

Moderatore: Staff md80.it
Le tecniche di rilassamento devi iniziare a farle adesso, ogni giorno. Di modo che, quando sarai in aereo, ti verranno automatiche. Ricordati: rilassamento e paura sono incompatibilinastyboy1 ha scritto:Ciao marta ti ringrazio per la risposta. Qualche tecnica di rilassamento la conosco dal periodo degli attacchi di panico, il problema è riuscire a metterle in atto lì per aria. spero di riuscire ad incrociare i piloti allora in modo da fargli capire che quella sarà la loro giornata sfortunata e che hanno tra i passeggeri uno tra i peggiori che potevano avere. sto controllando ogni giorno gli orari di rrivo e vedo che arriva prima infatti dell'ora e quaranta da malpensa quindi altri venti minuti mangiati. ti è capitato invece di avere problemi di compensazione? orecchie,testa, tempie? grazie per i tuoi preziosi consigli
certamente, capita abbastanza spesso con easyjet ad esempiocrissy66 ha scritto:ma anche sulle compagnie low cost si puo' avere tranquillizzazione da parte dei piloti ed hostess ?
..certo che si.....gli unici due voli di linea che ho fatto sono stati con la British e con Iberia, poi ho sempre volato con voli charter. Ma mi sa che adesso Blue Panorama fa voli di linea....come MeridianaFly...crissy66 ha scritto:ma anche sulle compagnie low cost si puo' avere tranquillizzazione da parte dei piloti ed hostess ?
Anche io, e che buoni i toast di Easy!MartaP ha scritto:
ps: sono stata anch'io a Berlino con EasyJet; il volo dura un'ora e venti, é veramente un lampo, e a bordo vendono dei toast fantastici!!!
Se non hai paura che cada o che qualcosa vada male...cosa in aereo non ti permette di attuare i tuoi stratagemmi? Cosa in aereo potrebbe alzare la tua possibilità di avere un attacco di panico rispetto al resto della giornata? Sei in alto...ma non sei nel vuoto....puoi addirittura andare al cesso e camminare esattamente come fai su un marciapiede...dov'è la differenza? Perché hai quel pensiero fisso? E soprattutto, se ti capitasse di avere un attacco di panico...qual'è la differenza con gli altri luoghi dove l'hai avuto? Perché leghi il concetto di non famigliarità con il sentirsi a proprio agio o meno? Se non entri in una jacuzzi per due anni prendi paura?nastyboy1 ha scritto: Non credo di aver paura di cadere o che qualcosa vada male, so che è un mezzo sicuro e poi volando con easyjet mi sono sempre trovato bene, solo è un ambiente davvero ostile e antipatico. Ho sofferto (e qualche ricordino ancora rimane) di attacchi di panico abbastanza forti in passato quindi già la condizione di partenza non è buona e mi fa davvero paura sapere di essere cosi in alto( avevo la tachicardia nel guardare Baumgartner alla televisione... rendetevi conto del mio stato....) Non volo molto spesso credo l'ultimo viaggio sia stato 2 anni fa e quindi anche questo non mi permette di sentirmi a mio agio. Il pensiero fisso è non riuscire a controllare l'ansia a km di altezza in un ambiente non 'mio' dove bene o male con piccoli stratagemmi riesco a salvarmi sempre.
