LA COMPAGNIA EUROPEA PIU'SICURA
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Adelson
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LA COMPAGNIA EUROPEA PIU'SICURA
Forse è un sondaggio che avete già fatto ma la domanda che vi faccio è questa:Quale è secondo voi la miglior compagnia aerea EUROPEA in termini di affidabilità e sicurezza?Non mi referisco al servizio o alla cortesia del personale di bordo(meglio un sorriso in meno e del cibo non da gourmet che degli aerei vecchi o controlli tecnici inaffidabili),ma per conoscenza o esperienza la compagnia del vecchio continente sulla quale mettereste senza nessun tipo di timore voi stessi e la persona a voi più cara.Io la mia idea ce l'ho(non la espongo per ora per non condizionare coloro che vorranno rispondermi)mi piacerebbe leggere anche il vostro parere.Ciao

- aeb
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In stretto ordine alfabetico, AZ, LH, SK ... se devo sceglierne proprio una sola, direi, mio malgrado (Ulisse, ti prego, non leggere quello che sto per scrivere!) LH... ma di stretta misura.
Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
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Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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Adelson
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Mah,mi sembra un pè riduttivo.Cosa c'entra il modello o il tipo di aereo?Anche un Illushin 62 o un Tupolev 154 di venticinque anni possono essere gli aerei più sicuri al mondo se la compagnia che li fa operare gli dedica la giusta manutenzione.Insomma,quando si parla di gado di sicurezza si parla di compagnie non di tipi di erei. 
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Ogni incidente è una storia a sè, non è questione solo di manutenzione, così come esistono modelli che hanno una superiore reiezione ai problemi meccanici. Il tanto disprezzato flipper, ad esempio, è da ritenersi più sicuro del mio amato MD11 (e citando Eretiko, torna da ogni volo con meno item aperti), e puntualmente le statistiche per modello ne danno conferma. Poi, oh, io volo volentieri con tutti...Adelson ha scritto:Mah,mi sembra un pè riduttivo.Cosa c'entra il modello o il tipo di aereo?Anche un Illushin 62 o un Tupolev 154 di venticinque anni possono essere gli aerei più sicuri al mondo se la compagnia che li fa operare gli dedica la giusta manutenzione.Insomma,quando si parla di gado di sicurezza si parla di compagnie non di tipi di erei.
Ciao!
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- francesco.mi
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Bha...
mi dite che senso ha questo topic??
Su che base dite che LH è un tantino più sicura di AZ, oppure che AZ e LH sono le compagnie aeree più sicure d'europa?
Per es, mi dite perchè AZ o LH dovrebbero essere più sicure di Ryanair?
Grazie!
mi dite che senso ha questo topic??
Su che base dite che LH è un tantino più sicura di AZ, oppure che AZ e LH sono le compagnie aeree più sicure d'europa?
Per es, mi dite perchè AZ o LH dovrebbero essere più sicure di Ryanair?
Grazie!
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
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Adelson
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Dimmi tu che senso ha fare questa domanda! La sicurezza si misura con il numero di voli,con la grandezza(intesa come numero di aerei che si possiedono ) i milioni di passeggeri trasportati e i milioni di chilometri volati senza incidenti,il grado e la frequenza dei controlli,compresa la certificazione IOSA,la stessa storia della compagnia,le statistiche e le graduatorie ufficiali,le safe cards presenti suigli aeromobili,il grado di preparazione degli assistenti di volo e dei piloti,(non tutti hanno la stessa preparazione e la stessa periodicità negli addestramenti di aggiornamento o nei simulatori),vuoi che ti elenchi ancora qualcosa o ti basta un PREGO a quel grazie un tantino superficilale che hai posto frettolosamente in calce alla tua domanda?Poi riguardo al senso o al non senso dei topic...Nemo profeta in patria!
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Sidewinder
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beh, potresti aver ragione, nel senso che Ryanair non ha avuto incidenti, ma Lufthansa esiste dal 1926, Ryanair dall'85...francesco.mi ha scritto:Bha...
mi dite che senso ha questo topic??
