Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

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Mary_888
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Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

Ciao a tutti, vi scrivo con le lacrime agli occhi perché sono in preda a crisi di pianto isteriche e disperate da giorni. Tra una settimana dovrò affrontare il mio primo viaggio intercontinentale fino a New York. Volerò con il mio ragazzo con la compagnia Emirates sull'aereo A380. Da circa un paio di anni ho iniziato a sviluppare un forte malessere a bordo dell''aereo. Prima viaggiavo senza problemi pur soffrendo di leggera claustrofobia in luoghi chiusi o senza vie d'uscita ( ad esempio in metropolitana, treni o auto che comunque riuscivo sempre a prendere). Riuscivo a stare al lato del finestrino, ero tranquillissima e felice. Tutti voli brevi poiché sono sempre rimasta in Europa ma l'ho girata praticamente tutta senza problemi. Sono arrivata anche a Lisbona e alle Canarie che sono 4/5 ore di volo dall'Italia. Poi all'improvviso nell'estate del 2023 ho iniziato a stare male. Ma male forte. Soprattutto durante il decollo. Prendo un volo per la Sardegna e inizia a girarmi fortissimo la testa, vertigine, nausea, mal di stomaco, mancanza di aria. Tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti poiché mi dà fastidio la luce e la sensazione di essere sull'aereo. Nonostante ciò non mi arrendo e armata di mascherina per dormire e tappi alle orecchie durante l'ultimo anno sono riuscita a prendere altri 4 voli per cittadine in Europa. Tutti voli con Ryanair di 1.40 di viaggio. 3 voli vanno relativamente bene, l'ultimo va molto male. Come parte il decollo mi inizia una morsa allo stomaco, fortissima angoscia e sensazione di soffocamento. Inizio a pensare che sono bloccata, senza vie d'uscita, sospesa per aria. La testa gira fortissimo. Mi salva la mascherina e il pensare costantemente di essere in un'altro luogo. Stringo i denti con grande sofferenza ma riesco a superare l'ora di viaggio. Ho notato che inizio a stare tranquilla solo quando so che stiamo per atterrare. Inoltre i viaggi di ritorno sono sempre più pesanti rispetto a quelli di andata e non capisco il motivo.
Ora capirete che al solo pensiero di affrontare 9 ore ad andare e 9 ore a tornare mi fa avere crisi di pianto. Se già sto male per 1 ora ( che riesco ad affrontare con fatica solo perché chiudo gli occhi e uso la dislocazione mentale) come posso far passare tutte queste ore?
Le mie principali paure sono:
1) l'idea di dover stare chiusa tutte quelle ore senza poter scappare. Se dovessi avere un forte attacco di panico o stare male per qualsiasi motivo non ho vie di scampo. Soprattutto quando sorvoleremo l'oceano atlantico, dove mi farebbero atterrare? In Groenlandia? Se tutti se ne fregano e io faccio in tempo a crepare lì dentro?
2) i forti giramenti di testa e mal di stomaco che subisco durante il decollo mi stroncano letteralmente. Anche in questo caso facile dire "distraiti con i film" oppure "mangia" . Ma se non riesco neanche a tenere gli occhi aperti come faccio?
3) l'idea di stare per la prima volta così lontana da casa dall'altra parte del mondo mi fa stare male e contribuisce alla mia ansia visto che sono molto attaccata a mia madre e ho paura che possa succedere qualcosa durante la mia assenza così lontana.
4) il mio fidanzato soffre anche lui l'aereo e sinceramente non me la sento di fare da balia anche a lui che contribuisce alle mie ansie e aviofobia da quando ci siamo conosciuti
5) Se il volo di andata dovesse andare male poi dove lo trovo il coraggio di farmi altre 9 ore per tornare a casa?
6) il fatto che starò per ben 4 ore in pieno oceano aperto vicino alla Groenlandia mi mette ansia per i motivi sopra citati
Quindi vi chiedo..sono un caso senza speranza o esiste un farmaco o qualsiasi altra cosa in grado di farmi vivere questo viaggio serenamente senza ansie e malesseri fisici vari?
Sono tentata di rinunciare per quanto sto male ma non voglio arrendermi...
Grazie a tutti per l'aiuto
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

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Ciao e benvenuta
ci sarà sicuramente qualcun altro che farà un'analisi più approfondita, ma inizio io a scriverti qualcosa
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33 1) l'idea di dover stare chiusa tutte quelle ore senza poter scappare. Se dovessi avere un forte attacco di panico o stare male per qualsiasi motivo non ho vie di scampo. Soprattutto quando sorvoleremo l'oceano atlantico, dove mi farebbero atterrare? In Groenlandia? Se tutti se ne fregano e io faccio in tempo a crepare lì dentro?
gli altri passeggeri, forse se ne potrebbero fregare, gli assistenti di volo no, magari non risolvono il "problema" schioccando le dita, ma sicuramente non se ne fregano, e certamente non crepi, anche se ti sembra che stia succedendo, ma stai "crepando" solo nella tua testa.
gli eventuali posti per atterrare sono molteplici, dopo Dublino c'è Reykjavik, Kangerlussuaq (Groenlandia), Halifax (Canada) e poi tutti quelli tra Halifax e NY, sei sempre almeno ad un paio d'ore di volo da un'aeroporto.
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33 2) i forti giramenti di testa e mal di stomaco che subisco durante il decollo mi stroncano letteralmente. Anche in questo caso facile dire "distraiti con i film" oppure "mangia" . Ma se non riesco neanche a tenere gli occhi aperti come faccio?
Guarda, per esperienza ti posso dire che il decollo del 380 è quasi impercettibile, è talmente grande che i movimenti sembrano al rallentatore.
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:333) l'idea di stare per la prima volta così lontana da casa dall'altra parte del mondo mi fa stare male e contribuisce alla mia ansia visto che sono molto attaccata a mia madre e ho paura che possa succedere qualcosa durante la mia assenza così lontana.
contribuisce, o ne è causa/concausa?
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:334) il mio fidanzato soffre anche lui l'aereo e sinceramente non me la sento di fare da balia anche a lui che contribuisce alle mie ansie e aviofobia da quando ci siamo conosciuti
ecco, forse questa può essere la causa maggiore della tua ansia, ve la ampliate a vicenda.
Non dico di lasciarlo (non credo valga come scusa), ma per lo meno è una cosa che dovete affrontare insieme, se la affronti solo tu non vai da nessuna parte, nel momento che lui ha un episodio d'ansia, scatenerà la tua indipendentemente da quanto tu ci abbia lavorato sopra e creda di essere riuscita a superarlo
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:335) Se il volo di andata dovesse andare male poi dove lo trovo il coraggio di farmi altre 9 ore per tornare a casa?
e se invece dovesse andare benissimo? e se invece ti dovessi divertire? e se dovessi essere coinvolta in un tamponamento andando in aeroporto? molti "se" slegati tra di loro, se all'andata c'è turbolenza non è detto che ci sia al ritorno, potresti non soffrire all'andata ma invece soffrire al ritorno, non voglio alimentare la tua ansia, voglio farti capire che le domande "se?" te le sta facendo lei!
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:336) il fatto che starò per ben 4 ore in pieno oceano aperto vicino alla Groenlandia mi mette ansia per i motivi sopra citati
cos'hai contro la Groenlandia? :lol: :lol: pare sia un bel posto :roll:
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33Quindi vi chiedo..sono un caso senza speranza o esiste un farmaco o qualsiasi altra cosa in grado di farmi vivere questo viaggio serenamente senza ansie e malesseri fisici vari?
non sei un caso senza speranza, il "farmaco" esiste, ma dubito troverai qui qualcuno che ti consiglia di usarne, primo perche poi pensi che "non puoi viaggiare senza" diventandone in un certo senso "dipendente", secondo perchè come ogni farmaco ha effetti collaterali/controindicazioni, anche non solo prettamente medici
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33Sono tentata di rinunciare per quanto sto male ma non voglio arrendermi...
questo è un bel punto di partenza, il non voler arrendersi
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

