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hirundo

Messaggio da hirundo »

Marco, io non so neppure cosa sia questa "fuga da Atlantide" perchè sono stata a Gardaland una sola volta quando avevo circa 12 anni, ai tempi del castello di Dracula per intendersi... da allora, mi han detto, sono cambiate parecchie cose :mrgreen:. Nei parchi come Gardaland ogni anno spuntano nuove attrazioni, con l'intento di dare emozioni sempre più forti, perchè c'è chi si diverte così e paga un biglietto per questo. Lo scopo delle compagnie aeree è diverso, è portare gente da un posto all'altro senza farla arrivare frullata sconvolta & spettinata... volare non somiglia lontanamente neppure alle più miti giostrine del Gardaland di vent'anni fa (quelle che ho provato io). In aereo è normale trovare neonati e persone anziane e durante il volo vengono serviti pasti, snack e bevande, proiettati film, venduti articoli al duty free... c'è chi legge libri e riviste... io scrivo le mie impressioni di viaggio... puoi immaginare tutte queste cose sul trenino delle montagne russe :roll:?
Credo che tra l'aereo e le montagne russe passi pressapoco la stessa differenza che c'è tra il mio bus delle 18 e una Ferrari di Formula 1... :D
Vai tranquillo un aereo di linea non è una giostra!
Marco83
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Messaggio da Marco83 »

Ciao a tutti, oggi purtroppo non sono potuto andare in un aeroporto come Aldus mi ha consigliato però non ho voluto rimandare e sono andato sul sito di malpensa, linate e fiumicino a vedere quanti voli ci sono in arrivo e partenza e l'effetto è che ho voglia che mi passi la paura.
Speriamo di continuare così...
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Messaggio da Marco83 »

Ciao, volevo solo aggiornarvi sul fatto che oggi per la prima volta sono stato a Malpensa, ho visto da fuori il terminal 2 e sono stato dentro al terminal 1. Beh devo dire due cose, la prima è che dall'ultima volta che ho preso l'aereo, ovvero 14 o 15 anni fa non ero più stato dentro un terminal; e la seconda è che ho provato tantissima invidia nei confronti di tutte quelle persone che con le valige si apprestavano a partire per chissà quale meta. E mi sono detto che voglio farcela, non avevo paura, mi sembrava una cosa normale a vedere tutte quelle persone, anche se poi ve lo racconterò quando comprerò i biglietti se non avrò paura. Comunque è stato piacevole, tutto qui.
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Fearless flyer
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Messaggio da Fearless flyer »

Ogni grande viaggio comincia con un piccolo passo no?
Se è stato piacevole andare in aeroporto è un piccolo segnale positivo.

Per il resto è anche giusto che rispetti i tuoi tempi ed i tuoi ritmi; volerai quando ne avrai voglia.

Luca
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Messaggio da Dreamer »

bhà, io non ho paura delle montagne russe, anzi mi divertono e ci farei anche 10 giri di seguito.....
sono stato su funivie, seggiovie e teleferiche varie senza alcun problema.....
ma l'aereo proprio mi terrorizza.....secondo me se uno pensa a che altezza sta, a che velocità sta andando ecc. ecc...
se uno segue la razionalità sun un aereo non ci sale....
Marco83
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Messaggio da Marco83 »

Per me invece è il contrario, io razionalmente salirei sull'aereo però per ora prevale la mia irrazionalità e la paura di aver paura...ditemi voi cosa c'è di più irrazionale di questo?
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Messaggio da Giulio88 »

se uno segue la razionalità sun un aereo non ci sale....
Non è vero. La ragione a me dice che posso morire anche cadendo dalle scale domani mattina quando scenderò per andare a scuola. E le probalbilità sono uguali se non maggiori di quelle di morire viaggiando a 12.000 metri a 900 km/h.
come la mettiamo?
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Messaggio da Marco83 »

Direi su un MUC-BLQ a fine luglio, aereo 737 LH, passaggio in un'area di forte turbolenza sulle Alpi, orario circa le 18 (quindi fra i "migliori" per quanto riguarda i cumulonimbus in montagna), il carrello della cena, che stavano distriubuendo, si è letteralmente sollevato dal suolo e diversi vassoi sono partiti spargendosi lungo il corridoio e facendo "nuove" diverse giacche e cravatte. Tutto è durato un paio di minuti, ma tutti erao abbastanza scossi dalla simpatica esperienza
Su "la peggiore turbolenza mai incontrata" ho trovato questo post. Ma succedono davvero queste cose oppure un traballamento diventa un carrello che si stacca da terra come una sardina diventa uno squalo per un pescatore? Con tutto il rispetto per chi l'ha scritto...ma spero tanto che l'abbia voluta sparare grossa
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Messaggio da Slowly »

Dreamer ha scritto:se uno segue la razionalità sun un aereo non ci sale....
E' esattamente il contrario.

