Dal mio punto di vista possono capitare atterraggi bruschi un pò con tutte le compagnie, magari uno si può impressionare prechè su 2 voli che effettuati, 2 voli con atterraggi poco morbidi, io lo ritengo un caso, magari influenzato dalle condizioni meteo. ciao a tutti.
Atterraggi non proprio morbidi
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Ho fatto parecchi voli con Ryanair, durante le vacanze prenoto spesso interconnessioni con una tratta al giorno, deccollando ed atterrando in svariati aeroporti di tutta Europa, con condizioni meteo diverese, la maggior parte dei voli erano perfetti. Sono capitati atterraggi bruschi, ma lo stesso con Easyjet e British Airways. Magari ho sempre volato con bravi piloti o forse la mia sensibilita è superiore chissà
Dal mio punto di vista possono capitare atterraggi bruschi un pò con tutte le compagnie, magari uno si può impressionare prechè su 2 voli che effettuati, 2 voli con atterraggi poco morbidi, io lo ritengo un caso, magari influenzato dalle condizioni meteo. ciao a tutti.
Dal mio punto di vista possono capitare atterraggi bruschi un pò con tutte le compagnie, magari uno si può impressionare prechè su 2 voli che effettuati, 2 voli con atterraggi poco morbidi, io lo ritengo un caso, magari influenzato dalle condizioni meteo. ciao a tutti.
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Mi ritengo un viaggiatore fortunato...1-11 ha scritto:Riesumo per portare la mia testimonianza, e per porre delle domande sperando sia la sezione giusta.
Volato una decina di volte con Ryan, stesse sensazioni.
Sempre colpi decisi, con l'idea di star rimbalzando.
Luton, Frankfurt,Bergamo,Jerez.
Asciutto o pioggia che fosse.
L'ultima volta con Ryan a Frankfurt. Nuvole basse mattina presto. iniziamo la discesa ci infiliamo nelle nuvole.
Ad un tratto si accende la spia cinture, il comandante a distanza di un secondo dall'accensione delle spie chiede agli assistenti di prepararsi. 5 secondi di numero e sbuchiamo dalle nuvole e la pista sara' stata a 30m
Assistenti che corrono e ruote a terra, dure dure, con frenata da F.1
Tutto regolare?Mi ha dato l'idea che si fosse dimenticato che aveva a bordo gente.
Altra volta Jerez con Ryan con deciso vento.Atterraggio duro. dal finestrino vedevo la riga di margine della pista che andava e veniva in continuazione.
E' normale che l'aereo si sposta continuamente non riuscendo a tenere una linea longitudinale?
- Blackk
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Mi è capitato lo stesso la scorsa estate con Ryan a Stansted. Atterraggio abbastanza pesante e l'aereo si spostava a destra ed a sinistra; c'era parecchio vento!1-11 ha scritto: Altra volta Jerez con Ryan con deciso vento.Atterraggio duro. dal finestrino vedevo la riga di margine della pista che andava e veniva in continuazione.
E' normale che l'aereo si sposta continuamente non riuscendo a tenere una linea longitudinale?
L'atterraggio di ritorno a Torino con Easyjet è stato più tranquillo ma il vento non c'era!
Quello più divertente è stato un atterraggio fatto nel 2005 a Bergen con la Norwegian! C'era molto vento e l'aereo in avvicinamento sballottava a destra e sinistra, ma il tocco a terra è stato abbastanza morbido.
- diginex
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Io ricordo che atterrai duro in due sole occasioni: e tutte e due le volte c'era una forte pioggia. Tornando a Brindisi, con AirOne (737-300), pioveva molto e, per atterrare sulla 32, fece un bel tonfo.
L'altra volta fu andando a Berlino, dove con l'A319 dell'Alitalienische, causa forte vento, ho perso uno dei miei due glutei.
Una cosa mooooolto strana mi capitò durante un viaggio verso Milano, sempre AirOne (737-400): il pilota, in fase di flare, diede una leggerissima botta di motore (non era reverse perché ero affianco ai motori e le paratie dei reverse erano ancora chiuse). Però fu un atterraggio perfetto: giuro che non mi accorsi nemmeno che avevamo posato le ruote sul suolo. Si posò come una piuma. Sarà una tecnica personale del comandante, di dare un po' di motore in flare, per arrivare dolce dolce a terra.
