Ci sono talmente tanti log , messaggi , di qualsiasi tipo che , condivido il pensiero sopra , non avrebbe nessun senso logico .flyingbrandon ha scritto: 18 luglio 2025, 23:50Ma che parallelo è? La dashcam te la puoi prendere, puoi mettere quella dell’assicurazione…e’ una tua scelta. La telecamera avrebbe evitato qualcosa? Ti ripeto che sarebbero più i danni che i benefici di avere una telecamera che sorveglia l’operato a bordo…quindi a che pro? Perché in un caso come questo potresti avere la risposta immediatamente senza aspettare un report? Il fatto che tu non capisca il remare contro non è molto significativo soprattutto perché non conosci neanche le dinamiche all’interno delle compagnie aeree. Dammi un motivo per cui dovremmo avere una telecamera che ci inquadra tutto il turno di lavoro quando non avresti praticamente nessuna informazione in più di ciò’ che dico, ciò’ che azionano le mie mani e ciò’ che accade all’aereo.Simone ha scritto: 18 luglio 2025, 21:08
Purtroppo non capisco questo remare contro. Non se ne può proprio più del problema della privacy.
Se la mia assicurazione mi desse una dashcam per la mai auto, con i tempi che corrono, sarei solo contento, anche se mi riprendesse mentre guido e non solo dal parabrezza!
Gli autisti degli autobus già ce l'hanno ed infatti in questi giorni han beccato quello che era al cellulare e trasportava la povera maestra poi deceduta. Se non ci fosse stata la telecamera sul bus....sarebbe stato tutto più complicato.
Ciao!
Air India 787 Crash (Thread Generico)
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Re: Air India 787 Crash (Thread Generico)
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Re: Air India 787 Crash (Thread Generico)
Comunque i media avranno le loro colpe, ma anche il preliminare lasciava molto spazio alle speculazioni.
Ha parlato della famosa frase, senza inserirla in un contesto, magari un log delle trascrizioni FDR, ha messo il focus sugli ormai famosi switch/cutoff facendo ipotizzare a molti, tra cui alcuni addetti ai lavori (leggere post anche qui) ipotetici bug/guasti.
Vedremo se il final report indagando a fondo sulla macchina (atto dovuto sempre) escluderà questa ipotesi, anche perchè indagare nella mente umana sarà sempre più difficile che indagare su una meccanica/software digitale.
Ha parlato della famosa frase, senza inserirla in un contesto, magari un log delle trascrizioni FDR, ha messo il focus sugli ormai famosi switch/cutoff facendo ipotizzare a molti, tra cui alcuni addetti ai lavori (leggere post anche qui) ipotetici bug/guasti.
Vedremo se il final report indagando a fondo sulla macchina (atto dovuto sempre) escluderà questa ipotesi, anche perchè indagare nella mente umana sarà sempre più difficile che indagare su una meccanica/software digitale.
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Re: Air India 787 Crash (Thread Generico)
Forse un'ipotesi da prendere in considerazione, anche se sara' difficile se non impossibile da provare, e' quella del malore.
Esistono infatti diverse condizioni mediche acute, come gli attacchi ischemici transitori (TIA), gli ictus focali, alcune crisi epilettiche parziali, episodi di ipoglicemia severa o confusione metabolica, che possono colpire un soggetto mantenendone lo stato di coscienza, ma alterandone profondamente la capacità decisionale, il senso critico e la connessione tra intenzione e azione. In questi casi, il soggetto può apparire lucido, perfettamente vigile e collaborativo, ma compiere gesti non intenzionali o inadeguati rispetto al contesto. Esistono casi documentati, anche nella guida su strada, in cui persone affette da simili malori hanno guidato per chilometri contromano senza rendersi conto della situazione, rispondendo con apparente coerenza a chi tentava di fermarle. Il cervello, in tali condizioni, può letteralmente “eseguire” gesti errati senza che il soggetto abbia consapevolezza di quanto sta facendo. Se e' successo questo (ma sara' impossibile trovare tracce sui resti dei piloti purtroppo) si spiegherebbe l'azionamento di quegli interruttori, la risposta "non sono stato io", l'assenza di resistenza al tentativo del Primo Ufficiale di riavviare il tutto, e l'assenza di resistenza sui comandi per cercare di buttare giu' l'aereo (indizi che avrebbero rafforzato il gesto volontario). Sono diversi i casi dove disturbi gravi agiscono sulla parte cognitiva della persona facendo fare cose che sembrano irrazionali. In tal caso anche le telecamere sul cockpit non avrebbero risolto l'enigma, perche' il poco tempo intercorso tra l'azionamento degli switch e il disastro non avrebbe consentito (come neppure il CVR ha potuto fare) valutare se c'erano segnali di cognizione involontariamente alterata. Se devo essere sincero anche se le ipotesi sono ancora tutte da vagliare, questa possibilita' la trovo non cosi' improbabile anche se purtroppo difficile (se non impossibile) da provare.