Su che base dite che LH è un tantino più sicura di AZ, oppure che AZ e LH sono le compagnie aeree più sicure d'europa?
Per es, mi dite perchè AZ o LH dovrebbero essere più sicure di Ryanair?
Grazie!
Per il resto ci si basa solo su dati statistici, altrimenti bisognerebbe stare li a guardare incidente per incidente e vedere che cosa veramente l'ha fatto accadere...
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Adelson
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Ma è chiaro che le varianti sono molteplici,è chiaro che la fatalità e sempre una possibilità remota ma non debellabile,ma è altrettanto non solamente chiaro ma PALESEMENTE EVIDENTE,che esistono delle compagnie più sicure e meno sicure.Il problema è che bisognerebbe affrontare queste discussione con un minimo di razionalità documentata e non buttare delle sentenze casacciesche come chi si chiede il senso del topic.Per esempio l'Air France è una grande compagnia europea ma il tasso di incidenti che ha avuto,è esattemente il triplo di quello della altrettanto grande Lufthansa, il suo è quasi un tasso"terzomondista",vuoi per sfortuna,vuoi per casualità,ma tant'è!.Poi come si può rispondere a chi paragona il grado di sicurezza di Ryan air con Lufthansa?! La Ryan possiede un quarto degli aereomobili della tedesca,non opera voli intercontinentali,ha un quarto di storia in meno Lufthansa trasporta cinquanta milioni di passeggeri ogni anno,insomma è una delle compagnie più grandi del mondo,i paragoni si fanno con chi detiene la quasi equipollenza,è come chiedersi se è più affidabile un A340 o un Piper....Suvvia,un pò di informazione e realismo;naturalmente ognuno è libero di asserire quello che vuole ci mancherebbe altro,ma se si vuole scherzare sarebbe bene premetterlo,altrimenti:meglio tacere onde evitare di fare figure un pò becerine.
- francesco.mi
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Adelson ha scritto:Dimmi tu che senso ha fare questa domanda! La sicurezza si misura con il numero di voli,con la grandezza(intesa come numero di aerei che si possiedono ) i milioni di passeggeri trasportati e i milioni di chilometri volati senza incidenti,il grado e la frequenza dei controlli,compresa la certificazione IOSA,la stessa storia della compagnia,le statistiche e le graduatorie ufficiali,le safe cards presenti suigli aeromobili,il grado di preparazione degli assistenti di volo e dei piloti,(non tutti hanno la stessa preparazione e la stessa periodicità negli addestramenti di aggiornamento o nei simulatori),vuoi che ti elenchi ancora qualcosa o ti basta un PREGO a quel grazie un tantino superficilale che hai posto frettolosamente in calce alla tua domanda?Poi riguardo al senso o al non senso dei topic...Nemo profeta in patria!
Finora hai parlato ma senza dati. Quello che dici lo so pure io.
A me pare che anche AZ in quanto a incidenti non sia messa poi così bene...naturalmente, sempre per sentito dire.
Se vuoi elevare il "SENSO" di questo topic allora portami dei dati ufficiali e sarò ben lieto di discuterne.
Io non tollero che un argomento così delicato, come la sicurezza aerea, venga trattata a livello di chiacchere da bar. Come lo è questa discussione.
