[ALITALIA] - «SERVONO SCELTE CORAGGIOSE: PUNTARE AL NORD»
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- mcgyver79
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Alla fine hai affrontato un problema (quello di pagare come gli altri, cioé zero) che più che porgere alla nostra attenzione sarebbe bene arrivasse ai piani alti attraverso i canali dedicati... perché forse i piani alti da soli non ci arrivano e non sono interessati ad alzare la voce con chi di dovere.
Ti incazzi come se toccassi la tua famiglia... se vale la regola "non sei dell'ambiente, quindi non puoi nemmeno formulare ipotesi e dire la tua" allora ti lascio alle tue verità nascoste.
Ciaooooo.
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McGyver
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La vedo un pò diversa, e francamente ha ragione Miyomo. Il perchè è presto detto.
1) Non è lui ad aprire ottocentosei thread in cui panettieri, carrozzieri, parrucchieri e talvolta studenti della suola media propongono soluzioni o muovono accuse (in effetti) "a vanvera". Così come Miyomo, risopnderei anche io. E' un forum di aviazione.
2) In effetti, fino a prova contraria, come si muovono realmente le cose, non lo so io e credo manco tu. Semmai lo sa lui. E te lo sta spiegando.
3) Finchè daremo (tutti eh?) contro ad Alitalia, non cerdo che Miyomo inviti nessuno a cena. Sarà permaloso, ma non è scemo.
4) Come lui dovrebbe (potrebbe?) dirl oai piani alti, anche le nostre considerazioni i nsitle "so io come si fa" potermmo inviarle per mail a Roma, piuttosto che giocare ai risloutori con un povero pilota.
O no?

1) Non è lui ad aprire ottocentosei thread in cui panettieri, carrozzieri, parrucchieri e talvolta studenti della suola media propongono soluzioni o muovono accuse (in effetti) "a vanvera". Così come Miyomo, risopnderei anche io. E' un forum di aviazione.
2) In effetti, fino a prova contraria, come si muovono realmente le cose, non lo so io e credo manco tu. Semmai lo sa lui. E te lo sta spiegando.
3) Finchè daremo (tutti eh?) contro ad Alitalia, non cerdo che Miyomo inviti nessuno a cena. Sarà permaloso, ma non è scemo.
4) Come lui dovrebbe (potrebbe?) dirl oai piani alti, anche le nostre considerazioni i nsitle "so io come si fa" potermmo inviarle per mail a Roma, piuttosto che giocare ai risloutori con un povero pilota.
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- mcgyver79
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1) Avessi partecipato una sola volta prima di oggi...
2) Quello che succede ai vertici della mia società io non lo so, sento solo quello che riportano i sindacati e lo prendo per buono fino a prova contraria. Ma se la mia società va a rotoli non me la prendo con la concorrenza o con i clienti senza prima aver analizzato attentamente "casa mia"
3) Stesso discorso di cui sopra... se c'è qualcosa da criticare la si critica, l'appartenenza aziendale non c'entra una mazza (a meno che non si faccia parte dell'elite dell'azienda stessa oppure nel caso in cui cambiando le cose verrebbero cancellati tanti privilegi pur salvando capra e cavoli).
4) Credo che tanta gente lo farebbe se ci fosse la certezza di essere almeno letti...
Ciaooooo.

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3) Stesso discorso di cui sopra... se c'è qualcosa da criticare la si critica, l'appartenenza aziendale non c'entra una mazza (a meno che non si faccia parte dell'elite dell'azienda stessa oppure nel caso in cui cambiando le cose verrebbero cancellati tanti privilegi pur salvando capra e cavoli).
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McGyver
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1) Parlo di tutti, non solo di te! Modestone! 
2) Alitalia è un pò diversa da un fruttivendolo, sai bene cosa vuol dire Concorrenza, e se è "legalmente sleale" è un grosso problema. Cimoli è un altro.
3) Secondo me centra almeno in aprte. E' il sacrosanto concetto di sapere ciò di cui si parla.
4) C'hai almeno provato?


2) Alitalia è un pò diversa da un fruttivendolo, sai bene cosa vuol dire Concorrenza, e se è "legalmente sleale" è un grosso problema. Cimoli è un altro.
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1)Mo...testone vorrai dire!! 
2) Infatti non sono fruttivandolo e lavoro anch'io in una SPA quotata in Borsa...
3) Ok per quello, ma non ergersi a ufficio legale della stessa o quasi
4) No, a me vanno bene le low cost e che i prezzi continuino a essere low. Per quanto riguarda il risanamento di AZ provvedero a inviare una mail a Cimoli chiedendo di andarsene e di far venire David Copperfield
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McGyver
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Almeno potrai dire di averci provato, (con l'email, intendo).
Tuttavia, la tua azienda non credo che paghi parcheggi, i caffè, l'ascensore, le scale mobili e un tuo diretto concorrente ha il pass gratis per venire a fare pipì a casa tua, cosicchè possa pure chiedere metà di quello che chiedi tu.
O sbaglio?
Non ti incazzeresti? Io si, finirei a botte tutti i i giorni, minimo.
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- darth.miyomo
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Mi conosci no? Pensavi che ti lasciassi aprire un post sputasentenze sulla azienda dove lavoro? Puoi farlo, ma almeno informati.mcgyver79 ha scritto:Alla fine hai affrontato un problema (quello di pagare come gli altri, cioé zero) che più che porgere alla nostra attenzione sarebbe bene arrivasse ai piani alti attraverso i canali dedicati... perché forse i piani alti da soli non ci arrivano e non sono interessati ad alzare la voce con chi di dovere.
Calcola pure che in questi giorni si sta montando, come al solito, l'opinione pubblica contro i dipendenti alitalia ( Non a caso tu hai aperto il solito post) quindi sono ancora piu' arrabbiato.
Finalmente una cosa sulla quale siamo d'accordo.mcgyver79 ha scritto: Ti incazzi come se toccassi la tua famiglia... se vale la regola "non sei dell'ambiente, quindi non puoi nemmeno formulare ipotesi e dire la tua" allora ti lascio alle tue verità nascoste.
- Nicolino
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Conosco società ed imprese (purtroppo non aeronautiche ma nel settore della ingegneria meccanica) che darebbero soldi a palate pur di avere dipendenti "attenti" alla società da cui dipendono. E' un punto che ho sempre rispettato del comandante darth.miyomo. E' un aspetto che fanno studiare anche in una facoltà tutta dedicata ai numeri, come ingegneria. Il rispetto che un dipendente mostra nei confronti della propria società è un aspetto pregevole e ne rappresenta un valore aggiunto. Il com darth.miyomo ha delle idee su come gestire la questione ed è qui più volte ci siamo trovati su punti di partenza divergenti. Sostanzialmente è il punto di arrivo ad essere convergente. Per questo mi interessa davvero capire come la pensa nella questione sui 2 hub. Secondo me AZ dovrebbe mantenere entrambi gli aeroporti dismettendo quelli meno redditizi, anche se c'è il problema della continuità territoriale come più volte rimarcato da miyomo stesso. Se AZ mollasse uno o l'altro perderebbe qualcosa, anche se c'è stato qualche "simpatico" dipendente AZ meno attento agli interessi della società da cui dipende/va che ha cercato di affermare il contrario. Poi stiamo andando verso l'autonomia regionale...se l'aeroporto X per AZ non è redditizia e la Regione Y volesse motiplicare le risorse di quella zona e reputasse opportuno affidarsi alle low cost tramite "convenzioni" particolari, io ritengo sia libera di farlo...il tempo è galantuomo, si capirà se la scelta è stata opportuna o meno. Dopo se va male è chiaro che il governatore della regione Y dovrà risponderne agli elettori, di certo non potrà piangere davanti allo Stato. Di certo non potrà pretendere che AZ vada ad assicurare, in perdita, la continuità territoriale per il senatore/deputato del piffero che non trova più il diretto per Roma delle 6 del mattino. Gli interessi ci sono, è chiaro. Però essendo, per brand societario (come più volte detto dallo stesso miyomo), differente il target io credo che AZ abbia tutte le qualità e chance per riprendere il posto che merita nella aviazione mondiale.