Per quanto riguarda RyanAir, mia zia mi ha confermato che andando in Inghilterra, all'arrivo il 737 si appatatò sulla pista, spalmando la povera schiena reumatica di mia zia sul sedile.
L'altra volta fu andando a Berlino, dove con l'A319 dell'Alitalienische, causa forte vento, ho perso uno dei miei due glutei.
Una cosa mooooolto strana mi capitò durante un viaggio verso Milano, sempre AirOne (737-400): il pilota, in fase di flare, diede una leggerissima botta di motore (non era reverse perché ero affianco ai motori e le paratie dei reverse erano ancora chiuse). Però fu un atterraggio perfetto: giuro che non mi accorsi nemmeno che avevamo posato le ruote sul suolo. Si posò come una piuma. Sarà una tecnica personale del comandante, di dare un po' di motore in flare, per arrivare dolce dolce a terra.
Per quanto riguarda RyanAir, mia zia mi ha confermato che andando in Inghilterra, all'arrivo il 737 si appatatò sulla pista, spalmando la povera schiena reumatica di mia zia sul sedile.
Mazzei Paolo
Accadde sul 767 DiGiNeX Airlines...
Passeggero: "Hostess; la mia forchetta puzza."
Steward: "Uh guardi, l'abito non fa il mona."
Passeggero: "Scusi?"
Steward: "Lei mi fa credere cum pompa magna che il tarapia tapioca ha perso i contatti per la destra."
Passeggero: "Ma che sta dicendo...?"
Steward: "Occhiello di privilegio come se fosse antani per lei; ossequi."
Passeggero: "..."
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- stefano7
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Qualche mese fa ho scritto di un atterraggio durissimo con FR a Charleroi ma poi volando spesso con loro mi sono rassegnato a questa loro caratteristica...Atterrando a CIA,il comandante dopo aver staccato come alla prima variante a Monza si è espresso dicendo:PAURA EH?!...
Comunque in pista asciutta,lunga e in condimeteo buone penso che sia solo una volontà del pilota magari per uscire il prima possibile e imbucarsi nel fingers senza tornare indietro,ovviamente dove possibile...
Comunque in pista asciutta,lunga e in condimeteo buone penso che sia solo una volontà del pilota magari per uscire il prima possibile e imbucarsi nel fingers senza tornare indietro,ovviamente dove possibile...
Fai di tutto affinchè il numero dei tuoi atterraggi sia uguale al numero dei tuoi decolli.
- Dany80
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Anche a me è capitato un atterraggio abbastanza duro a Luton con Ryan (BGY-LTN) e un po' di sbandata appena dopo la toccata... nel mio caso però c'era un tempo da lupi con tanto di tuoni, lampi e un deciso venticello laterale (se aprivi l'ombrello finivi in aria tipo mary poppins).1-11 ha scritto:Riesumo per portare la mia testimonianza, e per porre delle domande sperando sia la sezione giusta.
Volato una decina di volte con Ryan, stesse sensazioni.
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Luton, Frankfurt,Bergamo,Jerez.
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L'ultima volta con Ryan a Frankfurt. Nuvole basse mattina presto. iniziamo la discesa ci infiliamo nelle nuvole.
Ad un tratto si accende la spia cinture, il comandante a distanza di un secondo dall'accensione delle spie chiede agli assistenti di prepararsi. 5 secondi di numero e sbuchiamo dalle nuvole e la pista sara' stata a 30m
Assistenti che corrono e ruote a terra, dure dure, con frenata da F.1
Tutto regolare?Mi ha dato l'idea che si fosse dimenticato che aveva a bordo gente.
Altra volta Jerez con Ryan con deciso vento.Atterraggio duro. dal finestrino vedevo la riga di margine della pista che andava e veniva in continuazione.
E' normale che l'aereo si sposta continuamente non riuscendo a tenere una linea longitudinale?
A volte gli atterraggi bruschi sono necessari per la sicurezza e comunque per quanto bruschi possono essere sono comunque atterraggi in completa sicurezza... l'aereo è progettato per queste sollecitazioni.
Per quanto riguarda le leggere sbandate sono perfettamente normali in caso di brutto tempo, pista molto bagnata, vento laterale... comunque il pilota fa le dovute correzioni per mantenersi allineato.
