C'erano una volta i "Piloti"
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C'erano una volta i "Piloti"
A tutti buongiorno.
"C'erano una volta i Piloti"...
Se dico che oggigiorno un pilota di un liner è più un "amministratore di sistema" anzichè un "vero Pilota" (come quelli che volavano quando i cockpit non erano "computerizzati" come lo sono oggi), dico una eresia ?
Non essendo io "addentro nelle cose", esprimo questa "provocazione" come frutto della "percezione" che può avere, dal di fuori, "l'uomo della strada".
Mi piacerebbe sapere dagli addetti ai lavori se questa mia ardita affermazione è totalmente aberrante o se, invece, ha un fondo di verità.
Saluti
Massimo
"C'erano una volta i Piloti"...
Se dico che oggigiorno un pilota di un liner è più un "amministratore di sistema" anzichè un "vero Pilota" (come quelli che volavano quando i cockpit non erano "computerizzati" come lo sono oggi), dico una eresia ?
Non essendo io "addentro nelle cose", esprimo questa "provocazione" come frutto della "percezione" che può avere, dal di fuori, "l'uomo della strada".
Mi piacerebbe sapere dagli addetti ai lavori se questa mia ardita affermazione è totalmente aberrante o se, invece, ha un fondo di verità.
Saluti
Massimo
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per certi aerei sta diventando una verità quasi assoluta e i piloti benchè ancor oggi necessari potrebberro essere sostituiti....la tecnologia per farlo esiste ma spero che la cosa venga ritardata il più possibile....
per certi bellissimi aeropolani che solcano i cieli oggi come i vecchi della serie 80 o A-300/310 o 727 di più vecchia tecnologia di progettazone fortunatamente il pilota è ancora in carico di molte cose.
per certi bellissimi aeropolani che solcano i cieli oggi come i vecchi della serie 80 o A-300/310 o 727 di più vecchia tecnologia di progettazone fortunatamente il pilota è ancora in carico di molte cose.
- pippo682
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Pur non intendendomene molto, secondo me dire che il pilota in un aereo moderno non serve è come dire che un ingegnere non serve per l'esecuzione di un progetto, tanto fa tutto il computer... ne siamo proprio sicuri? Un mio professore mi diceva sempre che se in un computer inserisci spazzatura, il risultato è spazzatura elaborata!
- I-FORD
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Ad oggi non siamo riusciti a fare andare neanche i treni (salvo che su brevissimi percorsi) senza conducente umano, figuriamoci gli aerei.
In teoria tutto è possibile, anche i viaggi interstellari, poi però bisogna mettere la teoria in pratica.
Gli aerei di oggi, rispetto a quelli di ieri, richiedono conoscenze maggiori e doti fisiche minori, esattamente come le navi mercantili di oggi rispetto ai velieri dei secoli scorsi.
La cosa più importante però per condurre i velivoli di oggi e quelli di ieri è rimasta uguale, l'Airmanship (che poi deriva dalla Seamanship).
Disciplina, Competenza e Allenamento, Conoscenza, Consapevolezza, Capacità di Giudizio.
Quindi credo che il paragone tra piloti di una volta e di oggi si possa esprimere in questi termini, se Shumacher e Fangio si scambiassero le rispettive Ferrari credo che dopo pochi giri di adattamento farebbero comunque dei buoni tempi, indipendentemente dal modello che hanno sotto al sedere.
Del resto un sacco di aerei d'epoca volano ancora e non sono tutti pilotati da nonnini con i capelli bianchi.
Idem, tanti aquile dalle piume canute sono ancora ai comandi di aerei tecnologicamente avanzatissimi.
In teoria tutto è possibile, anche i viaggi interstellari, poi però bisogna mettere la teoria in pratica.
Gli aerei di oggi, rispetto a quelli di ieri, richiedono conoscenze maggiori e doti fisiche minori, esattamente come le navi mercantili di oggi rispetto ai velieri dei secoli scorsi.
La cosa più importante però per condurre i velivoli di oggi e quelli di ieri è rimasta uguale, l'Airmanship (che poi deriva dalla Seamanship).