E' un mero esercizio dialettico il mio...del resto se miyomo è un "povero" pilota allora io sono solo un "povero" tecnico, neppure tanto esperto....quindi....
Siamo su un forum, l'essenza è discuterne, in toni pacati si spera.
E' un mero esercizio dialettico il mio...del resto se miyomo è un "povero" pilota allora io sono solo un "povero" tecnico, neppure tanto esperto....quindi....
Siamo su un forum, l'essenza è discuterne, in toni pacati si spera.
Nicolino
- darth.miyomo
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Caro amico, ti rinnovo l'invito, non parlare di cose che non conosci.mcgyver79 ha scritto: (a meno che non si faccia parte dell'elite dell'azienda stessa oppure nel caso in cui cambiando le cose verrebbero cancellati tanti privilegi pur salvando capra e cavoli).
O almeno se vuoi farlo informati meglio, poi dicci chi sei e che fai e poi, forse, parliamo.
- mcgyver79
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- Iscritto il: 25 gennaio 2006, 14:04
Sai a me cosa interessa dell'opinione pubblica? Più o meno quello che interessa a te della mia idea, cioé zero.darth.miyomo ha scritto:Mi conosci no? Pensavi che ti lasciassi aprire un post sputasentenze sulla azienda dove lavoro? Puoi farlo, ma almeno informati.
Calcola pure che in questi giorni si sta montando, come al solito, l'opinione pubblica contro i dipendenti alitalia ( Non a caso tu hai aperto il solito post) quindi sono ancora piu' arrabbiato.
Io ho solo accennato a finanziamenti pervenuti ad AZ e non meritati per colpa della classe dirigente... qualcuno si è sentito chiamato in causa
Siccome tu non sai che mi paice andare controcorrente ho deciso di riprendere...darth.miyomo ha scritto:Finalmente una cosa sulla quale siamo d'accordo.
Ciaooooo.
McGyver
Perché AZ ci va lo stesso, anche se paga, gli altri non ci vanno.darth.miyomo ha scritto:dimmi perchè AZ deve pagare per avere i servizi in tutti gli aeroporti italiani dove va e le lowcost no.
Perché accade questo? Perché vogliono che AZ faccia servizio pubblico pur essendo privata e dovendo produrre!!
NON SI PUOOOO'!!!!! Lo dissi già in un altro thread : DEVONO decidere se Alitalia deve fare servizio pubblico O produrre quattrini. Io sono per la prima.
Se invece fossimo furbi come da altre parti, avremmo tutte e due le cose...
Peraltro proprio i passeggeri AZ pagano di più il biglietto ed essendo quindi clienti business o comunque mediamente un po' più danarosi, sono quelli che portano, pro-capite, più soldi all'aeroporto di quelli delle low cost che invece si attaccano al centesimo e quindi spenderanno molto meno nei bar e per niente nei negozi. Nonostante questo, si preferiscono i secondi, evidentemente per altri motivi...
Mi permetto di quotare.darth.miyomo ha scritto:Che si chiami Cimoli oppure no, basta che sia un AD che abbia carta bianca. Cosi come siamo ora non andiamo da nessuna parte... guarda solo l'"affare" confederato e ti renderai conto che Cimoli non ha carta bianca.
- darth.miyomo
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- Nicolino
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E' qui che mi perdete. Direte Voi: ecchisenefrega.....Gozer ha scritto: Se invece fossimo furbi come da altre parti, avremmo tutte e due le cose...

Comunque sono off topic, lo ammetto.
Nicolino
Mi autoquoto e quoto quanto dice Nicolino sulla curiosità di sapere da chi lavora nell'azienda se e quali sono i benefici o i difetti dei due hub, se è meglio puntare solo su uno o cosa...MiamiVice ha scritto:Ho visto moltissimi forum MXP vs FCO e affini, ma credo che oltre alla discussione campanilistica/politica non siamo andati. Anche io come Silver parlo da spettatore disinteressato, ma vorrei capire bene se è fattibile una convivenza tra i due hub. Soprattutto vorrei capire come la presenza dei due Hub abbia inficiato (e possa dunque farlo in futuro) le sorti di Alitalia.
Scusate se insisto ma leggendo tutte queste discussioni non mi ancora sono fatto una idea chiara.
Tu hai ragione, Nicoli', ma come al solito se tutti lo fanno io devo essere l'unico che lo prende di dietro?? Come per tutte le cose, dovrebbe essere regolamentato a livello comunitario o mondiale, perché sennò ognuno si tira l'acqua al suo mulino, e sai da dove la prende? dal mulino di chi non se la tira...
- darth.miyomo
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- Iscritto il: 13 aprile 2005, 0:24
Tenere due hub, per una compagnia come AZ, è un enorme spreco di risorse.
Hai due strutture in un momento in cui non ce la fai a mantenerne in piedi una. Continui peregrinaggi del personale da una parte all'altra, ufficio impiego che fa avvicendamenti da Roma, Milano e travasabili (milano/roma).
A milano poi, hai due aeroporti. MXP e LIN.
Continue faide tra personale. Chi inca**ato per un motivo, chi per l'altro. Crew base Milano, Crew base roma, Crew Base Luna,... laccetti portabadge... Io sono piu' figo, te sei un peone. Lui prende i soldi ed io no.
Due strutture manutentive, due gestioni. Doppi uffici.... Doppie poltrone...Tutto doppio. Roma.. Milano..
Si vendono piu' biglietti a Milano. No, non è vero perchè a Roma vengono i turisti. Roma è lontana da tutto, Milano sta piu' vicino. Roma.. Milano..
Ma tu dimmi. Come fai a chiedere quali sono gli svantaggi di due hub? Mica siamo la lufthansa. Purtroppo siamo italiani.
Come fa a diventare un'azienda competitiva in queste condizioni?
Hai due strutture in un momento in cui non ce la fai a mantenerne in piedi una. Continui peregrinaggi del personale da una parte all'altra, ufficio impiego che fa avvicendamenti da Roma, Milano e travasabili (milano/roma).
A milano poi, hai due aeroporti. MXP e LIN.
