futuro di Alitalia
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futuro di Alitalia
20 dicembre 2006
Maxi-cordata per Alitalia: Banca Intesa assieme a M&C e Air One
di Alessandro Graziani
Finchè non sarà reso pubblico il bando di gara, con le condizioni e i paletti posti dal Governo, nessun pretendente ammetterà mai pubblicamente di essere interessato ad Alitalia.
Ma in attesa che venga alzato il velo sul bando da parte del ministero dell'Economia, d'intesa con l'advisor Merrill Lynch, le banche d'affari stanno già lavorando per tentare di mettere insieme le cordate di imprenditori e investitori per partecipare all'asta. L'interesse per risanare e rilanciare Alitalia da parte dei privati, se cadranno i vincoli all'occupazione immaginati da alcune forze della maggioranza di Governo, esiste ed è concreto. Tanto che a Milano, in ambienti bancari, si sta lavorando all'idea di una maxicordata a maggioranza italiana ma da realizzarsi in associazione con un partner estero. Il dossier, cui sta lavorando in gran segreto una banca d'affari, prevede il raggruppamento in un'unica cordata dei due pool di investitori che finora si erano detti interessati (salvo, poi, escludere un impegno alle attuali condizioni). Da una parte il fondo Management & Capitali che ha come primo azionista Carlo De Benedetti,ma che comprende anche imprenditori come Diego Della Valle e Nerio Alessandri oltre ad alcuni fondi di investimento internazionali. Dall'altra parte, la compagnia aerea Air One e Banca Intesa che da tempo si è detta disponibile ad avere un ruolo per rilanciare la compagnia di bandiera. L'idea,dato anche l'ingente impegno finanziario richiesto, è di unificare le due cordate in una sola. Al knowhow industriale di Air One si aggiungerebbe quindi l'impulso di alcuni grandi imprenditori italiani che, con il supporto finanziario di Intesa,potrebbero favorire il rilancio di Alitalia con l'ausilio di una grande compagnia estera che sia complementare al vettore italiano.
Dai diretti interessati non arriva nessun commento ufficiale. Nè potrebbe essere altrimenti, avendo appena declinato l'interesse per Alitalia — come ha fatto pubblicamente De Benedetti — stanti le attuali rigide condizioni ventilate da parte della maggioranza di Governo. Il Ministro dell'Economia Tommaso PadoaSchioppa, tuttavia, due giorni fa ha corretto la rotta: finora il Governo non ha fissato alcuna condizione, se non quella di cedere il 30,1% obbligando dunque il compratore a lanciare un'Opa sul 100%.Operazione che, a valoridi mercato, comporterebbe un esborso finanziario di 1,3 1,4 miliardi di euro. In realtà, una volta rilevato il 30,1% da parte dei nuovi acquirenti privati, l'Opa potrebbe andare deserta riducendo sensibilmente l'esborso finanziario per l'acquisizione.Tutto dipenderà dalla validità e dall'appeal del piano industriale di rilancio che, se giudicato credibile dal mercato, incentiverà gli azionisti a mantenere i titoli in portafoglio senza aderire all'Opa. Ma ogni piano industriale serio potrà essere impostato solo a patto che il bando di gara lasci libertà di azione a chi intende gestire finalmente la compagnia con un'ottica imprenditoriale.
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Maxi-cordata per Alitalia: Banca Intesa assieme a M&C e Air One
di Alessandro Graziani
Finchè non sarà reso pubblico il bando di gara, con le condizioni e i paletti posti dal Governo, nessun pretendente ammetterà mai pubblicamente di essere interessato ad Alitalia.
Ma in attesa che venga alzato il velo sul bando da parte del ministero dell'Economia, d'intesa con l'advisor Merrill Lynch, le banche d'affari stanno già lavorando per tentare di mettere insieme le cordate di imprenditori e investitori per partecipare all'asta. L'interesse per risanare e rilanciare Alitalia da parte dei privati, se cadranno i vincoli all'occupazione immaginati da alcune forze della maggioranza di Governo, esiste ed è concreto. Tanto che a Milano, in ambienti bancari, si sta lavorando all'idea di una maxicordata a maggioranza italiana ma da realizzarsi in associazione con un partner estero. Il dossier, cui sta lavorando in gran segreto una banca d'affari, prevede il raggruppamento in un'unica cordata dei due pool di investitori che finora si erano detti interessati (salvo, poi, escludere un impegno alle attuali condizioni). Da una parte il fondo Management & Capitali che ha come primo azionista Carlo De Benedetti,ma che comprende anche imprenditori come Diego Della Valle e Nerio Alessandri oltre ad alcuni fondi di investimento internazionali. Dall'altra parte, la compagnia aerea Air One e Banca Intesa che da tempo si è detta disponibile ad avere un ruolo per rilanciare la compagnia di bandiera. L'idea,dato anche l'ingente impegno finanziario richiesto, è di unificare le due cordate in una sola. Al knowhow industriale di Air One si aggiungerebbe quindi l'impulso di alcuni grandi imprenditori italiani che, con il supporto finanziario di Intesa,potrebbero favorire il rilancio di Alitalia con l'ausilio di una grande compagnia estera che sia complementare al vettore italiano.
Dai diretti interessati non arriva nessun commento ufficiale. Nè potrebbe essere altrimenti, avendo appena declinato l'interesse per Alitalia — come ha fatto pubblicamente De Benedetti — stanti le attuali rigide condizioni ventilate da parte della maggioranza di Governo. Il Ministro dell'Economia Tommaso PadoaSchioppa, tuttavia, due giorni fa ha corretto la rotta: finora il Governo non ha fissato alcuna condizione, se non quella di cedere il 30,1% obbligando dunque il compratore a lanciare un'Opa sul 100%.Operazione che, a valoridi mercato, comporterebbe un esborso finanziario di 1,3 1,4 miliardi di euro. In realtà, una volta rilevato il 30,1% da parte dei nuovi acquirenti privati, l'Opa potrebbe andare deserta riducendo sensibilmente l'esborso finanziario per l'acquisizione.Tutto dipenderà dalla validità e dall'appeal del piano industriale di rilancio che, se giudicato credibile dal mercato, incentiverà gli azionisti a mantenere i titoli in portafoglio senza aderire all'Opa. Ma ogni piano industriale serio potrà essere impostato solo a patto che il bando di gara lasci libertà di azione a chi intende gestire finalmente la compagnia con un'ottica imprenditoriale.
