Qualche domanda tecnica e le mie paure
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Qualche domanda tecnica e le mie paure
Ero indeciso su quale fosse la stanza adatta per questo post, questa o quella della paura di volare. Ma ho scelto questa perche' alla fine finisco col fare delle domande squisitamente tecniche.
1) Una delle mie principali paure del volo e' che l'aereo "si rompa"... e la cosa a cui penso piu' spesso e' quel 747 che cadde su Amsterdam perche' gli si stacco ' uno dei motori, che ando' a sbattere sull'altro danneggiando l'ala... che probabilita' ci sono oggi che succeda la stessa cosa???
2) L'altra mia grande paura e' che si stacchino le ali... che si rompano... guardate il filmato.
http://xoomer.virgilio.it/sanchez/tanker.avi
Cosa puo' essere successo?
Grazie.
1) Una delle mie principali paure del volo e' che l'aereo "si rompa"... e la cosa a cui penso piu' spesso e' quel 747 che cadde su Amsterdam perche' gli si stacco ' uno dei motori, che ando' a sbattere sull'altro danneggiando l'ala... che probabilita' ci sono oggi che succeda la stessa cosa???
2) L'altra mia grande paura e' che si stacchino le ali... che si rompano... guardate il filmato.
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Cosa puo' essere successo?
Grazie.
- Flyer
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Re: Qualche domanda tecnica e le mie paure
Per quanto riguarda la prima domanda ti rispondo con un'altra domanda: che probabilità ci sono che il soffitto di casa ti frani contro mentre dormi?pertugio ha scritto:Ero indeciso su quale fosse la stanza adatta per questo post, questa o quella della paura di volare. Ma ho scelto questa perche' alla fine finisco col fare delle domande squisitamente tecniche.
1) Una delle mie principali paure del volo e' che l'aereo "si rompa"... e la cosa a cui penso piu' spesso e' quel 747 che cadde su Amsterdam perche' gli si stacco ' uno dei motori, che ando' a sbattere sull'altro danneggiando l'ala... che probabilita' ci sono oggi che succeda la stessa cosa???
2) L'altra mia grande paura e' che si stacchino le ali... che si rompano... guardate il filmato.
http://xoomer.virgilio.it/sanchez/tanker.avi
Cosa puo' essere successo?
Grazie.
Per quanto riguarda la seconda provo a dare un spiegazione scientifica.
La portanza in volo rettilineo è uguale al peso dell'aereo. Come si vede nel filmato l'aereo in questione aveva appena scaricato un'ingente quantità d'acqua, diminuendo notevolemete e istantaneamente il proprio peso. La portanza era rimasta uguale al vecchio peso.
Il fattore di carico, espresso come portanza/peso è aumentato notevolmente, producendo uno stress considerevole sulla wing root, ma in italiano proprio non mi viene, comunque è la giunzione tra l'ala e la fusoliera.
Questo è il punto che soffre maggiormente lo stress dato dal carico alare.
Tutto ciò ,probabilmente unito a un problema di fabbricazione, ha causato l'incidente.
Infatti la rottura delle ali avviene pochi istanti dopo che l'aereo ha effettuato il "bombardamento".
Ciao
Andrea Covelli
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Re: Qualche domanda tecnica e le mie paure
Andrea,
non ho capito molto bene cosa tu intendessi dire.
Il Fattore di Carico è definito come "il rapporto tra la portanza che l’ala sta effettivamente producendo e la portanza necessaria per un volo non accelerato", ossia livellato ed a velocità costante. Normalmente viene espresso in g. Forse intendevi il carico alare, espresso come "peso della struttura per unità di superficie portante, moltiplicato per il fattore di carico"?
Comunque, l'aereo in questione (il video non si vede ma immagino che sia un C130A a cui si staccano le ali, tanto per farti capire che non è che succeda tutti i giorni una cosa del genere
)aveva già subito delle saldature a circa 80cm dalla radice dell'ala sinistra, e la perizia individuò la causa dell'incidente nella scarsa manutenzione dell'aeromobile in rapporto agli stress di quel tipo di utilizzo e all'età del velivolo.
http://aviation-safety.net/database/rec ... 20020617-0
Un saluto
non ho capito molto bene cosa tu intendessi dire.
A quanto so io, il peso deve essere l'unica variabile che non compare nella PortanzaFlyer ha scritto:La portanza in volo rettilineo è uguale al peso dell'aereo.
Flyer ha scritto:Il fattore di carico, espresso come portanza/peso è aumentato notevolmente, producendo uno stress considerevole sulla wing root, ma in italiano proprio non mi viene, comunque è la giunzione tra l'ala e la fusoliera.
