ciao
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ciao
ciao a tutti. sono federico. mi scuso anticipatamente se vi tedierò con l'ennesima storia sulla paura di volare. E' da poco + di un anno che vi leggo, subito dopo l'avvenimento che mi ha cambiato l'approccio al volo.
Volo dal 1996 e per lavoro e vacanza ho preso decine di voli, fino allo scorso anno appunto.
Volo treviso parigi con ryan. Aggiungo che sono un appassionato meteo , quindi conosco abbastanza bene le differenze tra passare sopra alle alpi e sopra a una pianura.
A un certo punto sopra alle alpi, iniziano turbolenze. La prima volta che mi capitava in quel modo. Le turbolenze erano davvero forti e non tanto per il movimento violento, quando per la durata (ca 20 minuti) ho visto la morte in faccia.
Il tutto è stato aggravato dalla mia ragazza a fianco e da una ragazza di fronte a me. Mi spiego: la mia ragazza pregava a occhi chiusi tenendosi ai braccioli, l'altra ragazza di fronte terrorizzata mi chiedeva continuamente se fosse normale. Io fino a quel punto non mi ero mai messo alla prova in tutta la mia vita sul mio reale coraggio di fronte a situazioni "drammatiche". Ho scoperto in quel momento soprattutto con la mia ragazza di avere una grande capacità di autocontrollo. Le tenevo la mano, la tranquillizzavo a parole, spiegandole appunto che tutto era dovuto a masse d'aria al di sopra delle alpi ecc ecc, ma in cuor mio stavo morendo dal terrore.
Ecco, facendovela breve, da quel giorno al minimo scossone comincio a sudare..insomma le solite cose di tutti qui dentro. Ho preso altri e diversi voli dopo quel giorno,ma davvero vorrei evitarli con tutto il cuore. Un'altra cosa che vorrei chiedere ai più esperti è la depressurizzazione...quando capita, rischi ecc e di spiegarmi meglio delle turbolenze. inoltre mi consigliate qualche farmaco?io preferisco evitarli ma se davvero mi servissero andrei dal dottore a farmeli prescrivere. inoltre è vero che i voli low cost prediligono rotte all'interno di turbolenze e perturbazioni invece di passarci lontano come le compagnie di bandiera per risparmiare carburante?
grazie infinite
federico
Volo dal 1996 e per lavoro e vacanza ho preso decine di voli, fino allo scorso anno appunto.
Volo treviso parigi con ryan. Aggiungo che sono un appassionato meteo , quindi conosco abbastanza bene le differenze tra passare sopra alle alpi e sopra a una pianura.
A un certo punto sopra alle alpi, iniziano turbolenze. La prima volta che mi capitava in quel modo. Le turbolenze erano davvero forti e non tanto per il movimento violento, quando per la durata (ca 20 minuti) ho visto la morte in faccia.
Il tutto è stato aggravato dalla mia ragazza a fianco e da una ragazza di fronte a me. Mi spiego: la mia ragazza pregava a occhi chiusi tenendosi ai braccioli, l'altra ragazza di fronte terrorizzata mi chiedeva continuamente se fosse normale. Io fino a quel punto non mi ero mai messo alla prova in tutta la mia vita sul mio reale coraggio di fronte a situazioni "drammatiche". Ho scoperto in quel momento soprattutto con la mia ragazza di avere una grande capacità di autocontrollo. Le tenevo la mano, la tranquillizzavo a parole, spiegandole appunto che tutto era dovuto a masse d'aria al di sopra delle alpi ecc ecc, ma in cuor mio stavo morendo dal terrore.
Ecco, facendovela breve, da quel giorno al minimo scossone comincio a sudare..insomma le solite cose di tutti qui dentro. Ho preso altri e diversi voli dopo quel giorno,ma davvero vorrei evitarli con tutto il cuore. Un'altra cosa che vorrei chiedere ai più esperti è la depressurizzazione...quando capita, rischi ecc e di spiegarmi meglio delle turbolenze. inoltre mi consigliate qualche farmaco?io preferisco evitarli ma se davvero mi servissero andrei dal dottore a farmeli prescrivere. inoltre è vero che i voli low cost prediligono rotte all'interno di turbolenze e perturbazioni invece di passarci lontano come le compagnie di bandiera per risparmiare carburante?
grazie infinite
federico
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Re: ciao
Ciao! Ti rispondo da profano che sarebbe morto di paura e aspetto che qualche guru aggiunga qualcosa di più: in realtà non eri assolutamente in una situazione "drammatica". La percepivi tale ma l'aereo sul quale viaggiavi poteva sopportare situazioni molto più critiche di quella che hai vissuto, prova ne è il fatto che sei atterrato sano e salvo.fedefico15 ha scritto:Io fino a quel punto non mi ero mai messo alla prova in tutta la mia vita sul mio reale coraggio di fronte a situazioni "drammatiche".