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- krd
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Re: futuro di Alitalia
E' inutile, girare, e rigirare. Alitalia deve chiudere. Hanno chiuso compagnie del calibro della Pan Am TWA Swissair, Sabena, non è un dramma. La veritè è che Alitalia fa comodo alla politica, è un serbatoio di voti diretto e indiretto, piena di dirigenti piazzati dalla politica, che a sua volta hanno "piazzato" altra gente e così via....
bicino ha scritto:20 dicembre 2006
Maxi-cordata per Alitalia: Banca Intesa assieme a M&C e Air One
di Alessandro Graziani
Finchè non sarà reso pubblico il bando di gara, con le condizioni e i paletti posti dal Governo, nessun pretendente ammetterà mai pubblicamente di essere interessato ad Alitalia.
Ma in attesa che venga alzato il velo sul bando da parte del ministero dell'Economia, d'intesa con l'advisor Merrill Lynch, le banche d'affari stanno già lavorando per tentare di mettere insieme le cordate di imprenditori e investitori per partecipare all'asta. L'interesse per risanare e rilanciare Alitalia da parte dei privati, se cadranno i vincoli all'occupazione immaginati da alcune forze della maggioranza di Governo, esiste ed è concreto. Tanto che a Milano, in ambienti bancari, si sta lavorando all'idea di una maxicordata a maggioranza italiana ma da realizzarsi in associazione con un partner estero. Il dossier, cui sta lavorando in gran segreto una banca d'affari, prevede il raggruppamento in un'unica cordata dei due pool di investitori che finora si erano detti interessati (salvo, poi, escludere un impegno alle attuali condizioni). Da una parte il fondo Management & Capitali che ha come primo azionista Carlo De Benedetti,ma che comprende anche imprenditori come Diego Della Valle e Nerio Alessandri oltre ad alcuni fondi di investimento internazionali. Dall'altra parte, la compagnia aerea Air One e Banca Intesa che da tempo si è detta disponibile ad avere un ruolo per rilanciare la compagnia di bandiera. L'idea,dato anche l'ingente impegno finanziario richiesto, è di unificare le due cordate in una sola. Al knowhow industriale di Air One si aggiungerebbe quindi l'impulso di alcuni grandi imprenditori italiani che, con il supporto finanziario di Intesa,potrebbero favorire il rilancio di Alitalia con l'ausilio di una grande compagnia estera che sia complementare al vettore italiano.
Dai diretti interessati non arriva nessun commento ufficiale. Nè potrebbe essere altrimenti, avendo appena declinato l'interesse per Alitalia — come ha fatto pubblicamente De Benedetti — stanti le attuali rigide condizioni ventilate da parte della maggioranza di Governo. Il Ministro dell'Economia Tommaso PadoaSchioppa, tuttavia, due giorni fa ha corretto la rotta: finora il Governo non ha fissato alcuna condizione, se non quella di cedere il 30,1% obbligando dunque il compratore a lanciare un'Opa sul 100%.Operazione che, a valoridi mercato, comporterebbe un esborso finanziario di 1,3 1,4 miliardi di euro. In realtà, una volta rilevato il 30,1% da parte dei nuovi acquirenti privati, l'Opa potrebbe andare deserta riducendo sensibilmente l'esborso finanziario per l'acquisizione.Tutto dipenderà dalla validità e dall'appeal del piano industriale di rilancio che, se giudicato credibile dal mercato, incentiverà gli azionisti a mantenere i titoli in portafoglio senza aderire all'Opa. Ma ogni piano industriale serio potrà essere impostato solo a patto che il bando di gara lasci libertà di azione a chi intende gestire finalmente la compagnia con un'ottica imprenditoriale.
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Re: futuro di Alitalia
MA concluso l'acquisto con quanti debiti si ritroveranno ?bicino ha scritto: Maxi-cordata per Alitalia: Banca Intesa assieme a M&C e Air One
- darth.miyomo
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Re: futuro di Alitalia
Dipende dai punti di vista...krd ha scritto:E' inutile, girare, e rigirare. Alitalia deve chiudere. Hanno chiuso compagnie del calibro della Pan Am TWA Swissair, Sabena, non è un dramma.

- Emiliano
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Per favore cerchiamo di argomentare in maniera un po' meno generica una questione che ha un grosso impatto economico e sociale!E' inutile, girare, e rigirare. Alitalia deve chiudere. Hanno chiuso compagnie del calibro della Pan Am TWA Swissair, Sabena, non è un dramma. La veritè è che Alitalia fa comodo alla politica, è un serbatoio di voti diretto e indiretto, piena di dirigenti piazzati dalla politica, che a sua volta hanno "piazzato" altra gente e così via....
Almenp per rispetto alle persone che lavorano nel settore, perbacco!
We've guided missiles, but unguided men. (M.L.King)








- Niger
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Mi preoccupo anche io...Niger ha scritto:Indipendentemente dal contesto, quando leggo che c'è in mezzo De Benedetti inizio a preoccuparmi parecchio.
Il perchè: basta scorrere il passato, nonchè gli alti aspetti speculativi tipici delle incursioni in cui c'è di mezzo la sua holding. Spero vivamente di sbagliarmi...
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- Rullaggio
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Scusate se mi intrometo ma ho l'impressione che parlando di Alitalia si sia un po' troppo indulgenti e qualcuno veda solo l'impatto economico e sociale di chi lavora PER Alitalia.Emiliano ha scritto:Per favore cerchiamo di argomentare in maniera un po' meno generica una questione che ha un grosso impatto economico e sociale!
Almenp per rispetto alle persone che lavorano nel settore, perbacco!
