Ne ho un paio anch'io da raccontare, entrambe avvenute su un MD82 Meridiana in partenza da Olbia per Milano, e a distanza di un anno esatto.
Allora, sono seduto al mio posto quasi in coda all'aereo in attesa del rullaggio. L'imbarco viene terminato e io comincio a sparlottare con i miei amici sulla possibilità di andare in cabina a fare visita ai piloti.
Dopo cinque minuti circa (ancora ad aereo fermo) una assistente di volo fa un'annuncio nell'interfono:
"Il signor Bulgheroni è desiderato dal Comandante".
Stupore mio, ma soprattutto dei miei amici che non credevano che il sottoscritto avesse tanto "potere".
In effetti loro non lo sapevano, ma io non avevo proprio parlato con nessuno per una ipotetica visitina in cabina, per cui ero molto più sorpreso di loro e non mi capacitavo di essere tanto fortunato da essere chiamato in cabina ad assistere addirittura al decollo!
Col sorriso da gatto sornione, mi slaccio la cintura, e tra l'invidia di tutti i presenti comincio a camminare lentamente lungo il corridoio con quel fare da "iper gasato volante" che sta per ricevere una sorpresa unica e speciale.
E in effetti la sorpresa c'è, ma...dannazione...non era quella che mi aspettavo.
Arrivato in prossimità della porticina della cabina (ancora aperta come se mi stesse accogliendo) mi trovo i due piloti che mi guardano con sospetto e faccia contrariata, e fuori dal portellone in cima alla scaletta altrettanti due carabinieri con la faccia scura.
Un'assistente di volo mi chiede: "
E' Lei il signor Bulgheroni?"
"
Sì", gli rispondo timidamente.
E l'assistente: "
C'è qualcosa che si MUOVE nel suo bagaglio."
Potete immaginare la mia faccia!!!!
A quel punto i due carabinieri mi hanno invitato a seguirli e ad andare col loro verso il vano stive dell'aereo.
Mentre camminavo intorno all'aereo non ho potuto fare a meno di guardare verso i finestrini dietro il quale TUTTI QUANTI mi stavano guardando in maniera sinistra e preoccupata.
Arrivati alla stiva c'era un addetto ai bagagli che aveva spostato alcune valige lasciando libera la mia in bella vista.
"
E' questo il suo bagaglio?", mi chiese un carabiniere.
"
Sì è il mio", risposi.
"
Bene lo apra Lei, anzi no, lo prenda dalla stiva e lo metta su quel carrellino", disse tenendomi d'occhio.
Presi la valigia, la misi "delicatamente" sul carrellino, e ci allontanammo qualche metro dall'aereo.
Giuro che cascavo completamente dalle nuvole e non capivo che diavolo di storia fosse quella e che cosa diavolo di "mobile" ci potesse essere dentro il mio bagaglio.
Comunque ho aperto il bagaglio, e cerca, cerca, svuota, svuota, ad un certo punto c'è davvero un qualcosa che fa "
Zzzzzzzz".
Sapete cos'era?
Quel dannato maledettissimo RASOIO della Braun ricaricabile!!!

(probabilmente durante il caricamento del bagaglio il rasoio ha preso un colpo un po' violento, si è avviato, e ha cominciato a ronzare come un deficiente all'interno della stiva).
Ho mostrato con vergogna il rasoio ai carabinieri (e non solo loro, lo hanno visto anche TUTTI i passeggeri che guardavano dagi finestrini), i quali hanno detto solo "
Ok va bene, ora lo spenga, e veda di metterlo al sicuro", dopodichè mi hanno riportato alla scaletta.
Ricordo che quello è stato l'attimo più terribile della mia passione aeronautica.
Appena ho intravisto il corridoio c'era gente che rideva dappertutto!
Per non parlare dei miei amici i quali si scompisciavano di risate e che mi hanno fatto un c**o quadro per almeno un mese!
min**ia che figuraccia!
Non appena sono arrivato a casa ho preso quel dannato rasoio, l'ho fracassato a terra, e l'ho sbattuto nella spazzatura.
Il giorno dopo poi ho ricomprato un nuovo Braun ricaricabile che aveva il "Block Lock" sulla leva d'accensione!
L'altro episodio invece (per fortuna) non ha visto me come protagonista vergognoso, bensì un passeggero dell'aereo.
Sempre ad Olbia, stessa situazione.
Gli assistenti di volo contano i passeggeri, ma qualcosa non torna.
Rifanno ancora il conteggio, poi ancora una volta, e nuovamente parlottano tra loro e qualcosa non torna.
Accanto a me c'è un signore dall'aspetto molto stravagante.
Un tipo cicciottello, romano, basso di statura, con i capelli rossastri e vispi come il "mago G", e con una voce tra il "Fantozzi e l'Alberto Sordi".
Il tipo comincia a parlare con me e si lamenta che siamo in ritardo.
Io gli spiego che gli assistenti stanno verificando il numero di passeggeri a bordo, e che sino a quando non tornano i conti non si può procedere oltre.
Nel frattempo io e il tipo fantozziano cominciamo a parlare di altre cosette, insomma le solite frasi fatte del tipo "
Ma Lei era quì in vacanza? Cosa fa nella vita? Le piace la sardegna?"...e via discorrendo.
La discussione si protrae per diversi minuti, il tempo passa e...ancora l'aereo è fermo e gli assistenti contano e ricontano i passeggeri e verificano nuovamente fogli e scartoffie!
A un certo punto abbandono la discussione col tipo, e mi lascio andare ad un "
Uffa ma siamo ancora qui? Se perdiamo altro tempo rischio di arrivare tardi a Milano ad un appuntamento di lavoro".
Non appena finisco di pronunciare quella frase, il tipo fantozziano mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite come se avesse visto un mostro (giuro, mi ha messo quasi paura!), poi comincia ad agitarsi e ad urlare a voce alta in romanesco
"Ma chè vva ammilano questo aereo?? MA IO DEVO ANDA' ARROMA!!!!"
E' stato devastante!
Siamo tutti scoppiati a ridere come pazzi perchè abbiamo capito all'istante il motivo di quel ritardo e quel continuo conteggiare da parte dei poveri assistenti di volo.
Chissà come, il tipo fantozziano aveva sbagliato imbarco, nessuno al check si era accorto dal suo biglietto che si stava imbarcando su un volo sbagliato, e praticamente ce lo siamo trovati noi a bordo sul volo per Milano.
Quando ripenso a quella scena mi piego ancora dal ridere!
