Così all’alba del 12 agosto 2008 si parte per l’aeroporto di “Milano”-Orio al Serio.

Per me era la prima volta in questo aeroporto e mi è sembrato abbastanza nella norma, un po’ tetro, ma non male. Al check-in per Siviglia (eh sì Ryanair offriva ancora il check-in in aeroporto!) c’è molta fila e una volta arrivato il nostro turno pesiamo la valigia e…azz 3 chili di sovrappeso. Multa! (ce ne fanno pagare solo 2) Visto che quasi tutti hanno preso la multa di eccesso bagaglio al check-in si genera il finimondo con un viavai di gente che si incrocia per riprendersi le carte di imbarco e, naturalmente, una fila all’italiana. Alla fine tutto si risolve e l’imbarco inizia in orario.
Imbarco a piedi e aereo normale.

Alle 6 l’aereo stacca e in 2h30 siamo all’aeropuerto de Sevilla San Pablo. Anche qui lo sbarco a piedi sotto un sole ancora tiepido.


L’aerostazione si presenta un po’ vissuta, eh sì è passato qualche tempo dall’expo ’92, tuttavia è ben organizzato. Per prima cosa ci rechiamo al banco di noleggio auto e, ritirata l’automobile ci dirigiamo subito a Gibilterra. Dopo 2h siamo in vista della Rocca e a 12 siamo in albergo: Iberostar Campo de Gibraltar, 4* bello ma non entusiasmante, una piscina piccola e abbastanza gelida mai utilizzata. Abbiamo scelto un albergo in territorio spagnolo perché altrimenti risulta difficoltoso muoversi in macchina a Gibilterra.
Alcune foto dell'albergo:



Così dopo un’ora d’attesa per la camera siamo pronti a iniziare la vacanza dopo un meritato riposo. Verso sera ci accingiamo a visitare Gibilterra. L’albergo è situato sul lungomare a un centinaio di metri dalla frontiera, perciò in 2 minuti, passato il controllo passaporti, siamo in territorio d’oltremare Inglese.


Appena attraversata la frontiera noto una cabina telefonica tipicamente inglese:

La prima impressione di Gibilterra è un po’ deludente, infatti sembra solo un grande porto industriale. Ma ci sono delle sorprese. Non appena passata la frontiera ci imbattiamo in uno strano “passaggio” a livello, quello dell’aeroporto di Gibilterra. Si tratta di un aeroporto davvero incredibile e suggestivo. In 2 giorni ho avuto la fortuna di vedere e riprendere 2 decolli e un atterraggio, davvero spettacolari!
Interno dell'aerostazione (che però ora dovrebbe essere in via di rifacimento):

Una sorta di "special livery":



Allora dopo 10 minuti la strada viene riaperta e il traffico defluisce. Dopo essere passati sotto un tunnel pedonale arriviamo al centro di Gibilterra: un vero spettacolo. Una fusione di architettura mediterranea e coloniale.




Sentendoci in forze decidiamo di camminare fino a Europa Point: mossa davvero sbagliata. Infatti la camminata è di 7km ed essendo arrivati là alle 21, non c’erano più autobus sicché anche il ritorno è stato fatto a piedi.
Europa Point è bello solo per dire di esserci andato, ma in realtà non c’è niente!
Qualche foto dell'ultimo punto in Europa!:


Dopo un lungo viaggio di ritorno, un pessimo fish and chips si torna in albergo.
E siamo al secondo giorno. Questo giorno lo dedichiamo alle bellezze naturalistiche di Gibilterra. Al mattino stiamo a la Linea de la Concepcion (la città spagnola di confine, abbastanza bruttina) e tento di fare il bagno in mare (versante Mediterraneo), senza però riuscirci da quanto freddo era, evidentemente subisce l’effetto dell’Atlantico.
Vista della spiaggia mediterranea da un bar de La Linea de la Concepcion:

Nel primo pomeriggio invece prendiamo un biglietto per una visita guidata con pulmino alla rocca! Attraverso delle ripide salite raggiungiamo le mitiche colonne d’Ercole, poi una sosta ad una grotta. Infine arriviamo in cima alla rocca dove si può vedere contemporaneamente Mediterraneo e Atlantico.
Altro passaggio a livello:


La giornata è abbastanza serena e si vede il Marocco:

Colonne d'Ercole:



Un macaco di Gibilterra, unica zona d'Europa dove ci sono le scimmie. Tuttavia la popolazione locale viene integrata con esemplari importati da Marocco ed Algeria. Infatti a Gibilterra c'è il detto che finché ci saranno scimmie Gibilterra sarà inglese, un po' come i corvi sulla torre di Londra!



Il giorno successivo lasciamo Gibilterra, che nel frattempo è stata raggiunta da una nebbiolina atlantica, e ci dirigiamo a Siviglia. Lungo il tragitto facciamo sosta a Jerez per vedere il circuito, che è chiuso, così andiamo in centro città e mi ristoro con del buonissimo Jamon Serrano, che consiglio davvero a tutti (ovviamente in Spagna, perché qui in Italia ha prezzi esorbitanti!).
Jerez:

La taverna dove ho mangiato Jamon Serrano:

Nel pomeriggio raggiungiamo Siviglia e, dopo non poche difficoltà tra le strade intricate della città, troviamo l’albergo: Best Western Cervantes, 3* bellissimo, ricavato da un’abitazione tipica con tanto di patio, davvero rilassante peccato solo non avesse la piscina, ma poco importa!


E allora nel cuore del pomeriggio iniziamo la visita alla città di Siviglia. Il picco di calore è alle 17:00 con 40°C e, benché sia secco, è difficilmente sopportabile. Fortunatamente dei teli coprono le vie pedonali e i locali sono dotati di diffusori di umidità che alleviano un po’ il calore. La città è molto bella e merita davvero una visita. Il lungofiume sul Guadalquivir è spettacolare! Quando passiamo davanti alla Plaza de Toros mio papà non resiste e acquista 2 biglietti in prima fila per la corrida del giorno dopo.
Il semplice, ma efficace metodo per sopportare il caldo!


Lungo Guadalquivir:

Plaza de Toros:

Il giorno dopo iniziamo con un giro al ex-quartiere expo (brutto e desolato, si salva solo il ponte di Calatrava) e poi con una visita più approfondita della città soffermandoci sulla Giralda e i Reales Alcazares (giardini bellissimi).
Zona expo:





Centro di Siviglia:

La Giralda:

Reales Alcazares:



Alla sera andiamo a vedere questa Corrida sotto un sole cocente. È diversa da come la immaginavo, ma è lunghissima. Alla fine notiamo un po’ di sgomento tra gli spagnoli presenti, secondo cui i tori erano troppo poco aggressivi, infatti il giorno dopo c’era la notizia in prima pagina, vabbe’ contenti loro!

Il giorno dopo ci rilassiamo senza visitare nulla di particolare, visto che l’indomani ci sarà la partenza verso le 9 del mattino. Per il ritorno comperiamo un borsone come bagaglio a mano, evitando così di prendere la multa per il bagaglio da stiva. Il volo non è niente di che, nella norma.
Sevilla San Pablo:


E dopo 5 indimenticabili giorni sono di nuovo a casa.
Che dire? Questa zona è davvero bella e merita una visita, forse anche più lunga! E inoltre vedere un decollo da Gibilterra è semplicemente fantastico!

Concludo con un bellissimo tramonto a Gibilterra

