Ciao,
vorrei fare una domanda ai piloti di linea!!!
Non vorrei essere OT, perchè questa non è una domanda tecnica, ma una domanda che riguarda il lato emotivo, pertanto (ai moderatori) se sono troppo OT vi prego di perdonarmi, ma questa è una cosa che ho sempre voluto chiedere a qualche pilota.
La domanda è: vi siete mai trovati in una situazione brutta da pensare "Cacchio!!! Ora sono nella cacca!!! Come lo riprendo il controllo di questo coso?" O comunque situazioni dove siete stati sull'orlo del panico!? Poi sicuramente è subentrata la razionalità e avete portato a buon fine la cosa, però in quel momento, anche se per un attimo, avete sudato freddo!!!
A chi di noi guidando una macchina non ci è successo di pensarlo? Magari perchè i freni non rispondono bene o perchè non avete valutato bene che il fondo stradale è estremamente scivoloso!!! Nei giusti rapporti, sono situazioni nelle quali potrebbe trovarsi davanti un pilota di aereo?
Vorrei semplicemente, solo per curiosità, chiedervi di raccontare qualche vostra esperienza di questo genere.
Grazie per la vostra disponibilità.
Lorenzo
Paura
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Re: Paura
Io non sono un pilota di linea, ma vorrei raccontarti comunque una mia esperienza. Siamo sull'aeroporto dell'Aquila, per una settimana di volo a vela. I nostri alianti, attaccati ai carreli, hanno impiegato ore sull'autostrada per arrivare a destinazione. Finalmente il primo giorno di volo. E' il mio turno per salire sul Libelle, leggero aliante monoposto, un po' vecchiotto di concezione e performance, ma un piacere di pilotaggio, leggero e reattivo ai comandi. Mi allineo dietro al traino, il cavo si tende e siamo pronti per il decollo. In torre (L'Aquila Radio) non c'è nessuno, è chiuso per l'intervallo di pranzo, e quindi procediamo con le chiamate all'aria. Comunico il mio ok al traino, il quale avvisa in frequenza che decolliamo per la pista xx (non ricordo al momento....). Da alcuni minuti non sentiamo nessuno in frequenza, quindi siamo tranquilli. Ad un certo punto, dalla biga (la radio dei nostri amici a terra che ci vengono a recuperare in pista dopo l'atterraggio, visto che l'aliante non è in grado di muoversi da solo) sentiamo una voce concitata che ci dice di interrompere il decollo. Siamo veloci, io ho appena staccato le ruote da terra e salgo appena al di sopra del traino. Per la prima volta vedo la pista di fronte. Il trainatore sullo Stinson non la può ancora vedere. Si tratta di un biciclo ed il suo grosso motore gli impedisce la vista. Di fronte a noi un bimotore, sbucato da non si sa dove, rulla in pista opposto a noi. La mia mano corre allo sgancio in modo del tutto automatico. Sono veloce, ho qualche metro di quota, posso spostarmi sul prato alla mia destra e togliermi da quella situazione... ma il traino sta staccando le ruote e sta facendo quello che ho pensato io una frazione di secondo prima. Resto attaccato e sorvolo con la mia lunga ala sinistra il bimotore ad una quindicina di metri.
Sono tranquillissimo, mi concentro sui parametri di volo per mantenere l'aliante nella giusta traiettoria dietro al traino e cominciamo la salita per quello che sarà uno dei miei voli più belli, e che durerà quasi 6 ore.
Durante la salità ripenso a quello che è accaduto, ed il cuore comincia a battere all'impazzata. Poi mi calmo e mi godo il volo.
Credo che la paura subentri dopo. Se accade qualcosa, prima pensi ad agire, e poi ti preoccupi, in aereo, in auto, in moto ed in barca, appeso ad una corda durante una arrampicata o di fronte a qualunque minaccia improvvisa. Credo sia una sorta di autodifesa, una componente animale dovuta all'adrenalina, forse, che ci ha aiutati a sopravvivere nei milioni di anni di evoluzione che ci hanno portato a conquistare, e maltrattare, il nostro pianeta.
Sono tranquillissimo, mi concentro sui parametri di volo per mantenere l'aliante nella giusta traiettoria dietro al traino e cominciamo la salita per quello che sarà uno dei miei voli più belli, e che durerà quasi 6 ore.
