Paura di volare di un ex abituato al volo

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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ostinelli
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Paura di volare di un ex abituato al volo

Messaggio da ostinelli »

buongiorno a tutti,

ecco a voi un nuovo forumista :) mi chiamo roberto, e abito a milano. sono iscritto al corso 'voglia di volare' che si terrà a milano il 13/14 ottobre prossimo, e ho pensato di venire a fare un giro anche da queste parti, prima della ripresa.

si, la 'ripresa'. infatti la mia esperienza di volo è decisamente diversa da quelle di persone che, come ho spesso letto sul forum, magari non hanno mai volato oppure l'hanno fatto poco e pertanto, giustamente, sono un po' ansiosi all'idea di salire su un aereo. in realtà io ho volato parecchio, non ricordo nemmeno quando ho iniziato: il mio primo vuoto d'aria l'ho sperimentato nel 1982, a dieci anni, in un volo bruxelles samos su uno dei primi 737 [che all'epoca avevano il nomigniolo di 'porcellino' a causa della rotondità della loro carlinga].

ci sono anni in cui prendevo al minimo un paio di voli al mese, ed era una sensazione che mi piaceva, vedere il sole più da vicino, concedermi il pasto in attesa dell'arrivo, bermi un vinello rosso con il relativo inebriamento da altitudine.. ricordo anche voli assai pesantotti [un roma bruxelles in cui l'unico aereo a partire nell'arco di due ore era stato il nostro, approfittando di un varco nella perturbazione], eppure alla fine, anche se sempre con un leggerissimo filo di ansia, i voli erano piacevoli e non hanno mai rappresentato problemi seri.

[disclaimer]prima di farmi maledire da metà del forum sconsiglio la lettura a coloro che hanno troppa paura di volare :) in realtà se scrivo qui è proprio per confrontarmi e sentire l'opinione degli esperti vari che ho già letto in giro sul forum, ma vorrei evitare di essere causa di ulteriori stress.[/disclaimer]

il mio problema con il volo inizia nel 1999, in un volo serale tra roma e bruxelles, mentre stavamo cenando e tutti i vassoi erano già stati distribuiti. ad un certo punto, provo quella nota sensazione che si percepisce quando l'aereo si sta abbassando [quella perdita di pressione sulla sedia]. di solito, dopo poco, la pressione aumenta ed il peso torna normale, invece quella volta no. la sensazione si acuisce sempre di più, quindi mi aggrappo ai braccioli della sedia e così fanno tutti nell'aereo, fino a quando iniziamo tutti ad urlare, le luci ballano, mi ritrovo urlante e terrorizzato con le gambe a mezz'aria, le ginocchia ad altezza viso [ero nel posto accanto all'uscita di sicurezza a metà aereo e pertanto le mie gambe erano libere di muoversi], mi accorgo che l'aereo sta scendendo 'di lato', ovvero inclinato a sinistra e con la punta in basso ma senza che si percepisca la curva.. come in caduta libera.

non son bene cosa sia successo poi, ricordo che una hostess ha urtato contro qualcosa, e dopo un po' l'aereo ha ripreso il suo assetto normale. i vassoi spariti. le hostess erano di un bianco pallido in viso che mi ha fatto quasi sorridere, della serie 'siamo tutti umani'. ho chiesto immediatamente un doppio whiskey ad una hostess, che me l'ha portato quasi a controvoglia, povera! doveva ancora recuperarsi e vista la tempestività con la quale l'ho chiesto plausibilmente pensava l'avessi chiamata per un problema più grave.

il resto del volo, circa un'ora, si è poi svolto nel migliore dei modi, e all'atterraggio il comandante si è scusato dicendo che eravamo 'entrati in una tempesta magnetica non prevista di una rara violenza, che aveva una velocità ascensionale di 1km al minuto, e che non dovevamo preoccuparci perché in condizioni simili l'aereo poteva resistere anche fino a mezz'ora prima della rottura'. a me è venuto in mente beppe grillo, con il 'fino a'. "fino al 30% di sconto? ma che vuol dire? è come se uno entrasse in un negozio e chiedesse: 'quanto costano quei pantaloni?' 'fino a 50 euro'. gli dai 10 euro e te li porti via". siamo scesi tutti dall'aereo propinandoci mutualmente sorrisi di conforto e di intesa, ci saremmo probabilmente tutti invitati reciprocamente a bere un bicchiere a casa, come vecchi amici.