Niente di personale..ovviamente
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Adelson
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Intanto chi ha mai parlato di AZ? Io mi riferivo quasi ed eslusivamente a LH!Non conosco le chiacchere da bar,le lascio a chi a quanto pare le conosce meglio di me.Per quello che riguarda il darti una prova documentata,ti invito ad andarti a leggere e a metabolizzare le varie relazioni e statistiche che pullulano su internet comprese le relazioni SAFA,FAA,IATA e ICAO.Non è un segreto per nessuno che arrivare a pilotare un aereo Lufthansa(non Ryan air e tantomeno AZ)sia per tanti piloti un punto di arrivo.Poi per il fatto che tu possa o non possa tollerare,poco tange credo, chi ne sa più di te.Forse quelli che ti ti potrebbero insegnare la tolleranza sono gli stessi che con pazienza(come me)hanno ancora la"paterna volontà di risponderti.Non c'è bisogno che ci sia qualcuno che venga dire a noi ,che abbiamo fino ad ora,colloquiato pacatamente su questo topic,che la sicurezza aerea è una cosa seria e delicata.Tu ripeto,non mi pare possa comunque sentenziare!Scrivi ancora tutto quello che ti pare,ma io ho smesso (,e lo faccio proprio per quella serietà da te tanto invocata)di controbattere a chi per far paragoni(ma hai poi capito su cosa si sta dibattendo?)fa dei paralleli tra LH e Ryan Air... Citando al contrario la massima latina:"Ubi minor maior cessat!"
- francesco.mi
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Gentile Dottore,
Io le ho solo chiesto di darmi qualche link autorevole che riporti quello che lei sostiene. Ma evidentemente il VS tollerante paternalismo
non arriva a tanto 
Per quanto ne so, lei potrebbe essere il solito utente che si presenta come un esperto e poi invece si scopre che è solo un millantatore, rectius, ciarlatano
Poi se proprio vogliamo dirla tutta, io non me la sono presa con la VS domanda di apertura.(legittima e interessante) Me la sono presa con le risposte degli altri utenti che si sono messi a fare un classifica - delle compagnie e degli aerei più sicuri - senza uno stralcio di motivazione a supporto delle loro sentenze.
Comunque ribadisco
Sine ira et studio (visto che le piace tanto il latino)

Io le ho solo chiesto di darmi qualche link autorevole che riporti quello che lei sostiene. Ma evidentemente il VS tollerante paternalismo
Per quanto ne so, lei potrebbe essere il solito utente che si presenta come un esperto e poi invece si scopre che è solo un millantatore, rectius, ciarlatano
Poi se proprio vogliamo dirla tutta, io non me la sono presa con la VS domanda di apertura.(legittima e interessante) Me la sono presa con le risposte degli altri utenti che si sono messi a fare un classifica - delle compagnie e degli aerei più sicuri - senza uno stralcio di motivazione a supporto delle loro sentenze.
Comunque ribadisco
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- Iscritto il: 11 luglio 2006, 1:43
Fare statistiche sulla sicurezza di una compagnia è estremamente difficile.
Con i parametri normalmente usati durante gli audits una compagnia che non ha mai avuto incidenti letali potrebbe risultare meno sicura di compagnie che nella loro storia hanno perso centinaia di passeggeri.
Anche la storia passata di una compagnia non ha alcun significato nel valutare quanto tale compagnia possa essere sicura oggi.
Se io potessi stabilire con sicurezza la probabilità che ha un vettore di avere un incidente sarei già ricco vendendomi tale informazione ai tour operators ed alle assicurazioni.
Comunque, per gli amanti dei numeri nudi e crudi ho stilato una classifica di alcune compagnie europee primarie.
Ho scelto compagnie omogenee per tipologia di voli (attività domestiche, internazionali ed intercontinentali), età (operano tutte da oltre 60 anni), volumi di traffico durante la loro vita (questo è più difficile, dato che, ad esempio, AZ è passata da 7a compagnia mondiale negli anni 60 a credo 45a oggi).
L'elenco è per puro numero di eventi con perdita del velivolo, a lato anche il numero di decessi.
British (comprese BOAC e BAE) 148 (646)
Air france 147 (1319)
Iberia 35 (593)
KLM 33 (691)
Alitalia 28 (429)
Lufthansa 25 (156)
SAS 21 (199)
Con i parametri normalmente usati durante gli audits una compagnia che non ha mai avuto incidenti letali potrebbe risultare meno sicura di compagnie che nella loro storia hanno perso centinaia di passeggeri.
Anche la storia passata di una compagnia non ha alcun significato nel valutare quanto tale compagnia possa essere sicura oggi.
