Dalla paura di volare al Piacere di volare...
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Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Ebbene si lo confesso, fino a non molto tempo fa l'idea di volare su aerei di linea, mi metteva ansia, agitazione o comunque disagio.
Eppure avevo gia' volato su tratte piu' brevi con relativa serenita', e in piu' su aerei da turismo (o per paracadutisti), spesso piu' "vivaci" di un aereo di linea, ma quando si trattava di fare "lunghi" voli, il disagio cominciava giorni prima.
Lo scorso anno raggiunsi l'apice della vergogna.
All'avvicinarsi della data della partenza aumentava l'agitazione, con tutti i sintomi che piu' o meno si conoscono.
Arrivato al check in, si scopre che i documenti della mia dolce meta' erano scaduti e quindi niente volo : mi sembrava un miracolo! l'incubo si era dissolto da solo!..
Dissolto? : solo spostato, visto che annualmente e' d'obbligo fare quelle 3 ore di aereo.. : inoltre mi vergognavo di me stesso per aver gioito di una mancata vacanza, e della perdita dei biglietti aerei.
Comunque quando un problema non lo affronti, non fai altro che spostarlo, con tutto cio' che ne consegue.
Infatti quest'anno pian pianino la data si e' avvicinata.
A febbraio i biglietti, a fine maggio la partenza.. dapprima lontana nel tempo, poi sempre piu' vicina con i soliti pensieri, ansia che cresce ecc.
Nel frattempo ho letto molto il forum, tutti i consigli e quant'altro e per un buon 70% devo dire grazie a questa sezione per l'esito di quest' ultimo viaggio.
Questa volta pero' e' andata diversamente, ed ho capito che il disagio di volare (forse piu' sindrome del passeggero) era dovuto ad altre cause.
Al decollo avevo in mente tutte le osservazioni fatte in questa sezione : l'aria che diventa dura come asfalto, i vuoti d'aria che non esistono, ma equivalgono alle buche di una strada normale ecc..
Mi e’ servito davvero tutto, poi a fine racconto si scoprira’ l’esito.
Decollo con turbolenze e temporali : appena staccati dalla pista scuotimenti e variazioni di quota che mettono in leggero disagio anche i passeggeri non paurosi..
La mia meta’, che non ha paura di volare, si allarma un po’ e mi dice “ e’ normale?”..
Io che per la verita’ in quella fase ero tranquillissimo rispondo “si, il tempo e’ instabile, ma tra pochissimo sara’ come una nave su mare calmo”…
Il resto del viaggio in leggera tensione, con quella maledetta voglia di arrivare subito, che ti fa perdere il piacere di volare, ma con qualcosa in piu’ a difesa della paura : un tablet, farcito di programmi di distrazione e soprattutto musicali.
Ecco la chiave : la mia grande passione per la musica, la tecnologia e la possibilita’ di suonare (in cuffia) ad oltre 10 mila metri di quota !..
In piu’ il fatto di alzarmi durante il volo con l’occasione di provare il bagno mi ha cambiato completamente la percezione del luogo.
Anziche’ un tubo chiuso, claustrofobico perche’ sconosciuto, l’aereo era diventato un mezzo conosciuto.
In coda c’era l’area per le assistenti di volo, le uscite secondarie non erano sigillate come puo’ apparire ad un neofita, ma erano attrezzate per essere aperte ecc..
Quel tubo non era piu’ un oggetto sigillato con una sola uscita dove 150 persone faticherebbero ad uscire, ben si (presa coscienza) un qualcosa che all’occorrenza poteva aprirsi in diversi punti.
Questa sensazione ha cambiato totalmente la mia percezione del mezzo, eliminando quelle fastidiose sensazioni claustrofobiche.
La musica ha fatto il resto, e senza neppure accorgermene di colpo l’annuncio del comandante, che entro 10 minuti eravamo a destinazione : ma come, e’ gia’ passato tutto?..
Per accorciare un po’ il racconto vi dico che nei 10 giorni di vacanza, il pensiero del viaggio di ritorno non solo non era piu’ assillante ed ansioso (ci pensavo poco o nulla), ma addirittura provavo piacere all’idea di percorrere il tragitto inverso.
Nessuna ansia, nessun timore, nessun pensiero ricorrente anzi : appena dentro l’avione, ero a mio agio come se fossi su un autobus, o addirittura in treno.
