Corso Voglia di Volare

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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Aldus
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Messaggio da Aldus »

Rinunciaci Maxx.
Tanto a te neanche con una parrucca bionda in testa ti fanno entrare. :lol:

Idem per me. :(
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Maxx
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Messaggio da Maxx »

Nella cabina erotica o in quella del 320? E tra queste due, che differenza c'è????
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Annalisa
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Messaggio da Annalisa »

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Il senno di poi è un grande traditore.
Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato
.
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Fearless flyer
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Messaggio da Fearless flyer »

Aldus ha scritto:
Serena ha scritto:
Aldus ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:
Serena ha scritto:Basta parlare di turbolenzeeeeeeeeeeeeeeeeee :cry:
Vi prego basta basta!
Andrà tutto bene, non ci sarà manco una nuvola e mi sembrerà di essere in metro! Ok?!?!?
Sì sarà cosìììììììì 8)
Tranquilla Serena, andrà tutto benone, turbolenze o sereno che sia :wink:

Luca
Luca, ma chi fa il corso ha anche la possibilità di visitare (in volo) la cabina di pilotaggio?
Se è così sai cosa ti dico?

Aiutoooo, ho paura di volareeee, ammettetemi al corsooo. :lol:
Io partecipo e spero sia possibile... :)
Chiedilo a Luca.
Ti posso garantire che visitare la cabina di pilotaggio, vedere la sua maniacale strumentazione e i piloti che armeggiano tutta quella roba con professionalità e disinvoltura, infonde un enorme senso di sicurezza a chi ha paura di volare.
Lo so perchè a me è successo così, tanto che poi mi sono talmente appassionato da comprarmi i simulatori di volo per Pc e ripetere l'esperienza di guidare un aereo!
Non so se tale disciplina è mai stata studiata da Luca e dal suo staff a livello...terapeutico,... ma personalmente (la simulazione di volo) la consiglierei moltissimo a chi soffre di fobie aeronautiche.
A me ha aiutato davvero tanto. :wink:

P.S. Pensaci Luca. Magari ne parliamo in privato. :wink:
Ah ok, se era un discorso serio rispondo seriamente :wink:

Innanzitutto ribadiamo che l'ingresso in cabina è VIETATO da precise disposizioni aeronautiche da parte dell'ENAC, dunque non è possibile entrare nè per i passeggeri normali, nè per i partecipanti di Voglia di Volare.

Per quanto riguarda gli aspetti clinici, invece, il discorso è un po' complesso ma, in sintesi, nella maggior parte dei casi è controindicato rispetto al problema dell'aerofobia.

Tu sei un caso abbastanza raro, probabilmente eri appassionato già da prima, non lo so, dovresti raccontarmi meglio i dettagli. 8)

Dicevo che è controindicato sostanzialmente per due motivi:

- la complessità della strumentazione TENDENZIALMENTE spaventa chi ha paura di volare; soprattutto chi ha un carattere perfezionista e con una difficile gestione della possibilità dell'errore (praticamente quasi tutti i fobici o gli ansiosi), prima o poi dà vita al dubbio "ma è possibile che prima o poi non sbaglierà uno dei tastini che deve spingere? E quando lo farà cosa succederà?"

- soprattutto prima degli attentati dell'"undici settembre" chi aveva paura di volare veniva qualche volta fatto volare in cabina. Questo tipo di misura ha un vantaggio a breve termine perchè la persona, trovandosi all'interno della "stanza del comando" ricava indirettamente una sensazione di maggiore gestione della situazione e in quella precisa situazione si sente meglio. In questi casi lo svantaggio, naturalmente, inizia quando finisce il volo perchè sottolinea e ribadisce l'esigenza nella persona che l'unico modo per volare bene e senza problemi è quello di CONTROLLARE LA SITUAZIONE. Quindi le volte successive, quando non avrà possibilità di entrare in cabina, si sentirà ancora peggio.

L'atteggiamento corretto e "più moderno" è quello, invece, di facilitare ogni tipo di azione che vada nella direzione di un miglioramento del quadro sintomatologico per effetto di una migliorata capacità di affidamento, nel caso particolare, e di FIDUCIA in senso generale.

