Prima volta su volo a lungo raggio

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charlie123
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Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Ciao a tutti! Sono Cristiano, vi leggo da un pezzo (il forum in tutte le sezioni in generale, ma questa e la terrazza in particolare… ) e ho sempre saputo che prima o poi avrei anche scritto! Si, soffro di ansia da volo…
Da circa 6 anni prendo mediamente 5-6 voli l’anno, tutti voli nazionali con rotta NORD-SUD (talvolta con scalo a FCO)… Non è mai stata un ansia invalidante, nel senso che alla fine sull’aereo ci son sempre salito, ma non sono mai riuscito a vivermela tranquillamente, anzi… I momenti peggiori sono, in genere, l’attesa in aeroporto prima dell’imbarco (solitamente la passo con un nodo alla gola pazzesco, oppure alla toilette o trattando male chiunque mi rivolga la parola, soprattutto se miei compagni di viaggio che cercano di tranquillizzarmi), il rullaggio e il decollo (dove avverto delle vertigini e degli scompensi alla testa che mi fanno sembrare eterna e atroce la fase di salita con virate annesse e connesse). In fase di crociera, se il volo fila liscio, non dico che riesca a rilassarmi, ma per lo meno riesco a mantenere un livello di ansia tollerabile; ma alla minima vibrazione vado nel panico… Oppure capita delle volte che credo di essermi finalmente rilassato e all’improvviso, dal nulla, mi monta una tachicardia pazzesca e mi manca il respiro… L’atterraggio in genere è la fase in cui sono più sereno (ovviamente sempre in assenza di perturbative varie…), vedo terra che si avvicina e comincio a sentirmi più a mio agio.
Bene, questa era solo la premessa… Diciamo la mia “storia di volo”. Arriviamo al dunque: tra meno di una settimana dovrò prendere il mio primo volo intercontinentale, destinazione Brasile (MXP-GRU/GRU-CNF) per motivi di lavoro. Domanda: ce la farò? A differenza delle altre volte, in cui l’ansia anticipatoria partiva dalla mattina stessa del volo o al massimo dalla sera prima, per questa occasione son già giorni e giorni che non dormo, ho lo stomaco perennemente chiuso (con anche alcuni episodi cronici) e non riesco a non pensarci nemmeno per un istante… Ho 1000 paure (alcune anche nuove rispetto al passato, date anche dal fatto che, contrariamente alla maggior parte dei voli precedenti, sarò da solo): ce la farò? Come reagirò se in volo dovessi incontrare delle forti turbolenze o situazioni di emergenza (ho il terrore delle famose turbolenze sull’atlantico)? Se non dovessi riuscire a tenere a bada l’ansia, cosa succederà? Se già dopo 1,5 ore di volo sono distrutto, come affronterò 12 ore (so già per certo di non riuscire a dormire o mangiare)? Se dovessi star male in volo, cosa mi succederebbe? E se il volo di andata sarà terribile e non me la sentissi di salire più sull’aereo di ritorno? Etc etc… Interrompo un elenco che potrebbe continuare all’infinito.
Insomma, rischio davvero di andare nel pallone questa volta…
In molti mi consigliano di ricorrere a qualche farmaco (da antistaminici che danno sonnolenza a calmanti vari più o meno naturali), ma io vorrei evitare anche perché, ipocondriaco come sono, son convinto che più che i benefici mi “chiamerei” gli effetti indesiderati…
Chiedo aiuto, insomma… Ho letto che qui molti hanno trovato la forza di superare i propri limiti e ce l’hanno fatta…


Inoltre, mi piacerebbe anche leggere delle vostre esperienze sulla tratta che mi spetta o con la compagnia aerea (volerò con TAM). Belle o brutte che siano state, almeno saprò quello che mi spetta.

Grazie 1000 in anticipo!
Cri
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mermaid
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da mermaid »

ho giusto seguito il volo della tam in arrivo stamattina. :D
per ora mi limito a tranquillizzarti sulla compagnia: sono molto attenti e disponibili, c'è parecchio personale, chi segue i passeggeri e chi si occupa invece solo del carico nelle stive. si lavora molto bene con loro, sono precisi e ci sono ampi tempi per la preparazione del volo.
posso chiederti la data del volo? rispondimi anche in privato se preferisci!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da sardinian aviator »

Toglimi una curiosità Cristiano, e intanto benvenuto. Provi gli stessi sintomi anche in altre circostanze? Per esempio quando fai delle analisi mediche di routine, sei terrorizzato al pensiero di quando ritirerai il referto e leggerai i valori per paura di scoprire che qualcosa non va? Oppure capita solo per l'aereo?
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto: Insomma, rischio davvero di andare nel pallone questa volta…
Ciao Cri...non rischi di andare nel pallone....tu sei nel pallone. La buona notizia è che non soffri di ansia da volo...la cattiva notizia è che ti generi ansia a manetta, dici di essere ipocondriaco, quindi non hai aspetti di ansia legati al volo ma ad ogni aspetto della tua vita...tuo corpo compreso. L'ottima notizia è che puoi smettere quando vuoi e smetterla di torturarti la vita...non ti passa meglio ma peggio, in questo modo. La cosa "brutta" è che non hai paura di morire ma di vivere...e mi chiedo come mai....comunque sia...veniamo al dunque. Se voli con un amico, pensi che questo possa fare qualcosa se dovesse accadere qualcosa? O sei così altruista che "morire in compagnia è meglio quindi vieni con me?" :mrgreen: oggi che hai fatto?
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto: Inoltre, mi piacerebbe anche leggere delle vostre esperienze sulla tratta che mi spetta o con la compagnia aerea (volerò con TAM). Belle o brutte che siano state, almeno saprò quello che mi spetta.