Se io potessi stabilire con sicurezza la probabilità che ha un vettore di avere un incidente sarei già ricco vendendomi tale informazione ai tour operators ed alle assicurazioni.
Comunque, per gli amanti dei numeri nudi e crudi ho stilato una classifica di alcune compagnie europee primarie.
Ho scelto compagnie omogenee per tipologia di voli (attività domestiche, internazionali ed intercontinentali), età (operano tutte da oltre 60 anni), volumi di traffico durante la loro vita (questo è più difficile, dato che, ad esempio, AZ è passata da 7a compagnia mondiale negli anni 60 a credo 45a oggi).
L'elenco è per puro numero di eventi con perdita del velivolo, a lato anche il numero di decessi.
British (comprese BOAC e BAE) 148 (646)
Air france 147 (1319)
Iberia 35 (593)
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Alitalia 28 (429)
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Valde
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Mah...!
Le diatribe non sono(quasi mai )costruttive,ma dopo aver letto i botta e risposta mi sento di contraddire la veemenza(probabilmente dovuta ad inesperienza e giovane età)di francesco.In effeti sei entrato nel topic con una (concedimi il termine) tracotanza un pò superficiale.Forse per contraddire(e qui mi sento in dovere di difendere Adelson)e criticare,dovresti prima presentarti con tanto di credenziali techniche o professionali :?Il topic non mi pare abbia posto una domanda così trascendentale,e ha ragione Adelson quando dice che i paragoni o si fanno fra chi è di egual forza o non si fanno...E poi scusa tanto,ma se trovi così sconcertante quel che si dibatte qui,(a prescindere dai tuoi gradi di conoscenza o informazione...ma alla tua età consentimi di dubitare un attimino)nessuno ti obbliga a restare,no
Io viaggio tantissimo(per lavoro
)spesso anche voli intercontinentali,specialmente nord e sud America e vi posso garantire che chi viaggia spesso come me e ha un minimo di potere contrattuale con l'azienda per cui lavora,è in grado (dopo un bel pò di anni )di capire(parlo spesso con tecnici e assistenti di voloquali sono le compagnie sulle quali appoggiare il posteriore o no!Ebbene,la mia classifica(confortata da tanti addetti ai lavori)è la seguente:LH,SAS,e la nuova LX.

- francesco.mi
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- davidemox
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a meno che la compagnia aerea lavori in modo ILLEGALE mi pare che l'addestramento e il controllo dei piloti / assistenti di volo sia uguale per tutte visto che le regole non le fa la stessa compagnia ma la JAA con le JAR quindi fatti o conti.Adelson ha scritto:Dimmi tu che senso ha fare questa domanda! La sicurezza si misura con il numero di voli,con la grandezza(intesa come numero di aerei che si possiedono ) i milioni di passeggeri trasportati e i milioni di chilometri volati senza incidenti,il grado e la frequenza dei controlli,compresa la certificazione IOSA,la stessa storia della compagnia,le statistiche e le graduatorie ufficiali,le safe cards presenti suigli aeromobili,il grado di preparazione degli assistenti di volo e dei piloti,(non tutti hanno la stessa preparazione e la stessa periodicità negli addestramenti di aggiornamento o nei simulatori),vuoi che ti elenchi ancora qualcosa o ti basta un PREGO a quel grazie un tantino superficilale che hai posto frettolosamente in calce alla tua domanda?Poi riguardo al senso o al non senso dei topic...Nemo profeta in patria!
Davide
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Valde
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maksim
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...ho sentito dire (o ho letto da qualche parte, non ricordo...) che la compagnia aerea più "sicura" sarebbe la QANTAS seguita dalla SAS (che ha subito una "penalizzazione" a causa, suo malgrado, dell' incidente aereo capitatole a Linate nell' ottobre del 2001)...
...visto che la QANTAS non è europea, allora la compagnia europea più "sicura ed affidabile" sarebbe la SAS...
Ma preciso che non sono in grado di riportare un "documento" che attesti ciò...
...riporto quello che credo di aver letto su qualche rivista o sentito dire da qualcuno...