Se hai voglia...non rispondere in modo così generico alle mie domande....anzi...rispondi proprio alle domande che ti ho fatto poco sopra. In attesa delle tue risposte aggiungo altro. In metropolitana hai fastidio? Non hai via di fuga a cosa? Quando hai un attacco di panico ti metti a correre o ti blocchi? Il dividere razionalmente e irrazionalmente come se fossero due persone diverse non lo trovo corretto. Se, come hai detto, non hai paura che cada non è che irrazionalmente ce l'hai. Il discorso sulla logica invece ha poco a che vedere...c'è chi, volando spesso, non ha piu nessun disagio, ma di solito è quando si ha paura solamente per "ignoranza" sul mezzo e sull'ambiente. Il prendere famigliarità con il mezzo e l'ambiente circostante ovviamente tranquillizza. Vedi...quando impari a guidare la macchina hai paura perché non ti senti capace...poi ti senti capace e non hai più paura. La macchina rimane ugualmente pericolosa...la tua sensazione di capacità però ti fa vivere la macchina come un ambiente sicuro....così in realtà non è. Infatti di solito il neo neo patentato al massimo bozza un paraurti in manovra....quello capace fa l'incidente mortale. La percezione del pericolo legate alle nostre capacità sono spesso fallaci. La consapevolezza degli aspetti "reali" intorno a noi...e il riconoscimento delle percezioni nostre è un aiuto notevole in tutti gli aspetti della vita perché la percezione è perfettamente modificabile...e non serve chissà che raggiungimento degli aspetti inconsci. Il setto nasale deviato non ha nessuna attinenza con il star male all'atterraggio...va tranquillo per questo. Comunque se ti va...rispondi in modo dettagliato alle domande che ti ho fatto...perché secondo me tu non hai paura dell'aereo...e potresti anche divertirti parecchio...nastyboy1 ha scritto:Credo sia semplicemente un ambiente che non mi faccia sentire a mio agio. Chiuso, stretto e soprattutto parecchio in alto e poi un conto è sapere razionalmente che sei al sicuro e divero invece convincere l'inconscio e le reazioni che scatena.il non avere via di fuga peggiora le sensazioni. Penso che se volassi piu spesso forse avrei meno paura, mi sembra un discorso abbastanza logico, tipo la prima volta che guidi la macchina sei nervoso ed agitato dopo due mesi pensi che la macchina sia una sorta di prolungamento del divano di casa. Ovviamente per non farmi mancare niente ho una bella deviazone del setto nasale che di sicuro mi sarà utile e simpatica in fase di atterraggio. nient tappi? gomma, sbadigli e varie manovre di compensazione possono bastare? spero di riuscire a parlare davero con i piloti mi hanno sempre dato grande tranquillità.
dunque vediamo con ordine....flyingbrandon ha scritto:Se hai voglia...non rispondere in modo così generico alle mie domande....anzi...rispondi proprio alle domande che ti ho fatto poco sopra. In attesa delle tue risposte aggiungo altro. In metropolitana hai fastidio? Non hai via di fuga a cosa? Quando hai un attacco di panico ti metti a correre o ti blocchi? Il dividere razionalmente e irrazionalmente come se fossero due persone diverse non lo trovo corretto. Se, come hai detto, non hai paura che cada non è che irrazionalmente ce l'hai. Il discorso sulla logica invece ha poco a che vedere...c'è chi, volando spesso, non ha piu nessun disagio, ma di solito è quando si ha paura solamente per "ignoranza" sul mezzo e sull'ambiente. Il prendere famigliarità con il mezzo e l'ambiente circostante ovviamente tranquillizza. Vedi...quando impari a guidare la macchina hai paura perché non ti senti capace...poi ti senti capace e non hai più paura. La macchina rimane ugualmente pericolosa...la tua sensazione di capacità però ti fa vivere la macchina come un ambiente sicuro....così in realtà non è. Infatti di solito il neo neo patentato al massimo bozza un paraurti in manovra....quello capace fa l'incidente mortale. La percezione del pericolo legate alle nostre capacità sono spesso fallaci. La consapevolezza degli aspetti "reali" intorno a noi...e il riconoscimento delle percezioni nostre è un aiuto notevole in tutti gli aspetti della vita perché la percezione è perfettamente modificabile...e non serve chissà che raggiungimento degli aspetti inconsci. Il setto nasale deviato non ha nessuna attinenza con il star male all'atterraggio...va tranquillo per questo. Comunque se ti va...rispondi in modo dettagliato alle domande che ti ho fatto...perché secondo me tu non hai paura dell'aereo...e potresti anche divertirti parecchio...
Ciao!
