cavi elettrici Airbus

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Re: cavi elettrici A380

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lucax1x ha scritto: Date le elevate velocità di rotazione delle turbine si hanno anche alte frequenze...
L'alternatore è azionato dal motore tramite l'interposizione di un CSD che mantiene i giri costanti indipendentemente dalle variazioni di giri del motore.

Paolo
lucax1x

cavi elettrici A380

Messaggio da lucax1x »

super33 ha scritto:
lucax1x ha scritto: Ottimo conduttore è anche l'alluminio che pesa di meno ma stranamente a parità di peso occupa più volume...
Perchè "stranamente" :?:
:) non lo so mi è uscito cosi, forse perchè in genere non si è portati a immaginare la relazione tra peso e volume; l'Al ha una densità molto minore di quella del rame ma a parità di peso (V=p/d) occupa un volume maggiore. :)
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vihai
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Re: cavi elettrici A380

Messaggio da vihai »

JT8D ha scritto: L'alternatore è azionato dal motore tramite l'interposizione di un CSD che mantiene i giri costanti indipendentemente dalle variazioni di giri del motore.
Yes, però è più facile fare un sistema in cui il generatore routa ad una velocità più elevata. Se devi aggiungere un ulteriore riduttore aumentano peso e perdite...

Oppure fai come sul 380 dove l'impianto AC è a frequenza variable e non c'è il CSD :)

Ciao,
lucax1x

Re: cavi elettrici A380

Messaggio da lucax1x »

vihai ha scritto:
JT8D ha scritto: L'alternatore è azionato dal motore tramite l'interposizione di un CSD che mantiene i giri costanti indipendentemente dalle variazioni di giri del motore.
Yes, però è più facile fare un sistema in cui il generatore routa ad una velocità più elevata. Se devi aggiungere un ulteriore riduttore aumentano peso e perdite...

Oppure fai come sul 380 dove l'impianto AC è a frequenza variable e non c'è il CSD :)

Ciao,
aaaah questa non me l'aspettavo :shock: !!! veramente l'impianto AC è a frequenza variabile ? e perchè viene adottata sta soluzione ?
lucax1x

Re: cavi elettrici A380

Messaggio da lucax1x »

lucax1x ha scritto:
vihai ha scritto:
JT8D ha scritto: L'alternatore è azionato dal motore tramite l'interposizione di un CSD che mantiene i giri costanti indipendentemente dalle variazioni di giri del motore.
Yes, però è più facile fare un sistema in cui il generatore routa ad una velocità più elevata. Se devi aggiungere un ulteriore riduttore aumentano peso e perdite...

Oppure fai come sul 380 dove l'impianto AC è a frequenza variable e non c'è il CSD :)

Ciao,
ovviamente per eliminare il CSD 8) ...ecco fatto !!!

aaaah questa non me l'aspettavo :shock: !!! veramente l'impianto AC è a frequenza variabile ? e perchè viene adottata sta soluzione ?
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Flyfree
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Re: cavi elettrici Airbus

Messaggio da Flyfree »

lucax1x ha scritto:Ho letto che su un grande aereo di linea come Airbus A340-300, lungo 63,6 metri e con un' apertura alare di 60,3 metri, corrono circa 300 Km di cavi elettrici :o ... e allora su un A380 ??? :shock: :shock: :shock:
Da elettrico industriale presumo che le dorsali di potenza siano in barre CU, i segnali viaggino in sistemi Bus in fibra ottica, gli azionamenti di potenza eseguiti in gran parte con interruttori statici, misure elettriche indirette con TV e TA e relativi trasmettitori di segnale, il resto è fileria di bassa potenza che in pratica potrebbero essere sulle 3000 matasse da 100 mt di filo conduttore più che altro di piccola sezione in Cu e qualcosa in Al. Niente di particolarmente eccezionale e ti assicuro che c'è anche di peggio nel settore industriale. 8)
Mi pare vengano usati pure generatori a 400 Hz per alleggerire indotti e induttori.
Ciao!
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cu = rame

