Alitalia - Corsa a tre
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tutto procede come vuole il Sig. TITO ops TOTO .... ha paura... trema di fallire perchè AF e KL sono più competitive. Alitalia merita se non bastasse l'evidenza di fatto dell'offerta per azione proposta da AF contro quella di totale svendita (svegliatevi users favorevoli ad AIRONE) offerta da AP di voltare definitivamente pagina. E' innegabile è evidente è indispensabile.
Il modo in cui questa cosa è stata gestita dalle ultime ore di ieri è sotto gli occhi di tutti gli italiani ma soprattutto di tutti i dipendenti di Alitalia a cui va la mia completa solidarietà. Fino a quando l'italia non rinnoverà la sua classe politica siamo spacciati. Ci vuole aria nuova non solo nelle stanze dei palazzi romani ma anche nelle menti dei politici italiani Una classe politica che è vecchia sia di età che di ideali che non può rappresntare un paese come l'italia nell'era della globalizzazione.
Basta con questa classe politica giurassica. Come credono di essere ricordati questi statisti nel futuro ? Solo il bigottismo e la bustarella potrà identificarli agli occhi delle generazioni future perchè questo sono. Chi viaggia e ha la possibilità di vedere come gli italiani sono visti all'estero potrà avere la dimensione di che biglietto da visita e che prestigiosa immagine presenta la nostra classe politica al mondo intero.
Ho avuto paura in queste ore perchè dopo quello che è successo AF e KL potessero decidere di rinunciare proprio per come sono state gestite le cose nelle ultime ore nei palazzi romani ma anche in quelli marchigiani e quelli lombardi... consegnando così la vittoria al presunto benefattore...
Il modo in cui questa cosa è stata gestita dalle ultime ore di ieri è sotto gli occhi di tutti gli italiani ma soprattutto di tutti i dipendenti di Alitalia a cui va la mia completa solidarietà. Fino a quando l'italia non rinnoverà la sua classe politica siamo spacciati. Ci vuole aria nuova non solo nelle stanze dei palazzi romani ma anche nelle menti dei politici italiani Una classe politica che è vecchia sia di età che di ideali che non può rappresntare un paese come l'italia nell'era della globalizzazione.
Basta con questa classe politica giurassica. Come credono di essere ricordati questi statisti nel futuro ? Solo il bigottismo e la bustarella potrà identificarli agli occhi delle generazioni future perchè questo sono. Chi viaggia e ha la possibilità di vedere come gli italiani sono visti all'estero potrà avere la dimensione di che biglietto da visita e che prestigiosa immagine presenta la nostra classe politica al mondo intero.
Ho avuto paura in queste ore perchè dopo quello che è successo AF e KL potessero decidere di rinunciare proprio per come sono state gestite le cose nelle ultime ore nei palazzi romani ma anche in quelli marchigiani e quelli lombardi... consegnando così la vittoria al presunto benefattore...
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flyforever85 ha scritto:La borsa italiana sospende il titolo Alitalia fino al giorno della scelta del compratore.
Spettacolare l'articolo di Giannini.
...peccato, a fronte dell'offerta di Toto, se il prezzo fosse sceso ancora un pochino avrei potuto dire la mia....

Andrea
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...speriamo di no....MiamiVice ha scritto:Facciamo colletta?
L'articolo di Giannini è drammaticamente allineato alla realtà; ho sempre più paura che i Francesi cambino idea
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Annunciato uno sciopero durissimo qualora i sindacati non venissero concovati dal governo; intanto su SKYTG24 hanno parlato di rottura della tregua natalizia in caso di ulteriore slittamento della decisione, e di ventilate dimissioni di Prato 

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no certo troppi interessi in gioco....questo è sicuro...
I sindacati vanno incontro al massacro perchè se veramente scioperano sotto natale produrranno alla compagnia un danno tale, in termini economici e di immagine, che porterà alle dimissioni di Prato, successivamente al ritiro di AirFrance o forse pure qualche banca potrebbe togliere il sostegno ad AirOne perchè la situazione della compagnia potrebbe essere troppo deteriorata (si fa in fretta con uno sciopero a perdere 100 mln di euro addizzionali tra indennizzi ecc...)
Federico
I sindacati vanno incontro al massacro perchè se veramente scioperano sotto natale produrranno alla compagnia un danno tale, in termini economici e di immagine, che porterà alle dimissioni di Prato, successivamente al ritiro di AirFrance o forse pure qualche banca potrebbe togliere il sostegno ad AirOne perchè la situazione della compagnia potrebbe essere troppo deteriorata (si fa in fretta con uno sciopero a perdere 100 mln di euro addizzionali tra indennizzi ecc...)
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E intanto sulla compagnia aerea pesa anche la minaccia dei sindacati dei trasporti, che promettono al
governo una "reazione durissima" qualora non vengano consultati sulla scelta del partner con cui avviare negoziati esclusivi per Alitalia. "Si tratterà - ha spiegato Mauro Rossi, della Filt Cgil - di una reazione senza il rispetto di forme, garanzie, sentieri di sorta, che riguarderà tutto il settore".
(da Repubblica)
Siamo a posto.... ma qualcuno il cervello e la lingua li collega, in questa dannata faccenda?
governo una "reazione durissima" qualora non vengano consultati sulla scelta del partner con cui avviare negoziati esclusivi per Alitalia. "Si tratterà - ha spiegato Mauro Rossi, della Filt Cgil - di una reazione senza il rispetto di forme, garanzie, sentieri di sorta, che riguarderà tutto il settore".