...dunque chiedo conferma (o smentita...)
...visto che la QANTAS non è europea, allora la compagnia europea più "sicura ed affidabile" sarebbe la SAS...
Ma preciso che non sono in grado di riportare un "documento" che attesti ciò...
...riporto quello che credo di aver letto su qualche rivista o sentito dire da qualcuno...
...dunque chiedo conferma (o smentita...)
- Tarom737
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Appunto come la fanno? Non fermarti sul più "bello"!Eretiko ha scritto:Adelson ha scritto:Citando al contrario la massima latina:"Ubi minor maior cessat!"
Adelson,
![]()
se apro il libro "nero", poi devo "emigrare"!!!!!
![]()
Ti dico solo che queste tanto decantate "Certificazioni", sono pezzi di carta, specchietti delle allodole, carta, carta, carta, carta.................
ancora carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,
carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta,carta.
Te lo dimostra il fatto, che in Italia, mancano circa 2.500 addetti "qualificati" tra manutenzione di linea, di base, ingegneria, etc etc
A parte qualche "isola felice", gli "altri" la manutenzione come la fanno?
![]()
Chiedetevi questo!!!!
![]()
Ciao
- francesco.mi
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Eccomi qua di nuovo
Ora però vorrei tornare, con umiltà, all'argomento visto che comunque mi interessa.
Premetto che sono convinto anche'io che ci sono compagnie più o meno sicure. Soprattutto quelle che io definisco delle "fenici", ossia che rinascono dalle proprie ceneri e hanno un' età media che non supera l'anno. Indice, secondo me, di poca serietà e di non saper fare il mestiere.
Poi, quando parlo di sicurezza tra RA e LH, chiaramente, non cerco di compararle. Lo so benissimo che LH è estremamente diversa rispetto a RA. Però, se si parla di sicurezza nuda e cruda, vorrei capire perchè i voli LH dovrebbero essere più sicuri di quelli di RA. (se mi permettete, se ragioniamo in termini statistici relativi e consideriamo solo i voli a medio raggio, credo che RA e LH possano essere tranquillamente comparati).
Questa domanda mi sorge dal fatto che:
Ci sono delle regole internazionali sulla sicurezza aerea che tutte le compagnie devono rispettare: Certificazioni, cicli di manutenzione, ore massime di lavoro per gli equipaggi e chi più ne ha più ne metta.
Lo standard di sicurezza è, dunque, stabilito a livello internazionale. LH potrà anche avere degli accorgimenti in più. Vorrei però capire di cosa si tratta visto che, per una compagnia, è già costoso mantere gli standard imposti dalla legge; dunque LH, se vuole rimanere competitiva, non credo possa permettersi di strafare.
Si è anche parlato di Certificazione IOSE. A quanto mi risulta a gennaio, tutte le compagnie appartenenti a IATA, dovranno avere questa certificaione se vorranno rimanere membri. Dunque, anche li, verrà perso quel senso di elitarietà, visto che tutte le compagnie si adegueranno. (anche le più criticate..e sappiamo tutti quali)
Quindi, secondo me, la statistica "pura" per determinare la sicurezza di una compagnia aerea, non può essere applicata. Sarebbe interessante magari avere una statistica dell'incidenza di inconvenienti tecnici per ogni compagnia. Io però non ho trovato niente a riguardo...
Ciao
F.
Ora però vorrei tornare, con umiltà, all'argomento visto che comunque mi interessa.
Premetto che sono convinto anche'io che ci sono compagnie più o meno sicure. Soprattutto quelle che io definisco delle "fenici", ossia che rinascono dalle proprie ceneri e hanno un' età media che non supera l'anno. Indice, secondo me, di poca serietà e di non saper fare il mestiere.
Poi, quando parlo di sicurezza tra RA e LH, chiaramente, non cerco di compararle. Lo so benissimo che LH è estremamente diversa rispetto a RA. Però, se si parla di sicurezza nuda e cruda, vorrei capire perchè i voli LH dovrebbero essere più sicuri di quelli di RA. (se mi permettete, se ragioniamo in termini statistici relativi e consideriamo solo i voli a medio raggio, credo che RA e LH possano essere tranquillamente comparati).
