Purtroppo, come s'è già ampiamente detto, le statistiche non aiutano molto chi ha paura di volare. Non lo aiutano perchè chi ha paura non si basa sul concetto di PROBABILITA' ma su quello di POSSIBILITA'; il ragionamento, cioè, è il seguente: "è assolutamente POSSIBILE escludere che ci sarà un incidente aereo (sull'aereo che prenderò io)?". Non potendo, ovvimamente, la risposta essere posiviva (nel senso che non è possibile escluderlo, se non "soltanto" in termini probabilistici) le indicazioni statistiche non placano la paura.
Non so se c'entri nulla, ma il concetto di POSSIBILITA' è proprio quello che c'è alla base della sicurezza.
Faccio un esempio che viene dalla mia (ex) professione: se ho un farmaco che è utilizzato anche da millenni (l'Aspirina, per esempio... ne parlava Ippocrate) e scopro un effetto indesiderato che percentualmente si colloca magari sul caso per diversi milioni e che non si era mai verificato da millenni, io tuttavia da quel momento so che quell'effetto indesiderato SICURAMENTE può verificarsi perché l'ho visto con i miei occhi e corro ai ripari.
Pertanto è proprio la POSSIBILITA', anzi la CERTEZZA che un incidente possa avvenire che mi fa attivare ogni possibile procedura di sicurezza.
Chi fa questo lavoro in qualunque settore, viene chiamato "Il cercatore di Corvo Bianco", che non è un capo indiano, ma proprio un corvo bianco.
Ovvero, io stimo che tutti i corvi siano neri, perché non ne ho mai visto uno bianco ma se ne vedo uno so con assoluta certezza che NON TUTTI i corvi sono neri e mi comporto di conseguenza.
La sicurezza aerea si basa anche su questo, cioé sulla certezza che prima o poi incontrerò corvo bianco e devo essere preparato.
Luca ho sprecato le mie preziose dita sulla tastiera o se ne cava qualcosa che serva ai fifoni incalliti?