Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
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Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Salve ragazzi. Sono di nuovo qui con la mia paura, sono un aerofobico. Ogni volta che si tratta di prendere un aereo mi appello a voi. Parto giovedi mattina x Dubai (Napoli - Milano poi Milano - Dubai). E l'incubo è sempre lo stesso: sono sicuro di essere il prescelto per la prossima strage aerea! Non ce la faccio. Non dormo più la notte e, come sempre, vivo di statistiche. Quanti ne volano, quanti ne cadono! Ho trovato sul sito della Boeing le statistiche dei disastri aerei x tipo di aereo, per ore di volo, per numero di passeggeri imbarcati, etc. Lo so di essere paranoico e nelle mie richieste di aiuto dico sempre le stesse cose (l'ho visto nella mia cronologia), ma proprio non ci riesco. Ho visto che ogni giorno volano circa 50.000 aerei di linea, ho visto che l'airbus 737-ER200 è l'aereo più diffuso al mondo e che si calcola che di questo modello ce ne siano circa 1200 nello stesso momento sempre in volo! MA non mi basta, mi sento sempre IL PRESCELTO. A nulla serve leggere le vs risposte ad altri paurosi: l'aereo è il mezzo più sicuro la mondo, decollerà volerà ed atterrerà come fanno milgiaia di aerei ogni giorno.... niente da fare non mi convinco. Ogni volta che mi siedo sul quella poltrona e guardo rullare i motori dall'oblò, mi vien voglia di aprire il portellone e saltare giù. Mi sento come il condannato a morte che percorre il braccio della morte. Ecco, ecco è la mia ora, tra poco muoio, tra un pò è tutto finito continuo a ripetermi per tutta la durata del volo. E pensate che di voli ne ho fatti un bel pò e anche lunghi: Spagna, Germania, Belgio, Messico, Giamaica, Colombia, Vietnam, Egitto 2 volte, e decine di tratte NA-MI. Stavolta è peggio delle altre volte, mi domando perchè non dovrebbe succedere, sono convinto di non tornare. E penso insistentemente al 2007 quando sono tornato dalla Colombia: il volo MI-NA in fase di atterraggio x un colpo di vento si girò su un'ala a 500 mt da terra e iniziò a volare di tutto in cabina; sembrava di essere in un frullatore x 15 interminabili secondi. Quel ricordo esaspera i miei cattivi pansieri. E se provo a descriverveli è solo per un fattore scaramantico non certo per darmi sicurezza! Sono un caso senza speranza, da psichiartria. Il fatto grave è che ogni mia vacanza la pianifico nei dettagli, sognando il posto che visiterò, questo fino a 15 gg prima della partenza. Poi prevale l'angoscia e non vedo l'ora che tutto finisca, così non mi godo nulla quando arrivo a destinazione, e poi vivo di rimpianti al rientro. Che posso fare? AIUTO
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Ok, ne prendiamo atto.paggine ha scritto: A nulla serve leggere le vs risposte ad altri paurosi: l'aereo è il mezzo più sicuro la mondo, decollerà volerà ed atterrerà come fanno milgiaia di aerei ogni giorno.... niente da fare non mi convinco.
Tu parli di non convinzione; "bene" ,ammesso che ti possa invece convincere, cosa ti potrebbe aiutare ? Cosa vorresti sapere ( nel lecito umano e non sovvranaturale), lasciando da parte premonizioni, credenze ecc?


