Nessun sopravvissuto.

Immaginavo quel tipo di aereo poco prono a situazioni di questo tipo.
Cosa può innescare una vite simile, per giunta così verticale?
Uno spostamento dei passeggeri a bordo assolutamente irresponsabile?
Moderatore: Staff md80.it
.airplane ha scritto: 27 aprile 2025, 9:03 .
Aircraft 2 engine Twin Otter crashes during parachute training,
all 6 on board killed
-----------------------------
Con un Bimotore in assetto di lancio dei Parà, cioè bimotore a velocità bassa per la fase di lancio:
(Vuol dire)
“Piedi fermi sulla pedaliera e pronti all'uso”, “mano ferma sulle manette e pronta a manipolare”,
mano ferma suo volantino e pronta ad agire”;
A quota bassa e mare sotto, anche con la sfortuna di un carrello fisso cercare il piano con l’acqua
per salvare il più possibile “le anime che sono a bordo” (se ci si riesce o almeno tentare)
(E’ un dovere del pilota o dell’istruttore che gli sta vicino)
...e sperare!
!.
.airplane ha scritto: 27 aprile 2025, 12:40-------------airplane ha scritto: 27 aprile 2025, 9:03 .
Aircraft 2 engine Twin Otter crashes during parachute training,
all 6 on board killed
-----------------------------
Con un Bimotore in assetto di lancio dei Parà, cioè bimotore a velocità bassa per la fase di lancio:
(Vuol dire)
“Piedi fermi sulla pedaliera e pronti all'uso”, “mano ferma sulle manette e pronta a manipolare”,
mano ferma suo volantino e pronta ad agire”;
A quota bassa e mare sotto, anche con la sfortuna di un carrello fisso cercare il piano con l’acqua
per salvare il più possibile “le anime che sono a bordo” (se ci si riesce o almeno tentare)
(E’ un dovere del pilota o dell’istruttore che gli sta vicino)
...e sperare! !.
>Quindi, in questo caso, Il Crash è successo in fase di decollo, in un volo di prova
con 3 piloti a bordo e con altri 3 Tecnici.
Si può ipotizzare una simulazione in fase di decollo,visto l'entità della quota raggiunta sul mare
dal turboelica twitter Otter, dopo l'arretramento della manetta del motore destro al minino (Idle),
(senza mettere l'elica in trasparenza o attuare le necessarie azioni).
Anche in questo stato di cose, visto dal filmato la quota raggiunta dall'aereo,
si poteva mettere in atto, nel suo giusto modo, un "recovery".
Ps.
airplane ha scritto: 29 aprile 2025, 10:13
IMPORTANTE INFO:
Da un Video, sul crash del DHC-6 Twin Otter, Ho visto che poco prima di schiantarsi in mare
l'aereo è riuscito ha stoppare lo Spin.
.
E' una battuta o sei serio?airplane ha scritto: 29 aprile 2025, 12:52
ma l'ho rivisto più di una volta focalizzanto attentamente
i particolari di coda "Rudder ed piani orizzontali".
"Anzi Ti devo dire che per un po' sembrava
pure che invertisse la rotazione".
Vedo solo che hai messo 2 link per lo stesso video...
.
Ma cosa vuoi che veda?airplane ha scritto: 30 aprile 2025, 20:36
Non hai detto niente, cosa Vedi sui punti importanti che avevo scritto:
…Facendo i conti della serva (ma una serva piuttosto capra, eh..Ho visto che poco prima di schiantarsi in marel'aereo è riuscito ha stoppare la Vite
Guarda sta ragazza come inverte..(…Anzi Ti devo dire che per un po' sembrava
pure che invertisse la rotazione…).
Fantastico, non solo non ho capito niente perché ignoro completamente la natura di questo rapporto (evabbé, faccio due altri mestieri) ... ma nemmeno son capace di capire dove cercare l'informazione per avere almeno idea di cosa si stia parlandosigmet ha scritto: 1 maggio 2025, 1:10 un aereo di quella architettura (stiamo parlando di un aereo col famoso rapporto Kd/K1 sicuramente > 0,001)
sigmet ha scritto: 1 maggio 2025, 1:10...se devo utilizzare certi sofismi tecnici ma a volte bisogna essere un po' precisi per evitare confusione anche se non siamo in area tecnica. Quelli che come te non sono piloti mi perdoneranno..
Hai ragione, provo a spiegare : Kd e’ un valore adimensionale che esprime un po' la coppia inerziale del momento di beccheggio durante la vite mentre K1 e’ il coefficiente che indica il fattore di smorzamento prodotto dalla fusoliera e dal coefficiente volumetrico prodotto dalla parte di timone non schermato. Il rapporto tra questi due esprime , per dirla così’ , la capacità intrinseca di una aereo di opporsi alla vite.Valerio Ricciardi ha scritto: 2 maggio 2025, 9:32
Fantastico, non solo non ho capito niente perché ignoro completamente la natura di questo rapporto (evabbé, faccio due altri mestieri) ... ma nemmeno son capace di capire dove cercare l'informazione per avere almeno idea di cosa si stia parlando![]()
Me l hai rubata di bocca..... Basta poco, che' ce vò ? ...