Il Fattore di Carico è definito come "il rapporto tra la portanza che l’ala sta effettivamente producendo e la portanza necessaria per un volo non accelerato", ossia livellato ed a velocità costante. Normalmente viene espresso in g. Forse intendevi il carico alare, espresso come "peso della struttura per unità di superficie portante, moltiplicato per il fattore di carico"?
Comunque, l'aereo in questione (il video non si vede ma immagino che sia un C130A a cui si staccano le ali, tanto per farti capire che non è che succeda tutti i giorni una cosa del genere

http://aviation-safety.net/database/rec ... 20020617-0
Un saluto
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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comunque una volta all'O'Hare, un 737-400 della Piedmont era appena decollato e pochi minuti dopo il decollo gli si è staccato un motore che è poi cascato sul prato adiacente all'aeroporto. Il pilota ha dichiarato emergenza, percorso un circuito standard ed è atterrato tranquillamente senza feriti a bordo
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Re: Qualche domanda tecnica e le mie paure
Certo che il peso non appare nella formula della portanza, il peso non influenza la creazione di portanza.arrogante ha scritto:Andrea,
non ho capito molto bene cosa tu intendessi dire.
A quanto so io, il peso deve essere l'unica variabile che non compare nella PortanzaFlyer ha scritto:La portanza in volo rettilineo è uguale al peso dell'aereo.
Flyer ha scritto:Il fattore di carico, espresso come portanza/peso è aumentato notevolmente, producendo uno stress considerevole sulla wing root, ma in italiano proprio non mi viene, comunque è la giunzione tra l'ala e la fusoliera.
Il Fattore di Carico è definito come "il rapporto tra la portanza che l’ala sta effettivamente producendo e la portanza necessaria per un volo non accelerato", ossia livellato ed a velocità costante. Normalmente viene espresso in g. Forse intendevi il carico alare, espresso come "peso della struttura per unità di superficie portante, moltiplicato per il fattore di carico"?
Un saluto
Forse mi sono spiegato male io.
Se sei in volo rettilineo orizzontale non accelerato, sei in equilibrio di forze.
La thrust (o power) deve essere uguale alla resistenza e la portanzauguale al peso. Se questa relazione di equilibrio non sussiste, non stai volando in volo rettilineo orizzontale uniforme, stai accelerando/decelerando, salendo/scendendo.
Spero tu sia d'accordo con me...
Ora, come hai giustamente detto, il fattore di carico, aspresso in g è - ti quoto - "il rapporto tra la portanza che l’ala sta effettivamente producendo e la portanza necessaria per un volo non accelerato", aggiungerei anche rettilineo orizzontale. Questa portanza, per essere in volo non accelerato rettilineo orizzontale, DEVE essere ugaure al peso.
Ora io sto volando con un peso, metto numeri a caso, di 2000N in volo rettilieno orizzontale uniforme, la mia portanza deve essere 2000N.
Il fattore di carico è uguale a 1g.
Ora in circa 2 secondi, scarico 1000N di acqua dall'aereo.
Che succede? Io sto sempre producendo 2000N di portanza ma il peso diventa 1000N. Il fattore di carico in 2 secondi raddoppia: 2 g.
Mettiamoci che l'ala non era perfettamente giunta alla fusoliera, un po' di rugine, magari una crepetta da qualche parte....
Ciao ali.....


Spero sarai d'accordo con me su questa analisi.
Adios
Ultima modifica di Flyer il 31 luglio 2005, 11:23, modificato 1 volta in totale.
Andrea Covelli
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Vorrei anche aggiungere che la portanza, anche in volo non livellato, è uguale al peso, o almeno a una sua componente.
La portanza è la componente perpendicolare al vento relativo dell'intera forza aerodinamica prodotta dall'ala. Se stiamo volando in volo rettilineo orizzontale, la portanza, si può considerare, perpendicolare al suolo.
Il peso è SEMPRE perpendicolare al suolo, o meglio agisce in direzione del centro della terra, quindi perpendicolarmente alla tangente della curvatura terrestre, considerabile, quindi, per piccole aree perpendicolarmente al suolo.
Mettiamo caso che l'aereo cominci a salire con un angolo di rampa alfa. L'angolo tra la traiettoria di volo e il suolo è alfa.
La portanza rimane sempre perpendicolare alla traiettoria di volo (spero che traiettoria sia la parola corretta, in inglese è path
).