Continue faide tra personale. Chi inca**ato per un motivo, chi per l'altro. Crew base Milano, Crew base roma, Crew Base Luna,... laccetti portabadge... Io sono piu' figo, te sei un peone. Lui prende i soldi ed io no.
Due strutture manutentive, due gestioni. Doppi uffici.... Doppie poltrone...Tutto doppio. Roma.. Milano..
Si vendono piu' biglietti a Milano. No, non è vero perchè a Roma vengono i turisti. Roma è lontana da tutto, Milano sta piu' vicino. Roma.. Milano..
Ma tu dimmi. Come fai a chiedere quali sono gli svantaggi di due hub? Mica siamo la lufthansa. Purtroppo siamo italiani.
Come fa a diventare un'azienda competitiva in queste condizioni?
- Steve
- Rullaggio
- Messaggi: 21
- Iscritto il: 10 ottobre 2006, 19:48
comunque dopo il crollo del 10% di ieri oggi AZ sale di un paio di punti %.
Se Cimoli fosse un commissario con carta bianca non sarebbe stato rieletto!
Mxp o Fco un pò Shekesepeariano ormai!
Per "La Padania" son pienamente daccordo con Darth
Naturalmente mi fa piacere che ieri Bianchi ha alzato un muro contro gl'avvoltoi europei ma poco ci credo che in tre mesi il governo, che ancora non risolve con la finanziaria, possa trovare una soluzione concreta e sopratutto funzionale per AZ.
Non parliamo dei giornalisti che si ostinano a puntare il dito contro il personale...ormai non sapendo cosa dire (hanno esaurito anche le menzogne) hanno trovato il bersaglio facile ed appetitoso che fa sempre notizia!...stupido chi ancora ci crede a quelle filastrocche chiamate "articoli".
Se Cimoli fosse un commissario con carta bianca non sarebbe stato rieletto!
Mxp o Fco un pò Shekesepeariano ormai!
Per "La Padania" son pienamente daccordo con Darth
Sarà un'utopia ma magari tornasse un limite minimo per i biglietti...dover competere con le low cost è come dare la caccia alla propria coda, bisogna puntare altrove.La Padania (il giornale) è ovviamente carta straccia. Buono forse per pulire i vetri di casa, se non mi facesse cosi' schifo tenerlo in mano.
Naturalmente mi fa piacere che ieri Bianchi ha alzato un muro contro gl'avvoltoi europei ma poco ci credo che in tre mesi il governo, che ancora non risolve con la finanziaria, possa trovare una soluzione concreta e sopratutto funzionale per AZ.
Non parliamo dei giornalisti che si ostinano a puntare il dito contro il personale...ormai non sapendo cosa dire (hanno esaurito anche le menzogne) hanno trovato il bersaglio facile ed appetitoso che fa sempre notizia!...stupido chi ancora ci crede a quelle filastrocche chiamate "articoli".
- mcgyver79
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- Iscritto il: 25 gennaio 2006, 14:04
Comandante, io sono d'accordo con quello che dici, sono d'accordo anche con le tue ultime analisi ed infatti non avevo mai preso parte al thread "MXP vs FCO" (l'ho ribattezzato così perché non mi ricordo il titolo) ma non sono d'accordo col fatto che si è "Tutti f**** con il c*** degli altri" per il semplice fatto che se io, ad esempio, preferisco condividere i miei pensieri con ad esempio te, significa:
1) che tutto sommato qualcosa delle vostre sorti mi interessa... altrimenti farei finta di non vedere.
2) che vorrei dialogare serenamente e capire da chi ne sa di più se ciò che ho in testa è sbagliato oppure no.
Rispondere con astio a uno che non sta facendo polemica è indice che qualcosa in azienda, a livello di tranquillità emotiva, non va; il discorso del finanziamento statale potrebbe essere ripercorso ma solo dopo una riqualificazione delle attività di AZ (che non necessariamente devono essere dei tagli, non sono un esperto di 'ste cose ma io spero sempre in soluzioni poco drastiche). La situazione delle low-cost rispetto ad AZ come trattamento l'ho scoperta da te, ne prendo atto e mi chiedo anch'io perché ciò accada... ma io preferirei che anche ad AZ venissero azzerate le spese piuttosto che la soluzione opposto, cioé l'introduzione delle stesse anche alle low-cost.
Un'analisi più tranquilla di questa non avrei potuto farla, Miyomo, e come vedi sono abbastanza obiettivo, non parteggio per nessuno.
Ciaooooo.
PS: se non rispondo è perché mi sto allenando per il nostro incontro di boxe... ehm, no, sono in viaggio.
Prossimo round martedì al mio ritorno. Credo che volerò sull'82 Itali Airlines in prestito a Volare... torno sul maddog, evviva!!!
1) che tutto sommato qualcosa delle vostre sorti mi interessa... altrimenti farei finta di non vedere.
2) che vorrei dialogare serenamente e capire da chi ne sa di più se ciò che ho in testa è sbagliato oppure no.
Rispondere con astio a uno che non sta facendo polemica è indice che qualcosa in azienda, a livello di tranquillità emotiva, non va; il discorso del finanziamento statale potrebbe essere ripercorso ma solo dopo una riqualificazione delle attività di AZ (che non necessariamente devono essere dei tagli, non sono un esperto di 'ste cose ma io spero sempre in soluzioni poco drastiche). La situazione delle low-cost rispetto ad AZ come trattamento l'ho scoperta da te, ne prendo atto e mi chiedo anch'io perché ciò accada... ma io preferirei che anche ad AZ venissero azzerate le spese piuttosto che la soluzione opposto, cioé l'introduzione delle stesse anche alle low-cost.
Un'analisi più tranquilla di questa non avrei potuto farla, Miyomo, e come vedi sono abbastanza obiettivo, non parteggio per nessuno.

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PS: se non rispondo è perché mi sto allenando per il nostro incontro di boxe... ehm, no, sono in viaggio.


Prossimo round martedì al mio ritorno. Credo che volerò sull'82 Itali Airlines in prestito a Volare... torno sul maddog, evviva!!!

Ultima modifica di mcgyver79 il 13 ottobre 2006, 14:55, modificato 1 volta in totale.
McGyver
Io credo che i crolli in borsa dipendano molto da alcune dichiarazioni sconsiderate da parte di chi rappresenta l'azionista di maggioranza. Come si è già detto in altre occasioni il mercato delle azioni è enormemente influenzato dalle informazioni; ora, sentirsi dire che "la situazione è fuori controllo" non è molto tranquillizzante per chi investe quattrini propri.....comunque dopo il crollo del 10% di ieri oggi AZ sale di un paio di punti %.
- Steve
- Rullaggio
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- Iscritto il: 10 ottobre 2006, 19:48
Vice, pensa che c'è gente che in borsa, che ormai calcola giornate del genere e ci guadagna pure su!Naturalmente a breve termine.
E sai perchè...sono scene viste e riviste.
Risultato...i pesci grandi ci guadagnano speculando e il piccolo investitore ci rimette.
Un pò come accadrà prossimamente con i sopracitati avvoltoi europei e la loro speculazione sulle nostre quote di mercato, azionario e di volo.
La commissione europea ci ha un tantino puntati e non credo sia un discorso solo di regole concorrenziali...a buon intenditore...
