempre volato parecchio, per lavoro o per vacanza, non ho mai avuto paura di volare e sono convinto che volare sia infinitamente più sicuro che spostarsi in auto. Non lo dico io, lo dicono le statistiche, nel 2008, ad esempio, ci sono stati in tutto il mondo 439 morti in incidenti aerei su voli di linea, dati Icao. Quattrocentotrentanove, Beppe: non so quanti hanno idea di quante decine di milioni di persone ogni anno si spostano sui voli di linea; ma soltanto 439 morti. Quanti morti ci sono sulle strade? Cos'è più pericoloso, volare da Parigi a Sydney oppure andare il sabato sera da Bagnolo a Paullo? Eppure i giornali continuano a fare i titoloni.
Stefano Toria , stefano@toria.it
La saponetta dimenticata sul piatto-doccia provoca più vittime del trasporto aereo, negli Usa. La probabilità di restare uccisi su un'automobile è 50 volte superiore. Ma non c'è niente da fare. La paura di volare è irrazionale. Terrorizza la sensazione di «non poterci fare niente», in caso d'incidente. Come se, seduti di fianco a un pazzo al volante, potessimo farci qualcosa.
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