Ciao, ti ringrazio molto per le tue risposte. Sì ci hai azzeccato. Diciamo che il mio fidanzato in primis contribuisce di molto a farmi venire questa ansia/fobia. Prima di conoscerlo non avevo nessuna paura in volo. Continua a dirmi che non se se la sente di partire e che sta male. In queste condizioni come si fa ad affrontare serenamente un volo? Un conto è avere qualcuno accanto che ti dà coraggio, che ti dice che va tutto bene e ti dà soluzioni come quelle che hai scritto tu. Un'altro discorso è se la persona che hai accanto ti trasmette tutte le sue ansie e paure ( purtroppo non le ha solo per l'aereo ma che per altre cose) quindi io non me ha sento di affrontare un viaggio cosi lungo con il rischio che lui dia di matto
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33 Riuscivo a stare al lato del finestrino, ero tranquillissima e felice. Tutti voli brevi poiché sono sempre rimasta in Europa ma l'ho girata praticamente tutta senza problemi. Sono arrivata anche a Lisbona e alle Canarie che sono 4/5 ore di volo dall'Italia. Poi all'improvviso nell'estate del 2023 ho iniziato a stare male. Ma male forte. Soprattutto durante il decollo.
Ok quindi l’aereo non è il tuo problema….
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33

Ora capirete che al solo pensiero di affrontare 9 ore ad andare e 9 ore a tornare mi fa avere crisi di pianto.

No…onestamente non lo capisco molto. Se decido di fare qualcosa, quel qualcosa non mi fa venire crisi di pianto…altrimenti probabilmente non mi passa neanche dall’anticamera del cervello di farla. Oppure scelgo di farla…e non mi vengono crisi di pianto. Soprattutto non inizio a pensare che la cosa abbia connotati drammatici…quando arriva, l’affronto.
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
1) l'idea di dover stare chiusa tutte quelle ore senza poter scappare. Se dovessi avere un forte attacco di panico o stare male per qualsiasi motivo non ho vie di scampo. Soprattutto quando sorvoleremo l'oceano atlantico, dove mi farebbero atterrare? In Groenlandia? Se tutti se ne fregano e io faccio in tempo a crepare lì dentro?
Dovresti scappare da cosa? Di attacco di panico non è mai morto nessuno. Gli Assistenti di Volo ti assistono eccome….soprattutto quasi sempre si trova un medico a bordo. Soprattutto perché dovresti morire proprio li? Sei preoccupata di morire domani nel bagno di casa tua?
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
2) i forti giramenti di testa e mal di stomaco che subisco durante il decollo mi stroncano letteralmente. Anche in questo caso facile dire "distraiti con i film" oppure "mangia" . Ma se non riesco neanche a tenere gli occhi aperti come faccio?
Quella è l’ansia….e vedremo come non andare a bordo con tutta questa ansia…
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
3) l'idea di stare per la prima volta così lontana da casa dall'altra parte del mondo mi fa stare male e contribuisce alla mia ansia visto che sono molto attaccata a mia madre e ho paura che possa succedere qualcosa durante la mia assenza così lontana.
Mmmm…sei preoccupata o hai sensi di colpa ? Se succede qualcosa mentre sei a 500km da casa cosa cambia?
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
4) il mio fidanzato soffre anche lui l'aereo e sinceramente non me la sento di fare da balia anche a lui che contribuisce alle mie ansie e aviofobia da quando ci siamo conosciuti
Sicuramente non sei in grado di fare balia a lui visto che non lo sei , al momento, per te stessa. Attenta però’ …lui con la tua ansia e la tua aviofobia non c’entra niente. E’ colpa tua non sua. Il fatto che anche lui generi ansia e’ ininfluente sul fatto che a tua volta la generi. A me non viene ansia se un altro ha ansia. A me non viene paura di volare se uno ha paura di volare. Il tuo meccanismo è “pericoloso” perché estrometti te stessa dal problema….mentre TU e i TUOI PENSIERI generate il problema. Mai potrai superarlo se non metti a fuoco la tua totale responsabilità….cosi come saranno totalmente tuoi i meriti quando non genererai più ansia.
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
5) Se il volo di andata dovesse andare male poi dove lo trovo il coraggio di farmi altre 9 ore per tornare a casa?