Disciplina, Competenza e Allenamento, Conoscenza, Consapevolezza, Capacità di Giudizio.
Quindi credo che il paragone tra piloti di una volta e di oggi si possa esprimere in questi termini, se Shumacher e Fangio si scambiassero le rispettive Ferrari credo che dopo pochi giri di adattamento farebbero comunque dei buoni tempi, indipendentemente dal modello che hanno sotto al sedere.
Del resto un sacco di aerei d'epoca volano ancora e non sono tutti pilotati da nonnini con i capelli bianchi.
Idem, tanti aquile dalle piume canute sono ancora ai comandi di aerei tecnologicamente avanzatissimi.
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...forse gli aerei di oggi sono pilotati di più ad "input" e di meno a "destrezza e sensibilità di pilotaggio"...
...forse negli aerei di oggi i piloti girano una rotellina e/o premono un pulsante "ENTER" laddove, un tempo, essi impugnavano i comandi per "far fare al braccio ciò che partiva dalla loro mente"...
La sensazione è che, nei cockpit moderni, siano sempre di più le circostanze nelle quali il pilota pare che sia seduto più ad una "scrivania in volo" anzichè ad un posto di pilotaggio...
Forse un tempo si poteva spesso parlare di "abile pilota" laddove, invece,
oggi egli debba essere inteso, piuttosto, come una sorta di "bravo e preparato manager"...
Quando penso al pilotaggio dei vecchi aerei penso ad un qualcosa che somiglia ad una specie di "attività sportiva" (come può essere quella della guida di un' auto durante una competizione).
Viceversa, quando penso al pilotaggio di un moderno liner mi viene in mente di più un qualcosa che somiglia ad una attività manageriale ad alto livello.
Così, quando vedo un comandante con i capelli brizzolati, non so perchè ma mi viene in mente un manager...
Dico ciò nonostante sia ben consapevole che, comunque, un atterraggio con cross-wind (per fare un esempio) costituisce tuttora un qualcosa in cui il pilota deve far ricorso a tutta la sua "abilità"...
...forse negli aerei di oggi i piloti girano una rotellina e/o premono un pulsante "ENTER" laddove, un tempo, essi impugnavano i comandi per "far fare al braccio ciò che partiva dalla loro mente"...
La sensazione è che, nei cockpit moderni, siano sempre di più le circostanze nelle quali il pilota pare che sia seduto più ad una "scrivania in volo" anzichè ad un posto di pilotaggio...
Forse un tempo si poteva spesso parlare di "abile pilota" laddove, invece,
oggi egli debba essere inteso, piuttosto, come una sorta di "bravo e preparato manager"...
Quando penso al pilotaggio dei vecchi aerei penso ad un qualcosa che somiglia ad una specie di "attività sportiva" (come può essere quella della guida di un' auto durante una competizione).
Viceversa, quando penso al pilotaggio di un moderno liner mi viene in mente di più un qualcosa che somiglia ad una attività manageriale ad alto livello.
Così, quando vedo un comandante con i capelli brizzolati, non so perchè ma mi viene in mente un manager...
Dico ciò nonostante sia ben consapevole che, comunque, un atterraggio con cross-wind (per fare un esempio) costituisce tuttora un qualcosa in cui il pilota deve far ricorso a tutta la sua "abilità"...
- Giulio88
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e la variabilità delle sitiìuazioni dove la mettiamo??? UN COMPUTER nn potrà mai affrontare situazioni continuamente mutabili come quelle reali!!!e se l'autopilota va in avaria chi porta l'aeroplano: IL PILOTA. E poi chi si fiderebbe di essere portato qua e là nei cieli da un computer..io no..preferisco un uomo!
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non c'è dubbio...Giulio88 ha scritto:e la variabilità delle sitiìuazioni dove la mettiamo??? UN COMPUTER nn potrà mai affrontare situazioni continuamente mutabili come quelle reali!!!e se l'autopilota va in avaria chi porta l'aeroplano: IL PILOTA. E poi chi si fiderebbe di essere portato qua e là nei cieli da un computer..io no..preferisco un uomo!