Non sono ne pilota ne ingegnere pero' ti dico vai pure avanti con il sofismo tecnico puro che capisco megliosigmet ha scritto: 1 maggio 2025, 1:10
Ma cosa vuoi che veda?
Vedo un bimotore che precipita in una vite sviluppata ripida (alpha< 45°) e stazionaria. Si vedono solo gli ultimi due secondi con l aereo che gira di almeno 180* (senza fermarsi!) , quindi con un rateo di 90° al secondo che fanno 15/20 giri di vite al minuto (ci metto anche la fase transitoria,va). Non e’ tanto , non e’’ poco. La posizione dei relitti (si vede nel filmato) conferma poi chiaramente che l’impatto e’ avvenuto in rotazione.…Facendo i conti della serva (ma una serva piuttosto capra, eh..Ho visto che poco prima di schiantarsi in marel'aereo è riuscito ha stoppare la Vite) tenendo conto del solo momento di inerzia e dell’accelerazione angolare (2 rad/sec circa) con quelle masse in gioco (diciamo 160 kg per ogni motore Pt6 + 100 di Jeta1 + 80 per semiala e mi voglio rovinare ci mettiamo pure un cg a metà del grafico) un aereo di quella architettura (stiamo parlando di un aereo col famoso rapporto Kd/K1 sicuramente > 0,001) a fermare una vite come quella, considerando il fattore di potenza della deriva ( 1000 N o giù di li di forza aerodinamica anti vite) + un coefficiente medio di smorzamento della fusoliera, ci metterebbe più’ o meno 4-5sec , quindi ti puoi scordare che si fosse fermato.. (se poi ti vuoi levare la curiosità ti dico come si fanno i calcoli esatti ma ti avviso : sono tanto antipatici quanto la manovra stessa) . Scusa poi se devo utilizzare certi sofismi tecnici ma a volte bisogna essere un po' precisi per evitare confusione anche se non siamo in area tecnica. Quelli che come te non sono piloti mi perdoneranno..
SuperMau ha scritto: 5 maggio 2025, 12:19
Non sono ne pilota ne ingegnere pero' ti dico vai pure avanti con il sofismo tecnico puro che capisco meglio![]()
Grazie mille, gia' cosi mi va molto bene per capire la dinamica.sigmet ha scritto: 5 maggio 2025, 13:53 Ovviamente il calcolo specifico e’ molto più’ complesso ; io l’ho fatto molto spannometricamente semplicemente ipotizzando i numeri che ho messo,(non conosco i dati esatti del twin otter ma più' o meno non dovrei essere molto distante ) arrivando alla conclusione che un aereo di quel tipo per uscire dalla vite in condizioni ideali sicuramente ha bisogno di qualche secondo prima di stabilizzarsi di nuovo . Questo voleva solo rispondere ad airplane che avrebbe visto l’aereo “stopparsi” prima dell’impatto, cosa impossibile dato che era ancora nel pieno dello sviluppo della vite (l’aereo ruota di circa 180° come si vede all’inizio e alla fine del filmato di appena due secondi.) .
Se vuoi approfondire il discorso vite Mau ti mando in privato una dispensa con tutte le equazioni di moto della vite sulla quale ho studiato.
Devi considerare anche la superficie della deriva. Chiaramente il discorso e' molto più' complesso e le variabili in gioco sono molteplici, ma in linea di massima la stabilità longitudinale e' una questione di momenti. Se fai caso , aerei con lla coda "corta" hanno derive più' grandi e viceversa. (vedi ad esempio il 747 SP )Valerio Ricciardi ha scritto: 7 maggio 2025, 21:03 Da tutto quello che ha scritto Sigmet sembrerebbe che il coefficiente di forma della fusoliera in senso trasversale possa avere un ruolo nell'opporsi alla vite... ossia che per dire una fusoliera molto affusolata e a sezione tonda come quella del De Havilland DH 91 Albatross aiuterebbe meno, e che invece una molto "scatolare stretta alta e piatta" come quella dell'Handley Page Halifax delle due contribuirebbe ad opporsi alla vite, o quantomeno renderebbe più rapido il recupero, corretto?
Occupandomi soprattutto di motori è da un po' che non ripasso la dinamica del volo da quando l'ho studiataValerio Ricciardi ha scritto: 2 maggio 2025, 9:32Fantastico, non solo non ho capito niente perché ignoro completamente la natura di questo rapporto (evabbé, faccio due altri mestieri) ... ma nemmeno son capace di capire dove cercare l'informazione per avere almeno idea di cosa si stia parlandosigmet ha scritto: 1 maggio 2025, 1:10 un aereo di quella architettura (stiamo parlando di un aereo col famoso rapporto Kd/K1 sicuramente > 0,001)![]()