La situazione che descrivi (preparazione dopo l'attestato, visita medica, ecc.) è abbastanza preoccupante. Mi verrebbe da chiederti dove e con chi tu abbia fatto il corso...
Io sono prossimo all'attestato VDS, ma devo dire per ora mi è sembrato tutto piuttosto serio e sono soddisfatto.
Dalle lezioni di teoria, molto attente a valutare quanto imparato la volta precedente e a ripetere i concetti fino alla nausea (c'è gente come me che ne sapeva già abbastanza, ma altri del tutto a digiuno), molto attenta alla meteorologia (il nostro istruttore la infila ovunque, e credo che per il VDS sia vitale) e al fattore umano (il momento "storie di vita vissuta"), passando poi naturalmente ai voli, dove allo stesso modo c'è un'attenta valutazione della progressione.
La struttura che frequento io evidentemente è fortunata in questo senso. E' gestita da un "pioniere" del VDS (cosa che di per sé non garantisce, ma in questo caso non è così) ed è decisamente attenta sia alla sicurezza che alla preparazione che alla "sorveglianza" dei soci e dei proprietari di velivolo (manutenzione, attività di volo, ecc.). E' quindi un posto dove mi sento tranquillo. Ma evidentemente non è così dappertutto, e questo è gravissimo. Il problema del VDS è proprio, secondo me, una "libertà" che invece che essere motore trainante per lo sviluppo si rivela spesso il nodo cruciale. Il fatto che il pilota sia l'unico responsabile del velivolo e del volo è spesso negativo, così come la mancanza di ore di volo minime. C'è gente che vola due ore all'anno e su mezzo proprio. Un Tucano che stia fermo per un anno andrebbe praticamente ricontrollato da cima a fondo ogni volta. Spesso questo non accade (beh, dove volo io ci sono un paio di situazioni simili e non li si lascia andare in volo prima che ciò avvenga. Ma altrove?). Un giorno, mentre facevo lezione, si è infilato in circuito un P.92 sconosciuto, che ha iniziato a farsi gli affari suoi... Fino a culminare in un decollo "improvviso" mentre io ero in finale (e non poteva non averci visto: avevamo strobo e faro di atterraggio accesi). A terra in quel momento non c'era nessuno a prendergli le marche e accortosi della "furbata" è fuggito subito... Cose del genere sono gravissime.
Ma appunto, la bellezza del VDS è la libertà, ma questa, come in ogni sua istanza, prevede responsabilità e giudizio. Forse prendere l'attestato è allora troppo semplice, troppo alla portata di chiunque?
Poi, i mezzi. Se il VDS si avvia a diventare la nuova AG, allora deve farlo con responsabilità. Se i VDS non sono certificati, allora evitiamo di metterci sopra cose che, senza certificazione, diventano pericolose. Carrelli retraibili, eliche a passo variabile, strumenti che altro non fanno che sovraccaricare il pilota. Conosco un paio di proprietari di mezzi RG che non lo ricomprerebbero... Carrelli anteriori che non sono scesi, gambe principali cedute in decollo...
Io volo su un ULM avanzato, decisamente avanzato come prestazioni, ma che è in versione ancora "basica": flap manuali, passo fisso, strumentazione che ti costringe a imparare a sentire gli assetti. Mi sento allora tranquillo e soprattutto sento che sto imparando a "volare sul serio", anche se a 210 Kmh e con un'ala bassa. Mi è capitato di provare, con il mio istruttore, un modello analogo ma superaccessoriato. Tanto per cominciare, il motorino dei flap elettrici non riusciva a scendere oltre i 10°. Chissà che motorino era... :-/ E il comando del passo variabile... Un "knob" che fa sembrare quelli del mio fornello del gas qualcosa di certificato... Se ti rimane in mano mentre sei al passo massimo, che combini? Mah.
Detto questo, non vorrei che il thread sminuisse il VDS. Ripeto: frequento una struttura dove la sicurezza è sempre sottolineata, e dove chi vola viene in qualche modo controllato. Se si fa un stupidata, ed è successo, si può anche prendere il proprio attrezzo e cercarsi un'altro campo volo. Senza tanti complimenti.
Ma pur frequentando da poco l'ambiente, ne sentiamo tante e se ne raccontano tante. Spesso il VDS diventa un'appendice a un bel pranzo domenicale in trattoria... Ma il volo è una cosa seria, sempre, e non il sostituire un amaro con un volo. Questo è quanto mi viene insegnato, e in base a questo consiglierei a chiunque di intraprendere questa attività.
Ma non prima di essersi assicurati della serietà della struttura, dell'associazione, degli istruttori. Basta frequentare un po' il posto, magari nel weekend quando c'è più traffico e più casino, per capire che aria tira. La faciloneria è abbastanza palpabile
Il VDS diventerà sicuramente la nuova AG, ma prima, secondo me, deve passare attraverso una nuova legislazione che, in qualche modo, limiti gli eccessi di confidenza che il "poter fare quel che vuoi" porta da sempre nel cervello umano.
E soprattutto, toglieteci 'ste altezze massime ridicole!!!
My2p,
ClaF
P.S.: io ho fatto la visita medica presso una struttura privata, ed è stata abbastanza completa. Certo, non una visita per piloti militari, ma almeno un paio di ECG, pressione, vista, equilibrio e capacità polmonari me li hanno fatti.