Quello che penso si possa dire è che, quando tutto "fila liscio", il pilota dei nostri giorni è spesso una persona che inputa dei numeri/istruzioni ai vari sistemi piuttosto che una persona che impugna dei comandi...
...probabilmente, rispetto ad alcune decine di anni fa, oggigiorno il pilota deve agire sui comandi soltanto in talune fasi del volo (rullaggio, decollo, salita iniziale, short final, ecc.)...
...per il resto, il suo lavoro è più sui numeri e sulle istruzioni da inputare e sul monitoraggio dei vari indicatori, ecc.
Ovviamente, tutto ciò quando tutto è "a regime" e/o senza particolari "imprevisti"...
- Tixio
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Qualche tempo fa, per fini semi-didattici (la cosa è lunga da spiegare, vi basti!
) ho fatto con alcuni colleghi un sondaggio a vari "pax tipo", chiedendo proprio: "Vi imbarchereste su un volo commerciale senza pilota?" e/o "Come vedete la possibilità della futura aviazione commerciale di sfruttare velivoli senza pilota?".
Indovinate la risposta....sarà pure una mera questione psicologica (cento anni fa c'era chi non sarebbe salito su un aereo neanche a pagarlo), ma in effetti -ad oggi- il pilota umano risulta ancora fondamentale, e non solo come gestore di sistema.

Indovinate la risposta....sarà pure una mera questione psicologica (cento anni fa c'era chi non sarebbe salito su un aereo neanche a pagarlo), ma in effetti -ad oggi- il pilota umano risulta ancora fondamentale, e non solo come gestore di sistema.
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I-FORD ha scritto:Ad oggi non siamo riusciti a fare andare neanche i treni (salvo che su brevissimi percorsi) senza conducente umano, figuriamoci gli aerei.
In teoria tutto è possibile, anche i viaggi interstellari, poi però bisogna mettere la teoria in pratica.
Gli aerei di oggi, rispetto a quelli di ieri, richiedono conoscenze maggiori e doti fisiche minori, esattamente come le navi mercantili di oggi rispetto ai velieri dei secoli scorsi.
La cosa più importante però per condurre i velivoli di oggi e quelli di ieri è rimasta uguale, l'Airmanship (che poi deriva dalla Seamanship).
Disciplina, Competenza e Allenamento, Conoscenza, Consapevolezza, Capacità di Giudizio.
Quindi credo che il paragone tra piloti di una volta e di oggi si possa esprimere in questi termini, se Shumacher e Fangio si scambiassero le rispettive Ferrari credo che dopo pochi giri di adattamento farebbero comunque dei buoni tempi, indipendentemente dal modello che hanno sotto al sedere.
Del resto un sacco di aerei d'epoca volano ancora e non sono tutti pilotati da nonnini con i capelli bianchi.
Idem, tanti aquile dalle piume canute sono ancora ai comandi di aerei tecnologicamente avanzatissimi.
e gli F-106 che l'usaf pilota da terra per essere usati come bersagli per il tiro a fuoco?o gli UAV ?non sono forse oggetti volanti pilotati da terra?volano i satelliti senza persone dentro figuriamoci un aereo...che poi la tecnologia associata ancora non giustifichi l'eliminazione della figura del pilota è un'altro discorso...si arriverà a questo secondo me...
- Aldus
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Credo che Maksim non si stesse riferendo a un discorso del tipo "pilota moderno=inutilità", bensi' a quanto l'evoluzione tecnologica e avionica prendano alle volte il posto di un pilota "vecchio stile".
Se il suo discorso era questo, allora nessuno sta dicendo che il pilota moderno è una nullità di cui si potrebbe anche fare a meno (ci mancherebbe anche!), bensì che i moderni aeroplani cooperano insieme al pilota sgravandolo di cose che un tempo erano tutte a carico del pilota stesso.