Esistono infatti diverse condizioni mediche acute, come gli attacchi ischemici transitori (TIA), gli ictus focali, alcune crisi epilettiche parziali, episodi di ipoglicemia severa o confusione metabolica, che possono colpire un soggetto mantenendone lo stato di coscienza, ma alterandone profondamente la capacità decisionale, il senso critico e la connessione tra intenzione e azione. In questi casi, il soggetto può apparire lucido, perfettamente vigile e collaborativo, ma compiere gesti non intenzionali o inadeguati rispetto al contesto. Esistono casi documentati, anche nella guida su strada, in cui persone affette da simili malori hanno guidato per chilometri contromano senza rendersi conto della situazione, rispondendo con apparente coerenza a chi tentava di fermarle. Il cervello, in tali condizioni, può letteralmente “eseguire” gesti errati senza che il soggetto abbia consapevolezza di quanto sta facendo. Se e' successo questo (ma sara' impossibile trovare tracce sui resti dei piloti purtroppo) si spiegherebbe l'azionamento di quegli interruttori, la risposta "non sono stato io", l'assenza di resistenza al tentativo del Primo Ufficiale di riavviare il tutto, e l'assenza di resistenza sui comandi per cercare di buttare giu' l'aereo (indizi che avrebbero rafforzato il gesto volontario). Sono diversi i casi dove disturbi gravi agiscono sulla parte cognitiva della persona facendo fare cose che sembrano irrazionali. In tal caso anche le telecamere sul cockpit non avrebbero risolto l'enigma, perche' il poco tempo intercorso tra l'azionamento degli switch e il disastro non avrebbe consentito (come neppure il CVR ha potuto fare) valutare se c'erano segnali di cognizione involontariamente alterata. Se devo essere sincero anche se le ipotesi sono ancora tutte da vagliare, questa possibilita' la trovo non cosi' improbabile anche se purtroppo difficile (se non impossibile) da provare.
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Re: Air India 787 Crash (Thread Generico)
Concordo con te.keyboardlive ha scritto: 19 luglio 2025, 12:34 Forse un'ipotesi da prendere in considerazione, anche se sara' difficile se non impossibile da provare, e' quella del malore.
Esistono infatti diverse condizioni mediche acute, come gli attacchi ischemici transitori (TIA), gli ictus focali, alcune crisi epilettiche parziali, episodi di ipoglicemia severa o confusione metabolica, che possono colpire un soggetto mantenendone lo stato di coscienza, ma alterandone profondamente la capacità decisionale, il senso critico e la connessione tra intenzione e azione. In questi casi, il soggetto può apparire lucido, perfettamente vigile e collaborativo, ma compiere gesti non intenzionali o inadeguati rispetto al contesto. Esistono casi documentati, anche nella guida su strada, in cui persone affette da simili malori hanno guidato per chilometri contromano senza rendersi conto della situazione, rispondendo con apparente coerenza a chi tentava di fermarle. Il cervello, in tali condizioni, può letteralmente “eseguire” gesti errati senza che il soggetto abbia consapevolezza di quanto sta facendo. Se e' successo questo (ma sara' impossibile trovare tracce sui resti dei piloti purtroppo) si spiegherebbe l'azionamento di quegli interruttori, la risposta "non sono stato io", l'assenza di resistenza al tentativo del Primo Ufficiale di riavviare il tutto, e l'assenza di resistenza sui comandi per cercare di buttare giu' l'aereo (indizi che avrebbero rafforzato il gesto volontario). Sono diversi i casi dove disturbi gravi agiscono sulla parte cognitiva della persona facendo fare cose che sembrano irrazionali. In tal caso anche le telecamere sul cockpit non avrebbero risolto l'enigma, perche' il poco tempo intercorso tra l'azionamento degli switch e il disastro non avrebbe consentito (come neppure il CVR ha potuto fare) valutare se c'erano segnali di cognizione involontariamente alterata. Se devo essere sincero anche se le ipotesi sono ancora tutte da vagliare, questa possibilita' la trovo non cosi' improbabile anche se purtroppo difficile (se non impossibile) da provare.