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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Studio fino all'inverosimile tutto ciò che si può sapere su un aeromobile, sulla sicurezza, sulla ridondanza, sulla casistiche, etc., per cui le risposte ce le ho tutte. Sono convinto che l'aereo sia il mezzo più sicuro al mondo ma ogni qualvolta ne sento cadere uno in tv, crolla ogni mia sicurezza. Perchè guarda caso non cade mai l'aereo da bollino nero, l'aereo fantozziano coi buchi, ma si sente sempre che era un'aereo di un'ottima compagnia, appena revisionato, controllato e perfettamente idoneo al volo (vedi ultimo volo precipitato qualche settimana fa, in Etiopia se non ricordo male) . E così mi cadono le braccia e riprende il frullatore in mente, perchè volo sempre con ottime compagnie. Volerò come sempre con Easyjet x NA-MI e con AirItaly fino a Dubai. Cosa potrebbe darmi un pò di tranqullità? Forse una hostess (o uno stewart) a rincuorarmi x l'intera tratta. Ma forse, non lo so. So solo che mancano quattro giorni e da stamattina ho un macigno al centro dello stomaco, non ho voglia di far nulla, e domani so già che sarà peggio. Penso non ci sia una risposta razionale alle mie domande, o forse io una domanda non ce l'ho. Ho solo una infinita paura di morire in un incidente aereo. Ho provato anche con il trainig autogeno una volta. Mi tranquillizzavo per qualche minuto x poi riprendere a tormentarmi. Sono convinto che sarei in grado di tranqullizzare chiunque avesse le mie stesse paure, chiunque tranne me.
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Questo volo è effettuato per lavoro?
Ciao!
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«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
No, è un visggio di piacere, un incentive avuto in premio al raggiungimento del target sul fatturato.
Ma lavoro o piacere penso cambi poco.
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Mah...una cosa è certa....sei COMUNQUE UN GRANDE....perche' io con tutta quella paura non sarei riuscito a fare i tuoi stessi viaggi....paggine ha scritto:Mi tranquillizzavo per qualche minuto x poi riprendere a tormentarmi. Sono convinto che sarei in grado di tranqullizzare chiunque avesse le mie stesse paure, chiunque tranne me.

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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Questa è una convinzione dettata dalla normalità. Pensa alle rassicurazioni che ogni giorno (anche nei casi più gravi) un medico (anche per coadiuvazione psicologica) deve dare ai suoi pazienti o ai familiari. Credimi, per quanto possa saperne, se quel medico diventasse paziente non riuscirebbe a tranquillizzarsi difronte ad un collega che lo rincuora. Tutto nella norma.Hai ,e vivi, una sorta di rassegnazione all'idea. E' un'idea sbagliata e te ne rendi conto ma se ti allontani dall'idea stessa perdi sicurezza; non è così? La conoscenza ossessiva (in questo caso dell'aereo)non giova se non supportata dalla convinzione che tutto quello che si acquisisce in conoscenza è amato. Molti aviofobici amano ed odiano il mezzo aereo.E' un'attrazione repulsiva-compulsiva ( potrebbe apparire un bisticcio ,una contraddizione in termini ma non lo è) che disegna una struttura, un'idea così lontana del mezzo ( pur avendone un'apparente buona conoscenza) da renderlo, in idea, come una meta irraggiungibile. Irraggiungibile nella sua natura più recondita. Si tende ad umanizzare l'oggetto della paura fino a renderlo un "nemico" insidioso ma che all'occasione potrebbe diventare un buon alleato. Conoscerne i pregi è tattica atta ad affrontarlo, scoprirne i "difetti" è prevenzione per evitarne il confronto. Ora, tenendo come ampissima metafora l'umanizzazione dell'aereo ( un "nemico" in carne ed ossa), prova a renderlo una parte di te che vorresti andasse a sostituire una tua "parte difettosa". Nel "nemico" (facci caso, succede anche nella quotidianità) accetta quella parte che ti attrae e che nel non poterla assumere ti indispettisce rendendolo irraggiungibile, fino ad odiarlo. La schiettezza, la fiducia, il senso dell'amicizia, la fedeltà, l'amor proprio, l'orgoglio, la dignità e così via. Non è un mezzo di morte ma è un mezzo che nell'evitamento è di una vulnerabilità quasi disarmante. Il tuo status di uomo, quindi di essere intelligente e dotato di libero arbitrio, lo pone ai tuoi voleri, lo snatura come meglio tu credi. Evitarlo, adducendo ad esso colpe che non ha (ne sei consapevole) sottopone te ad un abbassamento dell'autostima e mette automaticamente l'oggetto che ti "repelle" in una condizione di non difesa ( disumanizziamolo: non può parlare) che sta ai dictat che gli trasmette la tua disistima.E' naturale che tutto questo rientri nel vasto campo della fiducia e delle regole che ora condizionano la tua in modo anomalo fino a farti soffrire.Non sei un soggetto da studio psichiatrico, ce ne passa, abbi fede.Sei una persona che ha molte sicurezze ma non riesce a far volare (per ora ) con tranquillità l'unica sicurezza della quale, nel frangente, avrebbe bisogno. Non è una sfida nè con te nè con il mezzo. E' uno status in cui molte persone vivono e dal quale i più riescono a staccarsi con raziocinio destrutturando una prevenzione "malata" che non ha ragion d'essere. Lo sai, lo senti vero che l'aereo c'entra ben poco?paggine ha scritto:Sono convinto che sarei in grado di tranquillizzare chiunque avesse le mie stesse paure, chiunque tranne me.