Il peso riamane perpendicolare al suolo. Se ora scomponiamo il peso in due componenti, una parallela alla traiettoria e l'altra perpendicolare, quindi parallela alla portanza, ci accorgiamo come la portanza sia uguale alla componente del peso perpendicolare alla traiettoria.
E' pssibile anche calcolare il valore della portanza:
P=peso * cos alfa
Adios
La portanza è la componente perpendicolare al vento relativo dell'intera forza aerodinamica prodotta dall'ala. Se stiamo volando in volo rettilineo orizzontale, la portanza, si può considerare, perpendicolare al suolo.
Il peso è SEMPRE perpendicolare al suolo, o meglio agisce in direzione del centro della terra, quindi perpendicolarmente alla tangente della curvatura terrestre, considerabile, quindi, per piccole aree perpendicolarmente al suolo.
Mettiamo caso che l'aereo cominci a salire con un angolo di rampa alfa. L'angolo tra la traiettoria di volo e il suolo è alfa.
La portanza rimane sempre perpendicolare alla traiettoria di volo (spero che traiettoria sia la parola corretta, in inglese è path

Il peso riamane perpendicolare al suolo. Se ora scomponiamo il peso in due componenti, una parallela alla traiettoria e l'altra perpendicolare, quindi parallela alla portanza, ci accorgiamo come la portanza sia uguale alla componente del peso perpendicolare alla traiettoria.
E' pssibile anche calcolare il valore della portanza:
P=peso * cos alfa
Adios
Andrea Covelli
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Re: Qualche domanda tecnica e le mie paure
Non proprioFlyer ha scritto: Se sei in volo rettilineo orizzontale non accelerato, sei in equilibrio di forze.
La thrust (o power) deve essere uguale alla resistenza e la portanzauguale al peso. Se questa relazione di equilibrio non sussiste, non stai volando in volo rettilineo orizzontale uniforme, stai accelerando/decelerando, salendo/scendendo.
Spero tu sia d'accordo con me...

Quello che tu scrivi è corretto ma solo in un caso particolare (traettoria con angolo di planata ed angolo di assetto nulli) in un caso particolare (moto rettilineo ed uniforme).
Rimanendo nell'ambito del moto non accelerato, se fosse vera la tua definizione, un aliante non potrebbe volare. E' vero che l'aliante in realtà scende, ma questo non toglie che lo possa fare in moto rettilineo ed uniforme.
Da quello che tu scrivi, mi sembra di capire che un moto rettilineo ed uniforme debba essere per forza orizzontale. Un corpo in caduta libera è in equilibrio di forze in moto non accelerato, con Peso = Resistenza.
Certo, è un altro caso estremo, ma comunque rientra nella legge generale se definisci il moto rettilineo ed uniforme il caso in cui la somma vettoriale di Peso, Portanza, Trazione e Resistenza sia uguale a 0.
P.S. Sono sicuro che sai ciò di cui si sta parlando, ma detta così può generare confusione in chi, magari, usa questo forum per capire come funzionano le cose.
Un saluto
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La piega che ha preso la discussione è estremamente interessante, ma esula un po' dall'argomento di partenza del topic. Per rendere le cose più agevoli per i posteri... perchè non aprite un altro topic ad hoc (sempre se volete continuare la discussione sulla portanza e le forze agenti sul velivolo, chiaramente)? 

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Volentieri.
Ma essendo che l'argomento secondo me è fondamentale e complesso, e che a questo forum partecipano molte persone ben più qualificate di me, forse varrebbe la pena estendere l'invito a tutti, giungere insieme ad una stesura completa e approfondita quanto si ritiene opportuno, e magari aggiungerla alle FAQ.
Comunque, da settembre, sono a disposizione
Ma essendo che l'argomento secondo me è fondamentale e complesso, e che a questo forum partecipano molte persone ben più qualificate di me, forse varrebbe la pena estendere l'invito a tutti, giungere insieme ad una stesura completa e approfondita quanto si ritiene opportuno, e magari aggiungerla alle FAQ.
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Ciao Antonio,
in linea generale sono d'accordo con te, ma qui stiamo parlando di aerei, non di alianti, ne di corpi in caduta libera.
comunque per riassumere:
moto rettilineo orizzontale uniforme
potenza=resistenza portanza=peso
moto rettilineo orizzontale accelerato
portanza=peso potenza<>resistenza
moto rettilineo non orizzontale
portanza<peso potenza<>peso
Spero che su questo siamo d'accordo.
in linea generale sono d'accordo con te, ma qui stiamo parlando di aerei, non di alianti, ne di corpi in caduta libera.
comunque per riassumere:
moto rettilineo orizzontale uniforme
potenza=resistenza portanza=peso
moto rettilineo orizzontale accelerato
portanza=peso potenza<>resistenza
moto rettilineo non orizzontale
portanza<peso potenza<>peso
Spero che su questo siamo d'accordo.