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

Stephen Dedalus ha scritto:
A380 ha scritto:No, no, temo che sia proprio costoso e pesante rame (al limite, alluminio). 500 Km non sono pochi, non tanto in termini di costi quanto di peso!!
Non credo siano pochi nemmeno in termini di costi: tempo fa leggevo su "Repubblica" che la domanda di rame, specialmente da parte dei paesi in via di sviluppo, sta progressivamente crescendo, facendo quindi crescere il prezzo del Cu...
infatti, oggi costa il 300% in più di solo tre anni fa'.

una tecnica che avevo già osservato qualche anno fa' su una mercedes e320, era quella di avere molti cavi ma di dimenìsioni ridicole, tipicamente di soli 0,35 a 1,00 mm2 di sezione (se non ricordo male).
tralasciando le linee di potenza, i cavi hanno una sezione molto ridotta perchè servono principalmente a trasportare dati di controllo dei dispositivi connessi e poichè sono necessarie correnti dell'ordine dei milli-Amper non necessitano di sezioni importanti.

ora, non sono abbastanza informato sulle tecniche adottate per cablare e gestire i relativi impianti elettrici AERONAUTICI, però vi posso garantire che una scheda elettronica costa infinitamente meno che in passato e che è possibile gestire il tutto senza alcun cavo di comando/controllo dispositivo, basta far passare il segnale idoneo all'interno del cavo di alimentazione stesso, vedi "onde convogliate".
Ultima modifica di Quattro Voli In Croce il 2 agosto 2007, 22:55, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Flyfree »

basta far passare il segnale idoneo all'interno del cavo di alimentazione stesso, vedi "onde convogliate".
in aeronautica non credo proprio che sia un sistema fattibile :)
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Messaggio da Quattro Voli In Croce »

Flyfree ha scritto:
basta far passare il segnale idoneo all'interno del cavo di alimentazione stesso, vedi "onde convogliate".
in aeronautica non credo proprio sia un sistema fattibile :)
ah no?! è quale sarebbe il motivo?
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Messaggio da Flyfree »

tantissimi, in sintesi l'affidabilità!
Ultima modifica di Flyfree il 2 agosto 2007, 22:59, modificato 1 volta in totale.
lucax1x

Re: cu = rame

Messaggio da lucax1x »

una tecnica che avevo già osservato qualche anno fa' su una mercedes e320, era quella di avere molti cavi ma di dimenìsioni ridicole, tipicamente di soli ,35 a 1 mm2 di sezione (se non ricordo male).
tralasciando le linee di potenza, i cavi hanno una sezione molto ridotta perchè servono principalmente a trasportare dati di controllo dei dispositivi connessi e poichè sono necessarie correnti dell'ordine dei milli-Amper non necessitano di sezioni importanti.
Finchè si tratta di segnali e quindi di correnti piccole tutto si può fare e si possono adottare sezioni dino a 1 mm2; per tutto il resto non si può fare a meno di avere sezioni maggiori date le potenze e correnti in gioco (sistema di condizionamento e pressurizzazione tanto per citarne uno).
Dato poi che un aereo costa fior di miliardi (di lire) non penso che l'aumento del 300% del costo del rame possa fermare l'industria aeronautica...però 500 km di cavi avranno il loro costo e chissà quanto incidono sul prezzo totale dell 'A380...boh :?::?::?:
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cavi elettrici A380.