da allora, volare è stato sempre un problema. ho rivolato subito, un paio di mesi dopo, ma per un periodo di due anni ogni volta prendevo medicine sempre più forti fino ad un ipnotico che mi riconoglioniva del tutto. non bastava. ci ho buttato sopra litri di birra, un po' meglio. tenendo conto che sono anche un ansioso, e pertanto tachicardico, aggiungo anche la paura di morire di infarto per lo stress che provo in questi voli. una volta mi si è chiusa completamente la gola, dal terrore, in un viaggio di ritorno da zanzibar [si, ho fatto anche un volo lungo da allora]. in quell'occasione avevo preso 25 gocce di XXXXXX (modificato da deltagolf) che è come se fossero state menta. poi, ho diminuito sempre più drasticamente i voli. un'a/r all'anno.. al massimo.

ora non volo da marzo del 2006. e sono stufo. sono stufo di limitare il mio piacere di vivere, la mia voglia di viaggiare, la mia serenità di avere esperienze nuove. spero davvero che il corso del 13/14 mi permetta di ripartire, anche se purtroppo nutro qualche dubbio dovuto al fatto che non so se sia un corso ideato per persone con problemi simili ai miei, o se sia più indirizzato ad iniziare al volo persone che ne hanno poca familiarità.

ringrazio tutti quelli che hanno letto fino a qui, e chiunque abbia voglia di darmi una parola di coraggio.. sarà letto più che volentieri.

r.
Ultima modifica di ostinelli il 3 dicembre 2007, 18:54, modificato 3 volte in totale.
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Chicco2003
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Messaggio da Chicco2003 »

UAU!!

Intanto benvenuto da un pauroso come te!!

Credo che al mio seguiranno interventi più appropriati. Penso però di non sbagliare se ti invito a cominciare a riflettere sul fatto che l'evento (un po' :shock: ) traumatico che hai vissuto potrebbe essere solo un elemento scatenante e non la causa del problema . . . .

Ciao

Luca
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Ciao Ostinelli. (Un nome, una garanzia, te lo dice un comasco!! :D)

Non entro nel merito di ciò che ti è capitato in volo quella sera; ci vorrebbero più dati e probabilmente più precisi, anche perché un'ascendenza (magnetica??) di 1km al minuto, cioé 3000 piedi/min ca, non è una cosa così strana da scuotere un aereo delle dimensioni di un liner.
Prendere 1000 o 2000 piedi a salire è normale anche su un aliante, figurati su un liner.

Ma tralasciando il tecnicismo, quella sera ti sei spaventato e su questo non ci piove, indipendentemente da ciò che sia accaduto.

Sì, gli aerei funzionano proprio come i pantaloni di Grillo, con l'unica differenza che, se si sà che affronteranno situazioni da dieci euro e mai di più, si costruiscono aerei non da cinquanta, ma da mille euro.

Con questo hai capito che non sei mai stato in pericolo quella notte e che probabilmente uno stato d'ansia latente è esploso, favorito anche dalla paura di altri che ha innescato il processo.

Io mi fermo qua, perché sono un pilota e non uno psicologo, rassicurandoti sul fatto che gli aerei sono costruiti pensando anche alle situazioni più estreme, che si verificano una volta su cinquanta milioni, ma non si tralascia neppure quella volta.

Quindi razionalmente hai capito che la tua paura e la tua ansia non hanno fondamento logica; per andare a snidarla dalla tua mente, abbiamo Luca, il nostro megasuperDoc galattico, che ti aiuterà di sicuro sia nel corso Paura di volare al quale sei già iscritto, sia nelle pagine di questo forum.

Se invece volessi ulteriori chiarimenti dal punto di vista tecnico e operazionale, qua ci sono tecnici, piloti ed appassionati che risponderanno ad ogni tua domanda.

Cortesemente in futuro non citare nomi di farmaci, per quanto conosciutissimi.