Detto questo in cuor mio mi auguro di ricordarmene sempre in quei momenti, perchè lo ripeto: io sarei MORTO.

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Re: ciao
me ne rendo perfettamente conto,anche perchè la mia ragazza aveva già questo problema da prima. Sembra che io abbia assorbito tutto da quel giorno .Io invece prima di questa esperienza vivevo il volo come un piacere. Infatti gli ultimi voli fatti quest'anno sono combattuto dal piacere di volare e dal terrore. Ora non riesco nemmeno a chiudere occhio per la tensione.Hartmann ha scritto:La percepivi drammatica anche perchè condizionato da chi ti stava vicino.
aggiungo che la cosa che più mi ha dato fastidio è stato il comportamento del personale, NESSUNO nè prima nè dopo si è degnato di tranquillizzare i passeggeri, descrivendo magari il perchè o preparandoci a scossoni...vergognoso!
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Re: ciao
Non voglio difendere una categoria a cui non appartengo ma... Se non l'hanno fatto ( in realtà non è così comune ormai volando) è perchè quello che tu e qualcun altro ha percepito come situazione di pericolosità, di pericoloso in realtà nulla aveva. Il personale di bordo su 180 passeggeri, non può occuparsi, anche solo del 10% di essi, se non manifesta in modo chiaro paura o disagio.fedefico15 ha scritto:NESSUNO nè prima nè dopo si è degnato di tranquillizzare i passeggeri,


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Re: ciao
Non credere che le compagnie di bandiera non cerchino di risparmiare carburante! Anche loro devono far quadrare i conti a fine anno, quindi non è che se ne vadano in giro bruciando carburante a iosa perché tanto sono major!fedefico15 ha scritto:inoltre è vero che i voli low cost prediligono rotte all'interno di turbolenze e perturbazioni invece di passarci lontano come le compagnie di bandiera per risparmiare carburante?
Poi fai questo pensiero. Risparmio qualche chilo di carburante. Che magari mi costa qualche centinaio di euro. Di contro metto in pericolo (magari non cade, ma si rovina) un aereo, rischio di averlo fuori linea, di fare ritardo o di annullare dei voli. I costi sono enormi, per risparmiare qualche centinaio di euro.
Se ti infili in una turbolenza è perché la turbolenza non mette in pericolo (neanche sotto forma di eccessiva fatica della struttura) l'aeromobile, i suoi piloti e i passeggeri.
Ciao
Andrea
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Il decollo è facoltativo, l'atterraggio, obbligatorio
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- Peretola
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Re: ciao
Sugli aerei Ryan di solito l'avvertimento di probabili turbolenze avviene con un messaggio all'altoparlante da parte del pilota o degli A/V. A me è capitato varie volte e ho sempre notato questa procedura. Solo una volta volta ( turbolenze particolarmente forti) ci fu un rapido passaggio di un assistente a controllare che le cinture fossero allacciate.
Evidentemente negli altri casi la situazione viene ritenuta relativamente "normale". La percezione che un passeggero ha di questo fenomeno è sicuramente diversa dalla sua reale entità come ti hanno già accennato poco sopra...il fatto di avere accanto una persona che pregava e davanti un'altra che cercava rassicurazione ti ha fatto cadere nell'angoscia. Sei stato molto bravo a gestire tutto con tranquillità e fermezza, ma da quel momento l'idea stessa che si possa ripresentare una situazione simile ti riporta alla mente quella paura...Facendo un esempio un po' stupido, potresti pensare alla musica di sottofondo nella scena della doccia di "Psycho": ogni volta che la risentiamo ci viene l'angoscia. A te probabilmente l'angoscia ritorna perchè hai associato l'aereo a quello che ti è successo.
Le turbolenze di per se non sono qualcosa di così pericoloso: l'importante è stare seduti con le cinture allacciate. L'aereo è costruito apposta per sopportarle e i piloti addestrati ad affrontarle.
Attendendo l'intervento di qualcuno più esperto di me, ti dico della depressurizzazione: come immagino tu sappia all'interno della carlinga di un aereo la pressione è mantenuta (mediante un sistema di compressione) equivalente a quella presente ad una quota di circa 1000 metri SLM. La depressurizzazione può avvenire in maniera più o meno rapida (si parla di "decompressione esplosiva" nel caso in cui essa avvvenga in maniera repentina). La perdita di pressione interna fa sì che ci si trovi a dover fare i conti con la pressione presente all'altitudine di volo degli aerei dove l'ossigeno è poco (e qui intervengono le mascherine che scendono dai loro alloggiamenti) e la temperatura è molto bassa. I piloti a quel punto scendono di quota per permettere la normale respirazione e rendere più sopportabile il freddo. Scusatemi tutti se i termini che ho usato sono molto imprecisi....