Grazie 1000 in anticipo!
Cri
Non saprai assolutamente cosa ti aspetta...perché nessuno ha una sfera di cristallo, perché non sai cosa ti aspetterà stasera, figuriamoci quel giorno. Ah, prima ho dimenticato, sì è ovvio che se pensi di non mangiate e non dormire, non mangerai e non dormirai....ma perché scegli così?
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:Ho 1000 paure (alcune anche nuove rispetto al passato, date anche dal fatto che, contrariamente alla maggior parte dei voli precedenti, sarò da solo): ce la farò? Come reagirò se in volo dovessi incontrare delle forti turbolenze o situazioni di emergenza (ho il terrore delle famose turbolenze sull’atlantico)? Se non dovessi riuscire a tenere a bada l’ansia, cosa succederà? Se già dopo 1,5 ore di volo sono distrutto, come affronterò 12 ore (so già per certo di non riuscire a dormire o mangiare)? Se dovessi star male in volo, cosa mi succederebbe? E se il volo di andata sarà terribile e non me la sentissi di salire più sull’aereo di ritorno? Etc etc… Interrompo un elenco che potrebbe continuare all’infinito.
1) sì
2) ti spaventerai...ma già lo sei....quindi niente di più di quello che stai facendo. Potresti anche giocartela e spaventarti all'occorrenza
3) che continui a vivere come stai facendo
4) sarai distrutto
5) faresti tutto il volo stando male
6) torni in nave o cambi modo di volare
Se vuoi andiamo avanti all'infinito....
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Innanzi tutto grazie per provarci con questo caso disperato quale sono...

Mermaid, quello che dici sulla compagnia mi rincuora... Leggendo le varie classifiche delle compagnie meno sicure la Tam non è che sia piazzata molto bene...

sardinian aviator e flyingbrandon, purtroppo (lo dico per me), avete centrato il mio essere...sono ansioso e lo sono su molte cose. L'aereo sicuramente accentua la mia tensione per svariati motivi e quindi mi invalida più di quanto non lo facciano altre situazioni, ma tendenzialmente posso dire di affrontare nello stesso modo molte delle nuove esperienze che mi si fanno incontro.

Se sono ridotto così, come posso credere di gestirmi 12 ore in volo?
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da mermaid »

charlie123 ha scritto:Innanzi tutto grazie per provarci con questo caso disperato quale sono...
dite tutti così, poi..... :mrgreen: :wink:
sardinian aviator e flyingbrandon, purtroppo (lo dico per me), avete centrato il mio essere...sono ansioso e lo sono su molte cose. L'aereo sicuramente accentua la mia tensione per svariati motivi e quindi mi invalida più di quanto non lo facciano altre situazioni, ma tendenzialmente posso dire di affrontare nello stesso modo molte delle nuove esperienze che mi si fanno incontro.
a parte che non è l'aereo ad accentuare ma sei sempre e solo tu, quali sono questi svariati motivi?

Se sono ridotto così, come posso credere di gestirmi 12 ore in volo?
cambiando.. e se riesci a cambiare per un minuto puoi farlo anche per 12 ore, che sono la somma di tanti singoli minuti.
dai che ce la fai! :D
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:Innanzi tutto grazie per provarci con questo caso disperato quale sono...

Mermaid, quello che dici sulla compagnia mi rincuora... Leggendo le varie classifiche delle compagnie meno sicure la Tam non è che sia piazzata molto bene...

sardinian aviator e flyingbrandon, purtroppo (lo dico per me), avete centrato il mio essere...sono ansioso e lo sono su molte cose. L'aereo sicuramente accentua la mia tensione per svariati motivi e quindi mi invalida più di quanto non lo facciano altre situazioni, ma tendenzialmente posso dire di affrontare nello stesso modo molte delle nuove esperienze che mi si fanno incontro.

Se sono ridotto così, come posso credere di gestirmi 12 ore in volo?
La classifica di compagnia meno sicura non c'è...esiste una blacklist e la TAM non c'è.
Ma veniamo al punto, lasciando per un momento gli aerei. Non sei ansioso su molte cose...lo sei su tutte ma solo con le novità e laddove non ti sai rispondere te ne rendi conto e ora ti spiego perché. Tu non sei ansioso, tu generi dei pensieri che ti mettono in uno stato di ansia. Il problema è che questi pensieri sono "inutili" e, come nel tuo caso dannosi. Tu , al posto di essere consapevole di quello che stai facendo continui a pensare " e se..." che fino ad un certo punto, può essere semplicemente una analisi che ti può portare a considerare diverse ipotesi, ma se diventa un loop ti porta a cercare delle risposte, certe, su qualcosa che non esiste. In certi casi ciò non ti genera ansia perché pensi, anche se sbagliando, di aver trovato una risposta convincente e certa (ma così non è), in altri non sai rispondere e ciò ti genera ansia....e tanto meno riesci a risponderti tanto più ti senti in ansia. L'ansia è sempre un qualcosa che riguarda il futuro, e deve essere, per te, un campanello di allarme che ti avvisa di riportare il pensiero al tuo momento presente. A proposito....non hai risposto alla mia domanda....cosa hai fatto oggi?
Comunque....sappi...che anche quando ti sembra di aver trovato la risposta...non è né più né meno un semplice pensiero perché quel momento, di fatto, non esiste. Oltre a generarti ansia questi pensieri non ti permettono di valorizzare ciò che stai vivendo in quel momento, quindi nell'assurda convinzione di trovare certezze, non solo non le trovi (perché impossibile) ma ti perdi anche quello che stai vivendo che, in senso lato, è l'unica cosa certa su cui puoi basarti. Modi per riportare l'attenzione al presente ce ne sono tanti, ma non puoi pensare di affrontare il volo come se fosse IL problema lasciando il tuo modo di pensare inalterato. Bene che ti vada riesci a dimenticarti, in certi momenti, ma poi ti torna tutto più forte di prima.
Ciao!