L'altiduine, in un aereo di linea, non dovrebbe aumentare la tua tensione perché non ne hai la percezione. Persino persone che soffrono di vertigini non hanno alcun problema in aereo perché non hanno la stessa percezione di "vuoto" che su un balcone al quarto piano. Tu, probabilmente, non conosci i dettagli della maggior parte di ciò che utilizzi e questo non ti spaventa. Non so sei a conoscenza delle teorie riguardanti le onde elettromagnetiche mentre parli al cellulare, non so se tu conosca perfettamente il meccanismo del tuo cambio, non so se sei a conoscenza di come il tuo cuore abbia i battiti, non so se sei a conoscenza dei diodi del tuo telecomando per la tv...insomma la lista è lunga ma sono abbastanza sicuro che tu non conosca i dettagli tuoi o dell'ambiente circostante e nonostante questo tu sia in grado di goderti i frutti di ciò che non conosci. La via d'uscita , invece, è maggiore in aereo che per strada. Se tu inizi ad accasciarti pensando di morire è piu facile che induca qualcuno, per strada, a pensare che sei il tossico del momento e lasciarti lì, mentre in aereo saresti comunque immediatamente soccorso, sia dal personale che da altri passeggeri. Se chiamano il 118 tu devi aspettare l'arrivo dell'ambulanza, se sei a bordo, oltre al fatto che gli assistenti di volo sono pronti per primi soccorsi, spesso ci sono anche medici in viaggio e, sicuramente, i piloti vengono avvisati. A quel punto, se la situazione lo richiede o è dubbia, si atterra velocemente. Quindi, per come hai definito tu la "via d'uscita" , credimi, passa meno inosservata in aereo che in altri posti. Se tu fossi in nave o treno, l'arrivo presso un ospedale se una situazione lo richiedesse potrebbe richiedere più tempo rispetto all'aereo dove, appena atterrato, troveresti ciò di cui hai bisogno. Quindi, se l'avere via di fuga ti rende tranquillo...sappi che in aereo hai ottime vie di fuga.nastyboy1 ha scritto:
dunque vediamo con ordine....
Cosa in aereo potrebbe alzare la tua possibilità di avere un attacco di panico rispetto al resto della giornata?
l'altitudine è sicuramente un fattore che mi genera tensione quindi aumenta la possibilità, la nn perfetta conoscenza di come mai un bestione così pesante riesca a volare e il fatto di nn avere una via di fuga in caso di attacco di panico(mi capitò ad esempio in metropolitana, scesi alla prima fermata presi una bottiglia d'acqua saltai fuori e a poco a poco cercai di farlo passare. sentivo proprio il desiderio/bisogno di uscire). Lego il concetto di nn sentirmi a mio agio al fatto di nn prendere frequentemente l'aereo perchè alcune situazioni che mettono paura(non la jacuzzi che però era divertenete)dopo averle provate più e più volte sai come regisce il tuo corpo, sai come si svolgono le cose e quindi non si genera l'ansia anticipatoria del tipo.... chissà cosa succederà o se riuscirò a nn stare male. La classica risposta da dirsi" ma dai lo hai già fatto mille volte...." la differenza con il marciapiede credo sia avere la sensazione che qualunque cosa possa accadere tu possa trovare la tua via di fuga anche solo mentale. Ti faccio un esempio stupido, mettiamo che io stia male sull'aereo e mi venga un attacco forte come posso gestirlo? normalmente nei miei pensieri direi che se mi dovesse succedere qualcosa un passante chiama il 118, arrivano e mi aiutano loro. trovando la soluzione sparisce il problema. Non so se riesco a spiegarmi sapendo che ho la via di fuga sono più tranquillo e quindi non mi viene l'attacco di panico. Non trovando questa risposta sull'aereo invece si genera in me tensione;
Tu confondi il conoscere qualcosa dal crederci. Non è parte razionale e irrazionale. Tu hai fatto un esempio statistico che NON ti convince...e per questo lo temi. Non hai modo di dire che sia piu insicuro ma tu senti che è così. Se lo senti non stai credendo a ciò che dici...e questo è un errore. Infatti dici..."so che non dovrei"...in realtà non lo sai affatto. Non lo dico io...è così! Cambiare il modo di percepire il mondo passa attraverso i nostri filtri. Rendersi consapevoli che quei filtri non sono corretti non richiede tempo. Il problema è che se tu credi che non sia semplice e ci voglia tempo...così sarà. Vedi...non dovresti dire "se riuscissi a farlo" ma farlo. Se usi il condizionale significa che "sei sicuro" che questo non sia possibile o che richieda chissà che sforzi. È lo stesso discorso della via di fuga...come vedi c'è...ma tu non la consideri. Se non la consideri ti senti intrappolato..se ti senti intrappolato e senza via di fuga hai un attacco di panico. Parte tutto dal tuo modo di viverti questo pensiero...partenza sbagliata...continuazione sbagliata...soluzione sbagliata.nastyboy1 ha scritto: ed è questa la differenza che c'è tra la metro(dove non ho mai avuto paura o panico se non quella volta) e l'aereo. Penso sia contorto come ragionamento ma per me funziona cosi e leggendo tra le righe mi sembra sia cosi per molti. Generlamente quando ho un attacco sento il bisogno di muovermi di 'scappare' sull'aereo 'ndo Vado? non si può neanche più venire a rompere le palle a voi piloti!!!il discorso delle paure invece a mio modo di vedere divide la parte razionale da quella nn razionale. ti faccio un esempio se io dovessi rispondere ad un sondaggio su quale mezzo di trasporto è più sicuro, farei due conti tra il numero degli incidenti, delle vittime e dei feriti e tirando le somme risponderei l'aereo considerando che la parte più pericolosa di un volo è il tragitto da casa all'ereoporto in taxi; ma se ci devo salire io fisicamente ho paura. Quindi razionalemtne so che nn dovrei ma capita. Stessa cosa per chi soffre di claustrofobia o altre piccole paure... Tu dici che non ci vuole molto a cambiare la percezione che uno ha. Penso che se riuscissi a farlo allora potrei anche divertirmi sull'aereo come adoro viaggiare in treno o con altri mezzi di trasporto. Spero di poter parlare con i piloti infatti martedi in modo da cercare di far crollare queste percazioni.Vorrei iniziare a godermi la meritata vacanze da Malpensa e non baciare terra tipo il papa a meno venti gradi a schoenfeld per essere arrivati.