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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Si, son convinto che l'aereo in se c'entri ben poco. Di certo non vivo con la paura che camminando a piedi per strada piovano aerei sulla mia testa. E' la paura di non evere il controllo e di non avere i piedi per terra. In altre occasioni sono uno spericolato: kitesurf, windsurf tra le onde, gokart. Tutti sport dove potrei lasciarci la pelle sempre, e ti posso garantire che ci sono andato vicino un bel pò di volte. Ma sono sempre risalito su semza tanti timori. Mi da sicurezza e tranquillità il fatto di poter dire SE HO PAURA MI FERMO E SCENDO. Sull'aereo no, scendi e ti fermi quando finisce la giostra, e non hai alcun potere.
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Ecco qui. Il potere.paggine ha scritto:non hai alcun potere.
Tu sapresti ora quantificarmi (anche con una scala, un metro tuo inventato sul momento) quante probabilità hai tu di controllare personalmente ( in potenza) e gestirlo il pericolo di uno degli sport che pratichi e quanto ( sempre in potenza) ne ha un pilota trasportandoti fra le nuvole?


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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Ma sicuramente i miei sport hanno una pericolosità maggiore di un volo aereo. Sono sicuramente meno controllabili, sicuramente in caso di pericolo estremo io non ho alcun controllo sia sulla terra ferma che in mare, ma almeno ci proverei, sempre che io non vade in panico! La mia paura che che l'aereo tradisca il pilota nonostante lui abbia quella stupenda plancia comandi davanti a se! E se in una situazione di pericolo prende il panico anche a lui?
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Perchè dovrebbe prendere il panico?paggine ha scritto: E se in una situazione di pericolo prende il panico anche a lui?
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Perchè è un uomo ed in una situazione di pericolo può perdere il controllo, la calma. Potrebbe essere stanco. In una situazione di pericolo potrebbe premere un comando anzicchè un'altro! No?
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Si è in due...su "comandi" importanti c'e' bisogno della conferma dell'altro...i tasti sono "protetti"...guardiolati...quindi non e' una cosa che capita accidentalmente. Cosa intendi comunque tu per situazione di pericolo?paggine ha scritto:Perchè è un uomo ed in una situazione di pericolo può perdere il controllo, la calma. Potrebbe essere stanco. In una situazione di pericolo potrebbe premere un comando anzicchè un'altro! No?
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Per pericolo intendo un'avaria improvvisa per la quale occorrono sangue freddo e calma. So che il pericolo in volo è un avvenimento rarissimo, però mi saltano alla mente tutte le stragi aeree degli ultimi anni:
penso a quell'aereo che precipitò perchè si ruppe l'impianto di condizionamento e morirono tutti assiderati prima di riuscire a rientrare in quota di sicurezza; o a quell'altro della TWA che in volo si spezzò in due tronconi a causa di un tubicino del carburante troppo vicino a non ricordo cosa! I pochi superstiti furoro divorati dagli squali. E potrei elencartene degli altri. Beh, è in situazioni come queste che mi domando cosa possa riuscire a fare un pilota, e perchè i quei voli il pilota non ci è riuscito.
penso a quell'aereo che precipitò perchè si ruppe l'impianto di condizionamento e morirono tutti assiderati prima di riuscire a rientrare in quota di sicurezza; o a quell'altro della TWA che in volo si spezzò in due tronconi a causa di un tubicino del carburante troppo vicino a non ricordo cosa! I pochi superstiti furoro divorati dagli squali. E potrei elencartene degli altri. Beh, è in situazioni come queste che mi domando cosa possa riuscire a fare un pilota, e perchè i quei voli il pilota non ci è riuscito.
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Perchè tra tutto lo scibile che lo stesso scibile ci mostra: se sei credente è un'operazione ( a sua discrezione) che solo Dio può attuare, se non lo sei allora, scusa ma mi devi dimostrare perchè (visto che sei documentato) l'aereo è il mezzo più affidabile e sicuro e perchè i piloti in milioni di voli all'anno debbano giustificare meno di un tramviere gli inconvenienti "gravi" in cui incorrono nel loro mestiere.Prendila naturalmente come un'amichevole provocazione.paggine ha scritto:Beh, è in situazioni come queste che mi domando cosa possa riuscire a fare un pilota, e perchè i quei voli il pilota non ci è riuscito.