Messaggio da lucax1x »

Quattro Voli In Croce ha scritto:
Flyfree ha scritto:
basta far passare il segnale idoneo all'interno del cavo di alimentazione stesso, vedi "onde convogliate".
in aeronautica non credo proprio sia un sistema fattibile :)
ah no?! è quale sarebbe il motivo?
I segnali tipo dati devono viaggiare su cavi schermati onde evitare che possano essere "disturbati" da altre fonti elettromagnetiche". Una corrente AC che scorre in un conduttore, tra l'altro a frequenza di 400Hz, genera un campo elettromagnetico per niente trascurabile. Da qui la necessità di separare i segnali facendoli viaggiare su circuiti distinti e separati...altrimenti perchè sull'MD80 anche quando si è atterrati ci vietano di accendere il telefonino e quant'altro ???
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Messaggio da Quattro Voli In Croce »

Flyfree ha scritto:tantissimi, in sintesi l'affidabilità!
scusa se non afferro il concetto di "affidabilità", potresti fare qualche esempio?

PS: ho il saldatore in mano da quando avevo 12 anni, ora ne ho 38 e della mia passione ne ho fatto un mestiere.
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Messaggio da Flyfree »

Quattro Voli In Croce ha scritto:
Flyfree ha scritto:tantissimi, in sintesi l'affidabilità!
scusa se non afferro il concetto di "affidabilità", potresti fare qualche esempio?

PS: ho il saldatore in mano da quando avevo 12 anni, ora ne ho 38 e della mia passione ne ho fatto un mestiere.
quindi dovresti saperlo.
ciao
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Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da Flyfree »

lucax1x ha scritto:
Quattro Voli In Croce ha scritto:
Flyfree ha scritto:
basta far passare il segnale idoneo all'interno del cavo di alimentazione stesso, vedi "onde convogliate".
in aeronautica non credo proprio sia un sistema fattibile :)
ah no?! è quale sarebbe il motivo?
I segnali tipo dati devono viaggiare su cavi schermati onde evitare che possano essere "disturbati" da altre fonti elettromagnetiche". Una corrente AC che scorre in un conduttore, tra l'altro a frequenza di 400Hz, genera un campo elettromagnetico per niente trascurabile. Da qui la necessità di separare i segnali facendoli viaggiare su circuiti distinti e separati...altrimenti perchè sull'MD80 anche quando si è atterrati ci vietano di accendere il telefonino e quant'altro ???

insomma, è come dialogare della vecchia Ritmo
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Re: cu = rame

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:
una tecnica che avevo già osservato qualche anno fa' su una mercedes e320, era quella di avere molti cavi ma di dimenìsioni ridicole, tipicamente di soli ,35 a 1 mm2 di sezione (se non ricordo male).
tralasciando le linee di potenza, i cavi hanno una sezione molto ridotta perchè servono principalmente a trasportare dati di controllo dei dispositivi connessi e poichè sono necessarie correnti dell'ordine dei milli-Amper non necessitano di sezioni importanti.
Finchè si tratta di segnali e quindi di correnti piccole tutto si può fare e si possono adottare sezioni dino a 1 mm2; per tutto il resto non si può fare a meno di avere sezioni maggiori date le potenze e correnti in gioco (sistema di condizionamento e pressurizzazione tanto per citarne uno).
Dato poi che un aereo costa fior di miliardi (di lire) non penso che l'aumento del 300% del costo del rame possa fermare l'industria aeronautica...però 500 km di cavi avranno il loro costo e chissà quanto incidono sul prezzo totale dell 'A380...boh :?::?::?:
il 300% non fermerà di certo un bel niente, fermo restando che è un buon incentivo per gli ingenieri a trovare soluzioni più economiche ed al tempo stesso di pari o superiore affidabilità.
lucax1x

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Messaggio da lucax1x »

Quattro Voli In Croce ha scritto:
Flyfree ha scritto:tantissimi, in sintesi l'affidabilità!
scusa se non afferro il concetto di "affidabilità", potresti fare qualche esempio?