(da Repubblica)
Siamo a posto.... ma qualcuno il cervello e la lingua li collega, in questa dannata faccenda?
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Alitalia ha emesso una nota stampa in cui ridimensiona le iniscrezioni sui prezzi delle azioni.
araial14 ha scritto:E non solo...Sull'articolo delle pagine dell'economia della stampa di ieri, Bisignani avverte che AZ potrebbe anche,nel caso l'attesa sulla decisione di vendita si prolungasse oltremodo, uscire dall'organizzazione della IATA.
Certe dichiarazioni, fatte da certi personaggi, sono un pugno allo stomaco; soprattutto alla luce del fatto che questi personaggi sono spesso tra i primi fautori delle cose che recriminano... A buon intenditor...
Anzi no, aggiungo che l'autorevolezza di certi individui credo sia ormai pari a quella della suola di una scarpa.
- araial14
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Son degli avvoltoi che si credono falchi, volano basso tra i miasmi delle loro stesse flatulanti sentenze...MiamiVice ha scritto:araial14 ha scritto:E non solo...Sull'articolo delle pagine dell'economia della stampa di ieri, Bisignani avverte che AZ potrebbe anche,nel caso l'attesa sulla decisione di vendita si prolungasse oltremodo, uscire dall'organizzazione della IATA.
Certe dichiarazioni, fatte da certi personaggi, sono un pugno allo stomaco; soprattutto alla luce del fatto che questi personaggi sono spesso tra i primi fautori delle cose che recriminano... A buon intenditor...
Anzi no, aggiungo che l'autorevolezza di certi individui credo sia ormai pari a quella della suola di una scarpa.
A occhio e croce dall'andamento del titolo potremmo anche fare un'analisi della preferenza del mercato. Con l'ipotesi Air France indicata come "preferita" al CDA il titolo aveva vissuto una discreta ripresa; con le notizie di ieri e oggi, che vedono il temporeggiare del governo e le pressioni politiche verso Air One il titolo sta cascando giù. Anche al mercato Air France piace di più insomma
Intanto la fantomatica cordata annunaciata ieri si sta sfaldando, Deutsche Bank e Orrik si sono defilate, e questa opzione sta svanendo nel nulla sotto il più assoluto silenzio, sento molta puzza di brucuato...

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speriamo che i francesi non si ritirino per come si sta comportando prodi, magari per farli restare gli manda una bella scatola piena di mortadella per natale all'AF...
hanno pure detto che tanto si può scegliere l'anno prossimo!!!!!!!!! ma va a quel paese!!!!!!!!! ogni giorno perdono sempre più soldi e loro stanno a litigare!!!!!!!!!!! ma date az alla compagnia che la sistemerà!!!!!!!!!! se no poi si ritrovano a venderla al supermercato a pezzettini....... SIGNORA OGGI ABBIAMO UN OFFERTONA UN A321 ALITALIA A 15,99 euro LO VUOLE , PILOTI E HOSTESS INCLUSI, LE PIACE L'OFFERTA??? E SE VUOLE é DISPONIBILE ANCHE UN ATR SE COMPRA IL PACCHETTO CON ANCHE IL PARCHEGGIO AL TERMINAL!!...


hanno pure detto che tanto si può scegliere l'anno prossimo!!!!!!!!! ma va a quel paese!!!!!!!!! ogni giorno perdono sempre più soldi e loro stanno a litigare!!!!!!!!!!! ma date az alla compagnia che la sistemerà!!!!!!!!!! se no poi si ritrovano a venderla al supermercato a pezzettini....... SIGNORA OGGI ABBIAMO UN OFFERTONA UN A321 ALITALIA A 15,99 euro LO VUOLE , PILOTI E HOSTESS INCLUSI, LE PIACE L'OFFERTA??? E SE VUOLE é DISPONIBILE ANCHE UN ATR SE COMPRA IL PACCHETTO CON ANCHE IL PARCHEGGIO AL TERMINAL!!...
- aeb
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paoloair ha scritto: SIGNORA OGGI ABBIAMO UN OFFERTONA UN A321 ALITALIA A 15,99 euro LO VUOLE , PILOTI E HOSTESS INCLUSI, LE PIACE L'OFFERTA??? E SE VUOLE é DISPONIBILE ANCHE UN ATR SE COMPRA IL PACCHETTO CON ANCHE IL PARCHEGGIO AL TERMINAL!!...
..quanto viene un MD80? Livrea vecchia o nuova fa' lo stesso....
Scusate, si ride per non piangere.... sapete che cos'è la cosa che mi fa inc****re di più? Che ci si trincera dietro il concetto di "italianità" per sostenere l'opzione AirOne.... ma se non gliene è mai fregato niente a nessuno della NOSTRA compagnia di BANDIERA (come si suol dire, ma in questo caso per me la cosa ha un significato ben preciso)? E' stata lasciata andare lentamente allo sbando, in balìa di una teoria di AD uno più incompetente od inadeguato dell'altro, con piani industriali e scelte strategiche (e.g. i due hub.... non eravamo, non siamo Lufthansa....) a dir poco improvvisati, affossando la fusione con AF quando si sarebbe potuta realizzare in posizione di maggior vantaggio... ed ora c'è qualcuno che ha il coraggio di sostenere che andrebbe fatta una scelta invece di un'altra non in base ad elementi di valutazione in merito (validità del piano industriale, ingresso in un gruppo che è veramente un player a livello mondiale, solidità e competenza industriale e finanziaria degli acquirenti...) in nome dell'italianità? Quello che ha scritto Giannini oggi su La Repubblica lo sottoscrivo alla virgola: non capisco come ci si possa nemmeno porre il dubbio se sia migliore per AZ (e per chi, come me, vola ed intende continuare a volare AZ) l'opzione AF/KL o quella AP (quella "italiana"... che in fin dei conti si regge sui soldi delle banche, ben quattro per metterci il capitale necessario...) ???