Le strategie di controllo funzionano quasi sempre male ( a dispetto di quello che pensino le persone coinvolte) o per poco tempo.

Luca
Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
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Serena
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Messaggio da Serena »

Fearless flyer ha scritto:
Aldus ha scritto:
Serena ha scritto:
Aldus ha scritto:
Fearless flyer ha scritto: Tranquilla Serena, andrà tutto benone, turbolenze o sereno che sia :wink:

Luca
Luca, ma chi fa il corso ha anche la possibilità di visitare (in volo) la cabina di pilotaggio?
Se è così sai cosa ti dico?

Aiutoooo, ho paura di volareeee, ammettetemi al corsooo. :lol:
Io partecipo e spero sia possibile... :)
Chiedilo a Luca.
Ti posso garantire che visitare la cabina di pilotaggio, vedere la sua maniacale strumentazione e i piloti che armeggiano tutta quella roba con professionalità e disinvoltura, infonde un enorme senso di sicurezza a chi ha paura di volare.
Lo so perchè a me è successo così, tanto che poi mi sono talmente appassionato da comprarmi i simulatori di volo per Pc e ripetere l'esperienza di guidare un aereo!
Non so se tale disciplina è mai stata studiata da Luca e dal suo staff a livello...terapeutico,... ma personalmente (la simulazione di volo) la consiglierei moltissimo a chi soffre di fobie aeronautiche.
A me ha aiutato davvero tanto. :wink:

P.S. Pensaci Luca. Magari ne parliamo in privato. :wink:
Ah ok, se era un discorso serio rispondo seriamente :wink:

Innanzitutto ribadiamo che l'ingresso in cabina è VIETATO da precise disposizioni aeronautiche da parte dell'ENAC, dunque non è possibile entrare nè per i passeggeri normali, nè per i partecipanti di Voglia di Volare.

Per quanto riguarda gli aspetti clinici, invece, il discorso è un po' complesso ma, in sintesi, nella maggior parte dei casi è controindicato rispetto al problema dell'aerofobia.

Tu sei un caso abbastanza raro, probabilmente eri appassionato già da prima, non lo so, dovresti raccontarmi meglio i dettagli. 8)

Dicevo che è controindicato sostanzialmente per due motivi:

- la complessità della strumentazione TENDENZIALMENTE spaventa chi ha paura di volare; soprattutto chi ha un carattere perfezionista e con una difficile gestione della possibilità dell'errore (praticamente quasi tutti i fobici o gli ansiosi), prima o poi dà vita al dubbio "ma è possibile che prima o poi non sbaglierà uno dei tastini che deve spingere? E quando lo farà cosa succederà?"

- soprattutto prima degli attentati dell'"undici settembre" chi aveva paura di volare veniva qualche volta fatto volare in cabina. Questo tipo di misura ha un vantaggio a breve termine perchè la persona, trovandosi all'interno della "stanza del comando" ricava indirettamente una sensazione di maggiore gestione della situazione e in quella precisa situazione si sente meglio. In questi casi lo svantaggio, naturalmente, inizia quando finisce il volo perchè sottolinea e ribadisce l'esigenza nella persona che l'unico modo per volare bene e senza problemi è quello di CONTROLLARE LA SITUAZIONE. Quindi le volte successive, quando non avrà possibilità di entrare in cabina, si sentirà ancora peggio.

L'atteggiamento corretto e "più moderno" è quello, invece, di facilitare ogni tipo di azione che vada nella direzione di un miglioramento del quadro sintomatologico per effetto di una migliorata capacità di affidamento, nel caso particolare, e di FIDUCIA in senso generale.

Le strategie di controllo funzionano quasi sempre male ( a dispetto di quello che pensino le persone coinvolte) o per poco tempo.