PS: ho il saldatore in mano da quando avevo 12 anni, ora ne ho 38 e della mia passione ne ho fatto un mestiere.
Oggi qualke applizacione pratica nell'utilizzare lo stesso cavo per i dati e per i segnbali di potenza già c'è...vedi i nuovi contatori enel. Qui però la situazione è diversa e sono diverse le esigenze: far funzionare bene l'aereo e non farlo cadere !!! meglio evitare interferenze...quindi maggiore affidabilità !!!
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Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

Flyfree ha scritto: I segnali tipo dati devono viaggiare su cavi schermati onde evitare che possano essere "disturbati" da altre fonti elettromagnetiche". Una corrente AC che scorre in un conduttore, tra l'altro a frequenza di 400Hz, genera un campo elettromagnetico per niente trascurabile. Da qui la necessità di separare i segnali facendoli viaggiare su circuiti distinti e separati...altrimenti perchè sull'MD80 anche quando si è atterrati ci vietano di accendere il telefonino e quant'altro ???

insomma, è come dialogare della vecchia Ritmo
oppure di segnali audio analogici, ed è proprio questo il punto cruciale..

tornado per un'attimo alla mercedes, stessa identica carrozzeria per due veicoli diversi in tutto;

e250, anno 1998:

i cablaggi sono del tipo classico, dunque tutto asservito a contatti puliti.

e320, anno 2000:

le canaline sono le stesse ma il cablaggio è molto ridotto, le sezioni dei cavi sono più piccole, ma questo perchè..?

è molto semplice, hanno digitalizzato tutto o quasi, riducendo a 0, o quasi, le schermature dei cavi di comando, infatti, un segnale digitale è molto differente da uno analogico, senza contare poi che è possibile realizzare linee con impedenze più basse a parità di consumo abbassando di conseguenza anche i disturbi.
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Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da lucax1x »

oppure di segnali audio analogici, ed è proprio questo il punto cruciale..

tornado per un'attimo alla mercedes, stessa identica carrozzeria per due veicoli diversi in tutto;

e250, anno 1998:

i cablaggi sono del tipo classico, dunque tutto asservito a contatti puliti.

e320, anno 2000:

le canaline sono le stesse ma il cablaggio è molto ridotto, le sezioni dei cavi sono più piccole, ma questo perchè..?

è molto semplice, hanno digitalizzato tutto o quasi, riducendo a 0, o quasi, le schermature dei cavi di comando, infatti, un segnale digitale è molto differente da uno analogico, senza contare poi che è possibile realizzare linee con impedenze più basse a parità di consumo abbassando di conseguenza anche i disturbi.
...e quindi ??? anche su aerei moderni come A320 al decollo e atterraggio sconsigliano l'uso di cellulari, dispositivi laser e similari; una ragione ci deve pur essere !!!
Sei sicuro che le schermature sono ridotte ?
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Re: cavi elettrici A380

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:
Quattro Voli In Croce ha scritto:
Flyfree ha scritto:tantissimi, in sintesi l'affidabilità!
scusa se non afferro il concetto di "affidabilità", potresti fare qualche esempio?

PS: ho il saldatore in mano da quando avevo 12 anni, ora ne ho 38 e della mia passione ne ho fatto un mestiere.
Oggi qualke applizacione pratica nell'utilizzare lo stesso cavo per i dati e per i segnbali di potenza già c'è...vedi i nuovi contatori enel. Qui però la situazione è diversa e sono diverse le esigenze: far funzionare bene l'aereo e non farlo cadere !!! meglio evitare interferenze...quindi maggiore affidabilità !!!
l'affidabilità di un velivolo dipende da molti fattori, certo, ma l'affidabilità di un impianto elettrico dipende moltissimo da quale strategia viene adottata.

solo per fare un esempio, lo sapevi che le fibre ottiche NON sono adatte a stare in movimento? si spezzano e l'aereo potrebbe essere in serie difficoltà.

i conduttori rame invece (CU), se realizzati secondo specifiche di altissimo livello, non soffrono del problema delle fibre ottiche perchè realizzati con trefoli finissimi e di conseguenza molto flessibili.