Se hai altre domande siamo qua
Evidentemente negli altri casi la situazione viene ritenuta relativamente "normale". La percezione che un passeggero ha di questo fenomeno è sicuramente diversa dalla sua reale entità come ti hanno già accennato poco sopra...il fatto di avere accanto una persona che pregava e davanti un'altra che cercava rassicurazione ti ha fatto cadere nell'angoscia. Sei stato molto bravo a gestire tutto con tranquillità e fermezza, ma da quel momento l'idea stessa che si possa ripresentare una situazione simile ti riporta alla mente quella paura...Facendo un esempio un po' stupido, potresti pensare alla musica di sottofondo nella scena della doccia di "Psycho": ogni volta che la risentiamo ci viene l'angoscia. A te probabilmente l'angoscia ritorna perchè hai associato l'aereo a quello che ti è successo.
Le turbolenze di per se non sono qualcosa di così pericoloso: l'importante è stare seduti con le cinture allacciate. L'aereo è costruito apposta per sopportarle e i piloti addestrati ad affrontarle.

Attendendo l'intervento di qualcuno più esperto di me, ti dico della depressurizzazione: come immagino tu sappia all'interno della carlinga di un aereo la pressione è mantenuta (mediante un sistema di compressione) equivalente a quella presente ad una quota di circa 1000 metri SLM. La depressurizzazione può avvenire in maniera più o meno rapida (si parla di "decompressione esplosiva" nel caso in cui essa avvvenga in maniera repentina). La perdita di pressione interna fa sì che ci si trovi a dover fare i conti con la pressione presente all'altitudine di volo degli aerei dove l'ossigeno è poco (e qui intervengono le mascherine che scendono dai loro alloggiamenti) e la temperatura è molto bassa. I piloti a quel punto scendono di quota per permettere la normale respirazione e rendere più sopportabile il freddo. Scusatemi tutti se i termini che ho usato sono molto imprecisi....

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"...One equal temper of heroic hearts - Made weak by time and fate, but strong in will - to strive, to seek, to find and not to yield"- Lord Alfred Tennyson
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Re: ciao
Non sono un esperto (e gli aerei che piloterò non sono pressurizzati) però credo che sia una cosa molto molto rara. Capita in caso di rotture gravi dell'aeromobile, in pratica si rompe una parte della fusoliera e l'aria che viene immessa per mantenere la pressione interna dell'aeromobile sfugge (viene mantenuta la pressione che c'è in montagna tra i 1800 e i 2500 metri). AUTOMATICAMENTE cascano le mascherine e l'unica cosa che devi fare è indossarla e DOPO farla indossare a chi ti sta vicino (che magari dormiva o è un bambino).fedefico15 ha scritto: Un'altra cosa che vorrei chiedere ai più esperti è la depressurizzazione...quando capita, rischi ecc
A quel punto (a giudizio del pilota, ma è una cosa che capita quasi sempre) il pilota fa in modo di scendere il più velocemente possibile (in base alle condizioni dell'aereo) a una quota dove temperatura e aria siano più adatte alla vita umana, per poi atterrare nell'aeroporto più vicino.
Sono cose che in ogni caso capitano molto poco spesso. Anzi, quasi mai....
ciao
Andrea
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Pilotastro della domenica
Il decollo è facoltativo, l'atterraggio, obbligatorio
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- SaturnV
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Re: ciao
Io quoto Hartmann e araial e per la pressurizzazione faccio notare che la cabina sta attorno ai 2500 metri, non 1000, e che la depressurizzazione non e' sempre dovuta ad una rottura "grave", se hai la guarnizione di un portellone che non chiude bene la pressione cala senza nessuna distruzine catastrofica.
Metti la maschera e intanto il pilota porta giu' l'aereo relativamente a quello che il terreno sottostante concede.
Comunque stai sereno per le turbolenze, finche' non sbatti con la testa sul soffitto vai ancora bene. Te lo dice uno che l'ha sbattuta piu' volte in aerei piccoli perche' non stringe abbastanza la cintura.
Ciao.
Metti la maschera e intanto il pilota porta giu' l'aereo relativamente a quello che il terreno sottostante concede.
Comunque stai sereno per le turbolenze, finche' non sbatti con la testa sul soffitto vai ancora bene. Te lo dice uno che l'ha sbattuta piu' volte in aerei piccoli perche' non stringe abbastanza la cintura.
Ciao.
Piloti gente strana:
Pagano quando vogliono volare e se li paghi non vogliono piu' volare...
JAA FAA FI FII MEI GrAn FiGl d PutT Gran FARab LaDr MaScalz d Gran CroC Duca VisConte... e pure Arch-Ing... Per chi capisce.
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