Luca
Mi piacerebbe vedere come funziona una cabina ma ora che ci penso (grazie alla tua risposta Luca) credo che sarebbe utile soltanto in quel momento stesso, come dici tu... Poi la volta successiva in cui non mi sarà possibile entrare nella cabina subirei un trauma pazzesco.
La mia paura, ansia, fobia , chiamala come vuoi, credo che nasca principalmente per il "non controllo del mezzo"ed è per questo che ho deciso di dare fiducia al vostro corso. Chissà...
A presto.
Serena
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Chicco2003
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Messaggio da Chicco2003 »

Fearless flyer ha scritto:
Aldus ha scritto:
Serena ha scritto:
Aldus ha scritto:
Fearless flyer ha scritto: Tranquilla Serena, andrà tutto benone, turbolenze o sereno che sia :wink:

Luca
Luca, ma chi fa il corso ha anche la possibilità di visitare (in volo) la cabina di pilotaggio?
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Aiutoooo, ho paura di volareeee, ammettetemi al corsooo. :lol:
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Ti posso garantire che visitare la cabina di pilotaggio, vedere la sua maniacale strumentazione e i piloti che armeggiano tutta quella roba con professionalità e disinvoltura, infonde un enorme senso di sicurezza a chi ha paura di volare.
Lo so perchè a me è successo così, tanto che poi mi sono talmente appassionato da comprarmi i simulatori di volo per Pc e ripetere l'esperienza di guidare un aereo!
Non so se tale disciplina è mai stata studiata da Luca e dal suo staff a livello...terapeutico,... ma personalmente (la simulazione di volo) la consiglierei moltissimo a chi soffre di fobie aeronautiche.
A me ha aiutato davvero tanto. :wink:

P.S. Pensaci Luca. Magari ne parliamo in privato. :wink:
Ah ok, se era un discorso serio rispondo seriamente :wink:

Innanzitutto ribadiamo che l'ingresso in cabina è VIETATO da precise disposizioni aeronautiche da parte dell'ENAC, dunque non è possibile entrare nè per i passeggeri normali, nè per i partecipanti di Voglia di Volare.

Per quanto riguarda gli aspetti clinici, invece, il discorso è un po' complesso ma, in sintesi, nella maggior parte dei casi è controindicato rispetto al problema dell'aerofobia.

Tu sei un caso abbastanza raro, probabilmente eri appassionato già da prima, non lo so, dovresti raccontarmi meglio i dettagli. 8)

Dicevo che è controindicato sostanzialmente per due motivi:

- la complessità della strumentazione TENDENZIALMENTE spaventa chi ha paura di volare; soprattutto chi ha un carattere perfezionista e con una difficile gestione della possibilità dell'errore (praticamente quasi tutti i fobici o gli ansiosi), prima o poi dà vita al dubbio "ma è possibile che prima o poi non sbaglierà uno dei tastini che deve spingere? E quando lo farà cosa succederà?"

- soprattutto prima degli attentati dell'"undici settembre" chi aveva paura di volare veniva qualche volta fatto volare in cabina. Questo tipo di misura ha un vantaggio a breve termine perchè la persona, trovandosi all'interno della "stanza del comando" ricava indirettamente una sensazione di maggiore gestione della situazione e in quella precisa situazione si sente meglio. In questi casi lo svantaggio, naturalmente, inizia quando finisce il volo perchè sottolinea e ribadisce l'esigenza nella persona che l'unico modo per volare bene e senza problemi è quello di CONTROLLARE LA SITUAZIONE. Quindi le volte successive, quando non avrà possibilità di entrare in cabina, si sentirà ancora peggio.

L'atteggiamento corretto e "più moderno" è quello, invece, di facilitare ogni tipo di azione che vada nella direzione di un miglioramento del quadro sintomatologico per effetto di una migliorata capacità di affidamento, nel caso particolare, e di FIDUCIA in senso generale.

Le strategie di controllo funzionano quasi sempre male ( a dispetto di quello che pensino le persone coinvolte) o per poco tempo.

Luca
Gasp!!!!!
Veramente interessante e soprattutto molto molto vero (detto da chi, come me, qualche problemino con la fiducia nel prossimo ce l'ha!!).
avrei qualche domanda da farti, Luca, sul corso e sull'argomento da te trattato. Posso farlo qui? o MP?
non voglio intasare i topic altrui
Ciao
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Fearless flyer
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Messaggio da Fearless flyer »

Chicco2003 ha scritto:
Fearless flyer ha scritto:
Aldus ha scritto:
Serena ha scritto:
Aldus ha scritto: Luca, ma chi fa il corso ha anche la possibilità di visitare (in volo) la cabina di pilotaggio?
Se è così sai cosa ti dico?