Non ritengo esistano stupide paranoie...semmai potrei pensare che sia tu lo stupido e non le tue paranoie...quello sono frutto della tua mente. Se sono stupide loro...credo nella proprietà transitiva....nastyboy1 ha scritto:[...CUT...]...
A te sembrerà che probabilmente mi basta impegnarmi un pochettino e le stupide paranoie passano. Non è proprio cosi, diciamo che già per me è un grosso sforzo aver accettato di volare, salire lassù. credimi ti sembrerà strano ma già questo è un mega sforzo. Voglio prendere l'aereo e godermi una bella vacanza ma il timore rimane. Sicuramente proverò in tutti i modi a combattere contro queste paure in quella cavolo di oretta e mezza di volo. Probabilmente non soffro di vertigini ma guardare dall'oblò a me fa un pochino effetto, magari non lo prercepisco ma so che siamo lassù. [....CUT....]Il pensiero alternativo genera sicuramente un nuovo input che fa passare anche le reazioni del corpo ma non sempre si riesce a formulare il pensiero alternativo quando sei "nel panico". Se riesco a rimanere calmo e a generare il pensiero alternativo allora riesco a fare tutto anche sull'aereo, il problema è tenere basso il livello di allarme del cervello altrimenti nn sono più in grado di costruire il nuovo pensiero.
Ci sono delle piccole dritte o piccolo vademecum da consigliarmi? del tipo le 5 cose da fare o nn fare per chi ha paura? Poi ovviamente vi terrò aggiornati dopo il volo di andata. Grazie ancora.
Vedi Nboy? Se si sintonizza su TG MORTE DALL'AEREO ci pensa e sta malino...quando vive quel momento si rilassa. Ma che vuoi...na.date si diverte così...allora che faccia così....na.date ha scritto: ma poi a bordo, dopo il decollo guardo fuori dal finestrino, cosa che non facevo da anni e paradossalmente mi rilasso. Incredibile vero?
Idem!crissy66 ha scritto:aggiungo alla spiegazione eccelsa di FlyingBrandon la conferma che in aereo non esiste senso di vertigine. Io che soffro di vertigini anche al primo piano di un palazzo, non ne soffro per niente in aereo.
E' un buon punto di partenza, direi! Questa è una gran bella affermazione, dovrebbe essere il tuo pensiero fisso!nastyboy1 ha scritto: Voglio prendere l'aereo e godermi una bella vacanza.
Gli esercizi di rilassamento e di controllo del respiro servono a questo: lo stato di rilassamento riduce la tensione. Non puoi essere rilassato e allo stesso tempo avere il panico. L'uno esclude l'altro.nastyboy1 ha scritto: ...l'input sbagliato arriva dalla mente, il corpo fa quello per il quale è stato programmato.Il pensiero alternativo genera sicuramente un nuovo input che fa passare anche le reazioni del corpo ma non sempre si riesce a formulare il pensiero alternativo quando sei "nel panico"
nastyboy1 ha scritto: Se riesco a rimanere calmo e a generare il pensiero alternativo allora riesco a fare tutto anche sull'aereo, il problema è tenere basso il livello di allarme del cervello altrimenti nn sono più in grado di costruire il nuovo pensiero.
Ci sono delle piccole dritte o piccolo vademecum da consigliarmi? del tipo le 5 cose da fare o non fare per chi ha paura? Poi ovviamente vi terrò aggiornati dopo il volo di andata. Grazie ancora.