Se parti da questi presupposti …non potrà altro che andare male. Comunque male che vada hai la nave per tornare…
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
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I farmaci te li sconsiglio vivamente…i farmaci non ti cambiano il modo di pensare. Tu sei in grado di vivere il viaggio serenamente MA…il tuo modo di vivere e pensare deve cambiare. Tu generi ansia….tu devi smettere di generare ansia. Tu non vivi il tuo presente ma vivi in un tempo che , di fatto, non esiste. Tu non sei a bordo dell’aereo ma già di vivi una angoscia legata ad un evento futuro. Come pensi che il viaggio possa essere sereno se ti carichi cosi a molla?
Ciao!
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 13 ottobre 2024, 18:03 Sì ci hai azzeccato. Diciamo che il mio fidanzato in primis contribuisce di molto a farmi venire questa ansia/fobia. Prima di conoscerlo non avevo nessuna paura in volo. Continua a dirmi che non se se la sente di partire e che sta male. In queste condizioni come si fa ad affrontare serenamente un volo? Un conto è avere qualcuno accanto che ti dà coraggio, che ti dice che va tutto bene e ti dà soluzioni come quelle che hai scritto tu. Un'altro discorso è se la persona che hai accanto ti trasmette tutte le sue ansie e paure ( purtroppo non le ha solo per l'aereo ma che per altre cose) quindi io non me ha sento di affrontare un viaggio cosi lungo con il rischio che lui dia di matto
Come ti ho accennato sopra non addossare al tuo ragazzo colpe che non ha. Sarebbe un grosso problema….anzi e’ un grosso problema se hai bisogno di una persona che ti fa coraggio. Il coraggio e’ tuo non degli altri. Io penso che il punto cruciale della tua questione non è stato che quando l’hai conosciuto hai iniziato ad aver paura del volo …e non penso neanche che tu abbia iniziato a creare ansie. Quel modo di pensare già ti apparteneva…però, penso, quando hai conosciuto lui e’ cambiato qualcosa , magari anche solo a livello di percezione, nel rapporto tra te e tua madre. Un conto è essere attaccati…un altro essere dipendenti. Non so quanti anni tu abbia ma la sensazione è che ci sia ancora un cordone ombelicale , emotivo, attaccato. Questo non è sano….questo non è naturale. Tu hai la tua vita da costruire.
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

flyingbrandon ha scritto: 14 ottobre 2024, 9:59
Mary_888 ha scritto: 13 ottobre 2024, 18:03 Sì ci hai azzeccato. Diciamo che il mio fidanzato in primis contribuisce di molto a farmi venire questa ansia/fobia. Prima di conoscerlo non avevo nessuna paura in volo. Continua a dirmi che non se se la sente di partire e che sta male. In queste condizioni come si fa ad affrontare serenamente un volo? Un conto è avere qualcuno accanto che ti dà coraggio, che ti dice che va tutto bene e ti dà soluzioni come quelle che hai scritto tu. Un'altro discorso è se la persona che hai accanto ti trasmette tutte le sue ansie e paure ( purtroppo non le ha solo per l'aereo ma che per altre cose) quindi io non me ha sento di affrontare un viaggio cosi lungo con il rischio che lui dia di matto
Come ti ho accennato sopra non addossare al tuo ragazzo colpe che non ha. Sarebbe un grosso problema….anzi e’ un grosso problema se hai bisogno di una persona che ti fa coraggio. Il coraggio e’ tuo non degli altri. Io penso che il punto cruciale della tua questione non è stato che quando l’hai conosciuto hai iniziato ad aver paura del volo …e non penso neanche che tu abbia iniziato a creare ansie. Quel modo di pensare già ti apparteneva…però, penso, quando hai conosciuto lui e’ cambiato qualcosa , magari anche solo a livello di percezione, nel rapporto tra te e tua madre. Un conto è essere attaccati…un altro essere dipendenti. Non so quanti anni tu abbia ma la sensazione è che ci sia ancora un cordone ombelicale , emotivo, attaccato. Questo non è sano….questo non è naturale. Tu hai la tua vita da costruire.
Ciao!
Ciao, ti ringrazio per la risposta. Io invece sono convinta che la questione della paura sull'aereo si sia scatenata dopo l'incontro con il mio fidanzato. Perché prima soffrivo si già di claustrofobia ma sull'aereo avevo 0 problemi. La vivevo veramente con grande tranquillita, serenita e felicità. Guarda caso durante il primo volo che prendo da quando lo conosco ( nell'estate del 2023) inizio a viverla molto male . Ricordo in particolare che durante il decollo mi venne come un fulmine questo pensiero in testa: se fa paura a lui, vuol dire che c'è un pericolo e quindi dovrei avere paura anche io.
Ecco da lì sono iniziati i giramenti di testa ed è partito tutto. Quindi come so fa a dire che lui non abbia contribuito a questa cosa?
Per quanto riguarda il rapporto con mia madre io ammetto di avere un attaccamento morboso. Ho solo lei al mondo e mia sorella più piccola. Mio padre non c'è più quindi ho sempre questo senso di controllo e responsabilità nei loro riguardi. Mi sento tranquilla solo se so che posso raggiungerti nel giro di breve distanza in caso di necessità. Però non mi spiego perché gli attacchi di panico mi arrivino anche quando volo con la mia famiglia.. lì dovrei essere tranquilla se la causa fosse il distacco
Ultima modifica di Mary_888 il 14 ottobre 2024, 15:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

flyingbrandon ha scritto: 14 ottobre 2024, 9:52
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33 Riuscivo a stare al lato del finestrino, ero tranquillissima e felice. Tutti voli brevi poiché sono sempre rimasta in Europa ma l'ho girata praticamente tutta senza problemi. Sono arrivata anche a Lisbona e alle Canarie che sono 4/5 ore di volo dall'Italia. Poi all'improvviso nell'estate del 2023 ho iniziato a stare male. Ma male forte. Soprattutto durante il decollo.
Ok quindi l’aereo non è il tuo problema….
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33

Ora capirete che al solo pensiero di affrontare 9 ore ad andare e 9 ore a tornare mi fa avere crisi di pianto.