Aiutoooo, ho paura di volareeee, ammettetemi al corsooo. :lol:
Io partecipo e spero sia possibile... :)
Chiedilo a Luca.
Ti posso garantire che visitare la cabina di pilotaggio, vedere la sua maniacale strumentazione e i piloti che armeggiano tutta quella roba con professionalità e disinvoltura, infonde un enorme senso di sicurezza a chi ha paura di volare.
Lo so perchè a me è successo così, tanto che poi mi sono talmente appassionato da comprarmi i simulatori di volo per Pc e ripetere l'esperienza di guidare un aereo!
Non so se tale disciplina è mai stata studiata da Luca e dal suo staff a livello...terapeutico,... ma personalmente (la simulazione di volo) la consiglierei moltissimo a chi soffre di fobie aeronautiche.
A me ha aiutato davvero tanto. :wink:

P.S. Pensaci Luca. Magari ne parliamo in privato. :wink:
Ah ok, se era un discorso serio rispondo seriamente :wink:

Innanzitutto ribadiamo che l'ingresso in cabina è VIETATO da precise disposizioni aeronautiche da parte dell'ENAC, dunque non è possibile entrare nè per i passeggeri normali, nè per i partecipanti di Voglia di Volare.

Per quanto riguarda gli aspetti clinici, invece, il discorso è un po' complesso ma, in sintesi, nella maggior parte dei casi è controindicato rispetto al problema dell'aerofobia.

Tu sei un caso abbastanza raro, probabilmente eri appassionato già da prima, non lo so, dovresti raccontarmi meglio i dettagli. 8)

Dicevo che è controindicato sostanzialmente per due motivi:

- la complessità della strumentazione TENDENZIALMENTE spaventa chi ha paura di volare; soprattutto chi ha un carattere perfezionista e con una difficile gestione della possibilità dell'errore (praticamente quasi tutti i fobici o gli ansiosi), prima o poi dà vita al dubbio "ma è possibile che prima o poi non sbaglierà uno dei tastini che deve spingere? E quando lo farà cosa succederà?"

- soprattutto prima degli attentati dell'"undici settembre" chi aveva paura di volare veniva qualche volta fatto volare in cabina. Questo tipo di misura ha un vantaggio a breve termine perchè la persona, trovandosi all'interno della "stanza del comando" ricava indirettamente una sensazione di maggiore gestione della situazione e in quella precisa situazione si sente meglio. In questi casi lo svantaggio, naturalmente, inizia quando finisce il volo perchè sottolinea e ribadisce l'esigenza nella persona che l'unico modo per volare bene e senza problemi è quello di CONTROLLARE LA SITUAZIONE. Quindi le volte successive, quando non avrà possibilità di entrare in cabina, si sentirà ancora peggio.

L'atteggiamento corretto e "più moderno" è quello, invece, di facilitare ogni tipo di azione che vada nella direzione di un miglioramento del quadro sintomatologico per effetto di una migliorata capacità di affidamento, nel caso particolare, e di FIDUCIA in senso generale.

Le strategie di controllo funzionano quasi sempre male ( a dispetto di quello che pensino le persone coinvolte) o per poco tempo.

Luca
Gasp!!!!!
Veramente interessante e soprattutto molto molto vero (detto da chi, come me, qualche problemino con la fiducia nel prossimo ce l'ha!!).
avrei qualche domanda da farti, Luca, sul corso e sull'argomento da te trattato. Posso farlo qui? o MP?
non voglio intasare i topic altrui
Ciao
Beh, se pensi che è una cosa interessante per altre persone apri un tuo thread, altrimenti in MP.

Luca
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Messaggio da Aldus »

Ragazzi stiamo accatastando un po' troppo le risposte.
Meglio rispondere con un "quote singolo". :wink:
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Messaggio da Aldus »

Fearless flyer ha scritto: Ah ok, se era un discorso serio rispondo seriamente :wink:

Innanzitutto ribadiamo che l'ingresso in cabina è VIETATO da precise disposizioni aeronautiche da parte dell'ENAC, dunque non è possibile entrare nè per i passeggeri normali, nè per i partecipanti di Voglia di Volare.

Per quanto riguarda gli aspetti clinici, invece, il discorso è un po' complesso ma, in sintesi, nella maggior parte dei casi è controindicato rispetto al problema dell'aerofobia.