Se AF-KL acquisirà la quota di controllo di AZ (perchè di questo si tratta), a me personalmente non interessa punto sapere se l'AD sarà francese, olandese o coreano (opterei per un samoano....super partes

Non nutro particolare simpatia per Rutelli, ma voglio citarlo in pieno (da La Repubblica on-line di oggi... strano, peraltro Giannini, nell'articolo di cui ho postato sopra il link, lo mette in "quota" AirOne.... boh, avrà cambiato idea, non mi interessa: le parole comunque sono esplicite):
"Alitalia ha un azionista pubblico che è lo Stato e lo Stato ha il preciso dovere di compiere le sue scelte nell'interesse del paese (il grassetto è mio) definendo indirizzi industriali strategici per il sistema paese. Il che non significa scegliere in base alla nazionalità delle offerte, perché l'interesse del paese e dell'azionista può essere certamente assolto da soggetti non italiani".
Questo è un discorso sensato. Punto e a capo. Se Prodi, quale Presidente del Consiglio, non fa sì che una decisione venga presa entro Natale, è, come si suol dire da queste parte, un pi**a.... detto da uno che ha votato la coalizione di centro-sinistra.
P.S. tutto quanto detto sopra con il massimo rispetto per tutto il personale AP. Sino ad oggi ho volato solo due volte con AirOne, un LIN-AHO-LIN. Nulla da eccepire. Solo che mi sembra che dietro l'offerta AP ci siano un po' troppi giochi politici ed equilibrismi finanziarî, che nulla hanno a che vedere con la professionalità degli equipaggi e del personale di terra della compagnia.
P.P.S. scusate lo sfogo, ma questa storia sta assumendo tratti assolutamente (ed inaccettabilmente) grotteschi.....
Andrea
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Ok, riporto "in chiaro" l'articolo di Giannini... qualcuno obietterà che è di parte, perchè La Repubblica - per cui Giannini scrive - è un quotidiano di sinistra... la cosa buffa, però, è che lo schieramento pro-AP è assolutamente trasversale agli assetti politici, quindi la posizione di Giannini (giornalista economico di comprovata esperienza) non può essere tacciata di pregiudizialità.
N.B. I grassetti sono miei!
IL COMMENTO
La rotta perduta
di MASSIMO GIANNINI
Non c'è niente di peggio di un ceto politico che decide di non decidere. Il rinvio alla settimana prossima dell'indicazione del nuovo partner per Alitalia non promette niente di buono. Minacciato dal modello tedesco sulla legge elettorale, martoriato dal modello cileno nell'autotrasporto, il governo non sa scegliere, per la compagnia di bandiera, tra il modello francese rappresentato da Air France e il modello italiano proposto da AirOne. In questo vuoto decisionale prospera il caos. Nel fragore rutilante dei capi-partito, e nel silenzio assordante della Consob, si rincorrono le voci, si annunciano e si smentiscono contro-cordate.
In questo vuoto decisionale si nasconde il deficit culturale di una classe dirigente che maneggia una società quotata in Borsa, ormai all'ultima chiamata prima del fallimento, come se fosse un qualsiasi ente del parastato. Il ministro dell'Economia, ufficialmente, tace. Ma Padoa-Schioppa, giustamente, confessa di essere "molto preoccupato" per il pericoloso stallo di queste ore.
Sul fronte del mercato, tutti gli analisti finanziari sono concordi: tra le due offerte quella di Air France è la più convincente. Offre più certezze sul piano dell'autonomia dal Palazzo romano, e questo è un requisito essenziale nel giudizio degli operatori. Scioglie una volta per tutte l'insostenibile equivoco dei due hub, Fiumicino e Malpensa, investendo sul primo le sue carte più pesanti e assegnando alla seconda un ruolo di scalo point to point a lungo raggio dedicato alla clientela business.
Gli advisor incaricati dal Tesoro sono altrettanto convinti. Dopo la fusione del 2004 con la Klm, Air France è diventata la prima aviolinea mondiale per fatturato: 23 miliardi di euro nell'ultimo bilancio. I profitti netti nel secondo trimestre di quest'anno sono già raddoppiati, a quota 736 milioni. Nei primi nove mesi di quest'anno Air France ha imbarcato 38,4 milioni di passeggeri, con un coefficiente di riempimento degli aerei dell'80,9%, mentre Klm ne ha trasportati 17,6 con un coefficiente dell'84%.
Air One ha un fatturato 2006 di 600 milioni di euro, poco più della metà dei profitti di Air France. Ha oltre 300 milioni di debiti e trasporta poco più di 5 milioni di passeggeri l'anno, con il coefficiente più basso tra le 30 compagnie Aea, cioè il 57,4%. Ha alle spalle Intesa-San Paolo, il primo colosso bancario italiano, che ne garantisce la stabilità finanziaria, mettendo sul tavolo 4 miliardi di investimenti, la gestione di 2.750 esuberi e un break-even al 2009. Air France ha alle spalle la sua storia, il suo network planetario di alleanze commerciali, la force de frappe del suo Sistema-Paese. Questo fa dire agli analisti dell'Ubs che l'esperienza della fusione di successo" con Klm "potrebbe essere ripetuta con Alitalia".