E sai perchè...sono scene viste e riviste.
Risultato...i pesci grandi ci guadagnano speculando e il piccolo investitore ci rimette.
Un pò come accadrà prossimamente con i sopracitati avvoltoi europei e la loro speculazione sulle nostre quote di mercato, azionario e di volo.
La commissione europea ci ha un tantino puntati e non credo sia un discorso solo di regole concorrenziali...a buon intenditore...
Il ragionamento non fa una piega.
Io ragiono dal punto di vista economico/finanziario, e penso che sia abbastanza chiaro che gli avvoltoi (di tutte le specie e di tutte le razze nonchè nazioni) si avvantaggino da un titolo che perde, o che comunque si mantiene in una posizione "bassa".
Ecco, se uno che sta al Governo, che perdipiù è azionista di maggioranza di una azienda (qualsiasi essa sia), sputa asinerie davati alla stampa, il giorno dopo mi aspetto come minimo che il titolo (cha già non andava benissimo) vada giù. Sarà ma questo atteggiamento, a mio avviso irresponsabile (o forse no?), è un pò come servire la cena agli avvoltoi in un piatto d'argento...
Poi mi piacerebbe sapere se anche nel mercato delle compagnie aeree questa ipotesi è plausibile o meno.
Io ragiono dal punto di vista economico/finanziario, e penso che sia abbastanza chiaro che gli avvoltoi (di tutte le specie e di tutte le razze nonchè nazioni) si avvantaggino da un titolo che perde, o che comunque si mantiene in una posizione "bassa".
Ecco, se uno che sta al Governo, che perdipiù è azionista di maggioranza di una azienda (qualsiasi essa sia), sputa asinerie davati alla stampa, il giorno dopo mi aspetto come minimo che il titolo (cha già non andava benissimo) vada giù. Sarà ma questo atteggiamento, a mio avviso irresponsabile (o forse no?), è un pò come servire la cena agli avvoltoi in un piatto d'argento...
Poi mi piacerebbe sapere se anche nel mercato delle compagnie aeree questa ipotesi è plausibile o meno.
- darth.miyomo
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- Iscritto il: 13 aprile 2005, 0:24
No è indice che sono stanco di leggere cose false su AZ e su chi ci lavora. Ai giornali non si puo' rispondere, come tutti sappiamo, qui si.mcgyver79 ha scritto: Rispondere con astio a uno che non sta facendo polemica è indice che qualcosa in azienda, a livello di tranquillità emotiva, non va;
Non stai facendo polemica?
Dai faccioamo un po di blob:
(a meno che non si faccia parte dell'elite dell'azienda stessa oppure nel caso in cui cambiando le cose verrebbero cancellati tanti privilegi pur salvando capra e cavoli).
Per quanto riguarda il risanamento di AZ provvedero a inviare una mail a Cimoli chiedendo di andarsene e di far venire David Copperfield
La bega sarà anche politica, ma l'abitudine del politico è di far pagare al cittadino... col ca**o che io pago le tasse per rifinanziare il prossimo super-debito di AZ!!!
Decisamente meglio. Lo vedi che se vuoi riesci a non farmi incaxxare?mcgyver79 ha scritto: il discorso del finanziamento statale potrebbe essere ripercorso ma solo dopo una riqualificazione delle attività di AZ (che non necessariamente devono essere dei tagli, non sono un esperto di 'ste cose ma io spero sempre in soluzioni poco drastiche). La situazione delle low-cost rispetto ad AZ come trattamento l'ho scoperta da te, ne prendo atto e mi chiedo anch'io perché ciò accada... ma io preferirei che anche ad AZ venissero azzerate le spese piuttosto che la soluzione opposto, cioé l'introduzione delle stesse anche alle low-cost.
Ciao!
- Nicola Fiorillo
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Io direi che prima di scatenare una guerra fra poveri (MXP vs. FCO) sarebbe utile cominciare a fare pagare le stesse cifre a tutti i cittadini italiani...
(tratto da l'Indipendente)
---
Alitalia rischia la bancarotta. Eppure é ancora in vena di regali. A chi? Ai deputati, per esempio. Cui abbona un terzo del biglietto aereo sulle tratte interne. E offre sconti sui viaggi internazionali e “prezzi comitiva” per le missioni all'estero. Come è possibile tutto ciò? In ragione di un accordo concluso tra Montecitorio e la compagnia di bandiera in data 27 dicembre 1982. Convenzione che, per ovvie ragioni, l'amministrazione della Camera s'è tenuta ben stretta, facendo in modo che si rinnovasse tacitamente di legislatura in legislatura. Nei quattordici articoli del contratto, si riconosce il diritto all'onorevole di essere trattato a bordo come un ospite di riguardo.
Di più: il deputato-viaggiatore inizia a essere coccolato al check in. Dove ha a disposizione un biglietto con tariffa ridotta del 30 per cento. In realtà, i parlamentari si procurano i titoli di viaggio direttamente presso l'agenzia interna al Palazzo. Dove non pagano nulla. E' l'amministrazione di Montecitorio a saldare direttamente all'Alitalia. «Parte in quota annua da versare in via anticipata, parte mediante conguaglio», precisa la convenzione all'articolo 7. Una curiosità: per l'anno 1983 il contratto prevedeva un anticipo di 2 miliardi e 260 milioni delle vecchie lire.
E oggi? Le transazioni si attestano su cifre nettamente differenti. Due conti: nel bilancio della Camera per l'anno finanziario 2006 sono previsti quasi 11 milioni di euro per il rimborso delle spese di viaggio dei deputati. Di questi, circa il 10 per cento va a Trenitalia per il trasporto ferroviario. Il resto invece tocca ai vettori aerei, come Alitalia, AirOne, Meridiana. Con una netta prevalenza del primo. Al quale, ovviamente, va sottratto un terzo degli introiti in ragione della convenzione di cui sopra. Ebbene, il gentile cadeau offerto dall'Alitalia alla Camera costa alla compagnia di bandiera circa 2 milioni di euro l'anno.
Non basta. Perchè l'ex azienda di Stato offre uno sconto del 20 per cento anche ai deputati cessati dal mandato. Viaggi che all'amministrazione della Camera costano un altro milione e ottocentomila euro l'anno. Le tariffe agevolate per gli ex deputati sono oggetto di un altro contratto stipulato da Montecitorio con Alitalia. Stavolta più recente, perchè siglato il 15 ottobre del 1993. Le clausole contrattuali sono precedute da una sorta di memorandum che ricorda le altre «offerte economicamente più convenienti a disposizione di ogni parlamentare».
Si tratta di «viaggi studio e aggiornamento all'estero», di «viaggi internazionali e intercontinentali effettuati da delegazioni della Camera in missione ufficiale», ai quali, si precisa, «verranno applicate le medesime concessioni governative in essere per il Ministero degli Affari Esteri». Anche in questo caso la convenzione è stata tacitamente rinnovata anno dopo anno, ci mancherebbe.