MA ha ragione Luca: volerai quando te lo sentirai.

:D
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Messaggio da deltagolf »

se uno segue la razionalità su un aereo non ci sale....
Io la penso così riguardo alla moto e alle auto.
Marco83
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Messaggio da Marco83 »

Qualcuno può rispondere al mio post per favore?

Ah poi mi sembra che nessuno mi ha mai risposto alla domanda se la sensazione al decollo si avverte di più in un aereo piccolo tipo un cessna o in uno di linea
hirundo

Messaggio da hirundo »

Marco83 ha scritto:
Direi su un MUC-BLQ a fine luglio, aereo 737 LH, passaggio in un'area di forte turbolenza sulle Alpi, orario circa le 18 (quindi fra i "migliori" per quanto riguarda i cumulonimbus in montagna), il carrello della cena, che stavano distriubuendo, si è letteralmente sollevato dal suolo e diversi vassoi sono partiti spargendosi lungo il corridoio e facendo "nuove" diverse giacche e cravatte. Tutto è durato un paio di minuti, ma tutti erao abbastanza scossi dalla simpatica esperienza
Su "la peggiore turbolenza mai incontrata" ho trovato questo post. Ma succedono davvero queste cose oppure un traballamento diventa un carrello che si stacca da terra come una sardina diventa uno squalo per un pescatore? Con tutto il rispetto per chi l'ha scritto...ma spero tanto che l'abbia voluta sparare grossa
Non mi è mai capitato nulla di simile, ma è anche vero che io volo soltanto una manciata di volte l'anno (:(). Credo che un evento del genere sia possibile, ma assai raro. Inoltre (senza mettere in dubbio la buona fede del racconto) credo anch'io che le turbolenze si amplifichino facilmente nel ricordo di chi le riferisce, specialmente se sono state vissute con ansia. In ogni caso... come puoi vedere conseguenze serie ci sono state solo per giacche e cravatte :wink:.
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Messaggio da Marco83 »

Riguardo alla storia delle turbolenze ieri pensavo ad una cosa e ditemi se è così. Se io metto un bicchiere di quelli di carta pieno di coca su un tavolino all'interno di un automobile e poi prendo una buca, è essai probabile che questo finisca per terra insieme al suo contenuto, quindi mi sono detto, per far cadere un bicchiere da un tavolino, anche se mi trovo su un aeroplano non servirà una scossa più forte da quella provocata da una buca o da una leggera strada dissestata giusto?
hirundo

Messaggio da hirundo »

Beh sì, in effetti non serve un terremoto devastante per far ribaltare un bicchiere :roll:, in auto può bastare una buchetta. Poi è difficile "misurare" da passeggeri l'intensità delle turbolenze perchè ognuno le avverte con la propria sensibilità e quindi può essere portato ad amplificarle o a sminuirle a seconda che le viva con preoccupazione o meno... i racconti vanno presi con le pinze :wink:.
Scossoni tali da far spostare i bagagli e traballare i carrelli potranno anche capitare ma non sono frequenti e in ogni caso non compromettono il volo, perchè l'aereo li avverte molto meno di noi. La possibilità di trovare "strada dissestata" va messa in conto (ma non data per scontata: esistono anche voli lisci come l'olio!) senza lasciarsi spaventare per un bicchiere che cade, semplicemente adottando le opportune precauzioni (cinture allacciate) per non rischiare di sbattere la testa.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Ah poi mi sembra che nessuno mi ha mai risposto alla domanda se la sensazione al decollo si avverte di più in un aereo piccolo tipo un cessna o in uno di linea
In un liner hai maggiori accelerazioni al rilascio dei freni e anche assetti più marcati in salita, su un Cessnino hai maggiore sensazione di "volare" perché vedi molto di più, ti godi il decollo dal posto a fianco del pilota, vedi tutto quello che succede, senti la radio, VIVI il volo non passivamente ma quasi da primo attore.
Ovvio che se c'è turbolenza balla più un Cessnino di un 747... :)
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Tutto è durato un paio di minuti, ma tutti erao abbastanza scossi dalla simpatica esperienza


