si, mi è sembrata una parte fondamentale per la mia personale evoluzione. torno a leggere.deltagolf ha scritto:Questo è un altro discorso e troverai risposte nel forum in altri thread, date da Luca che ne sa molto più di me sull'argomento.mi è difficile accettare l'assenza totale di controllo di questa 'campana di vuoto' che è un aereo asettico.
Paura di volare di un ex abituato al volo
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roberto.
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Ciao Roberto, che bella energia!
Bene bene....energia=motivazione...giusto?
Superiamo un empasse probabilmente logica: il tuo episodio è stato sicuramente traumatico, nessuno vuole metterlo in dubbio. Non ho ancora ricevuto un parere tecnico ma immagino che non sia riconducibile ad una consueta dinamica di volo. Su questo non ci piove.
Ti dicevo, però, che, DA SOLO, questo non spiega molto (o non spiega tutto) della tua reazione.
C'è una categoria di disturbi, i disturbi post-traumatici da stress, che riguardano persone coinvolte in episodi molto gravi: attacchi terroristici, catastrofi ed altre cose su cui è meglio non approfondire. In quei casi l'impatto psicologico di un evento così drammatico non è uguale per tutti; alcuni si trascinano l'episodio (se non adeguatamente trattato) per diversi anni, altri solo per un periodo più breve, altri hanno una capacità di assorbire il trauma molto più veloce e, dopo qualche giorno, "funzionano" di nuovo benissimo.
Quello che sposta è la struttura del carattere, in particolare alcune dimensioni del carattere. Ed è per questo che la prima cosa da fare, prima di aiutare la persona coinvolta nell'evento, è comprendere chi si ha davanti, quali sono le modalità con cui elabora le informazioni, quali sono le sue risorse complessive, quali strategie adotta per fronteggiare gli eventi traumatici, eccetera.
Hai detto che sei una persona tendenzialmente orientata al controllo; beh, questa è un'informazione importante. Necessità di controllo vuol dire anche minore flessibilità, ed una certa difficoltà a districarsi in scenari non ben definiti. E questo spiega un po' di più sulla tua reazione (ripeto, senza nulla togliere all'impatto dell'episodio).
Ed il lavoro da fare, se ti va di "ravanare un po' nel torbido" è ripercorrere all'indietro per trovare sensazioni analoghe nella tua vita e individuare il filo rosso che le unisce.
Luca
ps: temi MENO l'ultraleggero perchè pensi di avere una capacità di controllo più elevata: se vuoi scendere puoi dirlo al pilota che ti siede accanto. Su un liner sarebbe un po' più complesso no?
Bene bene....energia=motivazione...giusto?

Superiamo un empasse probabilmente logica: il tuo episodio è stato sicuramente traumatico, nessuno vuole metterlo in dubbio. Non ho ancora ricevuto un parere tecnico ma immagino che non sia riconducibile ad una consueta dinamica di volo. Su questo non ci piove.
Ti dicevo, però, che, DA SOLO, questo non spiega molto (o non spiega tutto) della tua reazione.
C'è una categoria di disturbi, i disturbi post-traumatici da stress, che riguardano persone coinvolte in episodi molto gravi: attacchi terroristici, catastrofi ed altre cose su cui è meglio non approfondire. In quei casi l'impatto psicologico di un evento così drammatico non è uguale per tutti; alcuni si trascinano l'episodio (se non adeguatamente trattato) per diversi anni, altri solo per un periodo più breve, altri hanno una capacità di assorbire il trauma molto più veloce e, dopo qualche giorno, "funzionano" di nuovo benissimo.
Quello che sposta è la struttura del carattere, in particolare alcune dimensioni del carattere. Ed è per questo che la prima cosa da fare, prima di aiutare la persona coinvolta nell'evento, è comprendere chi si ha davanti, quali sono le modalità con cui elabora le informazioni, quali sono le sue risorse complessive, quali strategie adotta per fronteggiare gli eventi traumatici, eccetera.
Hai detto che sei una persona tendenzialmente orientata al controllo; beh, questa è un'informazione importante. Necessità di controllo vuol dire anche minore flessibilità, ed una certa difficoltà a districarsi in scenari non ben definiti. E questo spiega un po' di più sulla tua reazione (ripeto, senza nulla togliere all'impatto dell'episodio).
Ed il lavoro da fare, se ti va di "ravanare un po' nel torbido" è ripercorrere all'indietro per trovare sensazioni analoghe nella tua vita e individuare il filo rosso che le unisce.
Luca
ps: temi MENO l'ultraleggero perchè pensi di avere una capacità di controllo più elevata: se vuoi scendere puoi dirlo al pilota che ti siede accanto. Su un liner sarebbe un po' più complesso no?

Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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assolutamente, e assolutamente conscio.Fearless flyer ha scritto: Hai detto che sei una persona tendenzialmente orientata al controllo; beh, questa è un'informazione importante.
sono una persona estremamente dualistica, da un lato particolarmente razionale [sono abituato ad usare il cervello in questo senso], dall'altro molto emotivo. un abbinamento interessante certo, che ha anche i suoi svantaggi. appunto, ad esempio quello di continui tentativi di 'gestione' realizzati dal mio lato razionale.
quindi il controllo si, è spesso stato un modo di fronteggiare gli eventi nella mia vita. da 2 anni faccio corsi di conoscenza corporea, e inizio yoga lunedì prossimo. molte cose sono già cambiate nella mia vita in questo senso, e l'aria è più importante che mai.
ecco chi avrai davanti sabato 13

r.
roberto.
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Ciao roberto, anch'io volavo regolarmente e poi ho cominciato ad avere paura qualche anno fa, anche in seguito ad un brutto atterraggio.
Leggendo la tua esperienza però non posso che pensare che la tua paura sia ampiamente giustificata! Un conto è tremare per il rumore che fa il carrello rientrando o preoccuparsi per la turbolenza, ma caduta libera e gambe per aria...credo che la tremarella verrebbe a chiunque!
Io personalmente se avessi vissuto quello che hai vissuto tu non avrei più rimesso piede su un aereo, tu invece dopo ti sei fatto forza e hai volato di nuovo nonostante la condivisibile ansia...che posso dire, da parte mia complimenti!
Leggendo la tua esperienza però non posso che pensare che la tua paura sia ampiamente giustificata! Un conto è tremare per il rumore che fa il carrello rientrando o preoccuparsi per la turbolenza, ma caduta libera e gambe per aria...credo che la tremarella verrebbe a chiunque!
Io personalmente se avessi vissuto quello che hai vissuto tu non avrei più rimesso piede su un aereo, tu invece dopo ti sei fatto forza e hai volato di nuovo nonostante la condivisibile ansia...che posso dire, da parte mia complimenti!
Vale
Per favore, possiamo evitare di parlare di "caduta libera"?caduta libera
Sto cercando di fare capire all'amico Roberto che gli aerei non vanno in caduta libera, neanche nella peggiore turbolenza.
Possono verificarsi degli assetti inusuali in condizioni molto rare, come FORSE quella in cui si è trovato lui.
Assetto inusuale non vuole dire né "fuori controllo" né "caduta libera", vuole dire un assetto diverso al volo orizzontale, agli X gradi previsti per l'assetto di salita, agli Y gradi previsti per la discesa, agli Z gradi previsti per le virate.
Le nostre splendide Frecce Tricolori sono la testimonianza italica nel mondo di come un aereo possa passare tutta la sua vita in assetti inusuali senza mai essere in caduta libera.
Fino a che non impariamo almeno a descrivere le situazioni, come pensiamo di guarire dalla paura?
Fino a che ci autoinneschiamo col catastrofismo, non caviamo un ragno dal buco.
Le paure sono TUTTE giustificate, perché chi ha paura ha paura e basta.
L'allarmismo no, perché qui vi dimostriamo ogni giorno con le parole di professionisti che non c'è nulla di cui allarmarsi, neppure quando in cabina volano le tazzine del caffè.
Allora, date una mano ai nostri sforzi evitando di usare termini impropri che rinfocolano le paure.
Se uno mi dice "qua c'è un grosso ragno", già ho paura. Se uno mi dice "qua c'è un ragno mostruoso e incacchiato", mi fa schiattare, anche se so che non mi farà mai male, perché so bene che sono creature timide e mansuete, anche se le temo.
Quindi, occhio alle parole che fanno rima con catastrofe.
Se non mi fate vedere la foto di un aereo che precipita dopo aver perduto in volo entrambe le semiali, la parola "caduta libera" preferirei non sentirla.
Ultima modifica di deltagolf il 4 ottobre 2007, 14:25, modificato 1 volta in totale.
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che dire.. grazie ma ti assicuro che c'è ben poca gloria è stato sempre un'impresa disperata, e aiutata da sostanze di varia natura [alcol e farmaci]paurissima ha scritto:tu invece dopo ti sei fatto forza e hai volato di nuovo nonostante la condivisibile ansia...che posso dire, da parte mia complimenti!