Ma l'impatto economico che Alitalia ha provocato al paese Italia ed a tutti i disgraziati che non potevano permettersi (e cosi' tutt'ora) tariffe deliranti in pieno stile monopolistico non viene mai preso in considerazione.
Molti (massimo rispetto naturalmente) in questo forum ho l'impressione come che guardino alle low cost tipo (Easy o Ryan) con antipatia se equiparate ad Alitalia ma la verita' probabilmente e' che in certi ambienti posizioni consolidate siano dure da essere eliminate e moderni modelli di struttura aziendale vengono visti con sospetto o peggio.
In realta' sono aziende sane, sicure magari un po' arrembanti commercialmente ma che hanno managers capaci e strutture intelligenti.
Io i soldi li guadagno se devo dali in beneficenza preferisco metodi piu' chiari e onesti.
Per non parlare degli scioperi in questo periodo di crisi aziendale...ma questo evidentemente fa parte della sensibilita' di ognuno.
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- Emiliano
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PregoScusate se mi intrometo
Mai detto ciò e comunque non sono equiparabili.Molti (massimo rispetto naturalmente) in questo forum ho l'impressione come che guardino alle low cost tipo (Easy o Ryan) con antipatia se equiparate ad Alitalia ma la verita' probabilmente e' che in certi ambienti posizioni consolidate siano dure da essere eliminate e moderni modelli di struttura aziendale vengono visti con sospetto o peggio.
Beh questo è da vedere (es. leggiti il thread su Air Madrid magari prima di fare certe affermazioni).In realta' sono aziende sane, sicure magari un po' arrembanti commercialmente ma che hanno managers capaci e strutture intelligenti.
Tutti li guadagnamo i soldi e con mille difficoltà.Io i soldi li guadagno se devo dali in beneficenza preferisco metodi piu' chiari e onesti.
Comunque nessuno ti vieta di volare BA LH ecc (e questo ormai è possibile da vent'anni a questa parte se non te ne fossi accorto).
La parte dei modi chiari ed onesti poi te la potevi anche evitare benissimo !
Argomento che forse richiederebbe una spiegazione delle prospettive che vedono oggi i lavoratori in azienda, magari, prima di assumere queste posizioni così tranchant.Per non parlare degli scioperi in questo periodo di crisi aziendale...ma questo evidentemente fa parte della sensibilita' di ognuno.
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Esattamente. L'argomento è molto più complesso ed estremamente delicato. Con possibili devastanti ricadute sulle famiglie dei dipendenti, dell'indotto, sullo stato sociale e sull'economia della Nazione.Emiliano ha scritto:Per favore cerchiamo di argomentare in maniera un po' meno generica una questione che ha un grosso impatto economico e sociale!E' inutile, girare, e rigirare. Alitalia deve chiudere. Hanno chiuso compagnie del calibro della Pan Am TWA Swissair, Sabena, non è un dramma. La veritè è che Alitalia fa comodo alla politica, è un serbatoio di voti diretto e indiretto, piena di dirigenti piazzati dalla politica, che a sua volta hanno "piazzato" altra gente e così via....
Almenp per rispetto alle persone che lavorano nel settore, perbacco!
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- darth.miyomo
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Ma, visto come gestisce i suoi aerei e i suoi affari, sarebbe meglio che si dedicasse solo all'Afef!Ao' ma qui dentro tutti Tronchetti Provera, eh? .
Personalmente i nomi citati (De Benedetti, Diego della Valle, etc) mi spaventano molto di più che gli interventi di qualche appassionato di questo forum!
saluti
Steve
- krd
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Numeri alla mano, ad Alitalia ha un esubero che si attesta attorno al 50%.
O si taglia o si chiude. Per quanto riguarda l'impatto sociale è da tener presente che tra riposizionamento esterno e fisiologico, la perdita di occuoazione si attesterebbe attorno al 10/12%. Perche non lo si vuole fare???
Da una parte i sindacati e politici che vedono in Alitalia un "serbatoio" di potere.
Dall'altra i lavoratori (in parte) esiste la mentalità del posto statale, intoccabile.
Ecco alcuni dati
I passeggeri trasportati. Questo si calcola come numero di posti a sedere su un volo, moltiplicato per i kilometri percorsi dal volo stesso (in questo modo tanti brevi voli locali bilanciano un volo intercontinentale). Si distingue fra i posti resi disponibili dalla compagnia (ASK: Available Seat Kilometers), che potrebbero in parte rimanere vuoti, e quelli effettivamente usati dai passeggeri (RPK: Revenue Passengers Kilometers). Il Load Factor indica la percentuale di posti effettivamente usati (ossia la percentuale di ASK che diventano RPK).
Il cargo trasportato. Analogamente al caso dei passeggeri, si calcola come tonnellate di cargo disponibili su un volo, moltiplicato per i kilometri percorsi. Anche qui si distingue fra cargo disponibile (CTK: Cargo Tonne Kilometers) e quello effettivamente trasportato (RTK: Revenue Tonne Kilometers) e si può calcolare il load factor.
Quanti dipendenti servono per fare questo lavoro.
Questa tabella mostra i dati di cui sopra relativamente a quattro compagnie aeree europee, i dati si riferiscono all'anno 2002/2003 (ad eccezione di Air France per cui ho trovato solo i dati del 2004, ma non fa molta differenza per il tipo di confronto che andremo ad operare):
Compagnia Dipendenti Passeggeri Cargo
ASK RPK L.F. CTK RTK L.F.
Alitalia 22.536 42.390 30.025 70.8% 2.055 1.378 67.1%
British Air 53.440 139.172 100.112 71.9% 21.328 14.213 66.6%
Lufthansa 34.021 119.900 88.600 73.9% 10.748 7.158 66.6%
Air France 71.654 134.444 101.644 75.6% 8.487 5.432 64.0%
Da questi dati come facciamo a vedere l'efficienza di una compagnia? Bhe, molto semplicemente si divide il numero di dipendenti per RPK (passeggeri paganti) o per RTK (cargo trasportato). Il valore trovato indica quante persone servono mediamente per far volare un cliente o trasportare una tonnellata di cargo. È ovvio che più basso è il valore meglio è; ecco dunque i risultati per le quattro compagnie, per semplicità di lettura i dati sono stati normalizzati (il valore più piccolo è diventato 1).
