sono neo iscritto a MD80, ma vi leggo da parecchio tempo!
Volevo raccontare qui la mia esperienza di voli

Il mio primo volo è stato Torino - Madrid. Ho volato con la compagnia
PGA con un Fokker100.
Il mio stato d'animo era estremamente agitato, il decollo è andato bene,
ma durante il volo avevo paura di guardare fuori dai finestrini.
L'atterraggio a Madrid era stato difficoltoso a causa di grandine e pioggia,
ricordo che l'aereo era atterrato sulla destra e le plaffoniere si erano
aperte a causa del contatto "forte".
Il primo volo era parte di un viaggio all'isola di Madeira. Infatti, dopo 15 minuti di sosta a Madrid sono subito ridecollato per Lisbona, sempre sullo stesso Fokker100, e quindi da Lisbona verso Madeira con un B737.
Inutile dire che la mia permanenza a Madeira sia stata segnata dal pensiero costante al viaggio di ritorno.
Il ritorno l'ho passato quindi quasi in trance, stringevo l'anello della mia fidanzata pregando e dichiarandole amore, e sperando che non succedesse nulla! Avevo una paura incredibile. Tutto era nuovo, le vibrazioni, gli scricchiolii, il movimento delle ali, la decelerazione dei motori. Ogni cosa mi faceva presagire al peggio.
Per i dettagli viaggio di ritorno come l'andata: B737, Fokker100 e Fokker100.
Il tempo è passato e l'unico modo che pensavo servisse per combattere la paura era prendere nuovamente l'aereo.
Ma mi sbagliavo, viaggio Torino - Praga passando per Roma: ancora tanta tanta paura, agitazione e preghiera durante il volo.
Al ritorno pensavo di non voler mai più salire su un aereo (anche se i voli
erano stati tranquilli senza la minima turbolenza o disagio) a causa sempre dei soliti presagi ed eventi catastrofici nella mia mente.
L'evento che più immaginavo era la caduta vertiginosa, la rottura improvvisa di un ala, del piano di coda. Un evento come il volo 261 delll'MD80 Alaska.
Fino ad allora avevo sempre viaggiato in compagnia e questo contrariamente a quello che si potrebbe pensare non mi ha mai aiutato, perchè vivevo anche nell'altra persona la paura (nonostante le persone con cui avessi volato fossero incredibilmente tranquille).
Ma veniamo ad ora: non ho più paura di volare! Mi piace l'aereo, i simulatori di volo e ho perfino fatto un volo in aliante a Collegno (dove vivo). E' incredibile la differenza che c'è tra la sensazione che vivo ora e come mi sentivo prima. Certo, mi sento attento, a causa del terrorismo e di tutti gli eventi successi, ma non ho più paura di volare.
Perchè la paura di volare è la più grande nemica dell'aereo e dell'esperienza del volo.
Tra come mi sento ora e il mio alter ego passato, ho fatto un'esperienza significativa, considerando la mia paura passata.
Torino - Los Angeles, da solo, senza colleghi o amici.
Torino - Parigi: con Airbus 319, dal momento in cui sono salito sull'aereo la paura è progressivamente scemata. Ascoltavo i rumori, cercando di capire a che cosa erano dovuti, a quale parte meccanica, a qual'era il loro ruolo dinamico nel volo dell'aereo. Minuto dopo minuto, il cuore si è calmato, e mi sono sentito felice!E' incredibile l'emozione che ho provato, ero sopra le alpi bianche con il sole appena sorto all'orizzonte e sentivo il suo calore sulla pelle, e mi sono sentito scivolare via tutte le paure folli che avevo. Guardavo giù dai finestrini, vedevo l'aeroporto avvicinarsi, i flaps estendersi, e mi meravigliavo del funzionamento dolce dell'aereo.
Parigi - Los Angeles: Boeing 777-300ER, che viaggio! 11h30minuti rilassato o in dormiveglia. Ascoltando musica e vedendo film comici e la prima visione di King Kong.
La paura era finalmente finita penserete.... ebbene noo, non quella per la turbolenza!
Los Angeles - Parigi: Boeing 777-200ER, posto poco dietro l'ala sinistra finestrino, oramai in viaggio da circa 3h 30 minuti, ci appretavamo ad entrare sopra la Baia di Hudson. All'improvviso forti scossoni incominciano a scuotere l'aereo un po' dovunque: eravamo nel pieno di un T-Storm. Le hostess e gli stewart avevano detto di chiudere i finestrini, nonostante fosse buio fuori. Lo aprii, e vidi fuori saette e l'ala scossa in alto e in basso la visibilità a tratti era nulla e non si vedeva nulla. I motori alternavano massima potenza a decelerazioni improvvise per contrastare le correnti ascensionali. Avevo paura della turbolenza, perchè mentre studiavo cosa capitava, mi era passata la paura, nonostante la situazione era per me novizio dei voli transoceanici molto molto dura. Hostess e stewart erano stati fatti sedere con cinture di sicurezza allacciate, dopo che uno di loro era caduto uscendo dal bagno.
La forte turbolenza durò più di 40 minuti. Ho pensato alle oscillazioni che i materiali dovevano sopportare, ho pensato alla paura ridicola di ogni scricchiolio, ora che l'aereo oscillava a destra-sinistra-alto-basso senza logica. Credo di aver smesso di aver paura in quel momento, pensavo che l'aereo stesse per cadere, ma non successe, e dopo quasi 7h atterrava leggero a Paris, facendomi sentire l'uomo più emozionato del mondo.
Parigi - Torino A319: che rilassatezza!! Il volo più bello della mia vita!La paura non c'era più, mi sentivo al settimo cielo.
Atterrato a Torino, ho pianto si per il mio ritorno a casa dalla fidanzata (My love) ma anche per la contentezza provata.
Penso di aver superato la paura con la voglia di conoscere gli aerei, di osservarli e guardarli atterrare e decollare di gusto e viaggiando da solo. In modo tale da essere intimo con l'aereo: sentirsi solo io, l'aereo e la voglia di volare!
Volare è un'emozione stupenda!
Se mi avete letto fin qui grazie, spero possa essere d'aiuto.
Scrivetemi pure qualsiasi vostro commento o pensiero riteniate più opportuno!
Ciao a tutti!
Luca