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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Ecco...in un certo senso volevo arrivare proprio qua. Tu intendi per pericolo un'avaria improvvisa per la quale occorrono sangue freddo e calma. Tutte le avarie arrivano improvvise...ci fosse stata prima del volo, magari , non sarebbe neanche partito oppure il tutto sarebbe stato sistemato da un tecnico a terra ma...il punto è che rientra nel "lavoro" del pilota, una volta in volo, risolvere le avarie e non è che queste abbiano una corrispondenza biunivoca con il pericolo...si sistemano e basta. Che poi il sistema pilota+aereo non sia "perfetto"....si sa...pero' le statistiche che tu porti non fanno altro che sottolineare che la direzione sia giusta no?paggine ha scritto:Per pericolo intendo un'avaria improvvisa per la quale occorrono sangue freddo e calma. So che il pericolo in volo è un avvenimento rarissimo, però mi saltano alla mente tutte le stragi aeree degli ultimi anni:


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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Quoto!! sono le stesse domande che mi pongo io! vorrei anche aggiungere l'areo di non so quale sicura compagnia spagnola che precipitò a madrid in fase di decollo...niente turbolenze (la mia paura), non so, cosa accadde in quei casi?paggine ha scritto:Per pericolo intendo un'avaria improvvisa per la quale occorrono sangue freddo e calma. So che il pericolo in volo è un avvenimento rarissimo, però mi saltano alla mente tutte le stragi aeree degli ultimi anni:
penso a quell'aereo che precipitò perchè si ruppe l'impianto di condizionamento e morirono tutti assiderati prima di riuscire a rientrare in quota di sicurezza; o a quell'altro della TWA che in volo si spezzò in due tronconi a causa di un tubicino del carburante troppo vicino a non ricordo cosa! I pochi superstiti furoro divorati dagli squali. E potrei elencartene degli altri. Beh, è in situazioni come queste che mi domando cosa possa riuscire a fare un pilota, e perchè i quei voli il pilota non ci è riuscito.
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Scusa Ana,Ana2009 ha scritto:Quoto!! sono le stesse domande che mi pongo io! vorrei anche aggiungere l'areo di non so quale sicura compagnia spagnola che precipitò a madrid in fase di decollo...niente turbolenze (la mia paura), non so, cosa accadde in quei casi?paggine ha scritto:Per pericolo intendo un'avaria improvvisa per la quale occorrono sangue freddo e calma. So che il pericolo in volo è un avvenimento rarissimo, però mi saltano alla mente tutte le stragi aeree degli ultimi anni:
penso a quell'aereo che precipitò perchè si ruppe l'impianto di condizionamento e morirono tutti assiderati prima di riuscire a rientrare in quota di sicurezza; o a quell'altro della TWA che in volo si spezzò in due tronconi a causa di un tubicino del carburante troppo vicino a non ricordo cosa! I pochi superstiti furoro divorati dagli squali. E potrei elencartene degli altri. Beh, è in situazioni come queste che mi domando cosa possa riuscire a fare un pilota, e perchè i quei voli il pilota non ci è riuscito.
trovo naturale che solidarizzando non ci si senta "soli" (infatti ognuno di voi ,in forme diverse, ha gli stessi timori)ma credo che tu (come ognuno di voi) abbia realizzato leggendo i mille e mille post inerenti la paura di volare nel forum come le domande siano sempre le stesse e le risposte ( per fortuna o per limitatezza) altrettanto.Ora, per favore, disgiungetevi dall'ossessione infeconda in relazione alla sicurezza dell'aereo. E' un dato di fatto che nè voi ne io nè nessun altro possiamo confutare, neppure con l'impegno più stoico di controtendenza : l'aereo è assolutamente e statisticamente il mezzo più sicuro. Con più sicuro nessuno intende dire il mezzo più infallibile e perfetto; quello NON ESISTE! Il problema della paura di volare, come di tutte le altre fobie è un problema interno e non esterno.E' inutile andare a cercare, ripeto ossessivamente, documentazioni o memorie di incidenti che naturalmente, ripeto naturalmente anche in questo caso, ti segnalano che stai vivendo in un mondo imperfetto ( grazie al cielo)e lo è grazie alla nostra stessa imperfezione.Partiamo dal fatto che siamo esseri MORTALI, l'immortalità è un'illusione che ci tiene in vita nei pensieri ma ci deprime quando la veglia della quotidianità ci segnala l'esatto contrario.Bisogna dare alla nostra esistenza ( non è una regola pedissequa) il colpo di reni che nell'imperfezione possa almeno farci vivere una vita serena. Detto questo e se accettato, cerchiamo di capire ( andando oltre) cosa veramente allontana dal volo.Se un pilota, come altri tecnici, continuano ( lo fanno con piacere) a dirvi/ci che la sicurezza ( sicurezza umana e non divina) è totale, togliamo l'attenzione dal mezzo e concentriamola sull'altro che internamente incatena.Una volta compreso che una sequoia può vivere mille anni ma che è comunque destinata a morire, cosa facciamo,mettiamo radici nel terreno sperando con l'immobilità di vivere per mille anni?



