

Credo che tra l'aereo e le montagne russe passi pressapoco la stessa differenza che c'è tra il mio bus delle 18 e una Ferrari di Formula 1...

Vai tranquillo un aereo di linea non è una giostra!
Moderatore: Staff md80.it
Non è vero. La ragione a me dice che posso morire anche cadendo dalle scale domani mattina quando scenderò per andare a scuola. E le probalbilità sono uguali se non maggiori di quelle di morire viaggiando a 12.000 metri a 900 km/h.se uno segue la razionalità sun un aereo non ci sale....
Su "la peggiore turbolenza mai incontrata" ho trovato questo post. Ma succedono davvero queste cose oppure un traballamento diventa un carrello che si stacca da terra come una sardina diventa uno squalo per un pescatore? Con tutto il rispetto per chi l'ha scritto...ma spero tanto che l'abbia voluta sparare grossaDirei su un MUC-BLQ a fine luglio, aereo 737 LH, passaggio in un'area di forte turbolenza sulle Alpi, orario circa le 18 (quindi fra i "migliori" per quanto riguarda i cumulonimbus in montagna), il carrello della cena, che stavano distriubuendo, si è letteralmente sollevato dal suolo e diversi vassoi sono partiti spargendosi lungo il corridoio e facendo "nuove" diverse giacche e cravatte. Tutto è durato un paio di minuti, ma tutti erao abbastanza scossi dalla simpatica esperienza
E' esattamente il contrario.Dreamer ha scritto:se uno segue la razionalità sun un aereo non ci sale....
Non mi è mai capitato nulla di simile, ma è anche vero che io volo soltanto una manciata di volte l'anno (:(). Credo che un evento del genere sia possibile, ma assai raro. Inoltre (senza mettere in dubbio la buona fede del racconto) credo anch'io che le turbolenze si amplifichino facilmente nel ricordo di chi le riferisce, specialmente se sono state vissute con ansia. In ogni caso... come puoi vedere conseguenze serie ci sono state solo per giacche e cravatteMarco83 ha scritto:Su "la peggiore turbolenza mai incontrata" ho trovato questo post. Ma succedono davvero queste cose oppure un traballamento diventa un carrello che si stacca da terra come una sardina diventa uno squalo per un pescatore? Con tutto il rispetto per chi l'ha scritto...ma spero tanto che l'abbia voluta sparare grossaDirei su un MUC-BLQ a fine luglio, aereo 737 LH, passaggio in un'area di forte turbolenza sulle Alpi, orario circa le 18 (quindi fra i "migliori" per quanto riguarda i cumulonimbus in montagna), il carrello della cena, che stavano distriubuendo, si è letteralmente sollevato dal suolo e diversi vassoi sono partiti spargendosi lungo il corridoio e facendo "nuove" diverse giacche e cravatte. Tutto è durato un paio di minuti, ma tutti erao abbastanza scossi dalla simpatica esperienza
In un liner hai maggiori accelerazioni al rilascio dei freni e anche assetti più marcati in salita, su un Cessnino hai maggiore sensazione di "volare" perché vedi molto di più, ti godi il decollo dal posto a fianco del pilota, vedi tutto quello che succede, senti la radio, VIVI il volo non passivamente ma quasi da primo attore.Ah poi mi sembra che nessuno mi ha mai risposto alla domanda se la sensazione al decollo si avverte di più in un aereo piccolo tipo un cessna o in uno di linea
Tutto è durato un paio di minuti, ma tutti erao abbastanza scossi dalla simpatica esperienza
Su "la peggiore turbolenza mai incontrata" ho trovato questo post. Ma succedono davvero queste cose oppure un traballamento diventa un carrello che si stacca da terra come una sardina diventa uno squalo per un pescatore? Con tutto il rispetto per chi l'ha scritto...ma spero tanto che l'abbia voluta sparare grossa
Nel senso, quale credi che sia il problema che genera la mia paura?In soldoni tu cerchi di risolvere il problema utilizzando lo stesso atteggiamento che il problema lo ha creato....