Ultima modifica di ostinelli il 4 ottobre 2007, 14:36, modificato 1 volta in totale.
roberto.
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buongiorno delta,deltagolf ha scritto: Fino a che non impariamo almeno a descrivere le situazioni, come pensiamo di guarire dalla paura?
Fino a che ci autoinneschiamo col catastrofismo, non caviamo un ragno dal buco.
non posso che darti ragione, ho sempre odiato sia l'allarmismo che il catastrofismo.
la mia descrizione non voleva esserlo, è solo l'impressione da passeggero che ne ho avuto io, tutto qui. come descritto, l'aereo aveva la punta verso il basso, ed era inclinato verso sinistra, pur non essendo in virata. e la cosa è durata 10 secondi. sarà stata una 'discesa controllata', su questo ti faccio fiducia, ma la mia percezione [e quella di tutti i passeggeri] è ovviamente stata ben diversa per ignoranza.
pertanto mi scuso con la terminonogia da me usata, non voglio certo vanificare gli sforzi fatti da chi, sul volo, ne sa sicuramente più di me sia in termini di preparazione che in numero di ore. se non credessi all'utilità di questi sforzi non sarei nemmeno qui.

r.
roberto.
Roberto, la mi richiesta per essere sincero non era rivolto a te, che hai esposto il tuo episodio come "caduta libera", ma ad un'altra utente che ha ribadito il concetto di caduta libera dopo che avevo cercato di spiegare (probabilmente senza farlo abbastanza bene) che la caduta libera non esiste, salvo la perdita delle semiali in volo o cose simili, che sono accadute durante la seconda guerra mondiale ai B17 sparacchiati giù dalla flak.
Alcuni di quei ragazzi tra l'altro riposano in un cimitero a Esbjerg in Danimarca che se volete vedere torvate qua, nelle ultime tre foto in fondo alla pagina http://www.deltagolf.net/Blaavand.htm
La mia, che era una semplice richiesta e non certo una "sgridata" per l'amica fifona aveva solo la finalità di evitare di moltiplicare il catastrofismo.
E' chiaro che se ci mettiamo io e un altro fobico a guardare un ragno e cominciamo a dire
"Va che bestia"
e l'altro
"Enorme"
e poi, cattivo, terribile, spaventoso e così via, allora il povero ragnetto diventa un mostro preistorico che sputa fiamme.
Ecco perché va bene che tu abbia descritto la tua "caduta libera", avendola percepita come tale e non sapendo valutare da tecnico la situazione, va meno bene che altri utenti rincarino la dose, specie dopo che si è cercato di fare capire che è la percezione dell'accaduto e non il fatto di per sé ad essere stata esagerata.
Comunque non è successo nulla; solo una puntualizzazione.
Alcuni di quei ragazzi tra l'altro riposano in un cimitero a Esbjerg in Danimarca che se volete vedere torvate qua, nelle ultime tre foto in fondo alla pagina http://www.deltagolf.net/Blaavand.htm
La mia, che era una semplice richiesta e non certo una "sgridata" per l'amica fifona aveva solo la finalità di evitare di moltiplicare il catastrofismo.
E' chiaro che se ci mettiamo io e un altro fobico a guardare un ragno e cominciamo a dire
"Va che bestia"
e l'altro
"Enorme"
e poi, cattivo, terribile, spaventoso e così via, allora il povero ragnetto diventa un mostro preistorico che sputa fiamme.
Ecco perché va bene che tu abbia descritto la tua "caduta libera", avendola percepita come tale e non sapendo valutare da tecnico la situazione, va meno bene che altri utenti rincarino la dose, specie dopo che si è cercato di fare capire che è la percezione dell'accaduto e non il fatto di per sé ad essere stata esagerata.
Comunque non è successo nulla; solo una puntualizzazione.
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Scusa delta!
Non volevo fare la Cassandra, immagino che non fosse poi niente di catastrofico visto che poi l'assetto è tornato normale, quello che volevo esprimere, dal punto di vista del passeggero profano, è che dopo la percezione di una sensazione simile a quella che ha descritto Roberto, io avrei avuto più paura di lui tanto da non volare più per un po'.
