Holden ti lancio un ultimo spunto, mi sto rendendo conto che le mie provocazioni a volte non sono affatto richieste e probabilmente non è giusto insistere.Holden ha scritto:Ecco Luca, hai centrato il problema, e alla fine mi capisci: più si conosce, e più si teme di non poter controllare.Fearless flyer ha scritto:Ciao Valerio, certo che è così.....in linea di massima.
Poi ognuno "costruisce" le cose in funzione del proprio modo di vedere il mondo, se stesso ed il rapporto tra queste due cose.
Sai qual'è il problema Valerio? Che se ci si sente a proprio agio solo quando si ha il controllo totale di tutte le variabili si finisce per stare un po' male ovunque, perchè il controllo totale non esiste. Ed allora più si conosce di un fenomeno, più si capisce che quel fenomeno è molto più complesso di quello che si credeva e che le variabili in gioco sono molte di più, più si sente di non gestire adeguatamente. E' un po' un serpente che si morde la coda...ed in questo sono d'accordo con Holden quando dice che più conosce e più ha paura.
Il problema però è a monte: perchè si sente l'esigenza per star bene di controllare tutto e non ci si affida a chi ne sa di più come facciamo in numerose alte occasioni della nostra vita?
Luca
ps: le impressioni personali non vanno mai espresse con timidezza ma con la forza delle proprie convinzioni
Forse è perchè in ogni "catena" c'è un anello debole, e si teme proprio questo!
Non so se riuscirò mai ad essere tranquillo al 100% su di un aereo, caro Luca... temo di non poter mai più avere il piacere di volare..
Così come non lo sarò mai in metropolitana, in pullman, o in macchina..o dal medico...
Vedo in certi aspetti del mio lavoro, che molte persone si fidano di me (e fanno bene...) ma allo stesso modo si fidano di persone assolutamente "incompetenti" ed "inaffidabili"!.....e credo che se "ne sapessero di più" perderebbero il loro sonno!
Con questo non voglio dire che le persone che lavorano nel campo aeronautico, a qualsiasi livello, non siano competenti o affidabili (anzi, credo che sia un campo dove la preparazione sia tra le più complete).
C'è tutto un filone di studi molto interessante ed ormai ampiamente suffragato sperimentalmente; si chiama EMOTIONAL REASONING.
In breve, questi studi dimostrano che non è l'idea del pericolo a far diventare ansiosi, non è la sensazione di sconfitta a far diventare depressi, non è l'idea del disordine a far diventare ossessivi. E' ESATTAMENTE IL CONTRARIO.
Questo vuol dire che se ho un carattere tendenzialmente depresso vedrò sconfitte anche dove non ci sono, se sono ansioso vedrò minacce anche dove non ci sono, se sono ossessivo vedrò disordine anche dove non c'è.
Allora forse la necessità di controllo estremo non nasce dall'osservazione della negligenza altrui....

Ciao Holden!

Luca