Compagnia Dipendenti/Passeggeri Dipendenti/Cargo
Alitalia 1,9 4,3
British Airways 1,4 1,0
Lufthansa 1,0 1,3
Air France 1,8 3,5
Nel caso dei passeggeri ad esempio, possiamo dire che per fare il lavoro di un dipendente Lufthansa servono due dipendenti Alitalia (1,9 per l'esattezza: uno guida l'aereo e l'altro guarda). Per il trasporto merci servono quattro dipendenti Alitalia per fare il lavoro di un dipendente British Airways o Lufthansa (ossia uno carica il pacco, il secondo gli asciuga il sudore, il terzo li guarda mentre il quarto va a prendere i caffè per tutti). Di tutte le compagnie, la più simile ad Alitalia è Air France (i cui parametri sono in ogni caso migliori), che comunque è grande il doppio di Lufthansa ed il triplo di Alitalia, e con le grosse dimensioni una certa inefficienza è fisiologica. (Nota postuma: Air France è anche, a differenza di Lufthansa e British Airways, statale)
O si taglia o si chiude. Per quanto riguarda l'impatto sociale è da tener presente che tra riposizionamento esterno e fisiologico, la perdita di occuoazione si attesterebbe attorno al 10/12%. Perche non lo si vuole fare???
Da una parte i sindacati e politici che vedono in Alitalia un "serbatoio" di potere.
Dall'altra i lavoratori (in parte) esiste la mentalità del posto statale, intoccabile.
Ecco alcuni dati
I passeggeri trasportati. Questo si calcola come numero di posti a sedere su un volo, moltiplicato per i kilometri percorsi dal volo stesso (in questo modo tanti brevi voli locali bilanciano un volo intercontinentale). Si distingue fra i posti resi disponibili dalla compagnia (ASK: Available Seat Kilometers), che potrebbero in parte rimanere vuoti, e quelli effettivamente usati dai passeggeri (RPK: Revenue Passengers Kilometers). Il Load Factor indica la percentuale di posti effettivamente usati (ossia la percentuale di ASK che diventano RPK).
Il cargo trasportato. Analogamente al caso dei passeggeri, si calcola come tonnellate di cargo disponibili su un volo, moltiplicato per i kilometri percorsi. Anche qui si distingue fra cargo disponibile (CTK: Cargo Tonne Kilometers) e quello effettivamente trasportato (RTK: Revenue Tonne Kilometers) e si può calcolare il load factor.
Quanti dipendenti servono per fare questo lavoro.
Questa tabella mostra i dati di cui sopra relativamente a quattro compagnie aeree europee, i dati si riferiscono all'anno 2002/2003 (ad eccezione di Air France per cui ho trovato solo i dati del 2004, ma non fa molta differenza per il tipo di confronto che andremo ad operare):
Compagnia Dipendenti Passeggeri Cargo
ASK RPK L.F. CTK RTK L.F.
Alitalia 22.536 42.390 30.025 70.8% 2.055 1.378 67.1%
British Air 53.440 139.172 100.112 71.9% 21.328 14.213 66.6%
Lufthansa 34.021 119.900 88.600 73.9% 10.748 7.158 66.6%
Air France 71.654 134.444 101.644 75.6% 8.487 5.432 64.0%
Da questi dati come facciamo a vedere l'efficienza di una compagnia? Bhe, molto semplicemente si divide il numero di dipendenti per RPK (passeggeri paganti) o per RTK (cargo trasportato). Il valore trovato indica quante persone servono mediamente per far volare un cliente o trasportare una tonnellata di cargo. È ovvio che più basso è il valore meglio è; ecco dunque i risultati per le quattro compagnie, per semplicità di lettura i dati sono stati normalizzati (il valore più piccolo è diventato 1).
Compagnia Dipendenti/Passeggeri Dipendenti/Cargo
Alitalia 1,9 4,3
British Airways 1,4 1,0
Lufthansa 1,0 1,3
Air France 1,8 3,5
Nel caso dei passeggeri ad esempio, possiamo dire che per fare il lavoro di un dipendente Lufthansa servono due dipendenti Alitalia (1,9 per l'esattezza: uno guida l'aereo e l'altro guarda). Per il trasporto merci servono quattro dipendenti Alitalia per fare il lavoro di un dipendente British Airways o Lufthansa (ossia uno carica il pacco, il secondo gli asciuga il sudore, il terzo li guarda mentre il quarto va a prendere i caffè per tutti). Di tutte le compagnie, la più simile ad Alitalia è Air France (i cui parametri sono in ogni caso migliori), che comunque è grande il doppio di Lufthansa ed il triplo di Alitalia, e con le grosse dimensioni una certa inefficienza è fisiologica. (Nota postuma: Air France è anche, a differenza di Lufthansa e British Airways, statale)
Eretiko ha scritto:Opinabile,krd ha scritto:Alitalia, ormai, è insanabile, non ha possibilita' di mercato.
il mercato ce l'ha eccome, se fosse gestita come si dovrebbe, con i professionisti che si ritrova all'interno, sai quanti inglesi,francesi,tedeschi etc etc si lega al kazzo e si porta a spasso per il mondo?
Saluti
- I-FORD
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krd
hai detto un sacco di stupidaggini, citando un vecchio articolo (mi sembra dell'Espresso).
Ne consegue che, o sei lo stesso giornalista prezzolato che ha scritto l'articolo o sei uno dei boccaloni che gli credono.
Nei numeri che hai scritto manca una cosa fondamentale, la tipologia di network delle rispettive compagnie.
Siccome hai indicato la proporzione di addetti/ASK o addetti/RPK avresti dovuto anche indicare quanti K mediamente percorrono gli AS o gli RP presi in considerazione.
Altro dato che manca (e che è più indicativo della produttività del personale, e non degli uffici vendita biglietti) è il rapporto addetti/aeromobile.