Comunque gli atterraggi convinti non sono prerogativa Ryan... ricordo un atterraggio con md80 AZ a Linate qualche anno fa.... se non ha rigato la vernice della pancia poco c'è mancato...
Un altra occasione A321 AZ a Pantelleria... un paio di atterraggi così e gli si fa una buca nella pista
Daniele
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- Dany80
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[quote="1-11"]Non voglio certo insinuare che i Piloti FR non siano in grado.
Probabilmente sono solo casi.
Quest'estate tre voli nazionali con Alitalia e tre voli con atterraggi piuma.
Spettacolare l' MD all'arrivo a Reggio Calabria[/quoe]
Può anche essere che gli atterraggi di Ryan siano un po' più duri in generale rispetto a quelli di Alitalia anche per altri motivi....
I piloti italiani, a quanto ho potuto constatare, hanno l'abitudine a fare atterraggi molto più delicati con sfioro pista anche molto prolungato... i piloti stranieri, specialmente inglesi, tendono a essere un po' più decisi... e questo non è un male in molte occasioni.
Probabilmente è dovuto anche all'abitudine che un pilota inglese fa alle condizioni climatiche del regno unito dove la pioggia e i temporali sono molto frequenti e nelle situazioni perturbate con vento è molto meglio evitare i sorvoli radenti alla pista per ragioni abbastanza ovvie (raffiche di vento improvvise, cambio improvviso della direzione del vento, ecc...)
Devo però dire che anche un'atterraggio deciso con frenata da F1 ha il suo fascino no?
Probabilmente sono solo casi.
Quest'estate tre voli nazionali con Alitalia e tre voli con atterraggi piuma.
Spettacolare l' MD all'arrivo a Reggio Calabria[/quoe]
Può anche essere che gli atterraggi di Ryan siano un po' più duri in generale rispetto a quelli di Alitalia anche per altri motivi....
I piloti italiani, a quanto ho potuto constatare, hanno l'abitudine a fare atterraggi molto più delicati con sfioro pista anche molto prolungato... i piloti stranieri, specialmente inglesi, tendono a essere un po' più decisi... e questo non è un male in molte occasioni.
Probabilmente è dovuto anche all'abitudine che un pilota inglese fa alle condizioni climatiche del regno unito dove la pioggia e i temporali sono molto frequenti e nelle situazioni perturbate con vento è molto meglio evitare i sorvoli radenti alla pista per ragioni abbastanza ovvie (raffiche di vento improvvise, cambio improvviso della direzione del vento, ecc...)
Devo però dire che anche un'atterraggio deciso con frenata da F1 ha il suo fascino no?
Daniele
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- krd
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Probabilmente e' come dici tu. preferisco pero' l'atterraggio all'italianaDany80 ha scritto: I piloti italiani, a quanto ho potuto constatare, hanno l'abitudine a fare atterraggi molto più delicati con sfioro pista anche molto prolungato... i piloti stranieri, specialmente inglesi, tendono a essere un po' più decisi... e questo non è un male in molte occasioni.
Probabilmente è dovuto anche all'abitudine che un pilota inglese fa alle condizioni climatiche del regno unito dove la pioggia e i temporali sono molto frequenti e nelle situazioni perturbate con vento è molto meglio evitare i sorvoli radenti alla pista per ragioni abbastanza ovvie (raffiche di vento improvvise, cambio improvviso della direzione del vento, ecc...)
Devo però dire che anche un'atterraggio deciso con frenata da F1 ha il suo fascino no?
Domanda, ma gli aerei soffrono davvero cosi' tanto di acquaplanning?Visto il peso che hanno pensavo fosse un elemento trascurabilissimo.
Ok per il discorso vento.
Atterraggio deciso e frenata da F.1 sono da provare, pero' possono mettere in apprensione qualche passeggero nonostante si fosse in assoluta sicurezza
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Oddio. Se io fossi il pilota e avessi una condizione di pista asciutta (faccio ipotesi oggi; magari, quando domani piloterò, avrò un metodo completamente diverso
), proverei ad arrivare quanto più soft possibile, frenando giusto il minimo indispensabile a non oltrepassare l'uscita dalla pista. Ho notato che alcuni piloti, specie Alitalia, tendono a prendere uscite dalla pista che abbiano raggio di curvatura molto ridotto, in modo da poter continuare il rallentamento sulla Taxiway (se non c'è traffico, ovvio).
Mazzei Paolo
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Ciao a tutti!
