Annunci "particolari"
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Annunci "particolari"
Dal sito del Corriere della Sera:
Benvegnü a bord de chel vul chi»
Il dialetto arriva negli annunci di bordo
Annuncio della compagnia EasyJet: potrebbe succedere nel collegamento tra Malpensa e Napoli Capodichino
NOTIZIE CORRELATE
Ascolta: in milanese
Ascolta: in napoletano
MILANO - «Signore e signure benvenute a tutte quante 'ncopp'a 'stu volo 'e l'easyJet». «Sciuri e sciure, benvegnü a bord de chel vul chi easyJet». Potrebbero suonare così, in un futuro prossimo, gli annunci di bordo nei voli italiani della compagnia low cost inglese. Che, cavalcando la polemica sull'introduzione dei dialetti a scuola e nelle amministrazioni pubbliche, sta valutando di introdurre le parlate locali delle città di partenza e di destinazione negli annunci.
MILANESE E NAPOLETANO - EasyJet fa sapere in un comunicato che, come «terzo vettore per quota di mercato nel trasporto passeggeri in Italia», sta prendendo «in seria considerazione la possibilità di sdoganare e valorizzare i principali idiomi regionali introducendoli sulle tratte domestiche durante le istruzioni di sicurezza che vengono fornite prima del decollo. Così sul collegamento tra Milano Malpensa e Napoli Capodichino l'italiano e l'inglese potrebbero in futuro essere affiancati dal lumbard e dal nnapulitano».
COME ESSERE A CASA - «Il nostro interesse per l'uso dei dialetti a bordo nasce dalla volontà di essere sempre più vicini alla quotidianità dei nostri passeggeri e di dare loro un segno tangibile del fatto che sentiamo l'Italia come la nostra seconda casa - spiega Thomas Meister, marketing manager -. Inoltre ci sembra bello far riassaporare ai nostri passeggeri l'emozione di trovarsi a casa già dal momento in cui salgono a bordo di un aereo». Nel comunicato, la compagnia scrive il testo dell'annuncio in italiano e come sarebbe su un volo Malpensa-Capodichino, in milanese e napoletano (leggi).
Benvegnü a bord de chel vul chi»
Il dialetto arriva negli annunci di bordo
Annuncio della compagnia EasyJet: potrebbe succedere nel collegamento tra Malpensa e Napoli Capodichino
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MILANO - «Signore e signure benvenute a tutte quante 'ncopp'a 'stu volo 'e l'easyJet». «Sciuri e sciure, benvegnü a bord de chel vul chi easyJet». Potrebbero suonare così, in un futuro prossimo, gli annunci di bordo nei voli italiani della compagnia low cost inglese. Che, cavalcando la polemica sull'introduzione dei dialetti a scuola e nelle amministrazioni pubbliche, sta valutando di introdurre le parlate locali delle città di partenza e di destinazione negli annunci.
MILANESE E NAPOLETANO - EasyJet fa sapere in un comunicato che, come «terzo vettore per quota di mercato nel trasporto passeggeri in Italia», sta prendendo «in seria considerazione la possibilità di sdoganare e valorizzare i principali idiomi regionali introducendoli sulle tratte domestiche durante le istruzioni di sicurezza che vengono fornite prima del decollo. Così sul collegamento tra Milano Malpensa e Napoli Capodichino l'italiano e l'inglese potrebbero in futuro essere affiancati dal lumbard e dal nnapulitano».
COME ESSERE A CASA - «Il nostro interesse per l'uso dei dialetti a bordo nasce dalla volontà di essere sempre più vicini alla quotidianità dei nostri passeggeri e di dare loro un segno tangibile del fatto che sentiamo l'Italia come la nostra seconda casa - spiega Thomas Meister, marketing manager -. Inoltre ci sembra bello far riassaporare ai nostri passeggeri l'emozione di trovarsi a casa già dal momento in cui salgono a bordo di un aereo». Nel comunicato, la compagnia scrive il testo dell'annuncio in italiano e come sarebbe su un volo Malpensa-Capodichino, in milanese e napoletano (leggi).
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Re: Annunci "particolari"
"A Federal Aviation Administration spokeswoman said there was no regulation about leaving someone asleep on a plane."
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Re: Annunci "particolari"
Questa "moda", per così dire, iniziò a metà degli anni 70 ad Alghero, allorchè un dipendente dell'ATI, acceso sostenitore della lingua catalana e sarda, prevalentemente parlate ad AHO, annunciò per la prima volta l'arrivo di un volo da Bologna rispettivamente in italiano, inglese, sardo (nella variante logudorese) e catalano (rectius: algherese).
Fu severamente redarguito dalla compagnia e per protesta si incatenò ai banchi check in con vistosi cartelli rivendicanti l'uso delle lingue minoritarie.
Per chi fosse interessato alle sue sorti, dirò che andò regolarmente in pensione a tempo debito e divenne (è mancato da qualche anno) quasi una celebrità locale anche per altri meriti culturali (ad onor del vero).
Fu severamente redarguito dalla compagnia e per protesta si incatenò ai banchi check in con vistosi cartelli rivendicanti l'uso delle lingue minoritarie.
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Re: Annunci "particolari"
Straquoto. Ma è possibile che ogni giorno qualcuno se ne esca con una nuova "grande idea"?araial14 ha scritto:Ma era così bello quando si volava e basta! Ma che palle!!!!!
Mauro
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Re: Annunci "particolari"
mauro1975 ha scritto:Straquoto. Ma è possibile che ogni giorno qualcuno se ne esca con una nuova "grande idea"?araial14 ha scritto:Ma era così bello quando si volava e basta! Ma che palle!!!!!
Mauro
L'aviazione non è un mondo a sè: è perfettamente inserita in un contesto globale. Se qualcuno in Italia rivendica l'uso del dialetto, qualcun altro lo segue, intanto stiamo parlando di Easyjet, magari non se ne farà niente, ma ha avuto la sua pubblicità gratis.
Tranta anni fa sarebbe sembrato inconcepibile vendere gratta e vinci su un volo di linea, oggi si fa e (quasi) nessuno si scandalizza.
Del resto c'è gente che si infuria perchè su certi voli internazionali (di vettori stranieri) non capisce gli annunci in inglese e li vorrebbe in italiano e non si rende conto che è una lingua parlata si e no da 80 mln di persone nel mondo. Ora anzichè far imparare l'inglese (e l'italiano), si torna al dialetto; ma è una carnevalata che serve solo a certa propaganda. Finirà che i gonzi e i figli dei gonzi parleranno solo dialetto, i furbi manderanno i figli alle scuole straniere per imparare le lingue!! Indovinate chi trova lavoro prima?
E' un film già visto, ne parlava già Antonio Gramsci 70/80 anni fa.
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Re: Annunci "particolari"
Completamente d'accordo con te!sardinian aviator ha scritto:
L'aviazione non è un mondo a sè: è perfettamente inserita in un contesto globale. Se qualcuno in Italia rivendica l'uso del dialetto, qualcun altro lo segue, intanto stiamo parlando di Easyjet, magari non se ne farà niente, ma ha avuto la sua pubblicità gratis.
Tranta anni fa sarebbe sembrato inconcepibile vendere gratta e vinci su un volo di linea, oggi si fa e (quasi) nessuno si scandalizza.
Del resto c'è gente che si infuria perchè su certi voli internazionali (di vettori stranieri) non capisce gli annunci in inglese e li vorrebbe in italiano e non si rende conto che è una lingua parlata si e no da 80 mln di persone nel mondo. Ora anzichè far imparare l'inglese (e l'italiano), si torna al dialetto; ma è una carnevalata che serve solo a certa propaganda. Finirà che i gonzi e i figli dei gonzi parleranno solo dialetto, i furbi manderanno i figli alle scuole straniere per imparare le lingue!! Indovinate chi trova lavoro prima?
E' un film già visto, ne parlava già Antonio Gramsci 70/80 anni fa.