In questo senso lo ritengo più coraggioso di me, non perché abbia affrontato una cosa tremenda, ma perché ha affrontato una paura tremenda.
Purtroppo le cose sono molto diverse viste da un pilota o da un passeggero, proprio come io pensavo che risalire più volte dopo l'inizio della manovra di discesa fosse un indizio di problemi, tu che hai le conoscenze tecniche mi hai poi spiegato che si trattava di mera prudenza...
Non volevo fare la Cassandra, immagino che non fosse poi niente di catastrofico visto che poi l'assetto è tornato normale, quello che volevo esprimere, dal punto di vista del passeggero profano, è che dopo la percezione di una sensazione simile a quella che ha descritto Roberto, io avrei avuto più paura di lui tanto da non volare più per un po'.
In questo senso lo ritengo più coraggioso di me, non perché abbia affrontato una cosa tremenda, ma perché ha affrontato una paura tremenda.
Purtroppo le cose sono molto diverse viste da un pilota o da un passeggero, proprio come io pensavo che risalire più volte dopo l'inizio della manovra di discesa fosse un indizio di problemi, tu che hai le conoscenze tecniche mi hai poi spiegato che si trattava di mera prudenza...
Vale
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Non ci staremo un po' "avvitando" qui dentro?
L'intento di Deltagolf è, giustamente, quello di dare i giusti confini ad un accaduto del quale abbiamo ancora pochi elementi di interpretazione per valutare correttamente, evitando che alcuni termini possano indurre in chi li scrive ma anche in chi le legge la certezza "presunta" della gravità dell'episodio ("nomina sunt consequentia rerum").
Naturalmente per chi lo ha vissuto (Roberto) o per chi legge (Paurissima) posso immaginare quali siano le emozioni mentre racconta un episodio che ha condizionato in maniera pesante la propria paura o legge un evento che potrebbe immaginare di vivere in volo.
I due punti di vista sono entrambi veri e non c'è biosogno di accapigliarsi per incontrarsi.
Roberto, ho chiesto ad un paio di Comandanti di decifrare l'episodio e mi hanno guardato interrogativi. Magari riusciremo a capirne di più ma, ripeto quello che ho già detto, non cambia molto la sostanza del discorso.
Però è bene che tu sappia una cosa (che capirai molto meglio sabato 13
): la percezione non è assolutamente un fatto oggettivo. La nostre aspettative, le nostre paure, i nostri desideri, le nostre paranoie influenzano profondamente ciò che viviamo, in molti casi finendo per stravolgerne il significato complessivo. Durante il corso faccio dei piccoli esperimenti: se entriamo in una zona di turbolenza aspetto che finisca e chiedo ai partecipanti: "secondo te quanto è durata?". Sai quali sono le ultime risposte? Turbolenza cronometrata di 30 secondi, risposta media: 5 minuti; turbolenza cronometrata di 10 minuti, risposta media: mezzora. Se dopo una virata faccio vedere varie figure con aerei che si piegano e chiedo: "secondo te qual'è la figura che rappresenta la virata che abbiamo fatto?", la risposta media aumenta di almeno 15 gradi l'inclinazione delle ali. Dopo il corso, però, la durata delle turbolenze viene valutata in maniera più precisa, così come più precisa è l'idea dell'inclinazione delle ali....solo perchè diminuisce la paura.
Ed è normalissimo che sia così: se sono in uno stato di apprensione ogni cosa verrà ingigantita, se cammino di notte per strada, ogni ombra mi farà sobbalzare. Su questo ci sono migliaia e migliaia di ricerche che vanno tutte nella stessa direzione.
Naturalmente non voglio in nessun modo ridimensionare quello che hai vissuto....però considera ANCHE che un po' funziona come ti ho detto prima.
Luca
ps: l'idea di ravanare nel torbido è stata abbandonata?