Sul fronte della politica il giudizio è opposto. Dal Palazzo romano è partita una campagna bipartisan, che sa molto di strapaese e poco di economia globale. Con l'eccezione di Padoa-Schioppa, Bersani e in parte dello stesso Prodi, l'intero establishment invoca una soluzione italiana, naturalmente sulla scia delle richieste sindacali. Da Rutelli a Berlusconi, passando per Montezemolo e arrivando fino al presidente del Senato Marini, legato a Carlo Toto dalle comuni radici abruzzesi. Manca solo il cardinal Ruini, poi siamo posto.
Ma stavolta l'alta filosofia dei "campioni nazionali" rischia di nascondere un basso interesse di bottega. L'Alitalia è a un passo dal default perché così l'hanno ridotta decenni di "uso politico" e clientelare dell'azienda. Del suo marchio, dei suoi boiardi, dei suoi dipendenti, persino delle sue rotte. Risultato: nei primi nove mesi dell'anno ha perso 255 milioni di euro (58 solo nel terzo trimestre). Da cinque anni non registra un centesimo di utile. Capitalizza in borsa 1,2 miliardi di euro, più o meno la stessa cifra dell'indebitamento. La flotta è stata già svalutata di 196 milioni di euro. Nonostante tutto questo, il personale continua allegramente a scioperare. Le agitazioni sono costate 147 milioni di euro solo negli ultimi nove mesi.
Di fronte a questo disastro, qual è la rotta giusta da seguire tra Air France e Air One? Cosa è più utile, dal punto di vista dell'interesse nazionale? Mai come nel caso di Alitalia, deve prevalere una rigorosa logica di mercato, non una mistica da campanile. Conta la redditività dell'impresa, più della sua nazionalità. Conta l'efficienza del servizio, più della sua provenienza. Conta la creazione di valore per gli azionisti, più che la rendita di posizione dei monopolisti. Conta la proiezione internazionale di un gruppo, più che la sua dimensione nazionale. Insomma, contano le "filiere" nelle quali sei inserito, molto più delle bandiere che puoi sventolare. In questo quadro, "l'italianità" diventa uno dei tanti elementi di valutazione. Può essere un atout accattivante, ma non può diventare un criterio discriminante.
La politica deve decidere. Crede ancora di poter esercitare la sua intollerabile "manomorta" sulla compagnia, continuando a caricare su di essa tutto il piombo che in questi anni ne hanno appesantito le ali, fino a schiantarle? O è disposta finalmente a lasciare che le logiche della concorrenza dispieghino finalmente i loro effetti (anche sulle tratte più redditizie, come la Roma-Milano)? Tutti noi continuiamo a sognare una compagnia di bandiera forte, efficiente e autosufficiente. Ma la sveglia è suonata da un pezzo. È il momento di rassegnarsi a un brusco risveglio.
L'ambizione "autarchica" è perduta per sempre. E nell'epilogo della vendita di Alitalia può esserci anche una metafora dell'Italia. Piaccia o no, sul piano geo-politico siamo un Paese in declino, e sul piano industriale siamo un Paese di seconda fascia. Prendiamone atto, una volta per tutte. E saliamo sull'ultimo volo che ci consente di stare comunque nei cieli del grande mondo, prima che sia davvero troppo tardi.
(14 dicembre 2007)
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Non c'è niente di peggio di un ceto politico che decide di non decidere. Il rinvio alla settimana prossima dell'indicazione del nuovo partner per Alitalia non promette niente di buono. Minacciato dal modello tedesco sulla legge elettorale, martoriato dal modello cileno nell'autotrasporto, il governo non sa scegliere, per la compagnia di bandiera, tra il modello francese rappresentato da Air France e il modello italiano proposto da AirOne. In questo vuoto decisionale prospera il caos. Nel fragore rutilante dei capi-partito, e nel silenzio assordante della Consob, si rincorrono le voci, si annunciano e si smentiscono contro-cordate.
In questo vuoto decisionale si nasconde il deficit culturale di una classe dirigente che maneggia una società quotata in Borsa, ormai all'ultima chiamata prima del fallimento, come se fosse un qualsiasi ente del parastato. Il ministro dell'Economia, ufficialmente, tace. Ma Padoa-Schioppa, giustamente, confessa di essere "molto preoccupato" per il pericoloso stallo di queste ore.
Sul fronte del mercato, tutti gli analisti finanziari sono concordi: tra le due offerte quella di Air France è la più convincente. Offre più certezze sul piano dell'autonomia dal Palazzo romano, e questo è un requisito essenziale nel giudizio degli operatori. Scioglie una volta per tutte l'insostenibile equivoco dei due hub, Fiumicino e Malpensa, investendo sul primo le sue carte più pesanti e assegnando alla seconda un ruolo di scalo point to point a lungo raggio dedicato alla clientela business.
Gli advisor incaricati dal Tesoro sono altrettanto convinti. Dopo la fusione del 2004 con la Klm, Air France è diventata la prima aviolinea mondiale per fatturato: 23 miliardi di euro nell'ultimo bilancio. I profitti netti nel secondo trimestre di quest'anno sono già raddoppiati, a quota 736 milioni. Nei primi nove mesi di quest'anno Air France ha imbarcato 38,4 milioni di passeggeri, con un coefficiente di riempimento degli aerei dell'80,9%, mentre Klm ne ha trasportati 17,6 con un coefficiente dell'84%.