Prova a confrontare quello e troverai delle sorprese che renderanno la tua affermazione che AZ deve licenziare il 50% dei dipendenti una assoluta corbelleria, così come lo è l'analisi dei dati a giustificazione dei parametri AF che non rientrano nel teorema dell'eccesso di personale AZ.
Ora, se io ho un aereo che viene fatto volare da 100 persone ma riesco a vendere solo 1000 biglietti per 1000 km avro' un rapporto Dipendenti/RPK di 100.
Se, con lo stesso aereo, faccio volare 10.000 passeggeri sempre per gli stessi 1000 km (o in alternativa 1000 pax per 10.000km) ed impiego 200 addetti il mio rapporto Dipendenti/RPK diventa di 20, quindi 5 volte meglio.
Questo, nonostante gli addetti che fanno volare l'aereo siano il doppio e quindi lavorino la metà.
Non mi addentro ulteriormente in queste analisi perchè per qualche economista da Bar Sport potrebbero risultare troppo ostiche.
Do' solo un paio di dati dal bilancio consolidato AZ, che mi fanno preoccupare dell'interessamento di De Benedetti.
Patrimonio AZ (senza considerare slots e brand) 4,7 miliardi.
Debiti AZ 1,1 miliardi.
Valore azionario del 100% di AZ ad oggi 3,3 miliardi.
Comprandosi AZ oggi al valore di mercato, ripagando i debiti e liquidando tutto immediatamente dopo si realizza un guadagno di 300 milioni.
Secondo me sono abbastanza da attirare l'attenzione di qualche pescecane.
hai detto un sacco di stupidaggini, citando un vecchio articolo (mi sembra dell'Espresso).
Ne consegue che, o sei lo stesso giornalista prezzolato che ha scritto l'articolo o sei uno dei boccaloni che gli credono.
Nei numeri che hai scritto manca una cosa fondamentale, la tipologia di network delle rispettive compagnie.
Siccome hai indicato la proporzione di addetti/ASK o addetti/RPK avresti dovuto anche indicare quanti K mediamente percorrono gli AS o gli RP presi in considerazione.
Altro dato che manca (e che è più indicativo della produttività del personale, e non degli uffici vendita biglietti) è il rapporto addetti/aeromobile.
Prova a confrontare quello e troverai delle sorprese che renderanno la tua affermazione che AZ deve licenziare il 50% dei dipendenti una assoluta corbelleria, così come lo è l'analisi dei dati a giustificazione dei parametri AF che non rientrano nel teorema dell'eccesso di personale AZ.
Ora, se io ho un aereo che viene fatto volare da 100 persone ma riesco a vendere solo 1000 biglietti per 1000 km avro' un rapporto Dipendenti/RPK di 100.
Se, con lo stesso aereo, faccio volare 10.000 passeggeri sempre per gli stessi 1000 km (o in alternativa 1000 pax per 10.000km) ed impiego 200 addetti il mio rapporto Dipendenti/RPK diventa di 20, quindi 5 volte meglio.
Questo, nonostante gli addetti che fanno volare l'aereo siano il doppio e quindi lavorino la metà.
Non mi addentro ulteriormente in queste analisi perchè per qualche economista da Bar Sport potrebbero risultare troppo ostiche.
Do' solo un paio di dati dal bilancio consolidato AZ, che mi fanno preoccupare dell'interessamento di De Benedetti.
Patrimonio AZ (senza considerare slots e brand) 4,7 miliardi.
Debiti AZ 1,1 miliardi.
Valore azionario del 100% di AZ ad oggi 3,3 miliardi.
Comprandosi AZ oggi al valore di mercato, ripagando i debiti e liquidando tutto immediatamente dopo si realizza un guadagno di 300 milioni.
Secondo me sono abbastanza da attirare l'attenzione di qualche pescecane.
Ultima modifica di I-FORD il 21 dicembre 2006, 9:40, modificato 1 volta in totale.
- darth.miyomo
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- Iscritto il: 13 aprile 2005, 0:24
I dipendenti AZ sono attualmente ciìrca 19.000 (non 22536), ossia la metà di quelli Lufhtansa che è grande un pochino piu' del doppio da AZ.krd ha scritto: Compagnia Dipendenti Passeggeri Cargo
ASK RPK L.F. CTK RTK L.F.
Alitalia 22.536 42.390 30.025 70.8% 2.055 1.378 67.1%
British Air 53.440 139.172 100.112 71.9% 21.328 14.213 66.6%
Lufthansa 34.021 119.900 88.600 73.9% 10.748 7.158 66.6%
Air France 71.654 134.444 101.644 75.6% 8.487 5.432 64.0%
Se da 19000 si riduce il personale a 9500, 177 aerei non si gestiranno mai efficentemente.
Il personale navigante tecnico ha le stesse ore contrattuali di quello Lufthansa ma prende il 35% in meno incrementando la produttività.
Il costo del personale, con gli ultimo rinnovi contrattuali e non con dati del 2002, è il piu' basso delle compagnie di riferimento.
Spero, e ne sono convinto, che queste righe non siano farina del tuo sacco prechè le reputerei vagamente offensive.krd ha scritto: ... possiamo dire che per fare il lavoro di un dipendente Lufthansa servono due dipendenti Alitalia (1,9 per l'esattezza: uno guida l'aereo e l'altro guarda).
Comunque, l'equipaggio minimo per un liner è di due persone. Sulle tratte lunghe Lufthansa ce ne piazza 3, ossia uno guida uno legge e l'altro fa le parole crociate.
Allora non è solo mia la sensazione che "i soliti noti" siano già al lavoro per aggiudicarsi il business!Do' solo un paio di dati dal bilancio consolidato AZ, che mi fanno preoccupare dell'interessamento di De Benedetti.
Patrimonio AZ (senza considerare slots e brand) 4,7 miliardi.
Debiti AZ 1,1 miliardi.
Valore azionario del 100% di AZ ad oggi 3,3 miliardi.
Comprandosi AZ oggi al valore di mercato, ripagando i debiti e liquidando tutto immediatamente dopo si realizza un guadagno di 300 milioni.