L'intento di Deltagolf è, giustamente, quello di dare i giusti confini ad un accaduto del quale abbiamo ancora pochi elementi di interpretazione per valutare correttamente, evitando che alcuni termini possano indurre in chi li scrive ma anche in chi le legge la certezza "presunta" della gravità dell'episodio ("nomina sunt consequentia rerum").
Naturalmente per chi lo ha vissuto (Roberto) o per chi legge (Paurissima) posso immaginare quali siano le emozioni mentre racconta un episodio che ha condizionato in maniera pesante la propria paura o legge un evento che potrebbe immaginare di vivere in volo.
I due punti di vista sono entrambi veri e non c'è biosogno di accapigliarsi per incontrarsi.
Roberto, ho chiesto ad un paio di Comandanti di decifrare l'episodio e mi hanno guardato interrogativi. Magari riusciremo a capirne di più ma, ripeto quello che ho già detto, non cambia molto la sostanza del discorso.
Però è bene che tu sappia una cosa (che capirai molto meglio sabato 13

Ed è normalissimo che sia così: se sono in uno stato di apprensione ogni cosa verrà ingigantita, se cammino di notte per strada, ogni ombra mi farà sobbalzare. Su questo ci sono migliaia e migliaia di ricerche che vanno tutte nella stessa direzione.
Naturalmente non voglio in nessun modo ridimensionare quello che hai vissuto....però considera ANCHE che un po' funziona come ti ho detto prima.
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hehehe si la percezione di tutti i passeggeri è stata pari alla mia, e ciò sembra quindi confermare i tuoi test 
no, non ci stiamo avvitando. quello che si porta avanti in questo discorso è che, parlando di tecnicismi, resta comunque la paura che un volo come quello possa ripetersi [visto che è già successo..]. non tiene il discorso de "l'aereo è sicuro al duecentomilapermille", o almeno, è un ottimo inizio e di questo ringrazio delta: purtroppo il modo di affrontare questo discorso in volo è molto diverso dal razionale a terra. devo effettuare un tipo di salto psicologico, molto più profondo.
anche perché, forse avantaggiato, forse no, so quali sono i rumori legati al passaggio dell'aria condizionata sul circuito chiuso, i rumori del carrello, i flap al decollo e atterraggio, i retrofreni, l'abs [o come si chiama sugli aerei], il rallentamento della potenza dei motori subito dopo il decollo, i vuoti d'aria, la gabbia di faraday, e.. ah no basta così.
pensa che ho avuto persino il piacere di fare effettuare una virata ad un 737-300 se non sbaglio. si, certo, in pilota automatico, tutto quello che ho dovuto fare è girare una manopolina argentata piccola come quella di una radio, e hop, l'aereo ha virato, ed ero persino seduto al posto del copilota.
quindi.. sono d'accordissimo con quanto dici, luca, che le modalità di risoluzione di questa mia avversione al volo sono decisamente da ricercare altrove.
a presto

no, non ci stiamo avvitando. quello che si porta avanti in questo discorso è che, parlando di tecnicismi, resta comunque la paura che un volo come quello possa ripetersi [visto che è già successo..]. non tiene il discorso de "l'aereo è sicuro al duecentomilapermille", o almeno, è un ottimo inizio e di questo ringrazio delta: purtroppo il modo di affrontare questo discorso in volo è molto diverso dal razionale a terra. devo effettuare un tipo di salto psicologico, molto più profondo.
anche perché, forse avantaggiato, forse no, so quali sono i rumori legati al passaggio dell'aria condizionata sul circuito chiuso, i rumori del carrello, i flap al decollo e atterraggio, i retrofreni, l'abs [o come si chiama sugli aerei], il rallentamento della potenza dei motori subito dopo il decollo, i vuoti d'aria, la gabbia di faraday, e.. ah no basta così.
pensa che ho avuto persino il piacere di fare effettuare una virata ad un 737-300 se non sbaglio. si, certo, in pilota automatico, tutto quello che ho dovuto fare è girare una manopolina argentata piccola come quella di una radio, e hop, l'aereo ha virato, ed ero persino seduto al posto del copilota.
quindi.. sono d'accordissimo con quanto dici, luca, che le modalità di risoluzione di questa mia avversione al volo sono decisamente da ricercare altrove.
a presto