Grazie e benvenuto tra noi.
hirundo

Messaggio da hirundo »

Ciao Roberto, benvenuto nel forum! :D Mi sento di rassicurarti su un fatto: non è raro che persone abituate a volare comincino ad aver paura, in seguito ad un volo un traumatico oppure addirittura senza alcuna spiegazione apparente; non sei un caso anomalo! Credo che il seminario a cui stai per partecipare tenga conto anche di questo, dato che le motivazioni, le cause ed il modo di manifestarsi della paura non sono gli stessi per tutti, ma su questo punto Luca potrà essere più preciso.
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ostinelli
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Messaggio da ostinelli »

Chicco2003 ha scritto:UAU!!
Intanto benvenuto da un pauroso come te!!
grazie luca :)

r.
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Messaggio da ostinelli »

deltagolf ha scritto:Ciao Ostinelli. (Un nome, una garanzia, te lo dice un comasco!! :D)
ecco appena arrivato, già incasellato :D
deltagolf ha scritto: Non entro nel merito di ciò che ti è capitato in volo quella sera; ci vorrebbero più dati e probabilmente più precisi, anche perché un'ascendenza (magnetica??) di 1km al minuto, cioé 3000 piedi/min ca, non è una cosa così strana da scuotere un aereo delle dimensioni di un liner.
è quello che mi ero detto io. saranno state spiegazioni farlocche.

secondo te, cosa è successo allora? manifestamente l'aereo non aveva controllo, non era una semplice perturbazione.
deltagolf ha scritto: Cortesemente in futuro non citare nomi di farmaci, per quanto conosciutissimi.
mi scuso. tolgo?

r.
Ultima modifica di ostinelli il 1 ottobre 2007, 17:31, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da ostinelli »

hirundo ha scritto:Ciao Roberto, benvenuto nel forum! :D Mi sento di rassicurarti su un fatto: non è raro che persone abituate a volare comincino ad aver paura, in seguito ad un volo un traumatico oppure addirittura senza alcuna spiegazione apparente; non sei un caso anomalo! Credo che il seminario a cui stai per partecipare tenga conto anche di questo, dato che le motivazioni, le cause ed il modo di manifestarsi della paura non sono gli stessi per tutti, ma su questo punto Luca potrà essere più preciso.
lo spero vivamente, io ho già investito sulla fiducia :)

r.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

ostinelli ha scritto:
secondo te, cosa è successo allora? manifestamente l'aereo non aveva controllo, non era una semplice perturbazione.
Ah, non ne ho idea; le ipotesi sono mille, ma in aeronautica è meglio basarsi solo sui fatti.
Magari "fuori controllo" è un po' esagerato; assetto inusuale potrebbe essere più vicino al vero, ma ciò che conta è che è successo qualcosa che ti ha fatto spaventare ed è da qua che dobbiamo cominciare.
ostinelli ha scritto:
deltagolf ha scritto: Cortesemente in futuro non citare nomi di farmaci, per quanto conosciutissimi.
mi scuso. tolgo?
Nessun problema, ci penso io.
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Re: Paura di volare di un ex abituato al volo

Messaggio da spaceodissey »

ostinelli ha scritto:buongiorno a tutti,
Ciao, benvenuto.
Al di là di quello che ti è successo (io me la sarei fatta sotto, comunque...) io cercherei di pensare in positivo. Nonostante quei brutti 5 minuti sei arrivato a terra: sano, salvo, senza problemi. Questo a dimostrazione del fatto che l'aereo era "preparato" per affrontare una situazione del genere e che anche il pilota era preparato: mi par di capire che non ha fatto un atterraggio di emergenza in un altro aeroporto, ma è andato dritto per la sua strada arrivando a destinazione.
L'altra considerazione che mi viene da fare è che dopo, hai volato ancora. Con tanta paura, certo, ma anche in questi casi, problemi "tecnici" non ce ne sono stati, e anche quella situazione non si è ripetuta.
Chuck Norris understands the ending of 2001: a space odyssey
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Re: Paura di volare di un ex abituato al volo

Messaggio da ostinelli »

spaceodissey ha scritto: L'altra considerazione che mi viene da fare è che dopo, hai volato ancora. Con tanta paura, certo, ma anche in questi casi, problemi "tecnici" non ce ne sono stati, e anche quella situazione non si è ripetuta.
grazie, space.

problemi tecnici forse no, ma chi conosce la tratta zanzibar mombasa sa cosa ho passato anche dopo.

ho ancora volato? si, vero.. ma non fa che peggiorare, sempre. e già così, è piuttosto intollerabile..

