Lo scopo della "missione" era approfondire di più sul sistema di volo di un elicottero e in particolare il meccanismo di governo del moto dei vari componenti del castello del rotore, parte della prossima tesi di questo mio collega.
Appena arrivati veniamo accolti da I-CFAD, il CFS-23, in addestramento piloti, di ritorno da una missione e pronto al cambio crew.

Dopo l'atterraggio sulla verticale dell'H elicotteri, procedi in taxi in hoovering fino al piazzale della forestale

e dopo il cambio equipaggio riparte per un'altra missione di addestramento

Al ritorno della quale effettua un'altra missione antincendio, e gli viene attaccato il bucket da 1000 litri sul gancio baricentrale

e si rialza per la missione, che avviene poco oltre il confine del sedime dell'Urbe, sull'ansa del Tevere

Passiamo sul CFS-22, il secondo Ab412 pronto in stand-by per missioni operative

logo della forestale

il "target" della nostra missione, eccolo in tutta la sua complicata complessità

un solo meccanismo riesce a gestire i comandi di ciclico e collettivo per le 4 pale, incredibile!

qui si nota meglio il comando del ciclico, che ad ogni giro del rotore ( ordine dei 324 giri/minuto) fa cambiare l'angolo d'attacco delle pale rispetto al vento che incontra

qui l'attacco di una pala, realizzata in fibra di carbonio. I 2 cilindretti grigi con puntino blu fungono da smorzatori di vibrazione, alzandosi per effetto centrifugo creano maggiore momento d'inerzia dell'intero complesso del rotore

e il comando del passo della singola pala

e il particolare del bordo d'attacco della pala

qui il cuore dell'heli, il gruppo di potenza composto da un compressore, camera di combustione e turbina, da cui
si ricava il moto per il movimento del rotore (ovviamente dopo parecchi passaggi)
Qui si nota il gruppo relativo al motore 1 (l'ab 412 ha 2 motori), con il particolare interessante dell'anello di
termocoppie in parallelo (rilevatori di temperatura) posti poco a monte della camera di combustione

e qui l'exhaust delle due turbine

Particolare della coda, con il rotore dell'anticoppia sul lato sinistro

e i piani stabilizzatori con profilo deportante, poichè (supposizione mia!

discendente dello scarico dell'exhaust delle turbine

e per finire il giro completo dell'heli, le due prese statiche (cerchi grigi) e sul muso i 2 pitot

la cabina, con alla posizione di comando un provetto pilota


parte del flightdeck, con in evidenza sulla sinistra, in basso, il torque-meter ( misuratore di coppia), ossia due torsiometri che misurano lo sforzo trasmesso dai motori (2 lancette) all'albero principale e quello agente sul rotore (transmission). In caso di overtorque si richia la rottura degli alberi per torsione

l'overhead panel con i circuit breakers (a.k.a. fusibili

il comando del collettivo, con in ordine in senso orario, a partire dall'alto a sinistra:
comando landing lights, comando di armamento dei galleggianti sui pattini che si gonfiano in caso di ammaraggio,
l'engine starter, la luce anteriore di ricerca al suolo, l'incraise e decraise dei giri del motore (regolazione di fino in caso di necessità), il comando d'apertura dell'utility agganciata al gancio baricentrale, ad esempio il bucket antincedio, e l'idle stop, sistema che pone come minimo di battuta delle manette un valore tale da garantire l'autosostenimento del regime del motore (il release serve per spegnere i motori)

e per finire, una chicca, il nuovo heli di Luca Cordero di Montezemolo, che noi in amicizia chiamiamo...Luca Cordero di Montezemolo (sennò non si gira)


Un grazie a tutto il nucleo della Forestale dell'Urbe per la gentilezza e disponibilità ed a Ale in particolare!