Volevo aiutarvi a risolvere il dilemma degli atterraggi...
Esistono due scuole di pensiero sull'atterraggio,per definizione, una delle fasi critiche del volo:
1)att. morbido
2)att. "duro" o "col botto"
In atterraggio l'a/m arriva in discesa sulla pista,e comincia la richiamata attorno ai 50 ft...è allora che si può avere 1 att morbido, con una richiamata molto lunga...
Oppure si ha l'atterragio duro, con una velocità variometrica verticale moolto più alta del solito.
Vi dico x esperienza che l'att duro è preferibile, per una semplice questione : il carrello posteriore, cioè quello principale,che sostiene il peso dell'a/m, DEVE toccare terra in modo deciso!
Solo così si avrà la certezza di aver toccato terra e di poter iniziare la frenata..non è simpatico iniziare a frenare l'a/m col carrello che galleggia a pochi cm da terra vero?
Inoltre è una tecnica usata spesso dai piloti del nord europa (per es. Ryanair o alcuni com.ti Air One) , perchè permette di rompere eventuali lastre di ghiaccio sulla pista, che nn rendono assolutamente SICURA la frenata!
Un'ultimo appunto...nn è assolutamente possibile, su nessun A/m, attivare il Trust Reverse in volo...è bloccato sia meccanicamente che elettronicamente,proprio per la sicurezza del volo...
Spero di essere stato utile!
Romeo578
Volevo aiutarvi a risolvere il dilemma degli atterraggi...
Esistono due scuole di pensiero sull'atterraggio,per definizione, una delle fasi critiche del volo:
1)att. morbido
2)att. "duro" o "col botto"
In atterraggio l'a/m arriva in discesa sulla pista,e comincia la richiamata attorno ai 50 ft...è allora che si può avere 1 att morbido, con una richiamata molto lunga...
Oppure si ha l'atterragio duro, con una velocità variometrica verticale moolto più alta del solito.
Vi dico x esperienza che l'att duro è preferibile, per una semplice questione : il carrello posteriore, cioè quello principale,che sostiene il peso dell'a/m, DEVE toccare terra in modo deciso!
Solo così si avrà la certezza di aver toccato terra e di poter iniziare la frenata..non è simpatico iniziare a frenare l'a/m col carrello che galleggia a pochi cm da terra vero?
Inoltre è una tecnica usata spesso dai piloti del nord europa (per es. Ryanair o alcuni com.ti Air One) , perchè permette di rompere eventuali lastre di ghiaccio sulla pista, che nn rendono assolutamente SICURA la frenata!
Un'ultimo appunto...nn è assolutamente possibile, su nessun A/m, attivare il Trust Reverse in volo...è bloccato sia meccanicamente che elettronicamente,proprio per la sicurezza del volo...
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Romeo578
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1-11
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Grazie dei chiarimenti, pero' ho un dubbio.
su pista in condizioni normali, atterrando morbidissimo, la frenata dovrebbe essere efficace ugualmente.
Nel momento in cui gli spoiler si alzano fanno perdere portanza alle ali caricando il peso dell' A/M sui carrelli che ottengo cosi' molta aderenza.
Oggi atterrati a LIN con il 320 alitalia siamo arrivati morbidi, anche se con un filino di rimbalzo. Su gli spoiler, frenata dolcissima sino alla fine del pista.MI pare che non abbiamo avviato i reverse.Non si e' sentito il tipico rumore degli inversori.
E' possibile che non li abbiano usati?? aereo pieno al 90% con gomme del nose nuove cambiate a FCO due ore prima.( non so se possa significare qualcosa )
su pista in condizioni normali, atterrando morbidissimo, la frenata dovrebbe essere efficace ugualmente.
Nel momento in cui gli spoiler si alzano fanno perdere portanza alle ali caricando il peso dell' A/M sui carrelli che ottengo cosi' molta aderenza.
Oggi atterrati a LIN con il 320 alitalia siamo arrivati morbidi, anche se con un filino di rimbalzo. Su gli spoiler, frenata dolcissima sino alla fine del pista.MI pare che non abbiamo avviato i reverse.Non si e' sentito il tipico rumore degli inversori.