E se riflettiamo bene su ciò, è un dato di fatto che questa evoluzione della macchina fa parte dell'aviazione da quando è nato l'aeroplano.
Chessò, avete citato l'autopilot.
Ebbene, cos'è?
E' un dispositivo che sgrava il pilota dal dover mantenere "a mano" in volo l'aereo sempre a quella quota, prua, e velocità.
Prima dell'invenzione dell'autopilot, tutto questo popò di lavoro era interamente nelle mani del pilota, e ci voleva una bella dose di "manico" per volare in quel modo (soprattutto con un aereo grosso).
Un'altro esempio può essere rappresentato dal Fly By Wire.
Anche questo dispositivo assiste (ed è la parola esatta) il pilota, sgravandolo e alle volte aiutandolo dal non commettere errori catastrofici.
Insomma prima degli autopilot, gpws, fadec, Fly By Wire, Fmc, etc etc, il pilota aveva davvero TUTTA la responsabilità dell'aeroplano nelle sue mani e ne controllava ogni suo aspetto impiantistico, volatorio, propulsivo, aerodinamico. Se un pilota all'antica sottovalutava uno solo di questi parametri potevano essere guai seri. Chessò tirava troppo violentemente la barra e poteva succedere uno stallo o un cedimento strutturale. Ora con aerei come l'A320 è pura utopia, si può farlo quando si vuole e ci pensa l'aereo a non mettersi nei guai (per modo di dire ovviamente).
Direi quindi che personalmente ciò che afferma Maksim abbia anche un suo perchè. Però per essere sinceri ci sono anche cose che forse Maksim non ha considerato e che vanno considerate.
Torniamo ad esempio sull'autopilot.
Ebbene il pilota all'antica non l'aveva, per cui doveva pensare solo a volare con la prua giusta e alla quota giusta.
Il pilota moderno invece è vero che non è più obbligato a farlo, ma un moderno autopilot interconnesso ad un FMC è comunque una NUOVA fonte di distrazione in più, che il pilota all'antica non aveva.
Per cui, il pilota all'antica faceva una determinata cosa mentre volava.
Il pilota alla "moderna" è obbligato a fare ALTRE cose.
Se ne ricava che alla fine, un po' di quì, un po' di là, entrambi i piloti hanno comunque il loro da fare per far volare l'aeroplano, in quanto se da una parte la tecnologia avionica ha sgravato il pilota di ALCUNE funzioni, ne ha però introdotte di NUOVE che servono per forza con l'avionica nuova.
Se il suo discorso era questo, allora nessuno sta dicendo che il pilota moderno è una nullità di cui si potrebbe anche fare a meno (ci mancherebbe anche!), bensì che i moderni aeroplani cooperano insieme al pilota sgravandolo di cose che un tempo erano tutte a carico del pilota stesso.
E se riflettiamo bene su ciò, è un dato di fatto che questa evoluzione della macchina fa parte dell'aviazione da quando è nato l'aeroplano.
Chessò, avete citato l'autopilot.
Ebbene, cos'è?
E' un dispositivo che sgrava il pilota dal dover mantenere "a mano" in volo l'aereo sempre a quella quota, prua, e velocità.
Prima dell'invenzione dell'autopilot, tutto questo popò di lavoro era interamente nelle mani del pilota, e ci voleva una bella dose di "manico" per volare in quel modo (soprattutto con un aereo grosso).
Un'altro esempio può essere rappresentato dal Fly By Wire.
Anche questo dispositivo assiste (ed è la parola esatta) il pilota, sgravandolo e alle volte aiutandolo dal non commettere errori catastrofici.
Insomma prima degli autopilot, gpws, fadec, Fly By Wire, Fmc, etc etc, il pilota aveva davvero TUTTA la responsabilità dell'aeroplano nelle sue mani e ne controllava ogni suo aspetto impiantistico, volatorio, propulsivo, aerodinamico. Se un pilota all'antica sottovalutava uno solo di questi parametri potevano essere guai seri. Chessò tirava troppo violentemente la barra e poteva succedere uno stallo o un cedimento strutturale. Ora con aerei come l'A320 è pura utopia, si può farlo quando si vuole e ci pensa l'aereo a non mettersi nei guai (per modo di dire ovviamente).