I parlamentari tuttavia non sono la sola categoria che può viaggiare a prezzi convenzionati con i vettori della compagnia di Giancarlo Cimoli. L'elenco è lungo. Dispongono di tariffe agevolate anche l'Ordine dei Giornalisti, Confindustria, Confartigianato, Confesercenti, le Casse Forensi. Chi con il 10, chi con il 20, chi con il 30 per cento di sconto. E Alitalia paga. Salato.
(tratto da l'Indipendente)
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Alitalia rischia la bancarotta. Eppure é ancora in vena di regali. A chi? Ai deputati, per esempio. Cui abbona un terzo del biglietto aereo sulle tratte interne. E offre sconti sui viaggi internazionali e “prezzi comitiva” per le missioni all'estero. Come è possibile tutto ciò? In ragione di un accordo concluso tra Montecitorio e la compagnia di bandiera in data 27 dicembre 1982. Convenzione che, per ovvie ragioni, l'amministrazione della Camera s'è tenuta ben stretta, facendo in modo che si rinnovasse tacitamente di legislatura in legislatura. Nei quattordici articoli del contratto, si riconosce il diritto all'onorevole di essere trattato a bordo come un ospite di riguardo.
Di più: il deputato-viaggiatore inizia a essere coccolato al check in. Dove ha a disposizione un biglietto con tariffa ridotta del 30 per cento. In realtà, i parlamentari si procurano i titoli di viaggio direttamente presso l'agenzia interna al Palazzo. Dove non pagano nulla. E' l'amministrazione di Montecitorio a saldare direttamente all'Alitalia. «Parte in quota annua da versare in via anticipata, parte mediante conguaglio», precisa la convenzione all'articolo 7. Una curiosità: per l'anno 1983 il contratto prevedeva un anticipo di 2 miliardi e 260 milioni delle vecchie lire.
E oggi? Le transazioni si attestano su cifre nettamente differenti. Due conti: nel bilancio della Camera per l'anno finanziario 2006 sono previsti quasi 11 milioni di euro per il rimborso delle spese di viaggio dei deputati. Di questi, circa il 10 per cento va a Trenitalia per il trasporto ferroviario. Il resto invece tocca ai vettori aerei, come Alitalia, AirOne, Meridiana. Con una netta prevalenza del primo. Al quale, ovviamente, va sottratto un terzo degli introiti in ragione della convenzione di cui sopra. Ebbene, il gentile cadeau offerto dall'Alitalia alla Camera costa alla compagnia di bandiera circa 2 milioni di euro l'anno.
Non basta. Perchè l'ex azienda di Stato offre uno sconto del 20 per cento anche ai deputati cessati dal mandato. Viaggi che all'amministrazione della Camera costano un altro milione e ottocentomila euro l'anno. Le tariffe agevolate per gli ex deputati sono oggetto di un altro contratto stipulato da Montecitorio con Alitalia. Stavolta più recente, perchè siglato il 15 ottobre del 1993. Le clausole contrattuali sono precedute da una sorta di memorandum che ricorda le altre «offerte economicamente più convenienti a disposizione di ogni parlamentare».
Si tratta di «viaggi studio e aggiornamento all'estero», di «viaggi internazionali e intercontinentali effettuati da delegazioni della Camera in missione ufficiale», ai quali, si precisa, «verranno applicate le medesime concessioni governative in essere per il Ministero degli Affari Esteri». Anche in questo caso la convenzione è stata tacitamente rinnovata anno dopo anno, ci mancherebbe.
I parlamentari tuttavia non sono la sola categoria che può viaggiare a prezzi convenzionati con i vettori della compagnia di Giancarlo Cimoli. L'elenco è lungo. Dispongono di tariffe agevolate anche l'Ordine dei Giornalisti, Confindustria, Confartigianato, Confesercenti, le Casse Forensi. Chi con il 10, chi con il 20, chi con il 30 per cento di sconto. E Alitalia paga. Salato.
- in_warsaw
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Prima di tutto le presentazioni, che sembrano essere richieste. Lavoro per una multinazionale americana produttrice di beni di largo consumo, nel settore del Customer Service. Attualmente vivo in Polonia, e stiamo creando un team che centralizzera’ parte del lavoro attualmente svolto in Europa, per minimizzare i costi e puntare su un effetto scala maggiore.
Ho due domande puntuali per darth.miyomo:
1. il fenomeno low-cost e’ un fenomeno principalmente italiano?
2. ammettendo che abbia risposto no, possiamo discutere del conto economico delle, impropriamente dette, altre “compagnie di bandiera” che operano in concorrenza con le low-cost?
Possiamo discutere di Air Lingus e BA, che hanno bilanci in nero…come fanno con le low-cost?
Siamo arrivati al ridicolo che AZ, e vedo alcuni suoi dipendenti, si lamentano delle low-cost per concorrenza sleale, augurandosi minore concorrenza in Italia!
Pensi forse che BA si curi piu’ di tanto dei passeggeri leasure che, ad esempio, volano da Newcastle a Londra con compagnie low-cost se poi queste contribuisono al feederaggio dei suoi voli di lungo raggio?
Gli utenti dovrebbero forse pagare il fatto che AZ non ha mai pensato di creare una compagnia, parallela, low-cost per supportare il suo feederaggio???
Come ha fatto, in quello che molti italiani pensano sia l’arretrato est europa, LOT creando Centralwings…va da se’, che gli stipendi dell’eventuale compagnia italiana low-cost dovrebbero essere in linea con i competitors nello stesso segmento (sempre che i sindacati lo “vogliano”, ma questo e’ il mercato, my dears).
Sono senz’altro d’accordo sullo spreco di risorse e sulle frizioni create dall’avere 2 Hub, ma per cortesia, non parliamo di diminuire l concorrenza….forse dovremmo augurarci il contrario, non credete?
Ho due domande puntuali per darth.miyomo:
1. il fenomeno low-cost e’ un fenomeno principalmente italiano?
2. ammettendo che abbia risposto no, possiamo discutere del conto economico delle, impropriamente dette, altre “compagnie di bandiera” che operano in concorrenza con le low-cost?
Possiamo discutere di Air Lingus e BA, che hanno bilanci in nero…come fanno con le low-cost?
Siamo arrivati al ridicolo che AZ, e vedo alcuni suoi dipendenti, si lamentano delle low-cost per concorrenza sleale, augurandosi minore concorrenza in Italia!
Pensi forse che BA si curi piu’ di tanto dei passeggeri leasure che, ad esempio, volano da Newcastle a Londra con compagnie low-cost se poi queste contribuisono al feederaggio dei suoi voli di lungo raggio?
Gli utenti dovrebbero forse pagare il fatto che AZ non ha mai pensato di creare una compagnia, parallela, low-cost per supportare il suo feederaggio???
Come ha fatto, in quello che molti italiani pensano sia l’arretrato est europa, LOT creando Centralwings…va da se’, che gli stipendi dell’eventuale compagnia italiana low-cost dovrebbero essere in linea con i competitors nello stesso segmento (sempre che i sindacati lo “vogliano”, ma questo e’ il mercato, my dears).
Sono senz’altro d’accordo sullo spreco di risorse e sulle frizioni create dall’avere 2 Hub, ma per cortesia, non parliamo di diminuire l concorrenza….forse dovremmo augurarci il contrario, non credete?