Su "la peggiore turbolenza mai incontrata" ho trovato questo post. Ma succedono davvero queste cose oppure un traballamento diventa un carrello che si stacca da terra come una sardina diventa uno squalo per un pescatore? Con tutto il rispetto per chi l'ha scritto...ma spero tanto che l'abbia voluta sparare grossa

Dunque, in un paio di minuti un liner dovrebbe percorrere a spanne una trentina di chilometri.
Per la mia esperienza di volo sulle Alpi (e con i "miei" aerei ci volo quasi attraverso e non sopra...:) ) la turbolenza, sia essa originata da gradiente barico diverso sulle due pendici e quindi dal vento (capita di avere anche 15 punti di QNH tra nord e sud delle Alpi) o da moto termoconvettivo, non si estende mai così lontana del crinale.
Visto l'orario fa pensare più alla termoconvezione anche se talvolta si genera vento da nord abbastanza potente che dura due o tre giorni, ma in questi casi in genere il flusso in quota è laminare e la turbolenza si fa sentire solo in prossimità delle creste sotto forma di rotori sottovento o ascendenze dinamiche potenti sul lato sopravvento.

Può capitare a me di restare un paio di minuti in turbolenza volando lento e basso, ma due minuti di turbolenza così severa alle quote di un liner e a quella velocità mi pare improbabile.
Magari è stato un volo con un po' di turbolenza diffusa e una o due scrollate più serie quando hanno scollinato o qualcosa di simile.
Poi l'emozione avrà fatto il resto.
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Messaggio da Fearless flyer »

Discorso antipatico ma doveroso (e forse utile).

Marco83, questi post, SECONDO ME, non ti portano da nessuna parte.

Non ti portano da nessuna parte per due motivi:

- il primo è perchè le sensazioni sono assolutamente soggettive e difficilmente paragonabili tra di loro. Anche la lingua italiana in questo è assolutamente limitata ma il tema generale del "descrivere le emozioni" è perdente in partenza. Forse il terreno più adatto per parlare di emozioni sarebbe quello di pertinenza poetica ma credo che non incontrerebbe le tue aspettative. E se il tuo obiettivo è rassicurarti leggendo le rassicurazione degli altri....non funziona, fidati.

- il secondo motivo è quello più significativo. Tu dici che la tua strategia è fare domande per prepararti PRIMA su quello che potrebbe succedere DOPO. Questo tipo di atteggiamento non fa altro che confermare e sottolineare l'esigenza di doversi preparare e cautelare rispetto ad una realtà minacciosa e pericolosa. Talmente pericolosa da richiedere la necessità di un atteggiamento di tattica iper-protettiva. In soldoni tu cerchi di risolvere il problema utilizzando lo stesso atteggiamento che il problema lo ha creato....mi spiego? Però la realtà che devi affrontare NON è pericolosa, NON è minacciosa, NON richiede nessuna tattica a priori.

Quello che dovresti fare, sempre secondo me, è abbandonare le tattiche iperprotettive e sposare un atteggiamento "esperienziale". Invece di pensare, pensare, pensare, riflettere sulla cosa che ti incute timore.........molto più semplicemente prova a farla. Se facendola ti fa stare male, SOLO ALLORA, deciderai di rinunciare.

Mi piacerebbe che tu costruissi la tua mappa delle cose che puoi fare o non fare, non scegliendo l'approccio intellettuale del chiedere e confrontare i dati a tua disposizione ma....provando a fare.

Spero di non essere stato troppo diretto.

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Messaggio da Slowly »

Vero.

Non partire dal presupposto che scuccederà qualcosa.

Tanto non succederà niente.

E se il bicchiere si rovescia per turbolenze, non ci osno strategie difensive, tieni le cinture e apsetta che finisca.

Comunque vada, non cadrà.
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Messaggio da Marco83 »

Luca, per quanto riguarda il tuo discorso ti sei spiegato benissimo a parte che non ho capito questa frase:
In soldoni tu cerchi di risolvere il problema utilizzando lo stesso atteggiamento che il problema lo ha creato....
Nel senso, quale credi che sia il problema che genera la mia paura?