Air One ha un fatturato 2006 di 600 milioni di euro, poco più della metà dei profitti di Air France. Ha oltre 300 milioni di debiti e trasporta poco più di 5 milioni di passeggeri l'anno, con il coefficiente più basso tra le 30 compagnie Aea, cioè il 57,4%. Ha alle spalle Intesa-San Paolo, il primo colosso bancario italiano, che ne garantisce la stabilità finanziaria, mettendo sul tavolo 4 miliardi di investimenti, la gestione di 2.750 esuberi e un break-even al 2009. Air France ha alle spalle la sua storia, il suo network planetario di alleanze commerciali, la force de frappe del suo Sistema-Paese. Questo fa dire agli analisti dell'Ubs che l'esperienza della fusione di successo" con Klm "potrebbe essere ripetuta con Alitalia".
Sul fronte della politica il giudizio è opposto. Dal Palazzo romano è partita una campagna bipartisan, che sa molto di strapaese e poco di economia globale. Con l'eccezione di Padoa-Schioppa, Bersani e in parte dello stesso Prodi, l'intero establishment invoca una soluzione italiana, naturalmente sulla scia delle richieste sindacali. Da Rutelli a Berlusconi, passando per Montezemolo e arrivando fino al presidente del Senato Marini, legato a Carlo Toto dalle comuni radici abruzzesi. Manca solo il cardinal Ruini, poi siamo posto.
Ma stavolta l'alta filosofia dei "campioni nazionali" rischia di nascondere un basso interesse di bottega. L'Alitalia è a un passo dal default perché così l'hanno ridotta decenni di "uso politico" e clientelare dell'azienda. Del suo marchio, dei suoi boiardi, dei suoi dipendenti, persino delle sue rotte. Risultato: nei primi nove mesi dell'anno ha perso 255 milioni di euro (58 solo nel terzo trimestre). Da cinque anni non registra un centesimo di utile. Capitalizza in borsa 1,2 miliardi di euro, più o meno la stessa cifra dell'indebitamento. La flotta è stata già svalutata di 196 milioni di euro. Nonostante tutto questo, il personale continua allegramente a scioperare. Le agitazioni sono costate 147 milioni di euro solo negli ultimi nove mesi.
Di fronte a questo disastro, qual è la rotta giusta da seguire tra Air France e Air One? Cosa è più utile, dal punto di vista dell'interesse nazionale? Mai come nel caso di Alitalia, deve prevalere una rigorosa logica di mercato, non una mistica da campanile. Conta la redditività dell'impresa, più della sua nazionalità. Conta l'efficienza del servizio, più della sua provenienza. Conta la creazione di valore per gli azionisti, più che la rendita di posizione dei monopolisti. Conta la proiezione internazionale di un gruppo, più che la sua dimensione nazionale. Insomma, contano le "filiere" nelle quali sei inserito, molto più delle bandiere che puoi sventolare. In questo quadro, "l'italianità" diventa uno dei tanti elementi di valutazione. Può essere un atout accattivante, ma non può diventare un criterio discriminante.
La politica deve decidere. Crede ancora di poter esercitare la sua intollerabile "manomorta" sulla compagnia, continuando a caricare su di essa tutto il piombo che in questi anni ne hanno appesantito le ali, fino a schiantarle? O è disposta finalmente a lasciare che le logiche della concorrenza dispieghino finalmente i loro effetti (anche sulle tratte più redditizie, come la Roma-Milano)? Tutti noi continuiamo a sognare una compagnia di bandiera forte, efficiente e autosufficiente. Ma la sveglia è suonata da un pezzo. È il momento di rassegnarsi a un brusco risveglio.
L'ambizione "autarchica" è perduta per sempre. E nell'epilogo della vendita di Alitalia può esserci anche una metafora dell'Italia. Piaccia o no, sul piano geo-politico siamo un Paese in declino, e sul piano industriale siamo un Paese di seconda fascia. Prendiamone atto, una volta per tutte. E saliamo sull'ultimo volo che ci consente di stare comunque nei cieli del grande mondo, prima che sia davvero troppo tardi.
(14 dicembre 2007)
Andrea
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Auspicale, malaugurante o (neutralmente) conclusivo?Black Magic ha scritto:Amen.

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Draklor, per quello che stai facendo tu e per quello che ho detto io, a più riprese, in questo forum, non credo che nessuno possa mettere in dubbio le nostre patenti di patriottismo (non nazionalismo). Il ragionamento di Giannini, a me, da cittadino italiano, e utente frequente (e soddisfatto) dei servizi di AZ non pare assolutamente disfattista. Nello specifico - la cessione della quota di controllo di AZ ad un "offerente" od all'altro, mi sembra sia drammaticamente, tecnicamente on topic. Riguardo alle tue obiezioni nello specifico.. non mi pare proprio che il piano industriale di AF preveda di mantenere in linea gli MD80 per un altro decennio (e se anche così fosse, visto che il sito su cui ci confrontiamo si chiama md80, non mi parrebbe scandaloso...