ho letto nel programma del corso che, da milano, prima ti fanno volare, poi vedere i simulatori. acci. l'uso diventa decisamente meno interessante, così.. vedremo :)

r.
hirundo

Re: Paura di volare di un ex abituato al volo

Messaggio da hirundo »

ostinelli ha scritto:problemi tecnici forse no, ma chi conosce la tratta zanzibar mombasa sa cosa ho passato anche dopo.
Che cosa è accaduto su quella tratta? Forse vale la pena di approfondire, se anche quest'altro volo può aver contribuito a far insorgere la paura. Se ti riferisci a cattive condizioni meteo o problemi tecnici però non credo che si possa parlare di tratte facili o difficili... sono cose che possono capitare dovunque e non è detto che ricapitino facendo la stessa tratta il giorno dopo :wink:.
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ostinelli
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Messaggio da ostinelli »

li erano solo cattivissime condizioni atmosferiche, che sono generalmente sempre presenti causa venti.

a me interesserebbe di più sapere cosa è successo sul mio primo volo, ma vedo che nessuno si esprime in merito.. forse non ci sono abbastanza informazioni. :)

r.
hirundo

Messaggio da hirundo »

ostinelli ha scritto:a me interesserebbe di più sapere cosa è successo sul mio primo volo, ma vedo che nessuno si esprime in merito.. forse non ci sono abbastanza informazioni. :)
E' quello che diceva DeltaGolf all'inizio :wink:. Se le informazioni non bastano per ricostruire e spiegare l'accaduto, le ipotesi lasciano il tempo che trovano. La curiosità è più che comprensibile, ma per tornare a volare serenamente (indipendentemente dalle condizioni meteo :wink:) penso che sia più utile puntare l'attenzione sulle conseguenze che l'episodio ha avuto per te e sul modo per uscirne :D.
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Fearless flyer
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Messaggio da Fearless flyer »

Ciao Roberto, benvenuto!
Allora ci si vede tra due settimane... :wink:

Non so cosa sia successo, proverò ad informarmi o ne parleremo direttamente al corso con i nostri Comandanti.
Il mio punto di osservazione però è diverso da quello squisitamente aeronautico. Hai scritto che eri abbastanza abituato a vuoti d'aria e perturbazioni. Naturalmente immagino che quella che hai raccontato sia stata più pesante delle precedenti ma, almeno per me, non è sufficiente, DA SOLA, a spiegare tutto quello che è successo dopo.

Non voglio necessariamente portarti su un piano diverso da quelle che sono le tue domande ora e, comunque, se ne parlerà durante il corso, ma sono molto più interessato a sapere cosa succedeva a te in quel periodo piuttosto che cosa è successo all'aereo in quel famoso volo.

Se ti va...racconta.

Luca
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Messaggio da Bacione »

Fearless flyer ha scritto:sono molto più interessato a sapere cosa succedeva a te in quel periodo piuttosto che cosa è successo all'aereo in quel famoso volo.
Infatti... controprova:
ostinelli ha scritto:il mio problema con il volo inizia nel 1999, in un volo serale tra roma e bruxelles
A me è successa - non ricordo di preciso quando, ma tra fine 1998 e inizio 2002, e curiosamente sulla tratta inversa (Bru-Fco) - una cosa simile e senza paragoni con nessun altro volo fatto sia prima che dopo. Detta in sei parole: l'aereo andava da tutte le parti. Meno che dritto, ovviamente. E' stato impressionante, ed era necessario stringersi forte ai braccioli.

Solo che dopo io ho continuato tranquillamente a volare senza nessun problema. Ergo...
Fearless flyer ha scritto:immagino che quella che hai raccontato sia stata più pesante delle precedenti ma, almeno per me, non è sufficiente, DA SOLA, a spiegare tutto quello che è successo dopo.
Ultima modifica di Bacione il 2 ottobre 2007, 20:39, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Maxx »

Anche io prima del "drammatico evento" non mi ponevo neppure il problema del meteo e volare in turbolenza equivaleva a volare in aria liscia come l'olio. "Dopo" ho iniziato a preoccuparmi di come fosse il tempo all'ora del mio volo, a controllare i siti meteo, come se potessi farci qualcosa. Solo una volta però l'ansia mi ha vinto e mi ha impedito di andare a Milano dalla mia ragazza, ed è un episodio che ricordo ancora con schifo. Oggi, l'ansia pre-volo non mi ha abbandonato, ma devo dire che nel momento in cui salgo sull'aereo mi passa completamente. Venerdì sono andato a Pescara e c'era vento forte su tutta la tratta: nessunissimo problema, la solita felicità che sento quando sono per aria e l'orgoglio di esserci.
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Messaggio da Slowly »