No…onestamente non lo capisco molto. Se decido di fare qualcosa, quel qualcosa non mi fa venire crisi di pianto…altrimenti probabilmente non mi passa neanche dall’anticamera del cervello di farla. Oppure scelgo di farla…e non mi vengono crisi di pianto. Soprattutto non inizio a pensare che la cosa abbia connotati drammatici…quando arriva, l’affronto.
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
1) l'idea di dover stare chiusa tutte quelle ore senza poter scappare. Se dovessi avere un forte attacco di panico o stare male per qualsiasi motivo non ho vie di scampo. Soprattutto quando sorvoleremo l'oceano atlantico, dove mi farebbero atterrare? In Groenlandia? Se tutti se ne fregano e io faccio in tempo a crepare lì dentro?
Dovresti scappare da cosa? Di attacco di panico non è mai morto nessuno. Gli Assistenti di Volo ti assistono eccome….soprattutto quasi sempre si trova un medico a bordo. Soprattutto perché dovresti morire proprio li? Sei preoccupata di morire domani nel bagno di casa tua?
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
2) i forti giramenti di testa e mal di stomaco che subisco durante il decollo mi stroncano letteralmente. Anche in questo caso facile dire "distraiti con i film" oppure "mangia" . Ma se non riesco neanche a tenere gli occhi aperti come faccio?
Quella è l’ansia….e vedremo come non andare a bordo con tutta questa ansia…
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
3) l'idea di stare per la prima volta così lontana da casa dall'altra parte del mondo mi fa stare male e contribuisce alla mia ansia visto che sono molto attaccata a mia madre e ho paura che possa succedere qualcosa durante la mia assenza così lontana.
Mmmm…sei preoccupata o hai sensi di colpa ? Se succede qualcosa mentre sei a 500km da casa cosa cambia?
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
4) il mio fidanzato soffre anche lui l'aereo e sinceramente non me la sento di fare da balia anche a lui che contribuisce alle mie ansie e aviofobia da quando ci siamo conosciuti
Sicuramente non sei in grado di fare balia a lui visto che non lo sei , al momento, per te stessa. Attenta però’ …lui con la tua ansia e la tua aviofobia non c’entra niente. E’ colpa tua non sua. Il fatto che anche lui generi ansia e’ ininfluente sul fatto che a tua volta la generi. A me non viene ansia se un altro ha ansia. A me non viene paura di volare se uno ha paura di volare. Il tuo meccanismo è “pericoloso” perché estrometti te stessa dal problema….mentre TU e i TUOI PENSIERI generate il problema. Mai potrai superarlo se non metti a fuoco la tua totale responsabilità….cosi come saranno totalmente tuoi i meriti quando non genererai più ansia.
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
5) Se il volo di andata dovesse andare male poi dove lo trovo il coraggio di farmi altre 9 ore per tornare a casa?



Se parti da questi presupposti …non potrà altro che andare male. Comunque male che vada hai la nave per tornare…
Mary_888 ha scritto: 12 ottobre 2024, 21:33
Quindi vi chiedo..sono un caso senza speranza o esiste un farmaco o qualsiasi altra cosa in grado di farmi vivere questo viaggio serenamente senza ansie e malesseri fisici vari?
Sono tentata di rinunciare per quanto sto male ma non voglio arrendermi...
Grazie a tutti per l'aiuto
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Ciao!
Ciao, ti ringrazio per la risposta. Io invece sono convinta che la questione della paura sull'aereo si sia scatenata dopo l'incontro con il mio fidanzato. Perché prima soffrivo si già di claustrofobia ma sull'aereo avevo 0 problemi. La vivevo veramente con grande tranquillita, serenita e felicità. Guarda caso durante il primo volo che prendo da quando lo conosco ( nell'estate del 2023) inizio a viverla molto male . Ricordo in particolare che durante il decollo mi venne come un fulmine questo pensiero in testa: se fa paura a lui, vuol dire che c'è un pericolo e quindi dovrei avere paura anche io.
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 14 ottobre 2024, 15:24
Ciao, ti ringrazio per la risposta. Io invece sono convinta che la questione della paura sull'aereo si sia scatenata dopo l'incontro con il mio fidanzato. Perché prima soffrivo si già di claustrofobia ma sull'aereo avevo 0 problemi. La vivevo veramente con grande tranquillita, serenita e felicità. Guarda caso durante il primo volo che prendo da quando lo conosco ( nell'estate del 2023) inizio a viverla molto male . Ricordo in particolare che durante il decollo mi venne come un fulmine questo pensiero in testa: se fa paura a lui, vuol dire che c'è un pericolo e quindi dovrei avere paura anche io.
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Per quanto riguarda il rapporto con mia madre io ammetto di avere un attaccamento morboso. Ho solo lei al mondo e mia sorella più piccola. Mio padre non c'è più quindi ho sempre questo senso di controllo e responsabilità nei loro riguardi. Mi sento tranquilla solo se so che posso raggiungerti nel giro di breve distanza in caso di necessità
Non ho dubbi che si sia manifestata DOPO l'incontro con il tuo ragazzo. Ma , da cio' che hai scritto, da come lo hai scritto e da cio' che emerge sono più propenso , appunto, al fatto che la storia con il tuo ragazzo abbia, dentro di te, modificato la percezione del rapporto con tua mamma. L'attaccamento morboso ha molta più rilevanza che non il tuo ragazzo che ha paura di volare. La tua deduzione, se ha paura lui dovrei averla anche io, lascia il tempo che trova. Siamo sempre portati a trovare una spiegazione a ciò che accade...e questa ti e' sembrata la piu' ovvia. Ma le vere ragioni sono piu' profonde e ti dimostro subito il perche'. Se tu credessi che l'aereo in cui andrai cadra'...semplicemente non avresti mai comprato il biglietto. Nè ora né mai. Nel quadro familiare si innesta perfettamente anche il perche' tornare sia peggio che andare....nel tuo no. E' evidente una buona dose di conflittualità tra spezzare quel cordone, che non significa non voler piu' bene a qualcuno, e la resistenza nel farlo. Per questo ti ho chiesto anche se e' reale preoccupazione o , maggiormente, senso di colpa nell'allontanarti. Tu , comunque, non hai alcuna responsabilita' nei confronti dell'esistenza altrui e hai la tua vita da creare...ma con tutte queste ansie e controlli , la qualita', lascia a desiderare. Puoi cambiare tutto questo...puoi cambiarlo anche prima di capire le vere ragioni di perche' fai ciò che fai...ma devi prima prenderti carico delle tue responsabilità e poi tutto sara' diverso. Per responsabilità intendo proprio riguardanti la tua esistenza...
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 14 ottobre 2024, 15:24 Però non mi spiego perché gli attacchi di panico mi arrivino anche quando volo con la mia famiglia.. lì dovrei essere tranquilla se la causa fosse il distacco
Appunto...non penso sia il distacco...e, comunque, ormai hai associato l'esperienza del volo ad un qualcosa di estremamente negativo. Pero' hai messo l'etichetta sbagliata....perche' non è il volo il problema....solo che il volo emoziona...e' come agitare una caraffa piena d'acqua con tutte le impurità sul fondo...l'acqua diventa torbida...ma il problema non e' aver agitato il contenitore....è cio' che e' depositato nel fondo....
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