se proprio devo essere sincero, i 300 o 500 km di cavi, nel complesso, sono da attribuire alle tante feature presenti nei velivoli dei giorni nostri, basti osservare la moltitudine di schermi lcd.

comunque sia, sappiate che stanno digitalizzando tutto, che ci piaccia o no.
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Re: cavi elettrici A380

Messaggio da lucax1x »

l'affidabilità di un velivolo dipende da molti fattori, certo, ma l'affidabilità di un impianto elettrico dipende moltissimo da quale strategia viene adottata.
solo per fare un esempio, lo sapevi che le fibre ottiche NON sono adatte a stare in movimento? si spezzano e l'aereo potrebbe essere in serie difficoltà.
No non sapevo.
i conduttori rame invece (CU), se realizzati secondo specifiche di altissimo livello, non soffrono del problema delle fibre ottiche perchè realizzati con trefoli finissimi e di conseguenza molto flessibili.
No non sapevo.
comunque sia, sappiate che stanno digitalizzando tutto, che ci piaccia o no.
Scusa...ma che mestiere fai :D ???
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Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:
oppure di segnali audio analogici, ed è proprio questo il punto cruciale..

tornado per un'attimo alla mercedes, stessa identica carrozzeria per due veicoli diversi in tutto;

e250, anno 1998:

i cablaggi sono del tipo classico, dunque tutto asservito a contatti puliti.

e320, anno 2000:

le canaline sono le stesse ma il cablaggio è molto ridotto, le sezioni dei cavi sono più piccole, ma questo perchè..?

è molto semplice, hanno digitalizzato tutto o quasi, riducendo a 0, o quasi, le schermature dei cavi di comando, infatti, un segnale digitale è molto differente da uno analogico, senza contare poi che è possibile realizzare linee con impedenze più basse a parità di consumo abbassando di conseguenza anche i disturbi.
...e quindi ??? anche su aerei moderni come A320 al decollo e atterraggio sconsigliano l'uso di cellulari, dispositivi laser e similari; una ragione ci deve pur essere !!!
Sei sicuro che le schermature sono ridotte ?
ti rispondo con altre domande;

l'A320 in che anno è stato messo in linea?

che queste precauzioni centrino qualcosa con "la paura del terrorismo"? (per chi vuol crederci)



ammettiamo l'ipotesi che ci sono 180 cellulari e che l'aereo decolla, finchè c'è campo i terminali (cellulari) non emettono quasi niente (0,006 watt), dunque cosa potrebbero mai fare?!
ma ammettiamo anche che l'aereo sia in una zona poco coperta, i 180 terminali aumenterebbero le loro emissioni a 0,6 watt, forse su un md80 (forse, visto che ha cavi schermati) potrebbe alla lontana dare qualche problema.
ma negli aerei moderni abbiamo segnali digitali e posso garantire che sono immuni ad una moltitudine di problemi di rumore che affiggevano i vecchi sistemi analogici.
in pratica è solo un gioco di bit, bit 0 bit 1 e se la parola non corrisponde riparte la richiesta, senza contare poi che esistono sistemi di correzzione degli errori "al volo" che garantiscono il correto funzionamento degli apparati che dir si voglia.
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Re: cavi elettrici A380

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:
Scusa...ma che mestiere fai :D ???
il tecnico, mi occupo a tempo pieno di impianti di saldatura, questo grazie a 20 anni spesi come auto-didatta nel campo del hi-fi.
lucax1x

Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da lucax1x »

l'A320 in che anno è stato messo in linea?