Direi quindi che personalmente ciò che afferma Maksim abbia anche un suo perchè. Però per essere sinceri ci sono anche cose che forse Maksim non ha considerato e che vanno considerate.
Torniamo ad esempio sull'autopilot.
Ebbene il pilota all'antica non l'aveva, per cui doveva pensare solo a volare con la prua giusta e alla quota giusta.
Il pilota moderno invece è vero che non è più obbligato a farlo, ma un moderno autopilot interconnesso ad un FMC è comunque una NUOVA fonte di distrazione in più, che il pilota all'antica non aveva.
Per cui, il pilota all'antica faceva una determinata cosa mentre volava.
Il pilota alla "moderna" è obbligato a fare ALTRE cose.
Se ne ricava che alla fine, un po' di quì, un po' di là, entrambi i piloti hanno comunque il loro da fare per far volare l'aeroplano, in quanto se da una parte la tecnologia avionica ha sgravato il pilota di ALCUNE funzioni, ne ha però introdotte di NUOVE che servono per forza con l'avionica nuova.

A me sembra che gli UAV caschino un po' troppo spesso per essere presi a modello...zksimo ha scritto:
...e gli F-106 che l'usaf pilota da terra per essere usati come bersagli per il tiro a fuoco?o gli UAV ?non sono forse oggetti volanti pilotati da terra?volano i satelliti senza persone dentro figuriamoci un aereo...
E poi, l'aereo è bello perchè uno può sognare di pilotarlo, ce lo siamo dimenticati?

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Mi sento "ben interpretato"Aldus ha scritto:Credo che Maksim non si stesse riferendo a un discorso del tipo "pilota moderno=inutilità", bensi' a quanto l'evoluzione tecnologica e avionica prendano alle volte il posto di un pilota "vecchio stile".
Se il suo discorso era questo, allora nessuno sta dicendo che il pilota moderno è una nullità di cui si potrebbe anche fare a meno (ci mancherebbe anche!), bensì che i moderni aeroplani cooperano insieme al pilota sgravandolo di cose che un tempo erano tutte a carico del pilota stesso.
E se riflettiamo bene su ciò, è un dato di fatto che questa evoluzione della macchina fa parte dell'aviazione da quando è nato l'aeroplano.
Chessò, avete citato l'autopilot.
Ebbene, cos'è?
E' un dispositivo che sgrava il pilota dal dover mantenere "a mano" in volo l'aereo sempre a quella quota, prua, e velocità.
Prima dell'invenzione dell'autopilot, tutto questo popò di lavoro era interamente nelle mani del pilota, e ci voleva una bella dose di "manico" per volare in quel modo (soprattutto con un aereo grosso).
Un'altro esempio può essere rappresentato dal Fly By Wire.
Anche questo dispositivo assiste (ed è la parola esatta) il pilota, sgravandolo e alle volte aiutandolo dal non commettere errori catastrofici.
Insomma prima degli autopilot, gpws, fadec, Fly By Wire, Fmc, etc etc, il pilota aveva davvero TUTTA la responsabilità dell'aeroplano nelle sue mani e ne controllava ogni suo aspetto impiantistico, volatorio, propulsivo, aerodinamico. Se un pilota all'antica sottovalutava uno solo di questi parametri potevano essere guai seri. Chessò tirava troppo violentemente la barra e poteva succedere uno stallo o un cedimento strutturale. Ora con aerei come l'A320 è pura utopia, si può farlo quando si vuole e ci pensa l'aereo a non mettersi nei guai (per modo di dire ovviamente).
Direi quindi che personalmente ciò che afferma Maksim abbia anche un suo perchè. Però per essere sinceri ci sono anche cose che forse Maksim non ha considerato e che vanno considerate.
Torniamo ad esempio sull'autopilot.
Ebbene il pilota all'antica non l'aveva, per cui doveva pensare solo a volare con la prua giusta e alla quota giusta.