roberto.
Ohhh, questo volevo sentiri dire Rob.
Finalmente, a furia di sentirti dire che non sei mai stato in "caduta libera" sei giunto da solo alla conclusione che il problema non era negli assetti inusuali, nelle "tempeste magnetiche" o chissà dove e, se l'evento si ripeterà, visto che non è impossibile adesso hai ben chiaro dove sta il problema.
Dint'a capa! (Notato come parlo le lingue??
)
Finalmente, a furia di sentirti dire che non sei mai stato in "caduta libera" sei giunto da solo alla conclusione che il problema non era negli assetti inusuali, nelle "tempeste magnetiche" o chissà dove e, se l'evento si ripeterà, visto che non è impossibile adesso hai ben chiaro dove sta il problema.
Dint'a capa! (Notato come parlo le lingue??

- ostinelli
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veramente ho anche scritto:

e "tempesta magnetica della velocità ascensionale di 1km al minuto" non me lo sono inventato io, è quanto il pilota, ricordo, si è sentito in dovere di darci come spiegazione.
ostinelli ha scritto:resta comunque la paura che un volo come quello possa ripetersi [visto che è già successo..]

e "tempesta magnetica della velocità ascensionale di 1km al minuto" non me lo sono inventato io, è quanto il pilota, ricordo, si è sentito in dovere di darci come spiegazione.
roberto.
- Bacione
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Sai Roberto: tu ed io abbiamo vissuto un episodio simile, curiosamente sulla stessa tratta. Nel nostro caso non ci fu spiegato cosa era successo; ma quel che conta è che pure noi atterrammo sani e salvi, anche se forse qualche sprovveduto che aveva le cinture slacciate avrà avuto un bel livido come ricordo.
Tu dici di aver paura che un episodio del genere possa ripetersi: lo capisco, non è bello rivivere un'esperienza sgradevole. Neanche a me piacerebbe, te lo assicuro.
Io ti posso dire solo questo: come passeggero, ho all'attivo circa 150 voli, per un totale approssimato di 650 ore. Non mi è mai più capitato un episodio nemmeno lontanamente avvicinabile a quello.
Se mi capitasse, di certo non mi farebbe piacere, perché fu memorabile (come vedi, me ne ricordo ancora anche io); però io oggi non salgo in aereo pensando "e se capita di nuovo?". Per due motivi: primo, perché ho toccato con mano che perfino da una situazione così sgradevole e improvvisa si esce indenni; secondo, perché - anche se ricapitasse - che ci posso fare io? Non è certo pensandoci che evito che succeda, non sono mica uno stregone!
Quindi, sono molto contenta che tu dica
Ciao!
Tu dici di aver paura che un episodio del genere possa ripetersi: lo capisco, non è bello rivivere un'esperienza sgradevole. Neanche a me piacerebbe, te lo assicuro.
Io ti posso dire solo questo: come passeggero, ho all'attivo circa 150 voli, per un totale approssimato di 650 ore. Non mi è mai più capitato un episodio nemmeno lontanamente avvicinabile a quello.
Se mi capitasse, di certo non mi farebbe piacere, perché fu memorabile (come vedi, me ne ricordo ancora anche io); però io oggi non salgo in aereo pensando "e se capita di nuovo?". Per due motivi: primo, perché ho toccato con mano che perfino da una situazione così sgradevole e improvvisa si esce indenni; secondo, perché - anche se ricapitasse - che ci posso fare io? Non è certo pensandoci che evito che succeda, non sono mica uno stregone!

Quindi, sono molto contenta che tu dica
E' proprio così: è tutta una faccenda di testa. Ma mi pare che tu abbia una bella voglia di esplorare la tua; e perciò, da moderatore del sito, penso già a quando ci posterai i racconti fotografici dei tuoi viaggi... ah, ricorda che in quel caso l'area è "Trip report", eh?ostinelli ha scritto:le modalità di risoluzione di questa mia avversione al volo sono decisamente da ricercare altrove.