che queste precauzioni centrino qualcosa con "la paura del terrorismo"? (per chi vuol crederci)

ammettiamo l'ipotesi che ci sono 180 cellulari e che l'aereo decolla, finchè c'è campo i terminali (cellulari) non emettono quasi niente (0,006 watt), dunque cosa potrebbero mai fare?!
ma ammettiamo anche che l'aereo sia in una zona poco coperta, i 180 terminali aumenterebbero le loro emissioni a 0,6 watt, forse su un md80 (forse, visto che ha cavi schermati) potrebbe alla lontana dare qualche problema.
ma negli aerei moderni abbiamo segnali digitali e posso garantire che sono immuni ad una moltitudine di problemi di rumore che affiggevano i vecchi sistemi analogici.
in pratica è solo un gioco di bit, bit 0 bit 1 e se la parola non corrisponde riparte la richiesta, senza contare poi che esistono sistemi di correzzione degli errori "al volo" che garantiscono il correto funzionamento degli apparati che dir si voglia.
Non ricordo l'anno di inizio produzione di A320, però oggi è ancora prodotto e a quanto sento dire i consigli sui cellulari da tenere spenti vengono sempre dati; non so se tali precauzioni c'entrino col terrorismo.
A parte l'esempio dei cellulari è stato segnalato qualche inconveniente circa l'uso degli stessi...e poi il bit sempre un impulso elettrico è !!! lo dimostra il fatto che tutti i componenti elettronici si riscaldano e richiedono ventole grandi quanto un mulino.
lucax1x

Re: cavi elettrici A380

Messaggio da lucax1x »

Quattro Voli In Croce ha scritto:
lucax1x ha scritto:
Scusa...ma che mestiere fai :D ???
il tecnico, mi occupo a tempo pieno di impianti di saldatura, questo grazie a 20 anni spesi come auto-didatta nel campo del hi-fi.
Ottimo !!! io invece sono ingegnere elettrico (elettrotecnico + elettronico) ma al momento mi occupo di sicurezza nei cantieri a parte una bellissima parentesi su adeguamento di impianti elettrici secondo L.46/90.
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Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:
l'A320 in che anno è stato messo in linea?

che queste precauzioni centrino qualcosa con "la paura del terrorismo"? (per chi vuol crederci)

ammettiamo l'ipotesi che ci sono 180 cellulari e che l'aereo decolla, finchè c'è campo i terminali (cellulari) non emettono quasi niente (0,006 watt), dunque cosa potrebbero mai fare?!
ma ammettiamo anche che l'aereo sia in una zona poco coperta, i 180 terminali aumenterebbero le loro emissioni a 0,6 watt, forse su un md80 (forse, visto che ha cavi schermati) potrebbe alla lontana dare qualche problema.
ma negli aerei moderni abbiamo segnali digitali e posso garantire che sono immuni ad una moltitudine di problemi di rumore che affiggevano i vecchi sistemi analogici.
in pratica è solo un gioco di bit, bit 0 bit 1 e se la parola non corrisponde riparte la richiesta, senza contare poi che esistono sistemi di correzzione degli errori "al volo" che garantiscono il correto funzionamento degli apparati che dir si voglia.
Non ricordo l'anno di inizio produzione di A320, però oggi è ancora prodotto e a quanto sento dire i consigli sui cellulari da tenere spenti vengono sempre dati; non so se tali precauzioni c'entrino col terrorismo.
A parte l'esempio dei cellulari è stato segnalato qualche inconveniente circa l'uso degli stessi...e poi il bit sempre un impulso elettrico è !!! lo dimostra il fatto che tutti i componenti elettronici si riscaldano e richiedono ventole grandi quanto un mulino.
il calore emesso da un dispositivo elettronico dipende SOLO da quanta corrente deve trattare e non ha alcuna correlazione con i disturbi di un cellulare.

gli aerei più vecchi erano completamente a gestione analogica, cioè ogli comando era asservito da relè, nei nuovi aerei invece il dispendio di cavi è stato ridotto all'osso perchè i segnali digitali sono moooolto più efficienti e sicuri di quelli analogici, ma mettiamoci anche, ad esempio, l'illuminazione realizzata a led super luminosi al posto delle lampadine ad incandescenza.. inutile dire che il consumo dei led è di fatto bassissimo.

quello che vorrei spiegare, oltre quello che ho scritto, che le tecniche digitali non sono più appoggiate al cavo, ma come saranno discriminati i segnali in/out stessi.