flyingbrandon ha scritto: 14 ottobre 2024, 15:40
Mary_888 ha scritto: 14 ottobre 2024, 15:24
Ciao, ti ringrazio per la risposta. Io invece sono convinta che la questione della paura sull'aereo si sia scatenata dopo l'incontro con il mio fidanzato. Perché prima soffrivo si già di claustrofobia ma sull'aereo avevo 0 problemi. La vivevo veramente con grande tranquillita, serenita e felicità. Guarda caso durante il primo volo che prendo da quando lo conosco ( nell'estate del 2023) inizio a viverla molto male . Ricordo in particolare che durante il decollo mi venne come un fulmine questo pensiero in testa: se fa paura a lui, vuol dire che c'è un pericolo e quindi dovrei avere paura anche io.
Ecco da lì sono iniziati i giramenti di testa ed è partito tutto. Quindi come so fa a dire che lui non abbia contribuito a questa cosa?
Per quanto riguarda il rapporto con mia madre io ammetto di avere un attaccamento morboso. Ho solo lei al mondo e mia sorella più piccola. Mio padre non c'è più quindi ho sempre questo senso di controllo e responsabilità nei loro riguardi. Mi sento tranquilla solo se so che posso raggiungerti nel giro di breve distanza in caso di necessità
Non ho dubbi che si sia manifestata DOPO l'incontro con il tuo ragazzo. Ma , da cio' che hai scritto, da come lo hai scritto e da cio' che emerge sono più propenso , appunto, al fatto che la storia con il tuo ragazzo abbia, dentro di te, modificato la percezione del rapporto con tua mamma. L'attaccamento morboso ha molta più rilevanza che non il tuo ragazzo che ha paura di volare. La tua deduzione, se ha paura lui dovrei averla anche io, lascia il tempo che trova. Siamo sempre portati a trovare una spiegazione a ciò che accade...e questa ti e' sembrata la piu' ovvia. Ma le vere ragioni sono piu' profonde e ti dimostro subito il perche'. Se tu credessi che l'aereo in cui andrai cadra'...semplicemente non avresti mai comprato il biglietto. Nè ora né mai. Nel quadro familiare si innesta perfettamente anche il perche' tornare sia peggio che andare....nel tuo no. E' evidente una buona dose di conflittualità tra spezzare quel cordone, che non significa non voler piu' bene a qualcuno, e la resistenza nel farlo. Per questo ti ho chiesto anche se e' reale preoccupazione o , maggiormente, senso di colpa nell'allontanarti. Tu , comunque, non hai alcuna responsabilita' nei confronti dell'esistenza altrui e hai la tua vita da creare...ma con tutte queste ansie e controlli , la qualita', lascia a desiderare. Puoi cambiare tutto questo...puoi cambiarlo anche prima di capire le vere ragioni di perche' fai ciò che fai...ma devi prima prenderti carico delle tue responsabilità e poi tutto sara' diverso. Per responsabilità intendo proprio riguardanti la tua esistenza...
Ma infatti io non ho paura che l'aereo cada. Su questo fronte mi sento più sicura in volo piuttosto che in autostrada a bordo di una automobile. La mia ansia sta nel fatto di pensare di dover stare chiusa per diverse ore senza possibilità di scampo. Finché sono poche ore posso sopportare il tutto (con molta fatica e autocontrollo) ma con diverse ore di viaggio come si fa? Il punto è che non sopporto le situazioni di costrizione. Non so se questo deriva dal rapporto con mia madre ma questi fenomeni di panico avvengono anche se viaggio con lei. Paradossalmente una volta ho preso l'aereo completamente da sola per andare a trovare i miei amici e lì non ho avuto nessuna ansia. Anzi, mi ero addormentata tranquillamente ed ero calma. Forse come dite voi potrebbe essere seriamente il rapporto con mia madre il problema..mi sento tranquilla solo se sto ad una distanza di poche ore di aereo. Inoltre lei non mi invoglia molto a partire, non ha molta simpatia per il mio ragazzo
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 14 ottobre 2024, 20:56
Ma infatti io non ho paura che l'aereo cada. Su questo fronte mi sento più sicura in volo piuttosto che in autostrada a bordo di una automobile. La mia ansia sta nel fatto di pensare di dover stare chiusa per diverse ore senza possibilità di scampo. Finché sono poche ore posso sopportare il tutto (con molta fatica e autocontrollo) ma con diverse ore di viaggio come si fa? Il punto è che non sopporto le situazioni di costrizione. Non so se questo deriva dal rapporto con mia madre ma questi fenomeni di panico avvengono anche se viaggio con lei. Paradossalmente una volta ho preso l'aereo completamente da sola per andare a trovare i miei amici e lì non ho avuto nessuna ansia. Anzi, mi ero addormentata tranquillamente ed ero calma. Forse come dite voi potrebbe essere seriamente il rapporto con mia madre il problema..mi sento tranquilla solo se sto ad una distanza di poche ore di aereo. Inoltre lei non mi invoglia molto a partire, non ha molta simpatia per il mio ragazzo
Ma scampo da cosa?
Appunto….quello che ti ho detto nel primo messaggio. Ma non è lei a dover decidere se partire o meno se stare con il tuo ragazzo o meno. Non mi hai ancora risposto sul senso di colpa…ma , ormai, penso non sia più necessario. Mettere a fuoco che non è l’aereo il problema…come ti ha evidenziato l’esperienza in prima persona, e’ già un passo enorme. Togliere la responsabilità’ del tuo ragazzo e’ un altro ottimo passo. Cercare di ripristinare un rapporto “sano” con tua mamma la soluzione a tutti i tuoi cappi emotivi. Mentre lavori su questi aspetti…puoi iniziare a lavorare alla preparazione pratica al tuo viaggio. Il panico e’ dovuto a quel soffocamento che vivi emotivamente…in realtà , l’aereo, dovrebbe rappresentare proprio l’opposto…la tua scelta di “fuga” operata da una scelta , consapevole ed indipendente. L’aereo ti offre questa opportunità…ma tu , ora, non sei a bordo dell’aereo….sei a casa…quindi inutile che stia a pensare a quel senso che….non esiste. Puoi goderti il volo…puoi addormentarti…puoi ascoltare la musica e farti cullare dai moti dell’aria…sei proprio libera…così libera da muoverti in una dimensione insolita…sia fisicamente…che emotivamente. Sei in grado di farlo in totale rilassatezza…non lo dico io…lo dici tu…l’hai fatto , l’hai vissuto. Se il tuo ragazzo in questo non ti è d’aiuto…beh non importa…tu , per quelle 8 ore pensi a te. Senti il tuo respiro…se ti dovesse prendere ansia tutta la tua attenzione dovrebbe focalizzarsi sul respiro. Non puoi essere in panico e avere una respirazione regolare. Le emozioni regolano il respiro….ma è vero anche il contrario….il respiro controlla le emozioni. E’ più’ facile controllare il respiro che le emozioni. Non avere paura di quello che accadrà…perché’ comunque se scegli di andare e tornare ….vai e torni. L’aereo vola a prescindere dalle tue emozioni…e tu puoi decidere di godertela…e liberati dalla morbosità dei rapporti…perché non potrai mai esprimere il tuo vero potenziale…e neanche essere particolarmente vicina se sei “schiava” di un rapporto…che sia nei confronti di tua mamma o chicchessia. Come puoi “gestire” qualcosa se non sei in grado di gestire te stessa? Non vivi per accontentare le persone. Essere vicini non significa rinunciare alla propria vita…i rapporti non devono appesantire….quando ti appesantiscono ti fermi , prendi le distanze…e delinei i limiti che le persone devono rispettare nei tuoi confronti. Non è egoismo…sono solo “istruzioni per l’uso”.
Mary…non sabotarti e non lasciare che nessuno possa sabotarti…
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