Ciao!
- ostinelli
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sapete, mi sono messo a pensare molto sulle varie cause della mia paura di volare..
fra le varie, mi è venuto in mente che io detesto letteralmente le montagne russe, che mi danno una sensazione fisica che non sopporto. ovviamente questa sensazione [variazione di peso] è molto simile a quella che si prova negli aerei. solo che la mia incompatibilità con dette montagne russe è ben antecedente alla paura del volo.. pertanto mi chiedo:
..secondo voi, la sensazione fisica di questo tipo può banalmente essere causale di paura?
fra le varie, mi è venuto in mente che io detesto letteralmente le montagne russe, che mi danno una sensazione fisica che non sopporto. ovviamente questa sensazione [variazione di peso] è molto simile a quella che si prova negli aerei. solo che la mia incompatibilità con dette montagne russe è ben antecedente alla paura del volo.. pertanto mi chiedo:
..secondo voi, la sensazione fisica di questo tipo può banalmente essere causale di paura?
roberto.
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Noostinelli ha scritto:sapete, mi sono messo a pensare molto sulle varie cause della mia paura di volare..
fra le varie, mi è venuto in mente che io detesto letteralmente le montagne russe, che mi danno una sensazione fisica che non sopporto. ovviamente questa sensazione [variazione di peso] è molto simile a quella che si prova negli aerei. solo che la mia incompatibilità con dette montagne russe è ben antecedente alla paura del volo.. pertanto mi chiedo:
..secondo voi, la sensazione fisica di questo tipo può banalmente essere causale di paura?
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ostinelli ha scritto:credo di avere vinto il premio "post più breve di luca 2007"! 'azz che certezza!
hehehehehe

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avvicinandosi il mio prossimo volo, ed essendo questo oramai fra poco [domenica], sto ripercorrendo le mie varie paure..
mi sono accordo che io ce le ho al decollo ed in crociera [visto l'episodio che mi è successo], mentre invece, all'atterraggio, l'aereo può praticamente ballare come vuole, l'idea di sapere che sto per toccare terra mi rende felice ed elimina ogni mia paura.
qualcun altro ha un comportamento simile, o sono pazzo io?
mi sono accordo che io ce le ho al decollo ed in crociera [visto l'episodio che mi è successo], mentre invece, all'atterraggio, l'aereo può praticamente ballare come vuole, l'idea di sapere che sto per toccare terra mi rende felice ed elimina ogni mia paura.
qualcun altro ha un comportamento simile, o sono pazzo io?

roberto.
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- ostinelli
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carissimi tutti,
ho seguito il corso di luca ed ilaria e devo dire che ne sono stato molto soddisfatto. non esistono risoluzioni facili, ma elementi di riflessione per una strada produttiva sono stati più che sollevati.
pertanto dopo il corso, a fine ottobre, ho volato ancora..! ho fatto una sorpresa alla mia ragazza dicendole che saremmo andati a bruxelles [luogo dove ho vissuto per tanti anni], e all'aereoporto invece si è trovata davanti al check-in per.. parigi! era una cosa alla quale teneva tantissimo e sono stati giorni molto belli.
grazie a luca, ilaria, e a tutti voi del forum! ..e direi anche alla mia ragazza nelle cui braccia mi è bastato buttarmi per dimenticare le piccole turbolenze che ci sono state
adesso mi aspetta il prossimo volo per londra il 4 dicembre. nulla di risolto, ma ripeto: quel filo di serenità in più che fa sperare per i futuri voli.
un abbraccio a tutti.
ho seguito il corso di luca ed ilaria e devo dire che ne sono stato molto soddisfatto. non esistono risoluzioni facili, ma elementi di riflessione per una strada produttiva sono stati più che sollevati.
pertanto dopo il corso, a fine ottobre, ho volato ancora..! ho fatto una sorpresa alla mia ragazza dicendole che saremmo andati a bruxelles [luogo dove ho vissuto per tanti anni], e all'aereoporto invece si è trovata davanti al check-in per.. parigi! era una cosa alla quale teneva tantissimo e sono stati giorni molto belli.
grazie a luca, ilaria, e a tutti voi del forum! ..e direi anche alla mia ragazza nelle cui braccia mi è bastato buttarmi per dimenticare le piccole turbolenze che ci sono state