P.S. Non hai risposto neanche alla domanda sul perché scegli di non mangiare e non dormire. Ah...non metterti a cercare informazioni sulla compagnia o sul meteo....è tempo perso....soprattutto per te.
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

In ordine sparso:

- l'aereo accentua la tensione, credo, perché luogo chiuso, senza via d'uscita quando è in volo, generalmente affollato, apparentemente sospeso nel vuoto e qualcosa che sfugge assolutamente al nostro controllo

- oggi e' stata una giornata tipo: dopo essermi svegliato e preparato, sono andato a lavoro. In serata sono rientrato a casa e non si prospettano grandi altri programmi per oggi. Perché me lo chiedi?

- dal mio punto di vista non "scelgo" di non dormire/mangiare... È solo una conseguenza del mio stato: non mangio perché ho lo stomaco chiuso e il mangiare mi porterebbe solo a a star male; dormire... Magari!!! Stando sempre sul "chi-va-la" come potrei. Invidia pura per tutti quelli che si addormentano prima del decollo e si svegliano dopo l'atterraggio...
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da mermaid »

charlie123 ha scritto:
- l'aereo accentua la tensione, credo, perché luogo chiuso
,
meno male, altrimenti addio pressurizzazione :mrgreen:
senza via d'uscita quando è in volo
sono diverse dalle vie d'uscita che conosci tu, ma ce ne sono..
apparentemente sospeso nel vuoto
già che scrivi ''apparentemente'' sai già che non è vero.. magari non sai perché non è sospeso nel vuoto, ma resta il fatto che non lo è anzi, è immerso in un fluido che, a quelle velocità, diventa marmo
qualcosa che sfugge assolutamente al nostro controllo
al tuo controllo.. ma non sei tu che devi controllare l'aereo, lo fanno i piloti.. tu concentrati su te stesso!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:In ordine sparso:

- l'aereo accentua la tensione, credo, perché luogo chiuso, senza via d'uscita quando è in volo, generalmente affollato, apparentemente sospeso nel vuoto e qualcosa che sfugge assolutamente al nostro controllo
E tu cosa controlli, di solito?
charlie123 ha scritto: - oggi e' stata una giornata tipo: dopo essermi svegliato e preparato, sono andato a lavoro. In serata sono rientrato a casa e non si prospettano grandi altri programmi per oggi. Perché me lo chiedi?
Così...per sapere.
charlie123 ha scritto: - dal mio punto di vista non "scelgo" di non dormire/mangiare... È solo una conseguenza del mio stato: non mangio perché ho lo stomaco chiuso e il mangiare mi porterebbe solo a a star male; dormire... Magari!!! Stando sempre sul "chi-va-la" come potrei. Invidia pura per tutti quelli che si addormentano prima del decollo e si svegliano dopo l'atterraggio...
Tu, di fatto, non conosci il tuo stato quel giorno...lo immagini e basta. L'immaginazione non è la realtà. Il problema è che immaginando così intensamente e con tutta questa emotività...escludendo la possibilità, da qui a quel giorno, di poter divertirti, di fatto "scegli" e ti concedi quella possibilità e basta...e, secondo te, che vuoi che accada? Il tuo stato è conseguenza del tuo modo di pensare e della natura del tuo pensiero. Quindi il pensare di non riuscire a dormire non è conseguenza del tuo stato che, in questo caso è conseguenza del tuo pensiero. Lo stomaco chiuso ha il suo senso biologico...che c***o Magni o digerisci se devi sfuggire da una tigre che ti divora da qui ai prossimi 3 secondi? Ma tu non hai davanti una tigre...hai solo un tuo pensiero. A parte focalizzarti sul presente, a parte decidere di pensare "scenari" diversi, a parte accettare che sei un semplice passeggero...non devi stare sul chi va la perché se dovesse anche succedere qualcosa non saresti in grado di fare alcunché per il proseguire del volo....puoi decidere di controllare, da adesso, il tuo ritmo respiratorio. Ogni volta che pensi all'aereo, pensa al tuo respiro. Pensa al tuo respiro anche quando non pensi all'aereo....confronta i tuoi modi di respirare. Notalo anche quando ridi....metti una musica rilassante e ascolta il tuo respiro. Se controlli il respiro....controlli anche i pensieri....perché sono legati. Non puoi essere in ansia con un respiro "normale" e rilassato. Come vedi puoi cambiare pensieri...puoi cambiare il modo di pensare...o puoi concentrarti sul tuo respiro...anche queste sono scelte. Di certo, però, devi capire che tu, nella tua vita, hai solo la certezza di morire. Che tu, nella tua vita, hai solo una apparente sensazione di controllo che non è , di fatto, vero controllo. Che tu...nella vita....non hai bisogno di controllare...ma di osservare. Tieni a mente che...non ti conviene pensare troppo a quali malattie puoì avere...perché l'effetto nocebo è stato dimostrato tanto come il placebo.soprattutto....tutte queste tue preoccupazioni, in generale, cosa pensi ti abbiano regalato di positivo? In che contesto ne hai goduto gli effetti benefici?
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Penso che stamperò le vostre parole, e le porterò con me...
In particolare, flyingbrandon, la teoria del pensiero è scioccante quanto vera. È assurdo che un meccanismo così "banale" (passami il termine) provochi in noi delle sensazioni così "invalidanti". Non è detto però che sia così altrettanto facile da smascherare... Credo che occorra lavorare su se stessi e non poco... Ci provo... Ma già solo l'idea che a star male sono io a auto-indurmi e non le situazioni attorno è quantomeno fonte di speranza :roll:

Ah, dimenticavo di risponderti: in generale avere il controllo, o per lo meno l'illusione del controllo, mi fa stare più sereno. Quello che non mi da quest'illusione, tendo ad escluderlo
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto: È assurdo che un meccanismo così "banale" (passami il termine) provochi in noi delle sensazioni così "invalidanti".
In realtà non è assurdo...e rappresenta la nostra possibilità di evolvere. Vivi in un mondo, anzi universo, informato. Ogni informazione ha un suo peso...tutto ciò in cui credi e tutto ciò che sei portato a credere ha un peso sulla tua vita...da tutti i punti di vista....etico, morale, fisico. Se c'è armonia tu sfrutti il tuo potenziale...se non c'è coerenza tra ciò che vedi, ciò che senti, ciò che vivi e cio che pensi c'è un disturbo...una disarmonia. Il pensiero, e soprattutto il tuo, ha effetto su di te perché è proprio l'informazione che invii al tuo corpo. Anche il corpo invia informazioni....a chi ti sta accanto, al mondo circostante e....soprattutto alla tua mente. Sia mente che corpo si adeguano...ma, per fortuna, solo fino ad un certo punto. Se tu attraverso il modo di pensare "erroneo" non avessi modo di accorgerti che è, in realtà, invalidante proseguiresti a metterlo in atto....perdendoti gran parte della positività della vita. Il tuo corpo ben risponde all'informazione che arriva....peccato che sia sbagliata. Questa reazione, come feedback, non trova riscontro nella realtà...e questo permette di accorgerti dell' inganno...e siccome hai la facoltà di cambiare il tuo modo di pensare e interrompere questa decoerenza...se vuoi lo fai!
charlie123 ha scritto: Ah, dimenticavo di risponderti: in generale avere il controllo, o per lo meno l'illusione del controllo, mi fa stare più sereno. Quello che non mi da quest'illusione, tendo ad escluderlo
È una serenità momentanea perché la vita, in un attimo, ti mostra la sua non controllabilità. L'assurdo è che, esistesse anche un controllo, questo dovrebbe necessariamente passare dal controllo di te stesso....e come vedi non riesci a fare neanche quello. Che controllo potresti mai avere su qualcosa se non ce l'hai su di te? Ma non dannarti a cercarlo...perché, in realtà, è meglio cercare consapevolezza più che controllo. Se trovi consapevolezza, in realtà, trovi lucidità e chiarezza...e quando qualcosa è chiaro è più facile. Osservare ti rende consapevole...e quando sei consapevole capisci che non c'è niente da controllare....e banalmente avrai anche quella sensazione che ti fornisce l'illusione del controllo...ma a differenza di quest'ultima, non è illusione. Se tu escludi qualcosa perché sei disinteressato non c'è problema...se escludi perché temi...ciò tornerà in ambiti diversi in modi sempre più prorompenti...fino a quando non passerai anche da quello. La felicità non è l'assenza di problemi ma risiede nella capacità di risolverli. Se tu credi in un mondo senza problemi, o nella tua vita senza problemi, non potrai far altro che constatare che così non è...quindi solo ansia, frustrazione e delusione troveranno spazio dentro di te. Così come la salute non è solo assenza di malattia...ma la capacità di esprimere tutto il proprio potenziale....e per farlo si passa anche da disagi. La cosa buona è che chiunque è in grado di evolvere...e non serve cercare chissà cosa ...serve solo capire che....l'errore, il problema, il malessere non sono sfighe o eventi da evitare ma solo da capire...da vivere...per permettersi di evolvere in modo consapevole. Non aver fretta....hai tutta la tua vita davanti...e quando ti verra l'ansia pensa solo "sticazzi"...e interrompi i tuoi pensieri per essere consapevole. Se e quando ti verrà, non sarà un momento da evitare ma solo da approfondire. Tutto passa da te...la tua vita è nelle tue mani...usala....
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:Ci provo... Ma già solo l'idea che a star male sono io a auto-indurmi e non le situazioni attorno è quantomeno fonte di speranza :roll:
Questo te lo garantisco e...non ci provare...fallo!
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da fp0020 »

flyingbrandon ha scritto:La felicità non è l'assenza di problemi ma risiede nella capacità di risolverli. Se tu credi in un mondo senza problemi, o nella tua vita senza problemi, non potrai far altro che constatare che così non è...quindi solo ansia, frustrazione e delusione troveranno spazio dentro di te.
straquotone di giornata (un po come l'uomo partita Sky)
questa me la segno :mrgreen:
e aggiungerei... sticazzi!!! :lol:
è proprio vera..
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da sardinian aviator »

fp0020 ha scritto:
flyingbrandon ha scritto:La felicità non è l'assenza di problemi ma risiede nella capacità di risolverli. Se tu credi in un mondo senza problemi, o nella tua vita senza problemi, non potrai far altro che constatare che così non è...quindi solo ansia, frustrazione e delusione troveranno spazio dentro di te.
straquotone di giornata (un po come l'uomo partita Sky)
questa me la segno :mrgreen:
e aggiungerei... sticazzi!!! :lol:
è proprio vera..

Wow, mi riportate ai tempi del liceo con il concetto di felicità per Leopardi, secondo il quale essa era solo una momentanea sospensione del dolore.
Vorrei parafrasare Brandon (spero che non se la prenda a male) e sostenere che la felicità non risiede tanto nella capacità di risolvere i problemi (ci sono purtroppo problemi irrisolvibili oppure non tutti hanno questa capacità) quanto nella consapevolezza di avere la voglia di risolverli, ovvero un atteggiamento positivo nei confronti della vita. Mi ha molto colpito un'altra frase di B. sull'effetto "nocebo", che tradotto in italiese suona un po' come : "non te le chiamare"
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