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Re: Annunci "particolari"
...io vorrei sapere, in generale, quanta gente a Milano parla milanese! 

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Re: Annunci "particolari"
Io la trovo simpatica sta idea!!! 

Einstein:"Tutti sanno che una cosa é impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
Einstein:"Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore."
Sono una goccia... Plic Plic Plic
http://www.taize.fr
PRESIDENTE DI BIRRA POINT- IL PUNTO DI INCONTRO MASCHILE DI MD80.IT

Einstein:"Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima."
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Re: Annunci "particolari"
sì, era quello il concetto...effebi ha scritto:...io vorrei sapere, in generale, quanta gente a Milano parla milanese!

Ti!
Re: Annunci "particolari"
L'utente alainvolo ha richiesto in data 31 ottobre 2011 la cancellazione del suo account e la rimozione dei suoi post.
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Re: Annunci "particolari"
Se il dialetto è roba da gonzi...sardinian aviator ha scritto:mauro1975 ha scritto:Straquoto. Ma è possibile che ogni giorno qualcuno se ne esca con una nuova "grande idea"?araial14 ha scritto:Ma era così bello quando si volava e basta! Ma che palle!!!!!
Mauro
L'aviazione non è un mondo a sè: è perfettamente inserita in un contesto globale. Se qualcuno in Italia rivendica l'uso del dialetto, qualcun altro lo segue, intanto stiamo parlando di Easyjet, magari non se ne farà niente, ma ha avuto la sua pubblicità gratis.
Tranta anni fa sarebbe sembrato inconcepibile vendere gratta e vinci su un volo di linea, oggi si fa e (quasi) nessuno si scandalizza.
Del resto c'è gente che si infuria perchè su certi voli internazionali (di vettori stranieri) non capisce gli annunci in inglese e li vorrebbe in italiano e non si rende conto che è una lingua parlata si e no da 80 mln di persone nel mondo. Ora anzichè far imparare l'inglese (e l'italiano), si torna al dialetto; ma è una carnevalata che serve solo a certa propaganda. Finirà che i gonzi e i figli dei gonzi parleranno solo dialetto, i furbi manderanno i figli alle scuole straniere per imparare le lingue!! Indovinate chi trova lavoro prima?
E' un film già visto, ne parlava già Antonio Gramsci 70/80 anni fa.