Il problema è che vorrei delle soluzioni per non avere questo malessere fisico. Durante il decollo mi gira la testa, non posso guardarmi intorno e sento un pugno allo stomaco con agitazione fortissima. Non posso mangiare nulla altrimenti il tutto si amplifica e devo correre al gabinetto. Devo concentrarmi per cercare di stare calma e non pensare di essere sull'aereo. Mi sento chiusa inizio a pensare di dover stare lì ferma per ore. Basta questo pensiero per mandarmi in tillt. Poi i rumori del decollo e anche il prima, quando l'aereo corre sulla pista mi causano malessere. Fino ad ora l'unica soluzione quando arrivano questi attacchi è chiudere gli occhi con la mascherina e sperare di addormentarmi il prima possibile. Se salgo sull'aereo piena di sonno e stanca riesco a gestire meglio il tutto perché dormo. Ma se devo affrontare molte ore come faccio?
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 18 ottobre 2024, 21:44 Il problema è che vorrei delle soluzioni per non avere questo malessere fisico. Durante il decollo mi gira la testa, non posso guardarmi intorno e sento un pugno allo stomaco con agitazione fortissima. Non posso mangiare nulla altrimenti il tutto si amplifica e devo correre al gabinetto. Devo concentrarmi per cercare di stare calma e non pensare di essere sull'aereo. Mi sento chiusa inizio a pensare di dover stare lì ferma per ore. Basta questo pensiero per mandarmi in tillt. Poi i rumori del decollo e anche il prima, quando l'aereo corre sulla pista mi causano malessere. Fino ad ora l'unica soluzione quando arrivano questi attacchi è chiudere gli occhi con la mascherina e sperare di addormentarmi il prima possibile. Se salgo sull'aereo piena di sonno e stanca riesco a gestire meglio il tutto perché dormo. Ma se devo affrontare molte ore come faccio?
Le soluzioni sono quelle che ti sto proponendo. Le tue non sono soluzioni ma aggravano il pensiero. Se il tuo star male è la manifestazione del tuo pensare male…non è certo pensando male o cercando di far finta di non essere dove sei che puoi stare meglio….non trovi? Devi proprio fare il passaggio opposto. TU vai in aereo perché’ scegli di andare in aereo e perché hai capito che non c’entra niente con il tuo malessere. Il malessere è un “urlo” perché non stai capendo un c***o….secondo te se invece di capirlo e ascoltarlo ti metti a cercare di essere altrove e a pensare strategie per giorni …tace o urla più forte? A cambiare modo di pensare basta un click..il problema è che ti deve venire davvero da dentro. Se tu non sei convinta che il problema risieda in altre problematiche…ti sarà davvero poco probabile non manifestare il tuo disagio. IN aereo non devi necessariamente stare ferma nel tuo posto per il tuo volo…puoi anche alzarti, sgranchirti le gambe e fare due passi. Che tu debba stare dentro le ore per la durata del volo….beh …preferiresti essere scaraventata fuori a -57 gradi con quel gentile venticello che , bene che vada , ti arriva in faccia a 850 km/h e in mancanza di ossigeno ? Bizzarro….io preferirei stare dentro protetto dall’aereo. Il punto è che tu , per aumentare la tua consapevolezza, dovresti NON pensare all’aereo ora…perché nel qui e ora sei ovunque tranne a bordo dell’aereo…e quando sarai a bordo dell’aereo devi finalmente pensare di essere in aereo ….e, invece, tu vuoi pensare di non esserci. Io non ho soluzioni da proporti se vuoi seguire il tuo modo di pensare. Posso però garantirti che se abbandoni questo modo di pensare e segui ciò che avviene…sarà più facile di una passeggiata. E’ una tua scelta…
Ciao!


P.S. Tu cosa mi risponderesti se io ti dicessi che prendo a martellate la macchina e ti chiedessi in che modo posso non prendere a martellate la macchina? Se ti dicessi che guido con in testa una benda sugli occhi e, per colpa di sta c***o di macchina, vado a sbattere sui muri… cosa potrei fare a riguardo? Che soluzioni mi offriresti?
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