Questa domanda mi sorge dal fatto che:
Ci sono delle regole internazionali sulla sicurezza aerea che tutte le compagnie devono rispettare: Certificazioni, cicli di manutenzione, ore massime di lavoro per gli equipaggi e chi più ne ha più ne metta.
Lo standard di sicurezza è, dunque, stabilito a livello internazionale. LH potrà anche avere degli accorgimenti in più. Vorrei però capire di cosa si tratta visto che, per una compagnia, è già costoso mantere gli standard imposti dalla legge; dunque LH, se vuole rimanere competitiva, non credo possa permettersi di strafare.
Si è anche parlato di Certificazione IOSE. A quanto mi risulta a gennaio, tutte le compagnie appartenenti a IATA, dovranno avere questa certificaione se vorranno rimanere membri. Dunque, anche li, verrà perso quel senso di elitarietà, visto che tutte le compagnie si adegueranno. (anche le più criticate..e sappiamo tutti quali)
Quindi, secondo me, la statistica "pura" per determinare la sicurezza di una compagnia aerea, non può essere applicata. Sarebbe interessante magari avere una statistica dell'incidenza di inconvenienti tecnici per ogni compagnia. Io però non ho trovato niente a riguardo...
Ciao
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L'argomento è interessante, quindi cercherò di continuare i miei contributi.
Esistono diversi parametri per valutare la sicurezza nelle operazioni di una compagnia aerea.
Il fatto che una compagnia sia titolare di un COA (certificato di operatore aereo) rilasciato da una autorità nazionale (in Italia l'ENAC) non ha alcun significato.
E' più o meno come dire che una compagnia è sicura perchè dispone di aerei e piloti per farli volare.
Anzi, qualche volta anche i titolari di COA non hanno neanche quelli, usano aerei ed equipaggi in leasing, come ad esempio ha fatto WindJet questa estate con Air Adriatic.
Per superare gli audits IOSA occorre dimostrare di avere una struttura delle operazioni che risponda ad alcuni punti fondamentali, ad esempio (è solo una piccola banalità), che i piloti vengano periodicamente sottoposti a controlli al simulatore.
Tutto ciò deve essere scritto sui manuali in uso nella compagnia.
Nulla impedisce poi che il personale della compagnia dentro al simulatore giochi a carte invece di fare delle piantate motore.
I controlli fatti in europa secondo le procedure SAFA (safety assessment of foreing aircrafts) sono di tipo documentale e tecnico sui velivoli (un giro esterno, un'occhiata ai documenti ed equipaggiamenti di emergenza, due chiacchiere con l'equipaggio) da qui qualche magagna ogni tanto emerge, ma se un velivolo perfettamente equipaggiato poi decolla con il minimo legale di carburante verso una destinazione con condizioni meteo critiche il volo è formalmente a posto ma certamente non è sicuro.
La maggior parte delle compagnie viene certificata sulla base della documentazione che presenta, il followup delle operazioni viene poi demandato alla compagnia stessa, in AZ ad esempio, i controlli e le abilitazioni ai piloti vengono fatti da altri piloti AZ, delegati da ENAC, lo stesso vale per quasi tutte le altre compagnie mondiali.
Idem per ciò che riguarda la manutenzione.
Gli audits che a vario titolo vengono fatti dagli enti più disparati aiutano ad orientarsi nella giungla delle certificazioni, molti però non sono accessibili al pubblico.
Un esempio: AZ voleva fare un codeshare con un'altra compagnia italiana su una linea da noi non più esercitata, dopo un audit su come questa compagnia opera abbiamo preferito soprassedere.
Oppure, AZ opera con velivoli immatricolati in Irlanda (per questioni di leasing), la IAA (Irish Aviation Authority) ha mandato un paio di signori a Fiumicino a vedere come facciamo le manutenzioni ai nostri velivoli targati EI, poi ci ha chiesto alcune modifiche per consentirci di operare sotto la loro bandiera.