- francesco.mi
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Vabbè non entro nel merito perchè vedo che l'ambiente è già sufficientemete caldo senza ulteriori miei interventiGozer ha scritto:Per coprire i vetri quando si tromba in macchina??La Padania (il giornale) è ovviamente carta straccia. Buono forse per pulire i vetri di casa, se non mi facesse cosi' schifo tenerlo in mano.
Mmmm... no, da fuori potrebbero pensare che è stato letto e quindi prendere a martellate la carrozzeria...
...però
...beccatevi sto MP3 che mi è arrivato oggi via mail

http://www.camicieverdi.com/clips/audio/LUMBARD.mp3
...ossia perchè i lombardi vogliono l'HUB a milano
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
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- darth.miyomo
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Si. La penetrazione delle lowcost è di gran lunga maggiore che rispetto agli altri paesi europei.in_warsaw ha scritto: Ho due domande puntuali per darth.miyomo:
1. il fenomeno low-cost e’ un fenomeno principalmente italiano?
Non sono molto ferrato sull'andamento del traporto aereo nel Regno Unito. Faccio solo due considerazioni.in_warsaw ha scritto: 2. ammettendo che abbia risposto no, possiamo discutere del conto economico delle, impropriamente dette, altre “compagnie di bandiera” che operano in concorrenza con le low-cost?
Possiamo discutere di Air Lingus e BA, che hanno bilanci in nero…come fanno con le low-cost?
1)Dal momento che l'inghilterra, a parte Londra, non ha grosse destinazioni turistiche, non penso che sia molto esposta all'attacco delle lowcost cosi come lo siamo noi. Semmai il traffico è dall'inghilterra verso l'esterno.
2) La British sopperisce alla perdita del mercato interno, se ne ha, con il lungo raggio. In Italia cio' non è possibile.
Il ridicolo secondo me sta nel fatto che la gente parli senza sapere. Nessuno, me compreso, dice che le lowcost non debbano esserci. Anzi sono una risorsa. La tipologia del passeggero è profondamente diversa da quella di un carrier tradizionale.in_warsaw ha scritto: Siamo arrivati al ridicolo che AZ, e vedo alcuni suoi dipendenti, si lamentano delle low-cost per concorrenza sleale, augurandosi minore concorrenza in Italia!
Quello che si auspica, è un profondo cambiamento del trasporto aereo, tra cui
- l'applicazione equa delle tariffe aeroportuali
- maggiori controlli sulle compagnie che operano in italia
- Piu' informazione ai passeggeri.
Esempio: Se il limite per il quale un pilota diventa pericoloso è, diciamo 100, io ENAC ti "suggerisco" di non arrivare a tale limite ma di impiegare gli equipaggi ad un limite inferiore. Se poi vuoi farlo... bene, il tuo nome apparirà in una lista liberamente consultabile da chi acquista i biglietti.
- Liberalizzazione "vera" dei servizi aeroportuali.
- Basta con le sovvenzioni alle società di gestione, che per gli interessi di pochi e nemmeno italiani, elargiscono denari a destra e manca.
- Basta con i COA dati come le tessere della GS ad imprenditori senza scrupoli.
- Contratto unico per i piloti... (ah ah... scherzavo, questo si che è un sogno)
...
Poi basta che me so' stufato.
vedi soprain_warsaw ha scritto: Pensi forse che BA si curi piu’ di tanto dei passeggeri leasure che, ad esempio, volano da Newcastle a Londra con compagnie low-cost se poi queste contribuisono al feederaggio dei suoi voli di lungo raggio?
Ci ha provato.. con Volare.. ma non glielo hanno fatto fare. Cosi come non gli hanno fatto aprire il terminla dedicato a Roma ecc eccin_warsaw ha scritto: Gli utenti dovrebbero forse pagare il fatto che AZ non ha mai pensato di creare una compagnia, parallela, low-cost per supportare il suo feederaggio???
Il mercato, certo. Non a caso te stai in Polonia.in_warsaw ha scritto: va da se’, che gli stipendi dell’eventuale compagnia italiana low-cost dovrebbero essere in linea con i competitors nello stesso segmento (sempre che i sindacati lo “vogliano”, ma questo e’ il mercato, my dears).
Si, ma con le stesse regole. Senno' non è concorrenza, è una truffa.in_warsaw ha scritto: Sono senz’altro d’accordo sullo spreco di risorse e sulle frizioni create dall’avere 2 Hub, ma per cortesia, non parliamo di diminuire l concorrenza….forse dovremmo augurarci il contrario, non credete?
Ultima modifica di darth.miyomo il 13 ottobre 2006, 20:55, modificato 1 volta in totale.
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Pochi commenti, visto che credo sia corretto ognuno abbia le sue idee e non mi permetterei mai di insistere su cio' che, in fondo, mi tocca solo in quanto consumatore finale.
1. Apprendo che il fenomeno low-cost, e' principalmente un fenomeno italiano. Non entro nel merito, sottolineo solo che se questo fosse vero, sarebbe l'ennesimo fallimento italiano, visto che questo fenomeno e' fatto da capitali (e genera utili
) al di fuori dell'Italia
2. possibile che sia sempre colpa del sistema/degli altri? Possibile che tutti siano in nero, avendo le low-cost as well? Possibile che le low-cost ingrassino solo grazie all'Italia? Mi sembra che questo sia un ritornello molto italiano, ma forse mi sbaglio...
3. Non mi si venga a raccontare che la strategia per il mercato low-cost avrebbe dovuto essere legata a Volare...non si deve essere un pilota, ma nemmeno un CEO, per sapere che una compagnia con tassi di crescita, cash flow, ROI come Alitalia, non si puo' permettere shopping. Full stop
4. E' il mercato...e infatti stai in Polonia...e meno male! Ci sto, e ci sto anche molto bene. Credo anche, che in un settore globale per definizione come il tuo, avere un orizzonte un po' ampio faccia bene...mi pare, per fare un esempio, che ogni mattina portiamo "a spasso" (mi si permetta il termine), per motivi politici/sindacali/di flessibilita' numerosi equipaggi, e no mi sembra un esempio edificante di efficienza. Posso chidere cosa succederebbe se a partire da domani si propoponesse di muovere queste persone in prossimita di MXP?
Questo e' quanto: sorvolo sul modo in cui e' stato ottenuto l'ultimo dividendo. In quanto cittadino, ho aumentato
il capitale con le mie tasse, mi rifaccio sistematicamente risparmiando qualche decina di euro sui voli Star Alliance, che puntualmente costano di meno (NB: paragono AZ con LOT/LH/LX...almeno qui le low cost non hanno colpa
)
1. Apprendo che il fenomeno low-cost, e' principalmente un fenomeno italiano. Non entro nel merito, sottolineo solo che se questo fosse vero, sarebbe l'ennesimo fallimento italiano, visto che questo fenomeno e' fatto da capitali (e genera utili

2. possibile che sia sempre colpa del sistema/degli altri? Possibile che tutti siano in nero, avendo le low-cost as well? Possibile che le low-cost ingrassino solo grazie all'Italia? Mi sembra che questo sia un ritornello molto italiano, ma forse mi sbaglio...