Secondo me sono abbastanza da attirare l'attenzione di qualche pescecane
Mi ripeto, ma certi "pescecani" italiani sono molto peggio di alleanze o acquisti fatti da comcorrenti stranieri.
Speriamo bene!
Saluti
Steve
- krd
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L' articolo non è mio, comunque non ci sono repliche officiali in merito.
Il fatto che AZ abbia un esubero spaventoso, indipendentemente dai dati citati dall' articolo, è confermato dalle maggiori agenzie di rating tra cui Moody’s, Standard & Poor’s.
Poi se come qualcuno ha scritto AZ è così appetibile, come mai nessun gruppo si è fatto avanti??? Perchè nel mondo della finanza si parla di enormi esuberi?? Perchè i sindacati impongono il mantenimento degli organici al governo??? Siamo obbiettivi, AZ è una "bagnarola" che fa acqua da tutte le parti. Meglio chiudere "baracca e burattini", chi è meritevole sicuramente verrà riposizionato.
Per chi dice che LH non è tanto piu' grande di AZ, ma scherziamo o cosa...i tedeschi hanno più del doppio di aeromobili di Alitalia, per non parlare delle tratte che coprono.
Il fatto che AZ abbia un esubero spaventoso, indipendentemente dai dati citati dall' articolo, è confermato dalle maggiori agenzie di rating tra cui Moody’s, Standard & Poor’s.
Poi se come qualcuno ha scritto AZ è così appetibile, come mai nessun gruppo si è fatto avanti??? Perchè nel mondo della finanza si parla di enormi esuberi?? Perchè i sindacati impongono il mantenimento degli organici al governo??? Siamo obbiettivi, AZ è una "bagnarola" che fa acqua da tutte le parti. Meglio chiudere "baracca e burattini", chi è meritevole sicuramente verrà riposizionato.
Per chi dice che LH non è tanto piu' grande di AZ, ma scherziamo o cosa...i tedeschi hanno più del doppio di aeromobili di Alitalia, per non parlare delle tratte che coprono.
I-FORD ha scritto:krd
hai detto un sacco di stupidaggini, citando un vecchio articolo (mi sembra dell'Espresso).
Ne consegue che, o sei lo stesso giornalista prezzolato che ha scritto l'articolo o sei uno dei boccaloni che gli credono.
Nei numeri che hai scritto manca una cosa fondamentale, la tipologia di network delle rispettive compagnie.
Siccome hai indicato la proporzione di addetti/ASK o addetti/RPK avresti dovuto anche indicare quanti K mediamente percorrono gli AS o gli RP presi in considerazione.
Altro dato che manca (e che è più indicativo della produttività del personale, e non degli uffici vendita biglietti) è il rapporto addetti/aeromobile.
Prova a confrontare quello e troverai delle sorprese che renderanno la tua affermazione che AZ deve licenziare il 50% dei dipendenti una assoluta corbelleria, così come lo è l'analisi dei dati a giustificazione dei parametri AF che non rientrano nel teorema dell'eccesso di personale AZ.
Ora, se io ho un aereo che viene fatto volare da 100 persone ma riesco a vendere solo 1000 biglietti per 1000 km avro' un rapporto Dipendenti/RPK di 100.
Se, con lo stesso aereo, faccio volare 10.000 passeggeri sempre per gli stessi 1000 km (o in alternativa 1000 pax per 10.000km) ed impiego 200 addetti il mio rapporto Dipendenti/RPK diventa di 20, quindi 5 volte meglio.
Questo, nonostante gli addetti che fanno volare l'aereo siano il doppio e quindi lavorino la metà.
Non mi addentro ulteriormente in queste analisi perchè per qualche economista da Bar Sport potrebbero risultare troppo ostiche.
Do' solo un paio di dati dal bilancio consolidato AZ, che mi fanno preoccupare dell'interessamento di De Benedetti.
Patrimonio AZ (senza considerare slots e brand) 4,7 miliardi.
Debiti AZ 1,1 miliardi.
Valore azionario del 100% di AZ ad oggi 3,3 miliardi.
Comprandosi AZ oggi al valore di mercato, ripagando i debiti e liquidando tutto immediatamente dopo si realizza un guadagno di 300 milioni.
Secondo me sono abbastanza da attirare l'attenzione di qualche pescecane.
- diavoletto77
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Re: futuro di Alitalia
krd ha scritto:E' inutile, girare, e rigirare. Alitalia deve chiudere. Hanno chiuso compagnie del calibro della Pan Am TWA Swissair, Sabena, non è un dramma. La veritè è che Alitalia fa comodo alla politica, è un serbatoio di voti diretto e indiretto, piena di dirigenti piazzati dalla politica, che a sua volta hanno "piazzato" altra gente e così via....
Indubbiamente in Alitalia in questi anni i vari governi ne hanno fatte di cotte e di crude, e ci hanno mangiato porci e cani, (con molto spreco di denaro, come è sempre stato per tutte le aziende statali/pubbliche); però dire che deve chiudere i battenti ce ne vuole!
Come confermano anche i dati di I-ford (molto interessanti!).
Solo privatizzandola e affidandola nelle giuste mani, AZ si può risollevare e secondo me potrebbe farlo alla grande! Con nuovi investimenti, con una riduzione del prezzo del biglietto e nuove logiche di marketing (ad esempio anche con l'apertura di nuove rotte più appetibili!) allora AZ potrebbe vincere la scommessa!
Certo i privati hanno paura di comprare un'azienda con tutti i paletti messi da governo e sindacati, comunque staremo a vedere.
Spero solo che De Benedetti e company non facciano porcate!
- Delpi
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Ma voi, obiettivamente, la comprereste una compagnia messa cosi??? Non credo...
Ovvio che i maggiori investitori preferiscano defilarsi oppure attendere il fallimento...
Per AP l'acquisizione è appetibile per le rotte e gli slots, non certo per i 19000 dipendenti e le montagne di debiti.....per non parlare della flotta az che dovrà essere rinnovata!! Ap lo sta facendo a poco a poco con l'inserimento dei 320 e dei CR9...