Io parlo dialetto da quando sono nato, ma allo stesso tempo ho avuto occasione di viaggiare e di imparare anche delle lingue straniere.
Alle elementari ho fatto francese, poi ho proseguito con l'inglese, dopodichè con viaggi in Uk-Eire e Austria-Germania ho migliorato anche il mio tedesco studiato sempre da autodidatta. Inoltre chiedere a Limosky91 quanto gli scasso il belino in privato per quanto riguarda la lingua giapponese.
Tutto sta alla persona. Se uno guarda solo dentro il proprio guscio puoi anche bombardarlo di BBC World (visibile con un normale decoder del digitale terrestre) dalla mattina alla sera ma non impara niente.
Io con tutta modestia credo di essere la prova vivente che il dialetto non è una cosa antitetica alla conoscenza delle lingue straniere. Nè tantomento è una cosa che distoglie l'interesse da esse.
Sarebbe una discussione da approfondire in 4C.
In conclusione ripeto, se il dialetto è da considerare una carnevalata, io proprio non ci sto!
- sardinian aviator
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Re: Annunci "particolari"
Nessuno ha detto questo!!!Fabri88 ha scritto:Se il dialetto è roba da gonzi...sardinian aviator ha scritto:mauro1975 ha scritto:Straquoto. Ma è possibile che ogni giorno qualcuno se ne esca con una nuova "grande idea"?araial14 ha scritto:Ma era così bello quando si volava e basta! Ma che palle!!!!!
Mauro
L'aviazione non è un mondo a sè: è perfettamente inserita in un contesto globale. Se qualcuno in Italia rivendica l'uso del dialetto, qualcun altro lo segue, intanto stiamo parlando di Easyjet, magari non se ne farà niente, ma ha avuto la sua pubblicità gratis.
Tranta anni fa sarebbe sembrato inconcepibile vendere gratta e vinci su un volo di linea, oggi si fa e (quasi) nessuno si scandalizza.
Del resto c'è gente che si infuria perchè su certi voli internazionali (di vettori stranieri) non capisce gli annunci in inglese e li vorrebbe in italiano e non si rende conto che è una lingua parlata si e no da 80 mln di persone nel mondo. Ora anzichè far imparare l'inglese (e l'italiano), si torna al dialetto; ma è una carnevalata che serve solo a certa propaganda. Finirà che i gonzi e i figli dei gonzi parleranno solo dialetto, i furbi manderanno i figli alle scuole straniere per imparare le lingue!! Indovinate chi trova lavoro prima?
E' un film già visto, ne parlava già Antonio Gramsci 70/80 anni fa.![]()
Io parlo dialetto da quando sono nato, ma allo stesso tempo ho avuto occasione di viaggiare e di imparare anche delle lingue straniere.
Alle elementari ho fatto francese, poi ho proseguito con l'inglese, dopodichè con viaggi in Uk-Eire e Austria-Germania ho migliorato anche il mio tedesco studiato sempre da autodidatta. Inoltre chiedere a Limosky91 quanto gli scasso il belino in privato per quanto riguarda la lingua giapponese.
Tutto sta alla persona. Se uno guarda solo dentro il proprio guscio puoi anche bombardarlo di BBC World (visibile con un normale decoder del digitale terrestre) dalla mattina alla sera ma non impara niente.
Io con tutta modestia credo di essere la prova vivente che il dialetto non è una cosa antitetica alla conoscenza delle lingue straniere. Nè tantomento è una cosa che distoglie l'interesse da esse.
Sarebbe una discussione da approfondire in 4C.
In conclusione ripeto, se il dialetto è da considerare una carnevalata, io proprio non ci sto!
Meno che mai uno come me che dialetti (o meglio lingue) ne ha dovuto e voluto imparare almeno tre, algherese/catalano, sardo logudorese, e sardo campidanese. E scusa se è poco!
Carnevalata per me è l'uso strumentale del dialetto a fini politici, come altre pagliacciate di questi anni, ma qui il discorso ci porterebbe OT.
E' dire "invece di " piuttosto che "oltre a". Del resto la mia frase era "anzichè far imparare l'inglese"...
I dialetti sono una immensa ricchezza storico/culturale e, come qui da noi, dovrebbe essere possibile poterli coltivare e salvaguardare anche a cominciare dalle scuole.
Ma non possono, ripeto non possono, sostituirsi alla lingua comune di un Paese (nota la maiuscola) ed alla lingua comune internazionale, cioè - oggi storicamente e molto pragmaticamente - l'inglese. Fra un'ora di studio a scuola del dialetto locale (qualunque esso sia) invece dell'inglese, non ho dubbi. Nessun problema invece ad aggiungere lo studio del dialetto (meglio sarebbe "i dialetti") alle altre lingue.