sardinian aviator ha scritto:
Vorrei parafrasare Brandon (spero che non se la prenda a male) e sostenere che la felicità non risiede tanto nella capacità di risolvere i problemi (ci sono purtroppo problemi irrisolvibili oppure non tutti hanno questa capacità) quanto nella consapevolezza di avere la voglia di risolverli, ovvero un atteggiamento positivo nei confronti della vita.
Ni! :mrgreen: ma non vorrei andare troppo OT sul suo post. La volontà è un concetto un po' effimero. Le nostre idee, mia e tua, combaciano nel momento in cui la volontà, supportata da consapevolezza, è al 100%. In questo caso, però, non hai dubbi sulla riuscita espressione della tua volontà e, alla fine, è la consapevolezza di risolvere qualsiasi problema che ti genera sicurezza in te stesso e felicità (anche nel momento in cui non hai la soluzione). Non mi risulta che ci siano problemi irrisolvibili considerando che anche la mera accettazione di un problema o dell'esistenza della inconoscibilità , e non solo "non conoscenza", della soluzione è una soluzione. In parole povere puoi esprimere questa volontà, che ti fornisce come risultato la felicità, solo quando sei consapevole che ogni problema ha il suo fine. La volontà e basta, può invece spesso portare a frustrazione, proprio quando penso che ci siano problemi irrisolvibili o che non abbia la capacità di risolverlo...e ciò non è proprio "felicità" dal mio punto di vista....non so se mi sono spiegato oppure ti ho solo incasinato.... :mrgreen: proprio il pensare di non esserne capace è spesso l'impalcatura per nascondere una apparente volontà di risolvere qualcosa ma...in fondo in fondo....va bene così.... per paura, per pigrizia, per convinzione...per la ricerca di un feedback emotivo negli altri...etc...etc.
Ciao!


P.S: ovviamente non me la prendo a male...anzi....
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da sardinian aviator »

Vado a ripassare filosofia.... :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Che dire... Grazie! Razionalmente mi sento un po' stupido a prendere le cose nel verso sempre sbagliato...
Comunque il viaggio e' stato rimandato di una settimana: ho avuto 2 reazioni... La prima: che p***e, ora che mi ero quasi convinto! La seconda: ma lo stavo davvero per fare??? Sono impazzito???
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:Che dire... Grazie! Razionalmente mi sento un po' stupido a prendere le cose nel verso sempre sbagliato...
Allora non farlo. Ma non pensare a non farlo solo in ambito volo ma estendi ad ogni aspetto della tua vita...vivrai meglio...
Ciao!
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charlie123
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Non è banale, fattibile, ma non banale. Immagino sia un percorso complesso e lungo, oppure deve scattare qualcosa... come se dovessimo trovare un interruttore che al buio non riusciamo a trovare, ma una volta trovato - tac - tutto si illumina...

Aggiungo un altro punto al post: cinetosi. Ho fatto, seppur su tratte nazionali, una 30ina di voli e non ho mai avuto grossi problemi da questo punto di vista (mai sofferto neanche di mal d'auto e mal di mare). Talvolta qualche sentore di nausea si, ma dovute secondo me più al fattore ansia che cinetosi. E' probabile che aumentando la permanenza in volo, possa insorgere questo problema, pur non essendosi mai presentato su voli di 1,5 ore? Aggiungo, però, che solitamente se provo anche solo a sfogliare una rivista o a giochicchiare con il telefono, qualche fastidio lo avverto (questo avviene anche in macchina o pullman)...
che dite? nel dubbio, mi premunisco di qualche "aiutino" farmaceutico?
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flyingbrandon
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:Non è banale, fattibile, ma non banale. Immagino sia un percorso complesso e lungo, oppure deve scattare qualcosa... come se dovessimo trovare un interruttore che al buio non riusciamo a trovare, ma una volta trovato - tac - tutto si illumina...
Come fai a dire che non è banale? Spesso proprio "la banalità" ci sfugge perché siamo portati a ricercare qualcosa di più complesso....perché più complesso è più ci appare "reale". Per definirlo un percorso non banale dovresti prima completarlo...no? Sicuramente deve scattare qualcosa...e può darsi che in penombra tu non riesca a trovare l'interruttore. La cosa certa, però, è che se cerchi l'interruttore la fuori....non lo troverai mai. Quindi, se vuoi trovare l'interruttore devi guardare dentro e non fuori. Da lì in poi....chi può dirlo....lo puoi trovare anche al primo colpo.
charlie123 ha scritto: Aggiungo un altro punto al post: cinetosi. Ho fatto, seppur su tratte nazionali, una 30ina di voli e non ho mai avuto grossi problemi da questo punto di vista (mai sofferto neanche di mal d'auto e mal di mare). Talvolta qualche sentore di nausea si, ma dovute secondo me più al fattore ansia che cinetosi. E' probabile che aumentando la permanenza in volo, possa insorgere questo problema, pur non essendosi mai presentato su voli di 1,5 ore? Aggiungo, però, che solitamente se provo anche solo a sfogliare una rivista o a giochicchiare con il telefono, qualche fastidio lo avverto (questo avviene anche in macchina o pullman)...
che dite? nel dubbio, mi premunisco di qualche "aiutino" farmaceutico?
Ma hai fatto accertamenti al tuo apparato vestibolare e ti hanno trovato una disfunzione?
Comunque se hai una disfunzione all'apparato vestibolare, 5 minuti o 1 ora o 12 non fanno la differenza...nel senso che dovresti stare male comunque e sempre. Se non ti capita in 1,5 ore non ti capiterà neanche in 12. C'è chi ha fastidio a leggere. Di solito il problema insorge quando sposti la testa in direzione opposta allo spostamento...ti basta buttare un occhio fuori o guardare più lontano per non avere più il problema.
No...non userei dei farmaci per questo. L'uso dei farmaci, soprattutto quando non è accertata la causa, lo sconsiglio sempre, così come lo sconsiglio per eventi non gravi. Riprendendo il tuo esempio sopra....se al momento nella tua esistenza interiore sei in un luogo scuro, magari con solo una fioca fiammella di una candela, prendere il farmaco equivale a soffiarci sopra e spegnerla...togli cioè, l' unica possibilità che hai di trovare l'interruttore. Andando quindi in direzione opposta a ciò che vuoi ottenere...opterei per lasciare i farmaci a terra....anzi in farmacia.
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Ragazzi ci siamo quasi...
Apparentemente sembro quasi tranquillo,ma quando il pensiero va lì... In un istante mi crolla tutto ciò che razionalmente sto cercando di puntellare! Ho paura di non farcela...
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:Ragazzi ci siamo quasi...
Apparentemente sembro quasi tranquillo,ma quando il pensiero va lì... In un istante mi crolla tutto ciò che razionalmente sto cercando di puntellare! Ho paura di non farcela...
Perché non mi hai risposto all'ultimo post?
Sei quasi tranquillo o lo sei apparentemente? Lo sei fino a quando non fai pensieri catastrofici o non lo sei lo stesso?
Razionalmente non devi puntellare niente! Razionalmente puoi decidere di partire in ogni caso, il resto lo vivi come lo vivi. Decidere di fare una scelta non emotiva è una tua facoltà e capacità...non lo è decidere di non aver paura o non provare determinate emozioni. Puoi scegliere di non stare con una persona ma non puoi scegliere se amarla o meno. Posso farti infiniti esempi. La paura di non farcela non è una paura...ma una scelta razionale...o decidi di farlo e decidi di viverti ciò che vivrai in modo da esplorare il tuo mondo interiore oppure decidi di non farlo. Non puoi decidere di farlo se....
Ciao!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