De Benedetti??? Mahhhhhhh....che Dio ce la mandi buona con chiunque arrivi..soprattutto qualcuno che abbia a cuore il destino della compagnia di bandiera!!!
Se gestita come si deve anche una società privata può ottenere utili...vedi ap....e soprattutto nn pesare + sui cittadini o gli stessi lavoratori...
comunque FYI LH ha una flotta di circa 340 macchine....
Ovvio che i maggiori investitori preferiscano defilarsi oppure attendere il fallimento...
Per AP l'acquisizione è appetibile per le rotte e gli slots, non certo per i 19000 dipendenti e le montagne di debiti.....per non parlare della flotta az che dovrà essere rinnovata!! Ap lo sta facendo a poco a poco con l'inserimento dei 320 e dei CR9...
De Benedetti??? Mahhhhhhh....che Dio ce la mandi buona con chiunque arrivi..soprattutto qualcuno che abbia a cuore il destino della compagnia di bandiera!!!
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- darth.miyomo
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Io purtroppo non ho le competenze tecniche per stabilire che cosa sia giusto e che cosa sia sbagliato.
Tuttavia credo, come detto in altro thread, che alla base vi debbano essere delle scelte di valore e di principi. Anzitutto capire se Alitalia debba essere una società interamente assoggettata al regime privatistico (e quindi seguire sino in fondo le regole del mercato) oppure se svolga una qualche funzione pubblica (ad esempio garanzia su certe tratte "non redditizie", etc...).
Se ha una funzione pubblica, deve anche ricevere adeguate garanzie da parte del diritto pubblico (anche economiche); se invece si ritiene sia solo una delle tante compagnie, allora è giusto che venga definitivamente e completamente lasciata in mano ai privati, facendo sì che sia il mercato a stabilire le regole.
Tuttavia credo, come detto in altro thread, che alla base vi debbano essere delle scelte di valore e di principi. Anzitutto capire se Alitalia debba essere una società interamente assoggettata al regime privatistico (e quindi seguire sino in fondo le regole del mercato) oppure se svolga una qualche funzione pubblica (ad esempio garanzia su certe tratte "non redditizie", etc...).
Se ha una funzione pubblica, deve anche ricevere adeguate garanzie da parte del diritto pubblico (anche economiche); se invece si ritiene sia solo una delle tante compagnie, allora è giusto che venga definitivamente e completamente lasciata in mano ai privati, facendo sì che sia il mercato a stabilire le regole.
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E invece il tuo tono quando dici:Emiliano...noto nel tono di risposta al mio post un modo di porti un po' come dire...acceso? Forse varrebbe la pena moderarsi cosi' come ho cercato di fare io esprimendo il mio pensiero senza che tu debba sentirti di dare lezioni in giro. Sei per caso un Padre Eterno?
Ma l'impatto economico che Alitalia ha provocato al paese Italia ed a tutti i disgraziati che non potevano permettersi (e cosi' tutt'ora) tariffe deliranti in pieno stile monopolistico non viene mai preso in considerazione.
è moderato?Io i soldi li guadagno se devo dali in beneficenza preferisco metodi piu' chiari e onesti.
Io ho anche inviato per l'ennesima volta a parlare di AZ in modo contestuale e non generico (magari con numeri alla mano) ma per l'ennesima volta leggo solo denigrazioni infondate sull'azienda...
Continuiamo cosi, facciamoci del male...
We've guided missiles, but unguided men. (M.L.King)








- darth.miyomo
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Dear friend, semmai il padre eterno lo hai fatto tu con il tuo lapidario post piu' sopra.IK2SAI ha scritto:Emiliano...noto nel tono di risposta al mio post un modo di porti un po' come dire...acceso? Forse varrebbe la pena moderarsi cosi' come ho cercato di fare io esprimendo il mio pensiero senza che tu debba sentirti di dare lezioni in giro. Sei per caso un Padre Eterno?
Ti spiego come stanno le cose, perchè dato che sei al tuo quarto post in questo forum, magari molte cose non le conosci e sono sicuro che il tasto "cerca" ti è sfuggito.
Allora, le tue affermazioni sono state fatte già da molte persone in passato e tutte hanno ricevuto piu' o meno le stesse risposte. Il motivo è molto semplice, qui dentro (me compreso) c'è gente che con AZ ci manda avanti una famiglia ed è stufa di leggere post come il tuo.
Se poi vuoi intavolare una discussione un po' piu' seria sull'argomento, cerca di non postare un mero copiaincolla di un articolo stantio di un giornalaccio di 4 anni fa cosi' come ha fatto il tuo compare in questo 3ad.
Saro' ben lieto (si fa per dire) di discuterne con te.
Detto questo, parliamo del tuo post. Il problema nasce proprio dal fatto che i tuoi soldi non potranno piu' arrivare ad AZ in quanto, se ti fosse sfuggito, gli aiuti di stato non sono piu' permessi perchè falserebbero la concorrenza. Ed io aggiungo "purtroppo", ma questa è un'altra storia..
Il paradosso sta invece nel fatto che e compagnie lowcost invece la falsano eccome dal momento che usano tutti gli escamotages per non pagare tasse e gabelle. Lo fanno perchè glielo permettiamo.
Se vuoi approfondire la questione ti invito ad usare il tasto cerca.
Detto questo, dal momento che viaggi EasyJet, non trovo nessun motivo per il tempo che hai perso a scrivere il tuo post se non quello di far "adirare" gente come me.
- Delpi
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Non ho capito se Darth fosse veramente d'accordo con me oppure fosse una presa in giro
scusate ma stamattina siamo sul natalizio andante in azienda...
comunque volevo solo aggiungere una cosa per Barney che scriveva riguardo a tratte soggette ad oneri di servizio...
Dice che è fondamentale capire prima di privatizzare, se la funzione di AZ sia "pubblica" in base alle tratte di continuità...le Trapani, la Sardegna....quelle tratte però vengono operate da Compagnie private, aggiudicate dietro bando ufficiale...con quel ragionamento AP e IG dovrebbero essere considerate pubbliche???
Il problema di AZ sta alla base...