Mi son goduto il rullaggio, il decollo, il volo, mi son fatto buone letture con il tablet (utilissimo per distrarmi, ma stavolta non ce n’era bisogno), mi son gustato i panorami dal cielo che sembrava solo un immagine diversa da quella che avevo sempre avuto : ero su un autobus con le ruote ben poggiate a terra (sensazione), e lo stupendo panorama era solo una scenografia diversa.
L’aereo non era piu’ un tubo chiuso, ma era un ambiente piu' familiare, meno sconosciuto. Sceso dall’aereo mi son voltato a guardarlo con un po’ di nostalgia : gia’ finito?..
E’ bello fare in 3 ore cio’ che in auto faresti in 3 giorni (e l’ho anche fatta in auto!)..
E’ bello sapere che partire non e’ piu’ un soffrire, ma una gioiosa occasione di svago ecc.
Eppure prima di questa esperienza, ho letto molto anche sugli incidenti (linate ecc..) mi son reso conto quanto siano limitati statisticamente, ma mi mancava ancora un parametro.
Grazie al mio tablet (un altro 10% di merito va a lui) e ad uno di quei software “radar” che ti mostrano in tempo reale i voli sull’Europa, mi son reso conto che sopra la nostra testa in un solo istante (figuriamoci in 24 ore)c’e’ un traffico incredibile, e che in realta’ gli eventi infausti, rispetto a quel traffico sono davvero rarissimi.
Quando feci quella tratta in auto, rischiai davvero la pelle per un colpo di sonno dell’autista : a terra si che e' pericoloso (statali, autostrade, incroci ecc.)..
Grazie a questa sezione del forum (e ai forumers), ed anche alla mia buona volonta’, aiutata da accessori come il tablet (o altri strumenti di distrazione) ecc.. volare non e’ piu’ un ossessione, bensi’ un piacere, e vorrei poter condividere questo entusiasmo con tutti voi, nella speranza che siano sempre piu’ numerosi coloro che riescono a liberarsi da ansie infondate come ho fatto io.
(Key).
Eppure avevo gia' volato su tratte piu' brevi con relativa serenita', e in piu' su aerei da turismo (o per paracadutisti), spesso piu' "vivaci" di un aereo di linea, ma quando si trattava di fare "lunghi" voli, il disagio cominciava giorni prima.
Lo scorso anno raggiunsi l'apice della vergogna.
All'avvicinarsi della data della partenza aumentava l'agitazione, con tutti i sintomi che piu' o meno si conoscono.
Arrivato al check in, si scopre che i documenti della mia dolce meta' erano scaduti e quindi niente volo : mi sembrava un miracolo! l'incubo si era dissolto da solo!..
Dissolto? : solo spostato, visto che annualmente e' d'obbligo fare quelle 3 ore di aereo.. : inoltre mi vergognavo di me stesso per aver gioito di una mancata vacanza, e della perdita dei biglietti aerei.
Comunque quando un problema non lo affronti, non fai altro che spostarlo, con tutto cio' che ne consegue.
Infatti quest'anno pian pianino la data si e' avvicinata.
A febbraio i biglietti, a fine maggio la partenza.. dapprima lontana nel tempo, poi sempre piu' vicina con i soliti pensieri, ansia che cresce ecc.
Nel frattempo ho letto molto il forum, tutti i consigli e quant'altro e per un buon 70% devo dire grazie a questa sezione per l'esito di quest' ultimo viaggio.
Questa volta pero' e' andata diversamente, ed ho capito che il disagio di volare (forse piu' sindrome del passeggero) era dovuto ad altre cause.
Al decollo avevo in mente tutte le osservazioni fatte in questa sezione : l'aria che diventa dura come asfalto, i vuoti d'aria che non esistono, ma equivalgono alle buche di una strada normale ecc..
Mi e’ servito davvero tutto, poi a fine racconto si scoprira’ l’esito.
Decollo con turbolenze e temporali : appena staccati dalla pista scuotimenti e variazioni di quota che mettono in leggero disagio anche i passeggeri non paurosi..
La mia meta’, che non ha paura di volare, si allarma un po’ e mi dice “ e’ normale?”..
Io che per la verita’ in quella fase ero tranquillissimo rispondo “si, il tempo e’ instabile, ma tra pochissimo sara’ come una nave su mare calmo”…
Il resto del viaggio in leggera tensione, con quella maledetta voglia di arrivare subito, che ti fa perdere il piacere di volare, ma con qualcosa in piu’ a difesa della paura : un tablet, farcito di programmi di distrazione e soprattutto musicali.