Il pilota moderno invece è vero che non è più obbligato a farlo, ma un moderno autopilot interconnesso ad un FMC è comunque una NUOVA fonte di distrazione in più, che il pilota all'antica non aveva.
Per cui, il pilota all'antica faceva una determinata cosa mentre volava.
Il pilota alla "moderna" è obbligato a fare ALTRE cose.
Se ne ricava che alla fine, un po' di quì, un po' di là, entrambi i piloti hanno comunque il loro da fare per far volare l'aeroplano, in quanto se da una parte la tecnologia avionica ha sgravato il pilota di ALCUNE funzioni, ne ha però introdotte di NUOVE che servono per forza con l'avionica nuova.

Voglio azzardare una "frase ad effetto": il pilota di ieri pilotava anche con le braccia. Il pilota di oggi, pilota con i polpastrelli (sì, d'accordo, durante la salita iniziale, forse un pò di "bicipiti" li usa ancora...

L' aereo di ieri volava nel modo in cui le braccia del pilota (comandate dal suo cervello, ovvio...) lo facevano volare...
L' aereo di oggi vola nel modo in cui i numeri e le istruzioni inputate dal pilota lo fanno volare...
Ciao
Massimo
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Forse la scelta del titolo "c'erano una volta i piloti" è stata infelice...
...sembra che ci sia un qualcosa di "sminuente" nei confronti dei piloti di adesso...
...diciamo che, semplicemente, sono cambiate le cose...
...sempre piloti sono...
...quello che forse si può dire è che, una volta, per parafrasare una canzone di Luca Carboni, "ci voleva un fisico bestiale" per fare il pilota...
...oggi, invece, anche una signorina può pilotare perchè quello che occorre è "solo" il cervello...
...ma questo come tantissime altre professioni: dal camionista al dirigente di azienda...
...finiti sono (forse) i tempi dove occorreva quella "forza fisica" che faceva di certi lavori una prerogativa dei soli uomini...
Per finire, forse l'unica "fisicità" che occorre per essere "pilota" è godere di buona salute...
Saluti
Massimo
...sembra che ci sia un qualcosa di "sminuente" nei confronti dei piloti di adesso...
...diciamo che, semplicemente, sono cambiate le cose...
...sempre piloti sono...
...quello che forse si può dire è che, una volta, per parafrasare una canzone di Luca Carboni, "ci voleva un fisico bestiale" per fare il pilota...
...oggi, invece, anche una signorina può pilotare perchè quello che occorre è "solo" il cervello...
...ma questo come tantissime altre professioni: dal camionista al dirigente di azienda...
...finiti sono (forse) i tempi dove occorreva quella "forza fisica" che faceva di certi lavori una prerogativa dei soli uomini...
Per finire, forse l'unica "fisicità" che occorre per essere "pilota" è godere di buona salute...
Saluti
Massimo
- pippo682
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Questa è una frase che condivo.Otaku ha scritto: E poi, l'aereo è bello perchè uno può sognare di pilotarlo, ce lo siamo dimenticati?![]()
C'è però un 50 e 50 anche lì.
Il sogno dell'uomo di volare c'è sempre stato e ci sarà sempre.
Però una cosa è la voglia di volare, un'altra la voglia di farsi ammazzare.

Gli UCAV li hanno invetanti proprio per questo.
Capisco che i piloti militari volare su un caccia e compiere missioni è "adrenalinico", soprattutto perchè si è ai comandi di aerei che fanno cose impossibili meglio che al luna park.
E questo potrebbe essere il lato divertente del volare su simili gioielli.
Ma poi quando si va in guerra il divertimento sparisce completamente, e lascia il posto alla concentrazione massima, e probabilmente anche alla paura.
Non è che voglio dire che un pilota militare sia un FIFONE, ci mancherebbe anche (anzi stimo moltissimo questi piloti e il loro coraggio!), ma semplicemente in quei momenti svanisce la bellezza del volo PURO e non ci si può distrarre a guardare panorami e nuvolette, altrimenti sei morto.