PS: lo stesso discorso vale anche per settori diversi dall'aeronautica.
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Re: cavi elettrici A380

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:
Quattro Voli In Croce ha scritto:
lucax1x ha scritto:
Scusa...ma che mestiere fai :D ???
il tecnico, mi occupo a tempo pieno di impianti di saldatura, questo grazie a 20 anni spesi come auto-didatta nel campo del hi-fi.
Ottimo !!! io invece sono ingegnere elettrico (elettrotecnico + elettronico) ma al momento mi occupo di sicurezza nei cantieri a parte una bellissima parentesi su adeguamento di impianti elettrici secondo L.46/90.
beh, diciamo che parliamo la stessa lingua, peccato io non sia un ingegnere.
lucax1x

Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da lucax1x »

il calore emesso da un dispositivo elettronico dipende SOLO da quanta corrente deve trattare e non ha alcuna correlazione con i disturbi di un cellulare.
ma soprattutto dalla benedetta frequenza con cui lavora il dispositivo...ogni transistor è assimilabile ad un interruttore, si spegne e si accende milioni di volte in un secondo ma quello che sviluppa calore è la corrente tra l'istante di accensione e spegnimento...insomma la corrente del transitorio (il periodo di tempo per portare la corrente da zero a uno)
gli aerei più vecchi erano completamente a gestione analogica, cioè ogli comando era asservito da relè, nei nuovi aerei invece il dispendio di cavi è stato ridotto all'osso perchè i segnali digitali sono moooolto più efficienti e sicuri di quelli analogici, ma mettiamoci anche, ad esempio, l'illuminazione realizzata a led super luminosi al posto delle lampadine ad incandescenza.. inutile dire che il consumo dei led è di fatto bassissimo.
OK
quello che vorrei spiegare, oltre quello che ho scritto, che le tecniche digitali non sono più appoggiate al cavo, ma come saranno discriminati i segnali in/out stessi.
cioè come ? qui mi devi illuminare :idea:
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Re: cavi elettrici A380.

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:quello che vorrei spiegare, oltre quello che ho scritto, che le tecniche digitali non sono più appoggiate al cavo, ma come saranno discriminati i segnali in/out stessi.

cioè come ? qui mi devi illuminare :idea:
un segnale analogico trasportato a lunga distanza (anche solo qualche cm) necessita di un cavo di qualità e di una schermatura ad hoc, vedi rumore del cavo stesso ed interferenze RF.

un segnale digitale invece, NON necessita di cavo di qualità e di schermatura (sempre che si rispetti la legge di ohm, più è bassa la resistenza e minori saranno le interferenze), poichè si tratta di un segnale che di analogico ha solo il passaggio di elettroni lungo il cavo stesso.

quello che conta maggiormente in un sistema digitale sono i dispositivi che devono interpretare i segnali nel modo più "congruo", cioè devono essere capaci di estrapolare il segnale in mezzo a molto rumore, ma devono anche essere in grado di ricostruire al volo eventuali imperfezioni dello stesso, un po' come avviene nel CD.

NB: devi sapere che, una parola digitale è composta si, dal segnale utile, ma anche dai segnali di controllo, alcuni di questi sono in grado (software permettendo) di richiedere una copia della parola, oppure di correggere eventuali mancanze di dati ma anche di abilitare o inibire alcune funzioni.
il tutto con un cavo da quattro soldi, altro che cavi schermati da 1000 $ al metro!!!
lucax1x

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Messaggio da lucax1x »

Thanks !!!

non si finisce mai di imparare...:?
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Re: cavi elettrici A380

Messaggio da Quattro Voli In Croce »

lucax1x ha scritto:Thanks !!!

non si finisce mai di imparare...:?
ma figurati! per me è sempre un piacere.