Ecco la chiave : la mia grande passione per la musica, la tecnologia e la possibilita’ di suonare (in cuffia) ad oltre 10 mila metri di quota !..
In piu’ il fatto di alzarmi durante il volo con l’occasione di provare il bagno mi ha cambiato completamente la percezione del luogo.
Anziche’ un tubo chiuso, claustrofobico perche’ sconosciuto, l’aereo era diventato un mezzo conosciuto.
In coda c’era l’area per le assistenti di volo, le uscite secondarie non erano sigillate come puo’ apparire ad un neofita, ma erano attrezzate per essere aperte ecc..
Quel tubo non era piu’ un oggetto sigillato con una sola uscita dove 150 persone faticherebbero ad uscire, ben si (presa coscienza) un qualcosa che all’occorrenza poteva aprirsi in diversi punti.
Questa sensazione ha cambiato totalmente la mia percezione del mezzo, eliminando quelle fastidiose sensazioni claustrofobiche.
La musica ha fatto il resto, e senza neppure accorgermene di colpo l’annuncio del comandante, che entro 10 minuti eravamo a destinazione : ma come, e’ gia’ passato tutto?..
Per accorciare un po’ il racconto vi dico che nei 10 giorni di vacanza, il pensiero del viaggio di ritorno non solo non era piu’ assillante ed ansioso (ci pensavo poco o nulla), ma addirittura provavo piacere all’idea di percorrere il tragitto inverso.
Nessuna ansia, nessun timore, nessun pensiero ricorrente anzi : appena dentro l’avione, ero a mio agio come se fossi su un autobus, o addirittura in treno.
Mi son goduto il rullaggio, il decollo, il volo, mi son fatto buone letture con il tablet (utilissimo per distrarmi, ma stavolta non ce n’era bisogno), mi son gustato i panorami dal cielo che sembrava solo un immagine diversa da quella che avevo sempre avuto : ero su un autobus con le ruote ben poggiate a terra (sensazione), e lo stupendo panorama era solo una scenografia diversa.
L’aereo non era piu’ un tubo chiuso, ma era un ambiente piu' familiare, meno sconosciuto. Sceso dall’aereo mi son voltato a guardarlo con un po’ di nostalgia : gia’ finito?..
E’ bello fare in 3 ore cio’ che in auto faresti in 3 giorni (e l’ho anche fatta in auto!)..
E’ bello sapere che partire non e’ piu’ un soffrire, ma una gioiosa occasione di svago ecc.
Eppure prima di questa esperienza, ho letto molto anche sugli incidenti (linate ecc..) mi son reso conto quanto siano limitati statisticamente, ma mi mancava ancora un parametro.
Grazie al mio tablet (un altro 10% di merito va a lui) e ad uno di quei software “radar” che ti mostrano in tempo reale i voli sull’Europa, mi son reso conto che sopra la nostra testa in un solo istante (figuriamoci in 24 ore)c’e’ un traffico incredibile, e che in realta’ gli eventi infausti, rispetto a quel traffico sono davvero rarissimi.
Quando feci quella tratta in auto, rischiai davvero la pelle per un colpo di sonno dell’autista : a terra si che e' pericoloso (statali, autostrade, incroci ecc.)..
Grazie a questa sezione del forum (e ai forumers), ed anche alla mia buona volonta’, aiutata da accessori come il tablet (o altri strumenti di distrazione) ecc.. volare non e’ piu’ un ossessione, bensi’ un piacere, e vorrei poter condividere questo entusiasmo con tutti voi, nella speranza che siano sempre piu’ numerosi coloro che riescono a liberarsi da ansie infondate come ho fatto io.
(Key).
- MarcoGT
- Software Integration Engineer
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- Iscritto il: 8 dicembre 2007, 9:28
Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Che dire...complimenti! 

- **F@b!0**
- FL 500
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- Iscritto il: 17 aprile 2009, 19:21
- Località: Olbia (OT)
Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
wow, bel racconto!
complimenti!
complimenti!
Click Here to view my aircraft photos at JetPhotos.Net!