Al massimo si può ipotizzare, ma senza diventare ridicoli, un bilinguismo semi ufficiale, nella toponomastica o in altre forme espressive locali.
Tutto è cominciato da Easy Jet: come si può pretendere di ascoltare e far ascoltare annunci in idiomi raffazzonati, pronunciati da gente a cui frega meno di niente, senza alcun legame culturale (e senza nemmeno il rispetto dovuto, temo) solo per stare alla moda e sui giornali?
Ma ai dialetti, a tutti i dialetti, porto il massimo rispetto: sono la nostra storia e la nostra tradizione.
- Fabri88
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Re: Annunci "particolari"
Chiariti quasi perfettamente. Infatti come hai giustamente notato nel mio intervento precedente anch'io sono per l' "oltre a".
Mi pare anche che negli articoli di giornale da me letti a riguardo non c'è scritto che questi annunci andranno a sostituire quelli canonici in Inglese e Italiano.
Per quanto riguarda la questione dell'idioma raffazzonato un manager di una compagnia aerea non credo faccia una cosa tanto per farla: chiaramente faranno delle selezioni. Sicuramente a un crew di origine anche Bresciana o Veronese non faranno pronunciare l'annuncio in Milanese perchè giustamente viene una cosa fatta male e ai passeggeri parrebbe una forzatura.
Inoltre sul sito de "La Stampa" vi sono delle registrazioni. credo che già quelle vadano bene da mettere come un disco registrato su ogni volo della tratta MXP - NAP, in quanto gli accenti sono quelli corretti.
In definitiva quindi questa più che una mera operazione di marketing credo sia meglio definirla una operazione di rivalutazione delle culture locali.
Mi pare anche che negli articoli di giornale da me letti a riguardo non c'è scritto che questi annunci andranno a sostituire quelli canonici in Inglese e Italiano.
Per quanto riguarda la questione dell'idioma raffazzonato un manager di una compagnia aerea non credo faccia una cosa tanto per farla: chiaramente faranno delle selezioni. Sicuramente a un crew di origine anche Bresciana o Veronese non faranno pronunciare l'annuncio in Milanese perchè giustamente viene una cosa fatta male e ai passeggeri parrebbe una forzatura.
Inoltre sul sito de "La Stampa" vi sono delle registrazioni. credo che già quelle vadano bene da mettere come un disco registrato su ogni volo della tratta MXP - NAP, in quanto gli accenti sono quelli corretti.
In definitiva quindi questa più che una mera operazione di marketing credo sia meglio definirla una operazione di rivalutazione delle culture locali.
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Re: Annunci "particolari"
Ti straquoto per la seconda volta!sardinian aviator ha scritto:Nessuno ha detto questo!!!
Meno che mai uno come me che dialetti (o meglio lingue) ne ha dovuto e voluto imparare almeno tre, algherese/catalano, sardo logudorese, e sardo campidanese. E scusa se è poco!
Carnevalata per me è l'uso strumentale del dialetto a fini politici, come altre pagliacciate di questi anni, ma qui il discorso ci porterebbe OT.
E' dire "invece di " piuttosto che "oltre a". Del resto la mia frase era "anzichè far imparare l'inglese"...
I dialetti sono una immensa ricchezza storico/culturale e, come qui da noi, dovrebbe essere possibile poterli coltivare e salvaguardare anche a cominciare dalle scuole.
Ma non possono, ripeto non possono, sostituirsi alla lingua comune di un Paese (nota la maiuscola) ed alla lingua comune internazionale, cioè - oggi storicamente e molto pragmaticamente - l'inglese. Fra un'ora di studio a scuola del dialetto locale (qualunque esso sia) invece dell'inglese, non ho dubbi. Nessun problema invece ad aggiungere lo studio del dialetto (meglio sarebbe "i dialetti") alle altre lingue.
Al massimo si può ipotizzare, ma senza diventare ridicoli, un bilinguismo semi ufficiale, nella toponomastica o in altre forme espressive locali.
Tutto è cominciato da Easy Jet: come si può pretendere di ascoltare e far ascoltare annunci in idiomi raffazzonati, pronunciati da gente a cui frega meno di niente, senza alcun legame culturale (e senza nemmeno il rispetto dovuto, temo) solo per stare alla moda e sui giornali?
Ma ai dialetti, a tutti i dialetti, porto il massimo rispetto: sono la nostra storia e la nostra tradizione.