Pensate ad una banalissima cosa:

il meteo "avverso" non lo scopriamo noi, da passeggeri, in un nostro volo a nostro dire spaventoso. Il meteo è meteo. Varia, spira, cambia, "si, ci sono nuvole ma non si balla" oppure "oh, non c'era una nube manco a chiamarla per nome ma si ballava come nemmeno in discoteca!".
I flussi sono così. Li prevedi ma non li leggi mai completamente.

Eppure, c'è sempre (e c'è sempre stato, soprattutto), qualcuno che ha guardato avanti:

"OK OK OK, non possiamo annullare le turbolenze tanto "spaventevoli", ma certo possiamo costrutire una struttura a cui faranno un baffo!"

E così fu.

Ricordatevi sempre, (non scordatelo mai), che se un pilota (non servono eroi, bastano dei professionisti preparati), pensa che purtroppo, per motivi di traffico, di rotta, o cheneso, non si può salire per evitarle, significa che quelle turbolenze, per quanto fastidiose, non rappresentano un problema per aereo e piloti. Altrimenti dimenticatevi le vacanze a Ibiza, si scende altrove. Ma nessuno rischierà mai nemmeno lontanamente di farvi correre un rischio anche solo accennato.

I piloti per fortuna, così come i tecnici che curano il vostro aereo, lo sanno già:

"Se proprio ci sarà da ballare bé...niente caffè!"

:D

State tranquilli.

Il fgiorno in cui nessuno più sperimenterà turbolenze per aria, significa che c'è qualcosa di molto grave nella salute del nostrol Pianetucolo.

Finché ci osno, e delle volte capita di finirci dentro, significa semplicemente che è tutto OK!

:wink:
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Scarica il mio (oh) mamma devo prendere l'aereo!
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Messaggio da aeb »

Slowly ha scritto:Pensate ad una banalissima cosa:

il meteo "avverso" non lo scopriamo noi, da passeggeri, in un nostro volo a nostro dire spaventoso. Il meteo è meteo. Varia, spira, cambia, "si, ci sono nuvole ma non si balla" oppure "oh, non c'era una nube manco a chiamarla per nome ma si ballava come nemmeno in discoteca!".
I flussi sono così. Li prevedi ma non li leggi mai completamente.

Eppure, c'è sempre (e c'è sempre stato, soprattutto), qualcuno che ha guardato avanti:

"OK OK OK, non possiamo annullare le turbolenze tanto "spaventevoli", ma certo possiamo costrutire una struttura a cui faranno un baffo!"

E così fu.

Ricordatevi sempre, (non scordatelo mai), che se un pilota (non servono eroi, bastano dei professionisti preparati), pensa che purtroppo, per motivi di traffico, di rotta, o cheneso, non si può salire per evitarle, significa che quelle turbolenze, per quanto fastidiose, non rappresentano un problema per aereo e piloti. Altrimenti dimenticatevi le vacanze a Ibiza, si scende altrove. Ma nessuno rischierà mai nemmeno lontanamente di farvi correre un rischio anche solo accennato.

I piloti per fortuna, così come i tecnici che curano il vostro aereo, lo sanno già:

"Se proprio ci sarà da ballare bé...niente caffè!"

:D

State tranquilli.

Il fgiorno in cui nessuno più sperimenterà turbolenze per aria, significa che c'è qualcosa di molto grave nella salute del nostrol Pianetucolo.

Finché ci osno, e delle volte capita di finirci dentro, significa semplicemente che è tutto OK!