China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
una vida pro miserat chi siat
s' omine
no er de imbolare
pro una gherra chi
est' unu affare
*Virtute Siderum Tenus*
China su fronte, si ses sezzidu pesa! ch'es passende sa Brigata tattaresa boh! boh! E cun sa mannu sinna sa mezzus gioventude de Saldigna
Non bat dinare a pacare
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s' omine
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- MAURIZIO60
- 02000 ft
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- Iscritto il: 24 agosto 2006, 13:04
- Località: Calabria
Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...

che dire complimentoni, continua così.
Ciao
MAURIZIO
La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare. ( Jovanotti )
La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare. ( Jovanotti )
- butterfly
- FL 300
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- Iscritto il: 9 ottobre 2008, 22:59
- Località: CVG
Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Questa si che e' una grande esperienza!
Da frequent flyer ti posso dire che superato un certo numero di voli percepisci l'aereo come l'autobus ma con un posto assicurato
Buon divertimento e al prossimo volo!
Da frequent flyer ti posso dire che superato un certo numero di voli percepisci l'aereo come l'autobus ma con un posto assicurato

Buon divertimento e al prossimo volo!
La morte non sta nel non comunicare, ma nel non poter essere più compresi (Pier Paolo Pasolini)
skype id: ladymachbet
http://www.giuda.it
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- cabronte
- FL 500
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Tantissimi complimenti
, a mio parere personale non c'è niente di più bello che volare! (fa anche rima) 


Ale
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- Iscritto il: 2 agosto 2005, 20:38
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Complimenti anche da parte mia
!!
Paolo


Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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- FL 150
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- Iscritto il: 9 luglio 2009, 9:20
Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
questi post ricordano il motivo per cui su md80 c'è una sezione "Paura di Volare".
Perché, seppur con difficoltà, la paura di volare passa, e subentra a quel punto il piacere...
complimenti e grazie per aver condiviso!
Andrea
Perché, seppur con difficoltà, la paura di volare passa, e subentra a quel punto il piacere...
complimenti e grazie per aver condiviso!
Andrea
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Pilotastro della domenica
Il decollo è facoltativo, l'atterraggio, obbligatorio
VBS PPL Achieved! - Le mie Jetphotos- Le mie foto, aerei e non solo...

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- Peretola
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Grazie mille per quello che hai scritto!
E' di un valore inestimabile per tutti quelli che passeranno di qua timorosi di affidarsi all'aereo.
E' di un valore inestimabile per tutti quelli che passeranno di qua timorosi di affidarsi all'aereo.
"...One equal temper of heroic hearts - Made weak by time and fate, but strong in will - to strive, to seek, to find and not to yield"- Lord Alfred Tennyson
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
è bellissimo ciò che hai scritto! complimenti!
ma, per curiosità, Qual era la destinazione?
ma, per curiosità, Qual era la destinazione?

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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Bravissimo, complimenti!!!



Alberto
MD80 Fan
«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
MD80 Fan
«Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.» Konrad Lorenz
«Un sogno scaturito da un grande desiderio: la grande voglia di volare e scoprire altri orizzonti verso i quali andare, con la voglia di nuovo. Per me questa è l'avventura.» Angelo D'Arrigo
«Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi.» Robert Oppenheimer
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Grazie davvero a tutti voi per il tifo quasi da stadio (in senso sportivo ovviamente).
I vostri commenti incoraggiano la mia scelta di condividere l'esperienza pubblicamente.
Vincere la paura di volare si puo' e si deve farlo con tutti i mezzi, perche' senno' si perde il piacere di viaggiare (diventa un incubo) e quello di volare, perche' e' un piacere anche quello.
Io credo che il mio irrazionale disagio, fosse imputabile principalmente alla mancata conoscenza del mezzo, oltre che ad una distorsione della percezione di sicurezza.
La percezione di sicurezza e' stata riportata nei giusti valori grazie al vostro sito, non solo tramite le numerose volte che si e' detto "volare e' piu' sicuro che viaggiare in auto" o cose simili.
Per qualcuno sembrera' paradossale, ma io la la percezione di sicurezza l'ho raggiunta leggendo la sezione che molti non dovrebbero leggere (incidenti e inconvenienti).
Li ti rendi conto che gli incidenti nella storia dell'aviazione civile, quelli che spesso ci hanno impressionato di piu', sebbene drammatici (e porto rispetto per chi ne ha sofferto) li puoi quasi contare.
Alaska 261, JAL 123 ecc (non sto a nominarli tutti perche' non e' questo il tema)..