Andrea Covelli
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L'idea di realizzare qualcosa del genere ha già preso corpo e prossimamente (da settembre in poi penso) saranno disponibili sul sito delle schede a riguardo, discorso che vale per questo come per altri argomenti di carattere tecnico e teorico, che verranno sviluppati più avanti.
La tua disponibilità è una bellissima notizia e colgo al volo l'occasione per ringraziarti..!
Se a settembre ti tiri indietro ti facciamo pagare una penale...
Ciò non toglie che il forum rimanga comunque un luogo di discussione adatto, magari..... aprendo un altro topic
Spero di aver chiarito il senso del mio intervento precedente, senza che ci sia bisogno di tornarci più sopra.
La tua disponibilità è una bellissima notizia e colgo al volo l'occasione per ringraziarti..!
Se a settembre ti tiri indietro ti facciamo pagare una penale...

Ciò non toglie che il forum rimanga comunque un luogo di discussione adatto, magari..... aprendo un altro topic

Spero di aver chiarito il senso del mio intervento precedente, senza che ci sia bisogno di tornarci più sopra.
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Secondo me non esula affatto dall'argomento di partenza.Linda ha scritto:La piega che ha preso la discussione è estremamente interessante, ma esula un po' dall'argomento di partenza del topic. Per rendere le cose più agevoli per i posteri... perchè non aprite un altro topic ad hoc (sempre se volete continuare la discussione sulla portanza e le forze agenti sul velivolo, chiaramente)?
Per rispondere alla domanda iniziale è fondamentale arrivare a unaconclusione su questo argomento.
comunque volentiri aprire un altro topic, magari come suggeriva antonio estendendolo ad altri
Ultima modifica di Flyer il 1 agosto 2005, 17:04, modificato 1 volta in totale.
Andrea Covelli
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Ciao Rosanna,Rosanna ha scritto:Ecco, per farvi un esempio... a me questa roba qui viene da sottolinearla con la matita rossaFlyer ha scritto: potenza=resistenza![]()
Vorrai dire spinta = resistenza... come fai altrimenti a dire che una potenza è uguale ad una forza?
Baci!!!
Rosanna
è bello ritrovarti anche qui.
Se proprio vogliamo essere pignoli non si può parlare nemmeno di spinta (su un prop parli di spinta???)
Diciamo allora:
potenza necessaria=potenza disponibile
spinta necessaria= spinta disponibile
dove spinta/potenza necessaria è uguale alla resistanza.
Meglio?
Andrea Covelli
Il punto è che non puoi mettere in relazione una forza con una potenza...Flyer ha scritto:dove spinta/potenza necessaria è uguale alla resistanza.
Meglio?
Se vuoi considerare un aereo ad elica basta dire che la trazione (forza) è uguale alla resistenza (forza)...
La potenza necessaria non è altro che la resistenza moltiplicata per la velocità...
Baci!!!
Rosanna
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Come al solito hai ragione, chiedo umilmente venia....Rosanna ha scritto:Il punto è che non puoi mettere in relazione una forza con una potenza...Flyer ha scritto:dove spinta/potenza necessaria è uguale alla resistanza.
Meglio?
Se vuoi considerare un aereo ad elica basta dire che la trazione (forza) è uguale alla resistenza (forza)...
La potenza necessaria non è altro che la resistenza moltiplicata per la velocità...
Baci!!!
Rosanna
Adios
Andrea Covelli
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dopo che gli dai le tranvate sulle gengive,gli dai pure i baci! CHE DONNA!!!Rosanna ha scritto:Il punto è che non puoi mettere in relazione una forza con una potenza...Flyer ha scritto:dove spinta/potenza necessaria è uguale alla resistanza.
Meglio?
Se vuoi considerare un aereo ad elica basta dire che la trazione (forza) è uguale alla resistenza (forza)...
La potenza necessaria non è altro che la resistenza moltiplicata per la velocità...
Baci!!!
Rosanna
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il video
Il video, per chi non lo avesse potuto scaricare dalla mia directory, l'ho trovato qui
http://www.airdisaster.com/movies/
che ne dite?
http://www.airdisaster.com/movies/
che ne dite?