flyingbrandon ha scritto:
charlie123 ha scritto:Ragazzi ci siamo quasi...
Apparentemente sembro quasi tranquillo,ma quando il pensiero va lì... In un istante mi crolla tutto ciò che razionalmente sto cercando di puntellare! Ho paura di non farcela...
Perché non mi hai risposto all'ultimo post?
Sei quasi tranquillo o lo sei apparentemente? Lo sei fino a quando non fai pensieri catastrofici o non lo sei lo stesso?
Razionalmente non devi puntellare niente! Razionalmente puoi decidere di partire in ogni caso, il resto lo vivi come lo vivi. Decidere di fare una scelta non emotiva è una tua facoltà e capacità...non lo è decidere di non aver paura o non provare determinate emozioni. Puoi scegliere di non stare con una persona ma non puoi scegliere se amarla o meno. Posso farti infiniti esempi. La paura di non farcela non è una paura...ma una scelta razionale...o decidi di farlo e decidi di viverti ciò che vivrai in modo da esplorare il tuo mondo interiore oppure decidi di non farlo. Non puoi decidere di farlo se....
Ciao!
Ho deciso di farlo, voglio farlo (tralasciando anche che "devo" farlo, essendo un viaggio di lavoro e non di piacere). Ho fatto questa scelta, solo che vorrei fosse più facile... Vorrei non svegliarmi nel cuore della notte col nodo allo stomaco, vorrei non avere un senso di vertigine al solo pensiero di volare sull'oceano, vorrei avere più fiducia in me stesso, vorrei essere come quelli che prendono l'aereo come se prendessero la metro. Vorrei essere diverso da come sono...
Provo a razionalizzare le mie paure, che col vostro aiuto contribuite a smontare, e ne traggo beneficio. Ma poi torna a bomba la mia emotività ed è un attimo, le paure che credo di aver smascherato tornano prorompenti...
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da flyingbrandon »

charlie123 ha scritto:
Ho deciso di farlo, voglio farlo (tralasciando anche che "devo" farlo, essendo un viaggio di lavoro e non di piacere).
Allora perché hai scritto "ho paura di non farcela" ?

charlie123 ha scritto:
Ho fatto questa scelta, solo che vorrei fosse più facile... Vorrei non svegliarmi nel cuore della notte col nodo allo stomaco, vorrei non avere un senso di vertigine al solo pensiero di volare sull'oceano, vorrei avere più fiducia in me stesso, vorrei essere come quelli che prendono l'aereo come se prendessero la metro. Vorrei essere diverso da come sono...
Provo a razionalizzare le mie paure, che col vostro aiuto contribuite a smontare, e ne traggo beneficio. Ma poi torna a bomba la mia emotività ed è un attimo, le paure che credo di aver smascherato tornano prorompenti...
Può essere più facile....e questo dipende da te. Ti sei svegliato nel cuore della notte? Quando? Il senso di vertigine al solo pensiero, mi fa pensare anche se non hai risposto al post sopra, che non sia dovuto ad un problema dell'apparato vestibolare...quindi anche per questo sarei più tranquillo. La fiducia in te stesso non la compri al supermercato...la costruisci. Questo evento è uno di quelli che ti permettono di accrescerla...se fai un qualcosa di diverso che imbottirti di farmaci per rincoglionirti e volare. Perché essere diversi da quello che si è? Puoi migliorare notevolmente quello che sei senza dover essere un altro. Anche questo è alla portata di tutti. Come ti ho detto sopra le paure non vanno razionalizzate. Puoi cercare di razionalizzare , nel senso di capire, che ciò che ti è ignoto, rumori e sensazioni ad esempio, non rappresentano un pericolo. Puoi utilizzare la razionalità per decidere, vista la bassa pericolosità rispetto a ciò che fai nella tua vita, di partire. Puoi razionalmente decidere di "accettare" ogni aspetto emotivo che ti giungerà, vivendolo con serenità (sì...puoi cagarti sotto "serenamente")....e di solito questa accettazione unita alla scelta irremovibile di vivere questa esperienza allevia di molto i sintomi...e se non lo fa....fa lo stesso. Tu hai smascherato , forse, la paura, ma non sono convinto che tu abbia deciso di buttare alle ortiche il tuo modo di pensare, i tuoi schemi di pensiero...e solo per questo motivo tutto ti sembra tornare...non torna...non è mai andato via. Non devi confondere il "cercare di non pensare" con il "pensare diversamente"...sono due cose estremamente diverse. Ma non ti preoccupare...se hai scelto di partire....se hai scelto di viverti questa esperienza, è già un ottimo punto di partenza. La tua emotività non è da "scacciare", è da conoscere, è da esplorare, è da usare a proprio beneficio....tutto devi fare tranne allontanarla. Se il tuo pensare diversamente non provoca più "paura" significa che va bene. Non hai risposto neanche alla domanda di prima sull'apparente tranquillità...ed è un po' difficile entrare più nello specifico se non apri le porte...ma il discorso in generale va bene lo stesso. Soprattutto...ricordati che potresti anche divertirti...se lasci aperta questa possibilità. Non decidere tutto a terra....non sapere di stare male....non immaginare di vivere un incubo...altrimenti lo farai. Ti è richiesta solo "apertura" alla possibilità che qualcosa accada...altrimenti continui a scegliere ciò che non vuoi che ti accada....e puntualmente accadrà. È questione di percezione. Se ti sintonizzi e pensi a ciò che puoi vivere di negativo, di fatto, lo stai già pensando e vivendo. Vuoi cambiare? Fallo. Vuoi vivere diversamente? Fallo. Oggi comprati un pacchetto di gomme da masticare e prendi quella di mezzo, poi la prossima è l'ultima...la terza sarà la prima....e poi butta il pacchetto. Prova!
Ciao!
Ciao!