Se poi dai uno sguardo ad un radar software, per quanto indicativo possa essere, ti rendi conto invece che gli aerei che in quell'istante sorvolano la sola europa, non riesci neppure a contarli.
Questo in un istante, ma se moltiplichi per le 24 ore, per i giorni i mesi ecc, ti rendi conto che le terribili immagini diffuse dalla tivu' mesi fa di chissa' quale incidente, sono relative ad un caso su centinaia di migliaia di voli.
Le strade invece offrono (purtroppo) quotidianamente immagini che non vorremmo vedere (5000 morti l'anno c.a), ma il nostro inconscio e' incapace di fare le giuste proporzioni e riportare la percezione di sicurezza nei giusti termini.
Un altro errato atteggiamento, e' quello di farsi problemi mentali rispetto alle apparenze.
Il mio volo di andata era YR BAI (cosi' i piu' esperti sapranno compagnia e destinazione), un 737-400 (se non sbaglio) del 1989 dipinto solo di bianco e col timone blu (senza insegne della compagnia).
A vederlo cosi' sembrava vecchiotto ecc, pero' grazie alle conoscenze acquisite in questo sito, dove avevo letto che spesso le compagnie low cost (anche se questa non era una low cost vera), risparmiano su tinteggiatura ecc, ma non sulla sicurezza, avevo piena conoscenza delle scrupolose regole di manutenzione e controlli che spingono le compagnie alla massima sicurezza.
Al ritorno (il viaggio della serenita' totale) invece era YR BAC, decisamente piu' nuovo (2004) con i colori fiammanti, il logo della compagnia ecc..
Ebbene sapete qual'era l'unica vera differenza (percepita dal viaggiatore un po' documentato ovviamente) tra i due mezzi, a parte quella esteriore?.. : le poltrone piu' nuove, ed un briciolo piu' distanziate (colori, verniciatura, sedili meno nuovi ecc.. erano solo parte estetica : quella tecnica, quella che fa volare il mezzo e lo rende sicuro, va ben oltre le vernici e l'eta' del mezzo).
Per il resto un mezzo formidabile, sembrava agile come un piccolo aereo da turismo, ma allo stesso mostrava tutta la sua robustezza, a partire dai due imponenti motori, le cui dimensioni da vicino rendono bene l'idea di quanto siano potenti.
Ho trovato divertenti perfino le turbolenze finali, perche' sentivo che quel mezzo era imponente, che chi lo pilotava aveva qualche migliaio di ore di volo (ed io mi preoccupo per due ore e mezza?). ecc...
Credo che gran parte della paura di volare, sia in realta' scarsa conoscenza del mezzo (e' normale, non tutti sono appassionati di aerei, e non tutti si mettono a leggere i dettagli ecc.).
Un altra bella fetta e' da addebitare ai media, che spettacolarizzano gli eventi infausti (il diritto di cronaca e' sacro pero'..), ma quasi mai spendono parole per dare la giusta percezione della sicurezza del volo.
Un'altra bella fetta e' data dal nostro atteggiamento nel voler vincere questo irrazionale disagio.
CREDERE ALLE COSE CHE CI DICONO GLI ESPERTI ! (scusate le maiuscole, non sono un urlo, ma e' per evidenziare la frase).
Crederci perche' loro non sono dei folli che vogliono mandarci al "patibolo", ma sono coloro che grazie alla loro esperienza, non hanno le lacune che abbiamo noi.
Sanno perche' l'aereo vola, e ce lo dicono con motivazioni tecniche (non solo per sparare qualcosa).
Sanno perche' l'aereo e' sicuro, ed hanno le suddette motivazioni per dircelo..
Noi dobbiamo crederci (e se necessario documentarci di piu') con un atteggiamento aperto, senza ingannare noi stessi dicendo "ci credo", ma diffidando invece con la parte inconscia.
La mia testimonianza e' rivolta soprattutto a coloro che dicono "ci credo", ma inconsciamente negano.
E' vero che l'inconscio non e' facile da controllare, pero' con un po' di buona pratica, di fiducia e buona volonta' si possono fare miracoli.
Grazie a questo sito per il prezioso contributo tecnico che offre non solo agli appassionati, ma anche agli "ex disperati" come me.
Tutte le cose lette in questo sito, i vari consigli tipo "guardare gli altri passeggeri", distrarsi, fare la respirazione ecc.. son state utilissime. (al ritorno non mi sono neppure servite)...