comunque volevo solo aggiungere una cosa per Barney che scriveva riguardo a tratte soggette ad oneri di servizio...
Dice che è fondamentale capire prima di privatizzare, se la funzione di AZ sia "pubblica" in base alle tratte di continuità...le Trapani, la Sardegna....quelle tratte però vengono operate da Compagnie private, aggiudicate dietro bando ufficiale...con quel ragionamento AP e IG dovrebbero essere considerate pubbliche???
Il problema di AZ sta alla base...
Offrono un servizio pubblico, ma chiaramente sono dei privati che guadagnano (eccome) dall'operare quelle tratte.Delpi ha scritto:....quelle tratte però vengono operate da Compagnie private, aggiudicate dietro bando ufficiale...con quel ragionamento AP e IG dovrebbero essere considerate pubbliche???
- Delpi
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Chiaramente essendo un regime di oneri di servizio ci sono delle prescrizioni sul modo di operare le tratte, voglio solo dire che solo i privati (almeno nel caso della mia regione) si sono dimostrati interessati a queste linee e a lavorare in regime di servizio pubblico, evidentemente ci sono le prerogative per volare e guadagnare. Ma questo discroso è poco attinente al tread.Delpi ha scritto:E' pacifico che guadagnino per operare quelle tratte, non ho scritto che lo fanno perchè sono "Buoni Samaritani"....è altresì vero però che operare quelle tratte non è semplice come si possa pensare, 1000 vincoli, 1000 problematiche...
Non sempre è oro quel che luccica!!!
- Delpi
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Ti facevo i complimenti per l'arguta analisi finanziaria di qualche post sopra.Delpi ha scritto:Non ho capito se Darth fosse veramente d'accordo con me oppure fosse una presa in giroscusate ma stamattina siamo sul natalizio andante in azienda...
Pero' siccome io sono solo un mero pilota e di questioni finanziarie poco ne capisco, ti chiederei di fornirci alcuni dati certi a conferma delle tue affermazioni, tipo il bilancio dove è possibile vedere l'indebitamento, qualora questo ci fosse.Delpi ha scritto: Se gestita come si deve anche una società privata può ottenere utili...vedi ap....
Grazie.
- Delpi
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Purtroppo quelli sono dati riservati e postandoli rischierei qualche denuncia oltre al posto di lavoro....su az mi è venuta facile perchè avendoci vissuto 10 anni avevo sotto controllo un bel po' di cose....x quel che riguarda AP questo è stato un anno un po' difficile per una serie di motivi, mettici anche l'arrivo di nuove macchine a sostituzione della flotta....ovvio che tutte queste uscite erano comunque preventivate....
Tu sei un mero pilota???? Ma quanto ti invidio!!!
Io sono una mera addetta alla pianificazione!!!!
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- darth.miyomo
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Chissà perchè, ma me lo sentivo.Delpi ha scritto:Purtroppo quelli sono dati riservati e postandoli rischierei qualche denuncia oltre al posto di lavoro....
Allora se non puoi postare i numeri non dovresti nemmeno inserire post, diciamo cosi' per parafrasare I-FORD, da Bar dello Sport.
E se proprio non riesci a farne a meno, ti consiglio l'area 4 chiacchiere.
Grazie
- krd
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Io rispetto, tutti coloro che lavorano onestamente, e sono consapevole di ciò che voi dipendenti AZ state passando in questo periodo, però obbiettivamente parlando, tu che sei "dentro" che soluzione realistica adotteresti? economicamente parlando, AZ è un azienda che allo stato attuale non ha nessuna possibilita'. Quando mi fanno viaggiare con AZ, e pe fortuna capita di rado, a me viene male. Quest'anno 4 voli ho fato con AZ, e ti posso garantire, magari per sfortuna, che tra ritardi scioperi e disserzizi, è sempre stato un incubo. per non parlare di certe tratte che ho fatto, con macchine fatiscenti, vecchie. parlando con qualche amico che si occupa di economia/finanza, tutti, sono del parere che AZ devi ricominciare da zero in tutti i sensi, altre possibilità non ne vedono.
darth.miyomo ha scritto:Dear friend, semmai il padre eterno lo hai fatto tu con il tuo lapidario post piu' sopra.IK2SAI ha scritto:Emiliano...noto nel tono di risposta al mio post un modo di porti un po' come dire...acceso? Forse varrebbe la pena moderarsi cosi' come ho cercato di fare io esprimendo il mio pensiero senza che tu debba sentirti di dare lezioni in giro. Sei per caso un Padre Eterno?
Ti spiego come stanno le cose, perchè dato che sei al tuo quarto post in questo forum, magari molte cose non le conosci e sono sicuro che il tasto "cerca" ti è sfuggito.
Allora, le tue affermazioni sono state fatte già da molte persone in passato e tutte hanno ricevuto piu' o meno le stesse risposte. Il motivo è molto semplice, qui dentro (me compreso) c'è gente che con AZ ci manda avanti una famiglia ed è stufa di leggere post come il tuo.
Se poi vuoi intavolare una discussione un po' piu' seria sull'argomento, cerca di non postare un mero copiaincolla di un articolo stantio di un giornalaccio di 4 anni fa cosi' come ha fatto il tuo compare in questo 3ad.
Saro' ben lieto (si fa per dire) di discuterne con te.
Detto questo, parliamo del tuo post. Il problema nasce proprio dal fatto che i tuoi soldi non potranno piu' arrivare ad AZ in quanto, se ti fosse sfuggito, gli aiuti di stato non sono piu' permessi perchè falserebbero la concorrenza. Ed io aggiungo "purtroppo", ma questa è un'altra storia..
Il paradosso sta invece nel fatto che e compagnie lowcost invece la falsano eccome dal momento che usano tutti gli escamotages per non pagare tasse e gabelle. Lo fanno perchè glielo permettiamo.
Se vuoi approfondire la questione ti invito ad usare il tasto cerca.
Detto questo, dal momento che viaggi EasyJet, non trovo nessun motivo per il tempo che hai perso a scrivere il tuo post se non quello di far "adirare" gente come me.