Neige ha scritto:Soltanto con questo sostegno è capitato che una come me, agorafobica e terrorizzata dagli spazi aperti e dai luoghi affollati da sempre,
Ahhhhh....poiché qualcosa nel passato ci ha accompagnati ciò significa che sempre ci accompagnerà giusto? Sei una del "per sempre" quindi. Ecco...dalla prima riga tu dichiari, anche se non lo scrivi in forma esplicita, che uno stato d'animo ci caratterizza e ci porteremo questa caratterizzazione per tutta la vita...tagliandoti, di fatto, la possibilità che ciò non accada più. Non hai importanza se hai una paura da 3 giorni o 20 anni...una paura non può essere una caratteristica della nostra persona.
Neige ha scritto:
trovasse il coraggio di prendere un aereo: un Venezia-Bari, volo di circa un'ora che alla fine si è rivelato anche piacevole, soprattutto nel decollo e nello stare in quota.
E qua arriviamo ad punto importante.Fai una esperienza piacevole...e riesci a farla piacevole nonostante tu abbia deciso di vivere la tua vita in un modo decisamente particolare...e tu che fai? Ti chiedi, visto che questo rappresentava un volo di prova, cosa succederà in quello di 10 ore. È folle e ti mostra come tu sia così attaccata alla tua visione della vita, nonostante non sia una vita che sceglierebbe lo spot del Mulino Bianco, da decidere di non seguire la prova esperenziale, che ha avuto successo, per scegliere la tua "immagine". Perché? Perché ci tieni così tanto a questa vita fatta così? Lo sai?
Neige ha scritto:
Vi sono infinitamente grata... ma ora arrivano le note dolenti. Quello è stato un "volo di prova", ora mi aspetta la prova più grande: Roma-Chicago (e naturalmente ritorno Chicago-Roma, se mai ce la farò). Non so se sono più spaventata dalle 10 ore di volo, dalla folla e dal caos che caratterizza Fiumicino, o dal servizio in economy delle American Airlines, una compagnia che non spicca per gentilezza e per puntualità.
Io, fossi in te, avrei paura solo di una cosa...te...
Neige ha scritto:
Dio mio, il solo pensare di dover attraversare tutto questo tra qualche giorno, mi blocca il respiro! E meno male che medito e faccio yoga da anni!
Lo fai male. Io consiglio sempre la meditazione o attività affini/analoghe...a te consiglio di cambiare il modo in cui fai...almeno la meditazione. Immagino che tu dedichi del tempo a queste attività...ma quanto le fai penetrare nella tua vita? Ho notato, spesso, molto spesso, che ci sono persone che si prendono un tempo X in un luogo Y...e dicono "ho meditato"....bene bravo...ma meditare significa portare quella consapevolezza, quella tecnica, quella presenza in ogni momento della tua giornata...non significa dedicare e creare una situazione particolare in cui si medita ma significa vivere meditando.Meno crei una situazione ideale per farlo meglio è. Io direi che tu hai l'occasione, quotidiana, per vedere se stai meditando o fai degli esercizi di facciata in un momento X, in un luogo Y, che ti permettono di dirti che stai facendo qualcosa per te.
Neige ha scritto:
Se qualcuno conosce la situazione reale per imbarcarsi negli USA, mi faccia sapere e possibilmente non mi spaventi troppo che sono già abbastanza terrorizzata.
Quello che chiunque può dirti non servirà a nulla. Non è servita neanche una esperienza piacevole a farti mettere in dubbio che l'origine dei tuoi problemi sia tu e non ciò che ti circonda. Sono convinto che tu dica "si lo so il problema è dentro di me"...ma la prima cosa che fai per superarlo o far finta di farlo è vedere che c'è là fuori che ti può disturbare nell'impresa. Oddio il terminal, la procedura, le persone....panico...se solo ogni volta ti chiedessi "perché" e ti rispondessi...e capissi come queste paure abbiano origine e affondino nella tua insicurezza e sfiducia...di come tu possa alimentare la convinzione che ciò che ignoto è pericoloso e ciò che credi sicurezza sia ciò che ti sta rovinando l'intera esistenza...ma soprattutto ciò che credi in modo insindacabile, e cioè che tutto ciò che hai scelto come caratterizzante la tua persona sia imprescindibile....se solo "ogni volta che".
Scegli uno stato d'animo come se fosse equivalente ai tuoi occhi, o alle tue mani che, se guardi bene, non sono neanche loro le stesse nel corso della tua vita. Tutto cambia...e tu mentalmente ti opponi a qualsiasi cambiamento. È ovvio che sarai sempre tu a "perdere" contro la vita...ma è una scelta....e, per tua fortuna, le scelte si possono cambiare. Per cambiare, però, devi togliere ciò che c'è per far spazio al nuovo...a ciò che ti è sconosciuto...e, fossi in te, lo farei volentieri visto dove ti sta portando ciò che è noto.
Neige ha scritto:
Premetto che viaggerò con due bimbi di due e cinque anni e con un marito americano che aspetta da nove anni di portarmi a casa dei suoi. Non posso tirarmi indietro, a costo di andarci anestetizzata. Mio figlio è andato a Chicago nel settembre scorso ed è tornato entusiasta. Io tengo la mia paura dentro, perché non vorrei mai trasmettergli la mia fobia. Nota per Flyingbrandon: come ho iniziato ad avere paura dell'aereo? Anni fa, camminando con mia sorella, trovai il coraggio di chiederle (vergognandomi tantissimo) di non attraversare una piazza al centro, ma di andare sui lati perché mi faceva impressione il vuoto centrale. Lei, che era appena tornata da un viaggio in Canada, si mise a ridere e mi disse:"Sei combinata male! Come farai a prendere l'aereo se non riesci neanche in questo?". E' inutile dire che da allora mi saliva l'ansia anche quando dovevo solo andare in aeroporto. Il volo preso la scorsa settimana è stata una grande conquista, ma nella mia situazione purtroppo non basta. Ora sapete tutto, se potete datemi una mano... Grazie

Basta...basta molto meno dell'esperienza stessa perché cambi...la tua situazione la alimenti tu da una vita...e tu, a quella, non rinunci e non vuoi rinunciare. La stessa vergogna è un indice di ciò che ti ho detto. Perché vergognarsi? Sei tu...sei tu che ti crei quel mondo che ti fa vivere male, sei tu che lo vuoi mantenere anche se non ti sembra che sia così, ma la tua insicurezza sai essere la spia dei tuoi pensieri "non funzionali"...e ti ritrovi combattuta tra il decidere se rinunciare a qualcosa di irrinunciabile oppure mettere in mostra ciò che , per motivi esperenziali, sai essere una ca***ta...fino ad oggi hai scelto di non rinunciare all'irrinunciabile...oggi puoi scegliere diversamente. Ai tuoi figli, ahimè, trasmetti tutto...ciò non significa che loro debbano crederti e vivere come te, ma non ha importanza che tu non dica qualcosa sugli aerei o sulle piazze...avvertiranno sempre quel "pericolo" è quella tensione per qualcosa che per altri non è un problema...e non mi riferisco all'aereo...ma al tuo modo di vivere e di pensare....perché è quello che genera le tue paure a prescindere dall'oggetto stesso.
Ciao!