). Sulle rotte nazionali, temo di dover obiettare che ci sarebbe puzza di monopolio. Per quel che riguarda le destinazioni europee servite da AP in assenza di collegamento AZ, ti prego di indicarmele, e di specificare quale traffico - e redditività - generano... Sullo sviluppo a lungo raggio, le garanzie industriali AF/KL mi paiono uguali se non migliori a quelle AP. Sulle alleanze "mondiali", Sky Team e Star Alliance si equivalgono... da un punto di vista economico, perchè mettere in conto gli ulteriori costi eventuali di integrazione....?


Andrea
Dilige et quod vis fac
Sant'Agostino
La libertà è una forma di disciplina
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Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti
Nanni Moretti (in Palombella rossa)
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- Fabri88
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Io sono un sostenitore di AP, in quanto AP mantiene l'hub a MXP.
Se AF-KL decidessero di tenere anche MXP come Hub per me sarebbe il top. MXP, come tutti i grandi aeroporti, fa muovere grandi capitali e sostiene l'economia locale (in questo caso, quella Lombardo-Piemontese): se MXP vedrà cancellarsi il suo ruolo di Hub ci sarebbero altre persone oltre ad a/v (e non a/v) AZ che verrebbero lasciate a casa dal lavoro in quanto se alla fine del 2007 MXP arriverà a 25.000.000 di passeggeri, il giorno che non ci sarà più l'Hub a MXP i movimenti scenderanno forse a 10.000.000/15.000.000.
Senza contare tutti gli investimenti per il nuovo T1 il quale è stato costruito proprio per una futura crescita di MXP seguendo il suo sviluppo come Hub.
Il T1 stesso è stato costruito con criteri in modo che potesse servire al meglio il traffico di un Hub, non il traffico point-to-point.
AF-KL-AZ andrebbe bene se AF-KL non pensassero di far diventare AZ una sua succursale. Piuttosto sarebbe l'ideale che loro costituissero un unico Stato (areonauticamente parlando) creando un modo di volare come esiste negli USA. Lì gli stati Uniti sono 50, qui in Europa gli stati Uniti sarebbero 3: Italia, Francia ed Olanda. Sperando con 4 Hub: AMS-CDG-FCO-MXP.
Se AF-KL decidessero di tenere anche MXP come Hub per me sarebbe il top. MXP, come tutti i grandi aeroporti, fa muovere grandi capitali e sostiene l'economia locale (in questo caso, quella Lombardo-Piemontese): se MXP vedrà cancellarsi il suo ruolo di Hub ci sarebbero altre persone oltre ad a/v (e non a/v) AZ che verrebbero lasciate a casa dal lavoro in quanto se alla fine del 2007 MXP arriverà a 25.000.000 di passeggeri, il giorno che non ci sarà più l'Hub a MXP i movimenti scenderanno forse a 10.000.000/15.000.000.
Senza contare tutti gli investimenti per il nuovo T1 il quale è stato costruito proprio per una futura crescita di MXP seguendo il suo sviluppo come Hub.
Il T1 stesso è stato costruito con criteri in modo che potesse servire al meglio il traffico di un Hub, non il traffico point-to-point.
AF-KL-AZ andrebbe bene se AF-KL non pensassero di far diventare AZ una sua succursale. Piuttosto sarebbe l'ideale che loro costituissero un unico Stato (areonauticamente parlando) creando un modo di volare come esiste negli USA. Lì gli stati Uniti sono 50, qui in Europa gli stati Uniti sarebbero 3: Italia, Francia ed Olanda. Sperando con 4 Hub: AMS-CDG-FCO-MXP.
- flyforever85
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Scusate ma non è paradossale che Berlusconi appoggi AirOne? Per quanto ora non abbia valenza politica nel governo, comunque mi sarei aspettato di vederlo a spada tratta per difendere AF dato che tempo fa aveva criticato (giustamente) il governo per non aver competenza imprenditoriale e di aver fatto fallire l'asta AZ...
Inoltre pensandoci bene parliamo (me compreso!) male del governo però è anche vero che i personaggi che più hanno peso in questa vicenda come Prodi, Padoa-Schioppa e Rutelli sono tutti "tifosi" AF, se Prato è d'accordo per AF, Citigroup ha votato per AF e loro tre sono altrettano d'accordo, hanno paura dei sindacati?di Montezemolo? dei Savoia?!?!
Mha... So solo che se entro il 18 il partner non verrà scelto AZA è uffucialmente fallita (addio di Prato, addio di AF, addio alla IATA forse e cos'altro?)
P.s. anche se sono assolutamente fuori tema sappiate che la Continental ha detto che probabilmente con l'arrivo del 787 aprirà le rotte IAH (Houston) -FCO e IAH-MXP.... EUREKA!!
Inoltre pensandoci bene parliamo (me compreso!) male del governo però è anche vero che i personaggi che più hanno peso in questa vicenda come Prodi, Padoa-Schioppa e Rutelli sono tutti "tifosi" AF, se Prato è d'accordo per AF, Citigroup ha votato per AF e loro tre sono altrettano d'accordo, hanno paura dei sindacati?di Montezemolo? dei Savoia?!?!
Mha... So solo che se entro il 18 il partner non verrà scelto AZA è uffucialmente fallita (addio di Prato, addio di AF, addio alla IATA forse e cos'altro?)
P.s. anche se sono assolutamente fuori tema sappiate che la Continental ha detto che probabilmente con l'arrivo del 787 aprirà le rotte IAH (Houston) -FCO e IAH-MXP.... EUREKA!!