Durante la salità ripenso a quello che è accaduto, ed il cuore comincia a battere all'impazzata. Poi mi calmo e mi godo il volo.
Credo che la paura subentri dopo. Se accade qualcosa, prima pensi ad agire, e poi ti preoccupi, in aereo, in auto, in moto ed in barca, appeso ad una corda durante una arrampicata o di fronte a qualunque minaccia improvvisa. Credo sia una sorta di autodifesa, una componente animale dovuta all'adrenalina, forse, che ci ha aiutati a sopravvivere nei milioni di anni di evoluzione che ci hanno portato a conquistare, e maltrattare, il nostro pianeta.
- libelle
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Re: Paura
Guarda caso ho anche io un ricordo poco piacevole proprio sul mio Libelle. Naturalmente la colpa fu tutta mia e non di questa bellissimo aliante, che è per molti aspetti superato ma la cui tecnologia di allora detta legge a tutte le macchine delle generazioni più recenti.
Era il mio primo volo su questa macchina, ed essendo un monoposto mi toccò prendere il coraggio a quattro mani, salirci sopra e decollare.
Sapevo che era un aliante agile, sensibile sui comandi e lontano anni luce dai pacifici alianti scuola che tutto permettono e tutto perdonano. E ogni pilota di aliante sa che il decollo è una delle fasi più critiche perchè parti legato con un cavo ad un altro aeroplano. Se l'aliante si mette a fare ca**ate puoi mettere in seria difficoltà il trainatore.
Avevo una fifa terribile dentro l'abitacolo mentre vedevo il traino che si allineava davanti a me. Come si sarebbe comportato questo aliante? Sarebbe schizzato da tutte le parti? Avrei cominciato a tirare la coda al traino facendolo sbandierare da tutte le parti? Pensieri terribili mi affollavano la mente e con voce tremante comunicai via radio il pronto per il decollo al trainatore. Quando sentii l'aliante che cominciava a correre sulla pista pensai a tutto quello che mi disse l'istruttore: metti il trim nella giusta posizione ed evita di smanettare con i comandi. Cerca di stare fermo con i comandi. Così feci, l'aliante rimase con le ali livellate e decollò da solo in nemmeno cento metri. L'unica cosa che feci è dare un pochettino di barra avanti per evitare di salire sopra al traino mentre era ancora con le ruote a terra. Non successe niente di niente quindi e fu un volo bellissimo. Tutte le mie paure e tensioni si sciolsero come neve al sole. E' l'emotività che ti blocca e chi vola prima o poi incappa in una situazione mai provata e che genera paura. Basta non perdere la testa e non andare nel panico.
Era il mio primo volo su questa macchina, ed essendo un monoposto mi toccò prendere il coraggio a quattro mani, salirci sopra e decollare.
Sapevo che era un aliante agile, sensibile sui comandi e lontano anni luce dai pacifici alianti scuola che tutto permettono e tutto perdonano. E ogni pilota di aliante sa che il decollo è una delle fasi più critiche perchè parti legato con un cavo ad un altro aeroplano. Se l'aliante si mette a fare ca**ate puoi mettere in seria difficoltà il trainatore.
Avevo una fifa terribile dentro l'abitacolo mentre vedevo il traino che si allineava davanti a me. Come si sarebbe comportato questo aliante? Sarebbe schizzato da tutte le parti? Avrei cominciato a tirare la coda al traino facendolo sbandierare da tutte le parti? Pensieri terribili mi affollavano la mente e con voce tremante comunicai via radio il pronto per il decollo al trainatore. Quando sentii l'aliante che cominciava a correre sulla pista pensai a tutto quello che mi disse l'istruttore: metti il trim nella giusta posizione ed evita di smanettare con i comandi. Cerca di stare fermo con i comandi. Così feci, l'aliante rimase con le ali livellate e decollò da solo in nemmeno cento metri. L'unica cosa che feci è dare un pochettino di barra avanti per evitare di salire sopra al traino mentre era ancora con le ruote a terra. Non successe niente di niente quindi e fu un volo bellissimo. Tutte le mie paure e tensioni si sciolsero come neve al sole. E' l'emotività che ti blocca e chi vola prima o poi incappa in una situazione mai provata e che genera paura. Basta non perdere la testa e non andare nel panico.