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Re: Annunci "particolari"
ma non saranno certo annunci fatti dal crew!!! che lavoro immane sarebbe per l'ufficio turni? e se c'è da sostituire una malattia?Fabri88 ha scritto: Sicuramente a un crew di origine anche Bresciana o Veronese non faranno pronunciare l'annuncio in Milanese perchè giustamente viene una cosa fatta male e ai passeggeri parrebbe una forzatura.


Ti!
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Re: Annunci "particolari"
Infatti alla fine del mio post ho detto chiaramente che basterebbero quei 30 secondi (x 2, quindi un minuto in tutto) mettendo quelle registrazioni presenti sul sito de "La Stampa".mermaid ha scritto:ma non saranno certo annunci fatti dal crew!!! che lavoro immane sarebbe per l'ufficio turni? e se c'è da sostituire una malattia?Fabri88 ha scritto: Sicuramente a un crew di origine anche Bresciana o Veronese non faranno pronunciare l'annuncio in Milanese perchè giustamente viene una cosa fatta male e ai passeggeri parrebbe una forzatura.
ovviamente l'idea è di integrare gli annunci registrati ..


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Re: Annunci "particolari"
Ciao a tutti.
Questa cosa mi ha fatto venire in mente una scena del film "Fantozzi và in pensione", loro sono a Fiumicino e si vede il terminal nazionale con in sottofondo gli annunci dei voli in Veneto, Siciliano e Napoletano
Magari qualcuno di voi la ricorda.
Questa cosa mi ha fatto venire in mente una scena del film "Fantozzi và in pensione", loro sono a Fiumicino e si vede il terminal nazionale con in sottofondo gli annunci dei voli in Veneto, Siciliano e Napoletano

Magari qualcuno di voi la ricorda.
- sardinian aviator
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Re: Annunci "particolari"
i-daxi ha scritto:Ciao a tutti.
Questa cosa mi ha fatto venire in mente una scena del film "Fantozzi và in pensione", loro sono a Fiumicino e si vede il terminal nazionale con in sottofondo gli annunci dei voli in Veneto, Siciliano e Napoletano![]()
Magari qualcuno di voi la ricorda.
L'accostamento a Fantozzi la dice lunga