Ottima idea!nastyboy1 ha scritto:I vostri discorsi sono davvero di gran conforto e mi stanno dando una grande carica. Abito vicino ad un piccolo aereoporto di 1 azienda che costruisce aerei ed elicotteri e stamattina sono andato a guardarne 1 paio volare, di solito anche vederli solo svolazzare mi genera tensione ma stamattina erano li a fare un rumore assurdo con i piloti che si 'divertivano' a fare i vari giri della morte e capriole ad una velocità imbarazzante e io fermo a guardarli, nn ero estasiato eh ma neanche impaurito ed infastidito e questo mi sembra già fantastico. loro li in alto io in basso in un rapporto tranquillo di semplice convivenza pacifica :O)
Ma bravo!!!!!nastyboy1 ha scritto:Mi sa che non avrò tempo di c.....i sotto in aereo avrò mille cose da fare...... Ovviamente farò questo 'esperimento' delle gomme (solo però se a risultati ottenuti potrò essere citato come esempio flyingbrandon nei tuoi prossimi post) e martaP grazie sei davvero molto lucida e calma diffondi quasi rilassamento attraverso le parole. Ovviamente farò anche esercizi di rilassamento prima e durante il volo.
quando atterrato avrò un secondo libero e una connessione wi fi vi scriverò tutto; qui nn garantisco ma ci voglio provare anche una foto dal volo.....
Quella lucida consapevolezza di loro che fanno capriole divertite mentre tu contempli il senso della tua vita osservandoli è esattamente la dimostrazione che NON hai paura...sei capace di sintonizzarti con il momento attuale e ne sei consapevole. Non ci devono essere altre conferme...l'esperimento fallo. Funzionerà sicuramente perché hai già fatto "click". È stato difficile? No. Quella sensazione di "libertà" priva di paura e fastidio è proprio il segnale perfettamente sintonizzato. In ogni aspetto della tua vita sei capace di sintonizzarti. Quando qualcosa ti sembrerà sfuggire è solo il segnale che non sei sintonizzato...non etichettare la cosa come un insuccesso o qualcosa di negativo...è d'aiuto per permetterti di spostare leggermente quel pomellino. Ora sai che puoi vivere come preferisci...l'importante è che tu capisca che quello che c'è di esterno a te può variare la frequenza ma non la tua capacità di risintonizzare. Quindi non esiste nulla che sia "colpa" di altri fattori...quella di vivere sintonizzato è solo affar tuo...è bello saperlo no?nastyboy1 ha scritto:I vostri discorsi sono davvero di gran conforto e mi stanno dando una grande carica. Abito vicino ad un piccolo aereoporto di 1 azienda che costruisce aerei ed elicotteri e stamattina sono andato a guardarne 1 paio volare, di solito anche vederli solo svolazzare mi genera tensione ma stamattina erano li a fare un rumore assurdo con i piloti che si 'divertivano' a fare i vari giri della morte e capriole ad una velocità imbarazzante e io fermo a guardarli, nn ero estasiato eh ma neanche impaurito ed infastidito e questo mi sembra già fantastico. loro li in alto io in basso in un rapporto tranquillo di semplice convivenza pacifica :O)
Mi sa che non avrò tempo di c.....i sotto in aereo avrò mille cose da fare...... Ovviamente farò questo 'esperimento' delle gomme(solo però se a risultati ottenuti potrò essere citato come esempio flyingbrandon nei tuoi prossimi post) e martaP grazie sei davvero molto lucida e calma diffondi quasi rilassamento attraverso le parole. Ovviamente farò anche esercizi di rilassamento prima e durante il volo.
quando atterrato avrò un secondo libero e una connessione wi fi vi scriverò tutto; qui nn garantisco ma ci voglio provare anche una foto dal volo.....
Devi aspettare. Lo metti in modalità aereo e poi lo spegni. Non devi essere arrivato in crociera per accenderlo...di solito lo si permette parecchio prima.nastyboy1 ha scritto:ci siamo domani è IL GIORNO!!!!! Ore 8 e 50 si vola!!!! un filettino di ansia.......domanda stupida il telefono in modalità aereo lo posso sempre tenere accesso? o devo aspettare sia in alto? volevo ascoltarmi un pochino di musica per rilassarmi....respirare, contare le 'masticate' come dice brandon... rilassamento secondo i consigli di Marta .....il meteo dovrebbe essere buono, il volo oggi è arrivato dopo 1 ora e 15 di viaggio( so che è proprio da s.....i avere paura per 1 ora di volo) e oltre all'ansia sono abbastanza carico. vi ringrazio ancora per l'aiuto....