Le turbolenze non sono piu' una cosa che mi terrorizzano, perche' ora so che l'aria non e' qualcosa di fermo ecc....
ed ora la mia visione del mezzo di trasporto piu' bello creato dall'uomo (per il suo eterno sogno di volare), e' ben diversa, e non perdero' mai piu' questa gioia per colpa delle irrazionali paure.
Di sicuro incrementero' i miei viaggi nel meraviglioso paese che ho appena (sigh !) lasciato, e dove ho tante persone care ed amici, che vedevo si e no una volta l'anno per la mia irrazionale paura. (oltre a volare per altre destinazioni).
key.
I vostri commenti incoraggiano la mia scelta di condividere l'esperienza pubblicamente.
Vincere la paura di volare si puo' e si deve farlo con tutti i mezzi, perche' senno' si perde il piacere di viaggiare (diventa un incubo) e quello di volare, perche' e' un piacere anche quello.
Io credo che il mio irrazionale disagio, fosse imputabile principalmente alla mancata conoscenza del mezzo, oltre che ad una distorsione della percezione di sicurezza.
La percezione di sicurezza e' stata riportata nei giusti valori grazie al vostro sito, non solo tramite le numerose volte che si e' detto "volare e' piu' sicuro che viaggiare in auto" o cose simili.
Per qualcuno sembrera' paradossale, ma io la la percezione di sicurezza l'ho raggiunta leggendo la sezione che molti non dovrebbero leggere (incidenti e inconvenienti).
Li ti rendi conto che gli incidenti nella storia dell'aviazione civile, quelli che spesso ci hanno impressionato di piu', sebbene drammatici (e porto rispetto per chi ne ha sofferto) li puoi quasi contare.
Alaska 261, JAL 123 ecc (non sto a nominarli tutti perche' non e' questo il tema)..
Se poi dai uno sguardo ad un radar software, per quanto indicativo possa essere, ti rendi conto invece che gli aerei che in quell'istante sorvolano la sola europa, non riesci neppure a contarli.
Questo in un istante, ma se moltiplichi per le 24 ore, per i giorni i mesi ecc, ti rendi conto che le terribili immagini diffuse dalla tivu' mesi fa di chissa' quale incidente, sono relative ad un caso su centinaia di migliaia di voli.
Le strade invece offrono (purtroppo) quotidianamente immagini che non vorremmo vedere (5000 morti l'anno c.a), ma il nostro inconscio e' incapace di fare le giuste proporzioni e riportare la percezione di sicurezza nei giusti termini.
Un altro errato atteggiamento, e' quello di farsi problemi mentali rispetto alle apparenze.
Il mio volo di andata era YR BAI (cosi' i piu' esperti sapranno compagnia e destinazione), un 737-400 (se non sbaglio) del 1989 dipinto solo di bianco e col timone blu (senza insegne della compagnia).
A vederlo cosi' sembrava vecchiotto ecc, pero' grazie alle conoscenze acquisite in questo sito, dove avevo letto che spesso le compagnie low cost (anche se questa non era una low cost vera), risparmiano su tinteggiatura ecc, ma non sulla sicurezza, avevo piena conoscenza delle scrupolose regole di manutenzione e controlli che spingono le compagnie alla massima sicurezza.
Al ritorno (il viaggio della serenita' totale) invece era YR BAC, decisamente piu' nuovo (2004) con i colori fiammanti, il logo della compagnia ecc..
Ebbene sapete qual'era l'unica vera differenza (percepita dal viaggiatore un po' documentato ovviamente) tra i due mezzi, a parte quella esteriore?.. : le poltrone piu' nuove, ed un briciolo piu' distanziate (colori, verniciatura, sedili meno nuovi ecc.. erano solo parte estetica : quella tecnica, quella che fa volare il mezzo e lo rende sicuro, va ben oltre le vernici e l'eta' del mezzo).
Per il resto un mezzo formidabile, sembrava agile come un piccolo aereo da turismo, ma allo stesso mostrava tutta la sua robustezza, a partire dai due imponenti motori, le cui dimensioni da vicino rendono bene l'idea di quanto siano potenti.
Ho trovato divertenti perfino le turbolenze finali, perche' sentivo che quel mezzo era imponente, che chi lo pilotava aveva qualche migliaio di ore di volo (ed io mi preoccupo per due ore e mezza?). ecc...