flyingbrandon ha scritto: 18 ottobre 2024, 23:00
Mary_888 ha scritto: 18 ottobre 2024, 21:44 Il problema è che vorrei delle soluzioni per non avere questo malessere fisico. Durante il decollo mi gira la testa, non posso guardarmi intorno e sento un pugno allo stomaco con agitazione fortissima. Non posso mangiare nulla altrimenti il tutto si amplifica e devo correre al gabinetto. Devo concentrarmi per cercare di stare calma e non pensare di essere sull'aereo. Mi sento chiusa inizio a pensare di dover stare lì ferma per ore. Basta questo pensiero per mandarmi in tillt. Poi i rumori del decollo e anche il prima, quando l'aereo corre sulla pista mi causano malessere. Fino ad ora l'unica soluzione quando arrivano questi attacchi è chiudere gli occhi con la mascherina e sperare di addormentarmi il prima possibile. Se salgo sull'aereo piena di sonno e stanca riesco a gestire meglio il tutto perché dormo. Ma se devo affrontare molte ore come faccio?
Le soluzioni sono quelle che ti sto proponendo. Le tue non sono soluzioni ma aggravano il pensiero. Se il tuo star male è la manifestazione del tuo pensare male…non è certo pensando male o cercando di far finta di non essere dove sei che puoi stare meglio….non trovi? Devi proprio fare il passaggio opposto. TU vai in aereo perché’ scegli di andare in aereo e perché hai capito che non c’entra niente con il tuo malessere. Il malessere è un “urlo” perché non stai capendo un c***o….secondo te se invece di capirlo e ascoltarlo ti metti a cercare di essere altrove e a pensare strategie per giorni …tace o urla più forte? A cambiare modo di pensare basta un click..il problema è che ti deve venire davvero da dentro. Se tu non sei convinta che il problema risieda in altre problematiche…ti sarà davvero poco probabile non manifestare il tuo disagio. IN aereo non devi necessariamente stare ferma nel tuo posto per il tuo volo…puoi anche alzarti, sgranchirti le gambe e fare due passi. Che tu debba stare dentro le ore per la durata del volo….beh …preferiresti essere scaraventata fuori a -57 gradi con quel gentile venticello che , bene che vada , ti arriva in faccia a 850 km/h e in mancanza di ossigeno ? Bizzarro….io preferirei stare dentro protetto dall’aereo. Il punto è che tu , per aumentare la tua consapevolezza, dovresti NON pensare all’aereo ora…perché nel qui e ora sei ovunque tranne a bordo dell’aereo…e quando sarai a bordo dell’aereo devi finalmente pensare di essere in aereo ….e, invece, tu vuoi pensare di non esserci. Io non ho soluzioni da proporti se vuoi seguire il tuo modo di pensare. Posso però garantirti che se abbandoni questo modo di pensare e segui ciò che avviene…sarà più facile di una passeggiata. E’ una tua scelta…
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P.S. Tu cosa mi risponderesti se io ti dicessi che prendo a martellate la macchina e ti chiedessi in che modo posso non prendere a martellate la macchina? Se ti dicessi che guido con in testa una benda sugli occhi e, per colpa di sta c***o di macchina, vado a sbattere sui muri… cosa potrei fare a riguardo? Che soluzioni mi offriresti?
Il mio ragazzo continua a dirmi che ha paura forte di stare male sull'aereo e che solo io potrò dargli supporto. Con queste condizioni come posso viaggiare tranquilla? Se gli viene un attacco di panico io che sto peggio di lui cosa faccio per 9 ore?
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 20 ottobre 2024, 15:37
Il mio ragazzo continua a dirmi che ha paura forte di stare male sull'aereo e che solo io potrò dargli supporto. Con queste condizioni come posso viaggiare tranquilla? Se gli viene un attacco di panico io che sto peggio di lui cosa faccio per 9 ore?
Scusa eh…una cosa è evidente…anzi due…la prima è che vuoi che il viaggio salti….e che salti per colpa del tuo ragazzo. La seconda…non ti interessa uscire dal tuo di problema…penso…altrimenti perché non rispondi o approfondisci una, che sia una , delle domande che ti faccio? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: Se stanno cosi le cose possiamo anche dedicarci a parlare di qualcosa di più divertente o passarci ricette di cucina… :mrgreen:
Ciao!



P.S. domanda probabilmente banale…ma perché’ se nessuno dei due vuole viaggiare in aereo avete programmato un viaggio che prevede 9 ore di aereo ?
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

flyingbrandon ha scritto: 20 ottobre 2024, 16:33
Mary_888 ha scritto: 20 ottobre 2024, 15:37
Il mio ragazzo continua a dirmi che ha paura forte di stare male sull'aereo e che solo io potrò dargli supporto. Con queste condizioni come posso viaggiare tranquilla? Se gli viene un attacco di panico io che sto peggio di lui cosa faccio per 9 ore?
Scusa eh…una cosa è evidente…anzi due…la prima è che vuoi che il viaggio salti….e che salti per colpa del tuo ragazzo. La seconda…non ti interessa uscire dal tuo di problema…penso…altrimenti perché non rispondi o approfondisci una, che sia una , delle domande che ti faccio? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: Se stanno cosi le cose possiamo anche dedicarci a parlare di qualcosa di più divertente o passarci ricette di cucina… :mrgreen:
Ciao!



P.S. domanda probabilmente banale…ma perché’ se nessuno dei due vuole viaggiare in aereo avete programmato un viaggio che prevede 9 ore di aereo ?
In realtà non lo abbiamo programmato. È una cosa nata un po' così all'ultimo sul momento perché lui ha vinto una sorta di premio al lavoro e quindi gli sembra brutto sprecare questa opportunità considerando che ci passeranno anche l'hotel lì. Questa del viaggio è stata più che altro una scelta dettata dal non sprecare l'opportunità di farci un bel viaggio risparmiando un bel po' rispetto a quanto costerebbe solitamente. Però è stato tutto deciso in fretta e furia così su 2 piedi.
Non è che cerco di sabotare il viaggio è che sono sinceramente preoccupata per le nostre condizioni. Ok farsi prendere dall''euroforia di partire ora che abbiamo questa opportunità ma la mia paura è che entrambi potremmo avere seri problemi nell'affrontare questo viaggio e siccome non si tratta di 1 ora dietro l'angolo di casa penso di avere il diritto ad essere un po' preoccupata visto che nessuno dei 2 parte a cuore leggero
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 20 ottobre 2024, 17:20
In realtà non lo abbiamo programmato. È una cosa nata un po' così all'ultimo sul momento perché lui ha vinto una sorta di premio al lavoro e quindi gli sembra brutto sprecare questa opportunità considerando che ci passeranno anche l'hotel lì. Questa del viaggio è stata più che altro una scelta dettata dal non sprecare l'opportunità di farci un bel viaggio risparmiando un bel po' rispetto a quanto costerebbe solitamente. Però è stato tutto deciso in fretta e furia così su 2 piedi.
Non è che cerco di sabotare il viaggio è che sono sinceramente preoccupata per le nostre condizioni. Ok farsi prendere dall''euroforia di partire ora che abbiamo questa opportunità ma la mia paura è che entrambi potremmo avere seri problemi nell'affrontare questo viaggio e siccome non si tratta di 1 ora dietro l'angolo di casa penso di avere il diritto ad essere un po' preoccupata visto che nessuno dei 2 parte a cuore leggero
In che senso “diritto”? Se per diritto intendi che è tutto normale dover star male per un viaggio premio completamente spesato ….no non è normale…. :mrgreen: Se intendi che è un tuo diritto pensare male…si si lo è …il problema è che ti rovini la vita inutilmente…e, ripeto, non tanto per il viaggio…ma proprio per tutto…
Eh si…stai cercando di sabotare il viaggio e non avere alcuna responsabilità in tal senso. In realtà , come ti avevo già scritto in un messaggio sopra…stai sabotando la tua vita ….in termini di qualità . Potresti , decisamente, vivere meglio ….
Ciao!
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da Mary_888 »