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un abbraccio a tutti.
roberto.
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Ciao Roberto, bentornato!
Sono contenta che le cose vadano meglio, continua così!
Quanto al risolvere, diverse volte ho letto in questa sezione che "mantenersi allenati" fa solo bene: quindi, che tu stia continuando a volare mi pare una buonissima cosa, perché ogni volta potrai aggiungere un altro tassello di confidenza e tranquillità.
Facci sapere come va!
Sono contenta che le cose vadano meglio, continua così!
Quanto al risolvere, diverse volte ho letto in questa sezione che "mantenersi allenati" fa solo bene: quindi, che tu stia continuando a volare mi pare una buonissima cosa, perché ogni volta potrai aggiungere un altro tassello di confidenza e tranquillità.
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Il meglio è nemico del bene...ostinelli ha scritto:carissimi tutti,
ho seguito il corso di luca ed ilaria e devo dire che ne sono stato molto soddisfatto. non esistono risoluzioni facili, ma elementi di riflessione per una strada produttiva sono stati più che sollevati.
pertanto dopo il corso, a fine ottobre, ho volato ancora..! ho fatto una sorpresa alla mia ragazza dicendole che saremmo andati a bruxelles [luogo dove ho vissuto per tanti anni], e all'aereoporto invece si è trovata davanti al check-in per.. parigi! era una cosa alla quale teneva tantissimo e sono stati giorni molto belli.
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un abbraccio a tutti.
Ora è ok così Bob!

Luca
Luca Evangelisti
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Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa.
Proverbio africano
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Adesso l'hai rivinto....Fearless flyer ha scritto:ostinelli ha scritto:credo di avere vinto il premio "post più breve di luca 2007"! 'azz che certezza!
hehehehehe![]()
Luca

IT: Go, Go, Go

Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
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Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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- jackiebrown
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Bravo Roberto, il corso ti è servito per acquisire l'impostazione mentale giusta e questo è già moltissimo. Ora non devi far altro che "rifnrescarla" mantenendo l'allenamento 

Laura

« Non sono ebreo - non ho questo onore » (Charlie Chaplin)
La ricchezza e' un metallo, la gloria un'eco e l'amore un'ombra. [Fernando Pessoa]


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Stai diventando un Fligh Simulator Addicted?ostinelli ha scritto:se riesco a trovare un X52 a prezzo accessibile riesco a rinfrescarmi anche un po' in casa..
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r.

Per guarire da quello poi non c'è mica un corso eh..



Luca
come va Robè?
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Ma come, Bill Gates non t'ha affidato la gestione di "Voglia di smettere di volare (virtuale)"? Mi erano giunte voci di corridoio....Fearless flyer ha scritto: Stai diventando un Fligh Simulator Addicted?![]()
Per guarire da quello poi non c'è mica un corso eh..![]()
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Beh, semmai Bill Gates mi dovrebbe affidare "Voglia di continuare a volare (virtuale)"...visto quello che giadagna con Flight Simulator...aeb ha scritto:Ma come, Bill Gates non t'ha affidato la gestione di "Voglia di smettere di volare (virtuale)"? Mi erano giunte voci di corridoio....Fearless flyer ha scritto: Stai diventando un Fligh Simulator Addicted?![]()
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tutto bbbene, luca!!Er Luca ha scritto: Stai diventando un Fligh Simulator Addicted?![]()
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Luca
come va Robè?
no purtroppo FSX necessita di una macchina dalle capacità superiori a quella che ho in casa per gustarmelo veramente..

perché, ce ne sono parecchi di fsx addicted qui?
r.
roberto.
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Beh qualche nome potrei farteloostinelli ha scritto:tutto bbbene, luca!!Er Luca ha scritto: Stai diventando un Fligh Simulator Addicted?![]()
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Luca
come va Robè?
no purtroppo FSX necessita di una macchina dalle capacità superiori a quella che ho in casa per gustarmelo veramente..aspetterò.
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Bob se vuoi ci si sente domani.
Perchè non ti va di andare a Londra?
Luca
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