Marco83 ha scritto:Luca, per quanto riguarda il tuo discorso ti sei spiegato benissimo a parte che non ho capito questa frase:Nel senso, quale credi che sia il problema che genera la mia paura?In soldoni tu cerchi di risolvere il problema utilizzando lo stesso atteggiamento che il problema lo ha creato....
...pensa alla tua ragazza e rilassati.... che cosa c'è di più bello di intraprendere un viaggio per incontrare una persona a cui si vuole bene? *****, mille anni fa c'erano pirla che si facevano duemila chilometri a cavallo in mezzo ai lupi ed ai briganti, e noi non riusciamo ad affrontare le nostre paure ed a controllare le nostre ansie per poche ore?Marco83 ha scritto:Ancora niente, un mese che non scrivo e vi leggo e basta ma ancora non ce l'ho fatta. Sono disperato perchè si avvicina il giorno in cui dovrò andare negli Stati Uniti perchè la mia ragazza andrà lì a studiare e io sono ancora qui a farmela sotto.
Non riesco a trovare l'occasione giusta, mi sembra che non ci sia l'occasione di prendere l'aereo, eppure ogni giorno volo almeno per 3-4 ore nei miei pensieri.
Non so più davvero che fare, e come ripeto devo proenderlo obbligatoriamente perchè non poso stare un anno senza vedere la mia ragazza.
Marco, ognuno ha i suoi tempi. Forse la "scadenza" che ti poni è troppo impegnativa, e per di più se la tua ragazza non è ancora partita, tu sei poco motivato perchè non avverti ancora la necessità concreta di volare per raggiungerla.Marco83 ha scritto:Sono disperato perchè si avvicina il giorno in cui dovrò andare negli Stati Uniti
...esatto...proprio come è capitato a me. Come ho già scritto in altro thread, l'anno scorso mi sono fatta 11 ore di treno (con due cambi) per arrivare in Germania...e sicuramente se ci fosse stata la possibilità sarei andata in treno anche questa volta! Purtroppo/per fortuna la mia meta è trooooppo distante (2000km) e così mi sono dovuta decidere.hirundo ha scritto:Penso di sì... è difficile convincersi a fare qualcosa che non piace se non è indispensabile, e nessun weekend con gli amici lo è. Finchè ci sarà una qualsiasi alternativa probabilmente nessuna occasione ti sembrerà quella giusta.Ma se anche non fosse il viaggio che hai sempre sognato e la meta che desideri di più al mondo, sarebbe ugualmente il primo gradino per imparare ad andare dove vuoi.
Quando valuterai la prossima opportunità per volare, conta fino a 1000 prima di rinunciare... prova a mettere sul piatto della bilancia quel'unica motivazione che ti induce a rifiutare, e tutte quelle per cui sarebbe saggio, utile, divertente andare...pensa soprattutto a come ti sentiresti al ritorno!
FACCIO UN INTERVENTO ANTIPATICOMarco83 ha scritto:Ancora niente, un mese che non scrivo e vi leggo e basta ma ancora non ce l'ho fatta. Sono disperato perchè si avvicina il giorno in cui dovrò andare negli Stati Uniti perchè la mia ragazza andrà lì a studiare e io sono ancora qui a farmela sotto.
Non riesco a trovare l'occasione giusta, mi sembra che non ci sia l'occasione di prendere l'aereo, eppure ogni giorno volo almeno per 3-4 ore nei miei pensieri.
Non so più davvero che fare, e come ripeto devo proenderlo obbligatoriamente perchè non poso stare un anno senza vedere la mia ragazza.
Non è una "bella sensazione", credo che questo lo possano confermare tutti. Però son sicuro che se ognuno di noi cercasse di descriverti un vuoto d'aria verrebbero fuori tutte descrizioni diverse. Sono d'accordo con Luca, non ti rimane che provare. Oltretutto adesso sai cos'è (una corrente discensionale), e quando una cosa la si conosce fa meno paura.Marco83 ha scritto:Ho letto sul topic vuoti d'aria e turbolenze questa frase
Quando entri in una zona di aria discendente oppure esci da una zona ascendente puoi avere un'intensa sensazione di caduta. Avviene anche il viceversa ma evidentemente dà meno fastidio e non viene ricordato.
Io ho paura di questa sensazione che posso provare.