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Re: Air India 787 Crash (Thread Generico)
Ciao a tutti, è una vita che non scrivo ma leggo sempre con interesse il forum.
Forse mi sono perso qualche passaggio delle due discussioni su questo incidente (qui e in area tecnica) ma non mi sembra di aver letto pareri sull'eventuale assonanza con questo precedente del 2019.
Il fatto che i motori fossero RR cambia qualcosa in merito al software che viene citato?
https://www.business-standard.com/indus ... 186_1.html
Forse mi sono perso qualche passaggio delle due discussioni su questo incidente (qui e in area tecnica) ma non mi sembra di aver letto pareri sull'eventuale assonanza con questo precedente del 2019.
Il fatto che i motori fossero RR cambia qualcosa in merito al software che viene citato?
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Re: Air India 787 Crash (Thread Generico)
keyboardlive ha scritto: 19 luglio 2025, 12:34 Forse un'ipotesi da prendere in considerazione, anche se sara' difficile se non impossibile da provare, e' quella del malore.
Esistono infatti diverse condizioni mediche acute, come gli attacchi ischemici transitori (TIA), gli ictus focali, alcune crisi epilettiche parziali, episodi di ipoglicemia severa o confusione metabolica, che possono colpire un soggetto mantenendone lo stato di coscienza, ma alterandone profondamente la capacità decisionale, il senso critico e la connessione tra intenzione e azione. In questi casi, il soggetto può apparire lucido, perfettamente vigile e collaborativo, ma compiere gesti non intenzionali o inadeguati rispetto al contesto. Esistono casi documentati, anche nella guida su strada, in cui persone affette da simili malori hanno guidato per chilometri contromano senza rendersi conto della situazione, rispondendo con apparente coerenza a chi tentava di fermarle. Il cervello, in tali condizioni, può letteralmente “eseguire” gesti errati senza che il soggetto abbia consapevolezza di quanto sta facendo. Se e' successo questo (ma sara' impossibile trovare tracce sui resti dei piloti purtroppo) si spiegherebbe l'azionamento di quegli interruttori, la risposta "non sono stato io", l'assenza di resistenza al tentativo del Primo Ufficiale di riavviare il tutto, e l'assenza di resistenza sui comandi per cercare di buttare giu' l'aereo (indizi che avrebbero rafforzato il gesto volontario). Sono diversi i casi dove disturbi gravi agiscono sulla parte cognitiva della persona facendo fare cose che sembrano irrazionali. In tal caso anche le telecamere sul cockpit non avrebbero risolto l'enigma, perche' il poco tempo intercorso tra l'azionamento degli switch e il disastro non avrebbe consentito (come neppure il CVR ha potuto fare) valutare se c'erano segnali di cognizione involontariamente alterata. Se devo essere sincero anche se le ipotesi sono ancora tutte da vagliare, questa possibilita' la trovo non cosi' improbabile anche se purtroppo difficile (se non impossibile) da provare.
Sì verissimo, hai perfettamente ragione, ci siamo limitati a parlare di malattie psichiatriche senza considerare altri possibili disturbi neurologici di origine varia. Ci vuole comunque una sfiga pazzesca che sia capitato qualcosa del genere proprio in quel momento.
La medicina legale fa miracoli, ma se non esistono resti su cui eseguire una analisi autoptica stai pur certo che se viene dimostrato che è stata una mano a spostare gli interruttori sarà data la colpa all'onnipresente depressione.
Gioco facile visto che buona parte della popolazione fa uso di ansiolitici e antidepressivi dopo la pandemia, argomento spinoso che come sapete sta toccando pure il nuovo codice della strada.