flyingbrandon ha scritto: 20 ottobre 2024, 17:28
Mary_888 ha scritto: 20 ottobre 2024, 17:20
In realtà non lo abbiamo programmato. È una cosa nata un po' così all'ultimo sul momento perché lui ha vinto una sorta di premio al lavoro e quindi gli sembra brutto sprecare questa opportunità considerando che ci passeranno anche l'hotel lì. Questa del viaggio è stata più che altro una scelta dettata dal non sprecare l'opportunità di farci un bel viaggio risparmiando un bel po' rispetto a quanto costerebbe solitamente. Però è stato tutto deciso in fretta e furia così su 2 piedi.
Non è che cerco di sabotare il viaggio è che sono sinceramente preoccupata per le nostre condizioni. Ok farsi prendere dall''euroforia di partire ora che abbiamo questa opportunità ma la mia paura è che entrambi potremmo avere seri problemi nell'affrontare questo viaggio e siccome non si tratta di 1 ora dietro l'angolo di casa penso di avere il diritto ad essere un po' preoccupata visto che nessuno dei 2 parte a cuore leggero
In che senso “diritto”? Se per diritto intendi che è tutto normale dover star male per un viaggio premio completamente spesato ….no non è normale…. :mrgreen: Se intendi che è un tuo diritto pensare male…si si lo è …il problema è che ti rovini la vita inutilmente…e, ripeto, non tanto per il viaggio…ma proprio per tutto…
Eh si…stai cercando di sabotare il viaggio e non avere alcuna responsabilità in tal senso. In realtà , come ti avevo già scritto in un messaggio sopra…stai sabotando la tua vita ….in termini di qualità . Potresti , decisamente, vivere meglio ….
Ciao!
Il viaggio è tutto spesato per lui ma non per me che devo comunque pagare il biglietto e il vivere lì, inoltre perdo anche giorni di lavoro per partire. Comunque al di là di questo non saprei come uscirne da questo auto sabotaggio perché ora i miei pensieri vanno ossessivamente tutti in queste direzioni. Non ho la più pallida idea di come fare questo click che dici per cambiare prospettiva e modo di pensare..
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da flyingbrandon »

Mary_888 ha scritto: 20 ottobre 2024, 20:48
Il viaggio è tutto spesato per lui ma non per me che devo comunque pagare il biglietto e il vivere lì, inoltre perdo anche giorni di lavoro per partire. Comunque al di là di questo non saprei come uscirne da questo auto sabotaggio perché ora i miei pensieri vanno ossessivamente tutti in queste direzioni. Non ho la più pallida idea di come fare questo click che dici per cambiare prospettiva e modo di pensare..
I Pensieri non vanno in modo ossessivo in qualche direzione per i fatti loro. Sei tu che generi i tuoi pensieri. Tanto più consapevolmente vivi, meno ti senti imprigionata nei tuoi pensieri. Vivere consapevolmente significa vivere QUI e ORA, nel tuo presente…che è l’unico modo in cui puoi influenzare il tuo futuro che ancora non esiste. Il primo punto per fermare questo sabotaggio , in questo specifico caso del volo, è decidere se andare o non andare e non cambiare più decisione riguardo a quello. Se scegli di andare decidi di andare qualsiasi cosa accada. Una volta rimosso il dubbio su questa decisione …in modo fermo…il tuo cervello smetterà di valutare questa ipotesi e continuare ad alternare SI o NO in modo ossessivo. Bada bene…se la decisione è SI…il tuo meccanismo di sabotaggio agirà comunque contro di te per farti dubitare della scelta…ma non appena il dubbio ti sfiora e ti ricordi che hai deciso di andare qualsiasi cosa accada…e tornerai a dedicarti a ciò che stai facendo in quel momento….quel “dubbio” perdera’ di energia e non affiorerà più. Ci sono tanti modi di portare la mente al presente ma finché rimani , anche in questa discussione, sulla superficie…finché non ti assumi la totale responsabilità della tua esistenza continuerai a rimbalzare ossessivamente ovunque e ti sembrerà sempre di essere in preda a qualcosa…quando quel qualcosa sei semplicemente tu. Io, che comunque non sono nessuno, ti ho posto più volte delle domande a cui non ho mai ricevuto risposta. Certe sono emerse lo stesso…altre rimangono lì. Ti avevo chiesto anche poco sopra che consigli mi avresti dato riguardo il mio tormento di prendere a martellate la macchina etc etc…non hai risposto neanche quello. Insomma…se non parti dal centro del problema…ANDARE o NON ANDARE….e tua totale responsabilità nella vita….qualsiasi cosa faccia non uscirai mai dal cerchio. Se non ti va di andare più in fondo nella discussione per me non è un problema…ma risulta difficile darti anche un modo per organizzare i tuoi pensieri in modo più funzionale. Quello che mi sembra evidente è che tu abbia cercato, anche qua, un rimedio “immediato” ed esterno che ti permettesse di fare il viaggio…ma sei arrivata ad un punto della tua vita , forse il momento giusto, per capire che non troverai mai le redini della tua vita all’esterno…non esiste il “rimedio”…esiste una tua presa di consapevolezza che ti cambierà , in meglio, tutta la tua vita. Il viaggio non è un problema…se devi convivere , comunque, con attacchi di panico , claustrofobia e un’ansia diffusa…non è che ti vivi proprio la vita al meglio delle tue possibilità.
Sono atti di volontà….sono scelte….
Ciao!
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Re: Come affrontare un volo di 9 ore quando si ha la claustrofobia?

Messaggio da PaoloTH »

Io ti direi di scegliere in economy i posti più spaziosi, magari una premium economy se c'è o ancora meglio una business, almeno per questa tua prima volta, così potresti avere spazio per uscire e andare in bagno, ma anche vedere fuori se può aiutare a calmarti
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