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Perfettamente d' accordo. settimana prossima possono succedere 2 cose secondo me.
- Viene deciso di portare avanti trattativa in esclusiva con AirFrance. (ovviamente senza sentire i sindacati perchè il cda è martedì...) A questo punto apriti cielo e gli scioperi distruggerando aza facendo crescere enormemente le perdite operative per l' anno e probabilmente facendo abbandonare AirFrance (o comunque airfrance offrirà decisamente meno dei 35 centesimi offerti ora sottraendo il costo delle extra perdite...)
- Non viene data la possibilità a Prato di discutere esclusivamente con Af. A questo punto Prato, come è facile immaginare, si dimetterà dal suo incarico e con lui anche il cda della compagnia..
A quel punto commissariamento, slittamento a dopo le feste delle trattative, probabile abbandono di Af o comunque riduzione sensibile dell' offerta economica.....
Qualcuno che lavora in Aza che feeling ha per settimana prossima?? Sono davvero così probabili scioperi sotto natale nel momento in cui venga confermata la trattativa in esclusiva con AirFrance ?
- Viene deciso di portare avanti trattativa in esclusiva con AirFrance. (ovviamente senza sentire i sindacati perchè il cda è martedì...) A questo punto apriti cielo e gli scioperi distruggerando aza facendo crescere enormemente le perdite operative per l' anno e probabilmente facendo abbandonare AirFrance (o comunque airfrance offrirà decisamente meno dei 35 centesimi offerti ora sottraendo il costo delle extra perdite...)
- Non viene data la possibilità a Prato di discutere esclusivamente con Af. A questo punto Prato, come è facile immaginare, si dimetterà dal suo incarico e con lui anche il cda della compagnia..
A quel punto commissariamento, slittamento a dopo le feste delle trattative, probabile abbandono di Af o comunque riduzione sensibile dell' offerta economica.....
Qualcuno che lavora in Aza che feeling ha per settimana prossima?? Sono davvero così probabili scioperi sotto natale nel momento in cui venga confermata la trattativa in esclusiva con AirFrance ?
- araial14
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flyforever85 ha scritto:Scusate ma non è paradossale che Berlusconi appoggi AirOne? Per quanto ora non abbia valenza politica nel governo, comunque mi sarei aspettato di vederlo a spada tratta per difendere AF dato che tempo fa aveva criticato (giustamente) il governo per non aver competenza imprenditoriale e di aver fatto fallire l'asta AZ...
Inoltre pensandoci bene parliamo (me compreso!) male del governo però è anche vero che i personaggi che più hanno peso in questa vicenda come Prodi, Padoa-Schioppa e Rutelli sono tutti "tifosi" AF, se Prato è d'accordo per AF, Citigroup ha votato per AF e loro tre sono altrettano d'accordo, hanno paura dei sindacati?di Montezemolo? dei Savoia?!?!
Mha... So solo che se entro il 18 il partner non verrà scelto AZA è uffucialmente fallita (addio di Prato, addio di AF, addio alla IATA forse e cos'altro?)
Io ho un fortissimo dubbio...Ma siam così sicuri che a governo, politicanti, imprenditori e succedanei , stia poi così a cuore la sorte della NOSTRA AZ? Io penso sempre più che se ne "interessino" in parlamento e se ne freghino appena usciti...è un gioco allo sfinimento.Quanto sarà lunga la pazienza di AF? Agli occhi del mondo, dir che siam ridicoli,è ridurre il termine ad un elegante eufemismo.
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- araial14
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Io ho un fortissimo dubbio...Ma siam così sicuri che a governo, politicanti, imprenditori e succedanei , stia poi così a cuore la sorte della NOSTRA AZ? Io penso sempre più che se ne "interessino" in parlamento e se ne freghino appena usciti...è un gioco allo sfinimento.Quanto sarà lunga la pazienza di AF? Agli occhi del mondo, dir che siam ridicoli,è ridurre il termine ad un elegante eufemismo.


- araial14
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E intanto.......LUFTHANSA FA ACQUISTI NEGLI USA
La compagnia aerea tedesca Lufthansa acquisterà il 10% della compagnia aerea Usa JetBlue per circa 300 milioni di dollari, al prezzo di 4,27 dollari ad azione (premium del 16%). È la prima grossa acquisizione di una compagnia aerea europea in America dall’acquisto di US Airways da parte di British Airways nel 1990. Anche la britannica Virgin controlla una partecipazione di Virgin America. JetBlue è la seconda compagnia low cost Usa. L’operazione dovrà essere approvata dalle autorità Usa. L’amministratore delegato di JetBlue spiega che «per ora è solo una transazione finanziaria».
Certo, siam tutti "europei" ma è sempre più sottolineata la differenza fra chi ha le P...E e chi neppure l'ombra!
La compagnia aerea tedesca Lufthansa acquisterà il 10% della compagnia aerea Usa JetBlue per circa 300 milioni di dollari, al prezzo di 4,27 dollari ad azione (premium del 16%). È la prima grossa acquisizione di una compagnia aerea europea in America dall’acquisto di US Airways da parte di British Airways nel 1990. Anche la britannica Virgin controlla una partecipazione di Virgin America. JetBlue è la seconda compagnia low cost Usa. L’operazione dovrà essere approvata dalle autorità Usa. L’amministratore delegato di JetBlue spiega che «per ora è solo una transazione finanziaria».
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Così a occhio delle destinazioni che hai detto penso che non siano profittevoli non più di 3 o 4...