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Re: Air India 787 Crash (Thread Generico)
Lo so, ci vuole una sfiga incredibile, ma la storia insegna che sono tanti gli eventi dove qualcosa e' andato storto proprio nel momento peggiore. Condivido con te il fatto che la medicina legale non avra' elementi per poter provare questa ipotesi, perche' oltre al discorso delle condizioni dei resti biologici c'e' anche il fatto che gli eventi si sono svolti in poco tempo ed anche nel CVR non si puo' stabilire se tono di voce, frasi ecc danno segni di difficolta' o incongruenze cognitive. Pero' come quadro lo trovo piu' congruente del gesto volontario conseguente a depressione perche' quest'ultima possibilita' (che non escludo per carita', ma non mi convince del tutto) avrebbe lasciato qualche indizio che invece non vedo nei pochi dati che sono stati resi pubblici. Da un gesto volontario mi aspetto qualche irregolarita' sul clima in cabina. Mi aspetto che chi lo compie cerchi di impedire che si cerchi di rimediare, e mi aspetto contrasti verbali nel cvr. Invece in maniera quasi normale viene tentata la sequenza di riavvio dei motori senza ostacoli. Inoltre mi aspetto anche azioni sui comandi nel momento in cui l'altro pilota si accorge del gesto, per peggiorare le cose (sulla cloche o simili) invece si vede che l'aereo vola in assetto perfetto a meno (purtroppo) dell'assenza di spinta che lo fa planare giu'. Questa e' la parte che non mi convince. Invece il malore con effetti cognitivi avrebbe spiazzato anche l'altro pilota, che invece alla negazione del collega e nessuna sua reazione, pensando al guasto o a chissa' cosa, fa cio' che deve fare (seppur disperatamente e senza piu' tempo) riportando i commutatori in on e riuscendo a far ripartire uno dei motori in maniera indisturbata (cosa che non avverrebbe se il gesto del collega fosse stato volontario). Poi e' difficile per chi indaga, e non pretendo certo di voler capirci qualcosa. Si ragiona su indizi e logica e trovo normale che ognuno di noi abbia una percezione diversa su come potrebbe essere andata.musicaldoc ha scritto: 20 luglio 2025, 1:09keyboardlive ha scritto: 19 luglio 2025, 12:34 Forse un'ipotesi da prendere in considerazione, anche se sara' difficile se non impossibile da provare, e' quella del malore.
Esistono infatti diverse condizioni mediche acute, come gli attacchi ischemici transitori (TIA), gli ictus focali, alcune crisi epilettiche parziali, episodi di ipoglicemia severa o confusione metabolica, che possono colpire un soggetto mantenendone lo stato di coscienza, ma alterandone profondamente la capacità decisionale, il senso critico e la connessione tra intenzione e azione. In questi casi, il soggetto può apparire lucido, perfettamente vigile e collaborativo, ma compiere gesti non intenzionali o inadeguati rispetto al contesto. Esistono casi documentati, anche nella guida su strada, in cui persone affette da simili malori hanno guidato per chilometri contromano senza rendersi conto della situazione, rispondendo con apparente coerenza a chi tentava di fermarle. Il cervello, in tali condizioni, può letteralmente “eseguire” gesti errati senza che il soggetto abbia consapevolezza di quanto sta facendo. Se e' successo questo (ma sara' impossibile trovare tracce sui resti dei piloti purtroppo) si spiegherebbe l'azionamento di quegli interruttori, la risposta "non sono stato io", l'assenza di resistenza al tentativo del Primo Ufficiale di riavviare il tutto, e l'assenza di resistenza sui comandi per cercare di buttare giu' l'aereo (indizi che avrebbero rafforzato il gesto volontario). Sono diversi i casi dove disturbi gravi agiscono sulla parte cognitiva della persona facendo fare cose che sembrano irrazionali. In tal caso anche le telecamere sul cockpit non avrebbero risolto l'enigma, perche' il poco tempo intercorso tra l'azionamento degli switch e il disastro non avrebbe consentito (come neppure il CVR ha potuto fare) valutare se c'erano segnali di cognizione involontariamente alterata. Se devo essere sincero anche se le ipotesi sono ancora tutte da vagliare, questa possibilita' la trovo non cosi' improbabile anche se purtroppo difficile (se non impossibile) da provare.
Sì verissimo, hai perfettamente ragione, ci siamo limitati a parlare di malattie psichiatriche senza considerare altri possibili disturbi neurologici di origine varia. Ci vuole comunque una sfiga pazzesca che sia capitato qualcosa del genere proprio in quel momento.
La medicina legale fa miracoli, ma se non esistono resti su cui eseguire una analisi autoptica stai pur certo che se viene dimostrato che è stata una mano a spostare gli interruttori sarà data la colpa all'onnipresente depressione.
Gioco facile visto che buona parte della popolazione fa uso di ansiolitici e antidepressivi dopo la pandemia, argomento spinoso che come sapete sta toccando pure il nuovo codice della strada.