3. Non mi si venga a raccontare che la strategia per il mercato low-cost avrebbe dovuto essere legata a Volare...non si deve essere un pilota, ma nemmeno un CEO, per sapere che una compagnia con tassi di crescita, cash flow, ROI come Alitalia, non si puo' permettere shopping. Full stop
4. E' il mercato...e infatti stai in Polonia...e meno male! Ci sto, e ci sto anche molto bene. Credo anche, che in un settore globale per definizione come il tuo, avere un orizzonte un po' ampio faccia bene...mi pare, per fare un esempio, che ogni mattina portiamo "a spasso" (mi si permetta il termine), per motivi politici/sindacali/di flessibilita' numerosi equipaggi, e no mi sembra un esempio edificante di efficienza. Posso chidere cosa succederebbe se a partire da domani si propoponesse di muovere queste persone in prossimita di MXP?
Questo e' quanto: sorvolo sul modo in cui e' stato ottenuto l'ultimo dividendo. In quanto cittadino, ho aumentato


- darth.miyomo
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Appunto.in_warsaw ha scritto: 1. Apprendo che il fenomeno low-cost, e' principalmente un fenomeno italiano. Non entro nel merito, sottolineo solo che se questo fosse vero, sarebbe l'ennesimo fallimento italiano, visto che questo fenomeno e' fatto da capitali (e genera utili) al di fuori dell'Italia
Solo a pisa Ryan l'estate ha una decina di voli. Ha base Bergamo e Ciampino ed in italia "dormono" svariati aerei. Una percentuale molto alta rispetto alla flotta.in_warsaw ha scritto: 2. possibile che sia sempre colpa del sistema/degli altri? Possibile che tutti siano in nero, avendo le low-cost as well? Possibile che le low-cost ingrassino solo grazie all'Italia? Mi sembra che questo sia un ritornello molto italiano, ma forse mi sbaglio...
Che vuol dire? Mi sembra che AZ i soldi per volare li abbia presi dalla ricapitalizzazione. Giusta o sbagliata, e qui non entro nel merito, era l'offerta piu' alta fatta per l'aquisizione.in_warsaw ha scritto: 3. Non mi si venga a raccontare che la strategia per il mercato low-cost avrebbe dovuto essere legata a Volare...non si deve essere un pilota, ma nemmeno un CEO, per sapere che una compagnia con tassi di crescita, cash flow, ROI come Alitalia, non si puo' permettere shopping.
Chissa perchè la tua azienda non sta in Germania oppure in Francia.in_warsaw ha scritto: 4. E' il mercato...e infatti stai in Polonia...e meno male! Ci sto, e ci sto anche molto bene. Credo anche, che in un settore globale per definizione come il tuo, avere un orizzonte un po' ampio faccia bene
Te ne sei accorto anche te eh?in_warsaw ha scritto: ...mi pare, per fare un esempio, che ogni mattina portiamo "a spasso" (mi si permetta il termine), per motivi politici/sindacali/di flessibilita' numerosi equipaggi, e no mi sembra un esempio edificante di efficienza.
Allora, parlo per me ovviamente perchè la cosa è molto personale.in_warsaw ha scritto: Posso chidere cosa succederebbe se a partire da domani si propoponesse di muovere queste persone in prossimita di MXP?
Se domani mi trasferissero a milano per il bene dell'azienda, ci andrei eccome. Anche se sul mio contratto c'e' scritto che il mio domicilio debba essere Roma.
Purtroppo come ben sai, in italia, la mobilità della forza lavoro non è da noi, una cosa semplice come negl stati uniti. Li' è possibile cambiare abitazione dall'oggi al domani perchè le case non costano come in Italia.
Poi è questione di cultura. Noi siamo un popolo molto attaccato alla famiglia (e meno male!). Negli stati uniti, invece, la famiglia è un concetto molto relativo.
Poi c'e' il sistema. Vivere a Milano costa di piu che a Roma.
Comunque, in minima parte, l'azienda sta spstando personale a Milano in modo permanente. Ovviamente erogando incentivi sotto forma di crescita professionale.
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- Iscritto il: 11 luglio 2006, 1:43
Mi permetto di entrare nella discussione, anche se i toni che questa ha preso non è che mi piacciano molto.
Lavoro in Alitalia da 25 anni, la conosco abbastanza bene e so pregi e difetti.
Mi dispiace sempre quando una opinione pubblica "pilotata" provoca terremoti borsistici che vanno sempre a favore di chi sa in anteprima cosa verrà "sparato" dal politico o manager aziendale di turno.
E' così, credetemi, solo una volta un gruppetto di furbi fu beccato dalla magistratura, ma tutto finì in gloria con il patteggiamento.
Il "pilotaggio" dell'opinione pubblica è una antica tradizione del management AZ (non per niente strapaghiamo un nutritissimo ufficio stampa) tanto che in sede IATA, molti anni fa, si parlava di "Alitalia media system".
Oggi AZ è al centro dell'attenzione dei media per numerosi motivi, alcuni legati alle cattive performances finanziarie aziendali (che però sono esattamente le stesse da dieci anni, sembra che i media non se ne siano accorti) altri a fattori esterni, ovvero, è meglio che in prima pagina ci sia AZ piuttosto che Telecom, Ferrovie o Finanziaria.
Per quanto riguarda le cattive performances ci sono tantissimi discorsi da fare, come negli incidenti aerei non c'è un unico motivo, i motivi sono numerosissimi.
Si può incominciare dalla incapacità dei nostri governi di fare una seria politica del trasporto, lasciando a qualunque presidente di regione o provincia la possibilità di sviluppare o limitare gli oltre 100 aereoporti aperti al traffico in Italia.
Quando si investì su MXP ci fu un decreto legge che stabiliva la mission dei vari aereoporti lombardi, con quelle regole AZ mosse il suo traffico intercontinentale da FCO a MXP (ed io con esso), fece l'accordo con KL e progettò un network di feederaggio.
Purtroppo nel giro di poco tempo le pressioni dei vettori concorrenti di AZ al nord e dei loro relativi paesi in sede UE fecero sì che il nostro ministro venisse trombato ed il suo successore si rivelasse molto più acquiescente ai desiderata di AF, BA, LH.
L'unica a rimanere bruciata fu SR, che non essendo vettore comunitario non potè continuare a succhiare traffico da LIN, andatevi a vedere l'andamento dei bilanci SR dal 1999 in poi, com'è finita lo sappiamo tutti.
Il risultato è l'ibrido che tutti conosciamo con i costi conseguenti a carico di AZ.
In Italia non ci sono solo le low cost di successo (FR e U2) ma sono nate e morte circa 20 compagnie aeree, che nel breve corso della loro vita hanno fatto danni enormi ai bilanci AZ, dato che per vivere la loro effimera esistenza hanno fatto tariffe irragionevoli, costringendo AZ ad abbandonare alcuni mercati o a vendere sottocosto per mantenerli.
Non solo, in alcuni casi i cocci sono stati raccolti da AZ.
Un esempio per tutti, quando l'ATR42 SiFly è caduto a Pristina si è scoperto che l'azienda non aveva una struttura di Crisis Management (come previsto ed obbligatorio per avere un COA) quindi ad AZ è stato "chiesto" dalla presidenza del consiglio di supplire, naturalmente con le spese a carico nostro.