E' possibile che non li abbiano usati?? aereo pieno al 90% con gomme del nose nuove cambiate a FCO due ore prima.( non so se possa significare qualcosa )
- Dany80
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Chiaro che nelle situazioni "normali" è certamente meglio per tutti un atterraggio molto soft... la frenata va fatta comunque con una certa decisione almeno dopo la toccata per varie ragioni, poi la decellerazione si può fare molto più progressiva ma un certo tocco di rallentamento un po' brusco è necessario sennò ci sarebbero piste da 20 kilometridiginex ha scritto:Oddio. Se io fossi il pilota e avessi una condizione di pista asciutta (faccio ipotesi oggi; magari, quando domani piloterò, avrò un metodo completamente diverso), proverei ad arrivare quanto più soft possibile, frenando giusto il minimo indispensabile a non oltrepassare l'uscita dalla pista. Ho notato che alcuni piloti, specie Alitalia, tendono a prendere uscite dalla pista che abbiano raggio di curvatura molto ridotto, in modo da poter continuare il rallentamento sulla Taxiway (se non c'è traffico, ovvio).
Inoltre "frenare il minimo indispensabile per non finire fuori pista" è oggettivamente impossibile per il fatto che ormai in tutti gli aeroporti è necessario liberare la pista quanto prima per un esigenza di traffico (molto spesso ci sono di quelle code anche in atterraggio...) e comunque è buona norma liberare la pista al primo raccordo utile dopo aver frenato sufficientemente.
Daniele
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- Dany80
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Non sempre è necessario l'uso dei reverse, chiaramente, anche se l'atterraggio con rimbalzo non è sempre una cosa molto bella1-11 ha scritto:Grazie dei chiarimenti, pero' ho un dubbio.
su pista in condizioni normali, atterrando morbidissimo, la frenata dovrebbe essere efficace ugualmente.
Nel momento in cui gli spoiler si alzano fanno perdere portanza alle ali caricando il peso dell' A/M sui carrelli che ottengo cosi' molta aderenza.
Oggi atterrati a LIN con il 320 alitalia siamo arrivati morbidi, anche se con un filino di rimbalzo. Su gli spoiler, frenata dolcissima sino alla fine del pista.MI pare che non abbiamo avviato i reverse.Non si e' sentito il tipico rumore degli inversori.
E' possibile che non li abbiano usati?? aereo pieno al 90% con gomme del nose nuove cambiate a FCO due ore prima.( non so se possa significare qualcosa )
Chiaramente la situazione sarà stata del tipo nessun traffico in coda e nessuno in rullaggio per il decollo quindi tranquillità assoluta per liberare pista e quindi frenata dolce dolce e libera pista all'ultimo raccordo.
Non sempre questo è possibile... e in condizioni di tempo brutto con pista molto bagnata è bene avere la toccata decisa per poter avere la libertà di frenare quanto prima.
Daniele
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- Romeo578
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Concordo con Dany80...evidentemente l'ATC nn ha dato restrizioni all'a/m riguardanti il traffico su Linate..cioè non è stato detto al com.te "Vacate first convenient on the left/right"
E con una pista di 2440 mt non c'era nessun problema ad effettuare una frenata senza trust reverse!
Spero di essere stato utile!
Ciao ciao!
E con una pista di 2440 mt non c'era nessun problema ad effettuare una frenata senza trust reverse!
Spero di essere stato utile!
Ciao ciao!
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- beluga
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Romeo578 ha scritto:Ciao a tutti!
Un'ultimo appunto...nn è assolutamente possibile, su nessun A/m, attivare il Trust Reverse in volo...è bloccato sia meccanicamente che elettronicamente,proprio per la sicurezza del volo...
Spero di essere stato utile!
Romeo578
ehhhmmm
http://www.airliners.net/open.file/1031741/L/
ciao
F
Fabrizio
Warnehmung / Constatazione
Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
Bertolt Brecht
Saltate pure e con coraggio di testa nel presente che non ritorna per ritrovarvi in un attimo nel cuore stesso dell'eternità...
Bohumil Hrabal (Brno 1914, Praha 1997)

Warnehmung / Constatazione
Als ich wiederkeherte / War mein Haar noch nicht grau / Da war ich froh. Die Muhen der Gebirge liegen hinter uns / Vor uns liegen die Muhen der Ebenen
Quando ritornai / i miei capelli non erano ancora grigi / ed ero contento. Le fatiche delle montagne sono alle nostre spalle / davanti a noi le fatiche delle pianure
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- diginex
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Sugli aerei Russi mi pare si possano usare prima del Touchdown. Su Airliners.net ci sono NON poche foto di Ilyushin e Tupolev che atterrano con i reverse già aperti.