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Messaggio da ostinelli »

Bacione ha scritto: Solo che dopo io ho continuato tranquillamente a volare senza nessun problema. Ergo...
..ergo? mi sembra tu abbia parlato di turbolenza, di un volo difficile.. io ho parlato di un volo in cui l'aereo è sceso per circa 10 secondi in caduta libera, dapprima graduale. contali 10 secondi.. uno.. due.. tre..
:)
Maxx ha scritto:Anche io prima del "drammatico evento" non mi ponevo neppure il problema del meteo
e tuttora non me lo pongo.. il volo a cui faccio riferimento era in una tranquillissima serata estiva. certo, se so che c'è temporale sono ancora meno tranquillo.
Fearless flyer ha scritto: Se ti va...racconta.
molto volentieri, altrimenti non avrei neanche cominciato una mia partecipazione qui :)

solo che.. ho poco da raccontare. l'unica cosa che riesco ad associare, che a mio avviso sarebbe quasi più psicologia spicciola, è che la notte prima del volo era successo un fatto estremamente poco piacevole che mi aveva fatto temere per la mia incolumità, nonché quella di persone care.

so già cosa state pensando: eccola la spiegazione. certo, può essere che abbia notevolmente contribuito ad aumentare la mia paura ad affrontare voli dopo per un'associazione involontaria ed inconscia, ma.. non ero il solo su quel volo. la persona che era con me in quel volo ha avuto fortissimi problemi anche lei. e ricordo: l'aereo intero urlava, i vassoi erano poi tutti per terra, e le hostess erano davvero spaventate. ..è una cosa così comune?

grazie davvero di cuore a tutti voi, per le interazioni che avete offerto.

r.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

l'aereo intero urlava, i vassoi erano poi tutti per terra, e le hostess erano davvero spaventate. ..è una cosa così comune?
No Ostinelli, se è come lo descrivi non è una cosa così comune; diciamo che è equiparabile ad una bella frenata in macchina, di quelle che lasci giù cinque metri di nero sull'asfalto.
Non è comune. Capita magari una volta nella vita; cinque minuti dopo non ci pensi più e non butti certo via la patente o non vai più in automobile.
Alzi il dito medio alla volta di chi ti ha fatto inchiodare (noblesse oblige), tiri due francesismi pieni di zeta, metti la prima e riparti.

Qual'è la morale della favola? Che all'aereo non si tollera niente di meno della perfezione.
Il resto è solo rischio, pericolo, azzardo e grazie al Signur di ciukk che mi ha portato a casa vivo.

E' la percezione delle cose che non funziona, non l'aereo.
Se ogni italiano che ha tamponato smettesse di guidare, finalmente troverei un parcheggio fuori casa che OGNI VOLTA GRRRRRRRRRRRRRRRR...!!!
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Messaggio da Maxx »

"E' la percezione delle cose che non funziona, non l'aereo".

Esattissimo DG. E' l'essere sicuri che in una fortissima turbolenza si è veramente rischiato la vita e invece per una sbandata sulla neve o un'inchiodata come quella di cui tu parli no.
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Messaggio da ostinelli »

deltagolf ha scritto: Qual'è la morale della favola? Che all'aereo non si tollera niente di meno della perfezione.
Il resto è solo rischio, pericolo, azzardo e grazie al Signur di ciukk che mi ha portato a casa vivo.

E' la percezione delle cose che non funziona, non l'aereo.
ehehe mi piace notare questa tua verve difensiva verso una tua passione. fra l'altro, giustissima da tutti i punti di vista anche razionali.

in realtà non è che non tollero niente di meno della perfezione. ci sono elementi che credo siano tipici, che ho ritrovato in giro per le pagine di questo forum: mi è difficile accettare l'assenza totale di controllo di questa 'campana di vuoto' che è un aereo asettico.

strano a dirsi, ma plausibilmente l'idea di fare un giro in ultraleggero non mi spaventa per nulla, mentre invece è -credo- il mezzo in assoluto più pericoloso con il quale librarsi in volo. anzi, ci andrei volentierissimo anche adesso. è proprio l'asetticismo quasi da ospedale a farmi paura, insardinati dentro un mezzo bianchiccio illuminato da luci fredde al neon, mentre fuori flap e motori mandano segnali incomprensibili.

grazie della risposta, e mi fai una cortesia? mi chiamo roberto :)

r.
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Chicco2003
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Messaggio da Chicco2003 »

Forse stiamo confondendo i piani (dico forse).

spiego il mio pensiero

Se una notte attraverso un vicolo e vengo aggredito, ne resto, probabilmente, traumatizzato. Non vuol dire che il vicolo buio è di per sè pericoloso, vuol dire che ho avuto una brutta esperienza e ora ho paura ogni volta che attraverso un vicolo buio (anche se so che di per sè, il farlo, non equivale automaticamente a correre un pericolo).