La cosa che però mi mette paura non è quella di cadere, per me è marginale, nel senso che mi fido di non cadere, ho più una paura di provare una sensazione di cadere nel vuoto (nel caso di turbolenze), oppure di sentirmi mancare la terra sotto i piedi al decollo e siccome sono sensazioni che non amo, rispetto ad altri che invece quando vanno ai parchi di divertimento ricercano quelle sensazioni, volevo capirne l'intensità per potermi preparare. In effeti capisco quello che mi dite, ovvero che solo provando posso capire di cosa si tratta, ma è proprio quella la mia paura, eheh.
Poi comunque penso anche che magari rispetto a quando ero piccolo ora che ho 23 quais 24 anni le sensazioni potrei avvertirle in maniera diversa e magari molto meno amplificata.
Dopotutto questo aereo lo devo prendere e devo farmelo anche piacere perchè tra poco avrò la necessità di recarmi negli Stati Uniti e con la nave sinceramente è un pochino lunga.
Devo trovare gli attributi per affrontare questa paura perchè i mesi stanno passando e tra un po' arriva l'estate e se vado avanti di questo passo non va mica bene!!!
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Messaggio da Fearless flyer »

Marco83 ha scritto:Luca, per quanto riguarda il tuo discorso ti sei spiegato benissimo a parte che non ho capito questa frase:
In soldoni tu cerchi di risolvere il problema utilizzando lo stesso atteggiamento che il problema lo ha creato....
Nel senso, quale credi che sia il problema che genera la mia paura?

Marco non so qual'è il problema che genera la tua paura...non ti conosco.

So, però, qual'è il motivo per cui la tua paura non se ne va....ed è la tua tendenza al controllo ed alla iper-protezione.

In parole povere, proprio allo scopo di proteggerti da quelle che tu immagini potrebbero essere conseguenze molto negative, cerchi di anticipare le situazioni che temi, ricostruendole nei minimi dettagli perchè ritieni, in questo modo, di prepararti meglio a reagire efficacemente.

Quello che succede in realtà, tuttavia, è che nel momento in cui anticipi le situazioni temute, innanzitutto confermi a te stesso l'idea che siano talmente pericolose da richiedere una preparazione (cosa evidentemente infondata) e finisci, anche, per ingigantirne le caratteristiche di minaccia.

Quello che volevo dire è che le strategie di CONTROLLO che mantengono il problema sono le stesse che ti portano a fare mille domande per conoscere in anticipo ciò a cui vai incontro, con le conseguenze che, vivendole mille volte nella tua testa, finisci per allontanarle dalla possibilità REALE di viverle.

Ci sono momenti, MARCO, in cui il cuore va gettato oltre l'ostacolo e bisogna solo....provare.

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Messaggio da Marco83 »

Luca ora ho capito perfettamente quello che intendi dirmi e in effetti il mio problema è proprio quello di avere la situazione sotto controllo. E se ho capito bene il tuo consiglio è quello di liberare la mente e smettere di viverci continuamente il volo e una volta liberata di provare?
Tanto ho capito che nessuno sarà mai in grado di descrivermi quello che voglio sapere, forse perchè voglio sapere cose che nemmeno sono descrvivibili, e l'unico che mi può aiutare sono io.
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Messaggio da Fearless flyer »

Marco è esattamente quello che volevo dire.
Mi piacerebbe che, per una volta, invece che farti raccontare cosa si prova, fossi tu a raccontare a tutti noi le sensazioni che TU hai vissuto volando.

E mi auguro che tutto questo succeda presto :wink:

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Messaggio da Marco83 »

Ancora niente, un mese che non scrivo e vi leggo e basta ma ancora non ce l'ho fatta. Sono disperato perchè si avvicina il giorno in cui dovrò andare negli Stati Uniti perchè la mia ragazza andrà lì a studiare e io sono ancora qui a farmela sotto.
Non riesco a trovare l'occasione giusta, mi sembra che non ci sia l'occasione di prendere l'aereo, eppure ogni giorno volo almeno per 3-4 ore nei miei pensieri.
Non so più davvero che fare, e come ripeto devo proenderlo obbligatoriamente perchè non poso stare un anno senza vedere la mia ragazza.
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Messaggio da Bacione »

Scusa Marco... non ce l'hai fatta a fare cosa?
L'aereo lo prenderai quando ti serve, come facciamo tutti. Ehi... ricordati che l'aereo è il mezzo, non il fine! ;)
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Messaggio da Marco83 »

Quello che mi vuoi dire è che quando mi toccher sarò talmente incentivato a prenderlo che lo prenderò e affronterò come prima volta un viaggio di 8 ore tranquillamente?
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Messaggio da Bacione »

E perché non dovresti? Lo facciamo in tanti, perché tu no?
Ricordati che tanto l'aereo vola lo stesso, che tu sia preoccupato o che tu sia tranquillo. Quindi, non è meglio starsene sereni e rilassati, magari farsi incuriosire dalla novità del volo, e comunque pensare che stai volando per un ottimo motivo? ;)
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Messaggio da aeb »