Tu sei un caso abbastanza raro, probabilmente eri appassionato già da prima, non lo so, dovresti raccontarmi meglio i dettagli. 8)

Dicevo che è controindicato sostanzialmente per due motivi:

- la complessità della strumentazione TENDENZIALMENTE spaventa chi ha paura di volare; soprattutto chi ha un carattere perfezionista e con una difficile gestione della possibilità dell'errore (praticamente quasi tutti i fobici o gli ansiosi), prima o poi dà vita al dubbio "ma è possibile che prima o poi non sbaglierà uno dei tastini che deve spingere? E quando lo farà cosa succederà?"

- soprattutto prima degli attentati dell'"undici settembre" chi aveva paura di volare veniva qualche volta fatto volare in cabina. Questo tipo di misura ha un vantaggio a breve termine perchè la persona, trovandosi all'interno della "stanza del comando" ricava indirettamente una sensazione di maggiore gestione della situazione e in quella precisa situazione si sente meglio. In questi casi lo svantaggio, naturalmente, inizia quando finisce il volo perchè sottolinea e ribadisce l'esigenza nella persona che l'unico modo per volare bene e senza problemi è quello di CONTROLLARE LA SITUAZIONE. Quindi le volte successive, quando non avrà possibilità di entrare in cabina, si sentirà ancora peggio.

L'atteggiamento corretto e "più moderno" è quello, invece, di facilitare ogni tipo di azione che vada nella direzione di un miglioramento del quadro sintomatologico per effetto di una migliorata capacità di affidamento, nel caso particolare, e di FIDUCIA in senso generale.

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Luca
Davvero molto interessante il tuo discorso, Luca.
E' interessante perchè emergono due categorie di pensiero:
1) Quella scientifica e sperimentata, e quindi certa, basata su una visione generale del problema fondata sulla professione e sulla consulenza giornaliera di molteplici casi.
2) Quella del tutto personale che "funziona" solo in alcuni casi (il mio caso ad esempio).

Dicevo, è molto interessante perchè, nel mio specifico caso, l'osservazione della strumentazione mi ha aiutato.
Non so a cosa sia dovuto questo senso di sicurezza, ma posso provare a descriverti cosa pensavo PRIMA dell'aeroplano (quando lo temevo e avevo paura).
La mia visione dell'aeroplano si fermava ovviamente solo all'aspetto estetico, ossia da come vedevo il mezzo di trasporto dal di fuori.
Visto così, in effetti, mi sembrava un oggetto un po' "sempliciotto" tra virgolatte.
Insomma per dircela chiara, un tubo con delle ali e dei motori, e il tutto condito da una bella spruzzata di apparente "fragilità" (soprattutto le ali!!).
Nel mio caso dunque la mia paura era ritenere quell'affare una macchina per nulla complessa, una macchina dove la tecnologia praticamente pare non esistere, e dove il volare sembra quasi un "fidarsi" del destino senza alcuna possibilità di controllo.
Questo tipo di visione ho poi appurato che è abbastanza radicata in tutti quelli che osservano l'aeroplano....da fuori, ossia senza conoscerne in segreti, e pertanto arrivano alla seguente deduzione: Aeroplano = mezzo fragile e poco tecnologico.
La mazzata che mi ha invece fatto capire cosa è veramente l'aeroplano è stata la cabina di pilotaggio.
Capisco che per molti sia un shock (magari negativo), ma nel mio caso si è rivelato un shock positivo perchè ho subito rigirato l'equazione in:
Mamma mia quanti strumenti! = Ma allora questi quì sono in grado di controllare anche una mosca o uno starnuto! :shock:
La mia visione dell'aeroplano come mezzo di trasporto dotato di quattro stupidaggini, ha lasciato invece il posto di ricchezza tecnologica estrema dove nulla ma proprio nulla è lasciato al caso e dove tutto a sempre sotto controllo. :)
Insomma per me è stato come andare a fare un visita in un ambulatorio dove, oltre al lettino, c'è uno strumentino e uno stetoscopio, oppure andare in un ambulatorio dove sono attorniato da oscilloscopi, sensori, computer, tabelle, grafici, e medici in divisa.
La divisa....
E già, perchè oltre alla strumentazione, ciò che mi ha colpito sono stati i piloti.
Dinnanzi a tutto quel ben di dio non ho potuto fare a meno di notare e percepire il senso di sicurezza che mi davano quei due "individui" in divisa, la loro calma, il loro sapere tutto, il loro toccare tutto con precisione estrema.
Insomma non erano "uomini normali", ma persone che sapevano il fatto loro e di cui mi potevo fidare ciecamente perchè....perchè me lo dimostravano! 8)
Da quell'esperienza poi il passo è stato quello che ti ho raccontato e che tu sai, ossia mi sono appassionato, ho voluto farmi una cultura in proposito, sapere tutto, e ora.....eccomi qua.
Ho vuluto raccontarti il mio caso NON perchè debba diventare una "regola", ma per darti un altro tassello di analisi alla tua professione.
Mettendo insieme poi tutte le esperienze e tutti i tasselli che ti hanno raccontato gli utenti che hanno sofferto di questa fobia, avrai sempre più elementi di analisi per portare a termine la "terapia antipaura" in maniera sempre più efficace. :wink:

Riguardo invece alla seconda osservazione che hai fatto, posso anch'io confermarti che mi è capitata.
Il senso di sicurezza l'ho sempre ricevuto solo mentre ero in volo e potevo visionare la cabina di pilotaggio (e per me significava poter stare accanto ai miei "dottori", ossia i piloti), ma quando poi questa occasione è cessata ho ritrovato l'ansia dovuta al NON sapere cosa stanno facendo i piloti là davanti. :roll:
Credo che questo "non sapere" sia proprio uno dei talloni d'achille di chi soffre della paura del volo, ma potrei sbagliarmi.
Più volte infatti ho sottolineato come, durante i primi voli, li ho trovati piacevoli solo perchè i piloti parlavano spesso ai passeggeri, gli davano continue informazioni, il chè rendeva il tutto molto "rilassante", e anzi in un topic avevo invitato i nostri piloti (ovviamente se possono) a parlare più spesso ai passeggeri, soprattutto quando c'è mal tempo o un pochino di turbolenza.
Ricordo ancora un bella frase detta da un comandante Alitalia, il quale dopo essere decollati da Catania e incontrato un po' di turbolenza, aprì l'interfono e disse:

"Signore e signori buonasera. Sono il comandante. Stiamo incontrando una leggera turbolenza dovuta al maltempo, niente di preoccupante per questo aereo. Tra meno di due minuti la supereremo e torneremo a volare in aria calma. Per chi è seduto sul lato sinistro dell'aeromobile invito ad osservare la splendida panoramica dell'Etna al tramonto sotto le nuvole. Grazie della cortese attenzione e buon volo."

Poche parole, certo, ma dette in quel frangente e con quel tono rassicurante, hanno dato una sventagliata di sollievo e di sicurezza a tutti i passeggeri (soprattutto a quelli fifoni) i quali l'hanno molto apprezzata. :wink:
I passeggeri tesi hanno bisogno di essere vicini psicologicamente ai piloti. Ripongono tutta la fiducia nelle loro mani e pertanto trovano sollievo nel sentirli spesso, catturare ogni sfumatura che trapela dalla loro voce rassicurante. Non potendoli vedere (oramai non più) e sentire spesso (soprattutto nei momenti adrenalinici) è normale che si sentano un po' soli e poco "coccolati".
La cosa più bella che vorrei poter vedere su un aereo, sono dei sistemi multimediali audio/video inseriti nel sedili, e quali permettono non solo di assistere a film, ma anche di vedere e sentire ciò che avviene in cabina di pilotaggio.
Di sicuro io mi sintonizzerei sul quel canale, ci rimmarrai per tutta la durata del volo, e guai a chi mi disturba. :D
Troppo godimento!
Ovviamente so bene che è un'utopia, anche perchè ai piloti non farebbe molto piacere sentirsi in diretta sul "grande Fratello". :lol:
Ma chissà.....magari in un prossimo futuro...... :wink:
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Annalisa
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Messaggio da Annalisa »

hai fatto anche un Bignami di tutto sto discorso Aldì? :lol:
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Ti fa vedere il giusto nel tempo sbagliato
.
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