P.S. Anzi non buttarlo...è un peccato....regalalo!
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

chiedo scusa se sono "disordinato" nel topic, tralasciando le dovute risposte e non seguendo un filo molto logico...

Cerco innanzi tutto di rimediare!
Quanto al mio apparato vestibolare, no, non mi è stama mai accertata alcuna disfunzione: non ho mai avuto l'esigenza di dover ricorrere ad esami per accertarla...

Quanto alla tranquillità apparente... Sono tranquillo quando non ci penso, quando magari sono preso da altro e ho la mente occupata. Quando poi ad esempio ne parlo con amici e colleghi, sembro tranquillo... nel senso che non faccio trasparire agli altri le mie ansie. Questa sensazione persiste anche inizialmente quando poi ci ripenso (della serie "sono riuscito a parlarne tranquillamente con Tizio, forse sto migliorando") ma poi, 2 volte su 3, subito dopo mi parte il vortice a 1000...

Oggi (in realtà da qualche giorno) ho preso l'impegno con me stesso di autoesaminarmi, per capire da cosa possa scaturire tutto questo mio disastro. Non so se sono arrivato proprio al punto, me secondo me ci sono molto vicino... Credo che la mia paura non sia di volare, o di fare nuove esperienze, o di andare sulle montagne russe o di fare degli esami etc... Credo che io abbia molto più semplicemente paura di star male, e sopratutto paura di star male in pubblico! Ci può stare secondo voi?
Le nuove situazione credo mi diano noia in quanto mi mettono sotto stress per il timore di essere giudicato (altro punto nevralgico?!), e come verrei giudicato se (ad esempio) in piena riunione con dei nuovi capi (banalizzo con un esempio per semplificare...) dovessi avere un malore?
La mia aereofobia da questo punto di vista potrebbe spiegarsi così: l'aereo è un luogo con decine e decine di estranei che osservano e scrutano alla ricerca delle debolezze del prorpio vicino di posto... E' un luogo in cui, in maniera più o meno dipendente dalla qualità del volo, ci sono diverse sollecitazioni al proprio corpo che innescano o possono innescare sensazioni più o meno spiacevoli: della serie, se mi sentissi male al decollo? se ci fossero delle turbolenze così forti da avere chissà quali crisi di nausea etc..
e sopratutto: che figura ci farei?
ecco, credo che la chiave di tutto sia qui...
potrebbe avere un senso tutto ciò?
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da sardinian aviator »

charlie123 ha scritto: La mia aereofobia da questo punto di vista potrebbe spiegarsi così: l'aereo è un luogo con decine e decine di estranei che osservano e scrutano alla ricerca delle debolezze del prorpio vicino di posto... E' un luogo in cui, in maniera più o meno dipendente dalla qualità del volo, ci sono diverse sollecitazioni al proprio corpo che innescano o possono innescare sensazioni più o meno spiacevoli: della serie, se mi sentissi male al decollo? se ci fossero delle turbolenze così forti da avere chissà quali crisi di nausea etc..
e sopratutto: che figura ci farei?
ecco, credo che la chiave di tutto sia qui...
potrebbe avere un senso tutto ciò?

Qui i piloti non possono soccorrerti perché sono chiusi là davanti: da passeggero posso dirti che di norma ognuno si fa gli affari suoi ed anzi cerca un modo di trascorrere il tempo. In caso di maltempo poi si è troppo occupati a tenersi e cercare di non sporcarsi col caffè o di sbattere la testa qua e là. D'altronde la visuale di un pax sugli altri è estremamente limitata, 5 o 6 persone al massimo, c'è poco da osservare. Mi pare che da questo punto tu possa stare tranquillo: gli aerei non sono laboratori dove osservare i problemi della gente.
Quanto al fare una brutta figura, quello in genere spiace a tutti, ma vedere uno che sta male non innesca certo sentimenti di ilarità. Se poi il tuo atteggiamento normale è quello di supermachoman palestrato per cui anche uno starnuto è una defaillance, bé allora il problema è un altro.
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da mermaid »

perchè ti interessa tanto il giudizio degli altri? e poi pensi che siano tutti lì a guardare te? che non avranno niente di meglio da raccontare una volta scesi dall'aereo? e tu fai così con gli altri?
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