Alitalia deve chiudere le rotte su cui è in perdita...Non c' è nulla da fare....Deve usare gli aeromobili per collegare grosse città e riempire gli aerei....
Volare è un esempio.....ma con le destinazioni che hanno messo da Malpensa pensano davvero di riempire gli aerei a dei prezzi decenti ??? Lo capirebbe anche un bambino che le tratte su cui si fanno soldi non sono quelle...
Alitalia deve chiudere le rotte su cui è in perdita...Non c' è nulla da fare....Deve usare gli aeromobili per collegare grosse città e riempire gli aerei....
Volare è un esempio.....ma con le destinazioni che hanno messo da Malpensa pensano davvero di riempire gli aerei a dei prezzi decenti ??? Lo capirebbe anche un bambino che le tratte su cui si fanno soldi non sono quelle...
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- Rullaggio
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Beh, più che di p...e parlerei di dollaro debole...araial14 ha scritto:E intanto.......LUFTHANSA FA ACQUISTI NEGLI USA
La compagnia aerea tedesca Lufthansa acquisterà il 10% della compagnia aerea Usa JetBlue per circa 300 milioni di dollari, al prezzo di 4,27 dollari ad azione (premium del 16%). È la prima grossa acquisizione di una compagnia aerea europea in America dall’acquisto di US Airways da parte di British Airways nel 1990. Anche la britannica Virgin controlla una partecipazione di Virgin America. JetBlue è la seconda compagnia low cost Usa. L’operazione dovrà essere approvata dalle autorità Usa. L’amministratore delegato di JetBlue spiega che «per ora è solo una transazione finanziaria».
Certo, siam tutti "europei" ma è sempre più sottolineata la differenza fra chi ha le P...E e chi neppure l'ombra!
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Chiamiamole P...le, dollaro debole, o quel che vi pare...A prescindere dalla forza di una moneta (noi italiani siam bravissimi a trovar le attenuanti sempre e ovunque pur di non agire) qui si tratta di saper fare le cose, di organizzazione, di struttura funzionale e funzionante (come del resto quella di AF), di poca ingerenza dei politicanti e di una buona conduzione del profitto..Si tratta di vedere compagnie che crescono e investono, che creano lavoro, invece di demolirlo, per se stesse e per l'indotto. Noi invece assistiamo alla svendita della nostra compagnia con annessi lavoratori che diventano carne,o peggio,merce di scambioDitta ha scritto:Beh, più che di p...e parlerei di dollaro debole...araial14 ha scritto:E intanto.......LUFTHANSA FA ACQUISTI NEGLI USA
La compagnia aerea tedesca Lufthansa acquisterà il 10% della compagnia aerea Usa JetBlue per circa 300 milioni di dollari, al prezzo di 4,27 dollari ad azione (premium del 16%). È la prima grossa acquisizione di una compagnia aerea europea in America dall’acquisto di US Airways da parte di British Airways nel 1990. Anche la britannica Virgin controlla una partecipazione di Virgin America. JetBlue è la seconda compagnia low cost Usa. L’operazione dovrà essere approvata dalle autorità Usa. L’amministratore delegato di JetBlue spiega che «per ora è solo una transazione finanziaria».
Certo, siam tutti "europei" ma è sempre più sottolineata la differenza fra chi ha le P...E e chi neppure l'ombra!

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ho pensato ad una cosa: se alitalia viene comprata da AF_KLm i prezzi dei biglietti aumenteranno o saranno scontati???? esempio un biglietto costa 300 euro adesso dopo sarà 350 o 250???????
invece, secondo me , se viene comprata da AP i prezzi leviteranno perchè devono risaldare i milioni che hanno speso per compre AZ........
la mia domanda è questa: CAMBIERà IL COSTO DEI BIGLIETTI AEREI SU AF-KLM COMPRA ALITALIA???????
invece, secondo me , se viene comprata da AP i prezzi leviteranno perchè devono risaldare i milioni che hanno speso per compre AZ........
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Draklor ha scritto:
Per quanto riguarda invece le rotte coperte da AP che si aggiungerebbero immediatamente al network AZ in caso di fusione abbiamo London City,Tolone,Heraklion e Rodi(stagionale) in Europa e Alghero,Crotone,Trapani,Pescara,Albenga,Pantelleria e Lampedusa in Italia...


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Se vogliamo aprire un capitolo a parte, con tutto il rispetto per Marchionne, che sta finalmente facendo un eccellente lavoro, non mi sembra che la FIAT, negli ultimi trent'anni, non abbia allegramente goduto del contributo pubblico... ci si scandalizza, come cittadini contribuenti, per AZ, ma ci si dimentica di quanti soldi lo Stato ha investito, indirettamente, per evitare che il primo gruppo industriale italiano, la FIAT, andasse a ramengo (con tutti i costi sociali diretti ed indiretti che ne sarebbero derivati), ai tempi in cui dai suoi stabilimenti uscivano capolavori di tecnologia quali la Duna..... e l'Arna, chi se la ricorda? Ma forse all'epoca Alfa non era ancora parte del gruppo.....Draklor ha scritto:O magari vogliamo citare anche i successi a livello europeo e mondiale che stanno avendo aziende ITALIANE come il Gruppo FIAT e la Finmeccanica?
Lo stesso Gruppo FIAT che quando era in crisi qualche anno fa veniva dato per spacciato e di cui veniva invocata l'immediata vendita ad una "grande" industria straniera...
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