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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Eccomi. Altra notte agitata. Dormo e mi risveglio di soprassalto ogni 2-3 ore. Ormai è fatta, si parte. Ci sono giorni in cui penso positivo, come oggi, e altri nei quali tutto sembra nero, ed il nero sembra avere anche una sua logica. Devo solo riuscire a pensare positivo giovedi, ma già sò che non sarà così. L'ansia, i tremori, la tachicardia, la sudorazione alle mani la faranno da padrona.
Sono andato a rivedere i miei vecchi post del 2007 trovati nel mio pannello di controllo. Le mie paure sono sempre le stesse, la mia convinzione che sia la mia ora, pure!!!!! Penso sia il caso di fare quel corso sulla paura di volare. Non adesso però, troppo tardi !!!!!!!!!!!
Al rientro (SE RIENTRO!) vi posto di nuovo x comunicarvi com'è andata.
Speriamo bene.
Sono andato a rivedere i miei vecchi post del 2007 trovati nel mio pannello di controllo. Le mie paure sono sempre le stesse, la mia convinzione che sia la mia ora, pure!!!!! Penso sia il caso di fare quel corso sulla paura di volare. Non adesso però, troppo tardi !!!!!!!!!!!
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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
E' più facile che ci ""uccida"" tu con le tue ( comprensibilissime ) ansie che mille anni di aerei presi ogni giorno....FIDATI!!!!!!paggine ha scritto: Al rientro (SE RIENTRO!) vi posto di nuovo x comunicarvi com'è andata.
Speriamo bene.







Intanto, leggiti anche questo.