Mazzei Paolo
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Sul fatto che la toccata media di Ryanair rispetto ad Alitalia sia un po' più dura sono perfettamente daccordo, ne avevamo anche parlato in precedenza mi pare... è una caratteristica comune dei piloti nordeuropei rispetto a quelli italiani che invece optano per un'atterraggio in galleggiamento.... i motivi in entrambi i casi ci sono.1-11 ha scritto:Riesumo per portare la mia testimonianza, e per porre delle domande sperando sia la sezione giusta.
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Altra volta Jerez con Ryan con deciso vento.Atterraggio duro. dal finestrino vedevo la riga di margine della pista che andava e veniva in continuazione.
E' normale che l'aereo si sposta continuamente non riuscendo a tenere una linea longitudinale?
E' normale che accadano anche atterraggi diversi per condizioni locali particolari ma il pilota non mette le ruote a terra senza la certezza che l'atterraggio sia perfettamene sicuro.
Personalmente ho buonissime esperienze di tanti voli fatti con ryan e sinceramente la toccata è si, abbastanza brusca, ma sopportabilissima.
Sul fatto poi che i casi particolari ci siano non ho dubbi...
La linea di pista che va e viene è strana ma non indice di pericolosità, può capitare con una situazione di vento laterale abbastanza forte o pista molto bagnata e quindi correzioni necessarie da parte del pilota.
Daniele
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- Dany80
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A stansted c'è sempre un tempaccio...Blackk ha scritto:Mi è capitato lo stesso la scorsa estate con Ryan a Stansted. Atterraggio abbastanza pesante e l'aereo si spostava a destra ed a sinistra; c'era parecchio vento!1-11 ha scritto: Altra volta Jerez con Ryan con deciso vento.Atterraggio duro. dal finestrino vedevo la riga di margine della pista che andava e veniva in continuazione.
E' normale che l'aereo si sposta continuamente non riuscendo a tenere una linea longitudinale?
L'atterraggio di ritorno a Torino con Easyjet è stato più tranquillo ma il vento non c'era!
Quello più divertente è stato un atterraggio fatto nel 2005 a Bergen con la Norwegian! C'era molto vento e l'aereo in avvicinamento sballottava a destra e sinistra, ma il tocco a terra è stato abbastanza morbido.
Io volo spesso da Bergamo a Stansted e il tempo non è mai dei migliori anche se comunque di atterraggi bruschissimi non me ne sono capitati, tranne uno forse l'anno scorso... ma in quel caso diluviava e tirava un bel vento.
Daniele
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Su alcuni modelli, mi pare tutti russi, è possibile l'apertura anche in volo...beluga ha scritto:Romeo578 ha scritto:Ciao a tutti!
Un'ultimo appunto...nn è assolutamente possibile, su nessun A/m, attivare il Trust Reverse in volo...è bloccato sia meccanicamente che elettronicamente,proprio per la sicurezza del volo...
Spero di essere stato utile!
Romeo578
ehhhmmm![]()
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http://www.airliners.net/open.file/1031741/L/
ciao
F
Soluzione necessaria forse per piste corte o situazioni strane...
Daniele
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- Dany80
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Allora ti sarebbe piaciuta quella che mi è capitata a Genova con un 737-400 di Ryan, arrivati pure leggermente lunghi superfrenata e liberato pista sollevando carrello di sinistraMax62 ha scritto:sono della tUA stessa idea, soprattutto la frenatona dell'atterraggio.dariobg ha scritto:a me invece piacciono molto gli atterraggi decisi, e sopratutto la frenatona...
la adoro come la partenza quando da fermi ci si trova incollati al sedile...
Daniele
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Kaonashi
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a me è capitato l'atterraggio brusco due volte a Tokyo Narita con la Lufthansa..tutto liscio fino a poche decine di metri dal suolo ed improvvisamente uno strattone secco prima di toccare terra...ho sempre pensato a effetti di di wind shear ma ora penso che dipenda proprio dalla prassi di smorzare i motori subito prima dell'atterraggio...ma con quale beneficio poi?....però all'atterraggio in Germania non si usava e lo si faceva morbisissimo invece.....
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