Let's fly!!!!
Ciao Nasty, vai tranquillo, non preoccuparti del meteo: in questo momento, dalla finestra vedo nebbia, nebbia ..e nebbia.....nastyboy1 ha scritto: ci siamo domani è IL GIORNO!!!!! Ore 8 e 50 si vola!!!! un filettino di ansia.......domanda stupida il telefono in modalità aereo lo posso sempre tenere accesso? o devo aspettare sia in alto? volevo ascoltarmi un pochino di musica per rilassarmi....respirare, contare le 'masticate' come dice brandon... rilassamento secondo i consigli di Marta .....il meteo dovrebbe essere buono, il volo oggi è arrivato dopo 1 ora e 15 di viaggio( so che è proprio da s.....i avere paura per 1 ora di volo) e oltre all'ansia sono abbastanza carico. vi ringrazio ancora per l'aiuto....
Let's fly!!!!
Esattamente faccio fatica perché non so esattamente a cosa ti riferisca...io non ho quella sensazione. Se ti riferisci al fatto che guardando fuori non percepisci un aumento di velocità...non è una sensazione...fino a 1500 piedi hai quella velocita pressoché costante e, allontanandoti dai riferimenti visivi rispetto a quando sei a terra perdi il senso della velocità...però che stai salendo te ne accorgi. Se ti riferisci alla riduzione di spinta è una procedura normale quella di settare la spinta di salita, che spesso è inferiore a quella di decollo....dimmi tu a quale ti riferisci...nastyboy1 ha scritto:promesso marta farò quella foto!!!!flyingbrandon posso chiederti 1 ultima cosa? mi spieghi esattamente perchè dopo che l'aereo si stacca da terra si ha quell sensazione che rimanga quasi fermo e che nn riesca a salire? lo avevo letto qui ma nn trovo più la conversazione..... Grazie ancora guys!!!
Penso che tu ti riferisca al momento in cui, pochi minuti dopo il decollo, si avverte (o almeno io avverto), una sensazione di vuoto, come se i motori si spegnessero: in realtà é tutto a posto, é il passaggio dalla velocità di decollo, dove i motori sono al massimo, alla velocità di crociera, dove ai motori é richiesta meno potenza..nastyboy1 ha scritto:"Un esempio di rilievo riguarda il decollo, dove inizialmente il nostro corpo è soggetto ad un’accelerazione che ci schiaccia verso la poltrona. Qualche istante dopo, il distacco da terra termina questa fase e l’aeroplano sale con una velocità costante. Nel frattempo, il nostro sistema vestibolare ha memorizzato la fase di accelerazione per cui una salita senza accelerazione viene percepita come la sensazione che l’aeroplano non riesca a salire o addirittura che venga respinto verso terra. Nella realtà, l’aeromobile sta invece proseguendo normalmente nella sua traiettoria". é questa la sensazione nn so a quale si riferisce tra le tue due .....
.... Ops, Brandon l'aveva già scritto...Sorryflyingbrandon ha scritto: Se ti riferisci alla riduzione di spinta è una procedura normale quella di settare la spinta di salita, che spesso è inferiore a quella di decollo..
Che significa che la spinta di salita è spesso inferiore a quella di decollo?flyingbrandon ha scritto:Esattamente faccio fatica perché non so esattamente a cosa ti riferisca...io non ho quella sensazione. Se ti riferisci al fatto che guardando fuori non percepisci un aumento di velocità...non è una sensazione...fino a 1500 piedi hai quella velocita pressoché costante e, allontanandoti dai riferimenti visivi rispetto a quando sei a terra perdi il senso della velocità...però che stai salendo te ne accorgi. Se ti riferisci alla riduzione di spinta è una procedura normale quella di settare la spinta di salita, che spesso è inferiore a quella di decollo....dimmi tu a quale ti riferisci...nastyboy1 ha scritto:promesso marta farò quella foto!!!!flyingbrandon posso chiederti 1 ultima cosa? mi spieghi esattamente perchè dopo che l'aereo si stacca da terra si ha quell sensazione che rimanga quasi fermo e che nn riesca a salire? lo avevo letto qui ma nn trovo più la conversazione..... Grazie ancora guys!!!
![]()
Ciao!