Se non mai avuto brutte esperienze, ma non voglio attraversare il vicolo buio perché alla televisione dicono che è pieno di brutti cattivi ed io immagino che in ogni vicolo si nasconda un delinquente, allora è diverso.

Forse, dico forse, il caso di Roberto è il primo mentre per altri (ad esempio io), il caso è il secondo.

Ho delirato molto ? :lol:
Ultima modifica di Chicco2003 il 3 ottobre 2007, 17:45, modificato 1 volta in totale.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Bravo Maxx. Esattamente ciò che volevo dire.

Quando porti anche semplicemente un pax sul cessnino, poco poco questo quandi atterri ti dice che sei un pilota eccezionale e sai perché? Perché è sopravvissuto.
Eppure sai con che tensione attendono il contatto delle ruote e giudicano il tuo operato solo da quello squic squic?
Pensi che giudichino come lavora un taxista? Un conducente d'autobus? Il macchinista del treno?

Ma al pilota si chiede solo il 101%. Tienili fuori un'ora sopra le Alpi, usando lo smagritore come si accarezza un petalo di rosa e tirando un cessnino a quattordicimila piedi, che credimi non è uno scherzo e poi tocca un pelo duro ed il volo sarà la cronaca di una morte annunciata.

E poi vanno via, magari con le cinture slacciate, la sigaretta in bocca e il telefonino in mano, dopo averti deriso per il tuo rifiuto di bersi una birra post volo perché devi volare ancora, ma l'essere sopravvissuto al volo lo considerano assolutamente incidentale.

Ho conoscenti che vedo magari una volta l'anno e si meravigliano che arrivi ancora, perché sanno che volo e quindi considerano la mia morte solo come una faccenda di tempo e mi attribuiscono un c**o eccezionale per non essere ancora schiattato.

Fino a che si sale in aereo con questa idea, è logico che anche una lampadina bruciata sia sinonimo di morte imminente.
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Messaggio da ostinelli »

Chicco2003 ha scritto: Ho delirato molto ? :lol:
direi proprio di no :)
roberto.
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ostinelli
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Messaggio da ostinelli »

deltagolf ha scritto:Bravo Maxx. Esattamente ciò che volevo dire.

Quando porti anche semplicemente un pax sul cessnino, poco poco questo quandi atterri ti dice che sei un pilota eccezionale e sai perché? Perché è sopravvissuto.
confermo la tua verve di prima, nonché il fatto che io la condivida :)

delta, ci sono quelle che si chiamano paure ancestrali, quali ad esempio la paura dello squalo.. mai avuto a che fare con uno squalo, tu? io no. e nemmeno tanti altri.

eppure, sai quanti di noi, nuotando, ogni tanto il pensierino allo squalone cattivo e sanguinolento che freddamente ti maciulla le ossa venendo dall'invisibile lo fanno?

comprendo che tu debba combatterle quotidianamente poiché esse siano l'ignoranza che in qualche modo 'giudica' la tua professionalità. ma non è cattiveria, è ignoranza da una parte, e paura dall'altra.

r.
Ultima modifica di ostinelli il 3 ottobre 2007, 18:26, modificato 1 volta in totale.
roberto.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Vabbé allora facciamo Roberto... (Ostinelli mi piaceva però... bello, sa delle mie parti...)
mi è difficile accettare l'assenza totale di controllo di questa 'campana di vuoto' che è un aereo asettico.
Questo è un altro discorso e troverai risposte nel forum in altri thread, date da Luca che ne sa molto più di me sull'argomento.
Io mi riferivo all'episodio che hai vissuto, che ha mutato il tuo approccio con l'aereo.
Un episodio probabilmente inusuale, altrettanto probabilmente di nessun pericolo, che però tu più volte hai descritto come "fuori controllo" "caduta libera" e simili, dimostrando quindi una percezione dell'accaduto ampiamente oltre il reale.