Il volo operativo si trasforma pertanto non più in quel puro godimento del "volare" che l'uomo ha sempre sognato, bensì in una lotta per la sopravvivenza, e dubito che anche il più bravo pilota militare sogni mai di ritrovarsi un giorno in questa situazione.
Se la sua famiglia teme per la sua vita, forse a maggior ragione è giusto che questo pilota resti LONTANO da simili pericoli, e metta a disposizione del suo paese le sue conoscenze pilotando un UCAV.
Tuttavia sono ben conscio che tra il pilotare "in virtuale", e il pilotare col sedere sulle ali, è completamente diverso.
Con gli UCAV volendo si può anche strafare.
Con l'aereo vero no.
Ne consegue che forse è meglio che il pilota militare sia davvero a bordo del suo aereo e combatta con coraggio senza strafare e prendendo decisioni più "umane" anche nei confronti del suo nemico.
Non ce la vedo infatti una futura guerra popolata solo da "robot Ucav".
Non tanto perchè possono sbagliare, ma perchè dietro a quelle macchine NON c'è il sacrificio di un uomo, nè il suo coraggio, per cui un UCAV potrebbe anche decidere di impastarsi contro l'aereo nemico senza tanti convenevoli, e tanto non muore nessuno nè da una parte nè dall'altra.
Con un vero caccia pilotato "col sedere" ciò non averrebbe praticamente mai perchè i piloti non sono dei pazzi kamikaze che vogliono ammazzarsi. Tengono alla pelle, tengono al loro aeroplano, e checchè si dica, rispettano pure il loro nemico.
Le guerre aeree storiche sono ricche di pagine memoriali di grandi piloti (nemici tra loro) che però si stimavano e si ammiravano in combattimento. Era una guerra forse più "umana", molto simile a un'incontro di arti marziali dove due atleti si sfidano tecnicamente, e non "roboticamente"!
Una guerra Ucav non lascerebbe più nulla di umano, nessuna pagina di storia da scrivere, nulla di nulla.
Solo macchine che "giocano" a distruggersi tra loro, e piloti sempre più nel ruolo di "videogamer" che non di uomini con le palle quadre!
Ma anche supponendo questo scenario, se ciò dovesse portare a guerre SOLO tra macchine e nessuna perdita umana da entrambe le parti, beh forse è davvero meglio che le guerre future si combattessero solo cosi.

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Beh, gli F106 e gli UAV un pilota ce l'hanno, dove sta seduto non è rilevante.e gli F-106 che l'usaf pilota da terra per essere usati come bersagli per il tiro a fuoco?o gli UAV ?non sono forse oggetti volanti pilotati da terra?volano i satelliti senza persone dentro figuriamoci un aereo...che poi la tecnologia associata ancora non giustifichi l'eliminazione della figura del pilota è un'altro discorso...si arriverà a questo secondo me...
Fare volare un satellite è enormemente più facile che fare volare un Cessna 152, comunque anche il satellite viene lanciato da uomini e la traiettoria corretta da altri uomini.
Forse stiamo confondendo il controllo remoto con la capacità di un meccanismo di "pilotare" qualcosa in maniera autonoma.
Può essere che si arrivi alla eliminazione del pilota seduto a bordo del velivolo, prima però che si arrivi alla eliminazione del pilota tout court secondo me di tempo ne passerà parecchio.
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Che spettacolo... mi sento molto "pilota di una volta"...zksimo ha scritto:per certi aerei sta diventando una verità quasi assoluta e i piloti benchè ancor oggi necessari potrebberro essere sostituiti....la tecnologia per farlo esiste ma spero che la cosa venga ritardata il più possibile....
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"We shall go on to the end, we shall fight in France, we shall fight on the seas and oceans, we shall fight with growing confidence and growing strength in the air, we shall defend our Island, whatever the cost may be, we shall fight on the beaches, we shall fight on the landing grounds, we shall fight in the fields and in the streets, we shall fight in the hills; we shall never surrender..."
ASOS su MySpace

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