Ma erano altri tempi!
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Re: Annunci "particolari"
Il dialetto è una enorme ricchezza: a me piace molto parlare il dialetto della mia terra e lo faccio spessissimo in casa.
E' un valore da difendere e una cultura da mantenere e trasmettere alle nuove generazioni, in modo che non vadano perse le nostre radici.
Però come sempre la dote fondamentale è l'equilibrio e la saggezza. Fare gli annunci in dialetto sugli aerei è una carnevalata, senza alcuno scopo se non far parlare di se !! Sono ben altri gli ambiti in cui diffondere ed eventualmente parlare il dialetto.
E inoltre chiaramente, ma questo è sottinteso, ciò non deve andare a scapito della conoscenza dell'Inglese e magari di qualche altra lingua, più che fondamentali al giorno d'oggi.
Ma anche in un contesto globalizzato e altamente specializzato come è il mondo attuale, quindi dove dobbiamo puntare sulla formazione e sull'educazione dei figli, con molta attenzione verso le loro competenze e le lingue straniere, conoscere il dialetto permette comunque di rimanere radicati alle proprie origini e non è un male.
Certo utilizzandolo solo in determinati contesti, non certo sugli aerei.
Paolo
E' un valore da difendere e una cultura da mantenere e trasmettere alle nuove generazioni, in modo che non vadano perse le nostre radici.
Però come sempre la dote fondamentale è l'equilibrio e la saggezza. Fare gli annunci in dialetto sugli aerei è una carnevalata, senza alcuno scopo se non far parlare di se !! Sono ben altri gli ambiti in cui diffondere ed eventualmente parlare il dialetto.
E inoltre chiaramente, ma questo è sottinteso, ciò non deve andare a scapito della conoscenza dell'Inglese e magari di qualche altra lingua, più che fondamentali al giorno d'oggi.
Ma anche in un contesto globalizzato e altamente specializzato come è il mondo attuale, quindi dove dobbiamo puntare sulla formazione e sull'educazione dei figli, con molta attenzione verso le loro competenze e le lingue straniere, conoscere il dialetto permette comunque di rimanere radicati alle proprie origini e non è un male.
Certo utilizzandolo solo in determinati contesti, non certo sugli aerei.
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"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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Re: Annunci "particolari"
Pensiero sensato ed equilibratissimo. Chapeau!JT8D ha scritto:Il dialetto è una enorme ricchezza: a me piace molto parlare il dialetto della mia terra e lo faccio spessissimo in casa.
E' un valore da difendere e una cultura da mantenere e trasmettere alle nuove generazioni, in modo che non vadano perse le nostre radici.
Però come sempre la dote fondamentale è l'equilibrio e la saggezza. Fare gli annunci in dialetto sugli aerei è una carnevalata, senza alcuno scopo se non far parlare di se !! Sono ben altri gli ambiti in cui diffondere ed eventualmente parlare il dialetto.
E inoltre chiaramente, ma questo è sottinteso, ciò non deve andare a scapito della conoscenza dell'Inglese e magari di qualche altra lingua, più che fondamentali al giorno d'oggi.
Ma anche in un contesto globalizzato e altamente specializzato come è il mondo attuale, quindi dove dobbiamo puntare sulla formazione e sull'educazione dei figli, con molta attenzione verso le loro competenze e le lingue straniere, conoscere il dialetto permette comunque di rimanere radicati alle proprie origini e non è un male.
Certo utilizzandolo solo in determinati contesti, non certo sugli aerei.
Paolo


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Re: Annunci "particolari"
araial14 ha scritto:Pensiero sensato ed equilibratissimo. Chapeau!JT8D ha scritto:Il dialetto è una enorme ricchezza: a me piace molto parlare il dialetto della mia terra e lo faccio spessissimo in casa.
E' un valore da difendere e una cultura da mantenere e trasmettere alle nuove generazioni, in modo che non vadano perse le nostre radici.
Però come sempre la dote fondamentale è l'equilibrio e la saggezza. Fare gli annunci in dialetto sugli aerei è una carnevalata, senza alcuno scopo se non far parlare di se !! Sono ben altri gli ambiti in cui diffondere ed eventualmente parlare il dialetto.
E inoltre chiaramente, ma questo è sottinteso, ciò non deve andare a scapito della conoscenza dell'Inglese e magari di qualche altra lingua, più che fondamentali al giorno d'oggi.
Ma anche in un contesto globalizzato e altamente specializzato come è il mondo attuale, quindi dove dobbiamo puntare sulla formazione e sull'educazione dei figli, con molta attenzione verso le loro competenze e le lingue straniere, conoscere il dialetto permette comunque di rimanere radicati alle proprie origini e non è un male.
Certo utilizzandolo solo in determinati contesti, non certo sugli aerei.
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Chapeau bis!