Da amante del volo come voi da quando ero un nanerottolo con i capelli a caschetto (o semplicemente da quando avevo i capelli...) la passione per il volo non si è mai assopita, anzi batte forte più che mai.
Sono al termine del ciclo di specializzazione in Optometria e la tesi sulla quale sto lavorando non poteva che riguardare il volo.
Per la precisione assieme ad un team di medici ed ingegneri del settore ottico sto coordinando un lavoro che ha come scopo quello di migliorare le performance e la protezione visiva dei piloti, che siano amatoriali o professionisti.
Come sapete meglio di me la radiazione ad alta quota si attesta su livelli medio/elevati e i windshield di tutti gli aerei non forniscono una buona protezione, in particolare per quanto riguarda i tessuti della pelle e soprattutto degli occhi.
Focalizzandoci su questi ultimi ci siamo concentrati nello sviluppo di una lente che permette di tagliare completamente i raggi UV che passano attraverso le lamine in vetro/policarbonato dei cockpit allo scopo di proteggere e provare a ritardare quanto più possibile lo sviluppo delle malattie dell'apparato visivo, in particolare quelle scatenate da fattori ambientali esterni (cataratta, maculopatie..).
Inoltre è stato aggiunto un filtro per far sì da ridurre quelle che sono le aberrazioni cromatiche e provare perciò a migliorare il contrasto sia di giorno che nel volo notturno (le lenti sono chiare) per migliorare il comfort e l'esperienza di volo anche con bassa visibilità.
E' un prodotto sperimentale che magari in un futuro potrebbe avere riscontro o che potrebbe essere un trampolino di lancio per ricerche più approfondite sulla prevenzione e sulla visione in volo.
Sarebbe di grande aiuto se ci fosse qualche pilota che avrebbe voglia di sperimentarli e di dare un'opinione personale.
Da parte mia sono disposto a portare volontariamente l'occhiale da Firenze all'aeroporto di destinazione (che sia Roma, Milano, Bologna, Bergamo, Verona..) e anche ad attenere l'eventuale turno di lavoro (anche una giornata intera se necessario).
Chi poi ne avesse piacere ha la possibilità di essere menzionato nella discussione pubblica che avverrà tra qualche mese nella Scuola Internazionale di Ottica ed Optometria di Firenze (e nelle relative pubblicazioni annesse).
Resto a disposizione per eventuali domande e per organizzare eventualmente degli incontri, grazie mille a tutti

Andrea