francamente non lo so... cioè, avete perfettamente ragione (io per primo verso gli altri non ho affatto un atteggiamento di questo tipo, non sono assolutamente il tipo che addita e ride delle sventure altrui, anzi...).
Forse è perchè ci tengo (e qui subentra un altro anello della catena che mi lega) all'immagine di aver sempre tutto sotto controllo... e di questo ne abbiamo già parlato.
Inoltre, ora che ci penso la paura di star male (al di là del giudizio altrui) ha compromesso diversi aspetti della mia vita: sono anni ad esempio che evito situazioni troppo affollate (e io che adoravo essere nelle prime file dei concerti ad esempio...) e ho smesso di giocare a calcetto (cosa che amavo tantissimo e facevo almeno 1 o 2 volte a settimana), e potrei continuare l'elenco...
E le rinunce di cui sopra sono state proprio dettate dalla teoria del pensiero di cui si parlava un po' più su... Ai concerti all'aperto nella ressa sotto il palco avevo paura mi potesse mancare l'aria? Puntualmente avevo questa soluzione. Rimedio: ai concerti solo in posizioni poco affollate e strategiche (se non addirittura dal divano di casa). Giocando a calcetto avevo paura di aver problemi di respirazione o malori vari? Puntualmente andavo in iperventilazione. Soluzione: appendere le scarpette al chiodo.
Ora basta però. Voglio tornare ad essere una persona normale... Vorrei tanto che questo volo mi dimostri che anche io ce la posso fare...
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da Ospite »

charlie123 ha scritto:Inoltre, ora che ci penso la paura di star male (al di là del giudizio altrui) ha compromesso diversi aspetti della mia vita: sono anni....
Cosa è cambiato nella tua vita nel frattempo? Durante questi anni, ti sei sposato? hai avuto dei figli? hai subito un lutto? Per qualche motivo hai modificato il modo in cui pensi e agisci. Devi capire per quale causa è successo ciò e lavorarci su.
L'aereo in questo caso è come il calcetto, il concerto...etc. Il problema è un altro.
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Ponch ha scritto:
charlie123 ha scritto:Inoltre, ora che ci penso la paura di star male (al di là del giudizio altrui) ha compromesso diversi aspetti della mia vita: sono anni....
Cosa è cambiato nella tua vita nel frattempo? Durante questi anni, ti sei sposato? hai avuto dei figli? hai subito un lutto? Per qualche motivo hai modificato il modo in cui pensi e agisci. Devi capire per quale causa è successo ciò e lavorarci su.
L'aereo in questo caso è come il calcetto, il concerto...etc. Il problema è un altro.
temevo questa domanda... e la risposta è: non lo so. Nel senso, son cambiate tante cose e non riesco a capire quale sia stata quella scatenante... Mi son sposato e avuto un figlio, ma quando ero già nella fase ansiosa della mia vita (non vi dico l'ansia prima di entrare in sala parto... credo che in quell'occasione abbia toccato il livello più altro...). Andando ancora indietro, boh... forse una storia finita male in seguito alla quale, dopo mesi, ho deciso di cambiare città e mi son trasferito lontano da casa e da legami affettivi... In effetti potrebbe esser partito tutto da qui... Ma se anche fosse così, come mi aiuta il fatto di saperlo?
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

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charlie123 ha scritto:chiedo scusa se sono "disordinato" nel topic, tralasciando le dovute risposte e non seguendo un filo molto logico...
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Ok...è tutto a posto allora. Non ti scusare se non rispondi...non è un rimprovero...è che mi permette di capire meglio. Hai preso il pacchetto di gomme da masticare per l'esperimento?
charlie123 ha scritto: Quanto alla tranquillità apparente... Sono tranquillo quando non ci penso, quando magari sono preso da altro e ho la mente occupata. Quando poi ad esempio ne parlo con amici e colleghi, sembro tranquillo... nel senso che non faccio trasparire agli altri le mie ansie. Questa sensazione persiste anche inizialmente quando poi ci ripenso (della serie "sono riuscito a parlarne tranquillamente con Tizio, forse sto migliorando") ma poi, 2 volte su 3, subito dopo mi parte il vortice a 1000...
Certo che ha un senso....così come è abbastanza evidente dalla tue parole....apparente....sembro...non fai trasparire...che è proprio una questione di immagine. Ora....seguimi un momento....tieni bene a mente la tua immagine....ce l'hai? Sì? Mentalmente....dirigiti in un bagno....bello....spazioso....a destra c'è la doccia.....a sinistra un grande specchio....respira con calma.....l'immagine ce l'hai? Ok.....apri il water, buttala dentro e tira l'acqua... :mrgreen: ora non hai più il problema dell'immagine. Non ti preoccupare....spesso è la famiglia....sicuramente la società...ma c'è questa fissa dell'immagine....devi essere bravo, bello gentile...poi devi sembrare sicuro di te...poi ad un colloquio devi essere impeccabile....poi occhio a non commettere errori....mi raccomando dimostra sempre di...attento perché puoi passare per....devo andare avanti? Tutti ti dicono come devi essere, o come dovresti pensare...o ti fanno notare come uno è rimasto male perché sembravi in un modo piuttosto che un altro....morale....ma chi c***o se ne frega?!?! Si è bombardati da quello che dovremmo essere o come dovremmo comportarci ma nessuno, di fatto, viene focalizzato su come sta. In natura chiunque o qualsiasi cosa stia male...lo manifesta. Ora...non dico che sarebbe carino che , se dovessi avere nausea, vomitassi in modo intermittente a 360 gradi...però neanche preoccuparti del fatto che potresti stare male...e chissà cosa pensano gli altri. Che poi...che te frega? A me di quello che pensi tu niente....neanche ti conosco. Poi sono tutti così concentrati sulla loro immagine che...la tua, a parte un momento di rilevanza giusto per criticare, è totalmente ininfluente. Quando sei preso da altro...è normale che tu sia preso da altro....quindi , in buona sostanza, non c'è niente di strano che tu sia tranquillo.
Ora scappo....semmai finisco di rispondere più tardi....
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Re: Prima volta su volo a lungo raggio

Messaggio da charlie123 »

Non ho ancora preso le chewingum ma ora le prendo...
La schiavitù dell'immagine (parafrasando: l'attitudine a soddisfare determinate aspettative degli altri su di noi): eh si... colpito!
Buttare l'immagine e tirare lo sciacquone: devo elaborarlo. Un conto è pensare di farlo, un altro è farlo sul serio.
A questo punto attendo il resto della tua risposta...
Grazie davvero! :oops:
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