Marco83 ha scritto:Ancora niente, un mese che non scrivo e vi leggo e basta ma ancora non ce l'ho fatta. Sono disperato perchè si avvicina il giorno in cui dovrò andare negli Stati Uniti perchè la mia ragazza andrà lì a studiare e io sono ancora qui a farmela sotto.
Non riesco a trovare l'occasione giusta, mi sembra che non ci sia l'occasione di prendere l'aereo, eppure ogni giorno volo almeno per 3-4 ore nei miei pensieri.
Non so più davvero che fare, e come ripeto devo proenderlo obbligatoriamente perchè non poso stare un anno senza vedere la mia ragazza.
...pensa alla tua ragazza e rilassati.... che cosa c'è di più bello di intraprendere un viaggio per incontrare una persona a cui si vuole bene? *****, mille anni fa c'erano pirla che si facevano duemila chilometri a cavallo in mezzo ai lupi ed ai briganti, e noi non riusciamo ad affrontare le nostre paure ed a controllare le nostre ansie per poche ore? :)
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Messaggio da hirundo »

Marco83 ha scritto:Sono disperato perchè si avvicina il giorno in cui dovrò andare negli Stati Uniti
Marco, ognuno ha i suoi tempi. Forse la "scadenza" che ti poni è troppo impegnativa, e per di più se la tua ragazza non è ancora partita, tu sei poco motivato perchè non avverti ancora la necessità concreta di volare per raggiungerla.
Nel frattempo, stai considerando seriamente qualche altra possibilità, per esempio un weekend con la ragazza prima della sua partenza, o con gli amici? :roll:
Marco83
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Messaggio da Marco83 »

Si, lo sto considerando ma quello che non riesco a fare è trovare l'occasione giusta. Nel senso che siccome ho paura tendo sempre a rimandare perchè mi dico chi me lo fa fare, e ho paura che di questo passo arriverò al giorno in cui dovrò andare negli USA e mi troverò oltretutto a volare da solo...capito il problema?
hirundo

Messaggio da hirundo »

Penso di sì... è difficile convincersi a fare qualcosa che non piace se non è indispensabile, e nessun weekend con gli amici lo è. Finchè ci sarà una qualsiasi alternativa probabilmente nessuna occasione ti sembrerà quella giusta. :roll: Ma se anche non fosse il viaggio che hai sempre sognato e la meta che desideri di più al mondo, sarebbe ugualmente il primo gradino per imparare ad andare dove vuoi.
Quando valuterai la prossima opportunità per volare, conta fino a 1000 prima di rinunciare... prova a mettere sul piatto della bilancia quel'unica motivazione che ti induce a rifiutare, e tutte quelle per cui sarebbe saggio, utile, divertente andare... :wink: pensa soprattutto a come ti sentiresti al ritorno!
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Messaggio da shalimar »

hirundo ha scritto:Penso di sì... è difficile convincersi a fare qualcosa che non piace se non è indispensabile, e nessun weekend con gli amici lo è. Finchè ci sarà una qualsiasi alternativa probabilmente nessuna occasione ti sembrerà quella giusta. :roll: Ma se anche non fosse il viaggio che hai sempre sognato e la meta che desideri di più al mondo, sarebbe ugualmente il primo gradino per imparare ad andare dove vuoi.
Quando valuterai la prossima opportunità per volare, conta fino a 1000 prima di rinunciare... prova a mettere sul piatto della bilancia quel'unica motivazione che ti induce a rifiutare, e tutte quelle per cui sarebbe saggio, utile, divertente andare... :wink: pensa soprattutto a come ti sentiresti al ritorno!
...esatto...proprio come è capitato a me. Come ho già scritto in altro thread, l'anno scorso mi sono fatta 11 ore di treno (con due cambi) per arrivare in Germania...e sicuramente se ci fosse stata la possibilità sarei andata in treno anche questa volta! Purtroppo/per fortuna la mia meta è trooooppo distante (2000km) e così mi sono dovuta decidere.
Non ti dico che sono felice come una Pasqua...ma domenica prendo il mio primo volo e viaggio da sola. Provo...spero solo di non venire travolta da mille paure proprio all'ultimo...anche perchè chi mi aspetta a destinazione mi sega le gambine :lol: :lol: :lol:
hirundo