Credo che gran parte della paura di volare, sia in realta' scarsa conoscenza del mezzo (e' normale, non tutti sono appassionati di aerei, e non tutti si mettono a leggere i dettagli ecc.).
Un altra bella fetta e' da addebitare ai media, che spettacolarizzano gli eventi infausti (il diritto di cronaca e' sacro pero'..), ma quasi mai spendono parole per dare la giusta percezione della sicurezza del volo.
Un'altra bella fetta e' data dal nostro atteggiamento nel voler vincere questo irrazionale disagio.
CREDERE ALLE COSE CHE CI DICONO GLI ESPERTI ! (scusate le maiuscole, non sono un urlo, ma e' per evidenziare la frase).
Crederci perche' loro non sono dei folli che vogliono mandarci al "patibolo", ma sono coloro che grazie alla loro esperienza, non hanno le lacune che abbiamo noi.
Sanno perche' l'aereo vola, e ce lo dicono con motivazioni tecniche (non solo per sparare qualcosa).
Sanno perche' l'aereo e' sicuro, ed hanno le suddette motivazioni per dircelo..
Noi dobbiamo crederci (e se necessario documentarci di piu') con un atteggiamento aperto, senza ingannare noi stessi dicendo "ci credo", ma diffidando invece con la parte inconscia.
La mia testimonianza e' rivolta soprattutto a coloro che dicono "ci credo", ma inconsciamente negano.
E' vero che l'inconscio non e' facile da controllare, pero' con un po' di buona pratica, di fiducia e buona volonta' si possono fare miracoli.
Grazie a questo sito per il prezioso contributo tecnico che offre non solo agli appassionati, ma anche agli "ex disperati" come me.
Tutte le cose lette in questo sito, i vari consigli tipo "guardare gli altri passeggeri", distrarsi, fare la respirazione ecc.. son state utilissime. (al ritorno non mi sono neppure servite)...
Le turbolenze non sono piu' una cosa che mi terrorizzano, perche' ora so che l'aria non e' qualcosa di fermo ecc....
ed ora la mia visione del mezzo di trasporto piu' bello creato dall'uomo (per il suo eterno sogno di volare), e' ben diversa, e non perdero' mai piu' questa gioia per colpa delle irrazionali paure.
Di sicuro incrementero' i miei viaggi nel meraviglioso paese che ho appena (sigh !) lasciato, e dove ho tante persone care ed amici, che vedevo si e no una volta l'anno per la mia irrazionale paura. (oltre a volare per altre destinazioni).
key.
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
P.S.
Se le tv ci facessero vedere istante per istante tutti gli altri pericoli (stradali, domestici, sul lavoro ecc.),
acquisiremmo una percezione delle percentuali di rischio tale, che saliremmo sul primo aereo dicendo "speriamo che parta in fretta, cosi' sto un po' al sicuro! "...
Con cio' non significa che si debba vivere di paure, perche' vivendo di paure non siamo al sicuro, ma paradossalmente ci rischiamo il cuore.
e sinceramente visto che la vita comporta per sua definizione delle percentuali di rischio, viviamocela serenamente godendoci tutte le opportunita' che ci offre, con la giusta dose di prudenza e buonsenso.
key.
Se le tv ci facessero vedere istante per istante tutti gli altri pericoli (stradali, domestici, sul lavoro ecc.),
acquisiremmo una percezione delle percentuali di rischio tale, che saliremmo sul primo aereo dicendo "speriamo che parta in fretta, cosi' sto un po' al sicuro! "...
Con cio' non significa che si debba vivere di paure, perche' vivendo di paure non siamo al sicuro, ma paradossalmente ci rischiamo il cuore.

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- Slowly
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Bravissimo!
Spirito di osservazione giusto. Non facile risultato, ma ottimamente raggiunto!
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SLOWLY
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Che bello il tuo racconto, grazie! Allora noi paurosi ci compriamo tutti un ipad
magari!

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- Rullaggio
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Re: Dalla paura di volare al Piacere di volare...
Grazie mille per il racconto del tuo viaggio e complimenti! io sono ancora un passettino indietro (un filo di ansia mi torna sempre...) ma tra 10 giorni ritorno negli USA, portando con me di nuovo tutti i suggerimenti e i consigli letti nel forum, e i successi di chi come te ha superato la paura e riesce a godersi in pieno il volo. Grazie ancora!