Per non parlare di molto personale di aziende fallite poi finito in carico ad AZ per "mantenere la pace sociale".
Oltre agli stipendi fuori mercato del nostro AD e dei suoi amichetti, ci sono molte piccole "chicche" che sommate tutte assieme danno un quadro poco edificante di come il nostro padrone, il governo, considera questo grande e glorioso asset nazionale.
Una per tutte, mi spiace citarla perchè il ragazzo è anche simpatico, però devo.
Da circa 5 anni a questa parte AZ non assume piloti, il turnover è stato coperto da un aumento pesante di produttività.
Si è fatta una unica eccezione, per un pilota dal nome molto "importante".
Ora mi devono spiegare come mai una azienda da circa 2000 piloti abbia questa inderogabile necessità di assumere una unica e singola risorsa in un periodo così lungo.
Ho buttato questo paio di informazioni giusto per fare vedere che i discorsi, volendo, sono abbastanza più complessi di quanto esce sui giornali.
Mi dispiace non potermi addentrare in ulteriori dettagli tecnici, ma lo spazio, l'ora, la voglia di ascoltare e capire che qualche volta dimostrano gli altri forumisti me lo impediscono.
Alitalia è una grande azienda, con un patrimonio di competenze che buttare sarebbe peccato, visto che in fondo appartiene a tutti noi.
Però mi sembra che invece i suoi padroni veri (i cittadini italiani) non vedano l'ora di disfarsene, probabilmente a favore di uno dei tanti salvatori della patria che hanno tratto enormi vantaggi personali dall'arraffamento delle aziende statali "decotte", fossero esse automobilistiche, acciaiere, alimentari, chimiche, di telecomunicazioni o autostradali.
Lavoro in Alitalia da 25 anni, la conosco abbastanza bene e so pregi e difetti.
Mi dispiace sempre quando una opinione pubblica "pilotata" provoca terremoti borsistici che vanno sempre a favore di chi sa in anteprima cosa verrà "sparato" dal politico o manager aziendale di turno.
E' così, credetemi, solo una volta un gruppetto di furbi fu beccato dalla magistratura, ma tutto finì in gloria con il patteggiamento.
Il "pilotaggio" dell'opinione pubblica è una antica tradizione del management AZ (non per niente strapaghiamo un nutritissimo ufficio stampa) tanto che in sede IATA, molti anni fa, si parlava di "Alitalia media system".
Oggi AZ è al centro dell'attenzione dei media per numerosi motivi, alcuni legati alle cattive performances finanziarie aziendali (che però sono esattamente le stesse da dieci anni, sembra che i media non se ne siano accorti) altri a fattori esterni, ovvero, è meglio che in prima pagina ci sia AZ piuttosto che Telecom, Ferrovie o Finanziaria.
Per quanto riguarda le cattive performances ci sono tantissimi discorsi da fare, come negli incidenti aerei non c'è un unico motivo, i motivi sono numerosissimi.
Si può incominciare dalla incapacità dei nostri governi di fare una seria politica del trasporto, lasciando a qualunque presidente di regione o provincia la possibilità di sviluppare o limitare gli oltre 100 aereoporti aperti al traffico in Italia.
Quando si investì su MXP ci fu un decreto legge che stabiliva la mission dei vari aereoporti lombardi, con quelle regole AZ mosse il suo traffico intercontinentale da FCO a MXP (ed io con esso), fece l'accordo con KL e progettò un network di feederaggio.
Purtroppo nel giro di poco tempo le pressioni dei vettori concorrenti di AZ al nord e dei loro relativi paesi in sede UE fecero sì che il nostro ministro venisse trombato ed il suo successore si rivelasse molto più acquiescente ai desiderata di AF, BA, LH.
L'unica a rimanere bruciata fu SR, che non essendo vettore comunitario non potè continuare a succhiare traffico da LIN, andatevi a vedere l'andamento dei bilanci SR dal 1999 in poi, com'è finita lo sappiamo tutti.
Il risultato è l'ibrido che tutti conosciamo con i costi conseguenti a carico di AZ.
In Italia non ci sono solo le low cost di successo (FR e U2) ma sono nate e morte circa 20 compagnie aeree, che nel breve corso della loro vita hanno fatto danni enormi ai bilanci AZ, dato che per vivere la loro effimera esistenza hanno fatto tariffe irragionevoli, costringendo AZ ad abbandonare alcuni mercati o a vendere sottocosto per mantenerli.
Non solo, in alcuni casi i cocci sono stati raccolti da AZ.
Un esempio per tutti, quando l'ATR42 SiFly è caduto a Pristina si è scoperto che l'azienda non aveva una struttura di Crisis Management (come previsto ed obbligatorio per avere un COA) quindi ad AZ è stato "chiesto" dalla presidenza del consiglio di supplire, naturalmente con le spese a carico nostro.
Per non parlare di molto personale di aziende fallite poi finito in carico ad AZ per "mantenere la pace sociale".
Oltre agli stipendi fuori mercato del nostro AD e dei suoi amichetti, ci sono molte piccole "chicche" che sommate tutte assieme danno un quadro poco edificante di come il nostro padrone, il governo, considera questo grande e glorioso asset nazionale.
Una per tutte, mi spiace citarla perchè il ragazzo è anche simpatico, però devo.
Da circa 5 anni a questa parte AZ non assume piloti, il turnover è stato coperto da un aumento pesante di produttività.
Si è fatta una unica eccezione, per un pilota dal nome molto "importante".
Ora mi devono spiegare come mai una azienda da circa 2000 piloti abbia questa inderogabile necessità di assumere una unica e singola risorsa in un periodo così lungo.
Ho buttato questo paio di informazioni giusto per fare vedere che i discorsi, volendo, sono abbastanza più complessi di quanto esce sui giornali.
Mi dispiace non potermi addentrare in ulteriori dettagli tecnici, ma lo spazio, l'ora, la voglia di ascoltare e capire che qualche volta dimostrano gli altri forumisti me lo impediscono.
Alitalia è una grande azienda, con un patrimonio di competenze che buttare sarebbe peccato, visto che in fondo appartiene a tutti noi.
Però mi sembra che invece i suoi padroni veri (i cittadini italiani) non vedano l'ora di disfarsene, probabilmente a favore di uno dei tanti salvatori della patria che hanno tratto enormi vantaggi personali dall'arraffamento delle aziende statali "decotte", fossero esse automobilistiche, acciaiere, alimentari, chimiche, di telecomunicazioni o autostradali.
Scusate se rubo un attimo per ringraziare, a titolo personale, certo, ma sono sicuro che diverse altre persone condividano questa idea, per ringraziare, dicevo, miyomo, i-ford e tutti gli altri professionisti di Alitalia e delle altre compagnie per non essersi ancora stancati (magari stanchi lo sono ma non hanno ancora ceduto) di rispondere in thread come questo, perché il loro, di punto di vista, anche se non dovesse sempre rivelarsi corretto in ogni dettaglio resterebbe sempre importantissimo per una migliore comprensione di queste problematiche.