Messaggio da hirundo »

shalimar ha scritto:...anche perchè chi mi aspetta a destinazione mi sega le gambine :lol: :lol: :lol:
Metodo drastico :shock: ... ma un amico che ti sprona può essere risolutivo!!! :lol:
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Messaggio da Fearless flyer »

Marco83 ha scritto:Ancora niente, un mese che non scrivo e vi leggo e basta ma ancora non ce l'ho fatta. Sono disperato perchè si avvicina il giorno in cui dovrò andare negli Stati Uniti perchè la mia ragazza andrà lì a studiare e io sono ancora qui a farmela sotto.
Non riesco a trovare l'occasione giusta, mi sembra che non ci sia l'occasione di prendere l'aereo, eppure ogni giorno volo almeno per 3-4 ore nei miei pensieri.
Non so più davvero che fare, e come ripeto devo proenderlo obbligatoriamente perchè non poso stare un anno senza vedere la mia ragazza.
FACCIO UN INTERVENTO ANTIPATICO :roll:

Marco vado un po' in controtendenza e provo a "ribaltare" la logica dei discorsi fatti fin qui. Magari ti interesserà quello che dico, magari no.

Parli di "trovare l'occasione per volare....".

Hai mai pensato che il fatto di non "trovare l'occasione" potrebbe essere un gran bel gancio per bypassare la tua paura ed evitare di ingaggiarti in una situazione che si prospetta abbastanza scomoda?

Tipo: non ci sono situazione per volare......olè, non si vola!

Un' occasione perfetta per volare non potrebbe essere "soltanto" quella di superare la paura di volare? Sei così determinato a superare il problema ma non identifichi in questa occasione una occasione perfetta?

Io credo che tu abbia un atteggiamento TROPPO protettivo nei confronti della tua paura. Sei troppo impegnato a prepararti a superare la tua paura che stai FORSE perdendo di vista che ti stai preparando PER affrontare la paura. L'obiettivo non è la preparazione, l'obiettivo è volare.

Se la fase preparatoria si dilata a dismisura c'è il sospetto (fondato) che sia solo un mezzo per rimandare.

Marco avrai notato che non uso spesso le rassicurazioni. Sono contro le rassicurazioni "a priori, "a prescindere". Le rassicurazioni hanno una funzione, un obiettivo. In alcuni casi vanno usate, in altri casi no.
Le rassicurazioni hanno lo svantaggio di "essere richieste" o funzionare perchè danno la sensazione di eliminare l'incertezza ed aumentare il senso (illusorio) del controllo. Danno anche la sensazione (altrettanto illusoria) di potersi prendere un po' della forza del latore della rassicurazione.

In alcuni casi, invece, SECONDO ME, è preferibile dare messaggi magari più bruschi ma che permettono di inquadrare meglio la sensazione, ed è quello che sto cercando di fare io.

Insomma, in estrema sintesi, è finito il momento della preparazione. Ulteriori domande/risposte non ti darebbero maggiori certezze. Perchè il problema è accettare l'incertezza, sperimentare, provare a vedere, convivere con un margine accettabile di incertezza.

Ora devi volare... 8)

Luca
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Messaggio da Marco83 »

Ho letto sul topic vuoti d'aria e turbolenze questa frase

Quando entri in una zona di aria discendente oppure esci da una zona ascendente puoi avere un'intensa sensazione di caduta. Avviene anche il viceversa ma evidentemente dà meno fastidio e non viene ricordato.

Io ho paura di questa sensazione che posso provare.
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spaceodissey
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Messaggio da spaceodissey »

Marco83 ha scritto:Ho letto sul topic vuoti d'aria e turbolenze questa frase

Quando entri in una zona di aria discendente oppure esci da una zona ascendente puoi avere un'intensa sensazione di caduta. Avviene anche il viceversa ma evidentemente dà meno fastidio e non viene ricordato.

Io ho paura di questa sensazione che posso provare.
Non è una "bella sensazione", credo che questo lo possano confermare tutti. Però son sicuro che se ognuno di noi cercasse di descriverti un vuoto d'aria verrebbero fuori tutte descrizioni diverse. Sono d'accordo con Luca, non ti rimane che provare. Oltretutto adesso sai cos'è (una corrente discensionale), e quando una cosa la si conosce fa meno paura.

Prendi l'aereo e tutte le volte che sentirai un vuoto d'aria penserai... "Oh! Una corrente discensionale... non è una gran bella sensazione, ma non è certo qualcosa che possa spaventare". E quando avrai finito la frase sarà già tutto finito.
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