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Io continuo a non vedere il video, mi dispiace 
Comunque, la risposta in ogni caso te l’ha già data Antonio più su.
Qualunque cosa sia successa, qualunque sia l’aereo, che si spezzino le ali ovviamente non è cosa normale, se ciò accade è perché da qualche parte c’è qualcosa che non va, quindi o per imperizia (dei tecnici addetti ma anche del costruttore), o per negligenza, l’aereo ha dei danni alla struttura che non sono stati rilevati.
Se la missione dell’aereo era normale, cioè rientrava nel suo normale esercizio, sicuramente le ali erano state testate per resistere a certi sforzi, è quindi, probabilmente, intervenuto un fattore esterno, ossia c’era qualcosa che non era a posto. So che si cade nel solito discorso fritto e rifritto, ma le ali, come altre parti dell'aereo, non sono progettate per resistere a carichi precisi al grammo.... sono molto resistenti, spezzarle vuol dire farle operare molto lontano dal normale esercizio, o farle operare in condizioni non ottimali (leggi: c'è qualcosa di rotto).
Fenomeni di fatica, di corrosione ecc.., possono danneggiare le strutture in punti non facilmente individuabili, per questo deve esistere un attento programma di manutenzione e di ispezione adeguato all'aereo (tipo, età ecc...) e al tipo di missione che esso svolge.
In questo caso, al 99,99% questo programma non è stato rispettato o non è stato formulato correttamente, può darsi, e l’ala era danneggiata all’interno. Lascio lo 0,01% aperto a tutte le possibilità.....
A volte queste cose capitano durante una determinata manovra particolarmente impegantiva per la struttura, ma se il danno è grande ed esteso (esteso vuol dire anche solo dell'ordine del cm), l'ala si può rompere anche senza che sia sottoposta a carichi eccezionali.
Tu che intendi con "che ne dite"? Se è possibile che accada di nuovo una cosa del genere? Ma sicuramente! Tutto si può rompere, non vedo perchè le ali debbano essere eterne. Probabile un po' meno.
E si torna sempre al solito punto: se l'aereo segue un programma di manutenzione corretto, di norma non va incontro ad inconvenienti del genere. Di norma, perchè, mi ripeto, tutto si può rompere, si cerca solo di fare in modo che ciò non accada nel momento o al componente meno opportuno.

Comunque, la risposta in ogni caso te l’ha già data Antonio più su.
Qualunque cosa sia successa, qualunque sia l’aereo, che si spezzino le ali ovviamente non è cosa normale, se ciò accade è perché da qualche parte c’è qualcosa che non va, quindi o per imperizia (dei tecnici addetti ma anche del costruttore), o per negligenza, l’aereo ha dei danni alla struttura che non sono stati rilevati.
Se la missione dell’aereo era normale, cioè rientrava nel suo normale esercizio, sicuramente le ali erano state testate per resistere a certi sforzi, è quindi, probabilmente, intervenuto un fattore esterno, ossia c’era qualcosa che non era a posto. So che si cade nel solito discorso fritto e rifritto, ma le ali, come altre parti dell'aereo, non sono progettate per resistere a carichi precisi al grammo.... sono molto resistenti, spezzarle vuol dire farle operare molto lontano dal normale esercizio, o farle operare in condizioni non ottimali (leggi: c'è qualcosa di rotto).
Fenomeni di fatica, di corrosione ecc.., possono danneggiare le strutture in punti non facilmente individuabili, per questo deve esistere un attento programma di manutenzione e di ispezione adeguato all'aereo (tipo, età ecc...) e al tipo di missione che esso svolge.
In questo caso, al 99,99% questo programma non è stato rispettato o non è stato formulato correttamente, può darsi, e l’ala era danneggiata all’interno. Lascio lo 0,01% aperto a tutte le possibilità.....
A volte queste cose capitano durante una determinata manovra particolarmente impegantiva per la struttura, ma se il danno è grande ed esteso (esteso vuol dire anche solo dell'ordine del cm), l'ala si può rompere anche senza che sia sottoposta a carichi eccezionali.
Tu che intendi con "che ne dite"? Se è possibile che accada di nuovo una cosa del genere? Ma sicuramente! Tutto si può rompere, non vedo perchè le ali debbano essere eterne. Probabile un po' meno.
E si torna sempre al solito punto: se l'aereo segue un programma di manutenzione corretto, di norma non va incontro ad inconvenienti del genere. Di norma, perchè, mi ripeto, tutto si può rompere, si cerca solo di fare in modo che ciò non accada nel momento o al componente meno opportuno.