Ma l'aeroplano resta il mezzo più sicuro
di Antonio Dini
Un incidente con almeno una vittima ogni due milioni di voli. Quattro vittime per milione di ore di volo, mentre il 24% dei passeggeri sopravvive in media agli incidenti aerei.
Le drammatiche notizie dell'ultimo incidente di Yemenia Airlines, che segue praticamente di un mese lo schianto nella tempesta del volo 447 di Air France, fanno pensare a un'impennata anomala degli incidenti aerei e al rischio sempre più concreto per chi deve volare. Non è vero. Invece, la media rimane quella degli ultimi cinque anni, cioè la più bassa di sempre, e comunque non superiore agli ultimi decenni. L'aeroplano resta infatti il mezzo di gran lunga più sicuro con il quale spostarsi. O addirittura stare fermi: è più probabile avere un incidente domestico grave o mortale in casa che non perdere la vita in volo su un aereo di linea.
Eppure, l'aeroplano è da sempre il mezzo di trasporto che evoca le peggiori ansie e paure. Alitalia ha da due decenni avviato ad esempio corsi per vincere la paura del volo, mentre a bordo di un qualsiasi velivolo i volti tesi di molti passeggeri magari alla loro prima esperienza di volo raccontano durante ogni decollo, atterraggio o turbolenza quanto sia ancora diffusa l'ansia nei confronti dello strumento che permette all'uomo di librarsi in aria. Gli psicoterapeuti reputano la paura del volo come uno degli elementi ansiogeni più forti nella vita di un soggetto.
Eppure, non solo il volo aereo di linea è l'attività forse più regolamentata e protetta fra quelle in cui può capitare di essere coinvolti, ma è anche la più sicura. Nonostante i rischi di eventi naturali imprevedibili (praticamente inesistenti), di cedimenti meccanici, di errori umani o anche di terrorismo, il volo infatti rimane sostanzialmente sicuro.
Nella statistica della pericolosità dei viaggi, in cui viene utilizzato il parametro delle "morti per miliardo di chilometri percorsi", secondo Detr Research a detenere la corona del mezzo di trasporto più pericoloso è la motocicletta con 108,9 decessi, seguita dai pedoni (cioè chi si sposta a piedi) con 54,2 morti, poi la bicicletta (44,6), l'auto (3,1), il trasporto su acqua (2,6), su camion (1,2), su treno (0,6), su autobus urbano (0,4) e infine con l'aereo (0,05).
Tra le cause di morte, inoltre, gli spostamenti non sono né per singola voce e neanche aggregati una causa elevata di mortalità. Piuttosto, tumori, infarti e ischemie sono le tre principali cause di morte, generalmente ricollegabili a stili di vita (alimentazione, fumo, esercizio fisico) più che non al bisogno di spostarsi.
Il record di sicurezza assoluta, cioè la mancanza di qualsiasi incidente mortale, è per ben 99 compagnie aree nel mondo attualmente in esercizio. Un record del quale ovviamente nessuna si farà mai carico pubblicamente, sia per ovvi motivi di scaramanzia che per un tacito accordo nel settore del trasporto aeronautico civile che vuole che nessuna compagnia aerea pubblicizzi mai le proprie statistiche di sicurezza.
Nel 2008 il numero complessivo di morti per incidenti aerei è stato di 876 vittime in 147 differenti incidenti. Il peggior anno per l'aviazione civile è stato il 1972 con 3.214 vittime e il più sicuro è stato il 2007, con 766 vittime. La metà degli incidenti aerei è stata causata da un errore determinante dei piloti, sia esso basato su un errore meccanico che su un giudizio erroneo per esempio in una situazione critica.
Soprattutto, come sosteneva anche Alexander Graham Bell, ci sono due punti relativamente critici di un volo: il suo inizio e il suo termine. La maggior parte degli incidenti avviene infatti durante la fase di decollo e di salita, (30%) oppure di discesa e atterraggio (61%). Il restante 9% è durante il volo in quota e i cambi di rotta (Fonte: Statistical Summary of Commercial Jet Airplane Accidents, Boeing). Ma è da notare che queste ultime fasi ricoprono circa il 60% del volo di un aereo, quindi la relativa sicurezza è ulteriormente rafforzata dal fatto che è protratta più a lungo rispetto al rapporto tra livello di rischio e tempo complessivo di volo.
Infine, la statistica analizza quante sono le possibilità per un passeggero di un volo di linea, a prescindere dalla sua durata, di incappare in un incidente aereo con almeno un morto (che non sia il passeggero stesso): 1 ogni 8,47 milioni di voli, cioè quanti ne bastano per novemila vite da pilota. Invece, il rischio di essere la vittima dell'incidente è di 1 su 13,57 milioni di voli.
Volare è ancora, nonostante tutto, il mezzo di trasporto più sicuro che l'uomo possa utilizzare.
file:///C:/Documents and Settings/user/Desktop/SOLE 24 ORE-aereo-probabilita.htm


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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
Questo è stato l'intervento più bello che tu potessi fare. Giuro che me lo stampo e lo porto in aereo con me. Ogni volta che mi viene la strizza, gli do un'occhiata e sicuramente mi sentirò meglio. Mi ha fatto lo stesso effetto del VICS, quando hai il naso chiuso; mi si è sciolto un pò il peso allo stomaco. Grazie. Vi aggiorno il 5 marzo quando rientro.





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Re: Sempre lo stesso: ho paura. Tanta. Parto giovedi
paggine ha scritto:Questo è stato l'intervento più bello che tu potessi fare. Giuro che me lo stampo e lo porto in aereo con me. Ogni volta che mi viene la strizza, gli do un'occhiata e sicuramente mi sentirò meglio. Mi ha fatto lo stesso effetto del VICS, quando hai il naso chiuso; mi si è sciolto un pò il peso allo stomaco. Grazie. Vi aggiorno il 5 marzo quando rientro.![]()
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