E così si sta chiudendo un capitolo della storia dell'aviazione. Anche per il nostro 80 gli anni di glorioso servizio di linea si cominciano troppo a far sentire sulle solide ali, dalle certificazione rumore-inquinamento sempre più rigide, al fatto che essendo molto usurato ogni giono in manutenzione tra check periodici, manutenzione ordinaria e straordinaria girano in hangar tra i 15 e i 20 Md80 e a molto altro così si è deciso: ben bresto, lentamente, l'80 verrà sostituito per lasciare spazio a una flotta omogenea di Airbus a medio raggio.
Mi si è stretto il cuore. E pensare a tutti quei passegeri che salendo si esso dicevano "mamma mia com'è stretto", "e' tutto scrostato", "e sporco", "e vecchio", e non sapendo stavano son i piedi su uno degli aerei più sicuro, efficente e robusto che la storia dell'aviazione civile abbia mai avuto.
Non si chiude soltanto un capitolo di compagnia, ma un capitolo di Aviazione, iniziata tanti anni fa con quello spettacolare "caccia di linea" che era il Dc9, passata poi alla serie Md80-90 e finita nel progetto mal riuscito del Boeing 717 (sopre rimasto inferiore all'Md80 a mio parere).
Finisce l'era del T-Tail, dell'ala a freccia deal baricento spostato, degli Ipersostentatori con alto angolo di barra, dei motori montati posteriormente, finisce una filosofia e un concetto aeronautico.
E alla mia domanda "e dove li metteremo tutti i nostri 80? mica li vendiamo ad altri?" la risposta è stata "no no, andranno a morire". Una sola cosa allora o chiesto, di farli diventare qualsiasi cosa, lamette, ferro fuso, qualsiasi cosa pure di non vedermeli ogni giorno a morire abbandonati sull'asfalto tra le piante di erbaccia con insetti e rettili che vi nidificano dentro come quei poveri A300.
Magari casomai, uno intero o almeno un cockpit me lo porto a casa come cimelio e lo "adotto".
Magari si...ADOTTIAMOLI tutti!
Ciao McDonnell Douglas MD-80 !!!