Molte compagnie cargo che operano in tutto il mondo, hanno gli aerei immatricolati in remoti paesi africani, i motivi possono essere facilmente comprensibili.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che nessun paese è in grado di controllare accuratamente tutti gli operatori, quindi lo spazio di manovra per i pirati è ampio, gli interventi, di solito, seguono e non precedono gli incidenti o gli inconvenienti gravi.
L'idea che tutte le compagnie abbiano gli stessi standards (sia pur i minimi previsti per legge) e quindi siano tutte egualmente sicure è una favola creata e mantenuta in vita per mantenere alto il numero dei passeggeri.
Esistono diversi parametri per valutare la sicurezza nelle operazioni di una compagnia aerea.
Il fatto che una compagnia sia titolare di un COA (certificato di operatore aereo) rilasciato da una autorità nazionale (in Italia l'ENAC) non ha alcun significato.
E' più o meno come dire che una compagnia è sicura perchè dispone di aerei e piloti per farli volare.
Anzi, qualche volta anche i titolari di COA non hanno neanche quelli, usano aerei ed equipaggi in leasing, come ad esempio ha fatto WindJet questa estate con Air Adriatic.
Per superare gli audits IOSA occorre dimostrare di avere una struttura delle operazioni che risponda ad alcuni punti fondamentali, ad esempio (è solo una piccola banalità), che i piloti vengano periodicamente sottoposti a controlli al simulatore.
Tutto ciò deve essere scritto sui manuali in uso nella compagnia.
Nulla impedisce poi che il personale della compagnia dentro al simulatore giochi a carte invece di fare delle piantate motore.
I controlli fatti in europa secondo le procedure SAFA (safety assessment of foreing aircrafts) sono di tipo documentale e tecnico sui velivoli (un giro esterno, un'occhiata ai documenti ed equipaggiamenti di emergenza, due chiacchiere con l'equipaggio) da qui qualche magagna ogni tanto emerge, ma se un velivolo perfettamente equipaggiato poi decolla con il minimo legale di carburante verso una destinazione con condizioni meteo critiche il volo è formalmente a posto ma certamente non è sicuro.
La maggior parte delle compagnie viene certificata sulla base della documentazione che presenta, il followup delle operazioni viene poi demandato alla compagnia stessa, in AZ ad esempio, i controlli e le abilitazioni ai piloti vengono fatti da altri piloti AZ, delegati da ENAC, lo stesso vale per quasi tutte le altre compagnie mondiali.
Idem per ciò che riguarda la manutenzione.
Gli audits che a vario titolo vengono fatti dagli enti più disparati aiutano ad orientarsi nella giungla delle certificazioni, molti però non sono accessibili al pubblico.
Un esempio: AZ voleva fare un codeshare con un'altra compagnia italiana su una linea da noi non più esercitata, dopo un audit su come questa compagnia opera abbiamo preferito soprassedere.
Oppure, AZ opera con velivoli immatricolati in Irlanda (per questioni di leasing), la IAA (Irish Aviation Authority) ha mandato un paio di signori a Fiumicino a vedere come facciamo le manutenzioni ai nostri velivoli targati EI, poi ci ha chiesto alcune modifiche per consentirci di operare sotto la loro bandiera.
Molte compagnie cargo che operano in tutto il mondo, hanno gli aerei immatricolati in remoti paesi africani, i motivi possono essere facilmente comprensibili.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che nessun paese è in grado di controllare accuratamente tutti gli operatori, quindi lo spazio di manovra per i pirati è ampio, gli interventi, di solito, seguono e non precedono gli incidenti o gli inconvenienti gravi.
L'idea che tutte le compagnie abbiano gli stessi standards (sia pur i minimi previsti per legge) e quindi siano tutte egualmente sicure è una favola creata e mantenuta in vita per mantenere alto il numero dei passeggeri.