qualcuno ha detto che sono barre in rame per le linee di potenza.. ma se l'impianto lavora a 400 Hz, sono sufficienti cavi di ridotta sezione, considerando la frequenza elevata.. o no?!
Ospite

Messaggio da Ospite »

Che vuoi dire con il sistema in cui passa più corrente in un aeroplano ? puoi formulare la domanda in altra maniera ?
perdonami allora qual è il circuito elettrico che richiede la maggior quantità di energia in un aeroplano?
lucax1x

Re: cavi elettrici A380

Messaggio da lucax1x »

Quattro Voli In Croce ha scritto:
lucax1x ha scritto:Thanks !!!

non si finisce mai di imparare...:?
ma figurati! per me è sempre un piacere.

qualcuno ha detto che sono barre in rame per le linee di potenza.. ma se l'impianto lavora a 400 Hz, sono sufficienti cavi di ridotta sezione, considerando la frequenza elevata.. o no?!
Beh...qui c'è tanto da ragionare; è evidente però che se f è elevata lo è anche la X (direttamente proporzionale a L) del circuito e sono comunque ridotte le correnti comprese quelle di gausto e in genere sono richiesti conduttori di minor sezione. Barre in rame potrebbe essere eccessivo, io in vita mia le ho viste solo in cabina MT/BT e si parlava di 10.000V.
Su un aeroplano 10000V te li sogni a meno che ti becca un fulmine :lol: :lol::lol:
Tutto dipende dai carichi e da quanto assorbono; può darsi anche che il tratto comune di circuito che porta energia elettrica a tutte le utenze sia in barre (per sopportare la somma di tutti i carichi) e poi le diramazioni siano costituite da conduttori normali in rame.

Tenere poi X (o L è la stessa cosa) alta aiuta si a contrastare le correnti di guasto però potrebbe limitare anche le normali correnti di funzionamento e magari si tende poi ad aumentare di nuovo la sezione per limitare cadute di tensione, riscaldamento eccessivo ecc ecc.

Qui ci vorrebbe veramente un esperto di impianti di bordo, per i quali sono richieste competenze specifiche del settore, intendo impianti di bordo di aeroplani perchè già per le navi la questione è diversa ed anche più semplice.

A noi non resta che girarci intorno :(
lucax1x

cavi elettrici aeromobili

Messaggio da lucax1x »

perdonami allora qual è il circuito elettrico che richiede la maggior quantità di energia in un aeroplano?
Questa che propongo è una sintesi dei vari carichi elettrici di un aeromobile:

- illuminazione e riscaldmento (anche di vivande); costituisce il 50-70% del carico elettrico totale

- motori (elettrici) costituiscono il 10-40% del carico elettrico totale

- comandi e controlli (spie, indiccatori) sono il 5-10% del carico elettrico totale

- avionica...5-20 %

In definitiva l'utenza elettrica più esosa è la prima, tenendo conto del condizionamento e pressurizzazione.
Sugli aerei più grandi si arriva ad un totale di circa 350 KW come potenza elettrica totale generata...e non è poco !!!

Più in là aprirò un'altro topic sulgi impianti elettrici di un aeromobile e là sarà la guerra perchè ci sarà da discutere su nuove filosofie :iol:

P.S vado prima a studiare però.

Ciao a todos
A380

Messaggio da A380 »

Eccomi qui con i valori di resistività dei materiali più discussi nel topic: argento 0,015, rame 0,016, oro 0,021 e alluminio 0,025. Come potrete notare, dal passaggio rame - argento, si guadagna ben poco. I valori dei rispettivi ρ sono espressi in Ω x m. Per calcolare R si deve risolvere la formula R = ρ x l / s, dove R = resistenza totale, ρ = resistività del materiale, l = lunghezza del cavo (in metri) ed s = sezione del cavo (in millimetri quadrati). Per il valore dell'induttanza (Henry) hanno già risposto. Se volete divertirvi con i calcoli, adesso avete gli elementi. Ciao a tutti e grazie per avermi aspettato.
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