Detto questo capisco benissimo che da "ignorante" (scusa... proprio nel senso letterale, cioé colui che ignora) tu possa essere rimasto traumatizzato.
Quello che sto cercando di farti capire è che talvolta episodi più pericolosi in ambienti considerati innocui, lasciano una traccia minore nel nostro animo.
ma plausibilmente l'idea di fare un giro in ultraleggero non mi spaventa per nulla
Bene, Soldi in bocca e vieni a Locarno, che un giro in aereo te lo faccio fare io! SOLDI IN BOCCA EH??? :D :D :D
il mezzo in assoluto più pericoloso con il quale librarsi in volo
L'unico mezzo pericoloso con cui librarsi in volo è quello ai cui comandi sta seduto un approssimativo, che sia uno Space Shuttle o un ULM.

Sono sempre gli uomini l'anello debole della catena.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

ma non è cattiveria, è ignoranza da una parte, e paura dall'altra.
Perfetto Ost... .ehm, Roberto.
Tu mi sembri tutto meno che un ignorante, stavolta nel senso lato della parola.

Quello che sto cercando di farti capire è che probabilmente quella notte non hai rischiato nulla, quindi, come dice sempre il nostro Doc, il problema non risiede nella macchina, ma nella tua testa.

Quand'è che vieni a volare?
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Bacione
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Messaggio da Bacione »

ostinelli ha scritto:
Bacione ha scritto: Solo che dopo io ho continuato tranquillamente a volare senza nessun problema. Ergo...
..ergo? mi sembra tu abbia parlato di turbolenza, di un volo difficile.. io ho parlato di un volo in cui l'aereo è sceso per circa 10 secondi in caduta libera, dapprima graduale. contali 10 secondi.. uno.. due.. tre..
E se invece i due episodi fossero stati simili (da come hai descritto il tuo, direi di sì) e la differenza stesse invece nella percezione diversa che tu ed io ne abbiamo avuto? :roll:
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ostinelli
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Messaggio da ostinelli »

grazie delta :)

allora, per la prima parte del mio tornare a volare su macchinone grosse e argentate con aria condizionata, sabato 13 ottobre se non erro, dipende dal programma di "voglia di volare" di luca.

inoltre, ho acquistato biglietti per fine ottobre, un viaggio con la mia compagna [si, sono ottimista, sperèm].

per la parte ultraleggero, dipende da come sopravvivo alle esperienze di cui qui sopra, e dal quantitativo dei soldi in bocca :)

r.

ps: ok chiamami 'ostinelli' hehe
roberto.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

Va bene, comincia a sopravvivere e poi parleremo di soldi in bocca.
Per la cronaca comunque non ti porterei su un ultraleggero, ma su un aereo di AG.
inoltre, ho acquistato biglietti per fine ottobre, un viaggio con la mia compagna [si, sono ottimista, sperèm].
Se ti andasse storta troverai molti volontari qua dentro che si offriranno di prendere i tuoi biglietti e portare in vacanza la tua compagna.
Ti conviene sopravvivere :lol:
Ultima modifica di deltagolf il 3 ottobre 2007, 18:29, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da ostinelli »

eh no no! ultraleggero, voglio l'aria in faccia e il ventolone dietro al sedere. :)
roberto.
deltagolf

Messaggio da deltagolf »

eh no no! ultraleggero, voglio l'aria in faccia e il ventolone dietro al sedere.
Un phon e un ventilatore e avrai ciò che ti serve senza neanche uscire di casa! :D :D
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Messaggio da ostinelli »

Bacione ha scritto:
ostinelli ha scritto:
Bacione ha scritto: Solo che dopo io ho continuato tranquillamente a volare senza nessun problema. Ergo...
..ergo? mi sembra tu abbia parlato di turbolenza, di un volo difficile.. io ho parlato di un volo in cui l'aereo è sceso per circa 10 secondi in caduta libera, dapprima graduale. contali 10 secondi.. uno.. due.. tre..
E se invece i due episodi fossero stati simili (da come hai descritto il tuo, direi di sì) e la differenza stesse invece nella percezione diversa che tu ed io ne abbiamo avuto? :roll:
se anche a te sono volati i vassoi e la gente urlava per 10 secondi allora erano simili, si. e sicuramente le nostre percezioni sono state diverse.. ti è andata meglio, io infatti necessito di un corso apposito :)
roberto.
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Messaggio da ostinelli »

deltagolf ha scritto: Un phon e un ventilatore e avrai ciò che ti serve senza neanche uscire di casa! :D :D
il paesaggio a casa mia è piacevole ma non paragonabile :P
roberto.
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